LA RECENSIONE DI MARINA – A GOOD AMERICAN di Friedrich Moser

good-moser-1TITOLO: A GOOD AMERICAN; REGIA: Friedrich Moser; genere: documentario; anno: 2016; paese: USA, Austria; durata: 100′

In arrivo nelle sale italiane, A good American è l’ultimo lavoro diretto dal documentarista austriaco Friedrich Moser e prodotto da Oliver Stone.

Bill Binney è un matematico americano ideatore del programma di sorveglianza ThinThread. Tale programma permetteva in modo discreto ed economico di tenere sotto controllo i cittadini americani, al fine di evitare eventuali atti terroristici. Proprio per il fatto di essere così economico, però, i vertici della National Security Agency hanno deciso di scaricarlo esattamente tre settimane prima dell’attentato dell’11 settembre. Non appena, un anno dopo, un amico di Binney decise di riavviare il programma, circa un anno dopo l’attentato, ecco comparire i nomi dei terroristi. A quel punto, l’NSA decise di chiuderlo definitivamente.

Una storia del genere, ovviamente, non avrebbe potuto restare sotto silenzio a lungo. Ed ecco che Moser, con questo suo ultimo lavoro, si mette a scandagliare, grazie ad una serie di interventi di cui lo stesso Binney è parte integrante, si mette a scandagliare ogni singolo passaggio dalla nascita di ThinThread alla sua chiusura,con tanto di riflessioni in merito.

Documentario dall’andamento piuttosto classico e da un taglio prettamente televisivo, A good American risulta, tuttavia, un prodotto di tutto rispetto, che non manca, inoltre, di lasciare aperta una speranza per quanto riguarda una possibile ripresa del programma stesso. Con tanto di esortazione ai cittadini a firmare una petizione in merito.

Anche per questo motivo, oltre che per l’importante tema che, nella sua attualità, riguarda tutti noi, A good American risulta un prodotto necessario, che, si spera, possa avere in tutto il mondo la risonanza che merita.

VOTO: 7/10

Marina Pavido