ARRIVA LA XVI EDIZIONE DELLO SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Trieste,  2 – 10 luglio 2015

XVI edizione

 

XVI edizione per ShorTs International Film Festival a Trieste, la città sul mare, dal 2 al 10 luglio 2015. Un maxi schermo all’aperto in Piazza Verdi a Trieste, accanto al suo splendido Teatro adiacente a Piazza Unità proietterà una maratona dedicata ai migliori cortometraggi a livello internazionale, già vincitori di almeno un premio e provenienti da tutto il mondo.

BarboraBobulovaalta

89 i selezionati, tra gli oltre 1300 arrivati, che si contenderanno il premio di 10.000 per il miglior corto in assoluto. La Giuria è composta dall’attore e regista Pippo Delbono, l’attrice Chiara Caselli, il produttore per Rai Cinema Carlo Brancaleoni, il critico Luisa Morandini e la giornalista Emanuela Genovese. Il produttore Claudio Bonivento assegnerà invece il Premio speciale alla produzione italiana, mentre il pubblico decreterà il vincitore del Premio del Pubblico Trieste Caffè.

Al Cinema Ariston invece dieci opere prime italiane in gara affidate alla Giuria Nuove Impronte, composta dalla produttrice Francesca Cima, dal regista Francesco Patierno e dall’attrice Barbora Bobulova che a Trieste incontrerà il pubblico e racconterà la sua brillante carriera. Anche in questa categoria, il pubblico sarà chiamato a decidere chi si aggiudicherà il Premio del Pubblico Bakel.

????????????????????????????????????

????????????????????????????????????

ShorTS come ogni anno rinnova la sua scommessa sui giovani talenti del nostro cinema:  protagonista della “Prospettiva”, lo spazio dedicato agli attori italiani emergenti, sarà Jacopo Olmi Antinori. Toscano, classe 1996, già attore teatrale, esordisce al cinema come protagonista nel film diretto da Bernando Bertolucci “Io e te”. Vince allo scorso Festival del Cinema di Venezia l’AKAI International Film Fest Award come migliore attore nel film “I nostri ragazzi” (2014) di Ivano de Matteo, interpretato assieme a  Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e la stessa Barbora Bobulova. Il film sarà proiettato il 10 luglio alle 21.30 al cinema Ariston con la presenza in sala sia di Jacopo Olmi Antinori che di Barbora Bobulova. I due attori inoltre incontreranno il pubblico giovedì 9 luglio alle 18.30 nello spazio del Teatro Verdi riservato al Festival.

E novità 2015 di ShorTS, un vero e proprio festival nel festival: SweeTS4Kids, con tanto di direttore artistico formato xs, Tommaso Gregori, 10 anni, cresciuto a pan e cinema.

In gara 27 cortometraggi da tutto il mondo – selezionati tra un centinaio – valutati dalla giuria composta da 101 bambini fra gli 8 e i 13 anni che assegnerà il premio al miglior corto. Le proiezioni si terranno all’Auditorium del Museo Revoltella mercoledì 8 e giovedì 9 luglio dalle 18.30.

Durante il Festival, si potrà inoltre visitare la città di Trieste sotto il profilo insolito dei “luoghi del cinema” attraverso le passeggiate Esterno/Giorno con il critico cinematografico Nicola Falcinella, giovedì 9 e venerdì 10 luglio dalle 18, si ripercorreranno con passeggiate a tema, le location e le storie delle tante opere per il grande schermo girate nella città giuliana, che per la caratteristica luce dei suoi tramonti sul mare, per la bellezza dei suoi storici edifici e della natura circostante è molto apprezzata dai registi di tutto il mondo, da Mauro Bolognini a Luchino Visconti, da Francis Ford Coppola a Cristina Comencini, da Anthony Minghella, a Giuseppe Tornatore.

 

In questa XVI edizione di ShorTS, non manca la sezione “Oltre il Muro” grazie alla quale dal 2009 il cinema di Maremetraggio è entrato nella Casa Circondariale di Trieste. Anche quest’anno una giuria di 14 detenuti sceglierà il miglior corto.

Non mancano incontri con attori e registi, eventi speciali, cocktail e happening con i protagonisti della cinematografia italiana e straniera; gran finale venerdì 10 luglio al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella Sala Bobi Bazlen, con la proclamazione dei film vincitori e la consegna dei premi della 16esima edizione di ShorTS International Film Festival.

Info e programma: www.maremetraggio.com

II SETTIMANA DEL CIENMA ITALIANO DI BUENOS AIRES

Ricevo e volentieri pubblico

IL CINEMA ITALIANO VISTO (SEMPRE PIÚ) DALL’ARGENTINA

MIA MADRE 001

La seconda edizione della Settimana del Cinema Italiano di Buenos Aires (4/10 giugno) si è appena conclusa con risultati sorprendenti.  13 i film, tra cui le anteprime sudamericane di Mia MadreLatin Lover e Il capitale Umano, oltre alla coproduzione italo-argentina Dancing With Maria. Nel giro di un anno la presenza degli operatori e del pubblico argentino si è raddoppiata raggiungendo quota 5.000 biglietti venduti.  Un dato che ha spinto il network Cinemark , colosso dell’esercizio nel continente latino americano, a voler riproporre i film italiani  a Còrdoba e Rosario.

Fino agli anni ’90 la quota di distribuzione del cinema italiano in Argentina era pari al 15%, per poi precipitare a quote centesimali. I recentissimi dati segnalano un’attesa ed una domanda di cinema italiano che coincide con la rinnovata energia delle produzioni degli ultimi anni.

 Questi i film presentati a Buenos Aires 2015:

 

ANIME NERE di Francesco Munzi

IL CAPITALE UMANO di Paolo Virzì

DANCING WITH MARIA di Ivan Gergolet

IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone

HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo

IN GRAZIA DI DIO di Edoardo Winspeare

IO E TE di Bernardo Bertolucci

LATIN LOVER di Cristina Comencini: Film di Chiusura

MIA MADRE di Nanni Moretti

I NOSTRI RAGAZZI di Ivano De Matteo

PIÙ BUIO DI MEZZANOTTE di Sebastiano Riso

IL RAGAZZO INVISIBILE di Gabriele Salvatores

SMETTO QUANDO VOGLIO di Sydney Sibilia

SONG ‘E NAPULE di Marco Manetti, Antonio Manetti

La Settimana del Cinema Italiano di Buenos Aires è organizzata grazie al sostegno di Istituto Luce Cinecittà, l’Ambasciata Italiana, l’Istituto di cultura Italiano di Buenos Aires, ICE (Agenzia Italiana per il commercio estero) e l’INCAA.

ITALIA OSPITE D’ONORE AL 30° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI GUADALAJARA

Ricevo e volentieri pubblico

ITALIA PAESE OSPITE D’ONORE

AL 30° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI GUADALAJARA

Presentato alla Berlinale un evento di punta per il nostro cinema nel 2015

50 film, 20 ospiti in delegazione artistica, retrospettive speciali dedicate a

Bernardo Bertolucci e Bruno Bozzetto, appuntamenti di mercato, pubblicazioni.

Il cinema italiano come mai si è visto nel continente latinoamericano

FICG30-CartelOficialBerlino, 10 febbraio 2015. Nell’ambito delle iniziative previste per il 2015 – Anno dell’Italia in America Latina, il cinema italiano è riuscito a creare una forte partnership con il Festival Internazionale di Guadalajara (6-15 marzo 2015), l’appuntamento cinematografico più significativo di un continente e mezzo. Il festival, alla sua 30ª edizione, vedrà un coinvolgimento italiano di straordinaria entità, in grado di esprimersi in contesti e con contenuti  diversi.

Il progetto è realizzato da ICE Agenzia, Istituto Luce Cinecittà  e ANICA  con  Mibact, Ministero dello Sviluppo Economico e con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri.

 

Industry

ICE-Agenzia e ANICA cureranno, anche in collaborazione con il Sistema delle Film Commission Italiane, con l’Associazione Documentaristi Italiani (Doc/it) e UNEFA (Unione Esportatori Film), l’organizzazione della partecipazione italiana alla sezione Industry di Guadalajara. In particolare sarà allestito uno spazio espositivo collocato al centro dell’area Mercato attrezzato con monitor per proiezioni di trailer di film italiani e dotato di un info point per la distribuzione di materiale promozionale. Saranno inoltre disponibili numerose postazioni per gli incontri di lavoro che verranno organizzati per gli operatori italiani presenti.

Il giorno 10 marzo si terrà una presentazione alla quale parteciperanno esperti di ICE-Agenzia, Mibact, ANICA, rappresentanti delle Film Commission italiane e di UNEFA, per illustrare al pubblico internazionale il Sistema Italia per l’Audiovisivo. Saranno presentati le opportunità offerte in questo settore dal nostro Paese (fondi nazionali e regionali, fondi per la distribuzione, tax credit, opportunità di product placement, ruolo delle Film Commission) evidenziando gli aspetti che fanno dell’Italia un set cinematografico particolarmente interessante, competitivo e vantaggioso per la realizzazione di produzioni estere e co-produzioni.

La sera del 10 marzo sarà organizzata, insieme all’Ambasciata d’Italia in Messico, una cena ufficiale presso l’Hotel Demetria, struttura ricettiva che combina in maniera suggestiva elementi classici dell’architettura messicana tradizionale ed elementi moderni.

L’Italia sarà poi presente all’11^ Forum di Coproduzione del Festival di Guadalajara con il progetto “The Whale” una coproduzione internazionale della società Partner Media Investment di Andrea Stucovitz per la regia di Andrea Pallaoro.

E nell’anno dell’EXPO orientato al food & dintorni, Ice e Istituto Luce Cinecittà hanno unito le forze per rieditare in spagnolo il libro di Laura Delli Colli El gusto del cine italiano, che sarà l’omaggio per il Festival. La giornalista ha curato personalmente l’ampio aggiornamento al 2014.

Film e autori

Istituto Luce Cinecittà ha organizzato, lo scorso anno, le selezioni in Italia per Ivan Trujillo, direttore del Festival di  Guadalajara.  E se l’Italia sarà il paese Ospite d’Onore alla prossima edizione del festival, al contrario ormai il suo direttore non si può più definire un ospite del cinema italiano, ma una guida attenta e un conoscitore sensibile. Almeno centocinquanta i film che Trujillo ha voluto visionare,  chiudendosi nelle salette di Cinecittà per lunghi periodi.

La sua selezione comprende tre anni, dal 2012 al 2014, un periodo che ha visto il cinema italiano, sul piano internazionale,  conquistare  premi e riconoscimenti, ma anche vincere nuove sfide di mercato. Con ritmi serratissimi: non appena una nuova generazione si è attestata  vincendo l’Oscar, la successiva l’incalzava  vincendo a Cannes.  E mentre commedie nuove raggiungono box office da capogiro, un gruppo di autori italiani rompe definitivamente gli argini dei generi tra film e documentario.

Questo è il cinema che sta partendo per Guadalajara, una selezione di 34 lungometraggi straordinariamente coerente con l’ecclettica materia delle produzioni italiane contemporanee.

Accanto allo sguardo forte e panoramico sull’ultima produzione italiana, Luce-Cinecittà propone alla platea di Guadalajara lo sguardo unico di due Maestri.

Per la prima volta in America Latina verrà presentata la retrospettiva completa sottotitolata in spagnolo di Bernardo Bertolucci, cui verrà consegnato personalmente il Premio Mayahuel Guadalajara Internacional per il suo apporto alla cinematografia mondiale, e per l’influenza riconosciuta su tanti cineasti del Continente.

Altra prima volta in America Latina per la retrospettiva di Bruno Bozzetto,  genio dell’animazione italiana e mondiale, del quale il pubblico potrà vedere tutti i lungometraggi appena restaurati e una selezione di magnifici cortometraggi.

Due quaderni accompagneranno la presenza degli autori in Messico. Per Bozzetto si tratta di un percorso conoscitivo del suo cinema, mentre per Bertolucci alcuni critici e intellettuali ispanici raccontano l’approccio con un autore che la storia ha voluto posticipato nel tempo (come è stato per la Spagna, per l’Argentina, per il Cile).

CON BERNARDO BERTOLUCCI E BRUNO BOZZETTO, ALMENO 20 FRA AUTORI E ARTISTI VOLERANNO IN MESSICO PER ACCOMPAGNARE I FILM.


Per tutti le notizie e aggiornamenti

https://www.facebook.com/CinemaMadeInItalyGuadalajara

I FILM ITALIANI AL 30. FESTIVAL DI GUADALAJARA

Allacciate le cinture di FerzanOzpetek

Anime nere di regia Francesco Munzi

Anni felici di Daniele Luchetti

Bella addormentata di Marco Bellocchio

BellasMariposas di Salvatore Mereu

Bertolucci on Bertolucci di Luca Guadagnino, Walter Fasano

Born in the U.S.E. regia Michele Diomà

Cesare deve morire di Paolo Taviani, Vittorio Taviani – Distributore Messico: Nueva Era Films

Che strano chiamarsi Federico! di Ettore Scola – Distributore Messico: Cineteca Nacional

E’ stato il figlio di Daniele Ciprì

HungryHearts di Saverio Costanzo

Il capitale umano di Paolo Virzì – Distributore Messico: Alfhaville Cinema

Il giovane favoloso di Mario Martone

In grazia di Dio di Edoardo Winspeare

Io e te di Bernardo Bertolucci

L’intervallo di Leonardo di Costanzo

La grande bellezza di Paolo Sorrentino – Distributore Messico: MantarrayaProducciones

La guerra dei vulcani di Francesco Patierno

La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto akaPif

La migliore offerta di Giuseppe Tornatore – Latin America distributor:Swen

La nave dolce di Daniele Vicari

La nostra terra di Giulio Manfredonia

La Trattativa di Sabina Guzzanti

Miele di Valeria Golino

Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso

Reality di Matteo Garrone

Sette opere di misericordia di Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio

Smetto quando voglio di Sydney Sibilia

Sole a catinelle di Gennaro Nunziante

Song’eNapule di Marco Manetti, Antonio Manetti

Stop the pounding heart di Roberto Minervini

Ultima chiamata di Enrico Cerasuolo

Un ragazzo d’oro di Pupi Avati

Viaggio Sola di Maria Sole Tognazzi

 

TANGHI E WEST. Bernardo Bertolucci e Bruno Bozzetto a Guadalajara: due (in)credibili strade parallele

L’evento italiano di Guadalajara 2015 regala un ulteriore prezioso tributo al nostro cinema con le retrospettive dedicate a due personalità uniche: Bernardo Bertolucci e Bruno Bozzetto. Un’occasione straordinaria e doppia. Da un lato, e direttamente, perché presenta alla platea latinoamericana retrospettive complete composte di opere memorabili, fonte di piacere della visione per spettatori di tutto il mondo e influenti per due generazioni di filmmaker di nazionalità, lingue e nazioni diverse.

Dall’altro perché regala un incontro (e una riflessione critica) tra due nomi all’apparenza non apparentabili. Eppure.

Eppure Bernardo Bertolucci e Bruno Bozzetto sono coetanei (l’anagrafe li separa di tre anni appena, mentre li accomuna nelle iniziali). Prossimi sono i loro esordi  nel lungometraggio (La commare secca è del ’62, West and Soda del ’65, entrambi in programma). E se West and Soda 50 anni fa sintetizzava come un lampo la passione e la storia del cinema western, e nasceva gemello con Per un pugno di dollari di Leone, proprio da Leone Bertolucci riceveva un imprinting importante (aveva 27 anni quando stese con il regista e Dario Argento, il soggetto di C’era una volta il West).

Non sono semplici coincidenze cinefile. L’amore per il cinema e il gusto forte della citazione filmica sarà un cardine dei loro capolavori: film in cui si può leggere, diversamente ma analogamente, un atlante della storia del cinema mondiale.

È storia e cronaca il rapporto corrisposto, il successo, negli USA per Bertolucci e Bozzetto (una storia di Oscar, nominations, onorificenze,  collaborazioni, non ultimo il grande omaggio che la Pixarha riconosciuto a Bozzetto); ma di più, da questo rapporto è nata un’osservazione e un’analisi acuta, e critica, per immagini della civiltà occidentale. Si potrebbe per gioco mischiare alcuni titoli: Novecento, Storia del mondo per chi ha fretta, Il signor Rossi, Il conformista, Vip – Mio Fratello Superuomo, Partner, Ego… In una parola, questi due registi così lontani nella normale percezione, hanno originalmente eparallelamente dato immagine al West.

Agli spettatori di Guadalajara trovare altre affinità e sorprese.

P.S. Ad uno dei due autori interessa sicuramente saperlo: sono entrambi dei Pesci

 


Retrospettiva BERNARDO BERTOLUCCI

 La commare secca

Prima Della Rivoluzione

Partner

Amore e Rabbia

Il conformista

Strategia del ragno

Ultimo tango a Parigi

Novecento

La luna

La tragedia di un uomo ridicolo

Il tè nel deserto

Piccolo Buddha

Io ballo da sola

L’assedio

The dreamers – I sognatori

Io e te

L’ultimo Imperatore 3D

Accattone di Pier Paolo Pasolini

 

 

Retrospettiva BRUNO BOZZETTO

Vip – Mio Fratello Superuomo

Allegro non troppo

West and Soda

Selezione di corti – programma di 90’

 

CINEMA AMERICA ANCORA IN PERICOLO!

Ricevo e volentieri pubblico

Comunicato stampa dei ragazzi del Cinema America!!!

Cinema America ancora in pericolo!!

Cinema America di nuovo a rischio demolizione: noi non molliamo e il mondo del cinema si mobilita”

Dopo lo sgombero disposto dalla magistratura per sequestro cautelativo richiesto dalla proprietà, nonostante l’apposizione di un doppio vincolo da parte del Ministero dei Beni Culturali – come dichiarato pubblicamente dal Ministro Dario Franceschini –  dopo la nostra offerta pubblica per un’acquisizione partecipata dalla cittadinanza e dallo stesso mondo del cinema, il tavolo d’incontro svoltosi ieri tra l’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Roma e la proprietà del Cinema America non ha sortito alcun effetto.

In assenza di una qualsiasi proposta chiara dell’Amministrazione comunale, la proprietà attuale del Cinema America mantiene in campo i suoi intenti di demolizione della storica sala e di edificazione al suo posto di mini-appartamenti di lusso, riservandosi tutti i tempi necessari ad un ricorso al TAR una volta conclusa l’istruttoria dei Beni Culturali per il perfezionamento dei vincoli sulla destinazione d’uso e sulla salvaguardia dei mosaici di Cascella e Cesarini Sforza.

Dunque, resta tuttora ad incombere sul Cinema America il rischio della demolizione e della sua scomparsa per un progetto puramente speculativo: lo strumento è ancora un volta la sottrazione alla cittadinanza di un bene storico, con il ritorno alla forzata inattività che già lo aveva segnato per 14 anni. Un rischio incombente su molte sale storiche abbandonate della città di Roma, come si vede dal caso clamoroso del Metropolitan: un destino che nel caso dell’America solo l’occupazione di due anni fa ha bloccato e rimesso in discussione, con la solidarietà attiva del Rione di Trastevere e degli autori, attori e operatori del cinema italiano.

Proprio oggi la stessa magistratura ha rimosso i sigilli del sequestro cautelare al cinema, che dunque è tornato nella piena disponibilità della proprietà. Noi, con l’associazione Piccolo Cinema America entrata in comodato d’uso nello storico forno al civico 7 di via Natale del Grande, proprio accanto alla sala dalla quale siamo stati sgomberati il 3 settembre scorso, proseguiamo i lavori per stabilire un presidio permanente e la continuazione delle attività che avevano fatto dell’occupazione una risorsa cittadina di fruizione gratuita, condivisione e diffusione di cultura.

Siamo ancora più determinati a rilanciare la nostra battaglia per conquistare un’acquisizione pubblica e partecipata del Cinema America e dunque per ripristinare e rendere permanenti quella fruizione, quella condivisione e quella diffusione libere e accessibili a tutti.

Gli autori, gli attori e gli operatori del mondo della produzione cinematografica che ci hanno sostenuto sono altrettanto determinati e si moltiplicano, come già hanno mostrato le dichiarazioni pubbliche di Carlo Degli Esposti. L’arena gratuita autunnale dell’America Occupato che comincerà domani, sabato 13 settembre, in Piazza San Cosimato ne è la riprova viva e tangibile: proprio il 13 Francesco Bruni (cofondatore dell’associazione Piccolo America Occupato) presenterà alle 21:30 il suo “Noi 4” per tornare poi domenica14 alle 20:30 al fianco di Paolo Virzì con “Ovosodo”; il 19 Niccolò Ammaniti presenterà “Io e te” con Francesca Marciano (e possibili sorprese…); nelle settimane seguenti sarà poi la volta di Marco Tullio Giordana con “La meglio gioventù” e sono già confermate le partecipazioni al programma Paolo Sorrentino e Gabriele Salvatores, che concluderà la rassegna.

Piccolo Cinema America – HIC SUNT LEONES

locandina america

ISCHIA FILM FESTIVAL: IERI, OGGI E DOMANI AL FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

 

Ieri all’Ischia Film Festival

15 Bille AugustSerata ricca di contenuti quella di ieri, lunedì 30 giugno 2014, all’Ischia Film Festival; tanti i film con grandi messaggi sociali: tra i più applauditi il lungometraggio, omaggio a Nelson Mandela, Goodbye Bafana girato nel 2007 dal regista danese Bille August il quale, intervistato da Michelangelo Messina, ideatore e direttore artistico del Festival, ha dichiarato:

<< Prima di iniziare a girare il film ho scritto una lunga lettera a Nelson Mandela; ho ricevuto da lui una risposta in cui mi autorizzava a girarlo raccomandandosi di raccontare, attraverso la pellicola, solo cose veritiere; così per rendere la storia più reale possibile mi sono trasferito in Sud Africa sei mesi prima che iniziassi le riprese. Ho avuto così occasione di confrontarmi con questo straordinario popolo, di sentire i loro racconti, ricordi e pareri su Nelson Mandela e addirittura sono riuscito a parlare con le sue guardie carcerarie. Inoltre- ha continuato August- le scene del film sono interamente girate nei luoghi reali dove Mandela ha vissuto ed è stato imprigionato. Grazie al lavoro di documentazione che ho fatto per girare questo film mi ha fatto percepire ancor di più la grandezza di questo uomo e sono convinto che se in Siria ed in Iraq ci fossero personalità come quella di Mandela le cose andrebbero diversamente>>.

La serata è proseguita con il film What is left? per la regia di Gustav Hofer e Luca Ragazzi.  Terzo capitolo di un’ideale trilogia cinematografica sui cambiamenti italiani dell’ultimo decennio, dopo “Improvvisamente l’inverno scorso” e “Italy Love it or Leave it”, “What is left?” è un film che con leggerezza  mostra i delicati cambiamenti politici, in particolare della sinistra, attraverso gli occhi soggettivi dei due protagonisti-registi Gustav e Luca, quest’ultimi da sempre elettori di sinistra, hanno pensato che il 2013 sarebbe stato l’anno della svolta ma, la rimonta inaspettata di Berlusconi e l’entrata in scena di Beppe Grillo, sembrano aver cambiato le carte in tavola. A partire dalle primarie PD del 2012, una serie di incontri, manifestazioni e situazioni paradossali li aiuteranno a districarsi nei meandri di un’identità, quella della sinistra, che se non smarrita è sicuramente appannata.

<< Il 2013- hanno spiegato i due giovani registi – è stato un periodo storico di grande cambiamento e questo film, vuole dunque essere una sorta di documento per le generazioni future affinché sappiano e capiscano cosa ha attraversato l’Italia dal punto di vista politico e sociale in questi anni; Inoltre- ha continuato Ragazzi- abbia scelto questo titolo perché ha un doppio significato (cos’è di sinistra / cos’è rimasto) con il quale  appunto dare uno spunto di riflessione, un po’ provocatorio, al pubblico sull’identità della sinistra oggi perché secondo il nostro parere si sta sbiadendo sempre più>>.

Altro film che ha suscitato grande interesse l’opera prima del regista Stevens Moro Into the dream presentato in anteprima mondiale proprio all’Ischia Film Festival. Il film narra la storia di Richard Cantwell, giovane americano con la passione per la poesia che intraprenderà un lungo viaggio ripercorrendo le tappe dello scrittore Ernest Hemingway.

<< Sono contentissimo – ha dichiarato Moro – di essere qui  a presentare la mia opera prima in anteprima mondiale; non ero mai venuto ad Ischia prima d’ora e questo Festival, che mi ha colpito per la sua organizzazione impeccabile e per l’alto livello dei film in concorso, mi ha dato la possibilità di visitare un posto incantevole dove tornerò  sicuramente per vacanza o anche per presentare il mio prossimo corto sa cui ho appena iniziato a lavorare>>.

Ha chiuso la serata la proiezione, nella Cattedrale dell’Assunta, del cortometraggio di Mario Leonbruno e Luca Romano Terra Promessa. Questo docu-corto punta l’obbiettivo su due gravissime situazioni campane: la terra dei fuochi, ricca di materiale radioattivo ed infetto, ed i campi rom nelle immediate vicinanze di queste discariche, dove insieme agli adulti, tra rifiuti e gas che provengono dal sottosuolo, vivono tantissimi bambini che rischiano di ammalarsi ogni giorno; tutto questo sotto gli occhi di uno stato assente.

<<Sono molto contento di essere qui stasera -ha spiegato Luca Romano, presente alla proiezione – perché far girare questo corto è un modo per portare sempre più alla luce una situazione gravissima ed insostenibile: un vero e proprio crimine compiuto dalle istituzioni ai danni di esseri umani. Questo lavoro nasce infatti come una denuncia  contro il governo che, nonostante le grandi sollecitazioni fatte, anche attraverso il nostro documentario, si limita a far sfilare qualche parlamentare sul territorio interessato, rigorosamente con telecamere al seguito, che promette di farsi carico di questa situazione per poi nella concretezza continuare ad infischiarsene; e nel frattempo oltre 100 persone tra cui diversi bambini continuano a respirare e vivere in quei luoghi contaminati dove la possibilità di ammalarsi di gravi malattie altissima. Tengo a sottolineare- ha concluso il giovane regista- che questo film è promosso dal festival del cinema dei diritti umani di Napoli>>.

Tra gli ospiti presenti segnaliamo la presenza dei seguenti registi: Valeria Labriola che ha presentato il corto Sassiwood; Federico di Cicilia con il film L’ultimo goal; Barbara Maffeo con L’uomo del fiume; Giovanni Aloisi con A passo d’uomo; Matteo Freitas Ginori e Joana de Veille Rivara con Wangki- Il silenzio delle sirene e Cristian Manno e Pantaleo Rielli con il corto Evù ce es (io e te).

Ricordiamo che questa sera ospiti d’eccezione dell’Ischia Film Festival saranno: Ugo Gregoretti che presenterà Un intellettuale di Borgata di Enzo De Camillis: docu-film su Pierpaolo Pasolini di cui è protagonista e testimone e Alessandro Rossetto che introdurrà la sua pellicola Piccola Patria.

 

Domani all’Ischia Film Festival

Cecilia Mangini 

Cecilia Mangini, la più importante documentarista italiana del dopoguerra, fa tappa ad Ischia.

 

19 Cecilia ManginiIl motivo della sua presenza, nella splendida isola verde è la presentazione del suo ultimo film.

“In viaggio con Cecilia”, co-diretto con la giovane collega Mariangela Barbanente.

La pellicola sarà proiettata domani sera nell’ambito della dodicesima edizione dell’Ischia Film Festival, la kermesse internazionale dedicata alle location cinematografiche ideata e diretta da Michelangelo Messina, in corso di svolgimento presso il Castello Aragonese di Ischia Ponte.

Estate 2012. Le due registe, attraverso un film on the road, ci raccontano com’è cambiata la Puglia, loro terra d’origine e tema centrale dei documentari realizzati da Cecilia Mangini negli anni ’60. La stessa estate un giudice ammette che Taranto è una città in ostaggio dell’inquinamento prodotto dall’acciaieria ILVA e ordina l’arresto del proprietario, Emilio Riva. Il film intreccia epoche e luoghi, gli archivi dialogano col presente indagando un luogo nella sua continuità. Il viaggio diventa così l’occasione per confrontarsi con domande che Cecilia Mangini aveva posto al centro della sua ricerca: come guardare all’industria che riscatta una terra, che la traina fuori dalla sua dimensione arcaica, ma ponendola in un presente crudele e contraddittorio?

Dopo un esordio come critico cinematografico (in Cinema Nuovo, Cinema ’60, L’Eco del cinema), Cecilia Mangini inizia la sua opera con il marito, Lino Del Fra; in seguito collabora con Pier Paolo Pasolini in lavori documentaristici sulle periferie cittadine: Ignoti alla città (1958), La canta delle marane (1960), ispirato dal romanzo Ragazzi di vita e il documentario Stendalì (1960), sulle lamentazioni funebri nella provincia di Lecce (anche sull’analisi di studi di Ernesto De Martino).

Nell’analizzare la fabbrica, affronta i drammi sociali legati al boom economico; come per esempio in Essere donne (1965) o in Brindisi ’66 (1966), sul petrolchimico Monteshell a Brindisi (1965); In Comizi d’amore ’80  invece ,tocca i temi della sessualità e la legge sull’aborto. Altri suoi lavori sono: Poi Domani vincerò (1969), e All’armi, siam fascisti! (1962) con Lino Miccichè a cui seguirà Stalin, del 1963.

Nel 2009 è ripresa la sua figura e la sua opera al NodoDoc Festival di Trieste. Nel 2012 si reca a Taranto per raccontare e sostenere le mobilitazioni contro l’inquinamento prodotto dalla locale industria siderurgica.

L’Ischia Film Festival, si concluderà sabato con la serata finale dedicata alle premiazioni delle tre sezioni del concorso in cui è articolata la manifestazione: cortometraggi, documentari e location negate.

 

  

 

XII Convegno sul Cineturismo

Il Cinema promuove il Turismo 

Una ricerca dell’Università Cattolica di Milano, realizzata in collaborazione con l’Ischia Film Festival ed il portale del Cineturismo, ha indagato come le rappresentazioni cinematografiche dei luoghi possano contribuire a orientare le scelte turistiche del pubblico, spingendolo a programmare un viaggio o una vacanza nelle località mostrate.

[Ischia, 1 luglio 2014] Presentata oggi nel XII convegno internazionale sul Cienturismo che si svolge in seno al programma dell’Ischia Film Festival, la ricerca dell’Università  Cattolica di Milano. Esiste un forte legame tra il modo di vivere l’esperienza della visione cinematografica e le motivazioni al cineturismo, ovvero tra “viaggio immaginario” sullo schermo e “viaggio reale” nei luoghi dove sono stati girati i film: questo è il principale risultato della ricerca che ha identificato tre diversi approcci al turismo, di cui due particolarmente attrattivi per la promozione del cineturismo.

18 ConvegnoL’indagine «Cinema e turismo in Italia. Una prospettiva psicologica di analisi della scelta della vacanza»è stata diretta da Roberto Nelli nell’ambito del progetto di ricerca Branded Content Lab dell’Università Cattolica di Milano ed è stata condotta da Furio Reggente e Roberta Todesco con la collaborazione dell’Ischia Film Festival.

La ricerca ha inteso esplorare il fenomeno del cineturismo, indagando l’esperienza della vacanza e la fruizione cinematografica adottando un approccio psicologico, volto a rilevare le motivazioni sottostanti alle scelte turistiche dei rispondenti e ad approfondire i meccanismi psicologici (identificazione e proiezione) che si manifestano durante la visione di un film.

Il questionario – articolato in tre parti finalizzate ad approfondire congiuntamente l’esperienza della vacanza, l’esperienza cinematografica e la concreta visita ai luoghi mostrati nei film – è stato somministrato dal luglio 2013 all’aprile 2014 attraverso molteplici canali in grado di raggiungere non tanto un campione significativo di italiani, quanto un insieme di turisti interessati al cinema e in grado di fornire elementi utili al perseguimento dell’obiettivo della ricerca.

I fattori della predispozione al cineturismo

La chiave del successo turistico di una location cinematografica risiede nell’approcciare correttamente coloro che vivono con intensità e passione la fruizione dei film al cinema, sentendosi proiettati in un’“altra realtà” attraverso l’innesco dei meccanismi dell’identificazione e della proiezione psicologica. Sono dunque queste le persone che provano maggiormente il desiderio di visitare le location dei film e ricercano con piacere le informazioni su tali luoghi:

– il segmento di chi si reca al cinema circa una volta al mese e che come turista manifesta un approccio ludico e sognatore al viaggio: sono per lo più giovani con un buon livello culturale, che si recano in vacanza due o tre volte all’anno; amano visitare luoghi sempre nuovi ricercando nella vacanza svago e divertimento, nonché un’occasione ideale per l’interruzione della routine e per la realizzazione di un sogno personale; ben il 61,2% dei “turisti ludici” dichiara di essersi recato direttamente in un luogo perché visto in un film e addirittura il 71,8% degli stessi afferma di aver modificato l’itinerario di viaggio per visitare una location cinematografica;

– il segmento di coloro che frequentano molto il cinema e che al tempo stesso si recano spesso in vacanza ricercando natura e cultura, lontano dall’onda della moda e del divertimento, manifestando un approccio impegnato e autonomo alle scelte turistiche: si tratta di persone di età più matura con un elevato livello di istruzione e che esprimono aspettative non facili da soddisfare, più articolate e complesse rispetto a quelle spensierate dell’altro segmento; sebbene solo il 45,2% dei “turisti impegnati” abbia dichiarato di essersi recato direttamente in un luogo perché visto in un film, ben il 61,9% di loro ha comunque sostenuto di aver modificato l’itinerario di viaggio per visitare un set cinematografico.

I tre approcci al turismo identificati dalla ricerca

I “turisti ludici e sognatori” (il 43% dei partecipanti alla ricerca) sono in genere giovani (più del 67% ha un età inferiore ai 35 anni, il 17,5 % tra i 36 e i 45, il 15,4% tra i 46 e i 55), con un buon livello di istruzione (il 33,3% ha un diploma di scuola superiore e il 40,8% di loro possiede una laurea triennale), che amano visitare posti sempre nuovi, ricercando il divertimento in una vacanza esclusiva. Sono anche quelle persone che vedono nel viaggio un’occasione ideale per l’interruzione della routine e per la realizzazione di un sogno personale. Generalmente si recano in vacanza 2-3 volte l’anno (il 57,1% di loro) e al cinema circa una volta al mese (36,4%).

I “turisti impegnati e autonomi nelle scelte” (il 39,5% dei rispondenti) si identificano in un individuo di età abbastanza matura (metà di loro ha un età compresa tra i 36 e i 55 anni, il 29,9% tra i 26 e i 35 e solo il 19,7% sotto i 25 anni), con un ottimo livello di istruzione (il 43,3% possiede una laurea magistrale), che ama visitare posti nuovi per soddisfare il proprio desiderio culturale, lontano dalle mete “in” e di moda. Generalmente si reca in vacanza 2-3 volte l’anno (nel 51,9% dei casi), ma ben il 13,3% afferma di andare in vacanza più di 5 volte all’anno. Sono anche frequenti fruitori delle sale cinematografiche (più del 10 % di loro afferma di recarsi al cinema una o più volte alla settimana).

I “turisti pigri e abitudinari” (il 17,5% dei rispondenti) rispecchiano invece una tipologia di individuo di età piuttosto differenziata (il 60% ha meno di 35 anni, mentre il 40% oscilla dalla fascia dei 36-45 anni alla fascia dei 46-55), che possiede un buon livello di istruzione; è piuttosto radicato alle proprie abitudini e preferisce la fuga dalla routine quotidiana in luoghi poco esotici e vicini a casa. Si reca in vacanza generalmente 2-3 volte all’anno (46,7%), ma un’altissima percentuale (40%) dichiara di recarsi in vacanza solo una volta all’anno. Rari frequentatori delle sale cinematografiche, il 5,1% di loro afferma di non andare mai al cinema e il 47,5% solo qualche volta all’anno. Complessivamente non appaiono interessanti alla possibilità di visitare i luoghi in cui è ambientato un film.

Visita anche: 

 Per ogni altra informazione:

www.ischiafilmfestival.it  – info@ischiafilmfestival.it – 3343051500 – 08118994357 – 3286214590

 

Facebook banner

 

FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO IN BRASILE – 25 novembre / 5 dicembre SAN PAOLO

Ricevo e volentieri pubblico

SI ALZA IL SIPARIO SUL 9° FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO IN BRASILE, DAL 25 NOVEMBRE AL 5 DICEMBRE A SAN PAOLO 

Apre la rassegna Riccardo Scamarcio con “Una Piccola Impresa Meridionale”. Paolo Taviani presenta la retrospettiva di nove film diretti con il fratello Vittorio

La Cineteca Nazionale sarà presente 9° Festival del Cinema Italiano in Brasile.  Dal 25 novembre al 5 dicembre nelle sale di San Paolo il meglio della nostra produzione cinematografica più recente  e un omaggio all’opera dei fratelli Taviani, ai quali il Museu da Imagem e do Som dedica una retrospettiva organizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale.

In programma, tanto spazio al cinema contemporaneo: apre la rassegna Una Piccola Impresa Meridionale di Rocco Papaleo, che verrà presentato al pubblico brasiliano direttamente da Riccardo Scamarcio, presente alla manifestazione anche in veste di produttore con Miele di Valeria Golino. Grandi autori in cartellone, con Paolo Sorrentino (La Grande Bellezza), Roberto Andò (Viva la Libertà), Enzo D’Alò (Pinocchio) e il sorprendente Viaggio Sola di Maria Sole Tognazzi, già ospite a San Paolo nelle passate edizioni. Grande attesa per l’ultimo film di Fausto Brizzi (Pazze di Me), autore che, grazie al Festival e alla costante presenza di Rai Trade con il prodotto Rai Cinema, ha esportato in Brasile molte delle sue recenti commedie. Attenzione anche ai più giovani, con Tre Giorni Dopo di Daniele Grassetti (ancora inedito in Italia), Buongiorno Papà di Edoardo Leo e Benur, un Gladiatore in Affitto di Massimo Andrei.

A sfilare sul tappeto rosso allestito nel prestigioso Auditorio Ibirapuera, uno dei simboli architettonici della città firmato da Oscar Niemeyer, ci sarà, oltre a Riccardo Scamarcio, il regista Paolo Taviani che presenterà la retrospettiva di nove film diretti con il fratello Vittorio, da I sovversivi del 1967 al recente e pluripremiato Cesare Deve Morire.

Diventato ormai un appuntamento atteso e consolidato con il pubblico brasiliano, il Festival si conferma come importante trampolino verso il Sudamerica per il nostro settore cinematografico, che trova in Brasile un mercato di grande interesse, sia dal punto di vista dei numeri che di affinità culturale: a San Paolo un abitante su quattro ha discendenze italiane, facendone di fatto la più grande città “italiana” nel mondo dopo Roma.  

Il Festival del Cinema Italiano è realizzato dalla Camera Italo-brasiliana di Commercio di San Paolo con il sostegno del Ministero della Cultura del Brasile e in collaborazione con Luce CinecittàDirezione Generale per il Cinema del Mibact, che insieme ad Ancine, l’agenzia del cinema brasiliano, ha dato avvio negli ultimi anni ad importanti forme di collaborazione a supporto delle co-produzioni tra i due paesi con la collaborazione della Camera Italo-brasiliana. Tra queste, il Fondo di Sviluppo a sostegno delle co-produzioni tra Italia e Brasile, che recentemente ha ospitato a Roma i vincitori brasiliani per le attività di formazione e orientamento sull’industria cinematografica italiana, coordinate dal Centro Sperimentale di Cinematografia.

Previste anche una serie di attività di formazione sul campo con gli workshop diretti dal documentarista Franco Brogi Taviani e rivolti ai laureandi dell’Università FAAP di San Paolo, che parteciperanno anche alla realizzazione di un documentario sull’immigrazione italiana in Brasile.

A conferma di quanto il cinema e la cultura siano sempre più un veicolo strategico per l’esportazione del Made in Italy, anche in vista dei prossimi grandi eventi sportivi ospitati dal Brasile nei prossimi anni (Mondiali di Calcio 2014 e Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016), il Festival è sostenuto da alcune grandi aziende italiane storicamente presenti in America Latina. Nel corso della manifestazione verrà assegnato il 5° Premio Magneti Marelli del Cinema Italiano, che attribuisce un contributo di 40 mila reais (circa 13 mila euro) a sostegno della distribuzione in Brasile del film più votato dal pubblico in sala. Un riconoscimento importante per la valorizzazione del nostro cinema all’estero, che negli ultimi anni è andato a Io e Te di Bernardo Bertolucci (2012), Manuale d’Amore 3 di Giovanni Veronesi (2011), Happy Family di Gabriele Salvatores (2010) e Ex di Fausto Brizzi (2009).

Novità di questa edizione è l’istituzione del Premio Barilla, che da quest’anno punterà a incentivare le co-produzioni tra Brasile e Italia, sostenendo economicamente un film brasiliano, scelto da un’apposita commissione, tra i progetti nazionali già approvati dall’Agenzia per il Cinema del Brasile (Ancine).

 

Informazioni e programma su: 

http://www.cinemaitaliano.com.br

http://www.facebook.com/pages/Festival-De-Cinema-Italiano-No-Brasil

PREMIO OSTIGLIA 2013 – I PREMIATI

Ricevo e volentieri pubblico

PREMIO OSTIGLIA 2013: PLACIDO PREMIA LA COMMEDIA

 placido premia piccioni

“Il Rosso e il Blu” è il binomio libro-film vincitore del Premio Ostiglia 2013, che assegna il podio allo scrittore Marco Lodoli ed al regista Giuseppe Piccioni. Quest’ultimo presente al Teatro Nuovo Monicelli è stato premiato dal Presidente della Giuria Michele Placido. “Mi ha sorpreso positivamente il lavoro di Piccioni – ha detto Placido dal palco del teatro – il film centra straordinariamente un tema di grandissima attualità che è la scuola”.

Secondo classificato il film “Romanzo di una strage” che Marco Tullio Giordana ha tratto dal testo di Paolo Cucchiarelli “Il segreto di Piazza Fontana”, che si è però aggiudicato il Premio della giuria popolare composta dai lettori della biblioteca di Ostiglia. Terza posizione invece per “Io e Te”, della coppia Ammaniti – Bertolucci. I tre titoli sono stati proiettati gratuitamente da mercoledì scorso 2 ottobre, uno per sera, presso il teatro Mario Monicelli di Ostiglia, raccogliendo un grande consenso di pubblico.

michele placido

Tre binomi dai temi più diversi: adolescenza, terrorismo e commedia. A spuntarla è stata proprio quest’ultima, forse perché, come svela Piccioni, “la commedia è considerata sempre più facile rispetto a temi impegnati, perché la storia narrata sembra semplice. In realtà i significati di queste storie sono nascosti, più complessi di quanto venga inizialmente percepito”.

Alla proclamazione dei vincitori è intervenuta anche Ivana Monti, ormai da diverse edizioni membro di giuria. Oltre a leggere alcuni brani dei libri selezionati per questa edizione del Premio, l’attrice ha anche interpretato due estratti dalle sceneggiature premiate e scritte dagli studenti degli istituti superiori Galilei e Greggiati per il concorso “Un cuore sull’argine”. Ad intervallare i premi, una performance musicale curata dal duo Jacopo Salieri e Fausto Negrelli (pianoforte e batteria), che hanno proposto un viaggio tra jazz, swing e ragtime della prima metà del ‘900.

Il Premio Ostiglia 2013, dedicato al Sindaco Umberto Mazza recentemente scomparso, è stato inaugurato nel pomeriggio di sabato con il convegno “Monicelli e Mondadori nella rete. Come il web sta cambiando cinema ed editoria”, mentre domenica mattina il Sindaco di Ostiglia Valerio Primavori ha tagliato il nastro della mostra “Sotto il vulcano”, dedicata a Giorgio Monicelli (fratello di Mario), alla presenza delle figlie Fede ed Elisa.

Si chiude così la sesta edizione di un evento che celebra il matrimonio tra cinema ed editoria e che, grazie alla collaborazione dell’Associazione Festival Internazionale del Cinema e del Comune di Ostiglia con numerose realtà del territorio, porta un qualificato momento di cultura in uno dei paesi che proprio a cinema ed editoria ha regalato due dei nomi più illustri della nostra storia.

UN LIBRO AL CINEMA – 5/6 ottobre OSTIGLIA (MN)

Ricevo e volentieri pubblico

 
 

PREMIO OSTIGLIA –  ARNOLDO MONDADORI
Un libro al cinema
6° edizione

Ostiglia (MN)  5-6 ottobre 2013
Ingresso libero

 
 

Michele Placido al Premio Ostiglia
Sarà presente Michele Placido al Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori 2013. L’evento, che giunge quest’anno alla sua sesta edizione, si terrà a Ostiglia (MN) il 5 e 6 ottobre e vedrà il suo culmine nella cerimonia di premiazione in programma sabato 5 ottobre alle ore 21.15 presso il Teatro Nuovo Mario Monicelli.
Michele Placido interverrà per la prima volta in veste di Presidente della Giuria, composta inoltre dall’attrice Ivana Monti, dallo sceneggiatore Andrea Purgatori e da Luca Formenton Macola, direttore de Il Saggiatore e nipote di Arnoldo Mondadori.

I finalisti 2013
Il rosso e il blu. Regia di Giuseppe Piccioni. Con: Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Roberto Herlitzka, Silvia D’Amico, Davide Giordano
Il rosso e il blu. Di Marco Lodoli, ed. Einaudi.

Io e te. Regia di Bernardo Bertolucci. Con: Jacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar
Io e te. Di Niccolò Ammaniti, ed. Einaudi.

Romanzo di una strage. Regia di Marco Tullio Giordana. Con: Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti, Luigi Lo Cascio.
Il segreto di Piazza Fontana. Di Paolo Cucchiarelli, ed. Ponte alle Grazie.

Il programma
Sabato 5 ottobre ore 16.00 – Palazzina Mondadori
Convegno: Mondadori e Monicelli nella rete. Come il web sta cambiando cinema ed editoria

Sabato 5 ottobre ore 21.15 – Teatro Nuovo Mario Monicelli
Cerimonia di premiazione
Con la partecipazione del regista Giuseppe Piccioni

Domenica 6 ottobre ore 10.30 – Palazzina Mondadori
Inaugurazione mostra: Sotto il vulcano. L’avventura artistica di Giorgio Monicelli tra Ostiglia e Milano

SCOPRI IL PROGRAMMA COMPLETO

SEGUICI SU
 

Info e organizzazione

Associazione Festival Internazionale del Cinema
Via Zelasco 1, Bergamo -Tel: 035.237323 – info@festivalcinemadarte.it

Comune di Ostiglia
Palazzo Foglia, Piazza Cornelio 2, Ostiglia (MN)
Tel: 0386.300281 – simonetta.callegarini@comune.ostiglia.mn.it