LA RECENSIONE – UNSANE di Steven Soderbergh

claire-foy-unsaneTITOLO: UNSANE; REGIA: Steven Soderbergh; genere: thriller; paese: USA; anno: 2018; cast: Claire Foy, Joshua Leonard, Jay Pharoah; durata: 98′

Presentato fuori concorso alla 68° edizione del Festival di Berlino, Unsane  l’ultimo lavoro del cineasta statunitense Steven Soderbergh, il quale, prendendo spunto dal discussissimo caso Weinstein, mette in scena una forte critica al sistema americano.

Sawyer Valentini è una giovane donna con brillanti prospettive di carriera ed un’intensa vita sociale. Il suo passato, tuttavia, non è sempre stato facile, infatti la ragazza è stata stalkerata per ben due anni da un uomo che abitava nella sua città natale. Tale evento le ha procurato un trauma talmente forte da vedere in chiunque uomo le capiti di incontrare un potenziale maniaco e da sentire il bisogno di rivolgersi ad uno psicologo. A tal fine, la giovane si reca in una rinomata clinica, dove, tuttavia, verrà ricoverata senza apparente motivo insieme ad altri malati di mente. Quello che le è capitato le sembra assurdo, fino al momento in cui incontra proprio il suo persecutore, il quale lavora come infermiere nella stessa clinica.

Già da una prima, sommaria lettura della sinossi, possiamo immaginare fino a che punto il genio di Soderbergh sia riuscito a spingersi. Quello a cui ha dato vita è, di fatto, un claustrofobico thriller dagli echi polanskiani, che non ha paura di osare, che si diverte a giocare con lo spettatore facendogli credere determinate cose, per poi ribaltare drasticamente la realtà e che sa ogni volta reinventarsi evitando il già detto o il già visto. A contribuire alla riuscita finale, l’uso – al posto della macchina da presa – di un i-phone, il cui obiettivo leggermente grandangolare si è rivelato particolarmente adatto a rendere il forte senso di spaesamento e quasi di soffocamento provato dalla protagonista. Sono, a tal proposito, primi e primissimi piani spesso presi dal basso verso l’alto, occhi dei personaggi che bucano lo schermo e quasi ci minacciano personalmente e, non per ultimo, l’espressivo volto della protagonista (una Claire Foy in stato di grazia), truccato all’occorrenza per enfatizzare uno sguardo da un lato ingenuo e spaesato, dall’altro terrorizzato e consapevole a fare da valore aggiunto a tutto il lungometraggio. E, non per ultima, non poteva mancare anche quella giusta dose di (non troppo) velata ironia, come tradizione soderberghiana vuole.

Un prodotto, Unsane, che cavalca sì l’onda delle tendenze mediatiche, ma, in modo intelligente e mai gratuito, mette in scena anche una tagliente critica al sistema sanitario nazionale e, non per ultimo, al governo statunitense. Esemplare, a tal proposito, la battuta pronunciata da uno degli internati, diventato una sorta di alleato della protagonista, il quale afferma che alla clinica stessa conviene, per motivi puramente economici, far sì che essi stessi restino ricoverati. Riprendendo, dunque, alcuni elementi del precedente Effetti collaterali (2013), Soderbergh amplia un discorso aperto in passato e dà vita ad un prodotto girato in poco tempo e con un budget bassissimo, ma tutt’altro che modesto, dove a fare da padrona di casa è una forte satira del nostro presente e che si classifica di diritto come una delle chicche di questa 68° Berlinale.

VOTO: 8/10

Marina Pavido

34° TORINO FILM FESTIVAL – WE ARE THE TIDE di Sebastian Hilger

wsdf_vorschau_bild_1TITOLO: WE ARE THE TIDE; REGIA: Sebastian Hilger; genere: thriller, fantascienza; anno: 2016; paese: Germania; cast: Max Mauff, Lana Cooper, Roland Koch; durata: 84′

Presentato in concorso alla 34° edizione del Torino Film Festival, We are the tide è l’ultimo lavoro del regista tedesco Sebastian Hilger.

In principio vediamo Micha, diligente studente universitario che da anni cerca di portare avanti il suo progetto riguardante gli strani fenomeni naturali verificatisi nella cittadina di Windholm. Il principale problema, però, è l’arretratezza del sistema universitario in sé, che poca fiducia gli ha dato fin dall’inizio. Ed ecco che entra in scena Jana, la sua ex ragazza tornata a Berlino dopo un lungo periodo di silenzio. In Seguito all’ennesima delusione in ambito accademico, i due decidono di partire alla volta di Windholm, per analizzare da vicino le cause che hanno portato alla sparizione dell’oceano e di tutti i bambini del posto, i cui corpi non sono mai stati ritrovati.

Fin qui tutto bene. Il problema è che, da questo punto in avanti, il discorso sul sistema accademico in sé viene completamente abbandonato ed il mistero scientifico si trasforma in un vero e proprio giallo, senza riuscire, però, nell’intento di creare le giuste dinamiche e la giusta “elettricità” richieste. Colpa, forse, di ritmi mal realizzati – con scene di tensione enfatizzate eccessivamente dalla musica, ma che, alla fin fine, si rivelano ben poco decisive in qualità di snodi narrativi – e, diciamolo pure, anche di una certa inesperienza alla base di tutto. Come se non bastasse, oltre alla critica al sistema universitario, anche molti altri elementi tirati in ballo – come, ad esempio, i rimandi all’infanzia del protagonista – vengono lasciati in sospeso senza essere successivamente sviluppati, o, addirittura, portati a conclusione in modo del tutto sommario, già visto ed anche leggermente stereotipato. Peccato. Soprattutto perché, all’interno dello stesso script, vi sono in realtà non pochi fattori di potenziale interesse. Basti pensare anche solo all’elemento dell’acqua: l’acqua che dà la vita e che, in questo caso, sta a simboleggiare una vera e propria rinascita, sia per quanto riguarda i bambini scomparsi che il protagonista stesso.

Malgrado tutto, però, al giovane Hilger un merito va riconosciuto: tutto sommato il ragazzo ha dimostrato buone capacità registiche, con una buona gestione degli spazi e movimenti di macchina dinamici e sempre appropriati. E questo non è cosa da poco. Con tali premesse, i prossimi step da affrontare sono innanzitutto trovare una propria strada, senza voler a tutti i costi diventare il nuovo Steven Spielberg – di Steven Spielberg ne abbiamo già uno, fino a prova contraria – ed evitare la scelta di abbracciare così tante tematiche e così tanti generi in una sola volta. In poche parole, less is more!

VOTO: 5/10

Marina Pavido

SGUARDI SUL REALE – ANTICIPAZIONI

Ricevo e volentieri pubblico

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L’evento si terrà dal 14 al 17 aprile a Terranuova Bracciolini (Ar)

Una prima mondiale per l’illustrazione,

importanti fotografi della scena nazionale e internazionale, il regista Pietro Marcello alla

6/a edizione di “Sguardi sul Reale”

Tra le proiezioni in programma, Bella e perduta

alla presenza del regista Pietro Marcello

Prima mondiale della mostra IH8WAR – Artists and Designers

Against War… or whatever they call it, a cura di Charles Hively

Una mostra e due workshop nella sezione del festival dedicata alla fotografia,

con Francesco Cito, Alessandro Penso, Giuseppe Cardoni


Bella e Perduta_02

Dal 14 al 17 aprile, a Terranuova Bracciolini (Ar), si svolgerà la 6a edizione di Sguardi sul Reale – festival del cinema documentario, il festival dedicato al cinema che racconta la realtà.

In programma film, incontri con gli autori, musica, mostre fotografiche e di illustrazione, tanti ospiti ad accompagnare film e tematiche. Da questa edizione un nuovo sguardo sulla realtà, quello dell’illustrazione e del fumetto.

Info: http://macma.it/?page_id=830

Tra gli eventi speciali in programma, la sera di venerdì 15 aprile ci sarà la proiezione di Bella e perduta di Pietro Marcello, premio Giuria Giovani e Menzione Speciale Giuria Ecumenica al Festival di Locarno 2015 e recentissimo vincitore del Nastro d’Argento 2016, categoria Docufilm.

Saranno presenti in sala il regista, il critico cinematografico di Internazionale Francesco Boille, lo storico e studioso dell’Italia contemporanea Paul Ginsborg e lo storico dell’arte Tomaso Montanari.

Info: http://macma.it/?p=964

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Una mostra di illustrazione atipica, allestita negli spazi riservati alla affissioni pubblicitarie, che raccoglie le opere di 25 artisti internazionali selezionati all’interno del progetto IH8War (www.ih8war.com). 25 illustrazioni contro la guerra per la prima volta stampate e messe in mostra fuori dal web. Una mostra per chi passa per caso, in macchina, a piedi e in bicicletta, o per chi segue la mappa che indica la disposizione delle opere, in un percorso urbano dentro Terranuova Bracciolini. La mostra IH8War – Artists and Designers Against War… or whatever they call it, a cura di Charles Hively (Publisher & Design Director “3×3, The Magazine of Contemporary Illustration”, NYC), è in esposizione nelle vie di Terranuova B.ni dal 12 al 26 aprile.

Afghanistan_web_copyright.jpgUna mostra fotografica, Qui e Altrove, che porta a Terranuova Bracciolini (AR) tre progetti fotografici di altissima qualità, workshop intensivi dedicati al reportage e alla fotografia documentaria, e fotografi prestigiosi andranno a costituire la sezione del festival dedicata alla fotografia, organizzata in collaborazione con BAM Bottega Antonio Manta e Reporter Live. Qui e Altrove sarà inaugurata nel pomeriggio di sabato 16 aprile e resterà in esposizione fino a martedì 19, con visite ad hoc per gli studenti delle scuole del territorio.

Tre i fotografi protagonisti della mostra. Francesco Cito, che con Afghanistan ritrae alcuni momenti di una tra le pagine più tragiche della storia dell’Afghanistan, l’Invasione dell’Armata Rossa; Alessandro Penso, che con Refugees in Bulgaria, offre un approfondimento sul tema attualissimo dei profughi siriani e del loro esodo verso l’Europa; Giuseppe Cardoni, che con Boxing Notes ha realizzato un progetto raffinato sulla boxe in Italia, tra mito e tempo presente, tema di particolare attualità ricorrendo quest’anno il centenario della Federazione Pugilistica Italiana.
Info:
http://macma.it/?p=945

Boxing Notes_web_copyright.jpgAncora aperte le iscrizioni per tutti i laboratori di Sguardi Factory Lab, sezione del Festival dedicata alla formazione.

Info: http://macma.it/?page_id=813

Sguardi sul Reale è organizzato e prodotto dall’associazione culturale MACMA, in collaborazione con associazione Valdarno Culture e BAM – Bottega Antonio Manta, con il patrocinio di Regione Toscana e Doc/it, con il sostegno di Comune di Terranuova Bracciolini, Fondazione Sistema Toscana, Quelli della Compagnia, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, CSA Impianti, Eiffel, Unicoop Firenze – Sezione Soci Montevarchi, Banca del Valdarno, Coop Centro Italia, Publiacqua, Torelli, Trenti Vivai.

Info
MACMA associazione culturale 

fb: macmassociazione | sguardisulrealefestival

web: macma.it
mail: info@macma.it

+39 338 7829 224
+39 328 708 1518

15° RIVER TOR RIVER – FLORENCE INDIAN FILM FESTIVAL – dal 5 al 10 dicembre a Firenze

Ricevo e volentieri pubblico

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Tra le novità di quest’anno la sezione Indian Video Art,  in collaborazione con la prestigiosa Biennale d’Arte di Kochi-Muziris

Dal 5 al 10 dicembre a Firenze la 15/a edizione del “River to River Florence Indian Film Festival”

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Lunedi 7 settembre al via il crowfunding del festival, con il video di animazione realizzato dall’Istituto Europeo di Design (IED) di Firenze. La campagna è in collaborazione con The Florentine

In programma vari eventi in attesa del festival

Il River to River Florence Indian Film Festival, dedicato al meglio della cinematografia indiana, festeggia i 15 anni di attività, con un’edizione che si svolgerà dal 5 al 10 dicembre al cinema Odeon di Firenze. Nell’attesa di vedere le star che ogni anno arrivano a Firenze per assistere alla proiezione dei loro ultimi film e per incontrare pubblico e critica, lunedì 7 settembre partirà la campagna di crowdfunding (la prima del festival), sulla piattaforma web www.indiegogo.com

La campagna sarà online dal 7 settembre sul link http://igg.me/at/R2RFIFF2015 e promette di trasformare, grazie al supporto dei sostenitori, “Firenze in una little India”. 

L’iniziativa di crowdfunding, che durerà fino al 23 ottobre, sarà accompagnata da un video di animazione, della durata di circa un minuto, realizzato per l’occasione dall’Istituto Europeo di Design (IED) di Firenze, nuovo partner del festival. A girarlo sono stati gli studenti del Master in Graphic Design, che si sono ispirati alla cultura indiana, utilizzando elementi tradizionali, quali elefanti e divinità, mescolandoli, in chiave ironica, con le sembianze e la voce di Selvaggia Velo, direttore del festival.

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Durante i 47 giorni di crowdfunding, saranno organizzati eventi di raccolta fondi per sostenere il festival. Tra questi, giovedi 24 settembre un aperitivo Indian style accompagnato da lounge music, presso le Serre Torrigiani di Via dei Serragli. Media partner della campagna di crowdfunding sarà la testata The Florentine

Unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, il River to River Florence Indian Film Festival accompagna il pubblico alla scoperta della cultura di un paese ricco di fascino e contraddizioni, per sei giorni di proiezioni – in prima europea e italiana –  mostre, incontri con registi e attori e momenti di approfondimento

Tra le tante novità dell’edizione 2015 del festival, la nuova sezione Indian Video Art, interamente dedicata alla video arte, in collaborazione quest’anno con la Biennale d’Arte di Kochi-Muziris, prestigiosa rassegna d’arte contemporanea nella città dello stato indiano meridionale del Kerala. Indian Video Art proporrà alcune opere dei più importanti video artisti indiani protagonisti della scena internazionale, selezionate dai curatori della Biennale indiana.

Non mancheranno la sezione Doc India, che proporrà un’India inedita attraverso l’occhio attento di documentaristi indiani e internazionali, i lungometraggi tra cinema indipendente e di Bollywood e i cortometraggi. Il pubblico decreterà poi il miglior film, tra le varie sezioni del festival, che si aggiudicherà il River to River Doombo Audience Award.

Nel programma della 15/a edizione anche una retrospettiva dedicata ad una personalità del cinema indiano, che vedrà protagonista una star di fama internazionale ospite del Festival.

Per il terzo anno consecutivo il River to River si sposterà poi allo Spazio Oberdan di Milano (Viale Vittorio Veneto n.2) con il “best of” dell’edizione fiorentina (febbraio 2016). Tra le novità di quest’anno, il festival inaugura una nuova collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna: nel 2016 i film vincitori della 15/a edizione saranno proiettati all’interno della programmazione della Cineteca di Bologna. 

Selvaggia Velo, direttore River to river, in un fotogramma del videoAll’interno della 50 Giorni di cinema internazionale a Firenze, il River to River Florence Indian Film Festival è ideato e diretto da Selvaggia Velo, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, e realizzato con il contributo di Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Ufficio Nazionale del Turismo Indiano di Milano.

Il festival si avvale della collaborazione degli sponsor Salvatore Ferragamo, JK Place Firenze, Latte Maremma, Instyle, Hotel Roma, Grand Amore Hotel and Spa, Pensione Canada e dei partner Four Seasons Hotel Firenze, Biennale d’Arte di Kochi-Muziris, Cineteca di Bologna, The Florentine  e Ied Firenze. 

Segui il festival sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/rivertoriverfiff, su Twitter e Instagram @river2riverfiff  con l’hashtag #R2RFIFF. Per ulteriori informazioni visita il sito www.rivertoriver.it

22 CAPALBIO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL – dal 9 al 12 luglio a Capalbio (GR)

Ricevo e volentieri pubblico

22 CAPALBIO
INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

9/12 LUGLIO A CAPALBIO (GROSSETO)

ARRIVANO IL SUNDANCE E LA GENERAZIONE STORYBOOMERS

Tante novità per il festival diretto da Tommaso Mottola, dal tema portante dell’edizione, gli Storyboomers, neologismo creato ad hoc, al workshop di sceneggiatura con il Sundance Festival, ai cortometraggi internazionali e italiani in anteprima assoluta, presentati dai registi.

Madrina l’attrice di Youth, Tatiana Luter

22_12303_Flash   Si tiene a Capalbio (Grosseto), dal 9 al 12 luglio 2015 a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – la ventiduesima edizione del Capalbio International Film Festival, fondato da Stella Leonetti, – con padrino all’epoca Michelangelo Antonioni – e diretto da Tommaso Mottola, che presenta il meglio della produzione internazionale di cortometraggi. Novità assoluta di questa edizione il primo Italy | Sundance Institute Screenwriters Workshop, in anteprima europea, un workshop, ideato sul modello del prestigioso Screenwriter’s Lab dell’istituto nello Utah fondato da Robert Redford, e sviluppato in collaborazione con New Cinema Network – l’hub creativo permanente di Fondazione Cinema per Roma, dedicato al supporto di film-maker indipendenti emergenti – e Fondazione Sistema Toscana. Il laboratorio consiste in un programma di 4 giorni, dall’8 all’11 luglio, studiati per offrire agli sceneggiatori indipendenti una full immersion per lavorare in modo intensivo sulle sceneggiature delle loro opere prime o seconde, con Joan Tewkesbury e Erin Cressida Wilson come advisors del laboratorio e alla presenza di Paul Federbush, direttore del Feature Film Program del Sundance. Il Laboratorio darà l’opportunità a otto sceneggiatori/registi indipendenti di sviluppare le proprie competenze sotto la guida di tutor internazionali. Attraverso sessioni individuali con i loro mentori, agli sceneggiatori/registi verranno insegnati strumenti e tecniche richiesti per migliorare le proprie sceneggiature e metodi per proporre i progetti sulla scena internazionale. Madrina di Capalbio Cinema 2015 l’attrice Tatiana Luter, volto emergente del cinema Italiano, interprete di Youth – La Giovinezza, di Paolo Sorrentino, ma già in Pasolini, di Abel Ferrara, nell’ultimo film diretto da Silvio Muccino, Le leggi del desiderio, nel nuovo film di Matteo Rovere, Italian Race, protagonista assoluta di Surrounded, di Federico Patrizi e Laura Girolami e di In the car,opera prima di Giuseppe Fulcheri. La Giuria del Gran Premio è formata dallo scrittore Maurizio Maggiani, dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Lamberto Sanfelice, dal montatore Michal Leszczylowski (montatore, tra gli altri di Sacrificio, di Andrei Tarkovsky, di Eat prey and die, Fucking Amal, Lilia forever e del recente Signorina Julie, di Liv Ulmmann) e dal giornalista Bruno Manfellotto. Quindi, la Giuria del Premio World of Maps è composta dal critico cinematografico Johnny Palomba, da Matthew Takata, curatore del Sundance Festival e da Alix Davonneau, addetta all’audiovisivo dell’ambasciata di Francia in Italia. Infine, i due panel Storyboomers curati da Federico Pontiggia e Laura Delli Colli.

PROGRAMMA

22_12445_VaricellaDurante le giornate del festival e in più location (Anfiteatro del Leccio, Cinema Tirreno, Spiaggia della Dogana, Piazza Magenta) saranno presentati una sessantina di cortometraggi internazionali, suddivisi in numerose sezioni, a partire dal Concorso Internazionale, con un unico corto italiano in competizione, Gas Station, di Alessandro Palazzi: l’Italia vista da chi guadagna pochi spiccioli a una stazione di rifornimento di benzina. Tra le anteprime internazionali, il corto scritto, diretto, montato e interpretato da Clara Aranovich, Primrose, improbabile storia d’amore tra due creature ambientata vicino il lago Kenaiin, in Alaska; quindi, il romeno Saudade, su una donna che chiama su Skype la sorella per chiederle se vuole la sua vecchia altalena. Spazio anche ad alcune anteprime italiane come Ave Maria, del palestinese/britannico Basil Khalil: il silenzio della preghiera delle suore di un convento in Cisgiordania interrotto da una famiglia ebrea di coloni che bussa alla loro porta dopo un incidente d’auto, ma anche il corto greco Joanna,la storia di una donna che scende ogni giorno al porto per trovare l’amore. Nella sezione sperimentale Onde Corte, tra le interessanti innovazioni del linguaggio cinematografico saranno presentati i due corti recentemente vincitori del Festival di Cannes, entrambi proiettati per la prima volta in Italia, il corto libanese d’animazione Waves’98, di Ely Dagher, la storia di Omar, a Beirut tra il dopoguerra negli anni ‘90 e il senso di decadenza odierno e Varicella, del ventiquattrenne Fulvio Risuleo, vincitore del Sony cinealta Discovery Prize, ovvero il premio assegnato al miglior cortometraggio della Semaine de la Critique e quest’anno in cinquina finalista ai Corti d’Argento con il suo precedente lavoro, Lievito madre. Quindi, una sezione di corti che rispondono alla domanda del tema principale del festival: Cosa ci aspettiamo dal futuro del cinema e della narrazione?, nella nuova sezione Storyboomers, dove si segnalano, tra gli altri, l’italiano Sexy Shopping, di Adam Selo e Antonio Benedetto, la storia di Miah, immigrato bengalese, che racconta a sua moglie la vita difficile che conduce in Italia, quindi il tedesco Bäre il corto israeliano True Colours, che racconta il mondo delle ragazze israeliane che creano video tutorial sul trucco. I bambini e i teenagers saranno quindi protagonisti rispettivamente della sezione Junior Kids e Junior Teens. Spazio infine a una sezione Work Safely, di corti sulla sicurezza sul lavoro (Premio Marsh), alla sezione Comedy e quella dedicata ai Diritti Umani, con una selezione di lavori che raccontano vari diritti, da quello del sesso per i disabili all’eutanasia.

ITALY | SUNDANCE INSTITUTE SCREENWRITERS WORKSHOP

Famoso per i suoi Laboratori per Sceneggiatori e Registi, che hanno sostenuto alcune delle voci principali del cinema indipendente, Il Feature Film Program del Sundance Institute ha collaborato con Capalbio Cinema, Fondazione sistema Toscana e Enwe Cine aNetwork – Fondazione Cinema per Roma per organizzare in Italia un Workshop per Sceneggiatori, aperto ai filmmakers europei. L’Italy | Sundance Screenwriter’s Workshop, nato dall’esperienza dei laboratori che Il Sundance organizza da anni in Utah, darà l’opportunità a otto sceneggiatori di lavorare in modo intensivo sulla propria sceneggiatura, in un ambiente che sostiene l’approccio innovativo e incoraggia gli autori ad esporsi al “rischio creativo”. Il workshop si svolge in sessioni di incontri uno-a-uno con i Tutor Creativi, durante i quali i partecipanti riceveranno indicazioni da un gruppo di sceneggiatori e filmmakers affermati. I Tutor Creativi affronteranno la sceneggiatura ponendosi dal punto di vista del fillmaker, guidando gli sceneggiatori verso la modalità più efficace per raccontare la loro storia. Tutors Joan Tewkesbury è regista, sceneggiatrice, produttrice e attrice americana. Ha avuto una lunga collaborazione con Robert Altman, avendo scritto due dei suoi film più acclamati dalla critica, Nashville (1975) e Thieves Like Us (1974), e in seguito ha diretto feature films, film per la televisione e serie televisive. Attualmente insegna Designed Obstacles, Spontaneous Response negli Stati Uniti, Israele e Giappone. Erin Cressida Wilson è drammaturgo, sceneggiatrice, docente e autrice americana. È conosciuta per il film Secretary (2002). Ha vinto l’Independent Spirit Award per la migliore sceneggiatura d’esordio. Ha anche scritto la sceneggiatura del thriller erotico Chloe, che ha reso famoso il regista Atom Egoyan.

I progetti selezionati:
Red Dust di Marco Amenta (Italia)
A Life Beyond Earth di Elisa Fuksas (Italia)
Italo Disco di Richard Garcia (Spagna)
Digger di Georgis Grigorakis (Grecia)
Twin Flower di Laura Luchetti (Italia)
237 Years di Ioana Maria Mischie (Romania)
Look Up di Fulvio Risuleo (Italia)
Pill #1618 di Domante Urmonaite (Lituania)

STORYBOOMERS
NCAPACE3Tema di questa edizione, una parola che non esiste: Storyboomers.

Così spiega il neologismo il direttore Tommaso Mottola: “Con questa parola Capalbio dà un nome a una generazione che sta per travolgerci con una esplosione di storie e di formati, e che sta rivoluzionando giorno dopo giorno il concetto di cinema in presa diretta. Grazie alla diffusione di sistemidi ripresa e montaggio (micro videocamere, smart phone, droni e go-pro), milioni di ragazzini digital born ma anche uomini e donne di ogni età si stanno impadronendo del linguaggio del cinemae accumulano ogni giorno negli hard disk miliardi di filmati, immagini, suonitutti in altissima definizione. Da qui al creare e caricare nella rete un numero incalcolabile di opere, il passo sta diventando sempre più breve. I festival saranno i primi ad essere travolti da racconti in presa diretta (selfie movies, autofiction, instamemories?), prodotti sino ad oggi tipici della scrittura. Capalbio dedica la sua 22ma edizionea questo Big Bangdel cinema prossimo venturo. Benvenuta la generazione Storyboomers!”

Nell’ambito proprio di Storyboomers, sabato 11 luglio, presso La Dogana, alle ore 00:15, a ridosso delle premiazioni finali del festival, l’evento speciale con la proiezione del lungometraggio N-Capace, alla presenza della regista, Eleonora Danco, alla sua opera prima, vincitrice del premio Ciak d’Oro Bello & Invisibile 2015 e di tanti altri premi e nominata nella cinquina 2015 dei Nastri d’Argento come Miglior Regista Esordiente. Dopo la morte della madre, in un viaggio tra Terracina e Roma, la protagonista, nello struggimento che la sovrasta, si ferma a parlare con anziani e adolescenti sul senso della vita…

ALTRI EVENTI

cloroTra i numerosi eventidel festival, venerdì 10 luglio per la sezione Dal corto al lungo, con la proiezione di Cloro, di Lamberto Sanfelice, accompagnato da un incontro con tutti gli autori ed il pubblico moderato da Laura Delli Colli. Quindi, sabato 11 luglio alle ore 11 presso Il Frantoio di Capalbio, la masterclass storyboomers dedicata al tema della fotografia al tempo delle tecnologie HD ultraleggere, con Luca Bigazzi– pluripremiato direttore della fotografia tra i più apprezzati nel mondo, autore tra gli altri dei film di Paolo Sorrentino. Quindi, presso Il Frantoio, a partire dalle ore 11:30, l’incontro Cinema du reel 2.0con il critico cinematografico Federico Pontiggia, alla presenza di tutti i registi del concorso e delle sezioni parallele, dei partecipanti al workshop ma anche delle giurie e di moltissimi creativi pubblicitari: partecipano Eleonora Danco e Costanza Quatriglio. In chiusura di festival, domenica 12 luglio, con l’introduzione di Laura Delli Colli, il lungometraggio Fango e Gloria di Leonardo Tiberi, con Valentina Corti ed Eugenio Franceschini, realizzato in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale e dei 90 anni dell’archivio Storico Luce, che narra le vicende dei milioni di giovani coinvolti in quel tragico evento, utilizzando come simbolo proprio colui che sarà prescelto per rappresentare l’enorme schiera dei caduti anonimi: il Milite Ignoto. Il film ha vinto il Premio speciale Nastri d’Argento Docufilm e Storia 2015.

CONCORSO INTERNAZIONALE – I PREMI E LE GIURIE

Gran Prix Capalbio. La giuria del Classico Premio di Capalbio quest’anno è composta dallo scrittore Maurizio Maggiani, dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Lamberto Sanfelice, dal giornalista Bruno Manfellotto e dal montatore Michal Leszczylowsky (montatore, tra gli altri, di Sacrificio, di Andrei Tarkovsky, ma anche di Confessioni Private, di Liv Ullmann e di Fucking Amal e Lilia forever). La giuria assegnerà quattro Premi: Il Premio al Miglior FilmCapalbio Cinema, consistente nel Premio D-Vision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per un periodo di una settimana) e il Premio Internozero (progettazione della locandina); Il Premio alla Miglior Regia, consistente nel Premio D-vision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per un periodo di una settimana); il Premio alla Miglior Fotografia, consistente nel Premio D-Vision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per una settimana) e infine il Premio Stella al miglior attore e miglior attrice del concorso. La giuria assegna anche il Premio Stella di Capalbiointestato alla fondatrice di Capalbio CinemaStella Leonetti e sarà assegnato al migliore attore e alla migliore attrice protagonista. Giuria Ri/Generazione: Premio World of Maps e Ri/Generazione LAB. La Giuria Ri/Generazioneè composta dal critico cinematografico Johnny Palomba, da Matthew Takata, Direttore della sezione internazionale del Feature Film Program del Sundance Institute e da Alix Davonneau, addetta all’audiovisivo dell’ambasciata di Francia in Italia. La giuria è stata chiamata ad assegnare entrambi i premi. ll premio “A World Of Maps” premia la miglior “Mappa” tra i film in concorso, ovvero il regista in grado di catturare il respiro del cambiamento con un tocco innovativo. ll Premio consiste nel Premio D-Vision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per un periodo di una settimana) e nel Premio Internozero (Progettazione della locandina). Il premio RI/GENERAZIONE LAB prevede l’assegnazione di una residenza a un regista promettente e meritevole; alloggerà a Capalbio per due settimane nel corso della prossima edizione 2016 con lo scopo di lavorare su un progetto dalla ideazione fino al trattamento di un primo lungometraggio. Il progetto si svolgerà sotto la guida di tutori del RI/GENERAZIONE LAB. Premio Adci Migliore Idea Creativa Assegnato dai creativi pubblicitari dell’Art Director’s Club, un Classico di Capalbio che da oltre dieci anni avvicina i pubblicitari top italiani ai giovani film-makers. Marco Diotallevi, socio ADCI e fondatore di Plural | conversation agency, Federico Russo, socio ADCI e direttore creativo di Blue Hive e Lele Panzeri assegneranno il prestigioso premio alla Migliore Idea Creativa. Premio Reset-Dialogues on Civilizations Istituito dall’Associazione Reset di cui è direttore Giancarlo Bosetti, il Premio vuole segnalare l’opera che di più si mostra capace di smantellare pregiudizi e stereotipi aprendosi a una visione delle dimensioni altre che restituiscano allo spettatore, di ogni cultura, il senso di una comune umanità, nel rispetto dei diritti umani e con uno sguardo capace di trasmettere il senso della pari dignità che la condizione umana merita nelle più diverse forme di civiltà.Infine il Premio Junior Kids e Junior ragazzi, assegnati dalle scuole elementari e medie del territorio di Capalbio.

CAPALBIO CINEMA
Capalbio Cinema, fondato nel 1994 da Stella Leonetti, è diretto da Tommaso Mottola. Il Festival è organizzato in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, ed è sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, ICE-Italian Trade Agency, ANICA e BNL Gruppo BNP Paribased è patrocinato da AGPC, ADCI, AGISSCUOLA, FICE, SNGCIe dalle maggiori associazioni cinematograficheitaliane.

XIII VALDARNO CINEMA FEDIC – dal 6 al 10 maggio a San Giovanni Valdarno

Ricevo e volentieri pubblico

valdarno fedic

www.cinemafedic.it

  • La 33° edizione di Valdarno Cinema Fedic si svolgerà a San Giovanni Valdarno dal 6 al 10 maggio presso il Cinema Masaccio.
  • Il festival verrà inaugurato il 6 maggio con la versione restaurata di Roma città aperta di Roberto Rossellini presentato dal Direttore di Film Tv Mauro Gervasini.
  • Il Premio Marzocco alla carriera viene assegnato ad Abel Ferrara che venerdì 8 sarà presente al festival e al centro di una masterclass moderata dal direttore artistico Simone Emiliani e da Sergio Sozzo, vicedirettore di Sentieri Selvaggi.
  • Tra gli altri eventi in programma: l’omaggio a Franco Piavoli dove il regista presenterà quattro suoi corti (Emigranti, Evasi, Le stagioni, Domenica sera) e il lungometraggio Voci nel tempo e modererà e commenterà i film dello Spazio Fedic.
  • L’anteprima del festival “Aspettando Valdarno Cinema Fedic” (martedì 5) con Fino a qui tutto bene di Roan Johnson alla presenza dei tre protagonisti Guglielmo Favilla, Paolo Cioni e Alessio Vassallo e il 2° episodio di L’eredità di Napoleone alla presenza dei Licaoni Francesca Detti e Alessandro Izzo.
  • La mattinata Fedic scuola con Educazione affettiva alla presenza di Federico Bondi, uno dei due registi del film assieme ai maestri Matteo Bianchini e Paolo Scopetani e gli alunni Giulia Brusoli e  Filippo Mureddu; il premio Fedic a Io sto con la sposa (sabato 9) che sarà seguito da un convegno sul crowdfunding dove parteciperanno Ugo Baistrocchi (funzionario MiBACT), Stefania Ippoliti (Responsabile Mediateca e Area Cinema Fondazione  Sistema Toscana, Presidente Italia Film Commissions), Terenzio Cugia di Sant’Orsola (distributore Cineama).
  • La proiezione di Lei disse sì di Maria Pecchioli (domenica 10) alla presenza della regista e delle due protagoniste Ingrid Lamminpää e Lorenza Soldani preceduto dal concerto dei Rio Mezzanino.
  • La masterclass con Carlo Delle Piane, giovedì 8 dalle 21.45.
  • Ci saranno 23 film in concorso e le sezioni collaterali Spazio Fedic e Spazio Toscana. La giuria è presieduta dal critico cinematografico e direttore di festival Steve Della Casa ed è composta dall’attrice Valentina Carnelutti e dalla redattrice di movieplayer.it Valentina D’Amico.

AHN SUNG-KI ospite al 13° FLORENCE KOREA FILM FEST

Ricevo e volentieri pubblico

Torna a Firenze il festival dedicato al meglio della cinematografia sud coreana dal 20 al 29 marzo

Ahn Sung Ki_UnbowedLa star Ahn Sung-ki al 13° Florence Korea Film Fest
L’attore coreano, ospite a Firenze, ha intrepretato 100 film. Quest’anno il festival approda anche a Milano.

Sarà la star del cinema sud coreano Ahn Sung-ki, l’attore che ha interpretato cento film, l’ospite d’onore della 13esima edizione del Florence Korea Film Fest, che si terrà dal 20 al 29 marzo al cinema Odeon di Firenze. La rassegna cinematografica dedicata al cinema sud coreano è diretta da Riccardo Gelli, ideatore e fondatore del festival. All’attore coreano il festival consegnerà il premio alla carriera e dedicherà una retrospettiva in omaggio al suo percorso artistico.

Questa edizione del festival presenta un programma ricco di 54 titoli (tra cui 20 cortometraggi), la maggior parte dei quali in anteprima nazionale.

Confermate le quattro tradizionali sezioni della manifestazione: Orizzonti Coreani, dedicata alla cinematografia mainstream con titoli campioni d’incassi in Corea; Independent Korea, che ospita i film che non trovano spazio nella grande distribuzione; la Notte Horror, l’appuntamento per gli amanti del genere e la sezione “Corto, Corti”, la sezione dedicata  ai film brevi di giovani registi che saranno proiettati prima di ogni lungometraggio.

Ahn Sung-ki_Revivre

Il meglio del Florence Korea Film Fest approderà anche alla Casa del Cinema di Roma dal 26 al 28 aprile e allo Spazio Oberdan di Milano dal 19 al 24 giugno nell’ambito delle manifestazioni organizzate dalla Corea del Sud per Expo  2015.

Il Florence Korea Film Fest è organizzato nell’ambito della Primavera Orientale della Fondazione Sistema Toscana.

Informazioni: Florence Korea Film Fest; Via San Domenico, 101 – Firenze 50133;  Organizzazione: +39 055 50 48 516, Taegukgi – Toscana Korea Association ;  E-mail:info@koreafilmfest.com; Website: www.koreafilmfest.com; Cinema Odeon: 055 29 50 51

RIVER TO RIVER FLORENCE INDIAN FILM FESTIVAL: RITRATTI DI UNA GENERAZIONE

Ricevo e volentieri pubblico

Il festival dedicherà la prima retrospettiva europea alla star Irrfan Khan, conosciuto in tutto il mondo per ruoli in film come “Vita di Pi”, “The Millionaire”, “The Amazing Spiderman”, “Lunchbox” e la serie HBO “In Treatment”.

14° River to River Florence Indian Film Festival: ritratti di una generazione

l film festival si terrà a Firenze dal 6 al 12 dicembre,

a Roma (il 13 e 14 dicembre),

Milano (febbraio 2015)

e per il primo anno a Mumbai (marzo 2015).

In programma 40 film tra prime nazionali, europee e mondiali.

fandry_01  Lo sfruttamento della prostituzione minorile nei bordelli di Calcutta; le difficoltà di una madre single in un paese straniero; un concorso canoro per operai che cercano riscatto da una vita difficile; l’India rurale delle caste, le aspirazioni delle giovani generazioni, tra tradizione e mondo in evoluzione fino allo sport come elemento di rivincita personale: sono alcuni dei temi in programma per il 14° River to River Florence Indian Film Festival, unico festival italiano dedicato alla cinematografia indiana. Il festival si svolgerà a Firenze dal 6 al 12 dicembre, nel cartellone della “50 Giorni” (Cinema Odeon, Piazza Strozzi 2, Firenze), con oltre 40 film (in prima nazionale, europea e mondiale), tra novità del circuito indipendente e le ultime produzioni di Bollywood. Completano il programma la prima retrospettiva europea alla star indiana Irrfan Khan con 2 film in prima italiana (all’attore sarà consegnata l’onorificenza ‘Le chiavi della città’ dal sindaco di Firenze Dario Nardella, il 7 dicembre alle ore 20.30 presso il cinema Odeon); 5 eventi speciali; 2 incontri mattutini e 10 ospiti internazionali che animeranno le presentazioni dei film.

River to River Florence Indian Film Festival è ideato e diretto da Selvaggia Velo, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India e di FIND – India/Europe Foundation for New Dialogues, e realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e OAC, e Ufficio Nazionale del Turismo Indiano di Milano.

Dopo le date fiorentine il River to River si sposterà a Roma (13 – 14 dicembre) presso il Nuovo Cinema Aquila (via l’Aquila n.66), per una due giorni di film e inaugurerà il nuovo anno allo Spazio Oberdan di Milano (viale Vittorio Veneto n.2) a febbraio 2015. Per la prima volta (marzo 2015), il River to River Florence Indian Film Festival approderà con il “best of” dell’edizione fiorentina anche a Mumbai, in collaborazione con Pocket Films di Mumbai.

INAUGURAZIONE E CHIUSURA

qissa_irrfan khanIl River to River inaugura con il sorriso, sabato 6 dicembre (ore 20), con la prima italiana della commedia on the road Finding Fanny di Homi Adajana, grande successo al botteghino indiano, con un cast d’eccezione e tra i protagonisti la modella Deepika Padukone, sul ritrovamento a distanza di 30 anni di una lettera d’amore mai consegnata e il conseguente viaggio dei cinque protagonisti alla ricerca della destinataria. Il film sarà presentato dall’associate director Arunima Sharma. Sarà poi un’altra interpretazione della Padukone a chiudere il festival, venerdì 12 dicembre (ore 20), con la prima italiana del colossal Ram Leela di Sanjay Leela Bhansali, appassionante Romeo e Giulietta in salsa Bollywood, tra musiche e scenografie da sogno.

OMAGGIO A IRRFAN KHAN

Irrfan Khan, presto nei cinema con Jurassic World di Colin Trevorrow (il nuovo capitolo di Jurassic Park in uscita a giugno 2015), e conosciuto dal pubblico per la sua collaborazione con registi internazionali del calibro di Ang Lee nel film Vita di Pi (in cui interpreta Pi da adulto), Danny Boyle in The Millionaire, Marc Webb in The Amazing Spider-Man e Wes Anderson ne Il treno per il Darjeeling, sarà omaggiato dal festival con la prima retrospettiva europea dei suoi film, con la proiezione di tre film: Qissa di Anup Singh (in prima italiana domenica 7, ore 20.30 alla presenza del regista e di Irrfan Khan), storia di una bambina cresciuta come fosse un maschio dal padre e data in sposo ad una ragazza, Paan Singh Tomar di Tigmanshu Dhulia (prima italiana, lunedì 8, ore 17), biopic sul soldato dell’esercito indiano, campione dei 3000 metri, costretto a diventare un fuorilegge e il cult Il destino nel nome (venerdì 12, ore 16.30) di Mira Nair, sulle vicissitudini di una coppia indiana a New York che cerca di integrarsi nella vita della città. In programma, martedì 9 (ore 17), mercoledì 19 (ore 16.30) e giovedì 11 (ore 16), anche sette episodi della terza stagione della serie americana Hbo In Treatment, di cui l’attore è stato protagonista.

LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO

ramleela_06Il festival presenta cinque lungometraggi in concorso. Si parte domenica 7 dicembre (ore 17.30), con la commedia M Cream di Agneya Singh, la storia di formazione di un gruppo di amici che, grazie alla ricerca di una mitologica tipologia di hashish, rivaluteranno i loro valori e il loro stile di vita; lunedì 8 dicembre (ore 20.30) l’amore sarà protagonista nella prima europea di Mrs. Scooter di Shiladitya Moulik (che incontrerà il pubblico in sala), storia di sentimenti a bordo di una vespa e martedì 9 (ore 20.30) nel poetico Fandry di Nagraj Manjule, film pluripremiato e vincitore del Mumbai International Film Awards, che racconta la storia difficile tra un giovane dalit, appartenente agli intoccabili, e una compagna di classe appartenente ad una casta più alta. Mercoledì 10 dicembre, in occasione del Human Rights Day, alle ore 20.30, il festival presenta la prima italiana di Sold, del regista Premio Oscar Jeffrey Brown (che incontrerà il pubblico in sala). Prodotto da Emma Thompson e con David Arquette e Gillian Anderson nel cast, il film narra il problema dello sfruttamento della prostituzione minorile nei bordelli di Calcutta. A chiudere la selezione, giovedì 11 dicembre (ore 20.30), sarà presentata la prima italiana di I am Yours di Iram Haq, interpretato dall’attrice Amrita Acharia, tra le protagoniste della serie cult Il trono di spade, sulle vicende di una giovane madre single indo norvegese che vive ad Oslo e la difficoltà di far coesistere le due culture tra amore e solitudine.

DOCUMENTARI IN CONCORSO

Nella sezione Doc India, dedicata al cinema documentario in tutte le sue declinazioni, si parte lunedì 8 dicembre (ore 16) con il docu Goonga Pehelwan di Prateek Gupta, Mit Jani e Vivek Chaudhary, sulle vicende dell’omonimo campione di lotta indiano non udente e la sua corsa alle qualificazioni per le Olimpiadi di Rio del 2016, mentre martedì 9 dicembre (ore 18.30) sarà proiettata la prima mondiale di Chronicles of a temple painter di Shravan Katikaneni, storia di un uomo hindu che salva una neonata musulmana dallo scoppio di una bomba nella cittadina di Hyderabad, suscitando polemiche tra le due comunità. A seguire (ore 19.30), si terrà la prima italiana di That elephant from the bridge di Abhilash Vijayan, silenzioso ritratto della vita di un circo indiano. Giovedì 11 (ore 18.30) la musica sarà la protagonista in Champ of the camp di Mahmoud Kaabour, documentario su un concorso canoro tipo “X Factor” in stile Bollywood, a cui partecipano ogni anno moltissimi operai indiani che lavorano negli Emirati Arabi, che cercano nel concorso un riscatto da una vita difficile e lontana dagli affetti.

CORTOMETRAGGI IN CONCORSO

Le proiezioni dei cortometraggi in concorso al 14° River to River, tutti in prima italiana, si concentreranno in due giornate. La prima sarà incentrata su storie di vita quotidiana, domenica 7 dicembre (dalle ore 16), con la proiezione di 6 Cup Chai di Laila Khan, Dreamworks di Vishal Vittal, Hechki di Kartik Singh e My Dear Americans di Arpita Kumar, The Frame di Samvida Nanda. A fine proiezione i registi Laila Khan e Kartik Singh incontreranno il pubblico. La seconda giornata di corti, mercoledì 10 (dalle ore 17.30), parlerà di amore in tutte le sue declinazioni con i corti 8 to 8 di Pratim Dasupta, Bar Stools del duo Varun Bajaj e Neale Hemrajani, Chypre di Anish Dedhia, Int Café night di Adhiraj Bose e Stuff di Sofian Khan. Nel programma, giovedì 11 (ore 11), anche la Student Film Section, una selezione di cortometraggi in prima europea fuori concorso, provenienti dalle tre maggiori scuole di cinema indiane, il  Film and TV Institute di Pune, la Whistling Woods di Mumbai e il Prasad Film and TV Institute di Chennai.

EVENTI SPECIALI

Tra le novità di quest’anno le Online Stories, ovvero la società dell’India contemporanea raccontata attraverso internet e i suoi social dalla generazione di “registi 2.0”. In programma (domenica 7, ore 14.30) Hank and Asha di James E. Duff, film sull’amore ai tempi di internet nella storia d’amicizia tra una ragazza indiana, che studia a Praga, e un solitario newyorkese, in cui due estranei cercano una connessione profonda in un mondo iper-connesso; la prima europea di Acceptance (lunedì 8, ore 15) di Matthew Chan (presente in sala con i due attori Vinesh Nagrani e Pierre Cassini), storia autobiografica del regista, il cui compagno di stanza, grazie alla complicità dei social network, inganna gli amici fingendo di essere entrato ad Harvard. Completa la sezione (mercoledì 10, ore 18.30) Diary Of an Overly Reactive Middle Aged Teenager  di Prashant Sehgal, il ‘webcam diary’ di Saski, aspirante attrice a Mumbai, che racconta le giornate della giovane dal punto di vista della sua telecamera.

Tra gli eventi speciali il festival presenta tre documentari fuori concorso. Si inizia lunedì 8 dicembre (ore 11) con Upaj di Hoku Uchiyama, sull’incontro professionale e umano tra il guru della danza kathak Pandit Chitresh Das e la tap star afro americana Jason Smith mentre, alle ore 14.30, si parlerà di energia rinnovabile nella prima mondiale del docu Narmada – Power to the people di Fahar Samar, sul mastodontico progetto di costruzione di un ponte sulla diga del fiume Narmada. A chiudere la selezione, venerdì 12 (ore 18.30), la docu intervista Zakir Hussain: Sessions di Anisa Quereshi, su uno dei più conosciuti suonatori di tabla viventi. A fine proiezione Zakir Hussain, vincitore di 3 Grammy Award e compositore di musiche dei film di Francis Ford Coppola, sarà in collegamento via skype con il pubblico dell’Odeon.

Per il settimo anno consecutivo, il festival conferma la collaborazione con Pocket Films di Mumbai per Advantage India, il concorso di cortometraggi i cui due vincitori – Chappalled di Yusuf Abidin e Rani di Manish Sharma – saranno proiettati la serata finale, venerdì 12 dicembre alle ore 20. Il vincitore del primo premio di Advantage India  – The Frame di Samvida Nandi –   entra di diritto tra i 10 cortometraggi in concorso del festival.

PREMI

Il pubblico decreterà poi il miglior film, tra le varie sezioni del festival (lungometraggi, documentari e cortometraggi) che si aggiudicherà il River to River Doombo Audience Award.

Tutti i film saranno proiettati al Cinema Odeon (P.zza Strozzi n’2) e sono in lingua originale sottotitolati in italiano e in inglese.

EVENTI COLLATERALI

Incontri.

Domenica 7, alle ore 11.30, si terrà l’incontro Online Stories. Come i social media e le nuove tecnologie stanno cambiando l’India. Interverranno Troy Nachtigall, esperto di social media e professore presso l’Istituto Europeo di Design e Marco Restelli, indologo dell’Università Statale di Milano e giornalista (cinema Odeon – ingresso libero).

Lunedì 8, alle ore 12, a corollario del film Upaj, si terrà l’incontro L’arte di improvvisare tra musica e danza alla presenza di Rossella Fanelli, docente e performer di danza Kathak, Nihar Mehta, suonatore di tabla e Ernesto Tacco, docente e performer di tap dance (cinema Odeon –  ingresso libero).

Mercoledì 10 dicembre, alle ore 17, in occasione del Human Rights Day, sarà presentato il libro La scelta di Samir della giornalista Valeria Benatti, sul lavoro del pediatra indiano Samir Chaudhuri. La presentazione si terrà in collaborazione con il Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe. Saranno presenti il pediatra Samir Chaudhuri, fondatore e direttore di Child In Need Istitute – Cini India e l’autrice del libro Valeria Benatti (Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe,  Via Ghibellina 12a – ingresso libero).

Mostre e Musei

Martedì 9 dicembre, alle ore 19, sarà inaugurata la rassegna video River to River – OFF, una selezione di opere video dei quattro famosi artisti indiani contemporanei Anish Kapoor, Nikhil Chopra, Shilpa Gupta e Subodh Gupta, in collaborazione con il Museo Marino Marini e la Galleria Continua – San Gimignano/Beijing/Les Moulins. La mostra sarà visitabile fino al 12 dicembre compreso (Museo Marino Marini, Piazza S. Pancrazio – ingresso libero).

A partire da martedì 9 dicembre, il River to River, in collaborazione con il Museo Stibbert, organizza nelle giornate di martedì 9 (ore 12-13), mercoledì 10 (dalle 12 alle 13) e venerdì 12 (dalle 14 alle 15)  tre visite guidate alla collezione indiana del museo (Museo Stibbert, Via Stibbert 26 – sarà applicata una tariffa ridotta da 8 a 6 euro alle persone che si presentano con il biglietto del cinema). Durante la settimana del festival, il Museo Salvatore Ferragamo (Palazzo Feroni, Piazza S. Trinita 5) applicherà una tariffa ridotta da 6 a 3 euro alle persone che si presentano con il biglietto del cinema.

La 50 Giorni di Cinema Internazionale, è un progetto di Fondazione Sistema Toscana (Fst), sostenuta da Regione Toscana, Comune di Firenze e Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Da quest’anno il River to River Florence Indian Film Festival inaugura una nuova collaborazione con il luxury hotel J.K. Place Firenze, che accoglie i suoi ospiti internazionali in un’atmosfera esclusiva e riservata nel cuore della città. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, River to River conferma la collaborazione con l’azienda Salvatore Ferragamo da sempre attenta al dialogo con il mondo della cultura, dell’arte e del cinema. Mediapartner il sito di cinema  taxidrivers.it. Il festival si avvale inoltre della collaborazione degli sponsor: Klopman, Latte Maremma e Instyle. Tra i partner: Four Seasons Hotel Firenze, Palazzo Tornabuoni, Hotel Roma, Pensione Canada, Vini Mazzei, Amblè, Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe, Museo Marino Marini, Galleria Continua-San Gimignano/Beijing/Les Moulins, Museo Stibbert, Teatro del Sale. Hair&makeup di Irrfan Khan a cura di Gabrio Staff Olimpo.

Durante la settimana del festival a Firenze, l’Odeon Bistro ospiterà la cucina indiana del ristorante Royal India.

Biglietti: Biglietto unico intero 6 euro, ridotto 5 euro; Biglietto giornaliero intero 10 euro, Biglietto giornaliero ridotto 8 euro (studenti, soci Coop, soci Arci, possessori biglietto Museo Stibbert e Museo Salvatore Ferragamo).

Abbonamenti: Abbonamento intero 40 euro, Abbonamento ridotto studenti 30 euro. Sono previste convenzioni con Trenitalia e pacchetti viaggio, per info consultare il sito della 50 Giorni http://www.50giornidicinema.it/908-2/ o sul sito Box Office Toscana attraverso il link http://eventi.boxofficetoscana.it/50giorni/

LA CITTA’ CHE SALE – 24 e 25 novembre a Siena

Ricevo e volentieri pubblico

città che saleA Siena il 24 e il 25 novembre al Nuovo Cinema Pendola

Il SOGNO DELL’ARCHITETTO NELLA CITTÀ CHE SALE

Al via la rassegna firmata da Campo&Controcampo che racconta  il mondo urbano attraverso il cinema tra visioni futuristiche e speculazione edilizia, utopie architettoniche e degrado delle periferie 

Con proiezioni no stop, incontri d’autore ed anteprime apre i battenti “La città che sale”, la rassegna cinematografica promossa da Campo&Controcampo-Storie di Cinema di cui è Presidente Simone Petricci, Camera di Commercio di Siena, Fondazione Sistema Toscana e Cooperativa Nuova Immagine-Cinema Nuovo Pendola e realizzata con il patrocinio di Comune di Siena, Università degli Studi di Siena e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Siena.

Fonte_meravigliosaUna due giorni di grande cinema – con la direzione artistica di Giovanni Maria Rossi e Claudio Carabba – in programma lunedì 24 e martedì 25 novembre a Siena presso il Cinema Nuovo Pendola, dove sono protagonisti i film e gli autori che in oltre un secolo e mezzo di storia del cinema, hanno raccontato il mondo urbano tra visioni futuristiche e speculazione edilizia, utopie architettoniche e degrado delle periferie e che in questa rassegna sono collocati in due giornate tematiche che offrono interessati spunti di riflessione: “Il sogno dell’architetto”, e “Le mani sulla città: speculazione edilizia, criminalità organizzata e il malessere delle periferie” e faranno da preludio alla tavola rotonda sul tema “La città del futuro” prevista nella primavera del 2015.

Locandina-film-Manhattan-1979.-La-panchina-dove-sono-seduti-Allen-e-la-Keaton1Lunedì 24 novembre si comincia con le visioni di città dei grandi architetti: dall’esplosione fantasiosa dell’Art Nouveau a cavallo dei secoli XIX e XX all’esperienza razionalista di Walter Gropius e del Bauhaus; dalla genialità di Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e Oscar Niemeyer alle ipermediatiche archistar contemporanee (Frank Gehry, Norman Foster, Jean Nouvel, Arata Isozaki, Renzo Piano, Santiago Calatrava, Massimiliano Fuksas ecc.).  I film selezionati tracciano un itinerario ideale che è cominciato con Berlino, sinfonia di una grande città di Walter Ruttmann (Germania 1927), un classico del cinema muto che celebra l’esaltazione della vita di una grande città “moderna” dal primo risveglio alla notte per approdare a La fonte meravigliosa il film di King Vidor (Usa 1949) che sarà proiettato alle 16 e che in chiave di melodramma fa rivivere le idealità estetiche e le battaglie civili di giganti solitari come Lloyd Wright nella giungla d’asfalto di New York. Sullo schermo alle 18.30 anche la Manhattan di Woody Allen (Usa 1979), insuperata dichiarazione di amore e odio per l’icona principe della metropoli e del cinema stesso. Alle 21.15 è prevista la proiezione di Caro diario (ep. In Vespa) di Nanni Moretti (Italia-Francia 1993). Chiude la giornata l’anteprima senese del recentissimo Medianeras (2011) dell’argentino Gustavo Taretto, un film che trasferisce nella babele architettonica di Buenos Aires le nevrosi e la solitudine della gioventù urbana del mondo.  Le proiezioni saranno arricchite dagli interventi degli architetti urbanisti Giovanni Maffei Cardellini e Augusto Mazzini. 

caro-diarioLa seconda giornata in programma martedì 25 novembre è ispirata al tema “Le mani sulla città: speculazione edilizia, criminalità organizzata e il malessere delle periferie” e propone una selezione di film che raccontano la deriva del secondo dopoguerra determinata dallo sviluppo sregolato dei piani urbanistici e l’intreccio perverso tra potere politico, organizzazioni criminali ed edilizia selvaggia, che ha cambiato il volto e l’anima stessa delle città, creando sacche di marginalità nelle periferie delle grandi metropoli che diventano rifugio dei gruppi sociali più sfavoriti, delle etnie più deboli, degli immigrati meno protetti, della malavita piccola e grande.           

medianeras3“LA CITTÀ CHE SALE” è una produzione Campo&Controcampo-Storie di Cinema, Camera di Commercio di Siena, Fondazione Sistema Toscana e Cooperativa Nuova Immagine-Cinema Nuovo Pendola, realizzata con il patrocinio di Comune di Siena, Università degli Studi di Siena e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Siena.

Le proiezioni pomeridiane sono a ingresso libero.

Le proiezioni serali sono a pagamento: 5 € intero, 3,50 € per studenti con tessera DSU

Info: campoecontrocampo.it

IL CINEMA ITALIANO ALLA CONQUISTA DELL’AMERICA LATINA

Ricevo e volentieri pubblico

Il cinema italiano alla conquista dell’America Latina

Alla 30ma edizione del Festival Internazionale di Guadalajara, l’Italia Ospite d’Onore: 30 film, delegazioni artistiche, incontri di Mercato,  premi speciali per Bernardo Bertolucci e Bruno Bozzetto.

Con l’iniziativa ‘Italia in America Latina’ la collaborazione di enti pubblici e privati per lo sviluppo del nostro cinema nel mercato del continente.

In occasione della 30ª edizione del Festival di Guadalajara (6-15 marzo 2015), uno degli appuntamenti di punta per il cinema di tutta l’America latina, ICE Agenzia, Istituto Luce Cinecittà e ANICA, uniti sotto il marchio ITALIA all’interno dell’iniziativa ‘Italia in America Latina’, organizzeranno e coordineranno in Messico un eccezionale progetto per la promozione del cinema italiano all’estero.

L’evento è reso possibile grazie al finanziamento del Mibact e del Ministero dello Sviluppo Economico e con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri.

Circa 30 film della recente produzione italiana verranno presentati in uno speciale Focus del Festival, che quest’anno vede l’Italia come Invitato d’Onore. I film saranno accompagnati da una nutrita delegazione artistica. In parallelo, l’ampio stand italiano all’interno dello spazio del Mercato ospiterà incontri e iniziative commerciali, mentre vari eventi di promozione delle eccellenze e unicità del Made in Italy attraverseranno il Festival e la città – così come indicato dal sottosegretario agli Esteri Mario Giro, lo scorso novembre al ritorno dalla visita in Messico cui era seguita la firma di un accordo di collaborazione tra i due Paesi.

Un’occasione duplice: un viaggio nel cinema italiano per una platea nuova, e uno scambio per produttori e operatori italiani con uno dei mercati più vivaci del panorama internazionale.

 

Due premiazioni – e premiati – speciali impreziosiranno il calendario delle proiezioni.

Bernardo Bertolucci riceverà personalmente il Premio Mayahuel Guadalajara Internacional, per il suo apporto alla cinematografia mondiale e per l’influenza riconosciuta su un grande numero di cineasti latinoamericani. Per l’occasione sarà organizzata, con il supporto di Luce-Cinecittà, una retrospettiva di suoi film con copie sottotitolate in spagnolo.

L’altro riconoscimento sarà per Bruno Bozzetto, genio dell’animazione italiana e mondiale, del quale il pubblico del Festival potrà vedere tutti i lungometraggi appena restaurati.

Questi e altri eventi in programma a Guadalajara segnano la stretta collaborazione di enti pubblici e privati, ciascuno secondo le proprie specificità e con la condivisione di risorse finanziarie e professionali, secondo l’indicazione del Viceministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, con il sostegno del Direttore Generale Cinema, Nicola Borrelli, attuata dai presidenti di Ice, Riccardo Monti, di Istituto Luce Cinecittà, Roberto Cicutto, e di ANICA, Riccardo Tozzi. Nel processo saranno coinvolti tutti gli altri attori del settore: Unefa (Distributori film italiani all’estero), Film Commission, Agpci (Giovani produttori Cinematografici), Apt (Produttori televisivi), Doc/it (Associazione documentaristi italiani), Cartoon Italia (Produttori di Animazione), Aziende tecniche ecc.

Il Cinema italiano che si fa davvero Sistema, secondo l’intenzione già comunicata alla stampa a Cannes, con l’appuntamento di Guadalajara vive così una significativa prova sia della propria specifica spinta a internazionalizzarsi, che come fattore di promozione all’estero per tutta l’industria italiana.

Il programma definitivo della presenza del Cinema italiano e degli eventi connessi a Guadalajara 2015 sarà illustrato durante il prossimo Festival di Berlino, in febbraio.