LA RECENSIONE DI MARINA: MISS JULIE di Liv Ullmann

Nelle sale italiane dal 19 novembre, “Miss Julie” è l’ultima fatica da regista della celebre attrice norvegese Liv Ullmann.

IMG_4627.CR2La giovane Julie, figlia di un ricco barone ed orfana di madre da quando era ancora una bambina, è un’affascinante quanto altezzosa venticinquenne convinta di poter ottenere tutto con il comando. John è un servo che abita nel suo palazzo, da sempre innamorato di lei e legato alla cuoca Kathleen. Tutto ha inizio la sera dei preparativi per la festa di mezza estate. In questa notte in cui il sole non tramonterà, gli equilibri verranno completamente stravolti e ogni personaggio sarà costretto a calare la propria maschera.

MISSJULIE_HELENSLOAN_DSC8050.nefTratto dall’omonima opera teatrale del celebre drammaturgo svedese August Strindberg, il lungometraggio della Ullmann rispetta appieno i canoni della tragedia greca. Pochi i personaggi, solo tre, una storia apparentemente semplice e banale, ma che – in piena linea con la tradizione nordeuropea – riesce a scavare nell’animo di ogni singolo protagonista, rivelando le mille sfaccettature delle personalità di queste figure che da subito riescono ad entrare in empatia con lo spettatore.

MISS JULIE - Still 2L’equilibrio iniziale si regge sulle maschere che ognuno di loro ha indossato per molti, troppi anni. Nel corso della nottata le maschere verranno calate e gli equilibri stravolti. Si tratta di un ribaltamento di ruoli continuo in tutto il film: dapprima la giovane Julie è il carnefice, autoritaria e viziata padrona di casa che pensa che tutto le sia dovuto; i servitori sono, invece le vittime di questo suo modo di fare dispotico ed autoritario. Eppure, entrando nel vivo della vicenda, ci si accorge che in realtà è proprio Julie ad essere vittima di chi la circonda e, soprattutto, di sé stessa e, più in generale, dell’ambiente in cui vive. Fino al climax finale.IMG_4138.CR2

Liv Ullmann è stata molto abile a raccontarci, con una regia sapiente e consapevole, queste mille sfaccettature dei protagonisti: i primi piani ci mostrano il personaggio che sta tirando fuori il vero sé, mentre le figure intere ci mostrano la farsa, la recita che ognuno di loro sta mettendo in scena, quasi come se ci si trovasse davvero ad assistere ad un’opera teatrale. Per fortuna anni di collaborazione con il grande maestro Ingmar Bergman hanno dato i loro frutti.

MISS JULIE - Still 5Un’ulteriore nota di merito va agli interpreti: Jessica Chastain, Colin Farrell e Samantha Morton. Ognuno di loro ha saputo essere all’altezza del proprio ruolo ed ha dimostrato di conoscere a fondo il proprio personaggio.00571.NEF

“Miss Julie” non è il solito dramma sentimentale o la solita trasposizione teatrale che al cinema rende molto meno rispetto ad un palcoscenico. E’, soprattutto, un viaggio all’interno della mente umana, in una società conservatrice, benpensante ed ipocrita. Attuale, coinvolgente e mai pretenzioso, trascina lo spettatore in un crescendo di emozioni e riesce a mantenere il ritmo giusto fino alla fine.

VOTO: 8/10

Marina Pavido

MISS JULIE di Liv Ullman in sala dal 19 novembre

Ricevo e volentieri pubblico

Dal 19 novembre in sala

MISS JULIE

Un film di Liv Ullmann 

MISS JULIE - Still 4Norvegia/Gran Bretagna/Canada/Usa/Francia/Irlanda 2014, 124’

Con Colin Farrell, Jessica Chastain, Samantha Morton

Esce nelle sale italiane il 19 novembre, distribuito da Lab 80 film, l’ultimo film di Liv Ullmann: Miss Julie.

Tratto dall’omonima opera del drammaturgo svedese August Strindberg, scritta nel 1888 e a lungo censurata in Svezia, il film si avvale di un cast d’eccezione: i personaggi protagonisti sono interpretati da Colin Farrell, Jessica Chastain e dall’inglese Samantha Morton.

È la notte di mezza estate in una residenza di campagna irlandese di fine Ottocento. In un clima di baldoria e sospensione di regole e vincoli sociali, nella grande casa rimasta semi-deserta, si snoda un lungo gioco di seduzione tra Miss Julie, figlia del barone, e il cameriere John. La seduzione diventa poco a poco una lotta per il dominio, con l’alternarsi di attrazione e crudeltà da parte di entrambi: lei è altera ma disperata, lui inibito dal suo ruolo ma allo stesso tempo grezzo e dominante.

Sullo sfondo premono la differenza di classe e la figura della devota cuoca Kathleen, fidanzata di John. Le scene si susseguono come in una pièce teatrale, tutto accade in una notte e il mattino, con atto finale tragico e sublime, risolverà il conflitto tra speranza e disperazione.

Con questo film abbiamo affrontato diversi temi a cui tengo molto – ha detto la regista Liv Ullmann -. Presentare un’immagine di sé che non corrisponde a quella reale, essere amati per ciò che si è e non per quello che gli altri vedono in noi, le relazioni tra i sessi. Miss Julie è anche un dramma sul bisogno di essere ascoltati. Le scene cruciali del film sono quelle in cui i personaggi lottano per essere ascoltati dagli altri. Come nella vita reale, per quanto le persone possano parlare, gli altri sentono solo quello che vogliono sentire”.

“Con questo film abbiamo accettato di far parte di un progetto europeo sperimentale per la distribuzione – spiega Alberto Valtellina di Lab 80 film -, da qualche tempo abbiamo intrapreso un percorso di rilancio della nostra attività distributiva. Con titoli come Miss Julie allarghiamo l’interesse nei confronti delle produzioni internazionali e proseguiamo il lavoro di ampliamento del nostro catalogo per favorire la fruizione dei film all’interno delle sale cinematografiche, che continuiamo a pensare come il luogo in cui il cinema può essere goduto al meglio”.

TRAILER

https://vimeo.com/lab80film/review/142024734/dba87af103