VENEZIA 72: RABIN, THE LAST DAY di Amos Gitai vince il Premio Speciale Diritti Umani – HRNs Award 2015

Dal sito ufficiale della Mostra

HRNs Award 2015 – Premio Speciale Diritti Umani
72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
La Biennale di Venezia

19570-Rabin_the_Last_Day_1_-_AssassinationHRNs Award – Premio Speciale Diritti Umani alla 72° Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica – La Biennale di Venezia 2015 al miglior film espressione di una
cultura per la difesa dei diritti umani, la tutela dei diritti civili, la valorizzazione delle
diversita’ culturali.
La Giuria HRNs Award a Venezia 72°: Giulia Grassilli – Human Rights Nights, Roberto Silvestri – critico cinema Pagina99, Hollywood Party, Giancarlo Zappoli – critico cinema MyMovies, Festival Bellinzona, Marco Zucchi – giornalista, Rete Svizzera Italiana, HumaReels – collettivo di giovani critici e cineasti cinema rappresentati a Venezia da Sebastiano Ceba, Fabrizio Cavallaro, Simone Gambelli, ha conferito il Premio HRNs Award 2015 al film:
RABIN, THE LAST DAY di Amos Gitai
perche’ fa capire, anche al di la’ della tragica questione israelo-palestinese,
l’inconciliabilita’ tra diritti umani e presunti diritti divini.

La Giuria HRNs Award – Venezia 72 segnala inoltre l’importanza dei seguenti film per la
loro forte espressione cinematografica della questione dei diritti umani:

IN JACKSON HEIGHTS di Frederick Wiseman

HUMAN di Yann Arthus-Bertrand

NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari

A’ PEINE J’OUVRE LES YEUX di Leyla Bouzid

VIVA LA SPOSA di Ascanio Celestini

HRNs Award e’ promosso da Human Rights Nights, organizzazione no profit che opera da oltre 10 anni per la promozione dei diritti umani e la tutela dei diritti civili. Membro
fondatore di Human Rights Film Network, collabora a livello internazionale con i piu’
importanti festival del cinema dei diritti umani nel mondo. Dal 2001 organizza a Bologna
in Italia il festival Human Rights Nights.

GUERRE E PACE FILMFEST – dal 13 al 19 luglio a Nettuno (ROMA)

Ricevo e volentieri pubblico

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GUERRE E PACE FILMFEST
13/19 luglio a Nettuno (Roma)

La tredicesima edizione a ingresso gratuito con lungometraggi, libri e documentari dell’Istituto Luce
per raccontare il tema
Scontro di civiltà?

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Si tiene a Nettuno (Roma) dal 13 al 19 luglio 2015 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il complesso di Forte Sangallo, la tredicesima edizione del Guerre & Pace Filmfest, vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi e la consulenza artistica di Filippo Soldi. Una settimana con proiezioni di lungometraggi, documentari – in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, ma anche, libri – in collaborazione con le principali case editrici e cortometraggi. Il tema di questa edizione è: Scontro di civiltà?. Un tema ampio e molto attuale che consente di realizzare un percorso per raccontare le linee di frattura tra le civiltà, la convivenza tra la cultura Occidentale e quella Islamica.

Fango-e-GloriaL’apertura del festival è dedicata ai 100 anni dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, un evento realizzato in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà con la proiezione, lunedì 13 luglio alle ore 21:00, del film Fango e Gloria di Leonardo Tiberi, con Valentina Corti ed Eugenio Franceschini, che narra le vicende dei milioni di giovani coinvolti in quel tragico evento, utilizzando come simbolo proprio colui che sarà prescelto per rappresentare l’enorme schiera dei caduti anonimi: il Milite Ignoto. Il film ha vinto il Premio speciale Nastri d’Argento Docufilm e Storia 2015.

timbuktuTra gli altri lungometraggi proiettati, Uomini di Dio, di Xavier Beauvois, un monastero in mezzo ai monti del Maghreb, negli anni Novanta. Otto monaci cistercensi francesi vivono serenamente in mezzo alla popolazione musulmana di un vicino villaggio, aiutando le persone con la medicina e dando loro ciò che manca e di cui hanno bisogno. Quindi, il pluripremiato Timbuktu, di Abderrahmane Sissako, ambientato nell’antica città del Mali, ora governata dai fondamentalisti islamici, dove vive pacificamente Kidane, con la moglie Satima, la figlia Toya e il pastore dodicenne Issan. In città, la gente soffre impotente per il regime di terrore imposto dagli jihadisti, determinati a controllare la loro fede… Gli attentati del luglio 2005 nella capitale inglese sono al centro di London River, di Rachid Bouchareb, interpretato da Brenda Blethyn. Il regista Rachid Benhadj ci porta i Profumi di Algeri, con Monica Guerritore, storia di una fotografa algerina che vive in Francia e un giorno riceve una chiamata d’aiuto della madre che la porta a fare ritorno in patria. lone_survivorLa vera storia di quattro Navy Seals impegnati in una missione segreta militare americana in Afghanistan per neutralizzare un gruppo di al-Qaeda è al centro di Lone Survivor, di Peter Berg, con un cast che comprende Mark Wahlberg ed Emile Hirsch. Quindi, domenica 19 luglio, Pitza e datteri, di Fariborz Kamkari, con Giuseppe Battiston, sulla pacifica comunità musulmana di Venezia sfrattata dalla sua moschea da un’avvenente parrucchiera che la trasforma in un salone di bellezza.

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La sezione Documentari realizzata in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà, presenta lavori che raccontano svariati argomenti, dalla storia delle rivolte arabe del 2011, in Terre d’Islam, di Italo Spinelli e Alberto Negri all’immigrazione di Terra di transito, diretto da Paolo Martino che racconta di Rahell, fuggito bambino dall’Iraq per rifugiarsi in Siria, fuggito dalla Siria per unirsi ad alcuni componenti della sua famiglia che vivono in Svezia ed entrato in Italia senza visto né passaporto. Il regista Roland Sejko in Anjia – La nave ritrova, 20 anni dopo, i protagonisti dell’esodo dall’Albania all’Italia del marzo 1991. In Profezia. L’Africa di Pasolini, di Gianni Borgna e Enrico Menduni si racconta di come, dopo Accattone, Pasolini cercò in Africa la genuinità contadina e quella forza rivoluzionaria che invano aveva cercato nel suo Friuli e poi nel sottoproletariato romano. Renato Besana in Italia e Islam – Dalla guerra di Libia a Nassirya descrive le radici lontane del rapporto tra Italia e Islam, dalle annessioni coloniali in Africa orientale alla fine dell’Ottocento e dal conflitto italo-libico fino all’attentato di Nassirya in Iraq. Infine, 9 X 10 Novanta, nove registi, tra cui Costanza Quatriglio e Alice Rohrwacher, chiamati a festeggiare i 90 anni dell’Istituto Luce con 9 piccoli film di 10 minuti, con immagini scelte fra le migliaia di ore di filmati dell’Archivio Luce.

cover_war_landscapes_50x70Ma Guerre&Pace FilmFest vuol dire anche presentazioni di libri: sei sono le presentazioni che si terranno durante il festival sempre alle ore 20:30, prima delle proiezioni dei lungometraggi. Sei libri che raccontano gli scontri di natura ideologica, economica, culturale, religiosa, politica, storica da cui spesso derivano i conflitti. Cosa lega la morte di Carlo Giuliani avvenuta a Genova nel luglio 2001 a quella di Ilaria Alpi in Somalia nel 1994, si chiede Giulio Laurenti nel suo La madre dell’uovo. Ma lo spinoso argomento de La guerra al tempo dei droni, di Gianfranco Bangone. Quindi, le storie vere di tre ragazzi che, negli anni del Fascismo, fronteggiarono le leggi razziali, in Adele, Celeste e Giorgio, realizzato dall’Associazione La Tamerice. Antonio Riccio racconta le Violenze dei Goumiers, memorie traumatiche della Seconda Guerra Mondiale sui monti Aurunci, mentre il giornalista Alfredo Macchi racconta con emozionanti fotografie, in War Landscapes, quindici anni di lavoro giornalistico in zone di conflitto con immagini colme di gente, dolore, urla e frastuono. Infine, domenica 19 luglio, Bruno Ballardini racconta in Isis Il marketing dell’Apocalisse quanto si sia spostato sui media il terreno di scontro principale di ogni conflitto.


Il Guerre & Pace FilmFest è un’iniziativa realizzata con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri; con il patrocinio e contributo della Regione Lazio e della Città di Nettuno; con il supporto e la collaborazione di Luce Cinecittà, Comitato Atlantico Italiano, Università Civica di Nettuno Andrea Sacchi, Pro Loco Nettuno e Libreria Fahrenheit 451; la partnership di Nero Digitale, Ciprari Legnami&Prefabbricati S.r.l. e Trattoria Romolo e la media partnership di Cinecittà News.

Per maggiori informazioni
www.guerreepacefilmfest.it
o
rganizzazione@guerreepacefilmfest.it
cell.  339 2781522

VENEZIA 2015: LA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA FESTEGGIA L’EDIZIONE 30 CON PETER MULLAN

Ricevo e volentieri pubblico

VENEZIA 2015: la SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA festeggia la 30. EDIZIONE con un OSPITE D’ONORE, l’attore e regista PETER MULLAN (Palma d’oro per “My Name Is Joe” di Ken Loach e Leone d’oro per “Magdalene”), e la proiezione come Evento di Apertura del suo film “Orphans”, PREMIO SPECIALE – SIC 30 come MIGLIORE OPERA PRIMA della storia della SETTIMANA DELLA CRITICA.

www.sicvenezia.it 

Peter Mullan043 - Copia

Giunta all’importante traguardo della 30. edizione, la SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA (2/12 settembre 2015) – sezione indipendente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – è felice di annunciare un ospite d’onore: l’attore e regista PETER MULLAN riceverà infatti il PREMIO SPECIALE – SIC 30, un riconoscimento (votato dagli iscritti del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani) con cui la Settimana della Critica ha scelto di festeggiare la propria storia, segnalando la migliore opera prima presentata nel corso di questi trent’anni di cinema

Tra le decine di esordi che hanno segnato la storia della sezione, infatti, a imporsi è stato ORPHANS, il film di Mullan presentato con successo alla SIC nel 1998: già noto come attore (in quello stesso anno aveva vinto la Palma d’oro per la sua prova in My Name Is Joe di Ken Loach), il neo-regista – futuro Leone d’oro per Magdalene – sorprese pubblico e critica con un “gioco al massacro” venato di humour nero, una crudele cronaca familiare che vede quattro fratelli adulti e tutt’altro che affiatati riunirsi a Glasgow per piangere la morte della madre. A oltre quindici anni dalla sua uscita, giovedì 3 settembre Orphans sarà presentato di nuovo a Venezia (per gentile concessione di Park Circus Limited), come Evento Speciale d’apertura della 30. Settimana Internazionale della Critica, pronto a stupire una nuova generazione di spettatori per la maturità con cui sa dosare umorismo e drammaticità, trovando i suoi momenti migliori – spiegava il regista nel ’98 – “quando non si sa se mettersi a ridere o scoppiare a piangere“. Inoltre, Peter Mullan sarà al Lido per accompagnare il film e incontrare il pubblico e la stampa.

Nato nel 1959 a Glasgow, Peter Mullan inizia a recitare nel teatro cittadino all’età di dieci anni. Diventa membro della Wildcat Theatre Company e poi comincia a lavorare al Glasgow Tron Theatre. Ben presto si rivolge al cinema e alla televisione, partecipando a film come Riff Raff My Name Is Joe di Ken Loach, Piccoli omicidi tra amici e Trainspotting di Danny Boyle, Miss Julie di Mike Figgis, Le bianche tracce della vita di Michael Winterbottom, Young Adam di David Mackenzie, Boy A di John Crowley, Harry Potter e i doni della morte di David Yates, Tirannosauro di Paddy Considine, War Horse di Steven Spielberg; e a serie tv come The FearTop of the Lake eOlive Kitteridge.

Come regista ha diretto numerosi corti (tra cui i pluripremiati Good Day for Bad Guys Fridge) e tre lungometraggi: Orphans (1998), Magdalene (2002, Leone d’oro alla Mostra di Venezia) e Neds (2010, Miglior film al Festival di San Sebastian).

Nella “cinquina” dei film più votati dai critici, accanto al vincitore Orphans, figurano Desordre di Olivier Assayas (1986), Mondo Grua di Pablo Trapero (1999), Tutta colpa di Voltaire di Abdellatif Kechiche (2000) e La ragazza del lago di Andrea Molaioli (2007).


Siamo orgogliosi di festeggiare con Peter Mullan e il suo magnifico film d’esordio, Orphans, un compleanno davvero speciale per la Settimana Internazionale della Critica – dichiara Francesco Di Pacedelegato generale della SIC . Trent’anni di lavoro, passione e grandi soddisfazioni, in cui la nostra sezione ha tenuto a battesimo autori che si sono poi affermati a livello internazionale. A tutti coloro che nel tempo hanno contribuito al successo della SIC, ai colleghi critici che si sono avvicendati nelle commissioni di selezione e ai delegati generali che hanno coordinato il loro lavoro, va il mio saluto e il mio ringraziamento”. 

***

Da sempre impegnata nella ricerca, promozione e valorizzazione di nuove voci e talenti emergenti del cinema mondiale, la Settimana Internazionale della Critica – fondata nel 1984 da Lino Micciché – ha scoperto e lanciato giovani registi presto diventati autori di punta nel panorama italiano e internazionale: oltre a Peter Mullan citiamo almeno Kevin Reynolds (Fandango, 1985), Olivier Assayas (Désordre, 1986), Carlo Mazzacurati (Notte italiana, 1987), Paolo Benvenuti (Il bacio di Giuda, 1988), Bruce Weber (Let’s Get Lost, 1988), Pedro Costa (O sangue, 1989), Sergio Rubini (La stazione, 1990), Cédric Kahn (Bar des rails, 1991), Bryan Singer (Public Access, 1993), Harmony Korine (Gummo, 1997), Roberta Torre (Tano da morire, 1997), Pablo Trapero (Mundo grua, 1999), Vincenzo Marra (Tornando a casa, 2001), Salvatore Mereu (Ballo a tre passi, 2003), Dito Montiel (A Guide to Recognizing Your Saints, 2006), Andrea Molaioli (La ragazza del lago, 2007), Alix Delaporte (Angèle et Tony, 2010), Matteo Oleotto (Zoran, il mio nipote scemo, 2013).
Inoltre, fra gli autori scoperti dalla SIC e vincitori del Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis, ricordiamo Abdellatif Kechiche (La faute à Voltaire, 2000), Dylan Kidd (Roger Dodger, 2002), Ismaël Ferroukhi (Le grand voyage, 2004), Gianni Di Gregorio (Pranzo di ferragosto, 2008), Guido Lombardi (Là-bas, 2011), Ali Aydın (Muffa, 2012) e Noaz Deshe (White Shadow, 2013).

La Settimana Internazionale della Critica (Sic) è organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani nell’ambito della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La 30. edizione è resa possibile dal contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema, dal supporto di BNL Gruppo BNP Paribas, dal contributo della Regione del Veneto, dal sostegno di Circolo del Cinema di Verona,Tiziana Rocca Production Istituto Luce – Cinecittà. Media partners: FREDFestival Scope e Quinlan.

Il programma completo della 30. Settimana Internazionale della Critica sarà annunciato giovedì 23 giugno.

22 CAPALBIO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL – dal 9 al 12 luglio a Capalbio (GR)

Ricevo e volentieri pubblico

22 CAPALBIO
INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

9/12 LUGLIO A CAPALBIO (GROSSETO)

ARRIVANO IL SUNDANCE E LA GENERAZIONE STORYBOOMERS

Tante novità per il festival diretto da Tommaso Mottola, dal tema portante dell’edizione, gli Storyboomers, neologismo creato ad hoc, al workshop di sceneggiatura con il Sundance Festival, ai cortometraggi internazionali e italiani in anteprima assoluta, presentati dai registi.

Madrina l’attrice di Youth, Tatiana Luter

22_12303_Flash   Si tiene a Capalbio (Grosseto), dal 9 al 12 luglio 2015 a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – la ventiduesima edizione del Capalbio International Film Festival, fondato da Stella Leonetti, – con padrino all’epoca Michelangelo Antonioni – e diretto da Tommaso Mottola, che presenta il meglio della produzione internazionale di cortometraggi. Novità assoluta di questa edizione il primo Italy | Sundance Institute Screenwriters Workshop, in anteprima europea, un workshop, ideato sul modello del prestigioso Screenwriter’s Lab dell’istituto nello Utah fondato da Robert Redford, e sviluppato in collaborazione con New Cinema Network – l’hub creativo permanente di Fondazione Cinema per Roma, dedicato al supporto di film-maker indipendenti emergenti – e Fondazione Sistema Toscana. Il laboratorio consiste in un programma di 4 giorni, dall’8 all’11 luglio, studiati per offrire agli sceneggiatori indipendenti una full immersion per lavorare in modo intensivo sulle sceneggiature delle loro opere prime o seconde, con Joan Tewkesbury e Erin Cressida Wilson come advisors del laboratorio e alla presenza di Paul Federbush, direttore del Feature Film Program del Sundance. Il Laboratorio darà l’opportunità a otto sceneggiatori/registi indipendenti di sviluppare le proprie competenze sotto la guida di tutor internazionali. Attraverso sessioni individuali con i loro mentori, agli sceneggiatori/registi verranno insegnati strumenti e tecniche richiesti per migliorare le proprie sceneggiature e metodi per proporre i progetti sulla scena internazionale. Madrina di Capalbio Cinema 2015 l’attrice Tatiana Luter, volto emergente del cinema Italiano, interprete di Youth – La Giovinezza, di Paolo Sorrentino, ma già in Pasolini, di Abel Ferrara, nell’ultimo film diretto da Silvio Muccino, Le leggi del desiderio, nel nuovo film di Matteo Rovere, Italian Race, protagonista assoluta di Surrounded, di Federico Patrizi e Laura Girolami e di In the car,opera prima di Giuseppe Fulcheri. La Giuria del Gran Premio è formata dallo scrittore Maurizio Maggiani, dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Lamberto Sanfelice, dal montatore Michal Leszczylowski (montatore, tra gli altri di Sacrificio, di Andrei Tarkovsky, di Eat prey and die, Fucking Amal, Lilia forever e del recente Signorina Julie, di Liv Ulmmann) e dal giornalista Bruno Manfellotto. Quindi, la Giuria del Premio World of Maps è composta dal critico cinematografico Johnny Palomba, da Matthew Takata, curatore del Sundance Festival e da Alix Davonneau, addetta all’audiovisivo dell’ambasciata di Francia in Italia. Infine, i due panel Storyboomers curati da Federico Pontiggia e Laura Delli Colli.

PROGRAMMA

22_12445_VaricellaDurante le giornate del festival e in più location (Anfiteatro del Leccio, Cinema Tirreno, Spiaggia della Dogana, Piazza Magenta) saranno presentati una sessantina di cortometraggi internazionali, suddivisi in numerose sezioni, a partire dal Concorso Internazionale, con un unico corto italiano in competizione, Gas Station, di Alessandro Palazzi: l’Italia vista da chi guadagna pochi spiccioli a una stazione di rifornimento di benzina. Tra le anteprime internazionali, il corto scritto, diretto, montato e interpretato da Clara Aranovich, Primrose, improbabile storia d’amore tra due creature ambientata vicino il lago Kenaiin, in Alaska; quindi, il romeno Saudade, su una donna che chiama su Skype la sorella per chiederle se vuole la sua vecchia altalena. Spazio anche ad alcune anteprime italiane come Ave Maria, del palestinese/britannico Basil Khalil: il silenzio della preghiera delle suore di un convento in Cisgiordania interrotto da una famiglia ebrea di coloni che bussa alla loro porta dopo un incidente d’auto, ma anche il corto greco Joanna,la storia di una donna che scende ogni giorno al porto per trovare l’amore. Nella sezione sperimentale Onde Corte, tra le interessanti innovazioni del linguaggio cinematografico saranno presentati i due corti recentemente vincitori del Festival di Cannes, entrambi proiettati per la prima volta in Italia, il corto libanese d’animazione Waves’98, di Ely Dagher, la storia di Omar, a Beirut tra il dopoguerra negli anni ‘90 e il senso di decadenza odierno e Varicella, del ventiquattrenne Fulvio Risuleo, vincitore del Sony cinealta Discovery Prize, ovvero il premio assegnato al miglior cortometraggio della Semaine de la Critique e quest’anno in cinquina finalista ai Corti d’Argento con il suo precedente lavoro, Lievito madre. Quindi, una sezione di corti che rispondono alla domanda del tema principale del festival: Cosa ci aspettiamo dal futuro del cinema e della narrazione?, nella nuova sezione Storyboomers, dove si segnalano, tra gli altri, l’italiano Sexy Shopping, di Adam Selo e Antonio Benedetto, la storia di Miah, immigrato bengalese, che racconta a sua moglie la vita difficile che conduce in Italia, quindi il tedesco Bäre il corto israeliano True Colours, che racconta il mondo delle ragazze israeliane che creano video tutorial sul trucco. I bambini e i teenagers saranno quindi protagonisti rispettivamente della sezione Junior Kids e Junior Teens. Spazio infine a una sezione Work Safely, di corti sulla sicurezza sul lavoro (Premio Marsh), alla sezione Comedy e quella dedicata ai Diritti Umani, con una selezione di lavori che raccontano vari diritti, da quello del sesso per i disabili all’eutanasia.

ITALY | SUNDANCE INSTITUTE SCREENWRITERS WORKSHOP

Famoso per i suoi Laboratori per Sceneggiatori e Registi, che hanno sostenuto alcune delle voci principali del cinema indipendente, Il Feature Film Program del Sundance Institute ha collaborato con Capalbio Cinema, Fondazione sistema Toscana e Enwe Cine aNetwork – Fondazione Cinema per Roma per organizzare in Italia un Workshop per Sceneggiatori, aperto ai filmmakers europei. L’Italy | Sundance Screenwriter’s Workshop, nato dall’esperienza dei laboratori che Il Sundance organizza da anni in Utah, darà l’opportunità a otto sceneggiatori di lavorare in modo intensivo sulla propria sceneggiatura, in un ambiente che sostiene l’approccio innovativo e incoraggia gli autori ad esporsi al “rischio creativo”. Il workshop si svolge in sessioni di incontri uno-a-uno con i Tutor Creativi, durante i quali i partecipanti riceveranno indicazioni da un gruppo di sceneggiatori e filmmakers affermati. I Tutor Creativi affronteranno la sceneggiatura ponendosi dal punto di vista del fillmaker, guidando gli sceneggiatori verso la modalità più efficace per raccontare la loro storia. Tutors Joan Tewkesbury è regista, sceneggiatrice, produttrice e attrice americana. Ha avuto una lunga collaborazione con Robert Altman, avendo scritto due dei suoi film più acclamati dalla critica, Nashville (1975) e Thieves Like Us (1974), e in seguito ha diretto feature films, film per la televisione e serie televisive. Attualmente insegna Designed Obstacles, Spontaneous Response negli Stati Uniti, Israele e Giappone. Erin Cressida Wilson è drammaturgo, sceneggiatrice, docente e autrice americana. È conosciuta per il film Secretary (2002). Ha vinto l’Independent Spirit Award per la migliore sceneggiatura d’esordio. Ha anche scritto la sceneggiatura del thriller erotico Chloe, che ha reso famoso il regista Atom Egoyan.

I progetti selezionati:
Red Dust di Marco Amenta (Italia)
A Life Beyond Earth di Elisa Fuksas (Italia)
Italo Disco di Richard Garcia (Spagna)
Digger di Georgis Grigorakis (Grecia)
Twin Flower di Laura Luchetti (Italia)
237 Years di Ioana Maria Mischie (Romania)
Look Up di Fulvio Risuleo (Italia)
Pill #1618 di Domante Urmonaite (Lituania)

STORYBOOMERS
NCAPACE3Tema di questa edizione, una parola che non esiste: Storyboomers.

Così spiega il neologismo il direttore Tommaso Mottola: “Con questa parola Capalbio dà un nome a una generazione che sta per travolgerci con una esplosione di storie e di formati, e che sta rivoluzionando giorno dopo giorno il concetto di cinema in presa diretta. Grazie alla diffusione di sistemidi ripresa e montaggio (micro videocamere, smart phone, droni e go-pro), milioni di ragazzini digital born ma anche uomini e donne di ogni età si stanno impadronendo del linguaggio del cinemae accumulano ogni giorno negli hard disk miliardi di filmati, immagini, suonitutti in altissima definizione. Da qui al creare e caricare nella rete un numero incalcolabile di opere, il passo sta diventando sempre più breve. I festival saranno i primi ad essere travolti da racconti in presa diretta (selfie movies, autofiction, instamemories?), prodotti sino ad oggi tipici della scrittura. Capalbio dedica la sua 22ma edizionea questo Big Bangdel cinema prossimo venturo. Benvenuta la generazione Storyboomers!”

Nell’ambito proprio di Storyboomers, sabato 11 luglio, presso La Dogana, alle ore 00:15, a ridosso delle premiazioni finali del festival, l’evento speciale con la proiezione del lungometraggio N-Capace, alla presenza della regista, Eleonora Danco, alla sua opera prima, vincitrice del premio Ciak d’Oro Bello & Invisibile 2015 e di tanti altri premi e nominata nella cinquina 2015 dei Nastri d’Argento come Miglior Regista Esordiente. Dopo la morte della madre, in un viaggio tra Terracina e Roma, la protagonista, nello struggimento che la sovrasta, si ferma a parlare con anziani e adolescenti sul senso della vita…

ALTRI EVENTI

cloroTra i numerosi eventidel festival, venerdì 10 luglio per la sezione Dal corto al lungo, con la proiezione di Cloro, di Lamberto Sanfelice, accompagnato da un incontro con tutti gli autori ed il pubblico moderato da Laura Delli Colli. Quindi, sabato 11 luglio alle ore 11 presso Il Frantoio di Capalbio, la masterclass storyboomers dedicata al tema della fotografia al tempo delle tecnologie HD ultraleggere, con Luca Bigazzi– pluripremiato direttore della fotografia tra i più apprezzati nel mondo, autore tra gli altri dei film di Paolo Sorrentino. Quindi, presso Il Frantoio, a partire dalle ore 11:30, l’incontro Cinema du reel 2.0con il critico cinematografico Federico Pontiggia, alla presenza di tutti i registi del concorso e delle sezioni parallele, dei partecipanti al workshop ma anche delle giurie e di moltissimi creativi pubblicitari: partecipano Eleonora Danco e Costanza Quatriglio. In chiusura di festival, domenica 12 luglio, con l’introduzione di Laura Delli Colli, il lungometraggio Fango e Gloria di Leonardo Tiberi, con Valentina Corti ed Eugenio Franceschini, realizzato in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale e dei 90 anni dell’archivio Storico Luce, che narra le vicende dei milioni di giovani coinvolti in quel tragico evento, utilizzando come simbolo proprio colui che sarà prescelto per rappresentare l’enorme schiera dei caduti anonimi: il Milite Ignoto. Il film ha vinto il Premio speciale Nastri d’Argento Docufilm e Storia 2015.

CONCORSO INTERNAZIONALE – I PREMI E LE GIURIE

Gran Prix Capalbio. La giuria del Classico Premio di Capalbio quest’anno è composta dallo scrittore Maurizio Maggiani, dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Lamberto Sanfelice, dal giornalista Bruno Manfellotto e dal montatore Michal Leszczylowsky (montatore, tra gli altri, di Sacrificio, di Andrei Tarkovsky, ma anche di Confessioni Private, di Liv Ullmann e di Fucking Amal e Lilia forever). La giuria assegnerà quattro Premi: Il Premio al Miglior FilmCapalbio Cinema, consistente nel Premio D-Vision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per un periodo di una settimana) e il Premio Internozero (progettazione della locandina); Il Premio alla Miglior Regia, consistente nel Premio D-vision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per un periodo di una settimana); il Premio alla Miglior Fotografia, consistente nel Premio D-Vision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per una settimana) e infine il Premio Stella al miglior attore e miglior attrice del concorso. La giuria assegna anche il Premio Stella di Capalbiointestato alla fondatrice di Capalbio CinemaStella Leonetti e sarà assegnato al migliore attore e alla migliore attrice protagonista. Giuria Ri/Generazione: Premio World of Maps e Ri/Generazione LAB. La Giuria Ri/Generazioneè composta dal critico cinematografico Johnny Palomba, da Matthew Takata, Direttore della sezione internazionale del Feature Film Program del Sundance Institute e da Alix Davonneau, addetta all’audiovisivo dell’ambasciata di Francia in Italia. La giuria è stata chiamata ad assegnare entrambi i premi. ll premio “A World Of Maps” premia la miglior “Mappa” tra i film in concorso, ovvero il regista in grado di catturare il respiro del cambiamento con un tocco innovativo. ll Premio consiste nel Premio D-Vision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per un periodo di una settimana) e nel Premio Internozero (Progettazione della locandina). Il premio RI/GENERAZIONE LAB prevede l’assegnazione di una residenza a un regista promettente e meritevole; alloggerà a Capalbio per due settimane nel corso della prossima edizione 2016 con lo scopo di lavorare su un progetto dalla ideazione fino al trattamento di un primo lungometraggio. Il progetto si svolgerà sotto la guida di tutori del RI/GENERAZIONE LAB. Premio Adci Migliore Idea Creativa Assegnato dai creativi pubblicitari dell’Art Director’s Club, un Classico di Capalbio che da oltre dieci anni avvicina i pubblicitari top italiani ai giovani film-makers. Marco Diotallevi, socio ADCI e fondatore di Plural | conversation agency, Federico Russo, socio ADCI e direttore creativo di Blue Hive e Lele Panzeri assegneranno il prestigioso premio alla Migliore Idea Creativa. Premio Reset-Dialogues on Civilizations Istituito dall’Associazione Reset di cui è direttore Giancarlo Bosetti, il Premio vuole segnalare l’opera che di più si mostra capace di smantellare pregiudizi e stereotipi aprendosi a una visione delle dimensioni altre che restituiscano allo spettatore, di ogni cultura, il senso di una comune umanità, nel rispetto dei diritti umani e con uno sguardo capace di trasmettere il senso della pari dignità che la condizione umana merita nelle più diverse forme di civiltà.Infine il Premio Junior Kids e Junior ragazzi, assegnati dalle scuole elementari e medie del territorio di Capalbio.

CAPALBIO CINEMA
Capalbio Cinema, fondato nel 1994 da Stella Leonetti, è diretto da Tommaso Mottola. Il Festival è organizzato in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, ed è sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, ICE-Italian Trade Agency, ANICA e BNL Gruppo BNP Paribased è patrocinato da AGPC, ADCI, AGISSCUOLA, FICE, SNGCIe dalle maggiori associazioni cinematograficheitaliane.

ARRIVA LA XVI EDIZIONE DELLO SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Trieste,  2 – 10 luglio 2015

XVI edizione

 

XVI edizione per ShorTs International Film Festival a Trieste, la città sul mare, dal 2 al 10 luglio 2015. Un maxi schermo all’aperto in Piazza Verdi a Trieste, accanto al suo splendido Teatro adiacente a Piazza Unità proietterà una maratona dedicata ai migliori cortometraggi a livello internazionale, già vincitori di almeno un premio e provenienti da tutto il mondo.

BarboraBobulovaalta

89 i selezionati, tra gli oltre 1300 arrivati, che si contenderanno il premio di 10.000 per il miglior corto in assoluto. La Giuria è composta dall’attore e regista Pippo Delbono, l’attrice Chiara Caselli, il produttore per Rai Cinema Carlo Brancaleoni, il critico Luisa Morandini e la giornalista Emanuela Genovese. Il produttore Claudio Bonivento assegnerà invece il Premio speciale alla produzione italiana, mentre il pubblico decreterà il vincitore del Premio del Pubblico Trieste Caffè.

Al Cinema Ariston invece dieci opere prime italiane in gara affidate alla Giuria Nuove Impronte, composta dalla produttrice Francesca Cima, dal regista Francesco Patierno e dall’attrice Barbora Bobulova che a Trieste incontrerà il pubblico e racconterà la sua brillante carriera. Anche in questa categoria, il pubblico sarà chiamato a decidere chi si aggiudicherà il Premio del Pubblico Bakel.

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ShorTS come ogni anno rinnova la sua scommessa sui giovani talenti del nostro cinema:  protagonista della “Prospettiva”, lo spazio dedicato agli attori italiani emergenti, sarà Jacopo Olmi Antinori. Toscano, classe 1996, già attore teatrale, esordisce al cinema come protagonista nel film diretto da Bernando Bertolucci “Io e te”. Vince allo scorso Festival del Cinema di Venezia l’AKAI International Film Fest Award come migliore attore nel film “I nostri ragazzi” (2014) di Ivano de Matteo, interpretato assieme a  Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e la stessa Barbora Bobulova. Il film sarà proiettato il 10 luglio alle 21.30 al cinema Ariston con la presenza in sala sia di Jacopo Olmi Antinori che di Barbora Bobulova. I due attori inoltre incontreranno il pubblico giovedì 9 luglio alle 18.30 nello spazio del Teatro Verdi riservato al Festival.

E novità 2015 di ShorTS, un vero e proprio festival nel festival: SweeTS4Kids, con tanto di direttore artistico formato xs, Tommaso Gregori, 10 anni, cresciuto a pan e cinema.

In gara 27 cortometraggi da tutto il mondo – selezionati tra un centinaio – valutati dalla giuria composta da 101 bambini fra gli 8 e i 13 anni che assegnerà il premio al miglior corto. Le proiezioni si terranno all’Auditorium del Museo Revoltella mercoledì 8 e giovedì 9 luglio dalle 18.30.

Durante il Festival, si potrà inoltre visitare la città di Trieste sotto il profilo insolito dei “luoghi del cinema” attraverso le passeggiate Esterno/Giorno con il critico cinematografico Nicola Falcinella, giovedì 9 e venerdì 10 luglio dalle 18, si ripercorreranno con passeggiate a tema, le location e le storie delle tante opere per il grande schermo girate nella città giuliana, che per la caratteristica luce dei suoi tramonti sul mare, per la bellezza dei suoi storici edifici e della natura circostante è molto apprezzata dai registi di tutto il mondo, da Mauro Bolognini a Luchino Visconti, da Francis Ford Coppola a Cristina Comencini, da Anthony Minghella, a Giuseppe Tornatore.

 

In questa XVI edizione di ShorTS, non manca la sezione “Oltre il Muro” grazie alla quale dal 2009 il cinema di Maremetraggio è entrato nella Casa Circondariale di Trieste. Anche quest’anno una giuria di 14 detenuti sceglierà il miglior corto.

Non mancano incontri con attori e registi, eventi speciali, cocktail e happening con i protagonisti della cinematografia italiana e straniera; gran finale venerdì 10 luglio al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella Sala Bobi Bazlen, con la proclamazione dei film vincitori e la consegna dei premi della 16esima edizione di ShorTS International Film Festival.

Info e programma: www.maremetraggio.com

30°EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLE CERASE, AL VIA IL TOTO/CILIEGIA

Ricevo e volentieri pubblico

30°EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLE CERASE, AL VIA IL TOTO/CILIEGIA

I FAVORITI PER IL MIGLIOR FILM:

FRANCESCO MUNZI, NANNI MORETTI E SAVERIO COSTANZO

LE TERNE CON TUTTE LE ALTRE CANDIDATURE

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Al giro di boa della 30esima edizione del Festival delle Cerase parte il toto-ciliegia: la giuria popolare si è riunita per scegliere le terne, tra cui sceglieranno, il vincitore per le varie categorie, tra i ventisette film in gara. A contendersi domenica 7 giugno (alle ore 20,00 nel Cortile di Palazzo Orsini di Monterotondo) il titolo di Miglior Film saranno: Anime Nere di Francesco Munzi, Mia madre di Nanni Moretti, Scusate se esisto di Riccardo Milani. In pole position per la ciliegia d’oro per la Migliore Regia c’è Saverio Costanzo con Hungry Hearts, ancora Nanni Moretti con Mia Madre e Vittorio Moroni con Se chiudo gli occhi non sono più qui. 

Il-giovane-favoloso-sinossi-ufficiale-e-prima-clip-del-film-di-Mario-MartoneI protagonisti della sfida per il Migliore Attore sono Alessandro Gassman per Il nome del figlio e Se Dio vuole e Elio Germano per Il giovane favoloso. A sfidarli anche un altro interprete d’eccezione Riccardo Scamarcio per Nessuno si salva da solo. In lizza per il premio di Migliore Attrice: Margherita Buy per Mia madre, Alba Rohrwacher per Hungry Hearts e Valeria Solarino per La Terra dei Santi di Fernando Muraca. Nella sfida femminile per il titolo di Attrice Rivelazione troviamo Daniela Marra sempre per la Terra dei Santi, Greta Scarano, protagonista di Senza nessuna pietà e Rosabell Laurenti Sellers per I nostri ragazzi. Per l’Attore Rivelazione, abbiamo: Alessandro Sperduti per Torneranno i prati di Ermanno Olmi, Fabrizio Ferracane per la sua interpretazione in Anime Nere e tutti gli interpreti del film Tre tocchi di Marco Risi.

Per la ciliegia d’oro per il Film Rivelazione vediamo sfidarsi: N-CAPACE, opera prima di Eleonora Danco, La Terra dei Santi di Fernando Muraca, Banana sceneggiato e diretto da Andrea Jublin e Se Dio vuole altro debutto alla regia di Edoardo Falcone. Per quel che riguarda la musica la sfida riguarderà Se Dio Vuole, Se chiudo gli occhi non sono più qui e Hungry Hearts. Per il premio alla sceneggiatura: Noi e la Giulia di Edoardo Leo e Marco Bonini, Scusate se esisto Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Riccardo Milani e Furio Andreotti e Il Ragazzo invisibile di Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo. Ci sarà anche un Premio Speciale assegnato dal Sindaco di Monterotondo a nome della città. Per scoprire chi vincerà non resta che attendere domenica 7 giugno. Nel frattempo il Festival delle Cerase ha lanciato la sfida anche su Facebook e Twitter per assegnare la ‪#‎ciliegiaweb. I requisiti per votare? Solo uno, amare il cinema. In attesa di scoprire chi vincerà la trentesima edizione del Festival delle Cerase gli organizzatori della manifestazione, dedicata al cinema italiano, lanciano il sondaggio e chiedono agli internauti di votare il loro Miglior Film.

Miglior Film

Anime nere

Mia madre

Scusate se esisto

Miglior Regista

Saverio Costanzo

Nanni Moretti

Vittorio Moroni

 

Miglior Attore

Alessandro Gassman Il nome del figlio, Se Dio vuole

Elio Germano Il giovane favoloso

Riccardo Scamarcio Nessuno si salva da solo

 

Miglior Attrice

Margherita Buy Mia madre

Alba Rohrwacher           Hungry Hearts

Valeria Solarino La terra dei santi

 

Migliore Sceneggiatura

Noi e la Giulia Edoardo Leo, Marco Bonini

Scusate se esisto Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Riccardo Milani, Furio Andreotti

Ragazzo invisibile             Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo

 

Film Rivelazione

La terra dei santi di Fernando Muraca / N-Capace di Eleonora Danco

Se Dio vuole di Edoardo Falcone

Banana di Andrea Jublin

Attore Rivelazione

Alessandro Sperduti per Torneranno i prati

Fabrizio Ferracane per Anime Nere

Gli interpreti di 3 Tocchi

Attrice Rivelazione

Daniela Marra per La terra dei santi

Greta Scarano per Senza nessuna pietà

Rosabel Laurenti Seller per I nostri ragazzi

Miglior Colonna Sonora

Se Dio vuole            

Se chiudo gli occhi non sono più qui

Hungry Hearts

ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ TRIONFA AI NASTRI D’ARGENTO PER IL DOCUMENTARIO

Ricevo e volentieri pubblico

ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ TRIONFA AI NASTRI D’ARGENTO

PER IL DOCUMENTARIO

Miglior documentario 2015 per Triangle di Costanza Quatriglio

Miglior doc su cinema e spettacolo per Gian Luigi Rondi – Vita cinema passione

di Giorgio Treves

Nastro dell’anno a Gianni Amelio per Felice chi è diverso e Premio speciale a

La scuola d’estate di Jacopo Quadri, su Luca Ronconi,

e a Tatti Sanguineti per il ‘suo’ Andreotti

Menzione per il progetto di 9×10 Novanta e riconoscimento a Jana, ‘protagonista dell’anno’ nel film di Wilma Labate Qualcosa di noi

È un successo pieno quello riportato ai Nastri d’Argento per il Documentario 2015 per i film con il marchio di distribuzione di Luce-Cinecittà, che ottiene i massimi riconoscimenti nelle due principali categorie.

Triangle di Costanza Quatriglio è Nastro d’Argento per il Miglior documentario di cinema del reale. Il film, in questi giorni nelle sale e già vincitore del premio Cipputi per il Miglior film sul lavoro all’ultimo Torino Film Festival, racconta, unendole, le drammatiche storie della Triangle, la fabbrica di New York distrutta da un rogo nel 1911, e il crollo di un maglificio-fantasma a Barletta nel 2011. In mezzo, un secolo di lotte per i diritti, sconfitte e nuove speranze.

Miglior doc su cinema e spettacolo è Gian Luigi Rondi – Vita cinema passione di Giorgio Treves. Il ritratto di un protagonista assoluto, memoria e cronaca lucida, affascinante e segreta del nostro cinema.

Già annunciati nei giorni scorsi il Nastro dell’anno a Gianni Amelio per Felice chi è diverso, inedita storia dell’omosessualità in Italia dal fascismo agli anni ’80, con uno sguardo urgente e irresistibile sui nostri giorni; e il Premio speciale a La scuola d’estate di Jacopo Quadri: non un omaggio, ma il ritratto al lavoro del magistero e del genio di un maestro delle scene come Luca Ronconi.

E un Premio speciale va anche a Tatti Sanguineti per il suo Giulio Andreotti – Il cinema visto da vicino, racconto di fatti e documenti del più celebre ‘regista non accreditato’ del cinema italiano.

Un particolare riconoscimento è quello di ‘protagonista dell’anno’ di un film documentario per Jana, straordinario corpo di cinema in Qualcosa di noi di Wilma Labate, che racconta il singolare incontro tra una prostituta e i giovani allievi di un corso di scrittura.

Infine una menzione al progetto del film 9×10 Novanta, che nel 2014 ha riunito dieci tra i più interessanti nuovi autori del nostro cinema per festeggiare i primi 90 anni di Istituto Luce.

Va ricordata la candidatura nelle cinquine finaliste per Sul vulcano, il nuovo film di Gianfranco Pannone in questi giorni in sala, un viaggio sulle pendici del Vesuvio tra letteratura, musica e uno straordinario coro di voci recitanti.

Tutti titoli presentati nei principali Festival Internazionali nel 2014: dalla Berlinale, alla Mostra del Cinema di Venezia, a Torino e Locarno.

Dichiara Roberto Cicutto, Presidente e AD di Luce-Cinecittà: ‘Anche quest’anno la meritevole attenzione del Sindacato Giornalisti Cinematografici per il documentario, premia Istituto Luce-Cinecittà conferendo il Nastro a documentari prodotti o distribuiti da noi. Non possiamo che esserne riconoscenti e orgogliosi del nostro lavoro in un settore in forte espansione in tutto il mondo. E’ indubbio che il genere del documentario ha conosciuto negli ultimi anni risultati inaspettati. Vincitori di massimi premi nei principali festival internazionali, celebrati da critici e stampa, fucina straordinaria di nuovi talenti registici, i documentari rappresentano il core business della nostra attività di produzione. Allora tutto bene? Assolutamente no, perchè tanti sforzi dei nostri autori e di chi come noi cerca di dare visibilità a questo genere, si scontrano con le barriere e le difficoltà della programmazione in sala e in televisione. Una politica più attenta di diversificazione dell’offerta nei cinema e un maggior sforzo anche coproduttivo da parte delle reti televisive (che pure nel tempo del digitale terrestre e dei canali tematici qualcosa di più stanno facendo) rappresenterebbero la ciliegina sulla torta chiudendo un cerchio virtuoso. Ancora una parola – conclude Cicutto –  sulla valorizzazione dell’Archivio Storico Luce, alla base di molti lavori di autori sia alle prime prove che affermati, che hanno realizzato opere di grande originalità dando nuova vita alla materia prima e pulsante che costituisce l’anima del patrimonio del nostro archivio.

Per i riconoscimenti, e soprattutto per l’attenzione costante verso il documentario, Istituto Luce-Cinecittà ringrazia il Sindacato Giornalisti Cinematografici, e condivide i successi di questa edizione dei Nastri per il Documentario con le produzioni, gli autori e tutti i tecnici dei film.

Augurando per loro e per noi un anno di nuove attenzioni e successi importanti come questo.

DANIELE GAGLIANONE in Emilia Romagna con il suo nuovo documentario QUI

Ricevo e volentieri pubblico

Daniele Gaglianone presenta il suo nuovo documentario QUI in quattro città dell’Emilia Romagna

dal 2 al 5 marzo 2015

Il film poi prosegue al cinema Europa di Bologna

 

E’ un gradito ritorno quello che da lunedì 2 marzo vedrà di nuovo Daniele Gaglianone ospite di sale Fice dell’Emilia Romagna per presentare il suo nuovo lavoro QUI, dopo gli appuntamenti di gennaio a Parma, Reggio Emilia e Santarcangelo. Una testimonianza, una volta di più, dell’affetto della nostra regione per questo regista anomalo e fuori dal coro di cui Fice Emilia Romagna ha sostenuto tutte le opere, fin dall’esordio.

Presentato al 32° Torino Film Festiva QUI è il racconto in soggettiva di dieci attivisti del movimento No Tav che da 25 anni in Val di Susa si oppone con tenacia al progetto della Torino-Lione: cittadini qualsiasi che hanno scelto di lottare, ogni giorno. Dieci ritratti che raccontano la stessa amara scoperta: il tradimento della politica nazionale, accusata di aver abbandonato questa gente al loro destino, lasciandola sola a vedersela con la polizia antisommossa. QUI, in Valle di Susa, il blackout democratico tra Stato e cittadino è esploso prima che altrove. E in modo devastante. QUI si lotta innanzitutto per restare cittadini.

Daniele Gaglianone sarà al Cinema Europa di Bologna (via Pietralata 55/A) lunedì 2 marzo alle ore 20.30, in una serata organizzata da Kinodromo in collaborazione con Fice Emilia Romagna che avrà la forma di un confronto aperto, in cui varie voci interverranno sulla questione TAV. Sempre Kinodromo proporrà poi il documentario anche nei propri spazi di martedì 3 marzo alle 18.30 e alle 21.15, mentre il Cinema Europa continuerà nei giorni successivi a dedicare a questo lavoro uno spettacolo al giorno, quello delle 18.30. Un impegno congiunto, tra Kinodromo, Circuito Cinema Bologna e Fice Emilia Romagna, grazie al quale si arricchiscono le occasioni per vedere questo documentario in città.

Martedì 3 marzo Daniele Gaglianone proseguirà il suo tour presentando QUI al Cinema San Biagio di Cesena (ore 21) quindi il 4 marzo alla Sala Boldini di Ferrara (ore 20.30) e il 5 marzo al Cinema Sarti di Faenza (ore 21.15) completando in tal modo un giro che ha toccato alcune tra le più rilevanti sale d’essai della nostra regione.

QUI è prodotto da Gianluca Arcopinto (per Axelotil Film) , Domenico Procacci (per Fandango) in collaborazione con BabyDoc e distribuito da PABLO.

 

“Un documentario partigiano, ma non fazioso, perché non voglio convincere nessuno” Daniele Gaglianone

 

Daniele Gaglianone (1966, Ancona, Italia) si laurea in Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Torino. Negli anni Novanta collabora con l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (ANCR). Nel 1998 collabora alla sceneggiatura e assiste alla regia Gianni Amelio per Così ridevano. Dopo numerosi cortometraggi, nel 2001 dirige l´opera prima I nostri anni, selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs e vincitore del Jerusalem Film Festival. Nel 2004 il suo secondo lungometraggio, Nemmeno il destino, è presentato alle Giornate degli Autori e si aggiudica l´anno seguente il Tiger Award al Festival di Rotterdam e il Premio Speciale della Giuria al Festival di Taipei a Taiwan. Quattro anni dopo torna al documentario con Rata Nece Biti, vincendo il David di Donatello e il Premio Speciale della Giuria al Torino Film Festival. Nel 2010, realizza Pietro, presentato in concorso a Locarno. Nel 2011 dirige Ruggine, portato alle Giornate degli Autori, e riceve il Premio Sergio Leone al Festival di Annecy per l´intera sua opera. Nel 2013 realizza La mia classe, con Valerio Mastandrea, presentato alle Giornate degli Autori della Mostra di Venezia.

2013 La mia classe

2011 Ruggine

2010 Pietro

2008 Rata Nece Biti – La guerra non ci sarà

2004 Nemmeno il destino

2001 I nostri anni

TRIESTE FILM FESTIVAL: la penultima giornata – mercoledì 21 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL – 26^edizione

16-22 gennaio 2015

Giornata di mercoledì 21

 Penultima giornata per il Trieste Film Festival.

Something Better to Come. Still 3In sala Tripcovich alle 14 si apre con il CONCORSO DOCUMENTARI, SOMETHING BETTER TO COME (Qualcosa di meglio verrà) di Hanna Polak, che segue per 20 anni la vita di Yula, che vive nella discarica più grande d’Europa situata alla periferia di Mosca. Il documentario è stato presentato all’IDFA di Amsterdam dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria.

OLYMPUS DIGITAL CAMERASi prosegue alle ore 16 il DOCUMENTARIO IN CONCORSO INTERNAT del regista siciliano (trapiantato in Georgia) Maurilio Mangano, un’anteprima internazionale che filma una riflessione sulla perdita forzata dei luoghi d’origine, tra famiglie di profughi georgiani scampate alla guerra d’Abcasia che risiedono nell’Internat (collegio), un’ex scuola occupata.

the treeAlle 18 il LUNGOMETRAGGIO in concorso DREVO (L’albero / The Tree) della slovena Sonja Prosenc, storia di una famiglia che si trova in una situazione che sembra senza via d’uscita. Possono vivere al sicuro solamente dentro casa, o dietro il muro che separa il cortile dall’esterno: ma quel rifugio si trasforma lentamente in prigione… tuttavia niente può impedire ai due ragazzi di sognare e desiderare di essere liberi.

La serata alla sala Tripcovich sarà dedicata agli eventi speciali.

The Tribe-corridor of hatredAlle 20 l’acclamato PLEMYA (La tribù / The Tribe) di Myroslav Slaboshpytskiy, che ha vinto il Gran Premio della Settimana della Critica al Festival di Cannes 2014 e racconta di un adolescente sordomuto che entra in una scuola specializzata, dove per sopravvivere deve diventare parte di una spietata organizzazione, che si occupa di crimini e prostituzione all’interno della scuola, e che è detta perlappunto la Tribù.

KAJ-PA-MOJCAA seguire alle 22.30 KAJ PA MOJCA? (Che ne pensi di Mojca? / What About Mojca?) di Urša Menart, un film sul ruolo e la rappresentazione delle donne nel cinema sloveno, in un’edizione del TsFF contraddistinta da una forte presenza del cinema sloveno. Attraverso numerose interviste ad attrici, teoriche e artiste, analizzando le frasi più frequenti pronunciate dalle donne nei film, il documentario cerca di scoprire chi è la tipica eroina del cinema sloveno.

PAVANA-ZA-ANTIGONO2Al Miela alle 21.30 la performance PAVANA ZA ANTIGONO (Pavana per Antigone) della regista slovena Hanna Preuss, un caleidoscopio di confessioni intime di un’artista che esprime il desiderio dell’uomo moderno di pace, della fine delle discordie sociali e dei conflitti infiniti che hanno sempre consumato l’umanità. Biglietto unico 10 euro.

Proseguono anche oggi gli incontri con gli autori presso l’Antico Caffè San Marco dalle ore 10.45:

10:45 Marcell Gerő (regista) KÁIN GYERMEKEI (Cain’s Children)

11:10 Yuliya Serdyukova (produttore) EVROMAIDAN. CHORNOVY MONTAZH

11:35 Mina Mileva (regista), Vesela Kazakova (regista)

CHICHO TONI, TRIMATA GLUPACI I DS (Uncle Tony, Three Fools and the Secret Service)

Alle ore 12:00 la presentazione del libro ARMONIE CONTRO IL GIORNO: IL CINEMA DI BÉLA TARR di Marco Grosoli (Bébert Edizioni), introduce Beatrice Fiorentino.

Si rinnova anche nel 2015 il progetto di programmazione streaming in partnership con Mymovies.it., caratterizzata da una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! (http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/)  per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.  Questa sera alle 21.30 sarà possibile vedere Internat
http://www.mymovies.it/film/2015/internat/live/
La ventiseiesima edizione del Trieste Film Festival è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le attività Culturali; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Creative Europe – MEDIA Programme, del CEI – Central European Initiative, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, del Bonawentura / Teatro Miela, con il sostegno di Lux Film Prize, Istituto Polacco – Roma e con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, del Fondo Audiovisivo FVG, dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste, de La Cappella Underground, della FVG Film Commission, di Eye on Films, dell’Associazione Culturale Mattador, dell’Associazione Corso Salani, del Centro Ceco – Milano.