FUOCOAMMARE di Gianfranco Rosi conquista Berlino

Ricevo e volentieri pubblico

 

«Gloria a Berlino per il film sui migranti» così titola il New York Times sulla straordinaria accoglienza per Fuocoammare di Gianfranco Rosi.

 

E in Italia – dove sarà in sala dal 18 – arriva il riconoscimento del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani Nastro d’Argento Speciale.

 fuocoammare 1.pngSe all’estero il successo del film del Leone d’Oro Gianfranco Rosi viene riportato con una pagina del New York Times che titola «Gloria a Berlino per il film documentario sui migranti», in Italia – dove sarà in sala da dopodomani 18 febbraio – arriva il riconoscimento del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani che gli attribuisce un Nastro D’argento speciale per i Documentari con questa motivazione: “Grande cinema, con un effetto di denuncia potente che richiama i Governi del mondo a responsabilità colpevoli e ormai indilazionabili”. La premiazione si terrà il 25 Febbraio alla Casa del Cinema di Roma.

Accolto da scroscianti applausi e commozione della platea che non lasciava andar via il cast dal palco del Berlinale Palast dove è stato presentato sabato scorso, il film è stato accolto da critiche entusiastiche da tutto il mondo ed è tra i superfavoriti nella classifica stilata da Screen International alla Berlinale a suon di stellette attribuite dalla stampa internazionale; “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi è stato definito «Una cura contro il mal di mare» dal Süddeutsche Zeitung, «un potente pugno nello stomaco» da The Guardian, «Potente, a volte scioccante, intensamente umano» da Screen International, «Brillante» dal Times, «Opportuno, umano e sconvolgente» dal Daily Telegraph, «Potente e brillante» dall’Indian Express. E, ancora, parla di «Immagini indimenticabili» il Der Spiegel, mentre scrive «Dove il giornalismo finisce, inizia Fuocoammare» Deborah Young sull’Hollywood Reporter.

fuocoammare 2.jpgIl film, prodotto da Donatella Palermo e Gianfranco Rosi, è una produzione 21Uno Film, Stemal Entertainment con Istituto Luce – Cinecittà e con Rai Cinema ed è una coproduzione italo-francese Les Films D’Ici e Arte France Cinema. Uscirà nelle sale italiane il 18 febbraio distribuito da 01 Distribution e Istituto Luce – Cinecittà.

 

Regia, fotografia, suono di Gianfranco Rosi; montaggio di Jacopo Quadri, aiuto-regia di Giuseppe del Volgo, collaborazione al montaggio e coordinamento di post-produzione di Fabrizio Federico, montaggio del suono di Stefano Grosso, riprese subacquee di Aldo Chessari. Soggetto di Gianfranco Rosi, da un’idea di Carla Cattani. Produzione esecutiva di Stemal Entertainment, delegato di produzione Tina Pistoia, collaborazione alla produzione Dario Zonta.

 


Trailer

http://www.mediafire.com/watch/ej6dnholl8co246/Fuocoammare_Trailer_h264.mov

 

BERLINALE 2016: FUOCOAMMARE di Gianfranco Rosi in concorso

Ricevo e volentieri pubblico

 

In concorso a Berlino “Fuocoammare”

il nuovo film del Leone d’Oro Gianfranco Rosi

GianfrancoRosi_sul_set_di_Fuocoammare “Fuocoammare” è il nuovo film documentario del Leone d’Oro Gianfranco Rosi che sarà presentato in Concorso a Berlino, come annunciato oggi dalla Berlinale.

Nel suo viaggio intorno al mondo per raccontare persone e luoghi invisibili ai più, dopo l’India dei barcaioli (Boatman), il deserto americano dei drop-out (Below Sea Level), il Messico dei killer del narcotraffico (El Sicario, room 164), la Roma del Grande Raccordo Anulare (Sacro Gra), Gianfranco Rosi è andato a Lampedusa, nell’epicentro del clamore mediatico, per cercare, laddove sembrerebbe non esserci più, l’invisibile e le sue storie. Seguendo il suo metodo di totale immersione, Rosi si è trasferito per più di un anno sull’isola facendo esperienza di cosa vuol dire vivere sul confine più simbolico d’Europa raccontando i diversi destini di chi sull’isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, i migranti.

Fuocoammare_di_Gianfranco_Rosi_02Da questa immersione è nato Fuocoammare. Racconta di Samuele che ha 12 anni, va a scuola, ama tirare con la fionda e andare a caccia. Gli piacciono i giochi di terra, anche se tutto intorno a lui parla del mare e di uomini, donne e bambini che cercano di attraversarlo per raggiungere la sua isola. Ma non è un’isola come le altre, è Lampedusa, approdo negli ultimi 20 anni di migliaia di migranti in cerca di libertà. Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a volte muti, a volte partecipi, di una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi.

L’invito a partecipare alla Berlinale è arrivato mentre Rosi stava ancora girando a Lampedusa, dove è stato trasferito il montaggio per garantire il continuo scambio tra realtà e narrazione documentaristica. “È sempre difficile staccarmi dai personaggi e dai luoghi delle riprese, ma questa volta lo è ancora di più. Più che in altri miei progetti, ho sentito però la necessità di restituire al più presto questa esperienza per metterla in dialogo con il presente e le sue domande. Sono particolarmente contento di portare a Berlino, nel centro dell’Europa, il racconto di Lampedusa, dei suoi abitanti e dei suoi migranti, proprio ora che la cronaca impone nuovi ragionamenti.”

Fuocoammare_di_Gianfranco_RosiIl film, prodotto da Donatella Palermo e Gianfranco Rosi, è una produzione 21Uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema ed è una coproduzione italo-francese Les Films D’Ici e Arte France Cinema. Uscirà nelle sale italiane a febbraio distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.

Regia, fotografia, suono di Gianfranco Rosi; il montaggio di Jacopo Quadri, aiuto-regia di Giuseppe del Volgo. Soggetto di Gianfranco Rosi, da un’idea di Carla Cattani.