PREMIO SOLINAS – OMAGGIO A GIORGIO ARLORIO

Ricevo e volentieri pubblico

IL PREMIO SOLINAS COMPIE TRENT’ANNI E RENDE OMAGGIO A GIORGIO ARLORIO

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Il PREMIO FRANCO SOLINAS per la Migliore Sceneggiatura festeggia i trent’anni della prima edizione con la manifestazione di Premiazione che si terrà al Teatro Eliseo il 23 marzo.

Sarà questa l’occasione per narrare l’evoluzione del Premio che, negli anni, si è trasformato in una vera e propria Bottega Creativa a favore dei giovani talenti grazie ai Laboratori di Alta Formazione – connessi ai concorsi – per sviluppare e rendere più forti i progetti.

Questo modello di sviluppo – elaborato in forma sperimentale e innovativa attraverso i concorsi Talenti in corto, EXPERIMENTA e la Bottega delle webseries – ha prodotto ottimi risultati e permesso la realizzazione di opere prime di Autori under 35.

Ma cos’è la Bottega creativa del Premio Solinas? Quando nasce veramente?

A questa domanda abbiamo risposto semplicemente 30 anni fa. Difatti i Giurati fondatori del Premio Solinas si intrattenevano, tutti insieme, in grandi discussioni con gli Autori arrivati in finale dandogli preziosi consigli sulle storie che volevano raccontare. Tutto avveniva in maniera informale nella splendida cornice de La Maddalena. Un lab a cielo e mare aperto.

La necessità di non perdere quel patrimonio che nasceva dalla qualità della discussione – sempre e in ogni caso presente sin dalla selezione dei progetti – ha incentivato la creazione di una struttura capace di operare tutto l’anno diversificando e ampliando i campi d’azione.

È stato altresì necessario innovare e rendere più forte il percorso del Premio più importante, dedicato a Franco Solinas e alla migliore sceneggiatura.

Il Premio Franco Solinas alla sua trentesima edizione si presenta rafforzato:

Al concorso si partecipa inviando un soggetto in forma anonima. Gli Autori dei soggetti finalisti vincono delle Borse di sviluppo in denaro – messe a disposizione dalla Società Italiana degli Autori ed Editori nell’ambito del progetto triennale avviato nel 2015 da SIAE, destinato alla formazione e promozione dei giovani autori –  e partecipano ad INTEGRA-LAB, Laboratorio di Alta Formazione integrato nato dalla collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre. Con il primo INTEGRA-LAB realizzato tra i Finalisti e Giurati del Premio Franco Solinas 2015 e una selezione di allievi dei Master di Roma tre e delle Lauree Magistrali DAMS, abbiamo stimolato e provocato un approccio più consapevole allo sviluppo dei progetti e fornito loro strumenti che, speriamo, possano facilitare l’avviamento alla professione. Il primo Lab di sviluppo si è svolto a Roma. Il secondo, per ricreare quella magica atmosfera de La Maddalena, si è svolto a San Giovanni Rapolano Terme.

 

vedi i video:

https://vimeo.com/152703073

https://vimeo.com/152695077

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La valutazione, il tutoraggio e lo sviluppo sono stati gestiti creativamente, con grande generosità e responsabilità, dalla Prima Giuria che ha selezionato i soggetti: Isabella Aguilar, Laura Bispuri, Teresa Cavina, Francesco Cenni, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Gabriella Gallozzi, Annamaria Granatello, Laura Luchetti, Gloria Malatesta, Silvia Napolitano, Marcello Olivieri, Marco Pettenello, Mimmo Rafele, Roberto Scarpetti, Francesca Solinas, Massimo Torre e Pier Paolo Zerilli.

Gli Autori dei 12 progetti finalisti hanno sviluppato le sceneggiature che sono state inviate ad una seconda Giuria composta da Francesco Bruni, Claudio Cupellini, Daniele Luchetti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli e Monica Zapelli che il 23 Marzo, nella splendida cornice del Teatro Eliseo, decreterà il vincitore del Premio Franco Solinas Miglior Sceneggiatura di 9.000 euro e della Borsa di Studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile.

Tra gli obiettivi della Bottega creativa resta prioritario il lavoro di networking tra Autori e produttori. Un Coffee Pitch – incontri one to one – permetterà ai finalisti di incontrare i produttori interessati a rinnovare il Cinema Italiano.

 

Seguirà alle 19,30 un omaggio a Giorgio Arlorio con la proiezione di Queimada, l’opera diretta da Gillo Pontecorvo e scritta da Franco Solinas e Giorgio Arlorio.

 

BREVE STORIA DI LUNGHI TRADIMENTI di Davide Marengo in sala dal 28 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

 

“BREVE STORIA DI LUNGHI TRADIMENTI”

IL  28 GENNAIO ARRIVA
UN ATTO D’ACCUSA CONTRO
LA FINANZA MONDIALE

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Banche senza scrupoli. Incontri del G20. Disastri ecologici provocati dal petrolio. Strani faccendieri che mediano nell’ombra tra governi e grandi speculatori. Uomini pronti a uccidere, pur di mettere le mani su risorse fondamentali per mandare avanti l’economia mondiale.

Sembra il resoconto giornalistico della realtà che viviamo tutti i giorni, ma in questo caso si tratta della trama di Breve storia di lunghi tradimenti, il nuovo film di Davide Marengo basato sull’omonimo romanzo di Tullio Avoledo, prodotto da Emme in collaborazione con Rai Cinema e distribuito dal 28 gennaio da Microcinema.

breve storia di lunghi tradimenti 2.jpgIl regista Davide Marengo sostiene infatti che “il film racconta come oggi, nel 21° secolo, impadronirsi delle risorse dei Paesi emergenti o del Terzo Mondo, non avviene più come nei secoli scorsi attraverso guerre, rivoluzioni interne e colpi di Stato, ma grazie a complessi meccanismi finanziari, in cui a gestire gli eventi è la finanza e non sono più i governi”.

Il film fa esplicito riferimento a Queimada di Gillo Pontecorvo, in cui l’autore de La battaglia di Algeri mostrava come l’Inghilterra, attraverso un agente provocatore (Marlon Brando), scatenava una rivolta per provocare un cambiamento nel governo dello Stato e conseguentemente avere il controllo della sua ricchezza. Quiemada è anche lo Stato fittizio in cui si svolge la vicenda di Breve storia di lunghi tradimenti, che nel film di Marengo ospita il 50% di tutto il litio esistente al mondo e che per questa ragione suscita un enorme interesse da parte della finanza mondiale.

breve storia di lunghi tradimenti 3.jpgPer raccontare in maniera efficace una vicenda così complessa e universale, che ha visto impegnato un cast di grande profilo (Guido Caprino, Carolina Crescentini, Maya Sansa, Philippe Leroy, Ennio Fantastichini, Francesco Pannofino, Nino Frassica e Paolo Calabresi),le riprese sono avvenute in due continenti e hanno visto coinvolte città come Roma, Torino, Londra, Cartagena e il Salar de Uyuni (in Bolivia), a 4.500 metri di altitudine. Una conferma delle capacità di Marengo di realizzare un film universale, come aveva dimostrato il successo di Notturno bus, uno dei film italiani più venduti all’estero negli ultimi anni, tanto da aver riportato il nostro cinema in Cina (che sta ormai diventando il maggior Mercato mondiale), dopo un’assenza che durava dal 1990.

breve storia di lunghi tradimenti 4.jpgSINOSSI
Giulio è un giovane avvocato di provincia, con un matrimonio in crisi e che si ritrova catapultato in un intrigo internazionale tra Sudamerica ed Europa, dove banche d’affari senza scrupoli approfittano dei disastri ecologici per arricchirsi. A trascinarlo in questa disavventura, la bella e spietata Cecilia: in poche ore Giulio, che cerca di non perdere mai il suo sguardo ironico sulla vita, dovrà lasciare l’Italia, mettendo ancora più in crisi il già traballante rapporto con la moglie Valeria. Arrivato a Queimada, si ritroverà di fronte a un Paese governato da uno spietato dittatore corrotto, ma anche a una resistenza che si batte per i diritti del popolo.