
Riproposto dal festival il documentario sull’Unione Europea e sui danni provocati dalla cosiddetta “austerity”, che nel 2017 fece scalpore.
Mentre nelle sale grande interesse sta destando il loro nuovo documentario sul progressivo smantellamento della sanità pubblica nel nostro paese, “C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando“, i registi Federico Greco e Mirko Melchiorre ci faranno compagnia al Circolo Arcobaleno il 5 gennaio 2023, per proiettare nuovamente e discutere insieme al punbblico il loro precedente lavoro, “PIIGS“, che all’uscita aveva ugualmente generato dibattiti e forti contrapposizioni.
Piigs, Circolo Arcobaleno (Via Pullino 1, Roma), 5 gennaio, ore 21
Documentario, di Federico Greco, Mirko Melchiorre, Adriano Cutraro, Italia, 2022.
Un documentario che sfida il dogma dell’austerità introducendo prove e fatti meno noti che hanno l’effetto di ridicolizzare le certezze politiche dominanti. Con la voce di prestigiosi intellettuali, economisti ed esperti internazionali PIIGS afferma che l’origine della crisi del debito europeo è il fondamento stesso dell’Euro. Il documentario mostra anche come l’austerità si trasformi in pratica a Roma, concentrandosi sulla storia di sopravvivenza di una cooperativa che assiste i disabili.
Oltre che durante questa speciale proiezione il film resterà visibile, per tutta la durata del festival, sulla piattaforma che ospita circa 400 titoli italiani e stranieri, scelti tra le migliori produzioni indipendenti e d’essai, ovvero Indiecinema:
https://www.indiecinema.it/browse
“Rubata” a uno dei tanti economisti intervistati durante il film, quella dei 95 ossi buttati in una stanza con 100 cani, 5 dei quali rimarranno a bocca asciutta e verranno quindi addestrati a comportarsi la prossima volta in modo più feroce è competitivo, è senz’altro l’immagine che ricorre maggiormente in PIIGS – Ovvero come imparai a preoccuparmi e a combattere l’austerity, documentario-bomba che si deve all’accurata, caparbia, coraggiosa ricerca portata avanti dagli autori Adriano Cutraro, Federico Greco e Mirko Melchiorre. In tale ricerca, puntellata dagli interventi di intellettuali, esperti di economia, soggetti impegnati nel sociale, le ragioni dei 5 cani privati del loro osso (sovrapponibili anche, su scala nazionale, a quelle di paesi come la Grecia, la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda e per l’appunto l’Italia, ugualmente vessati da una burocrazia europea tesa a rendere il bacino del Mediterraneo un immenso laboratorio di esperimenti sociali; coi rispettivi popoli nelle vesti di cavie sofferenti e malmesse, ed un potere finanziario sempre più impersonale, precocemente assolutizzato e ben lontano dagli stessi interessi produttivi, a trarre guadagno da tutto ciò) vengono contrapposte a quelle di un sistema ormai malato, drogato, compromesso nelle proprie basi etiche e persino in quelle socio-economiche, il cui unico punto fermo a livello di pianificazione su larga scala resta il cinismo criminale di personaggi alla Milton Friedman. Ovvero, nella fattispecie, l’ideatore della terrificante “Shock Therapy” e tra i principali ispiratori di un altro, diremmo quasi consequenziale, abominio politico, il golpe militare che mandò al potere Pinochet.
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