TITOLO: LA LA LAND; REGIA: Damien Chazelle; genere: commedia, musical; anno: 2016; paese: USA; cast: Ryan Gosling, Emma Stone; durata: 127′
Film di apertura della 73° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, La La Land, diretto da Damien Chazelle, si è rivelato un lungometraggio frizzante e dal gusto retrò.
Mia e Sebastian vivono in una Los Angeles frenetica e cinica. Entrambi hanno importanti sogni nel cassetto – diventare attrice lei, aprire uno jazz club lui. Le mille difficoltà del quotidiano, però, metteranno a dura prova entrambi, facendo vacillare – giorno dopo giorno – le loro certezze.
Reduce dal successo di Whiplash, Chazelle non delude le aspettative del suo affezionato pubblico. Questo suo ultimo lavoro, infatti, è un ben riuscito musical nostalgico e citazionista, in cui l’amore per il cinema e per la musica fanno da protagonisti insieme alla città di Los Angeles. Ed il tutto viene messo in scena da una sapiente regia, mai autoreferenziale e mai prevedibile, con una macchina da presa attenta quasi all’inverosimile e che si muove quasi a passo di danza. Ebbene sì, Chazelle ha un vero e proprio debole per la musica (tema centrale proprio in Whiplash). Ma anche per la settima arte stessa e, in particolare, per i musical della Hollywood degli anni d’oro, qui più e più volte citati grazie alla presenza di numerosi manifesti presenti in scenografia e mediante la stessa messa in scena. Impossibile, infatti, non pensare – in particolare per quanto riguarda la scena in cui i due protagonisti stanno cercando la macchina di lei – a Un americano a Parigi di Vincente Minnelli, ad esempio. Così come è impossibile evitare di paragonare i due alla leggendaria coppia Ginger Rogers e Fred Astaire. Impegnativo, certamente. Ma c’è anche da dire che, in questo caso, la scelta di due interpreti come Emma Stone e Ryan Gosling si è rivelata particolarmente azzeccata, in quanto, sebbene i due abbiano spesso fatto storcere il naso a pubblico e critica in alcuni dei loro precedenti lavori, in La La La Land ci hanno regalato senza dubbio delle ottime performances, dimostrandosi perfettamente all’altezza dei loro ruoli.
Il cameo dell’ottimo J. K. Simmons – già vincitore del Premio Oscar come Miglior Attore Non Protagonista proprio in Whiplash – è, inoltre, a questo proposito, una vera e propria ciliegina sulla torta.
Una storia semplice, una storia come tante. Ma raccontata con garbo e con grande maestria. Una storia che – grazie alle ambientazioni, alla fotografia rétro e alle giuste scelte musicali – ci catapulta in un mondo che ci fa ridere, piangere e, soprattutto, sognare ad occhi aperti.
VOTO: 7/10
Marina Pavido