GENOVA FILM FESTIVAL – “MERCI” di Rocco Chiarella vince il premio “Porto, Motore, Azione”

Ricevo e volentieri pubblico

Proclamato il vincitore del concorso a tema per sceneggiature di cortometraggi “Porto, Motore, Azione”

I suoni del Porto come colonna sonora della città è l’idea portante che vince il concorso per sceneggiature “PORTO, MOTORE, AZIONE!” promosso dall’Autorità Portuale di Genova e dal Genova Film Festival. Il concorso vuole promuovere una riflessione sul valore, il ruolo e l’identità dello spazio portuale oggi – luogo di transito di persone, merci e idee, dalla città al mondo e viceversa – ed è finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio basato sull’opera vincitrice, ambientato e girato nel Porto di Genova.
Il concorso rientra nelle molteplici iniziative connesse alla redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale e, nello specifico ambito cinematografico, mira a comunicare la vita della città in connessione con il proprio porto, che ne è parte importante e viva e che coinvolge nei propri movimenti, lavori, occasioni di svago, tutti i genovesi.

L’opera vincitrice di questa prima edizione del concorso è
“MERCI”
(IL PORTO DEI DESTINI INCROCIATI)
di Rocco Chiarella

Il cortometraggio narra di un fonico al lavoro e in viaggio attraverso i rumori del porto. Il porto e’ un luogo principalmente dominato da macchine e ogni macchina ha in se ritmi di lavoro e suoni.
Il protagonista attraversa questo luogo osservando e trasformando i rumori in una colonna sonora. L’interno di una nave, lo scarico dei container, le gru, i binari, le persone, la zona della lanterna. Progressivamente i suoni del porto si trasformano in ritmo e poi musica; colonna sonora di una città che racconta una delle parti fondamentali di sé stessa: il porto.

Sarà lo stesso Rocco Chiarella a dirigere la lavorazione, come regista, del suo cortometraggio.

menzioni
Autorità Portuale di Genova e Genova Film Festival segnalano inoltre due opere meritevoli di menzione: le sceneggiature “Un giorno in porto” del palermitano Sergio Ciro Cutrona e “Darsena Ouverture” della savonese Francesca Capra.