50 ANNI DI STAR TREK AL FUTURE FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

 

 
18. FUTURE FILM FESTIVAL

(BOLOGNA, 3-8 MAGGIO)
PER I 50 ANNI DI STAR TREK (1966/2016) UN OMAGGIO ALLA SAGA CINE-TELEVISIVA PIU’ LONGEVA DELLA STORIA
Proiezioni, Tavola rotonda ed Evento cosplay

Mentre gli schermi di tutto il mondo si preparano ad accogliere il nuovo capitolo (Star Trek: Beyond, in uscita nell’estate 2016), il Future Film Festival – a Bologna dal 3 all’8 maggio – festeggia il cinquantesimo anniversario del primo episodio di Star Trek (in onda per la prima volta negli Stati Uniti l’8 settembre 1966) con un omaggio, in collaborazione con Universal Pictures Home Entertainment Italia, alla più longeva saga cine-televisiva della storia: in programma proiezioni (con alcuni episodi della serie classica) e – sabato 7 maggio – un autentico Star Trek Day, con tanto di evento cosplay allargato a tutto l’immaginario fantascientifico e una tavola rotonda, “Star Trek vs Star Wars (e altre storie)”, coordinata da Roy Menarini, che ci aiuterà a rispondere a uno dei grandi interrogativi dell’umanità: “Perché dopo mezzo secolo ci troviamo ancora a parlare di Star Trek?”.

STTOS_S3_Rmtd_Still_KS_79-2.jpgLe risposte sono molteplici: i numeri (700 episodi, più di 10 lungometraggi); la capacità dei suoi protagonisti – da Spock al Capitano Kirk – di entrare nell’immaginario collettivo (anche Obama si è prodotto in un saluto vulcaniano, posando con Nichelle Nichols, mitica interprete del tenente Uhura); l’impatto sulla cultura non solo popolare (il primo Space Shuttle fu battezzato “Enterprise” in onore dell’astronave della serie).
Senza contare che, nel corso dei decenni, le nuove serie e i nuovi film non sono stati soltanto operazioni commerciali creati allo scopo di tenere in piedi un mito del passato. Al contrario, il fandom di Star Trek è stato il primo a organizzarsi collettivamente, a costruire un mondo di conoscenza e passione, a divulgare un sapere enciclopedico e stimolare così una nuova costellazione di prodotti cinematografici, televisivi, mediali.

STTOS_S3_Rmtd_Still_KS_78-1.jpgTutti aspetti che saranno indagati, nel corso della tavola rotonda, dagli interventi di studiosi di cinema, scienziati aerospaziali, programmatori televisivi, protagonisti del design e della moda, curatori di eventi e altre figure eterogenee tutte unite da una sola passione, Star Trek, e da una visione ampia sugli orizzonti culturali del fenomeno e su come confrontarlo con il resto dell’immaginario fantastico. Un viaggio dun­que molto attuale nell’universo di Star Trek e non solo.

 

UMBRIAMETRAGGI 2016 CALL FOR ENTRIES

Ricevo e volentieri pubblico

 

Al via il bando di Umbriametraggi 2016, concorso per corti di filmmaker umbri
con scadenza 20 maggio 2016.

Umetraggi_2016.jpgL’associazione Umbria Film Festival organizza la decima edizione di Umbriametraggi, concorso per cortometraggi di filmmaker umbri, con l’intento di promuovere e divulgare le loro opere. Tra i cortometraggi pervenuti entro la data di scadenza del 20 maggio 2016, un’apposita Giuria selezionerà quelli che faranno parte della sezione Umbriametraggi 2016 della ventesima edizione dell’Umbria Film Festival che si terrà a Montone (PG) dal 6 al 10 luglio 2016.

I corti selezionati concorreranno all’assegnazione dei seguenti premi: Premio Augustuscolor al “miglior cortometraggio” consistente nel 50% di sconto su una singola lavorazione presso Augustuscolor e Menzione speciale Augustuscolor consistente nel 50% di sconto su una singola lavorazione presso Augustuscolor). Il bando è gratuito e aperto a cortometraggi di 20 minuti di durata massima, realizzati da registi nati, residenti o domiciliati in Umbria.

Il bando completo e il form di iscrizione sono scaricabili dal sito dell’Umbria Film Festival, www.umbriafilmfestival.com

Per informazioni
um@umbriafilmfestival.com
info@umbriafilmfestival.com

www.umbriafilmfestival.com

 

I KISS AL CINEMA martedì 31 maggio

Ricevo e volentieri pubblico

 

SAVE THE DATE – MARTEDI’ 31 MAGGIO

 

I KISS PER LA PRIMA VOLTA AL CINEMA

 

SOLO PER UNA NOTTE ARRIVA NELLE SALE ITALIANE

LO SHOW CHE HA CONQUISTATO LAS VEGAS ENTRANDO DI DIRITTO NELLA STORIA DEL ROCK

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La band che ha vinto più premi di qualunque gruppo americano porta su grande schermo in Dolby Atmos il concerto leggendario della Città del Peccato con contenuti esclusivi ed interviste inedite realizzate appositamente per il cinema

TRAILER ITALIANO

https://youtu.be/2G9cQACX2wk

 

SALUTO AI FAN ITALIANI

https://youtu.be/T0SDQ_465Vc

 

 

Dopo i Queen e i Led Zeppelin anche i Kiss arrivano al cinema.

 

E’ il novembre del 2014 quando i Kiss atterrano in elicottero direttamente sul tetto del famigerato Hard Rock Hotel & Casino di Las Vegas, impazienti di esibirsi nella Città del Peccato per nove date.

 

Due anni dopo quell’incredibile show, entrato di diritto nella storia del rock, sbarca nelle sale cinematografiche italiane martedì31 maggio (elenco delle sale a breve su http://www.nexodigital.it) con interviste e filmati esclusivi. E’ ‘KISS Rocks Vegas’, l’evento che raccoglierà i fan di tutto il mondo per celebrare la band che con più di 100 milioni di dischi venduti, 30 album d’oro e 14 di platino, ha  conquistato più premi di ogni altro gruppo americano, diventando uno dei più influenti di tutta la storia del rock.

 

Famosi anche per il look iconico, i Kiss si formano a New York nel 1973 da Paul Stanley (voce, ritmo chitarra) e Gene Simmons (voce, basso chitarra). I loro live sono la quintessenza del rock teatrale, arricchiti da performance spettacolari con numeri da mangiafuoco, sputi di sangue sintetico, chitarre che sparano fumo, razzi e fuochi d’artificio. Tommy Thayer (chitarra, voce nonché produttore di ‘KISS Rocks Vegas’.) ed Eric Singer (batteria, percussioni, voce) completano la potente lineup della band.

 

In occasione dell’annuncio dell’evento al cinema i Kiss hanno dichiarato:

 

Paul Stanley (Vocals, Rhythm guitar)

“Venite al cinema e ascoltateci con i’impressionante potere del surround. Vi sentirete come se foste con noi a Las Vegas e non siate timidi ‘Shout it out loud!”

 

Gene Simmons (Vocals, Bass guitar)

“Unitevi a noi per una ‘Crazy Crazy Night’ nel vostro cinema preferito!”

 

Tommy Thayer (Lead guitar, Vocals)

“Siamo tutti tremendamente orgogliosi di questa produzione, cattura davvero una performance unica. Dovete vederci al cinema per provare in pieno quest’esperienza”.

 

Eric Singer (Drums, Percussion, Vocals)

‘Al The Joint dell’Hard Rock a Las Vegas abbiamo spaccato. Conoscerete molto da vicino i Kiss. Ci amerete ancora di più”.

 

Nella Rock and Roll Hall of Fame dal 2014, i Kiss hanno pubblicato 44 album e nel 2015 hanno ricevuto anche l’illustre ASCAP Award. Oltre 40 anni di tour mondiali e l’ultimo nel 2015 con cinque spettacoli in Giappone e un singolo che ha raggiunto la prima posizione, “Samurai Son“, composto insieme al gruppo pop Momoiro Clover Z. L’energia del loro tour per il 40° anniversario ha scosso anche il Nord e Sud dell’America e l’Australia. Supportati dalla metà degli anni ’70 dallo storico fan club Kiss Army e pronti a salpare, il prossimo novembre per la sesta volta, a bordo del Kiss Kruise per la Kiss Navy, la loro fantastica crociera rock.

 

Hanno collaborato con la Warner Brothers nel 2015 per il film ‘ScoobyDoo e KISS: Il Mistero del Rock and Roll‘. Altre apparizioni sono quelle del Super Bowl, le Olimpiadi Invernali di Salt Lake City, il concerto Rockin’ The Corps, dedicato alle truppe americane in missione in Iraq e Afghanistan, una partnership con la Fox per ‘Family Guy’ oltre a due performance speciali alle finali di American Idol.

 

La loro musica è stata usata in importanti campagne pubblicitarie per John Varvatos, Google Play, Hello Kitty e anche  in una campagna di Dr. Pepper durante il Super Bowl, a sostegno del tour ‘Hottest Show On Earth’. Quest’anno rappresenta inoltre il terzo della stagione della LA Kiss Arena Football League, che ha riportato il calcio agonistico a Los Angeles. I fondatori della band Paul Stanley e Gene Simmons sono anche entrati nel mondo culinario con l’apertura di una serie di ristoranti di successo, chiamati Rock & Brews.

 

Molto attivi anche fuori dall’ambito musicale, i Kiss supportano numerose ‘Veterans Organizations’ come The Wounded Warriors Projects, The USO, il programma ‘Hire A Hero‘ della Camera di Commercio degli Stati Uniti, The Legacy Organization in Australia, Help for Heroes nel Regno Unito e Dr. Pepper Snapple Groups Wounded Warriors Support Foundations.

 

 

‘KISS Rocks Vegas’ è distribuito da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it e Rockol.

 

#Kiss

#KissMyCinema

DUE EURO L’ORA di Andrea D’ambrosio in anteprima a Napoli

Ricevo e volentieri pubblico

 

«Due euro l’ora», anteprima a Napoli il 10 maggio. Dal 12 maggio in programmazione nelle sale

 

Peppe Servillo e Chiara Baffi gli attori protagonisti del film premiato al Bif&st. Opera prima del regista Andrea D’Ambrosio.

 

Dopo i consensi di pubblico e critica al Bif&st-Bari International Film Festival, il premio Laudadio per il regista del miglior film e il premio Artisti 7607 per la migliore attrice protagonista, Chiara Baffi, il film Due euro l’ora si prepara al debutto nelle sale cinematografiche, previsto il 12 maggio 2016. Prima però, due tappe significative di avvicinamento alla data di programmazione al cinema. Il 1° maggio, in una giornata che si preannuncia di grande partecipazione di pubblico, il film verrà proiettato a Montemarano, paese dell’Irpinia dove è stato girato e dove Giambattista Basile scrisse parte de “Lo cunto de li cunti”. Il 10 maggio, invece, anteprima a Napoli al cinema Modernissimo.

 

Due euro l’ora, prodotto dalla Achab Film e realizzato col contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con Rai Cinema, racconta la storia di due donne che cercano, attraverso il lavoro, un riscatto della loro condizione sociale e affettiva. Il film si avvale di un cast d’eccezione, quasi interamente campano, di cui fanno parte, Peppe Servillo, Chiara Baffi, Paolo Gasparini, l’esordiente Alessandra Mascarucci, Massimo De Matteo, Patrizia Di Martino, Marianna Mercurio, Antonella Morea, Virginia Da Brescia, Davide Schiavo, Peppe Miale, Lorena Leone, e con la partecipazione, per la prima volta sullo schermo, della modella Alyona Osmanova.

 

«Due euro l’ora, scritto insieme alla sceneggiatrice Donata Carelli – ha detto il regista Andrea D’Ambrosio – è un film che parla del Sud, di lavoro, d’amore e della giovinezza che fugge, di donne che lottano e sperano in una vita diversa e migliore. Ringrazio la squadra che mi ha sostenuto e gli attori, che sono riusciti a darmi forza ed entusiasmo durante i faticosi e meravigliosi giorni di riprese in Irpinia. Il mio premio è il loro premio».

 

È possibile seguire le news e gli approfondimenti sul film “Due euro l’ora” sulla pagina facebook ufficiale all’indirizzo www.facebook.com/dueeurolora

È INDETTO IL PREMIO SOLINAS DOCUMENTARIO PER IL CINEMA 2016 IN COLLABORAZIONE CON APOLLO 11

Ricevo e volentieri pubblico

 

È INDETTO IL PREMIO SOLINAS DOCUMENTARIO PER IL CINEMA 2016 IN COLLABORAZIONE CON APOLLO 11

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E’ indetto il Premio Solinas – Documentario per il Cinema 2016, in collaborazione con Apollo11. Il Concorso intende promuovere e sostenere il documentario di creazione cinematografico nella sua fase iniziale, quella della scrittura e della progettazione, favorendo i progetti che esprimano libertà creativa, originalità stilistica, capacità innovativa e sperimentale. Si  partecipa con  progetti  originali  per  documentari  di  creazione  scritti  in  lingua  italiana  per  film di lungometraggio. Il Premio verrà assegnato al progetto complessivo del film: scrittura, progettazione ed intenzione di regia. Scrittore e regista possono lavorare in equipe. Il concorso mette in palio i seguenti Premi: Miglior Documentario per il Cinema di 5.000 euro
e Borse di Sviluppo per un ammontare complessivo di 3.000 euro. La selezione dei progetti inviati a concorrere sarà strutturata in due fasi: La Prima fase: sarà effettuata sugli elaborati inviati in forma anonima, si baserà prioritariamente sulla scrittura come strumento per valutare la qualità del progetto.  La Giuria selezionerà una rosa di progetti che passeranno alla seconda fase.

La Seconda fase: si baserà sui colloqui della Giuria con gli Autori dei progetti selezionati per approfondire la proposta presentata attraverso una diretta conoscenza dell’Autore e del progetto.

A conclusione della seconda fase verrà individuata una rosa ristretta di Finalisti meritevoli di segnalazione e, tra questi, verrà assegnato il Premio di 5.000 euro al progetto di Documentario per il Cinema giudicato migliore. La Giuria potrà, inoltre, assegnare delle Borse di sviluppo per un ammontare complessivo di 3.000 euro da suddividere tra i progetti più meritevoli.

Il Premio Solinas Documentario per il Cinema si realizza grazie al Sostegno del MIBACT. La dotazione del Premio e delle Borse di Sviluppo è messa a disposizione dalla Società Italiana degli Autori ed Editori nell’ambito del progetto triennale avviato nel 2015 da SIAE, destinato alla formazione e promozione dei giovani autori

La scadenza per l’invio dei progetti via web è entro il 9 giugno 2016. L’invio della busta chiusa è entro il 10 giugno 2016.  

Il Bando di Concorso è disponibile sul sito www.premiosolinas.it

Per informazioni: concorso@premiosolinas.it | tel. 06 6382219

 

DOVE NON HO MAI ABITATO di Paolo Franchi presentato a Torino

Ricevo e volentieri pubblico

“DOVE NON HO MAI ABITATO”

presentato all’Altec di Torino

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Sono in corso a Torino le riprese del film DOVE NON HO MAI ABITATO di Paolo Franchi con Emanuelle Devos, Fabrizio Gifuni, Giulio Brogi, Giulia Michelini, Hippolyte Girardot, Isabella Briganti prodotto da Pepito Produzioni in associazione con Altec spa con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali in collaborazione con Rai Cinema.

Il film ha ricevuto il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e la consulenza di FIP Film Investimenti Piemonte sul tax credit esterno attraverso il finanziamento di Altec S.p.A., centro di eccellenza italiano per la fornitura di servizi a supporto ingegneristico e logistico alla Stazione Spaziale Internazionale e per lo sviluppo delle missioni di esplorazione planetaria.

Paolo Tenna, AD di FIP dichiara: “Dopo oltre 5 milioni di euro raccolti da FIP a favore di produzioni realizzate in Piemonte, le riprese all’interno di questa location “spaziale” sono un ulteriore esempio di come il tax credit possa rappresentare un prezioso valore aggiunto sia per le aziende che investono nel Cinema sia per il contesto narrativo e scenografico di una pellicola. Grazie infatti ad un’originale attività di location placement, attentamente pianificata già in fase di scrittura della sceneggiatura, è stato possibile offrire ad Altec un’innovativa forma di visibilità, raccontata mediante il potente linguaggio delle immagini cinematografiche, attribuendo al tempo stesso al film il fascino e la magia di un luogo ancora poco conosciuto al pubblico e motivo di grande orgoglio per la nostra città.”

I protagonisti entrambi architetti infatti lavorano all’allestimento interno di un modulo spaziale che sarà destinato in futuro a portare turisti nello spazio (quello della visita set). Questo progetto di “case spaziali” è reale e l’idea per il film è stata data da Altec stessa.

Paolo Damilano, presidente di FCTP dichiara: “Siamo molto lieti di accogliere questo nuovo progetto di Paolo Franchi, che ritorna a Torino dopo alcuni anni. Il film permetterà certamente di godere di una Torino innovativa, vista attraverso lo sguardo dei protagonisti che – in quanto architetti – accenderanno i riflettori sul mondo del design, dell’architettura, dell’ingegneria aerospaziale: se consideriamo che Torino è stata recentemente designata “Creative City” dall’Unesco proprio per la categoria DESIGN il film non può che arrivare nel momento più opportuno”.

Paolo Manera direttore di FCTP conferma l’importanza della ricaduta sul territorio: “L’investimento sul Piemonte è stato importante, raggiungendo quasi il milione di euro. La presenza di professionisti locali si è attestata intorno al 50% della troupes, includendo alcune figure di rilievo, tra cui lo scenografo Giorgio Barullo, l’operatore Gianni Aldi, l’aiuto regista Alessandro Tonda e il casting (piccoli ruoli) di Luana Velliscig. Oltre ad Altec le principali location sono state una villa privata ad Avigliana e diversi luoghi simbolo della Città, come la Facoltà di Architettura al Parco del Valentino e Palazzo Carpano”.

FAR EAST FILM FESTIVAL: ASSASSINATION di Choi Dong-Hoon

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REGIA: Choi Dong-Hoon; genere: storico; anno: 2015; paese: Corea del Sud; durata: 140′

Presentato in anteprima alla diciottesima edizione del Far East Film Festival di Udine, Assassination è l’ultimo lungometraggio diretto dal cineasta sudcoreano Choi Dong-Hoon.

Ci troviamo in Corea, nel 1933. Lo stato è sotto l’occupazione giapponese ed un gruppo di ribelli – capitanati dalla bella e coraggiosa An – complotta per uccidere un prestigioso ufficiale nipponico. Portare a termine la missione, però, sarà più difficile del previsto.

assassination-2015Fin dai primi minuti – una volta iniziata la visione – ci accorgiamo di quanto il regista coreano si sia divertito a mettere in scena una storia di tale portata. E non solo perché – ammettiamolo – le ambientazioni in costume esercitano sempre un certo fascino sia sugli addetti ai lavori che sugli spettatori, ma anche perché la grande quantità di suggestioni che hanno portato alla nascita di tale prodotto dev’essere stata senz’altro entusiasmante da gestire.

Un’importante porzione della storia della Corea, una grande ironia – ed autoironia – una regia dinamica e brillante che si diverte a regalare allo spettatore – grazie anche all’importante contributo dei numerosissimi tagli di montaggio – un crescendo di emozioni ed adrenalina. E, non per ultima, un’eroina che ha tutte le carte in regola per restare nell’immaginario collettivo per molto, molto tempo. Sono queste le peculiarità di questo ultimo lavoro di Dong-Hoon, il quale – a sua volta – strizza volentieri l’occhio anche al genere spaghetti-western, con evidenti influenze tarantiniane ed uno spirito goliardico di fondo che non guasta mai.

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Sia ben chiaro, se ci si aspetta di vedere sullo schermo il nuovo Tarantino o il nuovo Sergio Leone coreano si rischia di rimanere fortemente delusi. Ma – preso così com’è – Assassination resta comunque una visione gradevole e coinvolgente, nonché un interessante prodotto della cinematografia asiatica contemporanea.

Trattando un argomento che grande importanza ha avuto per il popolo coreano, notiamo, però, come il lungometraggio – ed è questo il suo principale difetto – pecchi decisamente di eccessivo nazionalismo, quasi come se non si riuscisse ancora a raggiungere quel distacco necessario finalizzato alla creazione di un’opera. E, come sappiamo, spesso e volentieri questo errore viene commesso anche dai cineasti più smaliziati. A ciò si aggiunge anche una colonna sonora che diventa a tratti addirittura ingombrante, tanto si vuol stare a sottolineare i meriti della Corea nella vicenda qui raccontata.

assassination-korean-film-2015-still-noscaleIn fin dei conti, è un peccato vedere come pochi elementi possano influire sulla riuscita finale di un prodotto che – tutto sommato – risulta costruito anche piuttosto bene.

Detto questo, comunque, senza dubbio questo ultimo lavoro di Dong-Hoon si è classificato come un lungometraggio più che soddisfacente. E che dalla sua ha anche il merito di scorrere via come acqua fresca, malgrado le quasi tre ore di durata.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

FAR EAST FILM FESTIVAL: YOUNG LOVE LOST di Xiang Guoqiang

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REGIA: Xiang Guoqiang; genere: commedia, drammatico; anno: 2016; paese: Cina; durata: 106′

Presentato in anteprima alla diciottesima edizione del Far East Film Festival di Udine, Young Love Lost è l’ultimo lungometraggio diretto dal cinese Xiang Guoqiang.

Il giovane Xiaolu – al fine di facilitare la propria ammissione all’università – svolge un tirocinio come operaio in fabbrica. Il suo ambiente di lavoro è popolato da personaggi bizzarri e variegati: dalla collega maggiorata innamorata di lui, al ragazzo bonaccione, ma non troppo sveglio; da un capo dispotico alla bella dottoressa di cui tutti – Xiaolu compreso – sono innamorati. Le giornate del ragazzo, dunque, saranno ricche di situazioni paradossali e di rocambolesche avventure. Fino a quando l’amore della sua vita non sarà costretto ad abbandonare la cittadina di provincia per andare a studiare in una prestigiosa università.

6849AParte da subito in quarta, questo ultimo lungometraggio di Guoqiang: fin dai primi minuti, infatti, lo spettatore viene catapultato all’interno della vicenda da un susseguirsi serrato di gag e di situazioni al limite del surreale. Volendo azzardare un giudizio estremo quanto rischioso, si potrebbe addirittura affermare che l’ambientazione stessa stia a ricordare un enorme circo felliniano, con una serie di personaggi memorabili quanto fortemente caratterizzati. Ovviamente, con questi presupposti, ci si aspetta un lavoro magistrale, magnetico, che sappia mantenere i ritmi iniziali – con un adeguato crescendo – per tutta la sua durata. Ma questa ironia, questo carattere onirico e dissacratorio con cui parte il prodotto, purtroppo non vengono mantenuti fino alla fine. Al contrario, i toni con cui il lavoro parte vanno via via affievolendosi, fino a sparire del tutto, facendo sì che, man mano che ci si avvicina alla fine, ci si trovi davanti addirittura ad un film completamente diverso. Operazione rischiosa, questa, dal momento che scelte del genere presuppongono una robustezza di base estremamente difficile da ottenere. E, purtroppo, è proprio questa robustezza a mancare all’intero lungometraggio.

6847ASono più che altro la qualità visiva e le scelte registiche – che prevedono insoliti movimenti di macchina e dinamici tagli di montaggio – a dare al tutto quel tocco di qualità tipico della cinematografia orientale, che – a sua volta – sa creare una commistione di adrenalina e poesia con risultati quasi sempre soddisfacenti. Ed è proprio questa la peculiarità di questo ultimo lavoro di Guoqiang: la forte suggestione visiva – unita anche ad effetti speciali ben riusciti – unita ad un importante lirismo di fondo, che – pur avendo a che fare con una sceneggiatura debole – riesce a far sì che il risultato sia un prodotto gradevole e, a tratti, addirittura commovente.

ThumbJpegE che dire della scena finale? Nonostante il calo dei toni, è qui che il lungometraggio spicca finalmente un salto di qualità: la figura del ragazzo – alla ricerca della sua amata – in una sala cinematografica vuota e con le immagini della donna che vengono proiettate sullo schermo, fa gongolare non solo i cinefili più accaniti, ma anche chi, semplicemente, si è lasciato trasportare fino a questo punto dallo strazio di una storia d’amore impossibile. Un’ottima soluzione per far sì che – alla fine della proiezione – lo spettatore esca dalla sala con un bel sorrisetto nostalgico stampato sul volto.

VOTO: 6/10

Marina Pavido

FAR EAST FILM FESTIVAL: THE SILENCED di Lee Hae-Young

fullsizephoto601085REGIA: Lee Hae-Young; genere: horror, drammatico; anno: 2016; paese: Corea del Sud; durata: 99′

Presentato nella sezione European Première alla diciottesima edizione del Far East Film Festival di Udine, The Silenced è l’ultimo lungometraggio diretto dal cineasta coreano Lee Hae-Young.

Ju-ran è una ragazzina timida ed insicura che viene abbandonata dalla matrigna in un misterioso sanatorio, al fine di poter guarire dalla tubercolosi. Una volta entrata a far parte della struttura, farà da subito amicizia con un’altra allieva/paziente e verrà a sapere che il letto da lei occupato era – fino a pochi giorni prima – di un’altra ragazza – sua omonima – misteriosamente scomparsa nel nulla. In seguito, saranno anche altre giovani a sparire senza lasciare traccia, dopo aver manifestato i sintomi di una misteriosa malattia. A questo punto, il sospetto che all’interno del sanatorio si stia organizzando qualcosa di losco inizierà a farsi strada nella mente della giovane protagonista.

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Giochi di luci ed ombre, una costante tensione in attesa che avvenga qualcosa di brutto, personaggi apparentemente positivi che – proprio per essere eccessivamente gentili, dolci, addirittura stucchevoli – fanno presagire il peggio. Senza dubbio Lee Hae-Young in questo suo ultimo lavoro si è divertito non poco, rispettando tutti i canoni dell’horror classico, con qualche scena splatter qua e là, ma facendo anche un grosso lavoro per quanto riguarda la psicologia dei personaggi qui raccontati e giocando con lo spettatore stesso, facendolo entrare in un mondo dove apparentemente non sembra esserci alcuna via d’uscita.

fullsizephoto596020Nulla è lasciato al caso, nulla è fine a sé stesso. Persino le scene più violente risultano finalizzate a raccontare qualcos’altro, seppur – come è anche giusto che sia – autocompiacenti quanto basta. Quello che qui viene messo in scena ha, infatti, parecchi riferimenti alla storia del Giappone degli ultimi decenni (soprattutto alla politica dittatoriale perseguita nell’Impero giapponese), segno che niente è stato dimenticato. Di conseguenza, in The Silenced vediamo raccontate per immagini tutte le inquietudini e gli incubi più reconditi di un intero popolo, che, a sua volta, sente tutt’oggi l’esigenza di esternare, in qualche modo, ciò che ha dovuto subire.

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E poi c’è l’amicizia. Quella vera, che – grazie anche alla situazione che si sta vivendo – fa sì che salti fuori l’esigenza di vivere quasi in simbiosi. Memorabile, a questo proposito, la scena finale, in cui vediamo in flashback la protagonista e l’amica intente a chiacchierare in uno dei pochi momenti di serenità che hanno potuto condividere all’interno del sanatorio.

Visivamente accattivante, con una regia sapiente ed attenta ad ogni singolo dettaglio, questo ultimo lavoro di Lee Hae-Young – seppur molto simile per ambientazione a numerosi altri film di genere – risulta in conclusione un prodotto ben riuscito. Una visione che, al suo termine, lascia senza dubbio appagati.

VOTO: 7

Marina Pavido

OGGI AL CINEMA: tutte le uscite in sala del 28/04/2016

A cura di Marina Pavido

Grandi novità, anche questa settimana, in arrivo nelle sale italiane! Dal film di animazione Fuga dal Pianeta Terra alla commedia francese Benvenuti…ma non troppo!, dal documentario La memoria dell’acqua all’ultimo lavoro di Gus Van Sant La foresta dei sogni. Come ogni settimana, ecco per voi una guida per poter scegliere meglio ciò che più vi piace. Sotto le descrizioni, inoltre, potrete trovare i link alle recensioni di alcuni dei film in uscita.

 

LUI È TORNATO

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REGIA: David Wnendt; genere: commedia, satirico; anno: 2015; paese: Germania; cast: Oliver Masucci, Katja Riemann

Berlino, 2014. Adolf Hitler appare dal nulla in un quartiere della città. Ben presto inizierà ad ambientarsi, ad andare in giro tra la gente proclamando le sue idee e – dal momento che tutti si convinceranno che egli sia un attore comico – diventerà persino una star televisiva.

LA RECENSIONE:

https://entracteblog.wordpress.com/2016/04/26/la-recensione-di-marina-lui-e-tornato-di/

10 CLOVERFIELD LANE

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REGIA: Dan Trachtenberg; genere: thriller; anno: 2016; paese:USA; cast: Mary Elizabeth Winstead, John Goodman, JOhn Gallagher Jr.

Dopo essere stata coinvolta in un incidente stradale, una donna si trova in un bunker insieme a due uomini, uno dei quali afferma di averle salvato la vita. I due le dicono anche che il mondo è ormai diventato invivibile a causa di una guerra batteriologica. La donna tenterà, comunque, di cercare una via di fuga.

APPENA APRO GLI OCCHI

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REGIA: Leyla Bouzid; genere: drammatico; anno: 2015; paese: Francia, Tunisia; cast: Baya Medhaffer, Ghalia Benali, Montassar Ayari

La diciottenne Farah canta in un gruppo politico rock, mentre i suoi vogliono iscriverla alla facoltà di medicina. La ragazza, però, non è dello stesso parere e ciò porterà, inevitabilmente, a numerosi scontri.

BENVENUTI…MA NON TROPPO

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REGIA: Alexandra Leclère; genere: commedia; anno: 2016; paese: Francia; cast: Karin Viard, Valérie Bonneton, Didier Bourdon

A causa del freddo rigido, il governo di Parigi dispone che le famiglie benestanti debbano accogliere in casa propria le persone meno abbienti. In un condominio della Parigi bene, in seguito a ciò, verranno stravolti gli equilibri in seguito a numerosi equivoci e rocambolesche avventure.

 

FUGA DAL PIANETA TERRA

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REGIA: Cal Brunker; genere: animazione, avventura, commedia; anno: 2013;paese: USA, Canada; cast: Brendar Fraser, Jessica Alba, Sarah Jessica Parker

Scorch Supernova è un viaggiatore intergalattico del pianeta Baab e, insieme al fratello Gary, si occupa di missioni segrete per conto della BASA. Un giorno viene mandato in missione presso il Pianeta Oscuro, conosciuto anche come Pianeta Terra.

 

LA COPPIA DEI CAMPIONI

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REGIA: Giulio Base; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Massimo Boldi, Max Tortora, Massimo Ceccherini

Due dipendenti della stessa multinazionale vincono un viaggio premio a Praga. I due – completamente agli antipodi – saranno costretti a viaggiare insieme ed a sopportarsi a vicenda. Cosa, questa, inizialmente non facile.

LA RECENSIONE:

https://entracteblog.wordpress.com/2016/04/26/la-recensione-di-marina-la-coppia-dei-campioni-di-giulio-base/

 

LA FORESTA DEI SOGNI

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REGIA: Gus Van Sant; genere: drammatico; anno: 2015; paese:USA; cast: Mattew McConaughey, Ken Watanabe, Naomi Watts

Arthur si reca in Giappone – ai piedi del Monte Fuji – presso una foresta conosciuta come “la foresta dei sogni”, al fine di ritrovare sé stesso, sconvolto da una perdita e dall’amore. Qui incontrerà Takumi. Anch’egli sembra aver perso, in qualche modo, la strada.

 

LA MEMORIA DELL’ACQUA

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REGIA: Patricio Guzman; genere: documentario; anno: 2016; paese:  Cile, Francia, Spagna

Il Cile raccontato attraverso la memoria dei numerosi massacri che lo hanno sconvolto nei decenni scorsi. L’acqua fa da protagonista assoluta e testimone di ciò che è stato.

 

LO STATO CONTRO FRITZ BAUER

Die Heimatlosen / Fritz Bauer (AT)

REGIA: Lars Kraume; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Germania; cast: Burghart Klaussner, Rudiger Klink, Sebastian Blomberg

Germania, 1957. Il procuratore Fritz Bauer non riesce a tollerare che personaggi come Eichmann possano condurre un’esistenza tranquilla, dato il muro di omertà che sta intorno a quanto è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale. Egli farà di tutto per scovarlo e, inizialmente, incontrerà anche parecchi nemici.

 

SOLE ALTO

SOLE-ALTO

REGIA: Dalibor Matanic; genere: drammatico; anno: 2015; paese: Croazia; cast: Tihana Lazovic, Goran Markovic, Nives Ivankovic

Tre storie d’amore in tre diversi decenni. Sullo sfondo: la guerra di Jugoslavia e le sue numerose conseguenze sulla vita della gente. Dapprima vediamo la guerra ai suoi inizi, poi la sua recente fine e, per ultima, la speranza in un futuro migliore.

LA RECENSIONE:

https://entracteblog.wordpress.com/2016/04/26/la-recensione-di-marina-sole-alto-di-dalibor-matanic/

 

THE DRESSMAKER

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REGIA: Jocelin Moorhouse; genere: drammatico, thriller, anno: 2015; paese: Australia; cast: Kate Winslet, Liam Hemsworth, Judy Davis

La stilista Tilly decide di tornare dopo vent’anni al suo piccolo paesino d’origine in Australia. Qui dovrà fare i conti con un passato scomodo e, pian piano, un forte desiderio di vendetta inizierà a farsi strada nel cuore della donna.

 

ZETA

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REGIA: Cosimo Alemà; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Diego Germini, Irene Vetere, Jacopo Olmo Antinori

Alex/Zeta vive alla periferia di Roma e trascorre le giornate con i suoi amici Gaia e Marco. I ragazzi vogliono sfuggire alla vita di strada e, un giorno, i sogni di Alex diventano realtà, dal momento che il giovane si farà conoscere come stimato rapper. Il successo, però, non sarà facile da gestire.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana. Nel frattempo, approfittate di questa ampia scelta in sala e godetevi, come sempre, la magia del grande schermo. Buon Cinema a tutti!