LA CITTA’ CHE SALE – 24 e 25 novembre a Siena

Ricevo e volentieri pubblico

città che saleA Siena il 24 e il 25 novembre al Nuovo Cinema Pendola

Il SOGNO DELL’ARCHITETTO NELLA CITTÀ CHE SALE

Al via la rassegna firmata da Campo&Controcampo che racconta  il mondo urbano attraverso il cinema tra visioni futuristiche e speculazione edilizia, utopie architettoniche e degrado delle periferie 

Con proiezioni no stop, incontri d’autore ed anteprime apre i battenti “La città che sale”, la rassegna cinematografica promossa da Campo&Controcampo-Storie di Cinema di cui è Presidente Simone Petricci, Camera di Commercio di Siena, Fondazione Sistema Toscana e Cooperativa Nuova Immagine-Cinema Nuovo Pendola e realizzata con il patrocinio di Comune di Siena, Università degli Studi di Siena e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Siena.

Fonte_meravigliosaUna due giorni di grande cinema – con la direzione artistica di Giovanni Maria Rossi e Claudio Carabba – in programma lunedì 24 e martedì 25 novembre a Siena presso il Cinema Nuovo Pendola, dove sono protagonisti i film e gli autori che in oltre un secolo e mezzo di storia del cinema, hanno raccontato il mondo urbano tra visioni futuristiche e speculazione edilizia, utopie architettoniche e degrado delle periferie e che in questa rassegna sono collocati in due giornate tematiche che offrono interessati spunti di riflessione: “Il sogno dell’architetto”, e “Le mani sulla città: speculazione edilizia, criminalità organizzata e il malessere delle periferie” e faranno da preludio alla tavola rotonda sul tema “La città del futuro” prevista nella primavera del 2015.

Locandina-film-Manhattan-1979.-La-panchina-dove-sono-seduti-Allen-e-la-Keaton1Lunedì 24 novembre si comincia con le visioni di città dei grandi architetti: dall’esplosione fantasiosa dell’Art Nouveau a cavallo dei secoli XIX e XX all’esperienza razionalista di Walter Gropius e del Bauhaus; dalla genialità di Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e Oscar Niemeyer alle ipermediatiche archistar contemporanee (Frank Gehry, Norman Foster, Jean Nouvel, Arata Isozaki, Renzo Piano, Santiago Calatrava, Massimiliano Fuksas ecc.).  I film selezionati tracciano un itinerario ideale che è cominciato con Berlino, sinfonia di una grande città di Walter Ruttmann (Germania 1927), un classico del cinema muto che celebra l’esaltazione della vita di una grande città “moderna” dal primo risveglio alla notte per approdare a La fonte meravigliosa il film di King Vidor (Usa 1949) che sarà proiettato alle 16 e che in chiave di melodramma fa rivivere le idealità estetiche e le battaglie civili di giganti solitari come Lloyd Wright nella giungla d’asfalto di New York. Sullo schermo alle 18.30 anche la Manhattan di Woody Allen (Usa 1979), insuperata dichiarazione di amore e odio per l’icona principe della metropoli e del cinema stesso. Alle 21.15 è prevista la proiezione di Caro diario (ep. In Vespa) di Nanni Moretti (Italia-Francia 1993). Chiude la giornata l’anteprima senese del recentissimo Medianeras (2011) dell’argentino Gustavo Taretto, un film che trasferisce nella babele architettonica di Buenos Aires le nevrosi e la solitudine della gioventù urbana del mondo.  Le proiezioni saranno arricchite dagli interventi degli architetti urbanisti Giovanni Maffei Cardellini e Augusto Mazzini. 

caro-diarioLa seconda giornata in programma martedì 25 novembre è ispirata al tema “Le mani sulla città: speculazione edilizia, criminalità organizzata e il malessere delle periferie” e propone una selezione di film che raccontano la deriva del secondo dopoguerra determinata dallo sviluppo sregolato dei piani urbanistici e l’intreccio perverso tra potere politico, organizzazioni criminali ed edilizia selvaggia, che ha cambiato il volto e l’anima stessa delle città, creando sacche di marginalità nelle periferie delle grandi metropoli che diventano rifugio dei gruppi sociali più sfavoriti, delle etnie più deboli, degli immigrati meno protetti, della malavita piccola e grande.           

medianeras3“LA CITTÀ CHE SALE” è una produzione Campo&Controcampo-Storie di Cinema, Camera di Commercio di Siena, Fondazione Sistema Toscana e Cooperativa Nuova Immagine-Cinema Nuovo Pendola, realizzata con il patrocinio di Comune di Siena, Università degli Studi di Siena e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Siena.

Le proiezioni pomeridiane sono a ingresso libero.

Le proiezioni serali sono a pagamento: 5 € intero, 3,50 € per studenti con tessera DSU

Info: campoecontrocampo.it

PETER EISENMAN: BUILDING GERMANY’S HOLOCAUST MEMORIAL di Michael Blackwood – 10 marzo ROMA ingresso gratuito

Ricevo e volentieri pubblico

In occasione dell’assegnazione del Piranesi Prix de Rome 2014 all’architetto newyorkese Peter Eisenman

promosso dall’Accademia Adrianea di architettura e archeologia e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma

 

Art Doc Festival

CONVERSAZIONI VIDEO / Festival Internazionale di documentari su Arte e Architettura

 

presenta

 

‘Appuntamento con il documentario’

 

Casa dell’Architettura – Piazza M. Fanti, 47 Roma

lunedì 10 Marzo ore 15.15

 

INGRESSO GRATUITO

 

Peter Eisenman: building Germany’s holocaust memorial

di Michael Blackwood

 

 Immagine

 

 

Il lavoro documentaristico del film segue Peter Eisenman nella creazione di una scultura pubblica di grande entità nel centro di Berlino: uno spazio grande quanto un campo di calcio, ricoperto da 2.711 steli di calcestruzzo. Gli steli sono di varie altezze, pendenti a sinistra e a destra, posizionati su una superficie ondulata che rimanda ai campi di grano mossi dal vento. Nello spazio ci si muove camminando in stretti corridoi larghi appena 90 cm, quanto basta per il passaggio di una sola persona. Il monumento, pensato per onorare le vittime e tenere viva la memoria delle generazioni future sui crimini commessi dai nazisti, è stato collocato in un luogo specifico della capitale tedesca, ovvero il posto nel quale i nazisti pianificarono il genocidio.

(USA, 2007, 57’, inglese con sottotitoli in italiano)

 

 

CERIMONIA DI PREMIAZIONE

 

programma completo: http://www.premiopiranesi.net/news_2014_1_eisenman.html

Designing Archaeology. Architecture for the Development of Archaeological Heritage Piranesi_Prix de Rome 2014 insignito nel 2013 della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana Premio alla carriera all’architetto Peter Eisenman.

Ore 15.15 PROIEZIONE DOCUMENTARIO
PETER EISENMAN: BUILDING GERMANY’S HOLOCAUST MEMORIAL

di Michael Blackwood a cura di Art Doc Festival

 

Nato nel 1932, Peter Eisenman è un architetto e teorico di fama internazionale. Tra le figure che si sono divise tra pratica e analisi, è quella che maggiormente ha elaborato il tema della crisi dei saperi tradizionali basati sui paradigmi della modernità. “Se da una parte ne annuncia la crisi, contestuale a quella dei grandi sistemi narrativi”, si legge nella nota ufficiale del Prix, “dall’altra ne propone una nuova ricapitolazione attraverso l’implementazione di nuove chiavi di formalizzazione e nuove “tecnologie” performative per il progetto”. A partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, in occasione di un viaggio in Italia, Eisenman ha instaurato un intenso rapporto con l’architettura classica, originato dall’incontro con gli architetti italiani del Rinascimento, Andrea Palladio o Jacopo Barozzi da Vignola tra gli altri, e della modernità, in particolare Giuseppe Terragni. Con essi ha stabilito un dialogo teoreticamente pregnante, che lo ha portato ad intendere l’architettura come disciplina autonoma, organizzata su regole proprie e su proprie forme. Nella sua lunga carriera Eisenman ha realizzato inoltre molte opere importanti. Tra esse, il Wexner Center a Columbus in Ohio, l’Aronoff Center for Design and Art, lacittà della cultura a Santiago de Compostela, il Koizumi Sangyo Corporation Headquarter Building a Tokyo, il Memoriale dell’Olocausto di Berlino. In chiave universitaria, Eisenman ha insegnato a Harward, Princeton, Yale, Coper Union, Ohio State, Eth di Zurigo e Iuav di Venezia. Tra gli altri riconoscimenti ottenuti da Eisenman, va segnalato il National Honor Awards for Design dall’American Institute of Architects, il Leone di pietra alla Terza Biennale d’Architettura di Venezia nel 1985, la Laurea honoris causa in Architettura dall’Ateneo romano de La Sapienza nel 2003.