ROMA 2015: MONDA SI SCUSA per il malinteso sul film LA MACCHINAZIONE di David Grieco

Ricevo e volentieri pubblico

Monda si scusa: film “La macchinazione” mai visionato

“A proposito del film ‘La Macchinazione’, ci tengo a precisare che né io né i selezionatori abbiamo visionato il film diretto da David Grieco, che stimo molto e a cui auguro il meglio. Sono moltissime le pellicole esaminate in questi ultimi mesi, tante anche quelle su Pier Paolo Pasolini, per questa ragione si è creato un malinteso del quale sono dispiaciuto”.  Lo ha detto il direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, Antonio Monda, a margine della conferenza stampa di presentazione del programma della decima edizione della manifestazione.

(da comunicato Ufficio stampa Festival di Roma)

LA PRECISAZIONE DELLA PRODUTTRICE DATA IERI ALLA STAMPA:

Film “La macchinazione” di David Grieco mai visto dal Festival di Roma

Apprendiamo con sommo stupore che durante la presentazione dell’imminente Festival di Roma il direttore artistico della manifestazione, Antonio Monda, rispondendo a una domanda in merito all’assenza del film che tratta l’omicidio di PP Pasolini “La Macchinazione” di David Grieco, ha risposto “È stato un no doloroso”. Se questa affermazione vuol significare che il film “La Macchinazione” sarebbe stato visionato ed escluso dai selezionatori del Festival di Roma, la notizia è assolutamente falsa. Il film “La Macchinazione” non è stato presentato al Festival di Roma per il semplice motivo che uscirà nel 2016 distribuito da Microcinema, in seguito all’uscita dell’omonimo libro di David Grieco, edito da Rizzoli nelle librerie dal 1 ottobre prossimo. Il film segue quindi altre strategie e mira ad altri festival.

Propaganda Italia
Il Produttore – Marina Marzotto

SOLE ALTO di Dalibor Matanic in anteprima all’INTERNAZIONALE DI FERRARA

Ricevo e volentieri pubblico

SOLE ALTO

Storie d’amore e di guerra

nell’ex Jugoslavia

sole alto  Dopo la Slovenia di Class Enemy, la Tucker Film  guarda ancora verso Est con Dalibor Matanić.

Una coproduzione croata, slovena, serba premiata al Festival di Cannes e candidata al Premio LUX.

 

Anteprima italiana all’Internazionale di Ferrara,

sabato 3 ottobre, nella sezione Mondocinema.

 

Dopo la Slovenia di Class Enemy, la friulana Tucker Film guarda ancora al vicino Est e porterà (prossimamente) nei cinema Sole alto, il capolavoro del regista croato Dalibor Matanić. Premiato a Cannes, dalla giuria della sezione Un certain regard, e candidato al Premio LUX del Parlamento europeo, il film verrà presentato in anteprima italiana all’Internazionale di Ferrara (sabato 3 ottobre).

Sole alto racconta l’amore fra un giovane croato e una giovane serba. Un amore che Matanic moltiplica per tre volte nell’arco di tre decenni consecutivi: stessi attori (i bravissimi Tihana Lazović e Goran Marković) ma coppie diverse, dentro il cuore avvelenato di due villaggi balcanici.

Il 1991 e l’ombra incombente della guerra.

Il 2001 e le cicatrici che devastano l’anima.

Il 2011 e la possibile ma impervia rinascita.

Uno straordinario inno alla vita che ha trafitto la critica internazionale. Una sorprendente riflessione sulla natura umana che racconta il dolore per raccontare la speranza. Una produzione che, in perfetta sintonia con il respiro del film, vede cooperare la Croazia, la Slovenia e la Serbia, restituendo pienamente il percorso di ricostruzione culturale in atto nell’ex Jugoslavia.

«Il detonatore di Sole alto – ricorda Matanić – è una frase che ripeteva puntualmente mia nonna, ogni volta che le parlavo dei miei flirt o delle mie relazioni sentimentali: ‘…fino a quando non è una di loro…’. Per lei, cioè, andava tutto bene, a patto che evitassi le ragazze serbe. Un punto di vista che mi ha sempre disorientato, considerando l’affetto che la nonna era capace di darmi e la bontà che, in generale, era capace di esprimere. Sono un testimone diretto dell’intolleranza sociale, politica, religiosa radicata nella mia terra e sono anche un testimone diretto dei suoi effetti devastanti. Della miseria e del dolore che ha provocato per anni. Con Sole alto ho voluto vedere se fosse possibile collocare l’amore sopra ogni cosa, in un contesto del genere, e ho tradotto in riflessione cinematografica quella frase così agghiacciante. Così agghiacciante e, purtroppo, così vicina a me».

Sviluppando la narrazione lungo lo spazio di tre diversi decenni, Matanić utilizza gli stessi villaggi come orizzonti emotivi, prima ancora che geografici, e gli stessi attori come simbolo di ciclicità. I due ragazzi, invece, no: i due ragazzi non possono essere gli stessi, perché i loro vent’anni sono cristallizzati dentro una giovinezza, innocente e fragile, che ci parla (anzi: che ci deve parlare) di ieri, di oggi e, soprattutto, di domani…

Dalibor Matanić è nato a Zagabria nel 1975 e, sempre a Zagabria, si è diplomato in regia all’Accademia d’Arte Drammatica. Nel 2000 ha scritto e diretto il suo primo lungometraggio, The Cashier Wants to go to the Seaside, cui sono seguiti, fra gli altri, Fine Dead Girls (2002), 100 Minutes of Glory (2005), Kino Lika (2008), Mother of Asphalt (2010) e il recente Handymen (2013). Uno dei suoi maggiori successi è il corto Party, presentato a Cannes nel 2009 e vincitore di 18 premi in vari festival nazionali e internazionali.

ROMA 2015: ALASKA di Claudio Cupellini

Ricevo e volentieri pubblico

ALASKA il nuovo film di Claudio Cupellini

verrà presentato alla FESTA DEL CINEMA DI ROMA

e uscirà nelle sale il 5 novembre 2015

distribuito da 01 DISTRIBUTION

Alaska-manifesto-web[1]un film di CLAUDIO CUPELLINI

con ELIO GERMANO, ASTRID BERGÈS-FRISBEY, VALERIO BINASCO,

ELENA RADONICICH, ANTOINE OPPENHEIM, PAOLO PIEROBON, PINO COLIZZI,

MARCO D’AMORE, ROSCHDY ZEM

soggetto e sceneggiatura

FILIPPO GRAVINO, GUIDO IUCULANO, CLAUDIO CUPELLINI

una produzione

INDIANA PRODUCTION con RAI CINEMA

in coproduzione con

2.4.7. FILMS

distribuito da

01 DISTRIBUTION

alaksa1film riconosciuto di Interesse Culturale con il contributo economico del MINISTERO dei BENI e delle ATTIVITÀ CULTURALI e del TURISMO | DIREZIONE GENERALE per il CINEMA

in associazione con B MEDIA 2012 – BACKUP MEDIA | con il sostegno di BLS – Business Location Südtirol Alto Adige e della LOMBARDIA FILM COMMISSION – FILM FUND 2014 | in associazione con ARMANDO DE ANGELIS ai sensi delle norme sul tax credit

alaska4Questa è la storia di due persone che non possiedono nulla se non loro stessi. Non hanno radici, non hanno neanche un posto dove sentirsi a casa. Si conoscono per caso, sul tetto di un albergo a Parigi, e già a partire da questo primo incontro si riconoscono: fragili, soli e ossessionati da un’idea di felicità che sembra irraggiungibile. Fausto è italiano ma vive a Parigi, lavorando come cameriere in un grande albergo. Nadine invece è una giovane francese, e possiede la bellezza commovente dei suoi 20 anni. È fragile e allo stesso tempo determinata, viva e pulsante come solo a quell’età si può essere. Il destino avrà in serbo non pochi ostacoli e sorprese per questo amore. Fausto e Nadine continueranno a incontrarsi, a perdersi, a soffrire ed amarsi per scoprire, alla fine, che tutte queste avventure erano solo una parte del loro grande amore.

ROMA 2015: REGISTRO DI CLASSE – LIBRO PRIMO 1900-1960 di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani

Ricevo e volentieri pubblico

03_FESTA_CINEMA_DATE_ITA_POSITIVOAlla decima edizione della Festa del Cinema di Roma

REGISTRO DI CLASSE

libro primo 1900-1960

 un film d’archivio

di

Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani

REGISTRO DI CLASSE - Collegio laico di Sicilia J ***

Una produzione Istituto Luce-Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema

 e Rai Com

Una distribuzione Istituto Luce-Cinecittà

Vendite internazionali Rai Com

 

Gianni Amelio partecipa alla decima edizione della Festa del Cinema di Roma (16-24 ottobre) con un film d’archivio diretto e montato con Cecilia Pagliarani.

Un racconto su un tema urgente, da lungo tempo.

Il film

30_amelio rI registri di classe servono a segnare le assenze e i voti degli alunni.

Ma non tutti gli alunni sono uguali, non a tutti sono date le stesse possibilità.

In questo viaggio lungo più di un secolo, insegnanti, bambini, genitori di ogni parte d’Italia raccontano la storia della scuola dell’obbligo, vissuta in prima persona tra grandi aspettative e delusioni spesso profonde.

REGISTRO DI CLASSE libro primo 1900-1960

 Cecilia Pagliarani 

Regia e montaggio GIANNI AMELIO, CECILIA PAGLIARANI assistente al montaggio MADDALENA COLOMBO ricerche NATHALIE GIACOBINO, CECILIA PAGLIARANI montaggio del suono ALESSANDRO SALVATORI fonico di mix FRANCESCO CUCINELLI coordinamento telecinema e controllo qualità DAVIDE MAGGI preparazione materiali d’archivio MARIO D’AMICO

edizione e post-produzione EDIZIONE STRAORDINARIA

 

Materiali d’archivio provenienti da ARCHIVIO STORICO LUCE, RAI TECHE, M.I.U.R., NOSARCHIVES.COM, ASCER, CASA DELLA MEMORIA, EDU, FDLM, INDIRE

 REGISTRO DI CLASSE - Foto di classe 08

una produzione ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ in collaborazione con    RAI CINEMA e RAI COM

una distribuzione ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ

vendite internazionali RAI COM

 

ROMA 2015: LA CINETECA NAZIONALE coon Bergman, Rossellini, Rossi, Scola, Pietrangeli

Ricevo e volentieri pubblico

LA CINETECA NAZIONALE ALLA 10. FESTA DEL CINEMA DI ROMA

con gli omaggi a
Ingrid Bergman
e Roberto Rossellini
Franco Rossi
Ettore Scola

e la retrospettiva dedicata ad
Antonio Pietrangeli

Ingrid Bergman - Siamo donne 0235843FTG P - (c) fotogramma tratto dalla pellicola conservata presso la Cineteca NazionaleNel centenario della nascita di Ingrid Bergman, celebrato in tutto il mondo per ricordare una delle più grandi – e cosmopolite – attrici di sempre, la riscoperta di un piccolo gioiello di Roberto Rossellini, l’episodio Ingrid Bergman del film collettivo Siamo donne, che vede la diva alle prese con l’impertinente gallina di una vicina di casa, decisa a rovinarle l’amato giardino. Un capolavoro di cine-ritrattistica, capace di catturare in pochi minuti – tra (neo)realismo e finzione – la personalità della protagonista: uno scherzo, un gioco, quasi un home-movie… ma anche, secondo rosselliniani di ferro come Tag Gallagher, “il film più geniale” dell’autore di Roma città aperta.

    Il restauro di INGRID BERGMAN è a cura di CSC – CINETECA NAZIONALE, RIPLEY’S FILM Srl e VIGGO Srl in collaborazione con MARZI Srl.

La Terrazza 0243496FTG 2890 - (c) fotogramma tratto dalla pellicola conservata presso la Cineteca NazionaleA trentacinque anni dall’uscita nelle sale italiane (e dai premi al Festival di Cannes: migliore sceneggiatura e migliore attrice non protagonista), La Terrazza di Ettore Scola conferma il suo valore di straordinario “documento d’epoca” – e al tempo stesso di metafora profetica – sull’Italia (e la sua sinistra intellettuale) alla vigilia degli anni ’80. Un affresco amaro e disincantato, firmato da Age e Scarpelli (oltre che dallo stesso Scola) e interpretato da un cast monumentale: Tognazzi, Gassman, Trintignant, Reggiani, Mastroianni, Sandrelli. Per celebrare il restauro della pellicola, Disaronno organizzerà una serata evento alla Terrazza Caffarelli.

      Il restauro di LA TERRAZZA è a cura di CSC – CINETECA NAZIONALE, in collaborazione con DEAN FILM.

Odissea nuda - (c) foto proveniente dalla Fototeca del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca NazionaleA quindici anni dalla scomparsa, la proiezione – per la prima volta in versione integrale – di Odissea nuda è un omaggio a Franco Rossi, autore tra i più ingiustamente dimenticati del nostro cinema (e della nostra tv, pensiamo all’Odissea). Interpretato da Enrico Maria Salerno nei panni di un regista italiano catturato dal fascino esotico di Tahiti, il film – tra i più censurati nella storia del cinema italiano (oltre 11 minuti di tagli) –  è il racconto di un viaggio che si ispira alle derive di Gauguin e anticipa anche certi temi di Antonioni.

  • Il restauro di ODISSEA NUDA è a cura di CSC – CINETECA NAZIONALE, ISTITUTO LUCE CINECITTÀ ed EURO IMMOBILFILM

    La Cineteca Nazionale collabora inoltre con Istituto Luce Cinecittà alla Retrospettiva dedicata ad Antonio Pietrangeli, ospitata presso il Cinema Trevi e accompagnata dalla pubblicazione del volume “Antonio Pietrangeli, il regista che amava le donne” (a cura di Piera Detassis, Emiliano Morreale, Mario Sesti), realizzato da Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale, Fondazione Cinema per Roma e Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con Edizioni Sabinae.

ROMA 2015: CAMPO GRANDE di Sandra Kogut ultimo film in concorso young/adult

Ricevo e volentieri pubblico

Copia di Copia di logo AliceALICE NELLA CITTÀ

ANNUNCIA L’ULTIMO FILM DEL CONCORSO YOUNG/ADULT:

CAMPO GRANDE DI SANDRA KOGUT, PRESENTATO IN COLLABORAZIONE CON LA FESTA DEL CINEMA DI ROMA

 10.200 le prenotazioni delle scuole per il concorso di Alice

  campo grande 2

Campo Grande della regista brasiliana Sandra Kogut (Brasile/Francia – 108”) è il tredicesimo film  del concorso Young/Adult di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma, dedicata alle giovani generazioni.

Il film, presentato in collaborazione con la Festa del Cinema, ha nel cast Carla Ribas, Julia Bernat, Ygor Manoel e arriva in Italia dopo essere passato al Festival di Toronto nella sezione Contemporary World Cinema.

Trama

campo grande 1Ygor (8 anni) e la sua sorellina Rayane (6 anni) vengono abbandonati dalla madre sulla soglia della casa di Regina nell’esclusiva zona di Ipanema a Rio de Janeiro. L’improvviso e inaspettato arrivo di questi bambini di bassa estrazione nel mondo di Regina e la ricerca della loro madre in una città resa irriconoscibile dalla modernizzazione, cambierà per sempre le loro vite.

Sandra Kogut, nata a Rio de Janeiro, ha vissuto e lavorato in Brasile, in Francia e negli Stati Uniti prima occupandosi di performance artistiche e installazioni, poi di documentari e film. Nei primi anni ‘90 ha diretto “Parabolic People” progetto girato tra Rio de Janeiro, Tokyo, Dakar, New York, Parigi e Mosca. Il suo lavoro, al confine tra documentario e finzione, è stato presentato al Museo d’Arte Moderna e al Guggenheim di New York. I suoi film hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e premi. Il suo primo lungometraggio “Mutum” è stato selezionato al Festival di Cannes (Director’s Fortnight), a Toronto, Berlino, Rotterdam e altri festival, ricevendo oltre venti premi in giro per il mondo.

Sono tre in tutto i film presentati da Alice in coproduzione con la Festa di Roma:

LOCANDINA PANA Childhood di Philippe Claudel con Alexi Mathieu, Angelica Sarre, Pierre Deladonchamps, Patrick d’Assumçao  in  concorso e l’attesissima proiezione del Il piccolo principe diretto da Mark Osborne ( Kung fu Panda) che chiude il 24 ottobre le grandi anteprime di Alice dedicate alla famiglia dove spiccano, tra gli altri, Belle e Sebastien 2 di Christian Duguay e Pan – Viaggio sull’isola che non c’è di Joe Wright.

Oltre 10.200 le prenotazioni delle scuole già pervenute per partecipare alle proiezioni mattutine del concorso.

Alice nella città, curata da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, è sostenuta dalla Direzione Generale per il cinema del Mibact, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma, da Acea e BNL Gruppo BNP Paribas.

ROMA 2015: EL CLUB di Pablo Larraìn

Ricevo e volentieri pubblico

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“EL CLUB” un film di Pablo LARRAÍN

venerdì 23 ottobre alle ore 19.00 al Maxxi, all’interno della retrospettiva completa che la Festa del Cinema di Roma dedica al cineasta cileno, e a novembre in sala con Bolero Film

Pablo_Larrain_directorLa decima edizione della Festa del Cinema dedicherà una retrospettiva completa al regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Pablo Larraín, a cura di Mario Sesti, coordinatore artistico del comitato di selezione. L’evento si svolgerà al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, che lo ha prodotto in collaborazione con l’Ambasciata del Cile. “La Festa del Cinema di Roma, insieme all’Ambasciata del Cile e al MAXXI con cui quest’anno si rinnova e rafforza la partnership, è particolarmente orgogliosa di essere la prima manifestazione internazionale a rendere omaggio ad un autore il cui cinema sembra affondare, con stupefacente sicurezza, come il bisturi di un prodigioso chirurgo, tra le viscere della vita”, spiega Sesti.

Pablo Larraín, straordinario talento in grado di immaginare e realizzare un cinema unico che lo ha portato a divenire, con cinque film, uno dei più interessanti filmmaker dell’ultimo decennio, sarà a Roma per incontrare il pubblico e presentare la sua opera. Grazie a una trilogia di raro impatto visivo ed emozionale, il trentanovenne autore cileno ha saputo narrare – attraverso inediti punti di vista – ascesa e declino della dittatura di Augusto Pinochet: una parabola che da Tony Manero (2008), presentato a Cannes e poi premiato a Torino come miglior film, passa attraverso Post Mortem (2010), in concorso a Venezia, per arrivare a No – I giorni dell’arcobaleno (2012) con Gael García Bernal, candidato all’Oscar® come miglior film straniero. La grande capacità di produrre avversione ed empatia, sconcerto e rapimento, attraverso protagonisti e spazi dei suoi film, emerge fin dal suo primo lavoro, Fuga (2006), e rimane inalterata fino a El Club (2015), che quest’anno ha ricevuto l’Orso d’argento a Berlino e rappresenterà il Cile ai prossimi premi Oscar® ed esce in sala a novembre distribuito da Bolero Film.

el clubLa storia ruota attorno a quattro sacerdoti, che vivono insieme in una casa isolata in una piccola città sul mare.
Ognuno di loro è stato inviato in questo luogo per cancellare i peccati commessi in passato. Vivono osservando un regime rigoroso sotto l’occhio vigile di una custode, quando la fragile stabilità della loro routine viene interrotta dall’arrivo di un quinto uomo, appena caduto in disgrazia, che porta con sé il suo passato oscuro.

ROMA 2015: DOBBIAMO PARLARE di Sergio Rubini

Ricevo e volentieri pubblico

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“Dobbiamo Parlare” un film di Sergio Rubini

con Fabrizio BENTIVOGLIO, Maria Pia CALZONE,

Isabella RAGONESE, Sergio RUBINI

il 21 ottobre alla Festa del Cinema di Roma e il 5 novembre in sala con Cinema di Valerio De Paolis

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Dobbiamo parlare: è questo l’incipit più temuto nei discorsi di ogni coppia….

Vanni, cinquant’anni, è uno scrittore affermato. Linda, trenta, collabora nell’ombra ai suoi romanzi. Hanno un attico in affitto, nel centro di Roma. Forti del loro amore, al matrimonio hanno preferito la convivenza.

I loro migliori amici, invece, Costanza e Alfredo detto il Prof (un famoso cardiochirurgo) sono sposati, benestanti, e gestiscono il loro matrimonio come una SpA.

Una sera, il Prof e Costanza irrompono in casa di Vanni e Linda. Costanza ha scoperto che Alfredo ha un’amante. Parte così una lunga fila di recriminazioni che durerà per tutta la notte, e farà emergere rancori inattesi in entrambe le coppie. Quale delle due, l’indomani mattina, in quell’attico divenuto un campo di battaglia, resterà in piedi?

«Ma l’amore, quello con la A maiuscola, è sufficiente a tenere insieme due persone per la vita? Siamo portati a credere che siano i beni materiali, le proprietà da condividere e poi da dividere, a venare le relazioni di segreti, egoismi e meschinità. Ma non potrebbe essere vero anche il contrario? Quei “beni materiali” non sono delle maniglie a cui aggrapparsi di fronte ad una crisi? L’amore e basta invece espone ad un rischio strisciante e insidioso, che oggi s’è fatto ancora più marcato, organico. L’individualismo. Così può capitare che nel corso di una nottata tra due coppie di amici, venga fuori tutto il non detto di anni. Si tratta di un’epifania deflagrante. Anche l’amore è messo alla prova, sotto una nuova luce. E relativizzare l’amore significa piegarlo, impoverirlo fino ad annullarlo. Certo in natura l’amore esiste, nella sua naturalità ogni essere è spinto incontro a un altro; ma se arrivano le parole c’è il rischio che si cominci a scavare fino a raggiungere pericolosamente quella linea d’ombra, in cui forse l’unico amore è quello per se stessi, per la vita che ci è stata data. Allora bisognerebbe non parlare? Muti come i pesci? E se anche i pesci parlassero?»

Sergio Rubini

Una produzione PALOMAR e NUOVO TEATRO con RAICINEMA in associazione con BNL ai sensi delle norme sul Tax Credit. Prodotto da CARLO DEGLI ESPOSTI – MARCO BALSAMO.

ROMA 2015: HITCHCOCK TRUFFAUT di Kent Jones

Ricevo e volentieri pubblico

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“Hitchcock Truffaut” di Kent Jones

il 20 ottobre al Festival di Roma

e in sala la prossima primavera con Cinema di Valerio De Paolis

hitchcock truffaut

Truffaut incontrò Hitchcock per la prima volta nel ’54, quando era ancora solo critico ai Cahiers du cinéma. Otto anni dopo, nell’Aprile del 1962 gli scrisse una lettera:

 

“Da quando anch’io sono diventato regista, la mia ammirazione per Lei non è diminuita; al contrario, è diventata più forte. Ci sono molti registi che amano il cinema, ma ciò che Lei possiede è un amore proprio per la celluloide, ed è per questo che vorrei parlarle.

Vorrei che Lei mi dedicasse un’intervista registrata della durata di circa 8 giorni e 30 ore. Lo scopo finale poi non sarebbe una serie di articoli ma un intero libro che verrà pubblicato in seguito contemporaneamente a New York e a Parigi, e poi, più in là, nel resto del mondo.[…]”

 

Hitchcock rispose dalla California con un telegramma in francese:

“Gentile Sig. Truffaut, la sua lettera mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, e sono molto grato di aver ricevuto un simile tributo da lei.”

 

Nel 1962, François Truffaut convinse Alfred Hitchcock a sedersi con lui per un’intervista che durò una settimana intera dove il grande autore britannico condivise con il suo giovane ammiratore i segreti del suo cinema. Sulla base delle registrazioni di questi incontri fu pubblicato “Hitchcock/Truffaut”, che Truffaut amava chiamare “Hitchbook”.

Questo film illustra la più grande lezione di cinema di tutti i tempi che ci porta direttamente nel mondo del creatore di Psycho, Uccelli e La donna che visse due volte.

Quando François Truffaut intervistò Hitchcock su ogni film della sua carriera ebbe un’intenzione molto chiara: mostrare ai critici americani che si erano sbagliati a sottovalutare i film di Hitchcock, che per loro erano solo film di intrattenimento e leggerezza.

Nel 1979 Truffaut ha reso omaggio a Hitchcock in diretta tv davanti a milioni di americani:

“In America, avete rispetto per lui perché gira scene d’amore come fossero scene di omicidio; noi lo rispettiamo perché gira scene di omicidio come fossero d’amore.”

 

La visione singolare di Hitchcock viene riproposta nel film di Kent Jones da alcuni tra i più grandi registi d’oggi: Martin Scorsese, David Fincher, Arnaud Desplechin, Kiyoshi Kurosawa, Wes Anderson, James Gray, Olivier Assayas, Richard Linklater, Peter Bogdanovich e Paul Schrader.

La conversazione tra i due uomini cambiò profondamente la critica nei confronti dell’approccio del cinema di Hitchcock nel mondo, ma non solo.

Da allora il concetto stesso di “cinema” cambiò per sempre.

 

HITCHCOCK/TRUFFAUT uscirà nelle sale italiane in primavera

distribuito da CINEMA di Valerio De Paolis

AAA CASTING & PROVINI

Ricevo e volentieri pubblico

CASTING PER SPOT TEASER DI NUOVO FILM DI LUCKY RED
Per spot teaser che promuove l’uscita de “il piccolo principe”, il nuovo lungometraggio di animazione Lucky Red (al cinema da dicembre, gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano ricercano i seguenti ruoli protagonisti:
  • bambino/ bambina (età scenica 5-7 anni), spigliata, vivace, amante dei giochi;
  • uomo (età scenica 40-50 anni), preferibilmente padre, amante dei bambini, sguardo severo.
Per il lavoro che consisterà in una posa di un giorno su Milano nei primi giorni di ottobre è previsto un rimborso spese.
E’ richiesto l’invio di CV + tre foto + showreel a: casting.piccoloprincipe@gmail.com
I casting si terranno tra pochi giorni a Milano.
CASTING TV PER NUOVO FORMAT CHE ANDRÀ IN ONDA SU DISCOVERY
Si ricercano uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 45 anni che abbiano voglia di mettersi in gioco e non siano timidi nel mostrarsi in biancheria intima.
I casting verranno effettuato a Milano e a Roma.
Per provare ad approfittare di questa opportunità per lavorare in TV e partecipare al casting per il nuovo programma prodotto da importante Casa di Produzione inviare la propria candidatura all’indirizzo: risorseumane@one4you.it specificando nell’oggetto “CASTING TV” e allegando fotografie e una tua presentazione autorizzando il trattamento dei dati personali.