VALSUSA FILMFEST oggi 12 aprile 2014

Ricevo e volentieri pubblico

Giornata intensa del XVIII Valsusa Filmfest

Immagine
con il progetto ‘Corti Dentro’ che prevede le proiezioni del Concorso Cortometraggi anche nelle carceri di Fossano e Pozzuoli con giurie di detenenuti, la proiezione del documentario ‘Se io fossi acqua’ di Massimo Bondielli e le proiezioni del concorso Le Alpi

PROGRAMMA
Ore 16:00 – Cinema Comunale di CONDOVE; Casa di Reclusione Santa Caterina di Fossano (CN) e Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli (NA). Proiezione opere della sezione di concorso “CORTOMETRAGGI – Poveri ma belli”. Con il progetto ‘Corti dentro’, realizzato in collaborazione con l’associazione Sapori Reclusi e con La Rete del Caffè Sospeso, le opere vengono proiettate contemporaneamente nelle due carceri con collegamenti via skype autorizzati dal Ministero dell’Interno

CORTI DENTRO – IL CINEMA ENTRA IN CARCERE

Immagine

Avviato nella scorsa edizione del festival, prosegue e si amplia il progetto ‘CORTI DENTRO’, ideato in collaborazione con le associazioni Sapori Reclusi e Rete del Caffè Sospeso, attraverso il qualeil Valsusa Filmfest entra all’interno della Casa di Reclusione Santa Caterina di Fossano (CN), e quest’anno anche all’interno della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli (NA), costituendo una giuria mista per la sezione di concorso ‘Cortometraggi’, composta dalla giuria del festival e da una selezione di detenuti.

Le opere verranno proiettate contemporaneamente il 12 aprile dalle ore 16 nel cinema di Condove (TO) e nelle due carceri con collegamenti via Skype autorizzati dal Ministero dell’Interno all’inizio ed al termine delle proiezioni.

 

Il carcere di Fossano aprirà le porte alla giuria estera che deciderà i vincitori della sezione di concorso insieme alla giuria dei detenuti. La comunicazione live via skype permetterà all’evento che si svolge nelle carceri di essere in connessione con il mondo esterno e tramite i social network sarà possibile commentare e interagire.

 

L’idea del progetto è nata in un evento organizzato nel 2011 dall’associazione ‘Rete del Caffè Sospeso – festival, rassegne e associazioni culturali in mutuo soccorso’ www.retedelcaffesospeso.com, alla quale aderiscono sia il Valsusa Filmfest che Sapori Reclusi, in cui si decise di attivare collaborazioni con le case circondariali per consentire ai detenuti di vedere cortometraggi che normalmente vengono proiettati solo nei festival di settore. Il primo di questi appuntamenti si è svolto il 20 dicembre 2012, sempre nel carcere di Fossano,in un incontro con i detenuti e con un gruppo di studenti di Mondovì in cui, dopo un breve dibattito, sono stati visionati sette cortometraggi selezionati dall’archivio del festival valsusino. Dopo questa positiva esperienza il Valsusa Filmfest ha deciso di continuare l’esperimento con la collaborazione dell’associazione Sapori Reclusi e con la definizione del progetto CORTI DENTRO che giunge quest’anno alla seconda edizione.

 

IL CONCORSO DEL XVIII VALSUSA FILMFEST

Il CONCORSO del XVIII Valsusa Filmfest si articola in 4 sezioniCortometraggi, Le Alpi, Documentari e Memoria Storica – e le proiezioni delle opere finaliste si svolge tra l’11 e il 15 aprile. Il tema della sezione Cortometraggi è ‘Poveri ma belli’, la sezione Documentari ha come titolo “Oltre la crisi”, la sezione Le Alpi è per filmati sulla montagna e sulla cultura montana e la sezione Memoria Storica, organizzata in collaborazione con l’ANPI Valle di Susa, è come sempre riservata a opere che consegnino a futura memoria la documentazione di un importante avvenimento della nostra storia passata o recente. Si sono iscritte al concorso 195 opere di cui 21 provenienti dall’estero e specificatamente da, Francia, Germania e Spagna.

Le proiezioni si svolgono al Cinema Comunale di Condove ma non solo poiché, oltre alla proiezione dei ‘Cortometraggi’ anche nel carcere di Fosssano e nel carcere femminile di Pozzuoli il 12 aprile, la sezione ‘Le Alpi’ verrà proposta il 12 aprile anche presso la Sede dell’Ente Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand, i ‘Documentari’ il 14 aprile anche all’Istituto Tecncio Galileo Galilei di Avigliana con votazione degli studenti che sarà valida per la determinazione finale dei vincitori ed infine, il 25 aprile alle ore 10.30, verrà proiettato il filmato vincitore della sezione ‘Memoria Storica’ al Museo Diffuso della Resistenzadi Torino.

Le premiazioni dei vincitori si svolgeranno il 26 aprile al teatro Fassino di Avigliana-

 

Le 8 opere selezionate per la fase finale del concorso CORTOMETRAGGI sono:

“Margerita” Di Alessandro Grande – Roma | Durata 15’

Efrem, giovane rom e abile borseggiatore affronta il primo furto in appartamento. Un’esperienza che gli cambierà la vita

“Buon giorno, Sig Bellavista” Di Alessandro Marinaro – San Gregorio (Catania) | Durata 21’

Enzo Bellavista è un signore cieco di quasi 77 anni. Un giorno si trova una videocamera fra le mani e fa una scoperta…

“Matilde” Di Vito Palmieri – Bologna | Durata 10’

Pure essendo di poche parole Matilde è una bambina dall’intelligenza vivace e dalla personalità spiccata. Tra i banchi di scuola però c’è qualcosa che sembra turbarla.

“La Currybonara” Di Ezio Maisto – Pontecagnano (Salerno) | Durata 15’

Robin e Olga sono partiti entrambi dall’est per cercare fortuna nel West del mondo, ma la desolata landa di terra promessa che sono faticosamente riusciti a conquistare è ogni giorno minacciata da Marina, una pericolosa nativa del luogo.

“Il matrimonio” Di Tilde Di Dio – Calascibetta (Enna) | Durata 20’

Una coppia di semplici contadini meridionali viene invitata al matrimonio della loro cara nipote residente al nord…

“Strada ‘a foglia” Di Aldo Rapè – Caltanisetta | Durata 13’

Una storia di amicizia e di integrazione sullo sfondo di un mercato storico siciliano. Totò e Said due bambini di diverse culture e la loro corsa contro la miseria sulla piccola strada del mercato cittadino la strada ‘a foglia

“Blush” Di Simone Barbetti – Roma | Durata 5’

Il protagonista finita la sua avventura professionale arriva finalmente a dedicarsi a ciò che più lo arricchisce e lo fa star bene con se stesso e con il mondo attorno

“Io vedo i mostri” Di Federico Alotto – Torino | Durata 19’

La storia di una povera famiglia della campagna piemontese durante la cena il piccolo viene mandato a prendere il vino in cantina

Ore 21:00 a MATTIE – Salone Polivalente
Proiezione fuori concorso di “Se io fossi acqua”, documentario di Massimo Bondielli, Luigi Martella e Marco Matera

Dopo essere stato proposto il 9 aprile agli studenti del Liceo Norberto Rosa di Bussoleno, il documentario “SE IO FOSSI ACQUA” di Massimo Bondielli viene proiettato sabato 12 aprile nel Salone Polivalente di Mattie.

Un appuntamento sul tema della salvaguardia dell’ambiente con un documentario che narra il dramma e la rinascita di una comunità colpita dall’alluvione del 25 ottobre 2011 nel territorio delle Cinque Terre, della Val di Vara, della Val di Magra e della Valle del Pignone.

 

“Se io fossi acqua”

Documentario del 2012 – Durata: 87′

Regia: Massimo Bondielli

Autori: Massimo Bondielli, Luigi Martella, Marco Matera

Produzione: Caravanserraglio Film Factory

Sito Web: http://www.seiofossi.com

Sinossi

Se è vero che i titoli funzionano se conservano quel tanto di ambiguità e di novità che ci spingono a guardare con curiosità o da punti di vista differenti quanto ci viene proposto, il titolo del documentario “Se io fossi acqua” si pone tale obiettivo. Il documentario è un viaggio narrato dalle stesse voci di chi ha vissuto in prima persona il dramma dell’alluvione del 25 ottobre 2011, il racconto dei soccorritori e la voce dei tecnici che, a vario titolo, hanno partecipato alla macchina della Protezione Civile ed hanno liberato dal fango e dai detriti una valle. Il racconto di Carla si identifica con il valore secolare delle piazze italiane. La poesia narrata di Agnese è una lezione di territorialismo. Il volto di Giovanni trasmette la serenità ed il carattere antico di un popolo. Le mani di Maura, che ricamano dei mazzi di fiori di zucca, ricordano le mani delle tante donne che hanno fatto l’Italia. La voce di Marino è capace di sciogliere il ghiaccio che ciascuno di noi si porta dentro. E tanti altri ancora.

Il documentario non si limita a realizzare un racconto corale sul dramma del 25 ottobre 2011. Esso si sviluppa nella testimonianza di una comunità che reagisce prontamente allo scoramento iniziale ed al ritardo degli aiuti economici e ricomincia a lavorare la propria terra, dopo averla ripulita dai tronchi divelti e dai detriti, rimettendola in produzione senza “saltare” la stagione della semina. Si ricostruisce l’impianto di irrigazione dei campi; Raffaele a Pignone ed Enrico a Casale ne sono i principali artefici. Si cominciano a produrre gli ortaggi tra cui la famosa “patata di Pignone” e ci si prepara alla rinascita della Festa degli Orti del 25 agosto 2012.

Una comunità in cui i valori profondi della solidarietà, dell’appartenenza, del dialogo vengono vissuti prima ancora che raccontati. Il documentario prova a raccontare tutto questo, attraverso il linguaggio universale dell’immagine e della parola.Il filo conduttore del racconto è l’elemento acqua che diventa intimo attraverso un rapporto-conflitto quasi famigliare perché, nonostante quello che ha provocato, in fondo “l’acqua è la vita”. Quello che la piccola valle del torrente Pignone ci mostra, spesso accade in decine e centinaia di valli della nostra Italia, ma il più delle volte non viene raccontato. La nostra società della tecnica e dei consumi richiede velocità e si dimentica presto di quel che è stato. Noi abbiamo preferito la lentezza. Abbiamo iniziato a camminare in Val di Vara ed a ci siamo fatti raccontare le loro storie.

 

Massimo Bondielli – Autore & Regista

Regista–documentarista formatosi presso la scuola d’arte cinematografica di Genova e attraverso corsi di specializzazione. Ha realizzato varie opere video in più settori ricevendo diversi riconoscimenti. Da alcuni anni si è avvicinato al documentario cercando di raccontare storie che vale la pena vivere.

Luigi Martella – Autore

Biologo con master in diritto ambientale e laurea in urbanistica e pianificazione territoriale e ambientale. Attualmente lavora presso l’ARPAL. Collabora in progetti di ricerca, formazione e pianificazione territoriale. Da qualche anno ha iniziato a camminare, chiedendosi come e a chi raccontare le proprie esperienze a chilometro zero.

Marco Matera – Autore

Oltre all’attività di chimico, che svolge in ARPAL, si occupa di coaching sistemico. È specializzato in Solution Focus, un approccio che valorizza ciò che funziona focalizzando così il processo di ricerca delle soluzioni. Da qualche anno sta portando in Italia questo approccio.

 

ore 21.00 a SALBERTRAND – Sede Ente Parco Naturale del Gran Bosco, via Fontan 1
Proiezione opere della sezione di concorso LE ALPI

Proiezione opere selezionate per la sezione di concorso LE ALPI

 

venerdì 11 aprile – ore 21.00

Cinema Comunale, Piazza del Municipio – CONDOVE

ingresso gratuito

sabato 12 aprile – ore 21.00

Sede Ente Parco Naturale del Gran Bosco, via Fontan 1– SALBERTRAND | ingresso gratuito

  L’11 aprile al cinema comunale di Condove avranno inizio le proiezioni delle opere selezionate per la fase finale del XVIII concorso Valsusa Filmfest. Questa prima serata è dedicata alla sezione di concorso “Le Alpi”, riservata a filmati della durata massima di 60 minuti che trattino il tema della montagna sotto diversi aspetti, ambientale, sociale, culturale, filosofico, ecc.. Le indicazioni del bando di concorso sono infatti le seguenti: La montagna com’è, come la viviamo, come la vogliamo. La montagna come nostra memoria, radici, ricerca. La montagna come palestra di vita. Come svago, divertimento, solitudine. La montagna come silenzio. Come futuro, identità, libertà”.

 

Il CONCORSO del XVIII Valsusa Filmfest si articola in 4 sezioniCortometraggi, Le Alpi, Documentari e Memoria Storica – e le proiezioni delle opere finaliste si svolge tra l’11 e il 15 aprile. Il tema della sezione Cortometraggi è ‘Poveri ma belli’, la sezione Documentari ha come titolo “Oltre la crisi”, la sezione Le Alpi è per filmati sulla montagna e sulla cultura montana e la sezione Memoria Storica, organizzata in collaborazione con l’ANPI Valle di Susa, è come sempre riservata a opere che consegnino a futura memoria la documentazione di un importante avvenimento della nostra storia passata o recente. Si sono iscritte al concorso 195 opere di cui 21 provenienti dall’estero e specificatamente da, Francia, Germania e Spagna.

 

Le proiezioni delle opere in concorso si svolgono al Cinema Comunale di Condove ma non solo poiché, oltre alla proiezione dei ‘Cortometraggi’ anche nel carcere di Fosssano e nel carcere femminile di Pozzuoli il 12 aprile, la sezione ‘Le Alpi’ viene proposta il 12 aprile anche presso la Sede dell’Ente Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand, i ‘Documentari’ il 14 aprile anche all’Istituto Tecnico Galileo Galilei di Avigliana con votazione degli studenti che sarà valida per la determinazione finale dei vincitori ed infine, il 25 aprile alle ore 10.30, verrà proiettato il filmato vincitore della sezione ‘Memoria Storica’ al Museo Diffuso della Resistenzadi Torino.

Le premiazioni dei vincitori si svolgeranno il 26 aprile al teatro Fassino di Avigliana.

 

 

Le 4 opere selezionate per la fase finale del concorso LE ALPI sono:

“La Barma” di Fredo Valla – Sanfront (Cuneo) – Durata 40’

Balma, Boves, villaggio rupestre sulle Alpi Cozie Cuneesi. Vertigine temporale, volti, storie che testimoniano la fatica e la bellezza di una civiltà saggia e dimenticata.

“Nuovi abitanti delle Alpi: la Valle di Susa si racconta” Di Federica Corrado, Erwin Durbiano, Dario Rabbia – Torino – Durata 12’. I nuovi abitanti delle Alpi vivono in montagna per scelta e non rispondono più al vecchio stereotipo del montanaro.

“Il pastore e la montagna” Di Valter Torri – Vezzano Ligure – Durata 53’

Un pastore con il suo gregge e i cani, tra gli straordinari scenari della Garfagnana, compie un decisivo viaggio lungo un giorno.

“Acqua Chit Ven Sorgenti e correnti dell’Appennino” di Elisa Mereghetti, Marco Mensa – Bologna – Durata 47’

L’Appennino reggiano e le sue acque, metafora del legame fluido ma imprescindibile tra passato e futuro. Nella valle del Secchia si intrecciano i destini dell’acqua e degli uomini.