PREMIO SOLINAS 2013 – per ENTR’ACTE Marina Pavido

Giovedì 19 dicembre si è svolta, come ogni anno, presso la Casa del Cinema, a Roma, la cerimonia di premiazione dei Concorsi Premio Solinas Storie per il Cinema e Documentario per il Cinema, in collaborazione con Apollo 11.

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L’evento si è aperto con la consegna delle Medaglie del Presidente della Repubblica a Marco Bellocchio, “autore da sempre impegnato nel coniugare la qualità della ricerca estetica con l’impegno sociale e politico”, a Francesco Bruni “per la qualità del lavoro come autore e l’impegno a favore dei giovani sceneggiatori del cinema italiano”, ed al documentarista Giuseppe Morandi, “per il limpido sguardo cinematografico e la precisione antropologica nel raccontare la grande trasformazione della civiltà contadina nell’Italia degli ultimi cinquant’anni”.

Davvero numerosi i finalisti, provenienti da tutta l’Italia, in attesa della proclamazione dei vincitori e con la speranza di poter dar vita ai loro progetti. E, quest’anno, è stato il turno di Massimo De Angelis, vincitore del Premio Storie per il Cinema 2013 di 5.000 euro , per “Mexico e nuvole”, “una storia in cui il ciclismo si fa metafora della sublimazione di un’esistenza e della liberazione dell’anima”, ex-aequo con Massimiliano Gherzi e Saverio Pesapane, con “L’ingegnere”, “un’atipica educazione criminale, commovente e spietata, con un finale disarmante”.

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Sempre nell’ambito della sezione Storie per il Cinema, è stata assegnata la Borsa di Studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro a Domenico Davide Pappalardo per “Destinazione sempre”, in cui un tema drammatico come quello della pedofilia viene, per la prima volta, raccontato nel registro della commedia fantastica, oltre ad una Menzione speciale a Margherita Ferri per “Dolomite zen”, storia di un’amicizia femminile nata tra le cime dolomitiche.

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Per la sezione Premio Documentario per il Cinema 2013, in collaborazione con Apollo 11, abbiamo avuto un secondo ex-aequo: è stato assegnato un premio di 3.500 euro ciascuno ad Alessandra Locatelli per “Nello”, “per l’originale e sincero desiderio di raccontare la visione e il posto dell’artista nel mondo, attraverso un personaggio pieno di poesia che la società ha messo ai margini”, ed a François Farellacci e Laura Lamanda per “Lupino”, “per la volontà di raccontare la dolorosa periferia di Bastia: Lupino, un quartiere dimenticato ai confini della città”.

Una volta allentata la tensione, i finalisti hanno avuto l’opportunità di illustrare al pubblico i loro progetti, tutti molto validi, nati da una grande passione e da una grande determinazione.

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La cerimonia si è conclusa in bellezza grazie agli amici di Giuseppe Morandi, che ci hanno allietato con una divertente canzone popolare bresciana, simbolo di quelle terre tanto amate da Morandi che, grazie alla sue intense fotografie e ad i suoi documentari, possiamo sentire “vive”.

Che dire? Facciamo un grande in bocca al lupo ai vincitori ed a tutti i finalisti e..arrivederci al prossimo anno!

Marina Pavido

L’INTERVISTA DI MARINA PAVIDO A GIUSEPPE MORANDI https://www.youtube.com/watch?v=LVpCpZEZ5RY&feature=youtu.be