LA RECENSIONE – BOHEMIAN RHAPSODY di Bryan Singer

Bohemian-Rhapsody-film-3763-600x347TITOLO: BOHEMIAN RHAPSODY; REGIA: Bryan Singer; genere: biografico; paese: USA; anno: 2018; cast: Rami Malek, Ben Hardy, Gwilym Lee; durata: 134′

Nelle sale italiane dal 29 novembre, Bohemian Rhapsody è l’ultimo, attesissimo lavoro del regista Bryan Singer, nonché biopic del compianto Freddie Mercury, leader del gruppo musicale The Queen.

Il presente lavoro – prodotto da Brian May – segue per quindici anni la nota rock band inglese, dalla sua formazione nel 1970, fino al celebre Live Aid Concert del 1985, concentrando la sua attenzione proprio sulla figura di Mercury, impersonato per l’occasione dal giovane Rami Malek, il quale, oltre ad aver ottenuto una straordinaria somiglianza fisica con il cantante – con un trucco importante che non risulta mai posticcio né eccessivamente artefatto – ha esercitato un lungo e difficile lavoro su sé stesso, al fine di rendere al meglio sul grande schermo il suo impegnativo personaggio.

Cercando di evitare ogni pericolosa retorica, tipica dei biopic, Bohemian Rhapsody si apre con una bella carrellata a seguire che vede Mercury, rigorosamente di spalle, nel momento in cui, dopo essersi svegliato in casa sua, circondato dai numerosi gatti, si accinge a salire sul palco davanti al quale un’enorme folla di fan adoranti lo aspetta. Nel frattempo, la musica dei Queen fa il resto, oltre a un minuziosissimo lavoro di ricostruzione – inquadratura per inquadratura – di tutti i filmati riguardanti lo storico gruppo.

La peculiarità di un lungometraggio come il presente è, di fatto, quella di concentrarsi quasi esclusivamente sulla musica prodotta dal gruppo (memorabile, a tal proposito, la sequenza che ci mostra i quattro intenti a registrare in studio proprio la coraggiosa e sperimentale Bohemian Rhapsody), senza soffermarsi eccessivamente – ma, allo stesso tempo, trattando il tutto in modo adeguato – sulle vicende private dello stesso Mercury, dalla sua relazione con Mary Austin, alla scoperta della propria omosessualità, fino alla malattia.

Forte – come già è stato scritto – di una musica vincente, il presente lungometraggio vanta, accanto a una regia a tratti eccessivamente virtuosistica, un montaggio studiato fin nei minimi dettagli. il risultato finale è un prodotto decisamente coinvolgente, tra le più fedeli rappresentazioni di una delle icone della musica rock anni Settanta e Ottanta.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

11° FESTA DEL CINEMA DI ROMA – FRITZ LANG di Gordian Maugg

c-belle-epoque-fotograf-tim-fulda-%ef%80%a2-fritz-lang-hTITOLO: FRITZ LANG; REGIA: Gordian Maugg; genere: drammatico, biografico; anno: 2016; paese: Germania; cast: Heino Ferch, Thomas Thieme, Samuel Finzi; durata: 104′

Presentato in anteprima – all’interno della Selezione Ufficiale – all’11° Festa del Cinema di Roma, Fritz Lang, diretto dal regista tedesco Gordian Maugg, è incentrato sul periodo antecedente la lavorazione di uno dei più grandi capolavori del regista, nonché colonna portante del cinema espressionista: M – Il mostro di Düsseldorf.

Un pericoloso serial killer viene, finalmente, arrestato. Il regista Fritz Lang è inizialmente curioso di capire cosa abbia spinto l’uomo a commettere tutti quei delitti. In seguito ad alcuni loro incontri, però, inizierà anche a ripensare al suo passato e, in qualche modo, riuscirà a trovare non pochi punti in comune con l’uomo stesso. Dalle loro conversazioni prenderà vita, successivamente, la sceneggiatura di M – Il mostro di Düsseldorf.

Quali sono le sensazioni che si hanno durante e dopo la visione di Fritz Lang? Dunque, ripercorrendo velocemente con la mente le varie tappe della messa in scena, dovrebbero essere nell’ordine: incredulità, rabbia, sconforto, ilarità, rassegnazione, sonno e di nuovo rabbia. Ecco, il lungometraggio di Maugg trasmette proprio questo. E non perché la storia raccontata sia talmente coinvolgente da farci vivere così tante emozioni. Al contrario, chiunque abbia avuto l’occasione di innamorarsi del cinema di Lang, ha qui l’impressione di trovarsi di fronte ad una vera e propria profanazione. Soprattutto se ci si accorge della furbizia con cui una simile operazione è stata portata a termine, dal momento che un biopic su una figura di tale portata di certo andrà ad attirare un buon numero di spettatori, cinefili e non.

Prima ancora di vedere qualsiasi immagine, ma limitandosi soltanto ad ascoltare – fissando lo schermo nero – il motivetto fischiettato continuamente da Peter Lorre in M, le speranze di assistere ad un lavoro come si deve sono ancora in piedi. Bastano pochi minuti, però, per rendersi conto di avere davanti un prodotto altamente manierista e pretenzioso, le cui scene di maggiore potenza sono proprio filmati di repertorio o spezzoni del film originale di Lang montati sulla paccottiglia piatta e dai ritmi discontinui girata da Maugg. Facile così. Soprattutto quando si vuol creare un finale d’effetto con Peter Lorre che recita il suo monologo durante l’ultima sequenza di M. Come già detto, però, al di là della riuscita messa in scena da un punto di vista prettamente tecnico, quel che maggiormente rende Fritz Lang un lungometraggio urticante è la grande presunzione alla base di tutto.

Partendo dal presupposto che cercare di comprendere una figura complessa come quella di Lang – soprattutto se la si osserva in luce di alcuni avvenimenti di natura oscura (primo fra tutti, il suicidio della giovane moglie)accaduti durante la gioventù – non è compito facile, nel caso in cui si volesse approfondire un particolare momento della vita del regista, ci sarebbe talmente tanto da raccontare che, al di là della forma di messa in scena preferita, di certo potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante. Ecco, a quanto pare Gordian Maugg – probabilmente talmente ansioso di creare a tutti i costi qualcosa di “rivoluzionario” – è riuscito in tutto e per tutto a dare vita a quanto di peggio si possa produrre. Il Fritz Lang qui raccontato è un violento, cocainomane e maniaco del sesso. Sembra ossessionato da qualsiasi cosa, fatta eccezione per il cinema stesso, a cui non viene fatto il benché minimo riferimento durante tutto il lungometraggio. Il suo personaggio viene talmente caricato da essere trattato involontariamente – a un certo punto – quasi alla stregua di una macchietta e perdendo totalmente di credibilità. Da ricordare – a questo proposito – la vera e propria scena madre del film, ossia quando vediamo Lang camminare da solo nel bosco e, di punto in bianco, prendere a sparare in aria all’impazzata. A questo punto, al pubblico – già fortemente provato da oltre un’ora di visione – non resta che lasciarsi andare – più per inerzia che per altro – a qualche stanca risata.

Tanto rumore per nulla, in pratica. Eppure, anche volendosi solo soffermare sul periodo antecedente la lavorazione di M, ci sarebbe talmente tanto da raccontare che i 104 minuti qui impiegati sarebbero fin troppo pochi. Basti pensare soltanto alle tematiche del film stesso, alla forte critica nei confronti della società, alla denuncia di quel “nazismo latente” che avrebbe visto, da lì a pochi anni, la nascita della dittatura vera e propria. Invece no. Gordian Maugg non racconta nulla di tutto ciò, impegnato com’è a dare vita a tutti i costi ad un Fritz Lang disturbato e disturbante come quello presentatoci in questa sua opera. E pensare che, anche solo volendosi concentrare sull’uomo piuttosto che sul cineasta, un bel documentario in merito, ad esempio, avrebbe avuto di sicuro una migliore riuscita. Ma, si sa, la presunzione, spesso e volentieri, gioca dei gran brutti scherzi.

VOTO: 3/10

Marina Pavido

PREAPERTURA VENEZIA 73 – TUTTI A CASA di LUIGI COMENCINI restaurato

Ricevo e volentieri pubblico

Tutti a casa 1la Biennale di Venezia

 Serata di Pre-apertura (martedì 30 agosto 2016)

della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

 In Sala Darsena al Lido

Tutti a casa (1960) di Luigi Comencini nel centenario del regista

in una nuova copia restaurata, presentata in prima mondiale

 Sarà dedicata al grande regista Luigi Comencini (1916 – 2007) in occasione del centenario della nascita, la serata di Pre-apertura di martedì 30 agosto della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà nella Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.

Sarà proiettato, in un restauro digitale a cura di Filmauro e CSC – Cineteca Nazionale di Roma, il capolavoro diComencini Tutti a casa (Italia/Francia, 1960), con Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina ed Eduardo De Filippo, prodotto da Dino De Laurentiis, sceneggiato da Age e Scarpelli e premiato all’epoca con due David di Donatello e un Nastro d’argento.

Tutti a casa 2Il restauro viene presentato in prima mondiale ed è stato realizzato in 4K a partire dai negativi originali messi a disposizione da Filmauro. Le lavorazioni in digitale sono state eseguite presso il laboratorio Cinecittà Digital Factory, Roma. Il ritorno in pellicola 35 mm è stato realizzato presso il laboratorio Augustus Color, Roma.

La 73. Mostra del Cinema di Venezia si terrà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016 diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

Tutti a casa di Luigi Comencini è uno tra i più celebri e riusciti esempi di ciò che ha reso immortale la commedia all’italiana: l’impasto di comico e drammatico, di vero e grottesco, di coraggio e voglia di sopravvivere. Comencini, con la complicità autobiografica dei due grandi sceneggiatori Age e Scarpelli e con le amare risate provocate da un grandissimoAlberto Sordi, racconta tutto il caos dell’8 settembre 1943, quando con l’armistizio di Badoglio i soldati del re e del duce furono abbandonati a se stessi, tra mille paure. Nel film Alberto Sordi, al telefono sotto il tiro dei tedeschi, chiede ai superiori: “Signor colonnello, sono il tenente Innocenzi, è successa una cosa straordinaria, i tedeschi si sono alleati con gli americani. Cosa dobbiamo fare?”.

Tutti a casa è un film “on the road” lungo l’Italia disastrata e confusa di quel periodo, quando i soldati non ebbero più ordini e ciascuno decise di tornare al suo paese: tutti a casa, appunto. Nella vicenda, il sottotenente Alberto Innocenzi (Sordi), abituato a obbedire e a non contraddire, viene abbandonato dai suoi soldati e si mette in fuga dal nord al sud con l’amico ulceroso, il geniere Ceccarelli di Napoli (Serge Reggiani).  Incontra i tedeschi desiderosi di rappresaglie che gli sparano addosso, vede l’odissea di una ragazza ebrea in fuga (ci rimette la pelle un giovane soldato veneto), conosce un prigioniero americano nascosto in soffitta, si ricongiunge col padre (Eduardo De Filippo), che vorrebbe rimandarlo nelle file fasciste, fino al riscatto finale durante le 4 giornate di Napoli. Comencini dichiarò all’epoca: “L’8 settembre la gente fu abbandonata a se stessa, ed era questo che volevo descrivere”.  Il film fu premiato da un grande successo popolare, con oltre un miliardo di lire al box office.

Luigi Comencini (1916 – 2007), a cui la Biennale di Venezia ha attribuito nel 1987 il Leone d’oro alla carriera, è considerato uno dei grandi maestri della commedia all’italiana, nonché “il regista dei bambini”. Sul fronte della commedia il suo primo capolavoro è Pane, amore e fantasia (1953), con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica, vincitore dell’Orso d’argento a Berlino, prototipo del cosiddetto “neorealismo rosa” e uno dei più alti incassi nella storia del cinema italiano, seguito negli anni da altre commedie di successo come Pane, amore e gelosia (1954), Mariti in città (1957), Lo scopone scientifico (1972) e Mio Dio, come sono  caduta in basso! (1974).

Tutti a casa 3Sul tema dell’infanzia, Comencini cominciò subito nel 1946 con Bambini in città, il suo primo corto documentario (premiato a Venezia e col Nastro d’argento), mentre Proibito rubare (1948), ambientato tra gli scugnizzi di Napoli, è il suo primo lungometraggio. La sua importante linea “infantile” prosegue con La finestra sul Luna Park (1957), Incompreso (1966, in concorso a Cannes e premiato col David di Donatello), Voltati Eugenio (1980, presentato a Venezia), Un ragazzo di Calabria(1987, in concorso a Venezia), Marcellino pane e vino (1991), il suo ultimo film diretto con la figlia Francesca. Vanno inoltre ricordati gli incontri con due classici della letteratura infantile come Le avventure di Pinocchio (1972) e Cuore (1984).

Fondatore nel 1935 con Alberto Lattuada e Mario Ferrari della Cineteca italiana di Milano, Comencini ha diretto complessivamente una quarantina di lungometraggi, senza contare i documentari, gli sceneggiati e le inchieste per la Rai. Ha praticato molti generi oltre alla commedia, come il giallo (La donna della domenica, 1975), il melodramma (Incompreso, 1966), il film letterario (La ragazza di Bube, 1963), il film in costume (Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano, 1969), il film-opera (La Bohème, 1988), ma si è dedicato anche a film più singolari (Cercasi Gesù, 1982, premiato col Nastro d’argento). In un’intervista all’inizio degli anni ’80 Comencini dichiarò di essere disposto a difendere una decina dei suoi film, che però “non sarebbero mai nati se non avessi fatto altri film sbagliati, in parte o completamente. Ma film in cattiva fede non ne ho mai fatti”.

LE NOTTI DEI SUPER ROBOT finalmente al cinema!

Ricevo e volentieri pubblico

KOCH MEDIA E YAMATO VIDEO PRESENTANO
LE NOTTI DEI SUPER ROBOT
I mitici giganti d’acciaio vi danno appuntamento al cinema!
24 novembre – Le Notti dei Super Robot – PARTE I
2 dicembre – Le Notti dei Super Robot – PARTE II
 poster_LE NOTTI DEI SUPER ROBOT
Koch Media e Yamato Video sono liete di svelare la grande sorpresa che hanno in serbo per tutti gli appassionati di animazione e  fantascienza,
per tutti coloro che sono cresciuti al grido di “alabarda spaziale” o sognando di poter diventare, un giorno, piloti di uno dei super robot giganti preferiti.
A novembre arriveranno al cinema, infatti, Le Notti dei Super Robot, due appuntamenti da non perdere che faranno la felicità dei fan di vecchia data e delle nuove generazioni di aspiranti eroi!
Le Notti dei Super Robot racchiudono due uscite-evento che riportano sul grande schermo, in versione ridoppiata e totalmente rimasterizzata in HD, i film d’animazione nati dal genio creativo di Go Nagai, il fumettista e scrittore che, con le sue opere e i suoi personaggi, ha segnato la storia moderna del fumetto giapponese.
 

LE NOTTI DEI SUPER ROBOT – PARTE I
Il 24 novembre approderanno al cinema per un solo giorno Mazinga Z contro Devilman, Mazinga Z contro il Generale Nero e Il Grande Mazinga contro Getta Robot. Una vera e propria maratona robotica con gli eroi di sempre in una versione mai vista prima.
 
Mazinga Z contro Devilman (Mazinger Z vs Devilman) – Il Dottor Hell, nemico giurato di Mazinga Z, si serve dei demoni Zanin, Silen e Bugo, coadiuvati dai suoi mostri meccanici, per cercare di distruggere l’odiato robot. Per l’occasione Mazinga e Devilman si alleano per combattere i comuni avversari.
Mazinga Z contro il Generale Nero (Mazinger Z vs General dark) – Le principali città del mondo vengono attaccate dalle truppe di Micene, comandate dal Duca Gorgon, sottoposto del Generale Nero. Mazinga Z respinge parzialmente gli attacchi dei potenti mostri guerrieri micenei, ma viene seriamente danneggiato. Mentre il robot terrestre si reca alla base per le necessarie riparazioni, il Generale Nero organizza un attacco molto più massiccio: il nuovo esercito, comandato dallo “Juma Shogun” (“Generale delle bestie demoniache”), riduce davvero male Mazinga Z, salvato solo grazie all’arrivo di uno sconosciuto e potente robot, il Grande Mazinga.
Il Grande Mazinga contro Getta Robot  (Great Mazinger vs Getter Robot) – In questo episodio il team Getter e il Grande Mazinga vengono presentati come degli eterni rivali che, tuttavia, devono unire le proprie forze per contrastare il potente e apparentemente invincibile mostro mutaforma Girgiran, inviato sulla Terra da dei misteriosi invasori spaziali. Questo film si avvale del character design del grande e compianto Kazuo Komatsubara (animatore di Nausicaa della valle del vento, il capolavoro di Miyazaki e di Capitan Harlock-L’Arcadia della mia giovinezza).
 
A proposito di Koch Media
Koch Media è un’azienda leader nella produzione e nella distribuzione di prodotti per l’intrattenimento digitale (software, giochi e film su DVD e cinema). Le attività di sviluppo, marketing e distribuzione della società coprono il territorio europeo e gli Stati Uniti. Il gruppo Koch Media ha oltre 19 anni di esperienza nel business della distribuzione digitale, ed intende essere il distributore numero uno in Europa. La sede centrale è a Planegg, nei pressi di Monaco, in Germania. Koch Media possiede filiali in Germania, Inghilterra, Francia, Austria, Svizzera, Italia, Spagna,  Scandinavia, Benelux e Stati Uniti. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.kochmedia.com.
A proposito di Yamato S.r.l.
Yamato S.r.l. è un’azienda leader nella gestione e distribuzione delle properties dell’animazione giapponese.
Specializzata negli anime per l’home entertainment, Yamato ha saputo negli anni assicurarsi  le licenze dei classici più amati in Italia. L’azienda ha distribuito importanti serie (Lady Oscar, L’uomo Tigre, Georgie, Mimì e la nazionale di pallavolo, Lamù , Ken il guerriero), che hanno arricchito i palinsesti di diverse emittenti televisive.  Tra le acquisizioni di rilievo più recenti possiamo annoverare i grandi classici robotici del calibro di  UFO Robot Goldrake, Mazinga e Jeeg Robot d’acciaio.
www.yamatovideo.com

ALICE NELLA CITTA’ – presentato il programma dell’XI edizione

Ricevo e volentieri pubblico

16-25 ottobre 2014

ALICE NELLA CITTÀ

2014_1la sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma dedicata alle giovani generazioni e alle famiglie

presenta il programma dell’XI edizione 

 FRA CINEMA INDIE, CARTOONS, MASTERCLASS

E SUPEREROI

La sigla di apertura di Alice nella città 2014 festeggia i 20 anni di Emergency

 doraemon2

Alice nella città torna ad affiancare il Festival Internazionale del Film di Roma, in modo autonomo e parallelo, per proseguire il percorso di promozione, divulgazione e sostegno del cinema rivolto alle nuove generazioni. Curato da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, il festival è sostenuto dalla Direzione Generale per il cinema del MiBac, dalla Regione Lazio, dal Comune di Roma, dalla Camera di Commercio di Roma e da BNL Gruppo BNP Paribas.

Concorso

guidatascabile2Per la sua XI edizione, che si terrà dal 16 al 25 ottobre 2014, Alice propone un ricco Concorso Young/Adult, una competizione di 12 opere in anteprima internazionale o europea, selezionate fra le più originali e innovative produzioni rivolte al pubblico dei più giovani. Tra i film in lizza, per la prima volta in concorso, troviamo molte opere prime: dagli Stati Uniti arriva “Guida Tascabile per la felicità’’ di Rob Meyer, con Kodi Smit-McPhee, Alex Wolff, Katie Chang, Michael Chen, Daniela Lavender, James Le Gros e Ben Kingsley, che sarà distribuito in Italia da Videa CDE; spartacus2Dalla Francia arriva “Spartacus & Cassandra” di Ioanis Nuguet; dalla Gran Bretagna arrivano invece: “X+Y” di Morgan Metthews, con Asa Butterfield, l’indimenticabile protagonista di Hugo Cabret di Martin Scorsese, e Sally Hawkins e “The Knife That Killed me” di Kit Monkman e Marcus Romer tratto dal romanzo omonimo scritto da Anthony McGowan, uno degli scrittori per ragazzi più acclamati d’Inghilterra e “Song of the Sea” il film d’animazione diretto da Tom Moore.

ghadi2Dall’oriente arrivano “Ghadi” diretto del libanese Amin Dora e “The Crow’s Egg” del regista indiano M. Manikandan. Altre due opere prime del concorso ufficiale sono: dalla Germania “About a Girl” di Charleen Macht Schluss e dal Belgio “All Cats are Grey” di Savina Dellicour. In anteprima europea arriva in concorso anche “Tokyo Fiancée” di Stefan Liberski tratto dal romanzo di Amelie Nothomb Né di Eva né di Adamo.

trash2L’ultimo film in concorso sarà presentato in collaborazione con il Festival Internazionale del film di Roma: si tratta di “Trash” diretto dal regista inglese Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours, The Reader) che accompagnerà il film a Roma.

Il dodicesimo film del concorso sarà annunciato nei prossimi giorni.

Fuori Concorso e Master Class con Kevin Costner

Tra le proposte del Fuori Concorso dà il via al primo week end, venerdì 17 ottobre, “Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet 3D” di Jean-Pierre Jeunet. Dopo Il favoloso mondo di Amélie e L’esplosivo piano di Bazil, il regista francese torna con una nuova pellicola girata in 3D. Adattamento del romanzo di Reif Larsen The Selected Works Of T.S. Spivet (Le Mappe dei miei Sogni – edito da Mondadori), vanta un cast internazionale in cui spicca il nome di Helena Bonham Carter, insieme con Robert Maillet, Judy Davis e Jakob Davies, mentre il bambino protagonista è interpretato da Kyle Catlett. l film è un’esclusiva per l’Italia di Italian International Film in collaborazione con Rai Cinema.

guardiani2Altra attesa anteprima sarà quella di “Guardiani della galassia” di James Gunn, con Chris Pratt, Zoë Saldaña, David Bautista, Lee Pace, Benicio del Toro, Karen Gillan, Josh Brolin, Michael Rooker, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close, Ophelia Lovibond. Nuovo capitolo prodotto dalla Marvel Studios, che ha registrato incassi stellari in tutto il mondo, in Italia uscirà il prossimo 22 ottobre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

papa2A rappresentare l’Italia, tra le pellicole fuori concorso, c’è “Mio papà” diretto da Giulio Base e prodotto da Movie End con Rai Cinema, con protagonista Giorgio Pasotti e Donatella Finocchiaro; Dal Giappone arriva Doraemon, il cult degli anni Settanta, che diventa un film con uno straordinario 3D stereoscopico e racconta le avventure del gatto robot più famoso della tv creato nel 1969 da Fujiko Fujio. “Doraemon 3D” uscirà nelle sale cinematografiche italiane distribuito da Lucky Red.

kahill2In collaborazione con il Festival Internazionale del film di Roma arriveranno ad Alice nella città: “Kahlil Gibran’s The Prophet”, film ispirato al grande classico di Kahlil Gibran, Il Profeta, e che racconta della sfortunata amicizia tra una giovane ragazza e un poeta prigioniero. La pellicola è scritta e diretta da Roger Allers, con alcuni straordinari capitoli realizzati da grandi artisti e musicisti tra cui Tomm Moore, Michal Socha, Joan Gratz, Nina Paley, Joann Sfar, Bill Plympton, Mohammed Saeed Harib e Paul and Gaeton Brizzi, con le voci di Liam Neeson, Salma Hayek-Pinault, Quvenzhané Wallis, John Krasinski, Frank Langella e Alfred Molina. “Kahlil Gibran’s The Prophet” sarà distribuito in Italia da Good Films;

bew2“Black and White”, diretto da Mike Binder con un cast da Oscar composto da Kevin Costner e Octavia Spencer. La pellicola, che sarà distribuita in Italia da Good Films, esplora le tensioni provocate dalle differenze razziali. Ad accompagnare il film a Roma arriverà Kevin Costner che sarà protagonista, in Sala Sinopoli, di una Master Class con il pubblico del festival.

Alice nella Città evento speciale Libri e cinema

libricinema2In attesa dell’uscita di “Paddington” di Paul King, con Nicole Kidman, Peter Capaldi, Hugh Bonneville e Sally Hawkins, che in Italia avverrà a natale distribuito da Eagle Pictures, saranno proiettati in anteprima mondiale 10 minuti del film. A seguire si potrà assistere ad alcune letture tratte dal libro de L’orso Paddington di Michael Bond edito da Mondadori. Una vera e propria icona della letteratura inglese per ragazzi.
 Scritto nel 1958 e considerato un classico moderno, a questo libro ne sono seguiti innumerevoli altri con l’orso Paddington protagonista. I libri di Michael Bond sono stati tradotti in più di 40 lingue, hanno ispirato tre serie televisive e migliaia di prodotti con l’effigie del personaggio.

nanuk2Sempre tra gli eventi speciali è prevista la proiezione di “Il mio amico Nanuk” diretto da Brando Quilici e Roger Spottiswoode, che sarà distribuito in Italia da Medusa e che racconta la storia di Luke e del suo incontro con un cucciolo di orso polare separato da sua madre; il documentario italiano “ELEMENTARE appunti di un percorso educativo” – del maestro elementare Franco Lorenzoni abituato a registrare ogni conversazione dei bambini per cogliere i loro pensieri sul mondo.

La sigla di questa XI edizione di Alice nella città

La sigla di quest’anno di Alice nella città è realizzata dall’associazione EMERGENCY, in occasione del suo ventennale, con la supervisione artistica della regista Costanza Quatriglio.

Il costo del biglietto di Alice nella città per tutte le proiezioni rivolte alle scuole sarà di 5 euro, invariato rispetto alle scorse edizioni.

I biglietti per il pubblico saranno venduti presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma.

NEWS IN SALA: SOGNI DI GLORIA di John Snellinberg in sala da domani

Ricevo e volentieri pubblico

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IN SALA DAL 15 MAGGIO

Con Carlo Monni, Giorgio Colangeli, Gabriele Pini, Xiuzhong Zhang

Musiche Originali CALIBRO 35

 

RIFF-Rome Independent Film Festival 2014 MIGLIOR FILM

47° World Fest International Film Festival di Houston

MIGLIOR FILM E MIGLIOR MONTAGGIO

 

TRAILER http://youtu.be/NNNqaw-5KUE

 

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Sarà distribuito in sala da domani, 15 Maggio da CG, “Sogni di Gloria”, la commedia in due episodi del collettivo John Snellinberg, premiata come Miglior Film al Rome Independent Film Festival 2014, e come Miglior Film e Montaggio al  Worldfest Houston Annual International Independet Film Festival 2014.

Carlo Monni, scomparso a maggio 2013, ha partecipato con entusiasmo al progetto di Snellinberg dopo essere stato protagonista del loro primo lungometraggio “La banda del Brasiliano” (2011); al fianco di Monni,  Giorgio Colangeli che ha prestato talento ed entusiasmo al progetto dei giovani autori toscani. Le musiche originali del film sono state composte dai Calibro 35, che si apprestano a pubblicare l’album che contiene tutti i brani della colonna sonora. Il film è stato prodotto con il sostegno di Toscana Film Commission, Regione Toscana.

“Con Sogni di Gloria abbiamo voluto riallacciarci idealmente alla tradizione dei film a episodi della commedia all’italiana del passato, senza la pretesa di citarli o evocarli, ma con l’obiettivo di recuperarne il tono agrodolce” così dichiara il Collettivo.  La John Snellinberg Film è un collettivo di filmaker e studiosi di cinema pratesi, attivo nella produzione di film, documentari e videoclip. Nel 2009 la John Snellinberg Film realizza un primo lungometraggio a bassissimo costo, “La Banda del Brasiliano” , totalmente autoprodotto, che ha raccolto consensi ed attenzione da parte del pubblico  e della critica.

 

SINOSSI

Ep. 1 GIULIO Giulio, un trentenne cassaintegrato, è stanco, amareggiato e viene convinto a sbattezzarsi da un collega anarchico. Lo scandalo serpeggia quando i familiari di Giulio, religiosissimi, vengono a conoscenza delle sue intenzioni:  sconvolti dalla volontà del ragazzo, metteranno in piedi un piano per farlo desistere ad ogni costo… 

Ep. 2  朱利奥 (GIULIO) Giulio, studente cinese che vive in Italia, fa amicizia con Maurino, un vecchio giocatore di carte pratese, che lo instrada al piacere del gioco e gli insegna qualcosa sulla vita. Sullo sfondo di un torneo di briscola, scopa e tressette popolato da personaggi stralunati.

 

“Con il collettivo John Snellinberg è nata una forte sintonia che affonda le sue radici nella tradizione della commedia toscana, capace di rinnovarsi e di raccontare gli umori e un modo di essere tipicamente italiano, attraverso uno sguardo lucido e ironico su ciò che è più vicino.” Così dichiara Lorenzo Ferrari Ardicini, vicepresidente di CG. La società fiorentina ha distribuito nel 2010 il primo lungometraggio di Snellinberg,  “La banda del Brasiliano”.

#sognidigloria

www.sognidigloria.it   www.facebook.com/sognidigloriailfilm

www.johnsnellinbergfilm.com   www.cghv.it

 

CREDITS

John Snellinberg Film

in collaborazione con CG Home Video, Toscana Film Commission, Regione Toscana presenta

SOGNI DI GLORIA

Con Gabriele Pini, Xiuzhong Zhang, Alessandro Guariento, Miriam Bardini, Marcella Ermini, Nicolò Belliti, Riccardo Goretti, Luke Tahiti, Luca Spanò, Luca Zacchini,

Francesca Sarteanesi, Alice Ye, He Xiao Shuang, Zhao Jueying

con l’amichevole partecipazione di Dome La Muerte ed Enrico Gabrielli

e la partecipazione straordinaria di Giorgio Colangeli  e con Carlo Monni.

Soggetto Patrizio Gioffredi, Duccio Burberi Sceneggiatura Lorenzo Orlandini, Patrizio Gioffredi Scenografia Daria Pastina, Francesco Bacci Trucco Diletta Alterini

Fotografa di scena Silvia Bavetta Titoli Valentino Mario Conte

Montaggio Patrizio Gioffredi, Duccio Burberi Suono Alessio Pepi

Produzione Elisa Baldini, Laura Mongillo, Luca Taiti, Ferruccio Fioravanti

Aiuto regia Lorenzo Orlandini Fotografia Duccio Burberi Regia Patrizio Gioffredi

Un Film in due episodi di John Snellinberg

Musiche originali di Calibro 35

 

SCHEDA TECNICA

Italia 2013, Durata 94 Minuti

Distribuzione CG  www.cghv.it

 

 

DISTRIBUZIONE

Ufficio Stampa CG

Jacopo Sgroi

j.sgroi@cghv.it

tel. 339 23 500 62

PRODUZIONE

John Snellinberg Film

info@johnsnellinbergfilm.com

tel. 347 00 65 85

 

 

 

 

 

www.johnsnellinbergfilm.com

www.sognidigloria.it

 

NEWS IN SALA: SOGNI DI GLORIA di John Snellinberg in sala dal 15 maggio

Ricevo e volentieri pubblico

 

IN SALA DAL 15 MAGGIO

Immagine

Con Carlo Monni, Giorgio Colangeli, Gabriele Pini, Xiuzhong Zhang

Musiche Originali CALIBRO 35

 

RIFF-Rome Independent Film Festival 2014 MIGLIOR FILM

47° World Fest International Film Festival di Houston

MIGLIOR FILM E MIGLIOR MONTAGGIO

 

TRAILER http://we.tl/iupAYKKfPB

 

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Sarà distribuito nelle sale italiane il 15 Maggio da CG, “Sogni di Gloria”, la commedia in due episodi del collettivo John Snellinberg, premiata come Miglior Film al Rome Independent Film Festival 2014, e come Miglior Film e Montaggio al  Worldfest Houston Annual International Independet Film Festival 2014.

Carlo Monni, scomparso a maggio 2013, ha partecipato con entusiasmo al progetto di Snellinberg dopo essere stato protagonista del loro primo lungometraggio “La banda del Brasiliano” (2011); al fianco di Monni,  Giorgio Colangeli che ha prestato talento ed entusiasmo al progetto dei giovani autori toscani. Le musiche originali del film sono state composte dai Calibro 35, che si apprestano a pubblicare il cd che contiene tutti i brani della colonna sonora. Il film è stato prodotto con il sostegno di Toscana Film Commission, Regione Toscana.

“Con Sogni di Gloria abbiamo voluto riallacciarci idealmente alla tradizione dei film a episodi della commedia all’italiana del passato, senza la pretesa di citarli o evocarli, ma con l’obiettivo di recuperarne il tono agrodolce” così dichiara il Collettivo.  La John Snellinberg Film è un collettivo di filmaker e studiosi di cinema pratesi, attivo nella produzione di film, documentari e videoclip. Nel 2009 la John Snellinberg Film realizza un primo lungometraggio a bassissimo costo, “La Banda del Brasiliano” , totalmente autoprodotto, che ha raccolto consensi ed attenzione da parte del pubblico  e della critica.

Materiali stampa scaricabili da www.sognidigloria.it  

 

SINOSSI

Ep. 1 GIULIO Giulio, un trentenne cassaintegrato, è stanco, amareggiato e viene convinto a sbattezzarsi da un collega anarchico. Lo scandalo serpeggia quando i familiari di Giulio, religiosissimi, vengono a conoscenza delle sue intenzioni:  sconvolti dalla volontà del ragazzo, metteranno in piedi un piano per farlo desistere ad ogni costo… 

Ep. 2  朱利奥 (GIULIO) Giulio, studente cinese che vive in Italia, fa amicizia con Maurino, un vecchio giocatore di carte pratese, che lo instrada al piacere del gioco e gli insegna qualcosa sulla vita. Sullo sfondo di un torneo di briscola, scopa e tressette popolato da personaggi stralunati.

 

“Con il collettivo John Snellinberg è nata una forte sintonia che affonda le sue radici nella tradizione della commedia toscana, capace di rinnovarsi e di raccontare gli umori e un modo di essere tipicamente italiano, attraverso uno sguardo lucido e ironico su ciò che è più vicino.” Così dichiara Lorenzo Ferrari Ardicini, vicepresidente di CG. La società fiorentina ha distribuito nel 2010 il primo lungometraggio di Snellinberg,  “La banda del Brasiliano”.

#sognidigloria

www.sognidigloria.it   www.facebook.com/sognidigloriailfilm

www.johnsnellinbergfilm.com   www.cghv.it

 

CREDITS

John Snellinberg Film

in collaborazione con CG Home Video, Toscana Film Commission, Regione Toscana presenta

SOGNI DI GLORIA

Con Gabriele Pini, Xiuzhong Zhang, Alessandro Guariento, Miriam Bardini, Marcella Ermini, Nicolò Belliti, Riccardo Goretti, Luke Tahiti, Luca Spanò, Luca Zacchini, Francesca Sarteanesi, Alice Ye, He Xiao Shuang, Zhao Jueying

con l’amichevole partecipazione di Dome La Muerte ed Enrico Gabrielli

e la partecipazione straordinaria di Giorgio Colangeli  e con Carlo Monni.

Soggetto Patrizio Gioffredi, Duccio Burberi Sceneggiatura Lorenzo Orlandini, Patrizio Gioffredi Scenografia Daria Pastina, Francesco Bacci Trucco Diletta Alterini

Fotografa di scena Silvia Bavetta Titoli Valentino Mario Conte

Montaggio Patrizio Gioffredi, Duccio Burberi Suono Alessio Pepi

Produzione Elisa Baldini, Laura Mongillo, Luca Taiti, Ferruccio Fioravanti

Aiuto regia Lorenzo Orlandini Fotografia Duccio Burberi Regia Patrizio Gioffredi

Un Film in due episodi di John Snellinberg

Musiche originali di Calibro 35

   

www.johnsnellinbergfilm.com

www.sognidigloria.it

 

ALICE NELLA CITTA’ – sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del film di Roma – 8/17 novembre

Ricevo e volentieri pubblico

ALICE NELLA CITTÀ

Sezione autonoma e parallela del

Festival Internazionale del film di Roma

X edizione     8 17 Novembre 2013 

 

FRA CINEMA D’IMPEGNO, CARTOONS E PREMI OSCAR

 

 

Alice nella città torna ad affiancare il Festival del cinema di Roma, in modo autonomo e parallelo, per proseguire il percorso di promozione, divulgazione e sostegno del cinema rivolto alle nuove generazioni. Curato da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, il festival è sostenuto dalla Direzione Generale per il cinema del MiBac, dalla Regione Lazio, il Comune di Roma, la Camera di Commercio di Roma e la BNL Gruppo BNP Paribas.

 

Così il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, esprime il suo appoggio ad Alice nella Città: “Non è solo un festival, ma uno spazio aperto che attraverso incontri e iniziative avvicina i più giovani al mondo del cinema. Alla guida della Provincia di Roma e ora della Regione Lazio ho creduto e credo in un’iniziativa che sposa perfettamente il nostro impegno a favorire la crescita di giovani che hanno passione, tenacia, idee, fantasia e soprattutto voglia di emergere in questo settore. Sono certo che anche l’edizione 2013 raccoglierà ancora una volta il successo e l’entusiasmo di un platea vasta in cui le nuove generazioni siedono sempre in prima fila”.   

 

Per la sua X edizione, che si terrà dall’8 al 17 novembre 2013, Alice propone un ricco Concorso Young/Adult, una competizione di 12 opere in prima internazionale o europea, selezionate fra le più originali produzioni rivolte ad un cinema attento a ciò che sta diventando ‘Altro’. Tra i film in lizza, per la prima volta in concorso, troviamo due opere provenienti dall’Italia: ‘Se chiudo gli occhi non sono più qui’ di Vittorio Moroni con Giorgio Colangeli, Beppe Fiorello e l’esordiente Mark Manaloto, e ‘Il sud è niente’ opera prima di Fabio Mollo con Vinicio Marchioni,  Valentina Lodovini e la sorprendente Miriam Karlkivist; dalla Finlandia arriva, il lungometraggio candidato agli Oscar®, “The Disciple” di Ulrika Bengts mentre dalla Svezia Kjell-Åke Andersson ci presenta  ‘Nobody Owns Me’. Significativa la presenza dei film francesi: ‘Turning Tide’ di Christophe Offenstein con Francoise Cluzet e Guillaume Canet e ‘Juliette’ di Pierre Godeau con Àstrid Bergès-Frisbey la meravigliosa sirena di Pirati dei caraibi e ‘Run, boy, run’ coproduzione franco/tedesca di  Pepe Danquart, già premio Oscar®  per il miglior cortometraggio con “Schwarzfahrer”; dalla Svizzera “Sitting Next to Zoe” di Ivana Lalović; dalla Colombia “Chasing Fireflies” di Roberto Flores Prieto e il canadese “Uvanga” delle registe Marie Helene Cousineau e Madeline Piujuq Ivalu.

Gli ultimi due titoli del concorso saranno comunicati nei prossimi giorni come film sorpresa.

 

Alice nella Città aprirà l’8 novembre con una grande festa per le scuole proiettando in anteprima Fuori concorso, alle 10.30 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, “Planes”, il nuovo film d’animazione 3D della Disney, diretto da Klay Hall. La proiezione del film è preceduta da un magico Red carpet animato in pieno stile disneyano.

Il weekend prosegue con un ciclo di proiezioni e appuntamento dedicati ai più piccoli: iniziamo con il film d’animazione “My Mommy is in America and she met Buffalo Bill”, diretto da Marc Boreal e Thibaut Chatel tratto dal libro illustrato di Jean Regnaud con le tavole realizzate da Emile Bravo. Tra le proposte del Fuori Concorso realizzate in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma, sabato 9 novembre alle 16.30 nella Sala Santa Cecilia, l’anteprima internazionale  di “Belle & Sebastien” di Nicolas Vanier (Il Grande Nord), che sarà preceduta, come da tradizione, da un  red carpet a tema. Concluderà questa parte del programma ‘Futbolin’ il nuovo film d’animazione in 3D di Juan José Campanella, già premio Oscar® al miglior film straniero con El hijo de la novia.

Continua il viaggio di Alice nella città tra le aule del cinema, con l’anteprima del documentario francese  “School of Babel” di Julie Bertucelli, girato in un liceo multietnico di Parigi che mostra la scuola, come luogo dell’accoglienza e non dell’abbandono. Il documentario verrà proiettato, in collaborazione con il Festival internazionale del Film di Roma, in occasione della premiazione ufficiale di Alice nella città il 16 Novembre.

 Unico film italiano fuori concorso, “Il mondo fino in fondo”, opera prima di Alessandro Lunardelli; una commedia avventurosa on the road, un viaggio iniziatico di un adolescente nel campo dei sentimenti e dell’identità che fa emergere la forza rivoluzionaria di questa meravigliosa età del dissenso. Nel cast, per la prima volta insieme, Filippo Scicchitano e Luca Marinelli, al fianco di Barbora Bobulova e Camilla Filippi.

 

 Tra le novità di quest’anno, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, nasce SPERIMENTA.

Un ciclo di narrazioni affidate a quegli autori, sceneggiatori, attori, musicisti che più di ogni altro hanno saputo raccontare e trasmettere ai ragazzi la passione per il cinema. Il progetto, dedicato a tutti ma in particolare ai giovani spettatori, nasce con l’idea di restituire agli adulti un ruolo forte come narratori, per offrire una misura rinnovata di racconto tra parole ed immagini: una profonda e spontanea riflessione sulla scoperta di sé e del cinema, insostituibile strumento di analisi del rapporto con la realtà, la storia, se stessi e gli altri.

 

Tra le prime conferme il regista e sceneggiatore giapponese Hirokazu Kore-Eda che sarà protagonista di un incontro aperto al pubblico preceduto dalla proiezione di due dei suoi film: “I Wish” (2011) e “Like Father Like Son”, premiato quest’anno dalla Giuria del Festival di Cannes. Su questa linea di programma sarà la presentato il documentario “Who is Dayani Cristal?” prodotto, interpretato e diretto da Gael García Bernal con Marc Silver. Vincitore del Cinematography Award, World Cinema Documentary al Sundance 2013, il documentario – paragrafando quello che ha scritto l’Hollywood Reporter – trova un modo nuovo per rendere personale il dibattito sull’immigrazione. “Who is Dayani Cristal?”racconta la storia di un migrante che si trovava nel tratto mortale del deserto conosciuto come “Il corridoio della morte” e mostra come la vita di un individuo possa diventare testimonianza dei tragici effetti della guerra degli Stati Uniti contro l’immigrazione.

 

Anche quest’anno Casa Alice sarà la base del Festival. Una location a due passi dall’Auditorium e dal Villaggio del Cinema, che ospiterà, come lo scorso anno, varie realtà legate al mondo del cinema che saranno partner della manifestazione. In quest’ottica, viene confermato ed ampliato il connubio con la Libreria del Cinema di Roma sia per quanto riguarda la parte ristoro sia per lo spazio incontri dedicato al cinema italiano, a cura di Giuseppe Piccioni che proporrà per quest’anno, presso lo spazio di Alice, un casting aperto per selezionare  gli attori del suo nuovo film.

Altro partner di Alice nella Città sarà il portale Mymovies: verrà creata una sala cinematografica virtuale (sulla piattaforma web) con capienza predefinita, dove verranno mostrati i film del Concorso. L’obiettivo è quello di avvicinarsi sempre di più alle nuove generazioni, di estendere al massimo le capacità fisiche e virtuali della sala per far dialogare piattaforma web e sala cinematografica. L’idea parte dalla volontà di poter rappresentare una piattaforma ideale che faccia convivere web e cinema classico. Ma Alice nella Città non si esaurirà a Novembre perché è un festival permanente, che coinvolge pubblico e scuole per 365 giorni l’anno con attività ed incontri nelle scuole. 

Il costo del biglietto per tutti gli eventi  i volti al pubblico scolastico di Alice nella Città sarà di 5 euro, invariato rispetto alle scorse edizioni.

Le schede e le immagini di tutte le opere sono a disposizione su:

www.alicenellacittà.com  e su www.vic-communication.com