LA RECENSIONE DI MARINA: RITORNO AL MARIGOLD HOTEL di John Madden

Nelle sale italiane dal 30 aprile, “Ritorno al Marigold Hotel” è il sequel del fortunato “Marigold Hotel”. Entrambi i lungometraggi sono stati diretti da John Madden.

ritorno al marigold hotel
Sono passati alcuni anni dall’apertura del Marigold Hotel e, ormai, i clienti accorrono numerosi. Per i proprietari, Muriel e Sonny, è giunto il momento di ingrandirsi e di comprare un’altra struttura. Ciò comporta non poche complicazioni, che andranno ad incrociarsi con le vicende degli ospiti abituali dell’hotel, oltre ad i preparativi per l’imminente matrimonio di Sonny con la sua fidanzata storica.
Se il precedente “Marigold Hotel” aveva una propria identità, anche se nessuno ha mai urlato al capolavoro, questo ultimo prodotto risulta quasi una forzatura, rischio ricorrente di parecchi sequel. Se precedentemente si era cercato di indagare più a fondo sulle mille sfaccettature di ogni singolo personaggio, adesso i protagonisti risultano quasi stereotipati e, decisamente, poco interessanti. Di personaggi così se ne vedono parecchi in molte altre pellicole.
Nulla può fare un cast stellare, che vede, tra gli interpreti, delle vere e proprie icone come Judy Dench e Maggie Smith, oltre alla new entry Richard Gere ed al giovane e talentuoso Dev Patel.
L’unico elemento che, seppur visto e rivisto, rende il tutto visivamente piacevole è l’atmosfera in cui il film è ambientato: Hollywood che strizza l’occhio a Bollywood, con una serie di danze e musiche che entusiasmano lo spettatore.
Detto questo, poco altro si salva in questo ultimo lavoro di Madden.  Si tratta, purtroppo, di un prodotto come tanti, che conta troppi stereotipi al suo interno e che, pertanto, risulta poco incisivo.
VOTO: 6/10
Marina Pavido

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