Ricevo e volentieri pubblico
L’ITALIA AL FESTIVAL DI CLERMONT-FERRAND
31 gennaio – 8 febbraio 2014
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Il CNC-Centro Nazionale del Cortometraggio, promosso da AIACE Nazionale e Museo Nazionale del Cinema,sarà presente al 36e Festival & 29eMarché International du Court Métrage di Clermont-Ferrand (31/1 – 8/2 2014) con uno spazio espositivo, l’Italian Short Film Corner.
L’allestimento di uno stand al Marchédu Film Courte le iniziative ad esso connesse, che attestano la presenza italiana ormai continuativa da sette anni al Festival francese – manifestazione di riferimento internazionale per tutti i professionisti del settore, con oltre 150mila spettatori, 33 paesi espositori e 3300 operatori professionali accreditati nel 2013 – hanno, come nelle precedenti edizioni, lo scopo di rappresentare e promuovere la produzione nazionale nell’ambito del cortometraggioe sono realizzate con il contributo del Ministero dei beni edelle attività culturali edel turismo, della Regione Piemonte e, da quest’anno, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con importanti realtà attive nel campo del cinema e, specificamente, del cinema “breve”: Concorto Film Festival,Montecatini International Short Film Festival,Ozu Film Festival, Sedicicorto International Film Festival.
promozione
Nel corso del 29eMarchéverrà distribuito a enti e operatori accreditati il dvd Italian Short Films 2014. Realizzato appositamente dal CNC per l’occasione, è una selezione dei dodici migliori cortometraggi italiani prodotti nella stagione 2012/2013 e contiene le seguenti opere:
A scatola chiusa di Riccardo Salvetti, Gianfranco Boattini(2013, fiction, HD, col., 23’)
Bello essere Habeshadi Inês Vieira, Enrico Turci, AkioTakemoto(2012, documentario, HD, col., 30’)
C’est la vie di Simone Rovellini (2012, finzione, HD, col., 5’40”)
Cloro di Laura Plebani(2012, finzione, HDcam, col., 11’27”)
Cusutu n’coddu di Giovanni La Parola (2012, finzione, RED 4k, col., 17′)
Dove ti nascondi di Victoria Musci, Nadia Abate, Francesco Forti(2013, animazione, Beta, col., 5’57”)
Mamma mia di Milena Tipaldo, Francesca Marinelli(2013, animazione, Beta, col., 7’14”)
Nowhere di Davide Abate, Enrico Caroti Ghelli(2013, finzione, HD, col., 4’)
Oroverde di Pierluigi Ferrandini(2012, finzione, HD, col., 18’03’’)
La prima legge di Newton di Piero Messina(2012, finzione, HDcam, col., 20’32”)
La testa fra le nuvole di Roberto Catani(2013, animazione, HD, col., 7’44”)
Il viaggio di Ettore di Lorenzo Cioffi(2013, documentario, super8, col., 25’)
La selezione dei cortometraggi è stata fatta in collaborazione con ASIFA Italia,Concorto Film Festival, CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia Production, CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede del Piemonte – Dipartimento Animazione, Maremetraggio International Short Film Festival, Montecatini International Short Film Festival, Ozu Film Festival, RIFF – Rome Independent Film Festival, Sedicicorto International Film Festival.
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Lo stand del CNC costituirà, inoltre, un supporto e un punto logistico di riferimento per i due cortometraggi italiani in proiezione quest’anno al Festival: America dell’aostano Alessandro Stevanon, realizzato con il sostegno del Film Fund di Film CommissionVallée d’Aoste, che gareggia nelConcorso internazionale, e Nati per correre, del romano Michele Vannucci, che sarà presentato nella sezione Panorama.
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Anche per l’edizione 2014, il CNC è il referente per l’Italia di Euroconnection, il forum organizzato annualmente nell’ambito del Festival di Clermont Ferrand – Marchédu Film Courtche sostiene e sviluppa la realizzazione di cortometraggi in forma di coproduzione europea. Come ogni Paese europeo associato a Euroconnection, l’Italia partecipa al forumcon un progetto di cortometraggio da presentare e da sostenere di fronte a una platea composta da potenziali co-produttori, selezionati dalle varie agenzie del cortometraggio europee.
Il progetto selezionato quest’anno dal CNC – attraverso una giuriacomposta da Emiliano Morreale, direttore della Cineteca Nazionale, Dario Zonta, produttore, e Simone Salvemini, regista – che, in rappresentanza dell’Italia, affronterà, martedì 4 febbraio, la prevista sessione di pitchingè:
Indomino di Simone Lecca (Cagliari); produzioneRiofilm
Un uomo percorre come un turista le vie di un centro abitato compiendo un viaggio intorno al paese e intorno a se stesso.
L’opera è un progetto sperimentale che prevede, per la sua realizzazione, il totale utilizzo della tecnica del chroma-key. Gli ambienti scenografici vengono creati sovrapponendo immagini fotografiche, di video con camera fissa di ambienti preesistenti, rielaborati in 2D, e immagini composte “ex novo” (anche tramite l’ausilio di interventi pittorici) con le tradizionali tecniche di elaborazione grafica 2D e 3D. L’ambientazione, in questo modo, diventa una rielaborazione originale di differenti luoghi realmente esistenti e geograficamente distanti tra loro, convogliati in un unico spazio per assumere le sembianze di un unico centro abitato.
Rio Film è una società di produzione cinematografica con sede a Roma,nata nell’aprile 2008 come naturale proseguimento dell’esperienza quasi ventennale della Riverfilm, di cui eredita, grazie alla continuità nella guida di Roberto Gambacorta, il notevole patrimonio di esperienza in particolare nella produzione di cortometraggi di qualità.
La casa di produzione indicata dal CNC per rappresentare l’Italia nella platea di potenziali co-produttori, sarà quest’anno Asmara Films.
Asmara Films è una società di produzione cinematografica con sede a Roma, fondata nel 2010 da Ginevra Elkann con l’intento di promuovere progetti di giovani autori provenienti da tutto il mondo. Sarà rappresentata al 29eMarché International du Court Métragedalla responsabile Sviluppo progetti Francesca Zanza.
Uno dei momenticonviviali piùimportanti al Marchédu Film Court di Clermont-Ferrand è l’happy hour che ogni nazione organizza nel proprio stand. Da alcuni anni, l’Italian cocktailè l’appuntamento più ambito e frequentato della manifestazione e costituisce un’occasione unica di rappresentanza e socializzazione.Il rinfresco, realizzatoin collaborazione con diverse aziende emiliane che forniscono specialità e prodotti enogastronomici italiani, avrà luogo mercoledì 5 febbraio, ore 17.30, all’Italian Short Film Corner (stand n. 39).
Info: CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio, via Maria Vittoria 10, 10123 Torino
tel. (+39) 011 5361468; info@cnc-italia.it; http://www.cnc-italia.it
I FILM ITALIANI
presentati al 36e Festival International du Court Métrage di Clermont-Ferrand
Concorso internazionale
America prodotto e diretto da Alessandro Stevanon
Italia 2013, HD, 13’
Una vita immaginata a far correre i nani, fatta di castelli in aria e amorevoli gesti terreni, vissuta in un altro cortile, un altro mondo, a un passo dall’eternità.
Da più di trent’anni, Giuseppe Bertuna (Pino America) si prende cura degli “ex ammalati” in qualità di primario del reparto eternità. Uno spirito anarchico a cui la vita ha tarpato le ali, ma che, grazie a i suoi sogni di bambino, continua a volare, mischiando maschera e volto, saggezza, arte e follia.
“In America i confini tra finzione e documentario sono sottili, quasi osmotici.
Il film gioca su questa ambiguità di genere, così come su quella narrativa: le immagini a volte sottolineano il racconto, a volte se ne allontanano. Ambiguità e dualismi che diventano esistenziali nella storia di Pino America, personaggio surreale perennemente in bilico tra sogno e realtà.
Una storia racchiusa in un ‘corto’ in quanto metafora della vita stessa: breve e intensa, ma anche imprevedibile e improvvisa, come la morte. Quella vita che Pino America provoca con corna da vichingo e turpiloqui erotici. Quella morte che gli permette di tirare a campare e, con grande umanità, restituire dignità terrena a chi non lo racconterà mai.” (Alessandro Stevanon)
Alessandro Stevanon nasce ad Aosta nel 1982. Terminati gli studi presso l’Istituto di Stato per Cinematografia “R. Rossellini” di Roma, dal 2004 intraprende la carriera di regista e documentarista in Italia e all’estero. Nello stesso anno fonda la casa di produzione Ezechiele 25:17 Film Production, esperienza che gli permette di collaborare con affermati professionisti e all’interno della quale realizza i suoi lavori, molti dei quali presentati in festival cinematografici nazionali e internazionali. Fra le sue opere, il documentario Cahiers, sulle piccole scuole di montagna, e Aquiloni Controvento, intensa biografia del pittore Francesco Nex. America è la sua realizzazione più recente.
Sezione Panorama
Nati per correre di Michele Vannucci
2012, fiction, HD, 22’
prodotto da Centro Sperimentale di Cinematografia Production
Padre e figlio in sella alle loro Harley per l’ultimo viaggio insieme. Per Alessandro è arrivato il momento di una scelta tra il padre Mirko e la sua ragazza Sofia. Non si possono amare due persone allo stesso modo, anche se uno dei due, da solo, non basta. Se sei nato per correre, non puoi tornare indietro.
Michele Vannucci, nato a Roma nel 1987, si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2012. Tra i suoi lavori, i cortometraggi Cancello 12 (2008), Mia pace perduta (2009), Il cuore in tasca (2010), Io tra di voi (2011), il documentario Vigne Nuove (2009) e lo spot No worries (2010). Nati per correre è la sua realizzazione più recente.
ITALIAN SHORT FILM 2014 DVD:
i cortometraggi selezionati
A scatola chiusa di Riccardo Salvetti, Gianfranco Boattini
2013, fiction, HD, col., 23’
prodotto da Salvetti & Boattini
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Nella vita di Enrico non manca nulla. Una casa accogliente, un buon lavoro, una famiglia perfetta. La patinata quotidianità alimenta, però, un’inquietudine nascosta che lo porterà a una scelta estrema. Il film è ispirato ad una storia vera: un gesto assurdo, un grido d’aiuto inascoltato.
Bello essere Habesha di Inês Vieira, Enrico Turci, Akio Takemoto
2012, documentario, HD, col., 30’
prodotto da Vieira, Turci, Takemoto
La comunità etiope ed eritrea nei quartieri di Bologna raccontata a tre voci in un film che si accosta alle vite dei suoi protagonisti con attenta partecipazione, lasciando via libera alla narrazione di storie individuali e collettive: un modo di incontrarsi, un inizio e non una fine.
C’est la vie di Simone Rovellini
2012, finzione, HD, col., 5’40”
prodotto da Simone Rovellini
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Henriette (Simona Tarasco) si sveglia al mattino e ferma il suo chignon con un foulard. Copre la sua lingerie con un abito beige e si dirige, con il suo coupé, verso la villetta dove svolge, con consumata abilità, la professione di maitresse. C’est la vie, Henriette: cadere nei clichés per sfuggire la routine.
Cloro di Laura Plebani
2012, finzione, HDcam, col., 11’27”
prodotto da Centro Sperimentale di Cinematografia Production
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Lo spogliatoio di una piscina. Chiara e Futura sembrano due gocce d’acqua: stesso costume paillettato da sincronette, stesso ombretto sulle palpebre che copre i loro occhi ancora da adolescenti. Ma quella che stanno per affrontare non è una gara come tante, stanno crescendo e quella piscina inizia a essere troppo piccola per tutte e due.
Cusutu n’coddu di Giovanni La Parola
2012, finzione, RED 4k, col., 17′
prodotto da Production Filmando
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Sicilia, fine ’800. Arrabbiati e affamati, i contadini di un piccolo feudo si ribellano contro il loro proprietario terriero. Vanno a prenderlo mentre è dal suo sarto personale Peppino (Filippo Pucillo), che tutti credono muto, e lo uccidono. A capo della rivolta c’è Salvo (Giovanni Calcagno), il deforme campiere del feudo che risparmia il sarto solo per farsi cucire su misura un abito aristocratico per sentirsi all’altezza del suo predecessore.
Dove ti nascondi di Victoria Musci, Nadia Abate, Francesco Forti
2013, animazione, Beta, col., 5’57”
prodotto da Centro Sperimentale di Cinematografia – Dip. Animazione – sede del Piemonte
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Dove si nascondono i bambini prima di venire al mondo? Dove si nasconde il mio fratellino? Pietro, un bimbo di 4 anni e i suoi amici cercano una risposta, un po’ sul serio, un po’ per gioco. Il film è basato sulle divertite ipotesi avanzate dai bambini di una scuola d’infanzia del quartiere di San Salvario a Torino.
Mamma mia di Milena Tipaldo, Francesca Marinelli
2013, animazione, Beta, col., 7’14”
prodotto da Centro Sperimentale di Cinematografia – Dip. Animazione – sede del Piemonte
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In due episodi personali (“Buon sangue non mente” e “Mamma triceratopo”), le autrici raccontano con humor e tenerezza le proprio madri e il peso della loro indiscutibile eredità.
Nowhere di Davide Abate, Enrico Caroti Ghelli
2013, finzione, HD, col., 4’
prodotto da Corte Tripoli Cinematografica
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Una riflessione sul rapporto tra conscio e inconscio. La macchina da presa è qui una lente in grado di scoprire se un’azione è avvenuta realmente o è frutto di finzione.
Oroverde di Pierluigi Ferrandini
2012, finzione, HD, col., 18’03’’
prodotto da Dionysiafilm
Sud Italia, 1935. La vera storia di Bianca Panarese: il suo apprendistato come tabacchina presso il grande Consorzio e il suo amore per il fratellino Pietro, ucciso durante le proteste delle operaie contro la chiusura del Tabacchificio.
La prima legge di Newton di Piero Messina
2012, finzione, HDcam, col., 20’32”
prodotto da Centro Sperimentale di Cinematografia Production
Un corpo permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme a meno che non intervenga una forza esterna a modificare tale stato. Ma moto e quiete sono distinguibili solo relativamente e, d’altronde, quei corpi che comunemente sono considerati in quiete… non sempre lo sono.
La testa fra le nuvole di Roberto Catani
2013, animazione, HD, col., 7’44”
prodotto da Roberto Catani
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Il sogno a occhi aperti di un bambino, durante una lezione scolastica, viene interrotto bruscamente dal maestro. “L’educatore” adulto minaccia di recidere un orecchio al suo piccolo allievo per “stimolarne” la concentrazione e impedirne ulteriori fughe nell’immaginazione.
Il viaggio di Ettore di Lorenzo Cioffi
2013, documentario, super8, col., 25’
prodotto da Cinecittà Luce
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Emigrato in contro-flusso, il genovese Ettore Pugliaro è stato per vent’anni operaio all’Italsider di Bagnoli. A Napoli sono nati i suoi figli, e lì è rimasto finché la fabbrica è stata attiva. Dopo molto tempo vi fa ritorno, in un viaggio sulle tracce dell’Italsider che non c’è più, così come la Napoli industriale che conosceva, di cui ha fieramente fatto parte e che per decenni ha costituito l’anima moderna della città.