NEWS IN SALA: LEONI di Pietro Parolin in sala dal 5 febbraio

Ricevo e volentieri pubblico

LEONI

 

In sala dal 5 febbraio 2015

 leoni

Presentato alle Giornate Professionali di Sorrento, prodotto da CSC Production e distribuito da Bolero Film, “Leoni” uscirà al cinema il 5 febbraio 2015. Cast d’eccezione e un ritorno alla tradizione della più squisita commedia all’italiana per l’opera prima di Pietro Parolin alle prese con una crisi ormai evidente, anche in Veneto, dove si era abituati a veder le cose marciare in un unico modo, quello “giusto”. Ma ora sopravvivere è difficile anche lì. Gualtiero Cecchin non ha mai avuto problemi di soldi, figlio di papà, arrogante e viziato… ma simpatico. E ora che i soldi sono finiti come farà a tornare ai vecchi fasti? Con un’idea e una buona dose di incoscienza muovendosi tra imprenditori, alti prelati e una famiglia tutta particolare…

Gualtiero Cecchin è uno straordinario Neri Marcorè, protagonista di una commedia che racconta la quotidianità di tante persone che si ritrovano “in piazza”, ieri come oggi, per parlare di qualcosa o qualcuno, nel bene e nel male. Questo sottofondo, questo brusio corale, è il tappeto sociale su cui prende vita “Leoni”.

Al fianco di Neri Marcorè, un cast “ruggente” tra cui una superba Piera Degli EspostiStefano Pesce e Anna Dalton, alle prese con una riflessione tragicomica su una crisi non solo economica, daranno una frustata alle insicurezze umane attraverso l’ironia, la satira, pura, a tratti esagerata, ma mai volgare.

Il film è stato realizzato grazie ad un bando della Regione Veneto finalizzato a favorire la creatività dei giovani, alla collaborazione di molti partner produttivi in particolare Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, MIBACT, Rai Cinema, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Digipix, AMG, 360 Degrees, Annamode Costumes. Hanno contribuito in qualità di main sponsor e product placement Bisol, Banca della Marca, Roberto Castagner Acquaviti, Latteria Soligo, Stonefly, Casatella DOP Trevigiana, Hotel Maggior Consiglio, Coldiretti; in qualità di collaborazione e patrocinio Treviso Film Commission – Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, Provincia di Treviso, Comune di Treviso, Comune di Susegana.

GUARDA IL TRAILER – https://www.youtube.com/watch?v=rk62lfN1DMI

ORSI, PESCI,MARZIANI E ALTRI SOLITARI – le fotografie di Valerio Mieli alla Casa del Cinema di Roma

Ricevo e volentieri pubblico

ORSI, PESCI, MARZIANI E ALTRI SOLITARI

Fotografie di Valerio Mieli

A cura di CSC Production

Dal 6 novembre al 7 dicembre la Casa del Cinema ospita 25 immagini scattate dal regista di “Dieci inverni”,

film vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento come miglior esordio nel 2010

La Casa del Cinema ospita la mostra fotografica di Valerio Mieli, presentando il volto meno noto del regista vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento come miglior regista esordiente nel 2010 con il film “Dieci inverni”. CSC Production, già produttore della sua opera prima, accompagna Valerio in questo viaggio alla ricerca di un equilibrio tra realismo e rappresentazione.

Le immagini presentate sono venticinque, di formato medio-grande, a colori e in bianco e nero.

Queste foto – rivela Valerio Mieli – non sono state scattate con l’idea di illustrare un tema: ho sempre fotografato quello che mi veniva spontaneo fotografare. Eppure, sforzandomi di guardarle da spettatore, mi pare che un tema fin troppo chiaramente salti agli occhi. Individui, animali, quasi sempre soli, in un paesaggio ampio e leggermente incongruo, come appesi, buttati lì, tristi o pensierosi. Eppure quel mondo appena più sospeso, più ovattato, più fiabesco di quello reale non è nato da un intento.

Ho scattato le mie prime foto intorno ai tredici anni. Sempre foto in strada, mai posate. Poi, scoprendo che Doisneau aveva fatto “recitare” alcune delle sue foto, delusissimo avevo smesso per anni. Questa storia della messa in scena mi turbava. Ho poi ripreso, ma per subito scoprire il cinema; e allora in qualche modo di nuovo mi è sembrato inutile camminare per ore alla ricerca di qualcosa che si poteva semplicemente costruire. Con la fotografia per esprimersi non si può far altro che indicare: il mondo è già tutto lì. Mi pareva che l’impresa rischiasse di essere frustrante.

Ma invece dovevo scoprire che il bello è proprio quello: per ottenere quel lieve scantonamento dal realismo si possono usare solo pezzi di un mondo che è, appunto, semplicemente già lì; che si può vedere passando, ma che di solito non si vede.

E poi andare in giro a fare foto mi dà piacere. Il piacere della sospensione, del poter stare per qualche ora lussuriosamente a guardare un mondo che di colpo si fa ricco e sensato. E allora, forse, il fatto che mi trovi perlopiù a ritrarre personaggi soli e contemplativi dipende proprio da questo: il mio stato d’animo, la mia idea di vita in quei momenti, in giro per le spiagge, nella neve o per le città, finisce per riflettersi in quello che fotografo. Sono insomma anche io un personaggino calato dall’alto che si aggira per la spiaggia d’inverno, contemplando.

Valerio Mieli dopo studi di filosofia si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Con Rizzoli ha pubblicato il romanzo “Dieci inverni” e ha diretto l’omonimo film, ricevendo nel 2010 il David di Donatello e il Nastro d’Argento come miglior regista esordiente.