PREMIO SOLINAS: I VINCITORI

Ricevo e volentieri pubblico

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NON MORIRE PIU’ (AETERNA) VINCE IL PREMIO FRANCO SOLINAS TRENTESIMA EDIZIONE, AD ACQUA IN POLVERE LA BORSA CLAUDIA SBARIGIA

 

Roma, 24/03/16 – Il PREMIO FRANCO SOLINAS per la Migliore Sceneggiatura ha celebrato, ieri, i trent’anni dalla prima edizione presso il Teatro Eliseo di Roma. La premiazione è avvenuta in occasione dell’omaggio a Giorgio Arlorio, grande sceneggiatore e storico giurato del Premio. A festeggiarlo: Felice Laudadio, Francesca Solinas, Anna Pavignano, Silvia Barbiera, Ivan Controneo, Francesca Manieri, Filippo Gravino, Michele Pellegrini e molti altri ancora.

 

“Festeggiamo questi trent’anni  – dice Annamaria Granatello direttrice de Premio – con 90 film realizzati a partire da storie del Premio Solinas, 2 webseries prodotte e distribuite da Rai Fiction e 10 corti distribuiti in sala e sul web. Non solo storia ma anche innovazione. Difatti il Premio Franco Solinas a cui si partecipa inviando un soggetto in forma anonima, si presenta quest’anno rafforzato. Gli autori dei soggetti finalisti  – aggiunge  – hanno, infatti, vinto delle Borse di sviluppo in denaro – messe a disposizione dalla Società Italiana degli Autori ed Editori nell’ambito del progetto triennale avviato nel 2015 da SIAE, destinato alla formazione e promozione dei giovani autori –  e hanno partecipato ad INTEGRA-LAB, Laboratorio di Alta Formazione nato dalla collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre. La valutazione, il tutoraggio e lo sviluppo sono stati gestiti creativamente – sottolinea Annamaria Granatello – con grande generosità e responsabilità, dalla Prima Giuria che ha selezionato i soggetti”.

Hanno fatto parte della Prima Giuria: Isabella Aguilar, Laura Bispuri, Teresa Cavina, Francesco Cenni, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Gabriella Gallozzi, Annamaria Granatello, Laura Luchetti, Gloria Malatesta, Silvia Napolitano, Marcello Olivieri, Marco Pettenello, Mimmo Rafele, Roberto Scarpetti, Francesca Solinas, Massimo Torre e Pier Paolo Zerilli.

Gli Autori dei 12 progetti finalisti hanno sviluppato le sceneggiature che sono state inviate ad una Seconda Giuria composta da Francesco Bruni, Claudio Cupellini, Daniele Luchetti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli e Monica Zapelli, i quali hanno verificato l’alta qualità di tutti i progetti in concorso e, dopo una approfondita e appassionata discussione, hanno deciso di segnalarne 5 che si sono distinti per l’originalità delle storie e l’intensità dei loro personaggi: Acqua in polvere, di Orso Jacopo Tosco e Sara Olivieri; Il sangue di Cristian, di Claudio Giordano; Un biglietto  sola andata, di Cristina Nucera; Trattamento di fine rapporto, di Ezio Maisto, Paolo Cammarano e Ivan Russo; Non morire più, di Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni.

La Giuria ha infine deciso di assegnare Il Premio Franco Solinas Migliore Sceneggiatura di 9.000 euro a Non morire più, di Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni con la seguente motivazione: per l’originalità della storia, capace di creare un mondo unico e sorprendente, e di condurre i fili del racconto con sicurezza e imprevedibilità, senza mai smarrirsi. Non morire più unisce l’immediatezza del racconto di genere ad uno sguardo profondo, che affronta con semplicità, affidandosi più alle scelte dei suoi personaggi che alle loro parole, domande universali sulla vita, la morte e l’amore.

La Borsa di Studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile, è stata assegnata ad Acqua in polvere, di Orso Jacopo Tosco e Sara Olivieri, con la seguente motivazione: per la delicatezza, la poesia e la sensibilità con cui ha raccontato il mondo emotivo della piccola Matilde, il suo sguardo disincantato e leggero, la sua instancabile ricerca di giorni normali tra adulti smarriti e incapaci di offrire certezze.

Prima della premiazione si è svolto il Coffee Pitch: gli autori finalisti hanno presentato e discusso i loro lavori con produttori e broadcaster.

NEWS PRODUZIONE: primi passi per BIANCO di Daniele Vicari

Ricevo e volentieri pubblico

 

SFIDA AL MONTE BIANCO: I PRIMI PASSI DEL FILM “VERTICALE” DI DANIELE VICARI

Prima tranche di riprese aeree senza attori. Vicari_01

Avrà inizio oggi sul Monte Bianco la prima fase della lavorazione del nuovo film di Daniele Vicari Bianco, che si concluderà a dicembre: in questa prima fase non saranno coinvolti attori. La seconda fase, avrà inizio a marzo 2015 e vedrà impegnati tre attori italiani e quattro francesi. Il casting è ancora in via di definizione.

La storia – Bianco è il racconto di una grande avventura alpinistica intrapresa, all’inizio degli anni ’60, con determinazione e coraggio da sette giovani uomini, italiani e francesi, che decidono di infrangere i propri limiti e rifiutano di farsi dominare dalle proprie paure. Tra di essi, il leggendario Walter Bonatti. La sfida era scalare una immensa parete di roccia strapiombante: il Pilone Centrale del Freney, una verticale di 750 metri che cade a piombo sul ghiacciaio, ritenuta una scalata impossibile.

Pilone_centrale_del_Freney_per_comunicatoLe difficoltà tecniche del film – Vicari affronta con la composizione digitale l’estrema verticalità del set: “Qualche anno fa un film come Bianco sarebbe stato impossibile – dichiara il regista – Sulle pareti verticali non si può pensare a scene complesse, con attori che recitano mentre scalano per settimane, con movimenti di macchina arditi. Girare un film in quel luogo è una vera sfida tecnologica, produttiva e artistica. Un punto di riferimento importante per me è la lavorazione del grande film di Cuaron: Gravity. In questo film Cuaron ha messo a punto un metodo di lavoro sorprendente e innovativo”.

La prima fase della lavorazione, Luglio-Dicembre 2014 – In questi giorni, è iniziata la prima sessione in montagna, con un sistema di fotogrammetria aerea in grado di realizzare rilievi video-fotografici ad alta risoluzione dell’intero percorso previsto nel film. Da queste riprese verrà tratto un modello tridimensionale, un set virtuale che sarà la base per la realizzazione di uno storyboard digitale dell’intero film e per la costruzione degli elementi scenografici in studio. Una volta realizzato il modello, con le inquadrature previste, si faranno muovere all’interno gli attori reali: un set digitale ma perfettamente aderente al vero in cui sono ricreati ambienti “impossibili”.

Sono ovviamente previste anche riprese in alta quota dal vero, con droni ed elicotteri.

Bianco è una coproduzione Italia-Francia, ed è prodotto da Francesco Virga e Gianfilippo Pedote della Mir Cinematografica con la francese Aeternam, sviluppato con Rai Cinema, con il supporto della Valle d’Aosta Film Commission. Ispirata al romanzo di Marco Albino Ferrari “Freney 1961 – Tragedia sul Monte Bianco”, la sceneggiatura è scritta da Daniele Vicari, Massimo Gaudioso, Francesca Manieri e Marco Albino Ferrari.

NEWS PRODUZIONI: primo ciak in Alto Adige per VERGINE GIURATA di Laura Bispuri

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Primo ciak in Alto Adige per “Vergine Giurata”, opera prima di Laura Bispuri con protagonista Alba Rohrwacher, sostenuta dalla BLS – Film Fund & Commission.

Lunedì 28 aprile sono iniziate in Alto Adige le riprese di “Vergine Giurata”, opera che segna l’esordio alla regia di Laura Bispuri e vede come protagonista Alba Rohrwacher, che nei prossimi giorni calcherà la Montée des marches del Festival di Cannes. La pellicola è una produzione Vivo Film e Colorado Film Production in co-produzione con la svizzera Bord Cadre Films, la tedesca The Match Factory Production e l’albanese Erafilm. Il progetto ha ricevuto un finanziamento dalla BLS – Film Fund & Commission dell’Alto Adige di 198.000,00 euro.

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La sceneggiatura, alla quale ha lavorato la stessa regista insieme a Francesca Manieri, è tratta dall’omonimo romanzo di Elvira Dones (Feltrinelli 2007), ed è incentrata sulla storia di Hana Doda, interpretata nel film da Alba Rohrwacher, una ragazza che cresce sulle montagne albanesi, dove vige una cultura arcaica e maschilista che non riconosce alle donne alcuna libertà. Per sfuggire al suo destino Hana si appella proprio alla legge della sua terra, il kanun: Hana giura di rimanere vergine e si fa uomo, diventa Mark, una “vergine giurata”, ottenendo di essere considerata al pari degli uomini, ma negando così ogni forma di amore. Un rifiuto che diventerà la sua prigione.

La produzione girerà per tre settimane tra Bolzano e Merano e coinvolgerà sul set numerosi professionisti altoatesini. Tra loro, come assistente alla regia lavorerà Giuseppe Tedeschi, come location manager Davide Scaperrotta e come attrezzista Andrea Zadra. Per la prima volta sullo schermo Emily Ferratello, giovane atleta bolzanina di nuoto sincronizzato che interpreterà uno dei ruoli principali del film.

PREMIO SOLINAS – I 7 FINALISTI

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SONO 7 I PROGETTI FINALISTI CHE CONCORRONO ALL’ASSEGNAZIONE DELPREMIO SOLINAS STORIE PER IL CINEMA 2013 E DELLA BORSA DI STUDIO CLAUDIA SBARIGIA

 

Al Premio Solinas Storie per il Cinema 2013 sono pervenuti 215 progetti in regola con i requisiti richiesti per l’ammissione. Il lavoro di selezione è durato alcuni mesi e le tre riunioni di Giuria in cui sono stati discussi tutti i progetti sono state turbolente e appassionate, come nella migliore tradizione dei concorsi del Premio Solinas.

 

Ieri – 14 novembre 2013 – la Giuria composta da: Isabella Aguilar, Emanuele Bevilacqua, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Giacomo Durzi, Annamaria Granatello, Fiorella Infascelli, Valerio Jalongo, Gloria Malatesta, Francesca Manieri, Lucia Mascino, Silvia Napolitano, Michele Pellegrini, Ludovica Rampoldi, Mimmo Rafele, Matteo Rovere, Roberto Scarpetti, Alessandro Tiberi, Lorenzo Vignolo ha decretato che sono:

7 i Finalisti del PREMIO SOLINAS STORIE PER IL CINEMA 2013:

Come Viene (titolo originale Omega) di Fabio Bonfanti, Francesco D’Amore, Luciana Maniaci; Gattabuia (titolo originale Dolomite Zen) di Margherita Ferri; Il giorno dei fantasmi bianchi – Mexico e nuvole di Massimo De Angelis; Lovely Head (titolo originale Destinazione sempre) di Domenico Davide Pappalardo; Nemmeno le lacrime di Manuel Sgarella; Una buona ragione (titolo originale L’ingegnere) di Massimiliano Gherzi e Saverio Pesapane; UNA STORIA D’AMORE (titolo originale Sapevo contare i suoi nei al buio) di Fabio Boscaini

 

I 7 finalisti concorrono all’assegnazione del Premio per la migliore storia di 5.000 euro e della Borsa di Studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile.

 

La Giuria, ha altresì deciso di segnalre 5 progetti che non concorrono all’assegnazione dei Premi:

 

Progetti segnalati al mondo della produzione:

Il bambino, l’antiquario e il mostro (titolo originale Il mondo in fondo al letto) di Giacomo Bisanti; L’abito migliore di Francesco Alessandro Galassi e Vincenzo De Marco; La Giostra Fantasma (titolo originale Ghost Carousel) di Davide Tromba; La Santa Femmina di Paola Manno; TRAILER D’AMORE (titolo originale Qualsiasi cosa accada) di Mirko Cetrangolo e Sofia Assirelli.

 

“Desideriamo incontrare gli Autori di queste storie e proporre le loro idee ai produttori. Non concorrono al Premio ma sono molto interessanti e degni di grande attenzione.” dichiara Annamaria Granatello – direttore Premio Solinas.