OSCAR 2017 – PREMI E CONCLUSIONI

063332506-1b6b1111-b93f-4b73-9679-1a73defda926Eccoci giunti, dunque, alla fine della cerimonia di premiazione dell’89° edizione degli Academy Awards, che ha visto Moonlight – diretto da Barry Jenkins – vincitore del Premio Oscar per il Miglior Film. Come sempre, molte sono state le sorprese, come molte le perplessità riguardo i premi assegnati. La La Land, candidato con 14 nominations, alla fine ha portato a casa “soltanto” sei Oscar, pur essendo, di fatto, il vincitore morale di questa edizione. Storica gaffe, a tal proposito, quella di Warren Beatty, il quale, al momento della lettura del titolo vincitore, ha pronunciato erroneamente il nome di La La Land al posto di Moonlight, facendo salire tutta la troupe sul palco a fare il discorso di ringraziamento. Finale a sorpresa, dunque. Ma, forse, tale gaffe ha ulteriormente ravvivato una serata che, pur portata avanti magistralmente dal comico Jimmy Kimmel – il quale ha sovente colto l’occasione per scagliarsi contro Donald Trump! – è sempre troppo lunga da seguire fino in fondo.

Grande delusione per quanto riguarda Jackie, di Pablo Larrain, il quale non ha portato a casa neanche un premio. E, di fatto, stupisce come un cineasta del calibro di Larrain stesso non abbia ancora ottenuto un riconoscimento importante. Così come sarà stato sicuramente deluso il nostro connazionale Gianfranco Rosi, visto che il Premio Oscar al Miglior Documentario è stato conferito a O. J.: Made in America. Nessuna sorpresa, invece, malgrado il buon livello degli altri film in concorso, per la vittoria come Miglior Film Straniero di Il cliente, di Asghar Farhadi, già vincitore dello stesso premio nel 2012 per Una separazione, il quale ha deciso, quest’anno, di non ritirare di persona il premio – delegando qualcuno a leggere una sua lettera di ringraziamento – per protestare contro le recenti leggi contro l’immigrazione promosse da Trump.

Ovviamente, non sono mancati momenti di grande emozione, come quando è stata omaggiata con un’ovazione la grande Meryl Streep o quando, come di consueto, sono stati ricordati i professionisti del mondo del cinema che ci hanno lasciato nello scorso anno. Commovente, a tal proposito, una non più giovanissima Carrie Fisher che, al termine del video commemorativo, ha pronunciato “May the force be with you!”.

E così, nel bene o nel male, un’altra pagina della storia di Hollywood è stata scritta. Pagina ricca, anch’essa di spunti ed aneddoti interessanti, alcuni dei quali, molto probabilmente, verranno ricordati e raccontati anche negli anni a venire.

Di seguito, tutti i vincitori di questa 89° edizione degli Academy Awards.

Miglior film
Moonlight

Miglior regia
Damien Chazelle – La La Land

Miglior attore protagonista
Casey Affleck – Manchester by the Sea

Miglior attrice protagonista
Emma Stone – La La Land

Miglior attore non protagonista
Mahershala Ali  – Moonlight

Miglior attrice non protagonista
Viola Davis – Barriere

Miglior sceneggiatura originale
Manchester by the Sea

Miglior sceneggiatura non originale
Moonlight

Miglior film straniero
Il cliente

Miglior film d’animazione
Zootropolis

Miglior montaggio
La battaglia di Hacksaw Ridge

Miglior scenografia
La La Land

Miglior fotografia
La La Land

Migliori costumi
Animali fantastici e dove trovarli

Miglior trucco e acconciature
Suicide Squad

Migliori effetti speciali
Il libro della giungla

Miglior sonoro
La battaglia di Hacksaw Ridge

Miglior montaggio sonoro
Arrival

Miglior colonna sonora originale
La La Land

Miglior canzone
“City of Stars” – La La Land

Miglior documentario
O.J.: Made in America

Miglior corto documentario
The White Helmets

Miglior cortometraggio
Sing

Miglior cortometraggio d’animazione
Piper

Marina Pavido

OSCAR 2017 – PRONOSTICI

oscar2017Ci siamo! Anche quest’anno, a Los Angeles, sta per avere luogo la lunga cerimonia di premiazione dell’89° edizione degli Academy Awards, durante la quale verrà assegnata l’ambita statuetta. Uno degli appuntamenti più attesi, dunque, per gli appassionati di cinema! Appuntamento che, come di consueto, ha avuto modo di far discutere non poco. In primo luogo, parecchie polemiche (giustificate? Ingiustificate?) sono sorte in seguito alle ben 14 nominations per il lungometraggio La La Land, diretto dal giovane Damien Chazelle. Ottimo film, indubbiamente. Molto probabile che riceva gran parte dei premi tecnici. Ma proprio il grande successo riscosso ha, in modo piuttosto prevedibile, sollevato un gran numero di polemiche.

Per il resto, i nominati rientrano tutti nei canoni delle scelte dell’ Academy. Ottime performances attoriali quelle di Emma Stone e Ryan Gosling (La La Land), ma anche un Casey Affleck, rivelazione in Manchester by the Sea, ed un’inimitabile Isabelle Huppert (Elle) non sono da meno. Oltre, ovviamente, ad una grande Natalie Portman per il bellissimo Jackie di Pablo Larrain. Così come notevole è la prova attoriale regalataci da Michelle William,sempre in Manchester by the Sea.

Uno dei titoli di cui maggiormente si sente l’assenza è proprio Neruda, capolavoro di Pablo Larrain, inizialmente proposto dal Cile come Miglior Film Straniero. Ma, si sa, la nomination alla Portman per un altro film dello stesso autore ha avuto il suo peso.

In questa 89° edizione anche l’Italia è in qualche modo rappresentata. Fuocoammare, infatti, ultima fatica del documentarista Gianfranco Rosi, già vincitore dell’Orso d’Oro alla 66° Berlinale, è in corsa per la statuetta al Miglior Documentario. Che ci sia aria di un ulteriore trionfo per Rosi?

In poche parole, grandi nomi, alta qualità, per un’edizione che si preannuncia politica come non mai (come ogni anno, del resto). Non resta che attendere qualche ora per scoprire gli esiti di questa lunga nottata, dunque!

Ricordiamo a tutti gli appassionati che la Notte degli Oscar sarà visibile dalle 22.50 su Sky Cinema Oscar e, in chiaro, su Tv8, sempre dalle 22.50.

In attesa della cerimonia di premiazione, ecco, di seguito, tutte le nominations con i possibili vincitori (evidenziati in rosso), secondo noi di Entr’Acte, della statuetta più ambita! Buon Cinema a tutti!

Miglior film
Arrival
Barriere
La battaglia di Hacksaw Ridge
Il diritto di contare
Hell or High Water
La La Land
Lion
Manchester by the Sea
Moonlight

Miglior regia
Denis Villeneuve – Arrival
Mel Gibson – La battaglia di Hacksaw Ridge
Damien Chazelle – La La Land
Kenneth Lonergan – Manchester by the Sea –
Barry Jenkins – Moonlight

Miglior attore protagonista
Casey Affleck – Manchester by the Sea
Andrew Garfield – La battaglia di Hacksaw Ridge
Ryan Gosling – La La Land
Viggo Mortensen – Captain Fantastic
Denzel Washington – Barriere

Miglior attrice protagonista
Isabelle Huppert – Elle
Ruth Negga – Loving
Natalie Portman – Jackie
Emma Stone – La La Land
Meryl Streep – Florence

Miglior attore non protagonista
Mahershala Ali  – Moonlight
Jeff Bridges – Hell or High Water
Lucas Hedges – Manchester by the Sea
Dev Patel – Lion
Michael Shannon – Animali notturni

Miglior attrice non protagonista
Viola Davis – Barriere
Naomie Harris – Moonlight
Nicole Kidman – Lion
Octavia Spencer – Il diritto di contare
Michelle Williams – Manchester by the Sea

Miglior sceneggiatura originale
Hell or High Water
La La Land
The Lobster
Manchester by the Sea
20th Century Women

Miglior sceneggiatura non originale
Arrival
Barriere
Il diritto di contare
Lion
Moonlight

Miglior film straniero
Land of Mine
A Man Called Ove
Il cliente
Tanna
Vi Presento Toni Erdmann

Miglior film d’animazione
Kubo e la spada magica
Oceania
La mia vita da zucchina
La tartaruga rossa
Zootropolis

Miglior montaggio
Arrival
La battaglia di Hacksaw Ridge
Hell or High Water
La La Land
Moonlight

Miglior scenografia
Arrival
Animali fantastici e dove trovarli
Ave, Cesare!
La La Land
Passengers

Miglior fotografia
Arrival
La La Land
Lion
Moonlight
Silence

Migliori costumi
Allied
Animali fantastici e dove trovarli
Florence
Jackie
La La Land

Miglior trucco e acconciature
A Man Called Ove
Star Trek Beyond
Suicide Squad

Migliori effetti speciali
Deepwater: Inferno sull’oceano
Doctor Strange
Il libro della giungla
Kubo e la spada magica
Rogue One: A Star Wars Story

Miglior sonoro
Arrival
La battaglia di Hacksaw Ridge
La La Land
Rogue One: A Star Wars Story
13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi (Candidatura revocata da parte dell’Academy)

Miglior montaggio sonoro
Arrival
Deepwater Horizon
La battaglia di Hacksaw Ridge
La La Land
Sully

Miglior colonna sonora originale
Jackie
La La Land
Lion
Moonlight
Passengers

Miglior canzone
“Audition ( The Fools Who Dream)” – La La Land
“Can’t Stop the Feeling” – Trolls
“City of Stars” – La La Land
“The Empty Chair” – Jim: the James Foley Story
“How Far I’ll Go” – Oceania

Miglior documentario
Fuocoammare
I am not your negro
Life Animated
O.J.: Made in America
13th

Miglior corto documentario
Extremis
4.1 Miles
Joe’s Violin
Watani: My Homeland
The White Helmets

Miglior cortometraggio
Ennemis Intérieurs
La Femme et le TGV
Silent Nights
Sing
Timecode

Miglior cortometraggio d’animazione
Blind Vaysha
Borrowed Time
Pear Cider and Cigarettes
Pearl
Piper

Marina Pavido

RIFF 2016 – I VINCITORI DELLA XV EDIZIONE DEL ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL

download-5Ed eccoci giunti, anche quest’anno, al termine del più importante festival italiano dedicato al cinema indipendente. Di seguito, tutti i premi e le considerazioni su questa XV edizione del Rome Independent Film Festival.

Grande successo di pubblico per la XV edizione del RIFF, Rome Independent Film Festival, che si è svolta dal 25 novembre al 1 dicembre 2016 e che ha visto in programmazione, presso il Cinema Savoy e il Cinema Europa di Roma, 110 opere in concorso – tra lungometraggi, cortometraggi e documentari – provenienti da 24 paesi di cui 15 in anteprima mondiale e 10 in anteprima europea. Tutti i film in concorso sono stati presentati in anteprima italiana. Sono stati 12 i film in concorso di cui otto stranieri provenienti da Canada, Germania, Francia, Usa, Filippine, Spagna e Cile a cui si sono aggiunti quattro film italiani in Concorso.
2e860127-1d24-4ad9-8168-d019dd0c41d2I RIFF Awards, il cui valore ammonta ad un totale di circa 50.000 Euro, sono stati assegnati nel corso della serata di premiazione alla presenza del premio Nobel per la Pace Alfonso Perez Esquivel alle seguenti opere:
Miglior Lungometraggio Internazionale  “You’ll Never Be Alone” di Alex Anwandter (Chile)
**Menzione speciale a “1:54” di Yan England (Canada)
Miglior Lungometraggio Italiano: “Sex Cowboys” di Adriano Giotti (Italy)
Miglior Film Documentario Internazionale: Vincitore: “Une jeune fille de 90 ans di Valeria Bruni Tedeschi & Yann Coridian (France)
Miglior Film Documentario Italiano:  “2 Girls” di Marco Speroni (Italy)
**Menzione speciale a “Gente di amore e rabbia” di Stefano Casertano (Italy)
Miglior Cortometraggio Internazionale:Ja passou” di Sebastiao Salgado (Portugal)
**Menzione speciale a “Minh Tam” di Vincent Maury (France)
Miglior Cortometraggio Italiano: E così sia” di Cristina Spina (Italy)
**Menzione speciale a “Parla che ti sento” di Idria Niosi (Italy)
Miglior Cortometraggio Studenti: Anna” di Or Sinai (Israel)
**Menzione speciale a “America” di Aleksandra Terpinska (Poland) e “Gionatan con la G” di Gianluca Santoni (Italy)
Miglior Cortometraggio d’Animazione: “Playgroung” di Francis Gavelle e Claire Inguimberty (France)
Miglior Sceneggiatura per Lungometraggio: “Veleno nelle gole” di Gisella Orsini & Simona Barba
Miglior Sceneggiatura per Cortometraggio:L’ultima partita” di Flavio Costa
Miglior Soggetto: “Deserto di Ghiaccio” di Ermanno Felli & Marco Gallo.

59dfeb2c-1d84-4ea2-bc14-dad694ee169fI RIFF Awards 2016 sono stati assegnati dalla Giuria Internazionale del Festival, composta dal giornalista italiano Giovanni Anversa e dal finlandese Jouni Kantola di Berta Film, dagli attori Riccardo De Filippis e Stefano Fregni, dal Presidente della FICE Domenico Dinoia, dall’operatrice culturale spagnola María del Carmen Hinojosa, dall’attrice colombiana Juana Jimenez, dalla distributrice di NewGold Serena Lastrucci, dallo sceneggiatore e regista, Presidente ANAC, Francesco Ranieri Martinotti, dal regista spagnolo Gabriel Velázquez, dalla giornalista e produttrice canadese Megan Williams e dalla fondatrice di Wanted Cinema Anastasia Plazzotta.
Tra i numerosi ospiti presenti durante la settimana del Festival ricordiamo, tra gli italiani, Valeria Bruni Tedeschi, Pippo Delbono, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Renato De Maria, Lorenza Indovina, Niccolò Ammaniti, Silvia D’Amico, Stefano Fresi, Teresa Saponangelo, Franco Nero, Alessandro Haber, Giordano Meacci, Alessio Boni, Valentina Carnelutti, Maurizio Sciarra, Dino Abbrescia, Federico Rosati, Ivan Franek. Tra gli stranieri il Premio Nobel per la Pace Adolfo Peréz Esquivel, l’attore britannico Jamie Bamber e il direttore della fotografia nominato agli Oscar Phedon Papamichael, gli attori canadesi Antoine Olivier Pilon e Lou-Pascal Tremblay. Con loro i registi di molti dei film presenti al Festival.

0da201c2-4daf-4a1f-a244-e835d68f52aeIl RIFF, diretto da Fabrizio Ferrari, è realizzato con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale CinemaMinistero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, con il contributo di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale in collaborazione con SIAE ed è inserito nell’edizione 2016 dei Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città: “Roma, una Cultura Capitale

RIFF 2016 – BUFFET di Santa De Santis e Alessandro D’Ambrosi

12961432_852182548261273_5100715260878523072_oTITOLO: BUFFET; REGIA: Santa De Santis, Alessandro D’Ambrosi; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Ciro Scalera, Daniele Grassetti, Valentina Ghetti; durata: 18′

Presentato in anteprima alla XV edizione del Rome Independent Film Festival, Buffet è un simpatico cortometraggio diretto da Santa De Santis ed Alessandro D’Ambrosi, che scherza sull’amore “eccessivo” di noi italiani per la buona cucina e – in particolare – si diverte a mettere in scena il tipico approccio ad un buffet durante un ricevimento.

Fin dalle prime immagini avvertiamo subito che qualcosa di grande sta per accadere: nel retro di un furgone alcuni uomini – chi più nervoso, chi meno – si preparano ad “andare in missione”. Alcuni di loro fanno coraggio ai propri compagni, altri si limitano a guardare le foto dei loro cari, altri ancora appaiono più agguerriti che mai. Nel frattempo, la macchina da presa si sposta in una grande sala dove uomini eleganti, donne imbellettate ed un monsignore di felliniana memoria si sono riuniti in occasione di un ricevimento. Inizialmente composti e quasi affettati nei loro modi – e tutti intenti ad immortalare il momento con i cellulari – gli invitati sembrano perdere la dignità nel momento in cui da un furgone gli uomini che avevamo visto all’inizio fanno il loro ingresso in sala e sistemano su di un tavolo l’attesissimo buffet. Ma questo è solo l’inizio.

Perché, di fatto, non è un semplice corto a meccanismo, questo di Santa De Santis e Alessandro D’Ambrosi. In seguito al ribaltamento, infatti, la narrazione procede. E lo fa in modo giocoso, portando al massimo il grottesco che già era stato preannunciato all’inizio e divertendosi a citare diversi generi cinematografici: dal film di guerra all’horror/splatter, fino al western. Il tutto arricchito da un’indovinata colonna sonora e – soprattutto – dall’esperta fotografia di Daniele Ciprì, grazie alla quale – e grazie anche ad una regia essenziale, ma consapevole – ci vengono regalate immagini di grande impatto visivo, nella loro giocosità. Prima fra tutte, il gruppo di invitati alla festa che, muovendosi inizialmente quasi con circospezione, si avvicina lentamente al tavolo del buffet, ricordando quasi – per composizione del quadro e per luci e colori – Il quarto stato di Pelizza da Volpedo.

In poche parole, è un vero e proprio crescendo, questo nostro Buffet. Anche dopo i titoli di coda, infatti, vi sono non poche sorprese: in primo luogo – tornando al discorso sulle musiche – ottima trovata si è rivelata quella di scegliere il nostro inno nazionale ad accompagnare i nomi di chi ha realizzato il corto, per non parlare, poi, dell’azzeccato cliffhanger al termine di tutto, giusto coronamento di diciotto minuti di intrattenimento puro, ma raffinato.

Perché, in fin dei conti, Buffet – piacevole sorpresa del RIFF – è proprio questo: un piccolo corto davvero ben realizzato che sa strapparci un sorriso con il suo essere “nazionalista” e tanto, tanto cinefilo.

VOTO:7/10

Marina Pavido

PREAPERTURA VENEZIA 73 – TUTTI A CASA di LUIGI COMENCINI restaurato

Ricevo e volentieri pubblico

Tutti a casa 1la Biennale di Venezia

 Serata di Pre-apertura (martedì 30 agosto 2016)

della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

 In Sala Darsena al Lido

Tutti a casa (1960) di Luigi Comencini nel centenario del regista

in una nuova copia restaurata, presentata in prima mondiale

 Sarà dedicata al grande regista Luigi Comencini (1916 – 2007) in occasione del centenario della nascita, la serata di Pre-apertura di martedì 30 agosto della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà nella Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.

Sarà proiettato, in un restauro digitale a cura di Filmauro e CSC – Cineteca Nazionale di Roma, il capolavoro diComencini Tutti a casa (Italia/Francia, 1960), con Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina ed Eduardo De Filippo, prodotto da Dino De Laurentiis, sceneggiato da Age e Scarpelli e premiato all’epoca con due David di Donatello e un Nastro d’argento.

Tutti a casa 2Il restauro viene presentato in prima mondiale ed è stato realizzato in 4K a partire dai negativi originali messi a disposizione da Filmauro. Le lavorazioni in digitale sono state eseguite presso il laboratorio Cinecittà Digital Factory, Roma. Il ritorno in pellicola 35 mm è stato realizzato presso il laboratorio Augustus Color, Roma.

La 73. Mostra del Cinema di Venezia si terrà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016 diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

Tutti a casa di Luigi Comencini è uno tra i più celebri e riusciti esempi di ciò che ha reso immortale la commedia all’italiana: l’impasto di comico e drammatico, di vero e grottesco, di coraggio e voglia di sopravvivere. Comencini, con la complicità autobiografica dei due grandi sceneggiatori Age e Scarpelli e con le amare risate provocate da un grandissimoAlberto Sordi, racconta tutto il caos dell’8 settembre 1943, quando con l’armistizio di Badoglio i soldati del re e del duce furono abbandonati a se stessi, tra mille paure. Nel film Alberto Sordi, al telefono sotto il tiro dei tedeschi, chiede ai superiori: “Signor colonnello, sono il tenente Innocenzi, è successa una cosa straordinaria, i tedeschi si sono alleati con gli americani. Cosa dobbiamo fare?”.

Tutti a casa è un film “on the road” lungo l’Italia disastrata e confusa di quel periodo, quando i soldati non ebbero più ordini e ciascuno decise di tornare al suo paese: tutti a casa, appunto. Nella vicenda, il sottotenente Alberto Innocenzi (Sordi), abituato a obbedire e a non contraddire, viene abbandonato dai suoi soldati e si mette in fuga dal nord al sud con l’amico ulceroso, il geniere Ceccarelli di Napoli (Serge Reggiani).  Incontra i tedeschi desiderosi di rappresaglie che gli sparano addosso, vede l’odissea di una ragazza ebrea in fuga (ci rimette la pelle un giovane soldato veneto), conosce un prigioniero americano nascosto in soffitta, si ricongiunge col padre (Eduardo De Filippo), che vorrebbe rimandarlo nelle file fasciste, fino al riscatto finale durante le 4 giornate di Napoli. Comencini dichiarò all’epoca: “L’8 settembre la gente fu abbandonata a se stessa, ed era questo che volevo descrivere”.  Il film fu premiato da un grande successo popolare, con oltre un miliardo di lire al box office.

Luigi Comencini (1916 – 2007), a cui la Biennale di Venezia ha attribuito nel 1987 il Leone d’oro alla carriera, è considerato uno dei grandi maestri della commedia all’italiana, nonché “il regista dei bambini”. Sul fronte della commedia il suo primo capolavoro è Pane, amore e fantasia (1953), con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica, vincitore dell’Orso d’argento a Berlino, prototipo del cosiddetto “neorealismo rosa” e uno dei più alti incassi nella storia del cinema italiano, seguito negli anni da altre commedie di successo come Pane, amore e gelosia (1954), Mariti in città (1957), Lo scopone scientifico (1972) e Mio Dio, come sono  caduta in basso! (1974).

Tutti a casa 3Sul tema dell’infanzia, Comencini cominciò subito nel 1946 con Bambini in città, il suo primo corto documentario (premiato a Venezia e col Nastro d’argento), mentre Proibito rubare (1948), ambientato tra gli scugnizzi di Napoli, è il suo primo lungometraggio. La sua importante linea “infantile” prosegue con La finestra sul Luna Park (1957), Incompreso (1966, in concorso a Cannes e premiato col David di Donatello), Voltati Eugenio (1980, presentato a Venezia), Un ragazzo di Calabria(1987, in concorso a Venezia), Marcellino pane e vino (1991), il suo ultimo film diretto con la figlia Francesca. Vanno inoltre ricordati gli incontri con due classici della letteratura infantile come Le avventure di Pinocchio (1972) e Cuore (1984).

Fondatore nel 1935 con Alberto Lattuada e Mario Ferrari della Cineteca italiana di Milano, Comencini ha diretto complessivamente una quarantina di lungometraggi, senza contare i documentari, gli sceneggiati e le inchieste per la Rai. Ha praticato molti generi oltre alla commedia, come il giallo (La donna della domenica, 1975), il melodramma (Incompreso, 1966), il film letterario (La ragazza di Bube, 1963), il film in costume (Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano, 1969), il film-opera (La Bohème, 1988), ma si è dedicato anche a film più singolari (Cercasi Gesù, 1982, premiato col Nastro d’argento). In un’intervista all’inizio degli anni ’80 Comencini dichiarò di essere disposto a difendere una decina dei suoi film, che però “non sarebbero mai nati se non avessi fatto altri film sbagliati, in parte o completamente. Ma film in cattiva fede non ne ho mai fatti”.

I PREMI FINALI DELL’UMBRIA FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

UMBRIA FILM FESTIVAL
20ma edizione

Montone (Perugia) dal 6 al 10 luglio 2016

Premio miglior cortometraggio per bambini all’ungherese Hey Deer!, animazione di Örs Bárczy, mentre per la sezione Umbriametraggi vince Rezonans, di Giovanni Pierangeli e menzione speciale al corto d’animazione Cooking breakfast for the one I love, di Hermes Mangialardo

hey deer2Si è tenuta a Montone (Perugia) dal 6 al 10 luglio 2016 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – la ventesima edizione dell’Umbria Film Festival, con la direzione artistica di Vanessa Strizzi, la direzione organizzativa di Marisa Berna e la presidenza onoraria di Terry Gilliam.

Molto ricco il parterre degli ospiti di questa edizione, tra cui due Premi Oscar, che hanno ricevuto le Chiavi della Città di Montone: il regista inglese Tom Hooper (Il discorso del re, The Danish girl) e Rachel Portman (Emma, Chocolat), compositrice inglese, prima donna ad aver vinto l’ambita statuetta come migliore colonna sonora. Ma anche la regista danese Lone Scherfig, l’attrice danese Ghita Norby, la regista norvegese Hanne Berkaak e la regista inglese Chanya Button, che ha presentato in anteprima italiana il suo Burn Burn Burn, accompagnata dalle attrici protagoniste Laura Carmichael e Chloe Pirrie.

La giuria di bambini, ha votato ogni sera i cortometraggi proiettati e ha decretato vincitore l’ungherese Hey Deer!, diÖrs Bárczy, corto di animazione che racconta di un adorabile cervo che beve cioccolata e che ogni giorno, puntualmente, al mattino riordina casa e spala la neve fuori. Ogni notte, infatti, un terremoto provoca il caos e rende la vita del cervo un incubo. Tra due tazze di cioccolata, una verità stupefacente viene a galla che cambierà la sua vita per sempre…

La giuria della sezione Umbriametraggi 2016 ha quindi decretato miglior cortometraggio della sezione dedicata a videomakers umbri, Rezonans, di Giovanni Pierangeli, nove minuti che mostrano una regia di talento, abile nel rappresentare con attenzione e misura la tensione emotiva di un dramma familiare fondato sul non detto. Ha inoltre assegnato una menzione speciale al corto d’animazione Cooking breakfast for the one I love, di Hermes Mangialardo, a conferma della capacità di raccontare con maestria, in un tempo brevissimo, una storia deliziosa e ironica, dettagliata e perfettamente compiuta che, in questo caso, si snoda agile sulle note di Mauro Ottolini. A Pierangeli e Mangialardo vanno il Premio Augustuscolor (50% di sconto per una lavorazione) e un’opera in ceramica dell’Officina Via Fratta di Umbertide. La giuria, nel ringraziare tutti i filmmaker della sezione, ha espresso anche una nota di merito per le due scuole presenti, la classe seconda ALL dell’I.I.S. “Leonardo da Vinci” di Umbertide e la scuola secondaria di primo grado di Montone, per avere realizzato lavori di qualità su temi molto attuali.

SPECIALE OSCAR 2016: tutti i vincitori

Oscar-2016-1A cura di Marina Pavido

Si è da poco conclusa la tanto attesa cerimonia di premiazione presso il Dolby Theatre di Los Angeles e non poche sono state le sorprese in questa lunga nottata. La serata, che ha visto come conduttore il comico Chris Rock – il quale ha spesso ironizzato sul fatto che nessun artista di colore sia stato candidato, quest’anno, ai Premi Oscar – si è conclusa con la vittoria di “Spotlight”, di Tom McCarthy, come Miglior Film. Un premio, questo, conferito più al potere politico del film che al cinema stesso. Un film sì ben realizzato, ma decisamente inferiore ad altri lungometraggi candidati per lo stesso titolo: primo fra tutti “La grande scommessa” di Adam McKey – anch’esso testimone di un importante argomento di attualità – oppure “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg o ancora “Room” di Lenny Abrahamson. In poche parole, una vittoria che ha fatto storcere il naso a molti.

060720624-fdf2c1fe-892d-427d-b6cb-893892ca9802Grande ovazione in sala in occasione del conferimento del Premio Oscar per il Miglior Attore Protagonista a Leonardo Di Caprio, il quale, evidentemente pressato dalla grande battaglia mediatica circa le sue mancate vittorie agli Oscar nonostante le numerose candidature, ha tenuto un interessante discorso sulle pericolose condizioni climatiche del nostro pianeta, affermando che per lui questi problemi che riguardano tutti noi non sono affatto scontati e che analogamente anche questa serata per lui non è stata affatto scontata.

oscar-2016-oscars-oscar-brie-larson-oscarBrie Larson, la giovane protagonista di “Room” ha ottenuto, meritatamente, il Premio Oscar per la Miglior Interpretazione Femminile, mentre ad Alicia Vikander, per la sua performance in “The Danish Girl” di Tom Hooper, è andata la statuetta alla Miglior Attrice Non Protagonista. Due giovani donne, due talenti agli albori della loro carriera, questo è quello che l’Academy ha voluto premiare.

720x405-FRD-DS-00668Il lungometraggio che ha collezionato il maggior numero di statuette – ben sei – è stato “Mad Max: Fury Road” di George Miller: ad esso sono andati gli Oscar per il Miglior Montaggio, per la Miglior Fotografia, per i Migliori Costumi, per il Miglior Trucco e Acconciature, per il Miglior Sonoro e per il Miglior Montaggio Sonoro. Grande escluso della serata è stato, invece, “Star Wars”, che non ha portato a casa nessuno degli Oscar per cui era stato nominato.

spotlight-xlargeUn altro premio che non ha convinto più di tanto il pubblico e la critica è stato quello alla Miglior Sceneggiatura Originale, conferito a “Spotlight”, che vedeva, tra i suoi concorrenti, anche il bellissimo “Inside Out”, lungometraggio di animazione della Pixar dallo script originale, commovente, divertente ed arguto, il quale, in compenso, si è meritatamente aggiudicato l’Oscar come Miglior Film di Animazione.

1200x630_307863_il-figlio-di-saul-rivelazione-a-canneNessuna sorpresa, invece, per quanto riguarda il conferimento del Premio Oscar al Miglior Film Straniero: “Il figlio di Saul”, dell’ungherese Laszlo Nemes è stato, secondo l’Academy, il miglior lungometraggio di lingua straniera.

1401x788-102669322Deludente, invece, la scelta di conferire al documentario “Amy”, sulla cantante Amy Winehouse, l’Oscar al Miglior Documentario. Vero, il tema trattato riesce a toccare molti, però, volendo prettamente parlare di cinema, il prodotto nulla ha a che vedere con il capolavoro di Joshua Oppenheimer “The look of Silence.

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Durante la serata vi sono stati non pochi momenti di commozione. Quando, ad esempio, sono state commemorate – con le note di “Blackbird” dei Beatles – tutte le personalità del cinema scomparse nell’ultimo anno, tra cui il nostro grande Ettore Scola. Ed è stato particolarmente toccante anche il momento in cui Ennio Morricone ha vinto l’Oscar alla Miglior Colonna Sonora per “The hateful Eight” di Quentin Tarantino -altro grande escluso dai premi. Il compositore, davanti ad una platea commossa e plaudente, accompagnato dal figlio che ha fatto anche da interprete, è apparso visibilmente emozionato nel ricevere per la prima volta – se si esclude il Premio Oscar alla Carriera – questo importante riconoscimento.

Di seguito, ecco l’elenco completo di tutti i vincitori in questa lunga Notte degli Oscar:

MIGLIOR FILM:  Spotlight

MIGLIOR REGIA:  Alejandro G. Iñarritu – Revenant

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA:  Leonardo Di Caprio – Revenant

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA:  Brie Larson – Room

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA:  Mark Rylance – Il ponte delle spie

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA:  Alicia Vikander – The Danish Girl

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE:  Spotlight

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE:  La grande scommessa

MIGLIOR FILM STRANIERO:  Il figlio di Saul – Laszlo Nemes (Ungheria)

MIGLIOR FILM DI ANIMAZIONE:  Inside Out

MIGLIOR MONTAGGIO:  Mad Max: Fury Road

MIGLIOR SCENOGRAFIA:  Mad Max: Fury Road

MIGLIOR FOTOGRAFIA:  Revenant

MIGLIORI COSTUMI:  Mad Max: Fury Road

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE:  Mad Max: Fury Road

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI:  Ex Machina

MIGLIOR SONORO:  Mad Max: Fury Road

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO:  Mad Max: Fury Road

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE:  The hateful eight – Ennio Morricone

MIGLIOR CANZONE:  Writing’s on the wall – Spectre

MIGLIOR DOCUMENTARIO:  Amy

MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO:  A girl in the river – The price of forgiveness

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO:  Stutterer

MIGLIOR CORTO DI ANIMAZIONE:  Bear story

E così, conclusasi anche quest’anno la famosa cerimonia di premiazione, non ci resta che aspettare l’anno prossimo per nuovi, interessanti premi, continuando, nel frattempo a vedere i film che più ci piacciono, in modo da mantenere vivo il nostro amato cinema.

 

SPECIALE OSCAR 2016: nominations e pronostici

oscar_imageA cura di Marina Pavido

“Questa statuetta assomiglia proprio a mio zio Oscar!”. Così esclamò, nel lontano 1928, Margaret Herrick, impiegata presso l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, non appena vide l’ormai celeberrima statuina. Da lì il nomignolo di Premio Oscar per l’Academy Award of Merit, ossia il premio cinematografico più antico del mondo (istituito ben tre anni prima del Leone d’Oro, conferito alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia): 35 cm di altezza per 24 carati d’oro. La prima cerimonia per il conferimento del tanto ambito Premio Oscar ebbe luogo, infatti, il 16 maggio 1929 e da quella volta ogni anno numerosi artisti di tutto il mondo fanno a gara per aggiudicarsi l’agognata statuetta.

Anche quest’anno siamo giunti alla sera della premiazione, che si terrà, come di consuetudine, presso il Dolby Theatre di Los Angeles e che, quest’anno, è giunta alla sua 88° edizione.

La cerimonia sarà visibile sul canale Sky Cinema Oscar e, in chiaro, su TV8 (canale 8 del digitale terrestre, ex MTV). Per chi desiderasse vederla in streaming, sarà possibile collegarsi sul sito http://www.tv8.it. La diretta inizierà intorno alle 23, con l’arrivo dei nominati, mentre la premiazione vera e propria avrà inizio intorno alle 2 del mattino, ora italiana.

Prima di procedere con pronostici e commenti vari, ecco l’elenco dei nominati ai Premi Oscar 2016:

Miglior film
La grande scommessa
Il ponte delle spie
Brooklyn
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Room
Il caso Spotlight

Miglior regia
Adam McKay – La grande scommessa
George Miller – Mad Max: Fury Road
Alejandro Gonzales Inarritu – Revenant
Lenny Abrahamson – Room
Tom McCarthy – Il caso Spotlight

Miglior attore protagonista
Bryan Cranston – Trumbo
Matt Damon – Sopravvissuto -The Martian
Leonardo DiCaprio – Revenant
Michael Fassbender – Steve Jobs
Eddie Redmayne – The Danish Girl

Miglior attrice protagonista
Cate Blanchett – Carol
Brie Larson – Room
Jennifer Lawrence – Joy
Charlotte Rampling – 45 anni
Saorsie Ronan – Brooklyn

Miglior attore non protagonista
Christian Bale – La grande scommessa
Tom Hardy – Revenant
Mark Rylance – Il ponte delle spie
Mark Ruffalo – Spotlight
Sylvester Stallone – Creed

Miglior attrice non protagonista

Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
Rooney Mara – Carol
Rachel McAdams – Spotlight
Alicia Vikander – The Danish Girl
Kate Winslet – Steve Jobs

Miglior sceneggiatura originale
Il ponte delle spie
Ex Machina
Inside Out
Spotlight
Straight Outta Compton

Miglior sceneggiatura non originale
La grande scommessa
Brooklyn
Carol
The Martian
Room

Miglior film straniero
El abrazo de la serpiente (Colombia)
Mustang (Francia)
Il figlio di Saul (Ungheria)
Theeb (Giordania)
A War (Danimarca)

Miglior film d’animazione
Anomalisa
Boy and the World
Inside Out
Shaun – vita da pecora
Quando c’era Marnie

Miglior montaggio

La grande scommessa
Mad Max Fury Road
Revenant
Spotlight
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior scenografia
Il ponte delle spie
The Danish Girl
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant

Miglior fotografia
Carol
The Hateful Eight
Mad Max Fury Road
Revenant
Sicario

Migliori costumi

Carol
Cenerentola
The Danish Girl
Mad Max Fury Road
Revenant

Miglior trucco e acconciature
Mad Max: Fury Road
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Revenant

Migliori effetti speciali
Ex Machina
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior sonoro
Il ponte delle spie
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior montaggio sonoro
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Sicario
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior colonna sonora originale
Il ponte delle spie
Carol
The Hateful Eight
Sicario
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior canzone
Earned It – 50 sfumature di grigio
Manta Ray – Racing Extinction
Simple Song #3 – Youth
Til It Happens To You – The Hunting Ground
Writing’s On the Wall – Spectre

Miglior documentario
Amy
Cartel Land
The Look of Silence
What Happened, Miss Simone?
Winter of Fire: Ukraine’s Fight for Freedom

Miglior corto documentario
Body Team 12
Chan, beyond the Lines
Claude Lanzmann: Spectres of the Shoah
A Girl in the River: The Price of Forgiveness
Last Day of Freedom


Miglior cortometraggio

Ave Maria
Day One
Everything Will Be OK
Shok
Stutterer

Miglior cortometraggio d’animazione
Bear Story
Prologue
Sanjay’s Super Team
We Can’t Live without Cosmos
World of Tomorrow

Senza troppi giri di parole, sappiamo che il conferimento del Premio Oscar più atteso sarà quello al Miglior Attore Protagonista, in quanto il fatto che il “povero” Leonardo Di Caprio, dopo ben 5 nominations, non sia mai stato premiato è diventato un vero e proprio tormentone sul web. E sia. Pur non trattandosi della sua interpretazione migliore, molto probabilmente la statuetta andrà proprio a lui per la sua performance in “Revenant” di Alejandro G. Iñarritu.

Per quanto riguarda la Miglior Attrice Protagonista, in molti fanno il tifo per la bravissima Cate Blanchett, che in “Carol” di Todd Haynes ha dato ulteriore prova del suo talento. Eppure, anche quest’anno l’Academy potrebbe stupirci premiando la giovane Brie Larson, protagonista di “Room” di Lenny Abrahamson. Una prova d’attrice, la sua,davvero notevole.

Continuando a parlare di attori, in molti danno per scontato il Premio Oscar al Miglior Attore Non Protagonista a Sylvester Stallone – per “Creed” di Ryan Coogler – vincitore recentemente del Golden Globe alla Carriera. Ma non dimentichiamo anche Mark Ruffalo per “Il caso Spotlight” di Tom McCarthy o Christian Bale, per la sua eccezionale performance in “La grande scommessa” di Adam McKey.

Miglior Attrice Non Protagonista potrebbe essere dichiarata Rooney Mara, sempre per “Carol”, la quale, per questa sua interpretazione, è già stata premiata all’ultima edizione del Festival di Cannes. Ma non dimentichiamo anche la brava Kate Winslet per “Steve Jobs” di Danny Boyle. Volendo, però, esprimere un giudizio del tutto personale, notevole è stata la prova di Jennifer Jason Leigh in “The hateful eight” di Quentin Tarantino. Una sua premiazione sarebbe più che azzeccata.

Veniamo al Miglior Film. Ben otto sono i titoli in corsa per il forse più importante dei Premi Oscar. Molto probabilmente la statuetta andrà a “La grande scommessa” di Adam McKey – candidato anche per la Miglior Regia – o a “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg. Sottovalutato, invece “The Martian” di Ridley Scott, il quale, pur avendo avuto una nomination, pare non abbia riscosso un grandissimo successo di critica e di pubblico. E chissà se, alla fine, quest’anno verrà premiato un film interessante ma poco quotato come “Room” di Lenny Abrahamson!

Altro grande protagonista di questi Oscar 2016 è il capolavoro di animazione della Pixar “Inside Out”, il quale è stato nominato sia per il Miglior Film di Animazione che per la Miglior Sceneggiatura non Originale. Entrambi i premi sarebbero meritatissimi.

Tra gli Oscar quasi sicuri troviamo la nomination per Ennio Morricone, il quale ha composto la colonna sonora di “The hateful eight” di Tarantino, oltre a Joshua Oppenheimer per il suo documentario “The look of silence”, al quale è giàstato conferito alla 71° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia il Premio Speciale della Giuria. Tuttavia, per la sezione documentari, non possiamo non annoverare il bellissimo “Winter of Fire”, direttamente dall’Ucraina.

Infine, per il Premio Oscar al Miglior Film Straniero, il lungometraggio più quotato è “Il figlio di Saul” di Laszlo Nemes, storico aiuto regista del cineasta ungherese Béla Tarr, ma potrebbe anche sorprenderci il turco “Mustang”, che tratta una storia delicata e cruda di cinque sorelle che vivono in un piccolo villaggio.

Che dire? Restano, ormai,solo poche ore prima di scoprire chi saranno i premiati. Tra poco avrà inizio la diretta, quindi buona visione ai più tenaci e arrivederci al prossimo appuntamento con i nomi dei vincitori!

IN PRIMATV SU STUDIO UNIVERSAL IL CORTOMETRAGGIO “COLLA”

Ricevo e volentieri pubblico

 

IN PRIMATV SU STUDIO UNIVERSAL IL CORTOMETRAGGIO “COLLA”

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In occasione dell’uscita italiana (il prossimo 18 febbraio) del film The Danish Girl di Tom Hooper, Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) presenta in Prima TV, il 22 febbraio alle 20:35, il cortometraggio “Colla”(2015) diretto da Renato Muro e prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola Nazionale di Cinema.

Sinossi: L’estate sta per finire. Domenico ha 19 anni e una vita turbolenta. Dopo aver litigato con i genitori e dopo aver passato parte della notte a zonzo, cerca ospitalità a casa di Antonio, suo amico da sempre, il quale lo sistema in camera col fratello tredicenne, Lallo.

Ben presto Domenico e Lallo restano soli, e si incamminano in una Procida assolata e marginale, ognuno con il proprio bagaglio di domande e incertezze.

L’arrivo di Sara, una donna transessuale, con la sua saggezza e sincerità, segnerà un importante momento di crescita e di libertà per entrambi. Solo al mattino seguente, quando il sole avrà portato via i sogni, a Domenico e Lallo non resterà che separarsi.

Un viaggio avventuroso attraverso l’adolescenza, in un territorio i cui confini sono tutti duramente segnati dal mare.

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Renato Muro è nato ad Ischia nel 1986, ma è cresciuto nell’isola di Procida. Dopo il diploma in pittura presso l’Istituto Statale d’Arte Palizzi di Napoli, frequenta  l’ACT Multimedia, Ateneo del Cinema e della Televisione. Nel 2015 si diploma in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia sotto la guida di Daniele Luchetti. Ha realizzato diversi documentari e cortometraggi, tra i quali “Il Manichino”, “Cosmic Anxiery” e “Colla”. Il suo lavoro è incentrato sull’adolescenza, l’identità di genere e la scoperta della sessualità.

 

Link per il trailer del corto

http://www.nbcuniversal.it/NBCUSER_FTP/APPROVAZIONI/TRAILER_COLLA.mp4

 

ORZINCORTO: I VINCITORI

Ricevo e volentieri pubblico

orzincorto 2014Ci complimentiamo con i vincitori della V edizione di OrzinCorto 2015 per la peculiarità dei corti presentati e di cui abbiamo potuto godere la proiezione durante la cerimonia di proclamazione dei vincitori, tenutasi venerdì 30 ottobre presso l’Istituto Comprensivo di Orzinuovi; con entusiasmo rendiamo noti i loro nomi e le motivazioni che la Commisione giudicatrice ha emesso a riguardo.
Potete vedere la gallery on line delle premiazioni qui

Associazione Fatti d’Arte

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Sezione Premi Filmaker

Terzo premio pergamena: “Gaiwan” di Elia Moutamid; per avere creato un’opera poetica e allo stesso tempo brillante sul carattere distintivo che sta alla base della pratica della sepoltura, proprio di ogni cultura; da questa peculiarità si disegna la centralità e l’equo-valore di ogni cultura sulle altre.

Terzo premio pergamena: “Estado de bienestar” di Jorge Calvo Gonzalez; per aver creato un’opera divertente e surreale sulla solitudine della vecchiaia e l’incongruità di un sistema assurdo di welfare. L’opera è tanto più pungente in quanto le parole apparentemente usate a caso tratteggiano una realtà dove la razionalità delle riforme di uno Stato lascia il passo alle ragioni di un Leviatano che tutto fagocita nel suo interesse.

Premio al miglior soggetto 300 euro e secondo premio targa di merito a : “Bella di notte” di Paolo Zucca, per avere affrontato in modo non banale né manicheo il difficile tema della finis vitae. L’opera tesse una storia individuale, ma dal rimando collettivo, ricostruendo le ragioni di una pietas che non ha paura di mettere in atto pratiche ancestrali.

Primo premio 500 euro e statuetta in bronzo : “2/05” di Nacho A. Villar, per avere creato un’opera intima, privata, lirica, fatta di solitudini e di silenzio dove la condizione del singolo essere umano si scontra con l’assordante disumanità di un sistema che non riconosce le proprie storture, non vede il disagio, non sente la disperazione di chi non ha più voce, né tempo, né voglia per gridare il proprio esserci, per dire che non si è ancora morti. Nacho A. Villar ha uno sguardo obliquo, pudico, come se sbirciasse.

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Sezione Premi Scuole Primarie

Terzo premio pergamena : “Mariolino il supersemino” dell’ Istituto Comprensivo di Manerbio Scuola Primaria (docenti referenti Albini Alessandra e Pancera Rosangela) attraverso un sapiente uso di immagini animate, l’opera tesse un elogio alla vita: tutto ciò che esiste deve crescere e per fare questo deve saper trovare le risorse in sé e nel mondo circostante.

Secondo premio targa di merito: “Acqua in bocca” dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Buccinasco (docente referente Anna Fedele), per avere creato un’opera tessuta di sapiente esperienza fatta di proverbi e di saggezza popolare; tale memoria millenaria è lì a ricordarci quanto sia fondamentale l’acqua.

Primo premio 200 euro e  statuetta in terracotta: “L’impero colpisce ancora- ovvero come sopravvivere ad un compito di storia” dell I.S. San Francesco, Scuola Primaria di Aosta (docenti referenti Stevanon Alessandro & Roncari Elena), per avere sceneggiato in modo fantasioso l’emozione paralizzante e preoccupata che costella ogni esame (e in particolar modo la verifica di storia). L’opera è tanto più apprezzabile in quanto contemporaneamente ricostruisce la Storia Romana in modo fedele e divertente.

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Sezione Premi Scuole Secondarie di Primo Grado:

Terzo premio pergamena: “Il biblioristorante” dell’ Istituto Comprensivo “Zammarchi” di Manerbio (docente referente Baronchelli Michela) per avere creato un’opera divertente, piena di doppi-sensi e significativa che valorizza la cultura non solo come patrimonio formativo e nobilitante ma anche come possibile investimento lavorativo; “chi l’ha detto infatti che con la cultura non si mangia?”

Secondo premio targa di merito e Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a: “Follia” dell’Istituto Comprensivo “S.D. Savio – R.L. Montalcini” Scuola Secondaria di I Grado “N. Zingarelli” di Bari (docente referente Patrizia Sollecito) per avere creato un’opera didascalica ma molto evocativa sulla follia della Prima Guerra Mondiale. Attraverso lo stridere del gesso che fissa, gelido, numeri su di una lavagna, l’opera segna l’insana volontà di autodistruggersi dell’umanità; a imperitura memoria.

Primo premio 200 euro e statuetta in terracotta: “Nella tana del web” della Scuola Secondaria di Primo Grado “Aldo Moro” di Cerro al Lambro (docenti referenti: Gemma Olivieri e Maria Luisa Sacchetti), per avere creato una sceneggiatura giocata sapientemente tra la dimensione fiabesca e il rimando critico al reale su di un tema di grande attualità come la rete. L’opera è tanto più apprezzabile in quanto non terrorizza acriticamente lo spettatore dagli insidiosi pericoli della rete  ma lo invita a diventare un utente critico.

Sezione Premi Scuole Secondarie di Secondo Grado:

Terzo premio pergamena: “ Reset” dell’I. T. T. “Marco Polo” di Palermo (Docente referente Piero Cannata) per avere creato un’opera che apre spazi per interrogarsi sul senso di una continua connessione wi-fi; è vita quella continuamente “connessa” o non piuttosto l’apparente realtà virtuale creata da un sofisticato hard-ware che necessita della nostra energia cerebrale per la propria sopravvivenza. A quale mondo dare il benvenuto, a quale dire matrixianamente “Welcome to the real world”.

Secondo premio targa di merito e Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a: “La mela di Turing” dell’Istituto di Istruzione Superiore “B. Ferraris- Brunelleschi” di Empoli (docenti referenti Silvia Desideri e Laura Moroni), rimanda attraverso immagini evocative di mele, in modo induttivo, fatto di singolarità, quell’ “unico” che ognuno di noi è. L’opera è tanto più suggestiva in quanto insiste sul percorso di unicità in divenire, fatta di scelte personali, al di fuori delle imposizioni di un mondo che ci pre-comprende.

Primo premio 200 euro e statuetta in terracotta: “Differenziamoci” dell’Istituto Istruzione Secondaria Superiore “Giuseppe Colasanto” di Andria (Bari) (docenti referenti Silvia D’Avanzo e de Rosa Amedeo) per avere creato un’opera dove le cattive abitudini nei confronti dell’ambiente, per una legge dantesca del contrappasso, si ritorcono con la stessa forza contro coloro che le hanno messe in atto. L’opera è tanto esemplare in quanto se da un lato, induttivamente, esemplifica lo squallore che sta alla base dell’indifferenza verso la propria madre Terra che francescanamente “ne sustenta et governa”, dall’altro vola in alto a citare metaforicamente spazi letterari di Città invisibili .

Menzioni Speciali della Giuria

“Seiscientos” di Rebeca Diaz, menzione speciale per la migliore sceneggiatura. L’opera riesce a tenere un alto livello di ritmo senza cadere nella solita stereotipia da triangolo amoroso; il corto è tanto efficace in quanto introduce la presenza totalitaria e generatrice di dipendenza del cellulare, terzo reale elemento del triangolo.

“Vivo e Veneto” di Francesco Bovo e Alessandro Pittoni, menzione speciale come miglior interpretazione corale. L’opera racconta, in modo spiritoso e con un mirabile duo di attori, l’integrazione e la formazione di un immigrato nel nostro paese; il postulato è che l’integrazione passi anche attraverso le pratiche minute, i gesti quotidiani, la tradizione popolare fatta di dialetto e di detti popolari, perché sua condizione è il riconoscimento reciproco di esseri umani individuati in un ambiente che ci ha pre-compreso e forgiato.

“Vivere alla grande” di Fabio Leli, menzione speciale come miglior documentario; per avere documentato la piaga della dipendenza da gioco d’azzardo. L’opera è tanto più efficace in quanto prende di mira una modalità apparentemente innocua di gioco, come il gratta e vinci: fa riflettere il potere dirompente che la promessa all’evasione di un ipotetico “vivere alla grande” può generare in una società così debole come la nostra.

Osservazione importante della Giuria:
Sezione Premi Scuole dell’Infanzia e  Scuole del Cinema: non sono pervenuti corti, pertanto il premio in denaro è stato  usato come premio al miglior soggetto (sezione filmaker).

La Commissione di OrziInCorto 2015