“Extramondi: nuovi territori del cinema fantastico italiano” dal 2 al 5 maggio al Teatro Flavio tra proiezioni e incontri

Scoprire una strada indipendente al cinema italiano, nello specifico quella di genere fantastico. Questo l’obiettivo della rassegna cinematografica Extramondi: nuovi territori del cinema fantastico italiano, curata da Matteo Scarfò, Giuliano Giacomelli e Catia Demonte in collaborazione con Revok Film e con il patrocinio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Regione Lazio, la cui terza edizione si svolgerà dal 2 al 5 Maggio 2024 nella sala cinematografica del Teatro Flavio, zona Colosseo (ingresso libero). Proiezioni dalle ore 18.00 (tranne domenica 5 con inizio alle 17.00) con una selezione di cortometraggi, poi spazio a libri e, dalle 20.00, ai lungometraggi. Saranno presenti gli autori che dialogheranno col pubblico e con i moderatori e critici.

“Nella definizione “cinema fantastico”, nella sua accezione più ampia, vi rientrano l’horror, la fantascienza, il fantasy, il grottesco, l’horror fantascientifico, il giallo, il thriller, e in parte anche il western, il poliziesco, lo spionaggio, quando contaminati con elementi dei generi prima citati, e altri sottogeneri. Bisogna dire che nel panorama odierno della produzione italiana questo tipo di cinema è spesso autofinanziato o incontra il favore di produttori isolati e non trova sempre una via distributiva ufficiale. Si tratta di un cinema che, se da un lato rimane a basso-bassissimo costo, dall’altro garantisce, almeno agli autori più creativi e anticonformisti, il più ampio margine di libertà espressiva”, spiegano i curatori.

“Il cinema indipendente – proseguono Scarfò, Giacomelli e Demonte – è in questi anni la parte più radicalmente artistica e di ampio respiro del nostro paese. Salvo alcuni lodevoli e riusciti tentativi di produzione “alta”, il nostro underground rimane ancora l’unica porta aperta a un tipo di visioni non mainstream e non di rado con accezioni politico-sociologiche, anche apprezzati all’estero. Per questa ragione vorremmo proiettare e far conoscere, lungometraggi e cortometraggi meno noti al grande pubblico, pur usciti nelle sale del circuito regolare, in home-video o su piattaforme online, coinvolgendo direttamente i vari autori in uno scambio culturale con il pubblico e la critica”.

“Nelle edizioni degli scorsi anni – concludono gli organizzatori – abbiamo ospitato vari autori e autrici, registrandone i contributi in modo da poter fornire un materiale di studio per il futuro, per creare una memoria del cinema indipendente dei nostri anni presenti. Tante le persone e i critici che hanno partecipato vedendo in questa rassegna un evento importante nella capitale. Il pubblico, come testimoniato dalle foto, è cresciuto con le edizioni e ci aspettiamo di diventare un punto di ritrovo per tutta la grande comunità degli amanti del cinema”.

TEATRO FLAVIO

Via Giovanni Mario Crescimbeni 19  – Roma (zona Colosseo)

Ingresso libero

PROGRAMMA 2024

Gli incontri con gli autori e le autrici saranno moderati da critici del settore

Giovedì 2 maggio

Ore 20.00

Il regista Aldo Iuliano introduce il suo lungometraggio Space Monkeys (2023, 90’).

Cinque adolescenti a una festa lottano con le loro paure durante un gioco con un’intelligenza artificiale che seleziona per loro sfide pericolose. Alla fine di un’estate trascorsa al mare una giovane ragazza francese di nome Justine si trova ad accettare l’invito delle sue amiche Dani e Marta, insieme ai loro rispettivi fidanzati Balo e Ste. La destinazione è la proprietà di quest’ultimo, un maestoso castello trasformato in uno spazio d’arte contemporanea. La serata è caratterizzata da un’atmosfera di eccessi, con la presenza di alcol, sostanze stupefacenti e sfide audaci orchestrate da Able, un’intelligenza artificiale che sovrintende alla dimora trasformata in una sorta di casa-museo. Tuttavia, ciò che inizia come un’avventura si trasforma tragicamente, lasciando dietro di sé conseguenze imprevedibili e drammatiche.

Venerdì 3 maggio

Ore 18.00

Discussione con il critico e attivista Riccardo Muzi sul genere di sci fi ecologista Solarpunk: il solarpunk è un movimento culturale e artistico che promuove una visione ottimista e progressista del futuro, con una particolare attenzione verso le energie rinnovabili e le nuove tecnologie sostenibili. Come si potrebbe inoltre scrivere oggi un film solarpunk?

Ore 19.00

Concerto elettronico di Lorenzo Sutton, musica suonata con gli algoritmi. Musicista poli-strumentista, nella propria produzione elettronica compie la scelta estetico-creativa di utilizzare esclusivamente il computer per comporre, considerandolo come un vero e proprio “strumento musicale”. Recentemente si interessa anche ad aspetti algoritmici nella propria composizione elettronica. Sutton propone una performance sonico-musicale che si ispira ad alcuni temi della fantascienza classica e del cyberpunk, in particolare il rapporto “uomo-macchina” o – in senso più ampio – “uomo e tecnologia”, toccando aspetti filosofici ed esistenziali quali le definizioni di- / distinzioni tra- “reale” e “virtuale” e la concezione dello spazio-tempo.

Ore 19.30

Lo scrittore di fantascienza Sandro Battisti introduce la fantascienza “connettivista”, la via italiana al cyberpunk: presentazione di Psiconauti dimensionali (raccolta di romanzi, 2021). Battisti, nato nel 1965 a Roma, ha esordito nel 1991 con il racconto Il gioco (Stampa Alternativa). Nel 2004 è stato tra gli iniziatori del movimento connettivista con Giovanni De Matteo e Marco Milani, con i quali ha fondato anche la rivista Next. È presente con i suoi racconti in tutte le antologie connettiviste, fino alla più recente, Nuove eterotopie (Delos Digital, 2017) di cui è anche curatore con Giovanni De Matteo.

Ore 20.15

Alla chiusura della prima stagione de “Il Giro dell’Horror” manca una sola intervista: quella al maestro Lamberto Bava. Prima di riuscire a farla, però, Luca decide di abbandonare il progetto e la sua ossessione per l’orrore per salvarsi dagli incubi ricorrenti che non lo lasciano vivere tranquillo. Paolo è pronto a tutto per fargli cambiare idea e riuscire a intervistare il regista di “Macabro”, “Dèmoni” e “A cena col vampiro”.

Lo sceneggiatore e autore Luca Ruocco e il regista Paolo Gaudio presentano il terzo episodio della serie documentario Il Giro dell’Horror – Episodio dedicato a Lamberto Bava, (60’, 2019), una trilogia di documentaridi InGenereCinema.comdedicati tra gli altri ai grandi del nostro passato horror Lamberto Bava, Sergio Stivaletti e Fabio Frizzi.

Sabato 4 maggio

Ore 18.00

Panel di produzione cinematografica indipendente con i produttori di Revok Film: Salvatore Lizzio e Donatello Della Pepa.

Ore 19.00

Il regista Alessandro Marzullo introduce il suo corto di fantascienza Unica (2022, 15’). È una storia distopica, in cui un regime liberticida divide la popolazione in belli e brutti attraverso una valutazione basata su parametri oggettivi. La protagonista è Lili, un’aspirante documentarista che vuole raggiungere l’Europa. Un angioma le impedisce di passare i test, ma la ragazza è disposta a rischiare la vita pur di inseguire i propri sogni.

Ore 19.40

La regista Grazia Tricarico presenta Persefone (2014, 18’).

Il corpo inerme. Il tormento di una pulsione ancestrale. L’istinto di vita e la tensione alla morte. L’ardore incontrollabile che corrode chi cela il desiderio. Nicandro, sedotto dalla dea Persefone, si rende conto di vivere un amore impossibile e si richiude in un silenzio ostinato.

Ore 20.00

Successivamente la regista Grazia Tricarico presenterà Body Odyssey, produzione Revok Film, (2023, 103’).  Presenti anche i produttori.

Mona è una bodybuilder di 45 anni, la sua esistenza è una ricerca spasmodica di perfezione e bellezza, ma agli occhi del mondo appare una donna ossessionata da un ideale deforme. Mona è insieme demiurgo e creazione, mano che plasma e materia. Il continuo migrare tra questi poli opposti genera una scissione: quello di Mona è un corpo mutato, che si è esteso fino a diventare un’entità autonoma. Corpo è il suo contenitore inseparabile, il suo più fedele alleato, il compagno che risponde ai suoi lamenti. Corpo è pulsione, desiderio irrazionale, tutto ciò che Mona aspira a diventare. Insieme si ritrovano sulla soglia del compimento del loro destino: completare la trasformazione o arrendersi alla propria natura.

Domenica 5 maggio

Ore 17.00

Selezione di corti “The Brides of Extramondi: registe di genere”

La regista Alice Mezzanotte introduce il suo corto gotico Fenima (2023, 16’)

Sulle orme del gotico padano che ricorda Zeder, La casa dalle finestre che ridono ed Ermanno Olmi, una storia tra antichi riti e nebbie dell’oblio…

La regista Elena Rebeca Carini introduce il suo corto di sci fi grottesca Conflitti perfetti (2023, 12’), adattamento del racconto “Pari e Patta” di Stefano Benni.  Uno scontro spaziale e surreale nella migliore tradizione del grottesco!

La regista Agata Brazzorotto presenta l’horror L’anniversario (2024, 7’)

Un uomo non riesce a lasciar andare via la moglie appena deceduta… Il suo attaccamento è totale e morboso.

Presente anche l’attore Marco Marchese.

La regista Alessandra Pescetta presenta l’opera di videoarte Gilgamesh – Il canto dell’argilla (2023, 11’)

A 50 anni dalla sua traduzione, Gilgamesh – Il canto dell’argilla rivisita i temi principali del poema più antico del mondo: perché siamo destinati a morire? Cosa c’è oltre la nostra vita terrena? Come una suite ambientata tra le rovine dell’Iraq e i resti della civiltà mesopotamica che ci ha dato la scrittura e la letteratura, quella sumera, tre voci riaffiorano a millenni di distanza dalle tavolette d’argilla della biblioteca di Assurbanipal a Ninive, vicino a Mosul devastata dalla guerra.

Saranno presenti anche Giovanni Calcagno, autore dei testi, e Luca Peyronel, consulente scientifico.

Segue: Panel sulla visione femminile nei generi diretta dalla regista Grazia Tricarico.

Ore 19.00

Il regista Michele Pastrello ripercorrerà la sua carriera introducendo 3 cortometraggi che hanno segnato il suo percorso artistico:

Inmusclâ (2023, 35’)

Cjanâl da la Ciline, inverno. Una donna sta per compiere un misterioso viaggio a piedi, in una natura innevata spopolata, glaciale e inospitale. Quello che pare un percorso che la conduce a perdersi, si rivelerà invece un estenuante cammino dentro un’imperscrutabile dimensione che le appartiene. Una dimensione dove ciò che minacciosamente la circonda e la osserva non è quello che sembra.

Ultracorpo (2011, 29’)

Uno psycho-thriller che affronta il tema dell’omofobia.

E in anteprima 1485Khz (2024, 19’)

Una donna addetta alle pulizie si trova vincolata – dal suo bisogno di lavorare – a recarsi a pulire una casa proletaria in un luogo sperduto, in montagna. Prima di lei era stata mandata in loco una collega extracomunitaria, di cui si son perse le tracce. Una volta giunta a destinazione il luogo si rivela sinistro oltre che isolato. Ma il bisogno di portare a casa lo stipendio la condiziona a continuare.

Sarà presente l’attrice Lorena Trevisan.

Ore 21.00

La regista Alessandra Pescetta presenta 100 Preludi, produzione Revok Film (2023, 100’). Presenti anche i produttori e gli attori Erica Piccotti e Giovanni Calcagno.

Mara, una talentuosa violoncellista al Conservatorio italiano, è convinta che per creare musica straordinaria sia necessario un sacrificio personale. Per esprimere il suo genio, decide di isolarsi in una situazione di privazione nella sua casa. Questo la porta a intraprendere un percorso unico e affascinante, culminando in un concerto rivoluzionario che cambierà la sua vita e la percezione della musica stessa. 

Vincenzo il pastore lucano, film d’apertura di Indiecinema Film Festival 2022

Il film di Emanuele di Leo, con Massimo Previtero protagonista, aprirà il festival lunedì 5 dicembre al Caffè Letterario di Roma 

Dopo un anno talmente travagliato, specie in Italia, a livello politico, economico e sociale, torna infine la nuova rassegna dedicata al variegato panorama del cinema indipendente internazionale e di casa nostra, che era stata varata proprio nei mesi più duri della pandemia: Indiecinema Film Festival.

La seconda edizione avrà inizio lunedì 5 dicembre 2022 presso il Caffè Letterario, già sede in precedenza di altri eventi legati al festival, con la proiezione intorno alle 22 di Vincenzo il pastore lucano, il film di Emanuele di Leo con Massimo Previtero protagonista, inserito per l’occasione in concorso tra i lungometraggi di finzione. Così ebbero modo di scrivere del film, dopo la sua prima apparizione nel 2019: “Dai binari della stazione di Ferrandina al caos della Città Eterna, è un’agrodolce favola metropolitana a prendere forma, con toni che quasi rimandano ai tempi del “neoralismo rosa” come anche a sporadiche esperienze cinematografiche avvenute più di recente, vedi l’interessante “Maria per Roma” di Karen di Porto e ancor di più il delizioso “Una gita a Roma” di Karin Proia. Il pastore eponimo è mosso da alti ideali, viene accompagnato di tanto in tanto da celestiali visioni, ma tra intoppi burocratici e qualche incontro poco fortunato la sua naïveté dovrà scontrarsi col clima di una metropoli più “materialista” di quanto avrebbe mai immaginato, alla faccia della sacralità di San Pietro e dintorni. La sua singolare missione, sul conto della quale non vogliamo toglievi il giusto della sorpresa, verrà così messa a rischio…”

Il film, accolto positivamente nel 2019, da tempo non beneficiava di proiezioni sul grande schermo, almeno nella capitale. Per il pubblico capitolino quella offerta dal Caffè Letterario sarà quindi una bella occasione di riscoprirlo, alla presenza degli autori e del cast, mentre il Direttore Artistico del festival Stefano Coccia potrà illustrare al pubblico le tante novità cui è andato incontro il progetto Indiecinema in queste settimane. Aspettando di fare il punto sul ricco programma festivaliero, in calce, un breve promemoria, riguardante le opere cinematografiche selezionate nel 2022 per la corrente edizione.

Per maggiori informazioni sui film:

https://www.indiecinema.it/browse?fbclid=IwAR2t8pIO__u4_HqcYb6–3SK7bSCRsJmWVmvCfIAF7EyuwYyp80Qy6BmaWk

DOCUMENTARI

– Happy (Russia)

– Piigs (Italia)

– La zona (Italia)

– Uromastyx Maliensis (Italia)

– La Signora Matilde (Italia)

– Siate pronti – Le Chiavi di Papa Celestino V (Italia)

– Son Tango (Argentina)

– Wedding 93 (USA)

– Sokolova (Ucraina)

FICTION

– Carmen Vidal, Female Detective (Uruguay)

– Il cerchio delle lumache (Italia)

– Vincenzo il pastore lucano (Italia)

– Il Metodo Orfeo (Italia)

– Kung Fu Girl (China)

– Emily or Oscar (USA)

– The Korean from Seoul (Australia)

CORTI

– Into the Realm of the Night (Germania)

– Bill Murray Lost in Berlinale (Germania)

– Just Like Water (Grecia)

– Sweet Mary, Did you go? (Australia)

– Di viaggi e di ghiaia (Italia)

– Metamorphosis (Italia)

– Monstre (Italia)

– Anna (Italia)

– Pale Blue Dot: A Tale of Two Stargazers (Italia)

– Go! Captaine (Francia)

– The Siege 2 (Hungary)

– Tunnel (Turchia)

– Ant and the Human (Turchia)

– But Happy (Ucraina)

– Take the Vax (Usa)

– Hope (Gran Bretagna)

– Becoming The Queen of the North (Gran Bretagna)

ANIMAZIONE & VIDEOCLIP

– Flamboyant (Israel)

– Gaslighted (USA)

– October Eleventh (USA)

– Justin and the Werloobee (USA)

– There is exactly enough time (Austria)

– Early Birds (Canada)

Arriva la terza edizione del Roma Blood Fest

Ricevo e volentieri pubblico

Dopo la pausa obbligata del 2020 dovuta all’emergenza da Covid-19, torna per la sua terza edizione il Roma Blood Fest, convention dedicata al genere horror e fantastico nata nel 2018 dalla collaborazione tra la casa editrice Eus Edizioni e le case di distribuzione Spaghetti Pictures Italia e Home Movies.

L’appuntamento con questa terza edizione è per il 9 e il 10 Ottobre 2021 presso l’Associazione Calpurnia, in via Filippo Tacconi 11, a Roma.

Due giornate durante cui gli appassionati potranno confrontarsi con i molti ospiti che parteciperanno all’evento, oltre ad assistere a tante proiezioni di lungometraggi e cortometraggi; questi ultimi giudicati da una giuria – che ne decreterà il migliore – costituita dal critico cinematografico Graziano Maraffa e dai registi Roberto Di Vito e Franco Bertini.

Per gli amanti dell’underground introvabile e fino ad oggi inedito in Italia, vanno sicuramente segnalate le proiezioni dei due cult dello splatter trash riscoperti su DVD dalla collana Horrible Tapes: La grassa grossa follia omicida di Ethel e La bestia notturna venuta dallo spazio.

Tra le personalità attese: Gianmarco Fumasoli, Antonio Milinaric e Marco Savegnago, autori del popolare fumetto Samuel Stern; il musicista Marco Werba, che presenterà il suo CD Giallo, colonna sonora dell’omonimo thriller di Dario Argento; il cineasta indipendente Fabrizio Spurio, fresco del suo ultimo lavoro Sindone; Eugenio Tassitano, autore del libro Le vertigini di Hitchcock; i direttori del Fantafestival Simone Starace e Michele De Angelis, che firmano un testo su Jeff Lieberman,regista de I carnivori venuti dalla savana e Halloween killer; l’ospite internazionale Jason Fite, che arriverà dal Regno Unito per parlare del suo Daemon Mind.

Presente, inoltre, un grande spazio dedicato al merchandising, dove si potranno acquistare film, libri, fumetti e tutto quello che riguarda l’universo horror e fantastico, tra rarità e autentici pezzi da collezione.

L’ingresso alle due giornate del Roma Blood Fest è libero, con tessera associativa del costo di tre euro.

IL PROGRAMMA

Sabato 9 Ottobre

ORE 14:00

Proiezione del film La grassa grossa follia omicida di Ethel

(Usa, 1976)

Ore 15:20

Incontro con gli autori del fumetto Samuel Stern: intervengono Gianmarco Fumasoli (Direttore Editoriale), Antonio Milinaric (disegnatore) e Marco Savegnago (sceneggiatore)

Ore 16:00

Proiezioni cortometraggi Bite di Francesco Massini e Teseo – Nel Labirinto di Lana di Cesare Spigarelli

Ore 16:30

Incontro con il regista Jason Fite

A seguire proiezione del trailer Daemon mind

(Regno Unito, 2021)

Ore 17:15

Incontro con il musicista Marco Werba: presentazione del CD Giallo

Ore 18:00

Proiezione cortometraggi Saint di Nicholas Brenci e Stanza 13 di Raffaele Grasso

Ore 18:40

Incontro con il regista Latino Pellegrini: presentazione del DVD The B-Movie Horror Club

A seguire proiezione di un episodio della Video-Fanzine

Domenica 10 Ottobre

Ore 14

Proiezione del film La bestia notturna venuta dallo spazio

(Usa, 1982)

Ore 15:20

Incontro con il regista Fabrizio Spurio

A seguire proiezione del film Sindone

(Italia, 2021)

Ore 16:30

Incontro con i direttori del Fantafestival Simone Starace e Michele De Angelis: presentazione del libro Jeff Lieberman (Eus Edizioni)

Ore 17

Seminario Fulci in musica – Un regista fuori!

Presenta Marco Abbondanzieri

Ore 18:00

Incontro con l’autore Eugenio Tassitano: presentazione del libro Le vertigini di Hitchcock

Ore 18:40

Proiezione cortometraggi Interior di Gabriele Caciotto, Ti Accetto di Andrea Borghi, L’Ombra dello Shoggoth di Sergio Di Girolamo

37° FANTAFESTIVAL – MOSTRA INTERNAZIONALE DEL FILM DI FANTASCIENZA E DEL FANTASTICO

LocandinaOrizzontaleFantafestival37Ricevo e volentieri pubblico

37° FANTAFESTIVAL

MOSTRA INTERNAZIONALE DEL FILM DI FANTASCIENZA E DEL FANTASTICO

 MY CITYPLEX SAVOY ROMA – 22/26 NOVEMBRE

La XXXVII edizione del FANTAFESTIVAL alza il sipario con le attese anteprime di Panoramica Italia, due appuntamenti con il Fantastico Televisivo, un viaggio nel mondo del Fumetto e diversi appuntamenti immancabili.

A chiudere il Festival sarà Dario Argento con un omaggio speciale a George A. Romero in cui sarà proiettata la versione restaurata in 4K del cult “Zombi”, da lui montata.

 

Al via dal 22 al 26 novembre la 37^ edizione del FANTAFESTIVAL (Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico), diretta da Alberto Ravaglioli. Un appuntamento ricco di anteprime esclusive, eventi speciali, incontri, retrospettive, dibattiti e sezioni competitive.

 

Tra gli incontri attesi Luigi Cozzi, regista di Star Crash – Scontri Stellari Oltre la Terza Dimensione e protagonista del documentario a lui dedicato Fantasticozzi, diretto da Felice M. Guerra, e l’effettista e regista Sergio Stivaletti, che presenterà in anteprima una clip tratta dalla sua ultima fatica dietro la macchina da presa: Rabbia Furiosa, liberamente ispirato al terribile fatto di cronaca riguardante il cosiddetto “Canaro della Magliana”.

Il 23 novembre si terrà un appuntamento dedicato al fantastico televisivo, volto a riportare alla luce l’unico esempio di serie televisiva fantascientifica realizzata per il circuito delle emittenti locali. Alla presenza degli autori e del cast artistico e tecnico, infatti, verranno proiettati tre episodi di un piccolo tesoro perduto della storia della TV italiana: la sconosciuta Ora Zero e dintorni, realizzata nel 1979 e di stampo antologico con ambientazione post-atomica.

Sabato 25 novembre sarà dedicato, invece, ad un grande del piccolo schermo fantastico (e non solo) tricolore: Biagio Proietti. Per l’occasione verranno proiettati il rarissimo Storia senza parole, appassionante giallo senza dialoghi, e La casa della follia, uno dei migliori episodi della serie Il fascino dell’insolito, tratto da un racconto del grande Richard Matheson. Alla serata parteciperà lo stesso Proietti, pronto a rispondere alle domande del pubblico e a raccontare la sua vita e la sua carriera.

Il 24 novembre, il Fantafestival dedicherà la serata al rapporto tra Cinema e Fumetto di genere fantastico: oltre alla presentazione dei progetti editoriali di Bugs Comics il ricco programma di proiezioni prevede, tra l’altro, il documentario Splatter – La rivista proibita e il primo cortometraggio da regista di Claudio Chiaverotti, sceneggiatore Sergio Bonelli Editore di Dylan Dog, Brendon e Morgan Lost: l’horror I vampiri sognano le fate d’inverno?

Domenica 26 novembre in chiusura, invece, sarà la volta di un omaggio al recentemente scomparso maestro del cinema horror George A. Romero: la proiezione su grande schermo della versione restaurata del cult Zombi. Il film sarà proiettato nella versione europea della pellicola, con il montaggio di Dario Argento e le musiche originali dei Goblin e sarà introdotto proprio dallo stesso Argento, che con il padre degli zombi ha condiviso lavoro e amicizia. Un omaggio oltretutto preceduto da un’intervista esclusiva allo stesso Romero realizzata da Leopoldo Santovincenzo e Carlo Modesti Pauer.

Anche quest’anno la sezione Panoramica Italia si propone come vetrina privilegiata del lavoro dei giovani autori italiani di cinema fantastico e ospiterà, tra gli altri: il misterico fanta-horror The Antithesis con Crisula Stafida (Tulpa – Perdizioni mortali) e Marina Loi (Zombi 3); The Wicked Gift, opera prima di Roberto D’Antona, giovane attore/regista indipendente che ha già all’attivo diversi cortometraggi e webserie di genere e Almost Dead, thriller-horror di Giorgio Bruno, premiato a Miami al MiSciFi 2017 come “Miglior Thriller”.

Il 37° FANTAFESTIVAL dedica due proiezioni notturne agli Z-Movies e a due registi che sono riusciti ad entrare nella storia del cinema orgogliosamente dalla porta sul retro.

Andrea Marfori, regista del cult-trash horror Il Bosco 1, presenterà Zombie Soviet Invasion, episodio pilota di quella che è stata definita la risposta russa a The Walking Dead e il mediometraggio The Unfortunate Life of Georgina Spelvin Chained to a Radiator.

Protagonista della seconda serata Z-Movies sarà Marco Antonio Andolfi, regista e protagonista del film La Croce delle Sette Pietre. In occasione del trentennale di quello che è conosciuto anche come Il lupo mannaro contro la Camorra, sarà proiettato anche il mediometraggio sequel del film del 1987: Riecco Aborym!

 Inoltre, all’inizio di febbraio il FANTAFESTIVAL organizzerà, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, un’interessante rassegna sulla seconda generazione dei maestri del fantastico italiano. Il programma è in fase di elaborazione e sarà comunicato direttamente attraverso le newsletter.

Preparatevi ad una nuova invasione di creature ultraterrene ed esseri soprannaturali, dunque, il Fantafestival sta tornando per tenere ancora una volta alta la bandiera della sua quasi quarantennale tradizione a base di curiosità inedite, titoli emozionanti e, ovviamente, ospiti speciali!

 

GLI EFFETTI COLLATERALI DEL 37° FANTAFESTIVAL

 NEL BLU STUDIOS ROMA – DICEMBRE 2017/FEBBRAIO 2018

 Come per gli anni passati, tornano anche gli Effetti Collaterali del Fantafestival, attività permanenti di approfondimento dei temi dell’immaginario con incontri e proiezioni a cura di Tino Franco e Simone Scardecchia presso la sede dell’associazione culturale Nel Blu Studios (Via Montello,2)

Sabato 2 dicembre 2017 ore 21,00

Sogno n° 1. Godzilla: Fantasma Cinematografico di Simone Scardecchia – documentario 50’

Godzilla, leggenda del Cinema, miete successi quanto vittime da ormai 60 anni. Un’indagine sulle origini e le fonti di ispirazione del celeberrimo personaggio con una suggestiva tesi sulle profonde radici del fascino che in tutto il mondo milioni di fan nutrono per questa formidabile creatura.

Sabato 27 gennaio 2018 ore 21,00

Sogno n° 2. L’Abominevole Uomo delle Nevi di Simone Scardecchia – documentario 50’

Una ipotesi riguardo la natura, il significato profondo e l’importanza antropologica che riveste nell’immaginario lo Yeti delle vette Himalayane. Cercandone le radici nella figura leggendaria e mitica, universalmente diffusa, dell’Uomo Selvaggio.

Il Fantafestival 2017 per la traduzione ed il sottotitolaggio dei film ha il supporto degli studenti del corso di adattamento televisivo dell’Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT, il patrocinio del I Municipio del Comune di Roma ed il sostegno della Banca di Credito Cooperativo

di Roma.

 Biglietto giornaliero: 5 Euro

Abbonamento: 20 Euro

 

Per informazioni

info@fanta-festival.it

www.fanta-festival.it

 

Ufficio Stampa 37° Fantafestival

Licia Gargiulo

Tel. +39. 389 9666566

licia.gargiulo@gmail.com

 

Francesco Lomuscio

Tel. +39. 349 8391707

francesco_lomuscio@fastwebnet.it

 Nota per i giornalisti: Per richiedere gli inviti giornalieri con cui partecipare al Festival (che andranno richiesti ogni giorno entro le ore 12.00), inviare una mail con nome della testata e del giornalista a

 licia.gargiulo@gmail.com e

francesco_lomuscio@fastwebnet.it

VENEZIA 74 – PRESENTAZIONE

mostra-del-cinema-di-venezia-2017Ci siamo. Ormai mancano soltanto poche ore e, come ogni anno, prenderà il via, nella suggestiva cornice del Lido, uno dei festival cinematografici più antichi (e amati!) del mondo. È qui, infatti, che mercoledì 30 agosto avrà inizio la 74° edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, presieduta da Paolo Baratta e sotto la direzione artistica di Alberto Barbera.

La manifestazione verrà preceduta, quest’anno, dalla proiezione in anteprima – ed in versione restaurata – del capolavoro di Ernst Lubitsch Rosita (1923). La pellicola, musicata dal vivo, verrà proiettata in sala Darsena, a detta di molti una delle sale più belle di tutto il Lido, martedì 29 agosto.

Come già detto, però, l’inizio ufficiale avrà luogo mercoledì 30, con la proiezione di Downsizing, film d’apertura della 74° Mostra diretto da Alexander Payne ed in corsa per il tanto ambito Leone d’Oro. A tal proposito, il programma di quest’anno risulta tra i più discussi degli ultimi anni: estremamente innovativo ed interessante per alcuni, pericolosamente stantio e privo di spunti per altri. Solo nei prossimi giorni, però, potremo scoprire tutte le sorprese che avrà in serbo per noi. In ogni caso, ad un primo, sommario sguardo, di nomi interessanti ce n’è eccome: dall’artista contemporaneo Ai Weiwei (Human flow) al cineasta coreano Kore’Eda Hirokazu (The third murder), da Darren Aronofsky, con il suo controverso Mother!, al regista marsigliese Robert Guediguian (La villa), senza dimenticare il grandissimo documentarista Frederick Wiseman (Ex Libris). Altrettanto interessanti alcuni dei nomi Fuori Concorso come William Friedkin – che per l’occasione ci presenterà il suo ultimo documentario The Devil and Father Amorth – Stephen Frears (Victoria and Abdoul) o Abel Ferrara (Piazza Vittorio). E poi, non dimentichiamo le sezioni collaterali Orizzonti, Giornate degli Autori e Settimana della Critica, sempre ricche di grandi perle della cinematografia di tutto il mondo.

In poche parole, ce ne sarà davvero per tutti i gusti! Noi di Entr’Acte, anche quest’anno, saremo in prima linea per presentarvi tutte le novità che la Settima Arte ci offrirà in questa torrida fine estate. Restate con noi per scoprire, giorno dopo giorno, tutte le sorprese di questa 74° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia! Buon Cinema a tutti!

Marina Pavido

LA RECENSIONE DI MARINA – A GOOD AMERICAN di Friedrich Moser

good-moser-1TITOLO: A GOOD AMERICAN; REGIA: Friedrich Moser; genere: documentario; anno: 2016; paese: USA, Austria; durata: 100′

In arrivo nelle sale italiane, A good American è l’ultimo lavoro diretto dal documentarista austriaco Friedrich Moser e prodotto da Oliver Stone.

Bill Binney è un matematico americano ideatore del programma di sorveglianza ThinThread. Tale programma permetteva in modo discreto ed economico di tenere sotto controllo i cittadini americani, al fine di evitare eventuali atti terroristici. Proprio per il fatto di essere così economico, però, i vertici della National Security Agency hanno deciso di scaricarlo esattamente tre settimane prima dell’attentato dell’11 settembre. Non appena, un anno dopo, un amico di Binney decise di riavviare il programma, circa un anno dopo l’attentato, ecco comparire i nomi dei terroristi. A quel punto, l’NSA decise di chiuderlo definitivamente.

Una storia del genere, ovviamente, non avrebbe potuto restare sotto silenzio a lungo. Ed ecco che Moser, con questo suo ultimo lavoro, si mette a scandagliare, grazie ad una serie di interventi di cui lo stesso Binney è parte integrante, si mette a scandagliare ogni singolo passaggio dalla nascita di ThinThread alla sua chiusura,con tanto di riflessioni in merito.

Documentario dall’andamento piuttosto classico e da un taglio prettamente televisivo, A good American risulta, tuttavia, un prodotto di tutto rispetto, che non manca, inoltre, di lasciare aperta una speranza per quanto riguarda una possibile ripresa del programma stesso. Con tanto di esortazione ai cittadini a firmare una petizione in merito.

Anche per questo motivo, oltre che per l’importante tema che, nella sua attualità, riguarda tutti noi, A good American risulta un prodotto necessario, che, si spera, possa avere in tutto il mondo la risonanza che merita.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

 

67° FESTIVAL DI BERLINO – PRESENTAZIONE

berlinale-film-festival-berlin-900-6-654x404Ci siamo. Uno dei più importanti appuntamenti cinematografici dell’anno – insieme alla Mostra del Cinema di Venezia ed al Festival di Cannes – sta per iniziare. Al via, dal 9 al 19 febbraio 2017, finalmente, la 67° edizione del Festival di Berlino. Anche quest’anno, come ogni anno, la selezione sarà molto ricca e variegata.

Per quanto riguarda il concorso ufficiale, ad esempio, non poca curiosità ha destato il biopic Django, film di apertura diretto da Etienne Comar che mette in scena la vita del musicista Django Reinhardt. E che dire dell’attesissimo The Other Side of Hope, del maestro finlandese Aki Kaurismaki? Non c’è da stupirsi del fatto che si tratti di uno dei film su cui pubblico e critica hanno maggiormente riposto le speranze in quanto possibile Orso d’Oro, all’interno di un concorso giudicato ad una prima, sommaria lettura dei titoli presenti, piuttosto tiepidino. Ma non traiamo conclusioni affrettate. Di fatto, qualche nome interessante c’è eccome. Basti pensare, ad esempio, al coreano Hong Sangsoo, con On the Beach at Night Alone, a Teresa Villaverde (Colo), o a Sally Potter (The Party). E che dire del film di animazione Have a nice day, del cinese Liu Jian o di Ana, mon amour, di Călin Peter Netzer? Di sicuro, ce ne sarà per tutti i gusti!

Tra i lungometraggi che non concorreranno all’ambito Orso d’Oro, uno dei titoli di cui si è maggiormente parlato è senza dubbio T2 Trainspotting, diretto da Danny Boyle, nonché – non serve neanche dirlo – attesissimo sequel di quello che ormai è diventato vero e proprio cult della storia del cinema. Ma non dimentichiamo anche la partecipazione di Alex De La Iglesia, con il suo The Bar o di Stanley Tucci, con Final Portrait, volendo solo fare qualche nome a caso.

Nessun italiano presente in competizione per l’Orso d’Oro, quest’anno. Eppure, all’Italia un importante riconoscimento andrà eccome. Basti pensare, infatti, al prossimo conferimento dell’Orso d’Oro alla Carriera alla costumista italiana Milena Canonero, entrata di diritto nella storia del cinema grazie ai costumi di pellicole del calibro di Arancia meccanica, Barry Lyndon, Shining, Momenti di gloria, Marie Antoinette e Grand Budapest Hotel – solo per citare alcuni titoli.

Ovviamente, però, il programma della Berlinale, come ogni anno, non si esaurisce qui. Di fatto ci sono anche le sezioni Panorama (dove troviamo il nostro connazionale Luca Guadagnino con il suo Chiamami col tuo nome, ad esempio), Forum e Generator, dove andare alla ricerca di perle della cinematografia di tutto il mondo non può che rivelarsi una sfida entusiasmante. Con l’unico rammarico che – di fatto – data la vastità del programma offertoci, sarà del tutto impossibile riuscire a recuperare anche solo la metà dei titoli presenti. Nonostante questo, però, siamo sicuri che anche questa 67° edizione – che vede come presidente di giuria il cineasta Paul Verhoeven, reduce dal successo del suo Elle, non ci deluderà. Basta soltanto lasciarsi incantare e trasportare da questa magica invenzione che è il Cinema.

Entr’Acte quest’anno sarà presente sul campo di battaglia! Continuate a seguirci per conoscere giorno dopo giorno tutte le novità di uno dei più amati festival del mondo! Buon Cinema a tutti!

Marina Pavido

 

RIFF 2016 – TUTTI GLI OSPITI,I FILM E I DOCUMENTARI DELLA XV EDIZIONE

download-5Dal 25 novembre al 1° dicembre, presso il cinema Savoy, a Roma, avrà luogo la XV edizione del Rome Independent Film Festival, che, come ogni anno, ci mostra un’importante selezione di lungometraggi e documentari indipendenti. <una settimana ricca di proiezioni, incontri e dibattiti a cui non si può mancare!

Di seguito, tutti i dettagli riguardanti il festival.

Torna il RIFF CON OLTRE 110 FILM IN SELEZIONE. 
IN ANTEPRIMA ITALIANA TUTTI I FILM IN CONCORSO.
NUTRITA LA SEZIONE DI DOCUMENTARI.

Tra gli ospiti della XV edizione

Valeria Bruni Tedeschi, Lorenza Indovina, Silvia D’Amico, Filippo Nigro, Donatella Finocchiaro, Francesco Montanari, Stefano Fresi, Lisa Andreozzi, Biagio Izzo, Gianluca di Gennaro, Teresa Saponangelo, Enrico Loverso, Ciro Petrone, Franco Nero, Marco d’Amore, Alessandro Haber, Maurizio Sciarra, Paolo Sassanelli, Dino Abbrescia, Federico Rosati, Ivan Franek.
Tra gli stranieri atteso il Premio Nobel Adolfo Peréz Esquivel,  
Gli attori Jamie Bamber, Kellan Lutz, Edward Asner e
Phedon Papamichael – direttore della fotografia nominato agli Oscar.

Dal 25 Novembre al 1 Dicembre 2016 avrà luogo la XV edizione del Rome Independent Film Festival – RIFF, nella location del Cinema Savoy, del Cinema Europa e della Biblioteca Europea di Roma, dove saranno protagonisti 110 titoli tra film e documentari “indipendenti” provenienti da 24 paesi di cui 15 in anteprima mondiale e 10 in anteprima europea. Tutti i film in concorso sono in anteprima italiana su un totale di duemila film visionati.
Sono 12 i film in concorso di cui otto stranieri provenienti da Canada, Germania, Francia, Usa, Filippine, Spagna e Cile a cui si aggiungo quattro film italiani in Concorso.
Film di apertura del Concorso Internazionale il 25 novembre sarà il film cileno You’ll Never Be Alone (Nunca vas a estar solo) di Alex Anwandter. Il film è stato vincitore del Teddy Jury Awards alla Berlinale 2016 e sarà presentato in anteprima italiana al RIFF, che, quest’anno apre la sua selezione con un film a tematica Queer. Dopo che il figlio Pablo, adolescente gay, viene malmenato da alcuni giovani omofobi, Juan, taciturno manager di una fabbrica di manichini, lotta tra il dover pagare le esorbitanti spese mediche di suo figlio e l’ultimo tentativo di diventare socio della sua azienda. Mentre s’imbatte in vicoli ciechi e in tradimenti inaspettati, scoprirà che il mondo può essere violento anche con lui. Juan ha fatto troppi errori, ma suo figlio può ancora essere salvato.
Sabato 26 novembre sarà presentato An Autumn Without Berlin (Un otoño sin Berlin) della spagnola Lara Izagirre che sarà presente in sala. Dopo essere andata via di casa alla ricerca di un futuro migliore, June ritorna nella sua città natale per riprendere i contatti con Diego, il suo primo amore, e con suo padre. June proverà a realizzare il suo sogno adolescenziale di andare a Berlino con Diego, ma si renderà presto conto che gli anni lo hanno cambiato.
Sempre sabato 26 sarà proiettato il film francese di animazione The Girl Without Hands (La Jeune Fille Sans Mains) diretto da Sébastien Laudenbach. In tempi duri, un mugnaio vende la figlia al diavolo. Protetta dalla sua purezza, lei fugge ma è priva delle sue mani. Durante il suo cammino, incontra la dea delle acque, un dolce giardiniere e il principe nel suo castello. Un lungo viaggio verso la luce.
Lo stesso 26 novembre sarà presentato il film filippino/USA Toto diretto da John Paul Su che sarà presente in sala. Antonio “Toto” Estares, lavora in un hotel di Manila, ed ha sempre sognato di arrivare in America per realizzare il sogno dei suoi genitori. Dopo una serie di tentativi andati a male, per ottenere un visto statunitense in cui mette a repentaglio amicizie, lavoro e dignità, perde la speranza di realizzare il suo sogno ma sarà un americano ad aiutarlo, in un modo molto inaspettato.
Domenica 27 sarà proiettato Money di Martín Rosete, il film sarà presentato dal Produttore Atit Shahe e da gli attori Jamie Bamber, Kellan Lutz. Il film Usa/Spagna vede al centro due uomini d’affari in procinto di scappare con 5 milioni di dollari provenienti da traffici illeciti quando ricevono una visita inaspettata.
Martedì 29 sarà presentato il film tedesco Jonathan di Piotr J. Lewandowski. Le responsabilità di Jonathan contraddicono i suoi 23 anni. Le giornate iniziano e finisco prendendosi cura del padre malato, Burghardt, e mandando avanti la fattoria di famiglia con la zia Martha. Col passare del tempo le condizioni di Burghardt peggiorano, Martha assume Anka, un’infermiera che aiuta il padre, della quale Jonathan s’innamora. Mentre la loro relazione fiorisce, la distanza emotiva di Burghardt dalla sua famiglia rivela devastanti segreti, uno dei quali emergerà con l’arrivo di Ron, un suo vecchio amico. Conosciuta la verità, potrà Jonathan perdonare suo padre?
Mercoledì 30 novembre sarà la volta del film canadese 01:54 diretto da Yan England che saluterà il pubblico in sala. Tim, un atleta timido di 16 anni, è sia intelligente che talentuoso. Ma la pressione che subisce lo porta verso il baratro, in un luogo in cui i limiti umani raggiungono un punto di non-ritorno. La proiezione del film rientra tra gli eventi dedicati alle scuole in cui l’incontro col regista ha l’obiettivo di stimolare l’immaginazione dei ragazzi. Il film scelto, per la tematica affrontata e per lo stile con cui è girato, ha lo scopo di sviluppare lo sguardo critico degli studenti.
Sempre il 30 sarà presentato il film USA Hunky Dory di Michael Curtis Johnson. Sidney avrebbe sempre voluto essere una rock star, ma è diventato una drag queen in una bettola. La sua vita prende una piega drammatica quando la sua ex svanisce dopo aver inaspettatamente lasciato fuori dal suo appartamento il loro figlio undicenne. Sidney è sempre stato in grado di nascondere al figlio i suoi demoni, ma quando lo stress di ritrovarsi genitore single si fa pesante, la sua vita inizia a cadere a pezzi.

Per gli italiani in concorso, venerdì 25 il primo dei film proiettato alla presenza della regista è La Fuga (Girl in Flight) di Sandra Vannucchi. Il film racconta la storia di Silvia, una bambina undicenne la cui vita a casa è consumata dalla depressione clinica della madre. Capendo che nessuno realizzerà il suo sogno di visitare Roma, scappa, determinata a farlo da sola. Sul treno incontra una ragazza, Emina, e la segue per le vie di Roma fino al suo campo. Girato in un vero campo nomadi con attori non professionisti. Le immagini del film, catturate dal pluripremiato direttore della fotografia Vladan Radovic, mostrano il tenero, spaventoso ed emozionante percorso emotivo di una ragazzina che prende in mano la propria vita. Nel cast Donatella Finocchiaro, Filippo Nigroe Lisa Ruth Andreozzi, tutti presenti al Festival.
Sabato 26 sarà presentato Sex Cowboys diretto da Adriano Giotti. Sex cowboys è un viaggio dentro la nostra generazione, la generazione perduta, destinata a vivere senza un lavoro fisso, una casa fissa e uno stile di vita ben preciso. I personaggi di questo viaggio sono nomadi, precari e immaturi. Alla rabbia di Simone e al bisogno di magia di Marla, si alterna la passione e il sesso. La crisi generazionale è dentro di noi, e noi dobbiamo trovare il modo per sopravvivere e fare del presente il nostro sogno, dato che nel futuro non avremo spazio.
Domenica 27 sarà presentato Gramigna (Volevo una vita normale) di Sebastiano Rizzo. Gramigna narra la storia di Luigi, figlio di Diego, uno dei più potenti boss della malavita campana che, ancora oggi, sta scontando l’ergastolo e che lui ha visto solo in galera. Luigi è costretto a fare i conti con il bene e il male, conteso tra “tentatori” e “angeli custodi”. Gli insegnamenti di questi ultimi mettono in guardia Luigi dai rischi del malaffare e lo spronano a studiare e a lavorare, riuscendo a estirpare dalla sua mente, come una Gramigna, ogni forma di tentazione che potrebbe costargli quella libertà che conquisterà a sue spese, sperimentando l’umiliazione del carcere. Nel cast Biagio Izzo, Gianluca di Gennaro, Teresa Saponangelo, Enrico Lo Verso, Ciro Petrone, tutti presenti al Festival.
Martedì 29 sarà la volta di Da che parte stai di Francesco Lopez. In una delle tante città del sud in piena espansione, gli ultimi abitanti di un quartiere popolare devono cedere i propri alloggi alle ristrutturazioni che trasformeranno il quartiere nella nuova area residenza signorile del centro. Manuela, giovane madre di due bambini insieme a suo marito Nico, appena uscito di galera, e suo fratello Enzo avranno 24 ore per trovare una nuova sistemazione, ma il destino li metterà l‘uno contro l’altro e ognuno di loro dovrà scegliere da che parte stare.

Sul fronte dei documentari il RIFF propone 14 documentari in concorso di cui cinque per la sezione internazionale provenienti da Nuova Zelanda, Giappone, Usa e Francia e nove documentari italiani.

Anche la sezione documentari, da sempre, fiore all’occhiello del RIFF per l’importanza delle tematiche affrontate compie 15 anni. La selezione dei documentari Internazionali e i suoi cinque titoli, raccontando storie diverse propone uno spunto di riflessione sulla società, la politica e la storia odierna.
Domenica 27 sarà proiettato, alla presenza della regista, il biografico Crossing Rachmaninoff diretto dalla neo-zelandese Rebecca Tansley che segue l’aspirante solista di pianoforte Flavio Villani nella sua prima performance in orchestra nel preparare il concerto No.2 di Rachmaninoff.
Lunedì 28 sarà la volta del documentario USA Under The Gun di Stephanie Soechtig che offre uno sguardo sul periodo immediatamente successivo al massacro di Sandy Hook e sul fatto che non determinò nessun cambiamento nelle leggi americane sul possesso di armi da fuoco.
Martedì 29 il documentario francese Women Against Isis diretto da Pascale Bourgaux e ambientato in Siria mostra un sorprendente numero di donne combattenti contro l’organizzazione terroristica che minaccia il territorio.
Mercoledì 30 sarà presentato Une jeune fille de 90 ans, diretto da Valeria Bruni Tedeschi, che prenderà parte alla serata, il documentario è il frutto di una coregia con Yann Coridian, presente al festival, ed è ambientato nel reparto geriatrico di un ospedale in cui il famoso coreografo Thierry Thieu Niang tiene un laboratorio di danza con i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer.
Il giapponese A New Moon Over Tohoku di Linda Ohama che sarà presentato sempre il 30 racconta, invece, una commovente storia d’amore e di sopravvivenza attraverso la ricostruzione del terremoto, dello tsunami e del disastro nucleare che nel 2011 hanno colpito il Giappone.
Al centro della proposta dei nove documentari Italiani invece ci sono l’incontro e le persone tra passato, presente e nuovi mondi da scoprire. C’è chi crea uno spazio di condivisione come in Bar Mario di Stefano Lisci che sarà proiettato venerdì 25 alla presenza del regista e che racconta di un bar a forma di nave punto di riferimento per gli abitanti di un quartiere di Bolzano. Sempre il 25 alla presenza del regista sarà la volta di Puzzle città immaginate di Matteo Alemanno che racconta di una realtà urbana diventata modello sociale alternativo nato dal basso e capace di offrire importanti attività sociali. Lo stesso giorno ci sarà anche Ombre Della Sera di Valentina Esposito, presente in sala, e che racconta il difficile percorso di reinserimento familiare e sociale dei detenuti in misura alternativa e degli ex detenuti del Carcere di Rebibbia. Tra gli interpreti Pippo Delbono.  Il 25 altri due documentari italiani in concorso. In Europia di Fabio Colasso & Sirio Timossi, ci si immerge nelle storie di chi ha cercato di dimenticare un paese in guerra, di fuggire da un’epidemia, di ricongiungersi ai propri cari, iniziare una nuova vita tra approdi incerti e il rischio di morire. La storia di Sakiko di Francesco Mancinisegue, invece, una coppia siciliana che adotta una bambina in oriente: Italia e Giappone, paesi con solidissime tradizioni e davvero distanti tra loro, si ritrovano così uniti dalla storia di una bimba.
Sabato 26, con il regista in sala, sarà presentato Gente di amore e rabbia di Stefano Casertano che ha come protagonista un luogo d’incontro e ospitalità: Corviale è infatti il più grande palazzo residenziale in Europa. Sempre sabato sarà programmato Sull’orlo della gloria diretto da Maurizio Sciarra, che presenterà il film in sala.  Si tratta di un percorso alla scoperta delle cose e dei personaggi che hanno animato il mondo innovativo e geniale di Pino Pascali, uno dei fondatori della cosiddetta arte povera. Nel documentario Paola Pitagora.
Martedì 29 in 2 Girls di Marco Speroni le storie parallele di Lola e Tigist, due ragazze provenienti da paesi molto diversi quali il Bangladesh e l’Etiopia, ma che condividono la fuga come unica possibilità di salvezza da una vita di povertà e abusi.
Mercoledì 30 l’immigrazione è al centro di Porto il velo adoro i Queen di Luisa Porrino che descrive le nuove identità etniche presenti in Italia attraverso gli occhi delle nuove generazioni.
Chiude la XV edizione del RIFF il Premio Nobel Adolfo Peréz Esquivel che sarà presente al Festival con Rivers Of Hope di Dawn Gifford Engle che racconta la storia dell’America Latina degli ultimi ottanta anni vista attraverso gli occhi di un uomo – artista di fama mondiale, attivista per i diritti umani, e premio Nobel per la Pace, Adolfo Pérez Esquivel. Dal lavoro che ha svelato la “guerra sporca” condotta dalle dittature militari, al suo periodo come “desaparecido” e prigioniero politico, Adolfo diventa simbolo della coscienza dell’America. Questo film racconta i reali progressi compiuti nella lotta per i diritti umani e la giustizia sociale.

E ancora cortometraggi internazionali e nazionali e corti di animazione. Tra i numerosi cortometraggi internazionali in concorso: domenica 27 sarà presentato A Beautiful Day diretto da Phedon Papamichael con gli interpreti James Brolin e Frances Fisher. Phedon Papamichael, celebre direttore della fotografia americano, ha ricevuto una nomination agli Oscar per Nebraska, sarà presente in sala per il pubblico del festival. Qui alla regia di un interessante cortometraggi che, nel solco del nuovo fenomeno del Cinema greco, mette in risalto la fragilità della psiche umana davanti alla morte e alla sua difficile accettazione. Il regista terrà anche una masterclass sabato 26 novembre.

Tra gli altri corti internazionali A New Home di Z. Virc – Slovenia, Baraka di N. Ruiz Medina – Spagna, False Flag di A. Urbieta – Spagna, Home di D. Mulloy – Kosovo/UK, Já Passou di S. Salgado – Portugal, Lethe di D. Kulumbegashvili – Georgia/Francia, Limbo di K. Kotzamani – Grecia/Francia, Minh Tâm di V. Maury – Francia, Mixteip – The Greatest Tape Ever Told di T. Åke – Finlandia, Serval And Chaumier di B. Daret & A. Goisset – Francia, The Beast (Zvjerka) di D. O. Pusic – Croazia /Finlandia, The Quantified Self di G. Osatinski – USA, Veil of Silence (Un Grand Silence) di J. Gourdain – Francia, Youth di B. Marty – USA.

Per I cortometraggi italiani: Buffet di S. De Santis & A. D’Ambrosi, E così sia di C. Spina, Che ora è di F. d’Aniello,
Ego di Lorenza Indovina con Rolando Ravello, Il buio di G. Oppes con Franco Nero, La favola bella di L. Ferrari Carissimi, La gita di F. Buffa, Millelire di A. Calculli nel cast: Paolo Sassanelli, Lorenzo De Angelis, Dino Abbrescia, Uccio De Santis, Simone Castano, Agnese Nano, Anna Ferzetti, Nando Irene. E ancora Monica di Alessandro Haber, presente in sala, dedicato alla grande Monica Scattini, scomparsa nel 2015. Mostri di A. Giotti con Alessandro benvenuti e Federico Rosati, Nous revons di A. Spaziani, Parla che ti sento di I. Niosi, Santa Maria di A. G. Giacummo, Sogni a orologeria di F. Colangelo, Timballo di M. Forcella con Maria Grazia Cucinotta e Ivan Franek presente al Festival.
Ivan Franek, Tundra di M. Nardari, Uno di noi di L. Ferrante & M. Ricca con Simone Montedoro, Euridice Axen, Uomo in mare di E. Palamara conMarco D’Amore che sarà presente al festival con il regista.
Per I corti di animazione Neck And Neck di S. Clark – UK, Nutag – Homeland di A. Telengut – Canada, Leerstelle di U. Zintler – Germania, Playground(Cour de récré) di F.Gavelle & C. Inguimberty – Francia, Satie’s parade (Parade de Satie) di Koji Yamamura – Giappone, Urban Audio di M. Schnider – Germania/Svizzera.
Per I film fuori concorso: A proposito di Franco di Gaetano Di Lorenzo – Italia, Non voltarti indietro di Francesco Del Grosso – Italia, Fatti osceni in luogo pubblico di Stefano Viali – Italia, Giro di giostra di Massimiliano Davoli – Italia, La slitta di Emanuela Ponzano – Italia, L’insonne – Ouverture di Alessandro Giordani – Italia, Like a butterfly di Eitan Pitigliani – Italia/UK, Nessuno mi aveva mai aperto la porta di Valeria Tomasulo – Italia, Neuf cordes di Ugo Arsac – Italia/Francia, Umbra di Carlo Fenizi – Italia, Where We Begin di Hikari aka, Mitsuyo Miyazaki – USA.

Il RIFF è realizzato con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, con il contributo di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale in collaborazione con SIAE ed è inserito nell’edizione 2016 dei Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città: “Roma, una Cultura Capitale”

LA RECENSIONE DI MARINA – I BABYSITTER di Giovanni Bognetti

i-babysitter-2016-movie-still-12TITOLO: I BABYSITTER; REGIA: Giovanni Bognetti; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Diego Abatantuono, Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Francesco Facchinetti, Alberto Farina; durata: 84′

Nelle sale italiane dal 19 ottobre, I babysitter è l’opera prima del regista e sceneggiatore Giovanni Bognetti, prodotta dalla Colorado Film e tratta dal lungometraggio Babysitting, diretto da Philippe Lacheau e Nicolas Bernamou.

Il timido ed insicuro Andrea – con una grande passione per lo sport – lavora presso il celebre procuratore sportivo Gianni Porini. Sperando di riuscire a fare finalmente un salto nella sua carriera, il giovane presenta un interessante progetto al capo, ma quest’ultimo si limita ad ingaggiarlo come babysitter per suo figlio, il capriccioso e scontroso Remo. L’indomani mattina Gianni e sua moglie vengono svegliati dalla polizia: suo figlio ed il babysitter sono scomparsi. L’ispettore di polizia, inoltre, trova una videocamera con varie registrazioni risalenti alla sera precedente, in cui è stata filmata la festa di compleanno di Andrea, che gli amici hanno voluto organizzare a tutti i costi a casa di Gianni.

i-babysitter-2016-movie-still-2Una commedia che racconta i sogni dei giovani di oggi. Una commedia che ci mostra l’importanza di essere genitori e di dedicare del tempo ai propri figli. Una commedia ricca di gag e di equivoci. Una commedia che, però, abbiamo già visto molte, moltissime volte. Soprattutto negli ultimi anni. Ed è proprio questo il problema di I babysitter: l’essere uguale a centinaia di altri prodotti, sia per stile che per tematiche. I personaggi – tutti fortemente stereotipati – sono anche i protagonisti di molti altri film. Così come le battute – spesso volgari, eccessivamente macchinose da sembrare decisamente poco spontanee ed incollate sulla sceneggiatura col solo intento di creare a tutti i costi un effetto pseudo comico, ma risultanti quasi staccate dal resto della narrazione. Ma è davvero questo che fa ridere gli italiani oggi? A quanto pare, visti i risultati al botteghino, pare proprio che certi éscamotages funzionino con una buona porzione di pubblico.

Forse l’unico elemento innovativo di quest’opera prima di Bognetti sta nell’utilizzare un doppio livello visivo e narrativo, mediante l’introduzione, appunto, di filmati “amatoriali” che, a loro volta, rendono quell’effetto metacinematografico che rende il tutto decisamente più interessante. Un po’ come viene fatto in The Blair Witch Project, ma qui riproposto nello stile tematico di Una notte da leoni. Ecco, fatta eccezione per questa scelta – oltre che per le buone prove attoriali di Diego Abatantuono (nel ruolo di Gianni Porini), di Francesco Mandelli, così come di Alberto Farina – purtroppo in I babysitter c’è ben poco da salvare.

i-babysitter-paolo-ruffini-francesco-mandelli-franco-facchinetti-andrea-pisani-luca-peracino-e1471540843395Ed ecco che torniamo a porci sempre la stessa, triste domanda: che fine ha fatto la commedia all’italiana? A quanto pare, oggi sono la banalità e la volgarità ad avere la meglio. E, a quanto pare, il Cinema, la Settima Arte, viene sempre più spesso considerata un’arte minore, dal momento che – contrariamente, ad esempio, a quanto accade visitando una mostra o un museo – al pubblico viene erroneamente fatto credere di poter “spegnere” il cervello durante la visione di un film. D’accordo, va benissimo il relax, d’altronde ci sono state ottime commedie che, a loro modo, sono entrate di diritto nella storia del cinema e che sono dotate anche di uno spessore non indifferente. Ma questo di certo non è il caso della maggior parte di prodotti di grande distribuzione presenti nelle sale ai giorni nostri. E su questo fenomeno una riflessione va sicuramente fatta.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

I CLASSICI DI VENEZIA 73

Ricevo e volentieri pubblico

la Biennale di Venezia /73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

 I film restaurati di Venezia Classici /

Il regista Roberto Andò

Presidente della Giuria di studenti di cinema

Mostra-del-cinema-di-Venezia Sarà il regista italiano Roberto Andò (Le confessioni, Viva la libertà, Il manoscritto del principe) a presiedere la Giuria di studenti di cinema che ?C per la quarta volta ?C assegnerà i PREMI VENEZIA CLASSICI per il MIGLIOR FILM RESTAURATO e per il MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA.

Tra i diversi capolavori restaurati di Venezia Classici della 73. Mostra, saranno ad esempio presentati: L’argent diRobert Bresson (1983), La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo (1966), Il ladro di Parigi di Louis Malle (1965), La leggenda della montagna di King Hu (1979), Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis (1981),Manhattan di Woody Allen (1979), Oci Ciornie di Nikita Michalkov (1987), L’uomo dei cinque palloni di Marco Ferreri (1965), Zombi di George A. Romero (1978)

La 73. Mostra del Cinema di Venezia si terrà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

1 Roberto Andò c Lia PasqualinoVenezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, unaselezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Stefano Francia di Celle, Venezia Classicipresenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. La Giuria presieduta da Roberto Andò è composta da 26 studenti ?C indicati dai docenti – dell’ultimo anno dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari.

Questo l’elenco dei titoli di Venezia Classici selezionati per la 73. Mostra:

・         1848

di Dino Risi (Italia, 1948, 11’, B/N)

restauro: Archivio Nazionale Cinema Impresa-CSC-Cineteca Nazionale e Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

  • An American Werewolf in London  [Un lupo mannaro americano a Londra]

di John Landis (Gran Bretagna, 1981, 137’, Colore)

restauro: Universal Studios

L’argent (Money) [Il denaro]

di Robert Bresson (Francia, Svizzera, 1983, 83’, Colore)

restauro: MK2

 

・         La battaglia di Algeri (The Battle of Algiers)

di Gillo Pontecorvo (Italia, Algeria, 1966, 121’, B/N)

restauro: Cineteca di Bologna e Istituto Luce ?C Cinecittà in collaborazione con Surf Film Srl e Casbah Entertainment

 

・         The Brat  [La trovatella]

di John Ford (Stati Uniti, 1931, 65’, B/N)

restauro: The Museum of Modern Art e The Film Foundation

 

・         Break up – L’uomo dei cinque palloni (The Man with the Balloons)

di Marco Ferreri (Italia, Francia, 1965, 85’, B/N)

Restauro: Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema  in collaborazione con Warner Bros

 

  • Dawn of the Dead ?C European Cut [Zombi]

di George A. Romero (Stati Uniti, Italia, 1978, 116’, Colore)

restauro: Koch Media in collaborazione con Norton Trust e Antonello Cuomo

 

  • Manhattan

di Woody Allen (Stati Uniti, 1979, 97’, B/N)

restauro: Park Circus, Metro Goldwyn Mayer

 

  • Oci Ciornie (Dark Eyes)

di Nikita Michalkov (Italia, URSS, 1987, 144’, Colore)

restauro: Istituto Luce-Cinecittà e CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con Viggo

 

・         The Ondekoza

di Kato Tai ( Giappone 1979, 107’, Colore)

restauro: Shochiku Co., Ltd.

 

  • Opfergang (The Great Sacrifice) [La prigioniera del destino]

di Veit Harlan (Germania, 1942-1943, 97’, Colore)

restauro: Friedrich Wilhelm Murnau Stiftung

 

  • Pretty Poison [Dolce veleno]

di Noel Black (Stati Uniti, 1968, 89’, Colore)

restauro: 20th Century Fox

 

 

  • Processo alla città (The City Stands Trial)

di Luigi Zampa (Italia, 1952, 99’, B/N)

restauro: CSC-Cineteca Nazionale e Gaumont in collaborazione con Astrea. Sentimenti di giustizia

 

  • Profumo di donna (Scent of a Woman)

di Dino Risi (Italia, 1974, 105’, Colore)

restauro: CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Dean Film

 

・         Shanzhong Chuanqi (Legend of the Mountain) [La leggenda della montagna]

di King Hu (Hong Kong, 1979, 184’, Colore)

restauro: Taiwan Film Institute

 

  • Shichinin no Samurai (Seven Samurai) [I sette samurai]

di Akira Kurosawa (Giappone, 1954, 207’, B/N)

restauro: Tōhō

  • Stalker

di Andrej Tarkovskij (URSS, 1979, 162’, B/N, Colore )

restauro: Mosfilm (produttore del restauro Karen Shakhnazarov)

 

・         Tutti a casa  (Everybody Go Home!)

di Luigi Comencini (Italia, Francia, 1960, 115’, B/N)

restauro: Filmauro e CSC-Cineteca Nazionale

 

・         Twentieth Century [XX secolo]

di Howard Hawks (Usa, 1934, 91’, B/N)

restauro: Sony Pictures

 

・         Le Voleur (The Thief of Paris) [Il ladro di Parigi]

di Louis Malle (Francia, Italia, 1965, 122’, Colore)

restauro: Gaumont

 

A completamento della sezione Venezia Classici, verrà presentata una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. L’elenco completo della sezione sarà reso noto nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma della Mostra di Venezia, che si terrà a Roma giovedì 28 luglio alle ore 11.00 (Hotel Excelsior).