Cari amici,
eccoci giunti alla conclusione della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Di seguito gli ultimi film presenti in sala e le ultime conclusioni riguardanti il festival.
SEZIONE “MONDO GENERE”
“HAIDER” – Vishal Bhardwaj
La storia di Haider, un giovane studente, è quella dell’Amleto di Shakespeare ambientata in un’India devastata da una politica dittatoriale. Un buon adattamento, con trovate giuste, ben recitato e con una curata fotografia. Indimenticabili alcune scene di stampo bollywoodiano, ma con musiche, immagini e coreografie suggestive. VOTO: 8/10
SEZIONE “PROSPETTIVE ITALIA”
“MENO MALE E’ LUNEDI’ ” – Filippo Vendemmiati
Il documentario racconta una settimana di vita e di lavoro di alcuni detenuti, impiegati in una fabbrica metalmeccanica. Come suggerisce il titolo, viene messa in evidenza l’importanza di questo impiego, in modo da potersi dedicare a qualcosa di utile e da poter creare buoni rapporti con gli altri lavoratori, a differenza dei sabati e delle domeniche trascorsi in carcere. Interessante documentario che, però, affronta un tema più volte trattato e che lascia il tempo che trova. Registicamente parlando, risulta piuttosto anonimo. Non indimenticabile. VOTO: 6/10
– CONCLUSIONI –
Giunta al termine, questa ultima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma lascia, in molti, parecchie perplessità. Per quanto riguarda i film in concorso, nello specifico, non possiamo dire di trovarci davanti a dei capolavori. Si tratta, in alcuni casi, di film ben scritti e ben realizzati, ma che, in fin dei conti, non hanno creato nulla di nuovo. Inaspettate sorprese, invece, sono state presenti nelle sezioni collaterali, in particolare nella sezione “Cinema d’oggi”, in cui erano stati selezionati film raffinati, veri ed intensi, in alcuni casi anche piacevolmente sperimentali, che, però, sarà spesso difficile vedere al di fuori dell’ambito di festival.
Si è puntato molto, in generale, sull’apparenza, più che sulla sostanza. Operazione, questa, che, alla lunga, potrebbe far perdere di credibilità ad un festival internazionale già in crisi.
Detto questo, mi sento di segnalarvi alcuni dei titoli più degni di nota presenti in sala. Si tratta di veri e propri gioielli cinematografici. Per quanto riguarda molti di questi, sarà difficile rivederli sul grande schermo, non sarà facile recuperarli, ma, ad ogni modo, sono opere da tenere d’occhio. Ecco, in breve i titoli:
“ANGELS OF REVOLUTION” – Alexeij Fedorcenko
“JA VISTO JAMAIS VISTO” – Andrea Tonacci
“ATO ATALHO E VENTO” – Marcelo Masagao
“A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT” – Ana Lily Amirpour
La nostra rubrica “Fotogrammi Romani” finisce qui. Non mi resta che darvi appuntamento alle prossime recensioni, augurando un buon Cinema a tutti!!
Marina Pavido
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