VENEZIA 72: appello per FOR A 1000 LIVES: BE HUMAN

Dal sito ufficiale della Mostra

la Biennale di Venezia /
72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica /
Appello per For a 1000 Lives: Be Human

La Biennale di Venezia che organizza la 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, si associa all’appello lanciato dal sito For a 1000 Lives: Be Human al quale hanno già aderito oltre 3.500 registi e professionisti del cinema, tra i quali il Leone d’oro alla carriera 2015 Bertrand Tavernier, i membri della giuria di Venezia 72 Alfonso Cuarón e Pawel Pawlikowski, Emmanuelle Béart, Susanne Bier, Dany Boon, Daniel Craig, Jean Pierre & Luc Dardenne, Bruno Ganz, Michael Haneke, Agnieszka Holland, Isabelle Huppert, Aki Kaurismäki, Claude Lanzmann, Sophie Marceau, Mike Leigh, Cristian Mungiu, Isabella Rossellini, Marjane Satrapi, Til Schweiger, Ulrich Seidl, Thomas Vinterberg e moltissimi altri.
L’appello è rivolto ai governi nazionali e alla Commissione Europea affinché gestiscano la presente crisi umanitaria nel rispetto dei valori fondamentali dell’Unione Europea, basandosi quest’ultima “sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze (…) in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini” (Articolo 2, Trattato sull’Unione Europea, 2008).
I firmatari richiedono di prendere iniziative immediate e soprattutto di porre questi valori fondanti al centro delle politiche d’asilo:
• L’Unione Europea deve offrire strumenti legali, per cercare protezione all’interno di essa, alle persone che fuggono dalla guerra, dal terrorismo e dalla persecuzione politica, costruendo infrastrutture nei paesi d’origine e in paesi terzi, dove queste persone possano richiedere asilo. In questo modo non saranno più costrette a percorrere tratte illegali e rischiare le loro vite.
• Le nazioni europee devono agire in maniera compatta per fronteggiare la più grave crisi di rifugiati dai tempi della seconda guerra mondiale. La convenzione di Dublino ha ovviamente portato i paesi di frontiera dell’Unione Europea a sostenere oneri assurdi e ingiusti. Di conseguenza è un dovere rivedere immediatamente la convenzione di Dublino per applicare una miglior divisione dei rifugiati tra i paesi dell’Unione Europea.
• Le nazioni europee devono creare condizioni di vita per i rifugiati che abbraccino i diritti umani, la libertà individuale, la dignità e la sicurezza fisica senza restrizioni, e devolvere i mezzi necessari ad assicurare che i rifugiati possano lavorare legalmente, per avere accesso all’educazione e poter costruirsi così una nuova vita.

È possibile firmare l’appello al seguente indirizzo: http://for-a-1000-lives.eu/