LA RECENSIONE – THE WIFE – VIVERE NELL’OMBRA di Bjorn Runge

THE-WIFE-678x381TITOLO: THE WIFE – VIVERE NELL’OMBRA; REGIA: Björn Runge; genere: drammatico; paese: USA, Svezia; anno: 2017; cast: Glenn Close, Jonathan Pryce, Christian Slater; durata: 100′

Nelle sale italiane dal 4 ottobre, The Wife – Vivere nell’Ombra è l’ultimo lungometraggio del regista svedese Björn Runge, tratto dall’omonimo romanzo di Meg Wolitzer.

Lo scrittore Joe Castleman sta per ricevere il Nobel per la Letteratura. Sua moglie Joan, da sempre al suo fianco, non fa che sostenerlo, organizzando le sue giornate e standogli vicino durante i momenti immediatamente precedenti la premiazione. Eppure, la coppia custodisce un importante segreto: per moltissimi anni è stata Joan a scrivere i libri del marito, mentre l’uomo, pur essendosi preso i meriti, si è limitato solo alla correzione delle bozze. La donna sembra sopportare tutto stoicamente, fino a poco prima della premiazione, momento in cui si renderà conto di non riuscire più a reggere tale situazione.

Con una storia dagli echi polanskiani (che, tuttavia, a tratti presenta anche qualche forzatura) e un importante spazio dedicato ai flashback mostrantici una giovane Joan infatuata del suo insegnante di scrittura creativa, The Wife può vantare, ad ogni modo, un certo crescendo di tensione fino all’agognato climax finale. E l’operazione in sé sembra nel complesso funzionare, grazie anche – e soprattutto – all’interpretazione della sempre ottima Glenn Close, particolarmente abile nel trasmettere ogni minima sfaccettatura e ogni sfumatura dei sentimenti della protagonista.

Sembrerebbe quasi uno script pensato per il suo personaggio, quale consacrazione della sua importante carriera. E, di fatto, un film come The Wife sembra volerci dire solo una cosa: dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

 

LA RECENSIONE – THE SQUARE di Ruben Ostlund

the squareTITOLO: THE SQUARE; REGIA: Ruben Östlund; genere: commedia, drammatico; paese: Svezia, Germania, Francia, Danimarca; anno: 2017; cast: Claes Bang, Elisabeth Moss, Dominic West; durata: 145’

Nelle sale italiane dal 9 novembre, The square è l’ultimo lungometraggio del cineasta svedese Ruben Östlund, vincitore della Palma d’Oro all’ultima edizione del Festival di Cannes.

Siamo a Stoccolma. The Square è un’opera situata all’ingresso di un prestigioso museo d’arte contemporanea. Essa consiste in un quadrato – realizzato mediante dei tubi – sul marciapiede, all’ingresso del museo stesso. Come recita l’iscrizione posta sull’opera, all’interno del quadrato regnano la fiducia e l’amore ed ognuno ha gli stessi diritti e gli stessi doveri. Una realtà ottimale, in poche parole. Peccato soltanto che, malgrado gli intenti iniziali, le cose non vadano mai come in principio si era sperato. Le vicende di Christian, direttore del museo, ne sono un esempio.

La recente vittoria sulla croisette di Östlund ha, in realtà, fatto storcere il naso a molti. Soprattutto se si pensa che in concorso a Cannes erano presenti lungometraggi di ben altra levatura (primo fra tutti: Happy End di Michael Haneke). Eppure, questa ultima fatica del cineasta svedese, le sue qualità le ha eccome.

Perfettamente in linea con la cinematografia scandinava, ciò che viene messo in scena è innanzitutto una tagliente critica nei confronti della società odierna. È così per il cinema estremamente anti narrativo di Roy Andersson, ad esempio, così come per quello maggiormente doloroso di Lukas Modysson. Ruben Östlund, dal canto suo, tende a puntare tutto sul grottesco, sulle situazioni paradossali che prendono vita dalla più banale quotidianità e che finiscono per avere risvolti tanto inaspettati quanto crudelmente estremi. È stato così in Forza Maggiore, suo precedente lavoro, ed è così – seppur in modo molto più esplicito ed urlato – in questo suo ultimo lavoro. Nella società qui messa in scena, ognuno è colpevole a modo proprio. Nessuno, alla fine, ne uscirà indenne.

Ed ecco che l’opera d’arte contemporanea The Square si fa quasi circo di “mostri”, alla maniera dei freaks di Tod Browning. Un luogo dove dovrebbero regnare pace ed eguaglianza, ma che, al contrario, diviene teatro dei peggiori risvolti del carattere umano, dei più gretti comportamenti e del più sporco voyeurismo. Troppo? Può darsi. Eppure, l’ironia “cattiva” della cinematografia scandinava sembra anche stavolta aver centrato il proprio obiettivo. E The Square di certo non è un lungometraggio che verrà dimenticato tanto facilmente.

VOTO: 8/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – L’INFANZIA DI UN CAPO di Brady Corbet

coverlg (1)TITOLO: L’INFANZIA DI UN CAPO; REGIA: Brady Corbet; genere: drammatico; paese: USA, Francia, Canada, Belgio, Ungheria, Regno Unito, Svezia; anno: 2015; cast: Robert Pattinson, Berenice Bejo, Stacy Martin; durata: 113′

Nelle sale italiane dal 29 giugno, L’infanzia di un capo – ispirato all’omonimo racconto di Jean-Paul Sartre ed al romanzo Il mago di John Fowles – è la pluripremiata opera prima dell’attore Brady Corbet, vincitrice, nel 2015, del Premio Orizzonti alla Miglior Regia e del Premio Luigi De Laurentiis alla Miglior Opera Prima alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il film si divide in quattro atti che segnano la formazione del carattere del giovane Prescott. La Prima Guerra Mondiale è finita da poco. Il bambino, figlio di un diplomatico e di una donna molto religiosa, vive appena fuori Parigi ed è soggetto a frequenti scatti d’ira che, di volta in volta, staranno a stravolgere gli equilibri famigliari costituitisi. La sua formazione caratteriale ed il suo divenire un importante uomo di potere staranno a simboleggiare il male del fascismo che proprio in quegli anni iniziò a prendere piede.

linfanzia_di_un_capo_scenaGirato in 35mm, questo primo lungometraggio di Corbet non stupisce solo per l’impeccabile confezione stilistica in sé, ma soprattutto per la straordinaria maturità e lucidità che traspaiono da un lavoro così complesso e così profondo. Fin dai primi minuti le immagini di un treno in corsa di notte, unite ad una musica quasi ansiogena riescono fin da subito a catapultare lo spettatore in un ambiente sinistro, che è quello della casa di Prescott, culla di pericolosi ideali nascituri.

La macchina da presa è nelle mani di Corbet agile e coraggiosa: non ha paura di osare ed andare oltre gli schemi. Particolarmente degne di nota, a tal proposito, sono la sequenza finale, in cui vediamo un Prescott adulto scendere dalla macchina tra una folla adorante, e la fine del terzo atto, quando il protagonista, ancora bambino, cade per terra al termine di un ultimo scatto d’ira e la stessa macchina da presa si capovolge, indicandoci la distruzione di ogni equilibrio.

The_Childhood_of_a_Leader_1_-_Tom_SweetDalle ambientazioni alle musiche, dalla scelta degli interpreti all’ottima qualità delle immagini, tutto sembra impeccabile. E, in seguito alla visione di questo primo lungometraggio di Corbet in molti – a ragione – hanno urlato al miracolo. Si pensi che il compianto Jonathan Demme – presidente della giuria Orizzonti all’epoca – ha addirittura paragonato il giovane cineasta ad Orson Welles. E, di fatto, L’infanzia di un capo, opera imponente e maestosa, i premi vinti li ha meritati eccome. Peccato solo che in Italia ci abbia messo ben due anni ad uscire in sala.

VOTO: 8/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE DI MARINA – DOMANI di Cyril Dion e Mélanie Laurent

domani-melanie-laurent-cyril-dionTITOLO: DOMANI; REGIA: Cyril Dion, Mélanie Laurent; genere: documentario; anno: 2016; paese: Francia; durata: 118′

Nelle sale italiane dal 6 ottobre, Domani è un interessante documentario diretto da Cyril Dion e Mélanie Laurent, i quali ci mostrano numerose soluzioni, al fine di salvaguardare il nostro pianeta e di migliorare la nostra qualità della vita.

Cinque sezioni (agricoltura, energia, economia, democrazia ed istruzione) per una sorta di road movie sotto forma di documentario che tocca quasi tutti gli angoli del pianeta: dalla Germania all’Inghilterra, dalla Francia alla Svezia, dalla Svizzera alla Finlandia, senza dimenticare gli Stati Uniti, l’India e l’Isola di Réunion.

dem-678x381Interessante, accattivante, decisamente di grandissima attualità. Se vogliamo, però, concentrarci per un momento esclusivamente sull’aspetto prettamente cinematografico di questo prodotto di Dion e Laurent, non possiamo non notare il tocco particolarmente televisivo che l’intero lavoro ha. Tutto viene raccontato in modo chiaro e lineare, su questo non v’è alcun dubbio. Eppure, se i due registi avessero voluto osare di più – sia per quanto riguarda il visivo che, ad esempio, la musica – forse l’impatto di ciò che si è voluto mettere in scena sarebbe stato anche maggiore sul pubblico. Analogamente, le voci degli stessi Dion e Laurent risultano apparire un po’ troppo didascaliche a tratti, oltre che forzate nel momento in cui si passa da una sezione all’altra. Detto questo, però, il messaggio che si vuole portare avanti arriva. E lo fa anche in modo semplice e diretto. Qualità, questa, di grande importanza, quando si vuole fare del cinema uno strumento prettamente politico, come in questo caso.

Ed è proprio il potere politico della settima arte che qui fa da protagonista assoluto. Perché, diciamolo pure, talvolta (anzi, più spesso di quanto si immagini) le innumerevoli potenzialità del mezzo cinematografico vengono sottovalutate. E non poco. Basti pensare a come determinate pellicole hanno avuto impatto sul pubblico ed a come gli spettatori di oggi tendono a restare “immuni”, nel momento in cui si trovano davanti gli prodotti considerati – a loro tempo – “rivoluzionari”. Ormai siamo abituati a vedere ed a sentire di tutto. Eppure, recandoci al cinema, possiamo trovare – oltre al semplice intrattenimento – anche un importante spunto di riflessione. A tale scopo, pertanto, Domani risulta perfettamente pertinente.

domani-trailer-italiano-del-documentario-di-cyril-dion-e-melanie-laurentPer quanto riguarda il messaggio finale, forse il lavoro di Dion e Laurent può sembrare un po’ troppo ottimista ed utopistico, quello sì. Ma, d’altronde, anche questa potrebbe rivelarsi una strategia vincente al fine di far arrivare al pubblico ciò che si è appena messo in scena. Chissà, però, che effetto avrebbero avuto immagini ben più crude e realistiche e prospettive di gran lunga più drammatiche. Questo non possiamo saperlo. Ma, al momento, ci basta pensare che un prodotto semplice, pulito e diretto come Domani possa smuovere un bel po’ di “menti pensanti”, al fine di porre rimedio al disastro che stiamo combinando nella gestione del nostro pianeta. E che il cinema, (anche) in questo caso, ci sia d’aiuto!

VOTO: 7/10

Marina Pavido

OGGI AL CINEMA – Tutte le novità in sala del 24/03/2016

A cura di Marina Pavido

Numerosi i titoli, anche questa settimana, che entreranno a far parte del palinsesto delle sale italiane. Dall’attesissimo Batman vs Superman al danese Land of mine, dall’italiano La macchinazione, alla commedia francese Il condominio dei cuori infranti. Ce ne sarà davvero per tutti i gusti. Starà a voi decidere cosa vedere e, per esservi d’aiuto, ecco un elenco con tutte le nuove uscite di oggi!

 

BATMAN VS SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE

batman-v-superman-dawn-of-justicejpg-3a4a5d1280wjpg-a24cc9_1280wREGIA: Zack Snyder; genere: azione, avventura, fantascienza; anno: 2016; paese: USA; cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams

Primo film per il grande schermo che vede la presenza dei due ormai leggendari supereroi in lotta tra loro. Mentre, all’orizzonte, un nuovo nemico minaccia di sterminare per sempre la razza umana.

 

HEIDI

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REGIA: Alan Gsponer; genere: avventura, family; anno: 2015; paese: Germania, Svezia; cast: Bruno Ganz, Anuk Steffen, Katharina Schuttler

La piccola Heidi vive in una casetta di montagna insieme al nonno e trascorre spensierata le sue giornate con il miglior amico Peter. Un giorno, però, la zia Dete deciderà di condurre la bambina con sé a Francoforte, per fare da dama di compagnia alla giovane Klara. Le due diverranno presto amiche, ma la nostalgia della vita in montagna si farà sentire presto.

 

IL CONDOMINIO DEI CUORI INFRANTI

55174_pplREGIA: Samuel Benchetrit; genere: commedia; anno: 2016; paese: Francia; cast: Isabelle Huppert, Valeria Bruni Tedeschi, Michael Pitt

Un aspirante fotografo, un’attrice in pensione, un astronauta, un ragazzo annoiato, un’anziana signora ed un’infermiera. Sei improbabili personaggi in un piccolo condominio di periferia con l’ascensore in panne. Sei storie che si incrociano in un crescendo di gag e situazioni improbabili.

 

IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO 2

Il-mio-grosso-grasso-matrimonio-greco-2-Trailer-660x400REGIA: Kirk Jones; genere: commedia; anno: 2016; paese: USA; cast: Nia Vardalos, John Corbett, John Stamos

Sequel della celebre commedia, il lungometraggio – che presenta il medesimo cast del primo film – vede riunirsi tutti i membri della famiglia in occasione di un matrimonio ancora più grosso ed ancora più grasso.

 

LA CANZONE PERDUTA

Lacanzoneperduta003REGIA: Erol Mintas; genere: drammatico; anno: 2014; paese: Turchia, Francia, Germania; cast: Feyyaz Duman, Zubeyde Ronahi

Ali, di origine curda, vive alla periferia di Istanbul con l’anziana madre e lavora come insegnante. Entrambi, anni prima, sono stati costretti a lasciare il loro villaggio natale e la donna non è mai riuscita ad adattarsi alla sua nuova vita in città. Delicato racconto sulla difficoltà ad integrarsi in una nuova società e sulla ricerca delle proprie origini.

 

LA MACCHINAZIONE

ranieri-sardelli-1-768x442REGIA: David Grieco; genere: biografico, drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Massimo Ranieri, Roberto Citran, Libero De Rienzo, Milena Vukotic

Tratto dall’omonimo romanzo dello stesso Grieco, il lungometraggio racconta gli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini, le sue indagini per la redazione del romanzo Petrolio, la sua vita privata ed il suo cinema. Il tutto mettendo in scena la tesi più accreditata per quanto riguarda la sua uccisione.

 

LAND OF MINE

landofminebigstillREGIA: Martin Zandvliet; genere: guerra, drammatico; anno: 2015; paese: Danimarca, Germania; cast: Roland Moller, Louis Hofmann, Joel Basman

Il lungometraggio racconta un episodio ancora sconosciuto, secondo il quale nel 1945, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, molti soldati tedeschi furono deportati in Danimarca, con il compito di liberare la costa danese da tutte le mine presenti, lavorando per conto dei loro ex prigionieri. Grande successo al Festival di Toronto, il film è stato presentato in anteprima anche alla Festa del Cinema di Roma.

 

UN MOMENTO DI FOLLIA

un-momento-di-follia-hdimgREGIA: Jean-François Richet; genere: commedia; anno: 2016; paese: Francia; cast: Vincent Cassel, François Cluzet, Lola Le Lann

Antoine e Laurent sono amici di vecchia data e decidono di trascorrere le vacanze estive insieme alle rispettive figlie: Louna e Marie. Gli equilibri verranno sconvolti quando Louna si invaghirà dell’amico di suo padre e cercherà di sedurlo.

 

UN PAESE QUASI PERFETTO

55149_pplREGIA: Massimo Gaudioso; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Fabio Volo, Silvio Orlando, Nando Paone

Pietramezzana è un piccolo paese sulle Dolomiti lucane che rischia di scomparire. I pochi abitanti rimasti – tutti in cassa integrazione – vedranno nell’apertura di una nuova fabbrica una possibilità di non essere cancellati dai registri di Stato. Fare in modo che il progetto vada in porto, però, non sarà così facile come sembra.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana. Nel frattempo, continuate ad andare numerosi al cinema! Ce n’è davvero per tutti i gusti!

NEWS HOME VIDEO: UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO RIFLETTE SULL’ESISTENZA di Roy Andersson in DVD

Ricevo e volentieri pubblico

UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO

RIFLETTE SULL’ESISTENZA

un film di Roy Andersson

  piccione 2 

 

FESTIVAL DI VENEZIA 2014

LEONE D’ORO

Disponibile in DVD Lucky Red

distribuito da CG Entertainment, per Mustang Entertainment

E’ disponibile da oggi in Dvd Lucky Red (distribuito da CG Entertainment, per Mustang) il film scritto e diretto da Roy AnderssonUn piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza”, Leone d’oro alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia 2014. Come una coppia di Don Chisciotte e Sancho Panza dei nostri tempi, i protagonisti Sam e Jonathan, due venditori ambulanti di travestimenti e articoli per feste, ci accompagnano in un caleidoscopico viaggio attraverso il destino umano.

piccione 1Preceduto da “Canzoni dal secondo piano” e “You The Living”, Andersson, in questo terzo e conclusivo capitolo della trilogia, prosegue la sua indagine sulla natura dell’essere umano, proponendo una serie di storie quotidiane e fuori dal comune che ritraggono la nostra esistenza nella sua grandiosità e nella sua meschinità, nella bellezza e nella tragedia, nell’esagerazione e nella tristezza: in una prospettiva aerea, come raccontate da un uccello che riflette sulla condizione umana. Il piccione è sorpreso dagli uomini, e cerca di dare un senso e capire le loro attività, le follie, l’orgoglio e l’agitazione.

“Penso che Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza sia un esempio chiaro di ciò che considero come “trivialismo”. Si tratta della trivialità trasformata in un’esperienza più attraente.” Roy Andersson

piccione 3

Titolo originale En Duva Satt På En Gren Och Funderade På Tillvaron
Regia Roy Andersson
Cast Holger Andersson, Nisse Vestblom, Lotti Törnros
Nazionalità Svezia Anno 2014
Video 16/9  2.35:1 PAL regione 2  dvd 9
Audio Italiano 5.1, Svedese 5.1
Sottotitoli Italiano, Italiano non udenti
Extra Trailer
Durata 96’

L’ISOLA DEL CINEMA alla sua XXI edizione dal 18 giugno al 6 settembre a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

isola del cinema logoSi Parte per L’Isola del cinema |L’Ile Lumière giunta alla sua XXI° edizione

Roma, Isola Tiberina – 18 giugno/6 settembre 2015

E Luce Fu!

Con la velocità della luce sono passati già vent’anni da quando l’Isola Tiberina, uno dei luoghi più suggestivi della città di Roma è stata illuminata dalla magnificenza del cinema (ri)scoprendo la grande bellezza della settima arte.

E per la sua XXI° edizione L’Isola sta per aprire le sue porte offrendo al suo pubblico tutto un mondo che dal 18 giugno poco a poco si creerà, tassello per tassello, davanti agli occhi dei fruitori come uno straordinario work in progress per trovare il suo apogeo all’inizio del mese di Luglio con tutto il suo favoloso armamentario pronto a stupire, a colpire, a farci “vivere fantasticamente” un luogo che certo non e’ lontano dall’Isola che non c’è.

Festival di particolare interesse per la vita culturale della città 2014-2016, L’Isola del Cinema, quest’anno vuole celebrare 120 anni di cinema partendo dai suoi fondatori, i fratelli Lumière, e arrivando fino alle stelle di oggi, mixando in modo anche audace i linguaggi che il cinema stesso ha utilizzato mostrandosi unica fucina di immagini, parole, suoni e musica.

Il 2015 è anche l’Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla luce, come proclamato dall’UNESCO dal quale L’Isola del Cinema ha ottenuto il prestigioso Patrocinio.

Un’edizione speciale che si chiamerà, L’Ile Lumière! La nostra Isola Tiberina che per quasi ottanta giorni e, con la collaborazione di tanti amici, proverà a dimostrare che il cinematografo è ancora oggi l’arte più moderna del mondo.

L’apertura del Festival è fissata per Giovedì 18 Giugno e sarà all’insegna del legame cinema e cibo, con alcune straordinarie pellicole che permetteranno alla rassegna di essere anche assolutamente up to date, seguendo le linee dell’EXPO. Inoltre da non sottovalutare il fattore prezzo: il biglietto sarà scontato al 50% per cui si potrà andare al cinema con 3 euro; ed inoltre in collaborazione con i lounge bar e restaurant ci saranno dei pacchetti speciali per avvicinare il pubblico alle proposte enogastronomiche che caratterizzeranno questa estate sull’Isola Tiberina.

L’Isola del Cinema festeggia i suoi primi 20 anni con un programma ricco di film ed eventi speciali: 80 serate, 200 film, 3 sale cinematografiche, terrazze sul fiume: il meglio del cinema italiano ed internazionale con anteprime e tanti ospiti.

Spazio, infatti, all’Istituto Luce Cinecittà – e non poteva essere diversamente – la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo didattico ed informativo (e del divertimento) nel mondo. Infatti si creerà un ‘museo diffuso’ della storia audiovisiva d’Italia: un viaggio fra grandi mostre e piccoli centri. In altre parole “ …e Luce fu!”

La serata di gala, organizzata in collaborazione con L’Istituto Luce, accenderà i riflettori su un film che in un abbraccio ideale unisce, in un clima di fratellanza costruttiva, Francia ed Italia.

Sarà proiettato il film  “La famiglia” di Ettore Scola uno dei più grandi registi della storia del Cinema, nominato nel 1987 alla Palma d’Oro, ed interpretato da un’attrice di enorme talento, un’icona: Fanny Ardant. E, regista ed interprete, illumineranno la serata con la loro presenza!

Inoltre saranno presentate alcune delle più recenti produzioni come lo straordinario Vergine Giurata di Laura Bispuri, passato al recente Festival di Berlino che ha raccolto premi in tutto il mondo. Oltre ad una serie di documentari frutto del talento delle migliori menti tra le giovani leve, proprio a testimoniare che, nonostante, le enormi difficoltà delle distribuzioni l’interesse per il cosiddetto “cinema del reale” rimane ancora alto nel nostro Paese.

E lo attestano le diverse attività che propone L’Isola del Cinema, come il Cinelab con le proiezioni di pellicole della nouvelle vague italiana che spopola nelle sezioni di Festival come quelli di Roma e Torino.

Quest’anno, in particolare, per celebrare i 120 anni di Cinema, prende vita il progetto “IL CINEMA INVENTATO” – il film degli amanti della pellicola. Il Cinema Inventato  è un film collettivo nel quale ogni partecipante riceverà 120 metri di pellicola super 16mm e realizzerà un cortometraggio con una tecnica simile a quella usata in occasione dell’invenzione della settima arte. Gli autori invitati a partecipare a questa opera collettiva saranno quindici, tra i quali, Valerio Mastandrea,  Claudio Noce, Paola Randi,  Aureliano Amadei, Davide Marengo, Claudio Giovannesi, Eleonora Danco, Libero De Rienzo.

Ovviamente non mancherà il grande Cinema, quest’anno condiviso con dieci straordinarie cinematografie dal mondo: Festival Isola Mondo, come ogni anno, propone una scelta dalla produzione cinematografica internazionale inedita. In questa estate del 2015, L’Isola tornerà ad ospitare Paesi la cui presenza e conoscenza è da tempo consolidata, a cominciare dall’Australia, la Francia, il Giappone ed Israele, si proseguirà con collaborazioni più recenti mostrando una finestra sul cinema catalano e sulla sorprendente produzione bulgara contemporanea.

Appuntamento da non perdere il Nordic Film Fest Summer che mostrerà una selezione dei migliori film della stagione cinematografica provenienti dalla Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia.

Forte la presenza degli appuntamenti  targati  Francia sostenuti dal Main Partner RENAULT. Da segnalare il 6 Luglio, che aprirà il ciclo di serate dedicate ai film francesi.  Grazie a L’Institut Français di Roma saranno presentati  quattro film, capitanati, il 6 Luglio, appunto, da l’anteprima romana di L’Art de la Fugue, alla presenza del regista Brice Cauvin che terrà un incontro con gli studenti e tutti gli interessati, prima della proiezione.

Questa collaborazione costituisce il lancio di un sodalizio importante tra L’Isola Tiberina e L’Ile de la Citè che a partire dal 2016, saranno unite da un ponte culturale che farà dialogare idealmente le loro due cinematografie.

Un ricco e composito calendario pensato per soddisfare e coinvolgere ogni appassionato di Arte e Cultura: il Salotto Letterario e Culturalel’Isola dei PoetiPerformance di Teatro, il cinema in lingua originale, incontri con i protagonisti, la solidarietà – in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, la rassegna di film in ospedale con il sostegno della Comunità del Fatebenefratelli, il contributo della Cultura ebraica alla Settima Arte, in cooperazione con il Centro di Cultura Ebraica di Roma e il Pitigliani.

E poi l’attenzione al mondo della musica con l’istituzione del Premio Gillo Pontecorvo dedicato al rapporto dei rapporti, quello tra cinema e musica … immagini e suono.

E le sorprese non finiscono qui: dopo il successo delle edizioni precedenti, L’Isola del Cinema, in collaborazione con Maiora Film e con il Patrocinio di Assessorato Scuola, Sport, Politiche Giovanili e la Partecipazion di Biblioteche di Roma Biblioteche di Roma, presenta la quarta edizione di Mamma Roma e i suoi Quartieri, il CONCORSO di cortometraggi rivolto ai giovani appassionati di cinema che vogliono avvicinarsi per la prima volta al mondo dell’audiovisivo con la regia di un cortometraggio. In palio un premio in denaro pari a € 1.000 messo a disposizione dalle Biblioteche di Roma!

Le opere dovranno mettere in luce i quartieri di Roma, luoghi di narrazione e storici crocevia di realtà culturali veramente tra le più diversificate nel mondo, fonti inesauribili di ispirazione per cineasti come Pasolini, Fellini, De Sica, Monicelli e molti altri italiani e stranieri.

A partire dal 28 Giugno, ogni domenica,  L’Isola del cinema presenta il Concorso Groupama Assicurazioni – Opere Prime e seconde: una selezione delle migliori opere dell’ultima stagione cinematografica nazionale. Al miglior film, decretato da una giuria di esperti del mondo del Cinema, verrà consegnato il Premio Groupama Assicurazioni Opere Prime e Seconde; la consegna del Premio avverrà il 29 Luglio nell’Arena de L’Isola del Cinema.

E’ così, uno degli eventi storici dell’Estate Romana diventerà un luogo interattivo, rafforzato anche dalla collaborazione con Sky che presenterà sull’Isola alcune serie tv in assoluta anteprima e tra le più attese dal pubblico come: Mozart in the Jungle, I Delitti del Barlume, Master of Sex, 1992, un luogo in cui sarà possibile incontrare protagonisti italiani ed internazionali del mondo del cinema, dell’arte e della cultura.

Infine in una serata speciale con  Mario Sesti, direttamente dalla Festa di Roma, il quale illustrerà i rapporti che legheranno L’Isola con il Grande appuntamento cinematografico cittadino che si svolgerà quest’autunno.

Un’edizione davvero speciale e particolare per tutti noi che trasformerà L’Isola del Cinema ne L’Ile Lumière di questa estate 2015.

Tutti i giorni dalle ore 19.00 !

L’ISOLA DEL CINEMA
Viale Trastevere n. 203 – 00153 Roma
Tel. 06.58333113
www.isoladelcinema.com
https://www.facebook.com/pages/Isola-del-Cinema/64889501020

IL CINEMA ITALIANO IN MAROCCO – MEDFILM Festival riprende il viaggio verso Sud

Ricevo e volentieri pubblico

IL CINEMA ITALIANO IN MAROCCO

MEDFILM Festival 

riprende il viaggio verso Sud

FESTIVAL del CINEMA MEDITERRANEO DI TÉTOUAN

(28 marzo – 4 aprile 2015)

 

Aperte le iscrizioni al MEDFILMfestival – 21° ed.

 

Il Mediterraneo ribolle e i mutamenti geopolitici che si vanno determinando richiedono un’Europa vicina ai popoli della sponda Sud, offrendo riconoscimento e forza al mondo arabo che respinge l’avanzata dell’Isis e di ogni forma di estremismo religioso e politico. In tal senso il MedFilm, che opera da 21 anni nell’area mediterranea e mediorientale, prosegue con accresciuta forza e convinzione il lavoro di scambio e conoscenza tra i paesi delle due sponde, attraverso attività di internazionalizzazione che, nel corso del 2015, porteranno il festival in Marocco (Tétouan, Rabat) e in Tunisia (Tunisi).

In attesa della prossima edizione, che quest’anno tornerà alle sue date storiche: 6 / 13 novembreMedFilm riprende il cammino verso Sud partecipando, per il 7° anno consecutivo, al Festival du Cinéma Méditerranéen de Tétouan, con una bella e significativa selezione di cinema italiano.

Giunto come il MedFilmfestival alla 21°edizione, il Festival du Cinéma Méditerranéen de Tétouan che si svolgerà dal 28 marzo al 4 aprile, è tra le più importanti e vitali manifestazioni di cinema del Maghreb. Sapientemente guidato dallo storico direttore artistico Ahmed Elhousni, il festival è dedicato esclusivamente alla promozione del cinema mediterraneo ed è realizzato sotto l’egida del Presidente della Fondazione Città di Tétouan, Nabil Benabdallah, attuale Ministro per l’Ambiente e delle Municipalità del governo marocchino. La promozione del cinema italiano in Marocco, si inserisce nel quadro del Protocollo di Intenti siglato nel 2009 tra il Presidente del MedFilmfestival Ginella Vocca e il Segretario Generale del Ministero della Comunicazione marocchino Belardi Redouane, finalizzato a rafforzare le relazioni culturali e commerciali tra i due paesi.

> IN CONCORSO

Il MedFilm ha selezionato per l’evento marocchino alcuni tra migliori film italiani della stagione cinematografica 2014. Partecipano infatti al Concorso Ufficiale: Il giovane favoloso di Mario Martone e I nostri ragazzi di Ivano De Matteo.

Il primo, presentato in competizione al Festival di Venezia e accolto con entusiasmo dal pubblico italiano, racconta la vita di Giacomo Leopardi. Una storia potente e delicata in cui la vita e le opere del poeta di Recanati si fanno materia viva e incandescente che arde di amore per il mondo. «Affrontare la vita di Leopardi significa svelare un uomo libero di pensiero, ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società ottocentesca nelle sue varie forme, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perché malato. Dopo Noi credevamo, ho voluto insistere con questo film nel tentativo di riportare alla luce pezzi del nostro passato a mio avviso preziosi per il presente, ma questa volta non si tratta di un film storico. Il giovane favoloso vuole essere la storia di un’anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema» (Mario Martone).

Sempre in concorso troviamo I Nostri ragazzi di Ivano De Matteo. Presentato alle Giornate degli Autori e fresco vincitore del Premio del Pubblico al Festival International du film d’amour de Mons, il film rappresenta un nuovo capitolo nel percorso di radiografia della borghesia italiana che il regista sta portando avanti da 6 anni. «Sono sempre stato affascinato dalle famiglie intese come riproduzioni in miniatura della società che le circonda. Io vengo da una di queste. Una famiglia numerosa che mi ha sedotto con le sue grandi contraddizioni. Con La bella gente e poi con Gli equilibristi, ho voluto indagare su ciò che accade quando un elemento esterno incrina la vita tranquilla e sicura di un normalissimo e, almeno apparentemente, nucleo felice. Con i nostri ragazzi invece volevo andare oltre, tentare di mostrare cosa accade quando l’esplosione parte direttamente dal nucleo stesso» (Ivano De Matteo).

Nel Concorso Documentari troviamo Io sto con la sposa di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry, importante esperimento ibrido doc/politico, nel segno della solidarietà e della vicinanza tra i popoli mediterranei, che accompagna la fuga verso la Svezia di cinque clandestini palestinesi e siriani, sbarcati a Lampedusa.

Per il Concorso Cortometraggi spiccano i pluripremiati ReCuiem di Valentina Carnelutti, che ruota attorno ad un microcosmo familiare sconvolto dal lutto materno, e Stella Maris di Giacomo Abbruzzese, ambientato in un piccolo villaggio sulle sponde del Mediterraneo, nel giorno della processione della Madonna Stella Maris.

>EVENTI SPECIALI

Ai film in concorso si aggiungono, nella sezione Séances Spèciales, due opere belle e importanti che in modo diverso, coniugando in modo mirabile impegno ed intrattenimento, raccontano la presenza pervasiva delle “mafie” nei territori: Anime nere di Francesco Munzi e La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto. Il primo, ambientato ad Africo, piccolo paese dell’Aspromonte, mette in scena la storia di una famiglia criminale calabrese che, come in una tragedia greca, è condannata al sangue e alla morte. «Sono arrivato in Calabria carico di pregiudizi e paure. Ho scoperto una realtà molto complessa e variegata. Ho visto la diffidenza trasformarsi in curiosità e le case aprirsi a noi. Ho mescolato i miei attori con gli africesi, che hanno recitato e lavorato con la troupe. Senza di loro questo film sarebbe stato più povero. Africo ha avuto una storia di criminalità molto dura che però può aiutare a comprendere tante cose del nostro paese. Da Africo si può vedere meglio l’Italia» (Francesco Munzi).

La mafia uccide solo d’estate, opera d’esordio del conduttore e autore televisivo Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, propone lo stesso tema con un registro più lieve, attraverso l’educazione sentimentale e civile di un bambino che cresce a Palermo negli anni di Vito Ciancimino. «Un giorno mi sono fermato e mi sono guardato indietro. E lì, è nata la domanda: ma com’è possibile che a Palermo la mafia entrasse così prepotentemente nella vita delle persone e che in pochi dicessero qualcosa?» (Pierfrancesco Diliberto)

>LA GIURIA

 

Giona A. Nazzaro, giornalista, scrittore e critico cinematografico, sarà Membro della Giuria del Concorso Ufficiale della 21° edizione del Festival di Tétouan. Tra le sue pubblicazioni: Action! Forme di un transgenere cinematografico (menzione speciale al Premio Barbaro/Filmcritica); A Mon Dragone c’è il diavolo; Il conflitto delle idee – Al cinema con MicroMega. Ha scritto, insieme ad Andrea Tagliacozzo, Il cinema di Hong Kong: spade, kung-fu, pistole e fantasmi, John Woo – La nuova leggenda del cinema d’azione e Il dizionario del cinema di Hong Kong. È inoltre autore di saggi dedicati al mondo della musica, ha curato libri su Abel Ferrara, Spike Lee e Gus Van Sant. Collabora con Il manifesto e con prestigiose riviste tra cui MicroMega, Filmcritica, Filmtv, Nocturno. Già programmer del Festival di Roma e del Festival di Torino, attualmente fa parte del comitato di selezione del Festival Visions du Réel di Nyon e del Festival dei Popoli di Firenze. É inoltre direttore artistico del Gender DocuFilm Festival.

>INCONTRI DI APPROFONDIMENTO

L’1 e il 3 aprile, sempre nell’ambito della XXI edizione del Festival di Tétouan, si terranno i convegni: Cinéma et Médias Audiovisuels, che rifletterà sulle nuove tecnologie connesse al futuro dell’audiovisivo, e Cinéma, Cité et Environnement, sull’importante tema dell’educazione allo sviluppo eco-sostenibile e al rispetto dell’ambiente attraverso il cinema. L’incontro su cinema e ambiente riunirà registi e professionisti del settore esperti in materia, tra i quali: Jorge Urruita (Spagna), Mounatassir Abdelwahid (Marocco), Farid Zahi (Marocco), e Jilles Coudert (Francia). In rappresentanza dell’Italia interverrà Luciano Sovena, Presidente di Roma Lazio Film Commission. Presiederà l’incontro Nabil Benabdellah, Presidente della Fondazione Città di Tétouan e Ministro dell’ambiente e delle municipalità del Marocco.

 

Progetto “Torno subito” a Rabat

Da sempre impegnato a mantenere vivi i rapporti tra i paesi delle due Sponde del Mediterraneo, Luciano Sovena è tra i fautori dell’accordo, siglato il 19 febbraio 2015 a Rabat, tra Regione Lazio, Roma Lazio Film Commission e il Ministero della Comunicazione del Marocco. L’accordo prevede la collaborazione tra Regione Lazio e ISMAC – Istituto Superiore dei Mestieri dell’Audiovisivo e del Cinema di Rabat, per la formazione nel settore cinema e audiovisivo. Gli studenti italiani vincitori del bando del progetto “Torno subito”, realizzato in collaborazione con Ass.For.SEO, parteciperanno ai corsi di studio dedicati alle tecniche di postproduzione e ripresa cinematografica e audiovisiva che si terranno presso l’ISMAC in Marocco.

APERTE LE ISCRIZIONI al Medfilm festival 2015, SCADENZA 15/07/2015

Il MedFilmfestival – Cinema del Mediterraneo a Roma tornerà a novembre, dal 6 al 13, con un ricco programma di film, anteprime e focus. In particolare, in questo delicato contesto storico, verrà dato ampio risalto al rapporto artistico e produttivo tra l’Europa e i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, offrendo alla Germania il ruolo di rappresentanza della Sponda Nord, suffragato dalla sua forte connotazione multiculturale e dalle numerose coproduzioni cinematografiche con i paesi della Sponda Sud, e la rappresentanza della Sponda Sud al Marocco, tra i paesi culturalmente più attivi e vitali del Maghreb, con il quale il Medfilm festival collabora regolarmente da sette anni. Un’occasione preziosa per dare visibilità ad una delle cinematografie più interessanti del Nord Africa e riconoscimento internazionale ad un paese che, ad oggi, è riuscito a mantenere un forte equilibrio interno. Insieme a Germania e Marocco saranno presenti film e ospiti provenienti da: Tunisia, Algeria, Egitto, Libano, Siria, Iraq, Giordania, Arabia Saudita, Palestina e Turchia, insieme a tanto cinema europeo di qualità.

 

Per l’evento di Tétouan SI RINGRAZIANO : RAI Com, Bellissima Films, I Film Good.

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MEDFILMFESTIVAL INFO Via Mantova, 4 – 00198 Roma, tel. +39 06 85354814

www.medfilmfestival.org, info@medfilmfestival.org

 

XIX VALSUSA FILMFEST – dal 10 al 26 aprile 2015

Ricevo e volentieri pubblico

logo_valsusa_ff_1024x724Valsusa Filmfest

XIX edizione – Festival sul recupero della memoria storica e sulla difesa dell’ambiente

dal 10 al 26 aprile 2015
nei comuni di Almese, Avigliana, Bardonecchia, Bussoleno, Condove, Giaveno,
Mattie,  Salbertrand, Venaus, Villar Focchiardo, il 25 aprile a Torino
e con eventi del progetto “Corti Dentro” nelle carceri di Saluzzo (CN) e Napoli
Tutti gli eventi sono gratuiti – www.valsusafilmfest.it

Festival poliartistico e itinerante in 9 comuni della Valle di Susa, a Giaveno e a Torino,  con proiezioni, concorso cinematografico, incontri, spettacoli teatrali, mostra fotografica, il progetto ‘Corti dentro’ con proiezione dei cortometraggi nelle carceri di Saluzzo  e di Pozzuoli e tanti ospiti tra i quali Gianni Rigoni Stern, Valerio Mastrandrea, Daniele Gaglianone, Andrea Segre e Giuseppe Battiston.
Oltre ai temi della memoria storica e dell’ambiente, in questa edizione vengono affrontati anche i temi dei diritti civili e dell’emigrazione con focus sui diritti dei richiedenti asilo.

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Dal 10 al 26 aprile 2015 si svolgerà in 9 comuni della Valle di Susa, a Giaveno ed il 25 aprile a Torino, la XIX edizione del Valsusa Filmfest, festival poliartistico sui temi del recupero della memoria storica e della difesa dell’ambiente che da 19 anni anima un territorio aperto all’incontro e al confronto culturale attraverso concorsi cinematografici e numerosi eventi tra letteratura, cinema, musica, arte e impegno civile.
In questa edizione viene riservato ampio spazio anche a temi  dei diritti civili e dell’emigrazione politica.

Fondato nel 1997 da un gruppo di appassionati di cinema insieme all’A.N.P.I. ed al comitato Habitat, il Valsusa Filmfest è diventato un importante presidio culturale con una macchina organizzativa complessa e basata sul volontariato che coinvolge scuole, associazioni, cooperative e tante singole persone attraverso un lungo lavoro di radicamento sul territorio che ha consentito di proporre cartelloni di alta qualità dando sempre spazio a giovani registi attenti al territorio ed impegnati a cogliere i cambiamenti sociali, culturali e politici di questo inizio di secolo. Per l’organizzazione di questa edizione il è stata avviata tre mesi prima la campagna “Io sto con il Valsusa FilmFest” con l’obiettivo di rafforzarne la sostenibilità mobilitando, oltre alle competenze presenti sul territorio, anche risorse economiche attraverso il crowdfunding, attivo ancora sino all’11 aprile e reperibile a questo indirizzo: www.produzionidalbasso.com/project/io-sto-con-il-valsusa-filmfest

I PRINCIPALI OSPITI CINEMATOGRAFICI di quest’anno sono Valerio Mastrandrea, Daniele Gaglianone, Andrea Segre e Giuseppe Battiston. Valerio Mastrandrea e Daniele Gaglianone saranno i protagonisti della serata del 20 aprile ad Avigliana con proiezione del film “La mia Classe” mentre Andrea Segre e Giuseppe Battiston saranno ospiti il 22 aprile ad Almese con la proiezione del film “Come il peso dell’acqua”.

Il CONCORSO si articola in 4 sezioni – Cortometraggi, Le Alpi, Memoria Storica e Videoclip – e le proiezioni delle opere finaliste si svolgeranno in vari comuni tra il 10 ed il 19 aprile. La sezione Cortometraggi è nuovamente a tema libero dopo alcuni anni in cui veniva riservata a specifici temi, la sezione Le Alpi è riservata a filmati sulla montagna e sulla sua cultura, la sezione Memoria Storica è come sempre dedicata a opere che consegnino a futura memoria la documentazione di un avvenimento della nostra storia passata o recente e la sezione Videoclip presenta videoclip musicali a tema libero.
Con il progetto “CORTI DENTRO” Il 17 aprile i cortometraggi verranno proiettati anche all’interno della Casa Circondariale Rodolfo Moranti di Saluzzo (CN) e della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli (NA). Il progetto è stato avviato nel 2013 in collaborazione con le associazioni “Sapori Reclusi”, “Rete del Caffè Sospeso” e “Cinema e Diritti”, viene sostenuto dall’8 per mille della Tavola Valdese e prevede anche la costituzione di una giuria mista per la sezione di concorso ‘Cortometraggi’, composta dalla giuria del festival e da una selezione di detenuti.
Infine, il giorno 25 aprile, il filmato vincitore della sezione Memoria Storica verrà presentato al Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino grazie a una collaborazione attiva da quattro anni.

I temi dei DIRITTI CIVILI e dell’EMIGRAZIONE vengono affrontati in diversi appuntamenti.
Il 10 aprile il festival aprirà i battenti a Condove con un dialogo su “Nuove famiglie e diritti civili”, incentrato sul tema del riconoscimento dei matrimoni omosessuali, al quale parteciperanno alcuni esponenti delle associazioni “Quore”, “Famiglie Arcobaleno”, Marta Levi già assessore del comune di Torino e  Piero Spina che presenterà il progetto “Cammino dei diritti” da Torino a Roma
Il dramma dell’emigrazione di massa e dei diritti civili dei richiedenti asilo viene sottoposto a numerosi studenti delle scuole medie e superiori del territorio con due eventi che si svolgeranno il 15 aprile:  al Teatro Fassino di Avigliana un incontro con Moamed Ba – mediatore culturale, attore, scrittore e musicista senegalese – e  all’ISIS Des Ambrois di Oulx con la proiezione del film “Va Pensiero” di Dagmawi Yimer dibattuto con alcuni mediatori culturali.
Inoltre, il 14 aprile al cinema San Lorenzo di Giaveno e in collaborazione con la Rassegna d’Essai, viene proiettato il film “Io sto con la Sposa” di Gabriele del Grande, Antonio Augugliaro, Khaled Soliman e Al Nassiry, film–documentario del 2014 che racconta la storia di un poeta siriano e di un giornalista italiano che aiutano cinque profughi siriani e palestinesi, arrivati a Milano dopo essere sbarcati a Lampedusa, a raggiungere la Svezia senza essere arrestati dalle autorità. Il film è diventato un cult anche perché prodotto grazie al crowdfunding ed ha avuto un grande successo con distribuzione in numerose sale italiane e straniere.
Il PREMIO BRUNO CARLI di queste edizione verrà consegnato l’11 aprile a Celeste Logiacco, giovane sindacalista impegnata nella Piana di Gioia Tauro, con la presenza di Renato Accorinti, sindaco del comune di Messina, e altri ospiti che si occupano di progetti di accoglienza per richiedenti asilo. In ogni edizione il Filmfest ricorda in modo concreto la figura di Bruno Carli, partigiano e presidente dell’associazione Valsusa Filmfest fino al 2002, destinando l’omonimo premio ad esponenti di realtà impegnate in difesa dei diritti e dell’ambiente in quella che a buon titolo può essere definita Nuova Resistenza.
Il 13 aprile a Condove ci sarà un incontro su “SPORT E IMPEGNO CIVILE”, dedicato a persone del mondo dello sport, e del calcio in particolare, che si sono contraddistinte anche in campo sociale e politico per i diritti dei lavoratori e dei più deboli. Verrà presentata la “Osvaldo Soriano Football Club-Nazionale scrittori” e sarà proiettato il film “Socrates uno di noi” di Mimmo Calopresti e Marco Mathieu al quale seguirà un incontro con Paolo Sollier, l’ex-calciatore che salutava il pubblico con il pugno, e con altri sportivi e giornalisti.

Sul tema dell’AMBIENTE viene organizzato un approfondimento su “allevamento e solidarietà” con Gianni Rigoni Stern, figlio del più conosciuto Mario, che sarà ospite il 12 aprile a Venaus di un incontro in cui verrà presentato il documentario “La transumanza della Pace” di Roberta Biagrarelli, del quale è protagonista, e in cui verranno riportate  esperienze dirette di alcuni allevatori della Valle di Susa.
Alla MONTAGNA e a Walter Bonatti è dedicato l’incontro dell’11 aprile a Bardonecchia con la regista Paola Nessi che presenta il suo il film-documentario “W di Walter” in cui la figura dell’alpinista, esploratore e giornalista italiano Walter Bonatti viene raccontata da Rossana Podestà, la donna che lo ha amato per più di 30 anni e che lo ha raggiunto in cielo nel dicembre 2013.

L’ARTE trova spazio attraverso la FOTOGRAFIA: l’11 aprile alla Casa Aschieri di Bussoleno verrà inaugurata la mostra fotografica “Dalla montagna ai Lager nazisti” di Renzo Carboni ed allestita in collaborazione con l’ANED sezione Torino, la Fondazione Nuto Revelli e l’ANPI di Bussoleno, Foresto e Chianocco; il 23 aprile a Condove  Gianluca Boetti presenta una proiezione fotografica professionale intitolata “I luoghi della gioventù e la montagna della Resistenza di Italo Calvino” .

Il festival si concluderà con 3 appuntamenti di TEATRO.
Il 25 aprile a Bussoleno alle ore 17 viene messo in scena lo spettacolo “Francesco Foglia sacerdote”, di e con Marco Alotto e tratto dal libro “Una storia nella Storia e altre storie” di Chiara Sasso e Massimo Molinero, e alle ore 21 ad Almese la compagnia Fabula Rasa presenta “Guernica”, rappresentazione in in ricordo del partigiano Guido Carpi. Infine, il 26 aprile a Mattie viene presentato “Triangolo rosso – 53449”, studio teatrale a cura di Simonetta Ainardi tratto da “Terra maledetta – Diario di un valsusino a Mauthausen” di Vitale Riffero

TRIESTE FILM FESTIVAL: la quarta giornata – martedì 20 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL – 26^edizione

16-22 gennaio 2015

Giornata di martedì 20

Quarta giornata molto ricca per il Trieste Film Festival.

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In sala Tripcovich alle 14 si parte con il CONCORSO DOCUMENTARI, con l’inquietante KÁIN GYERMEKEI (I figli di Caino / Cain’s Children) dell’ungherese Marcell Gerő, che ci porta a conoscere 3 giovani assassini la cui storia era già stata raccontata in un documentario del 1984 vietato dalla censura, e che il regista va a cercare 30 anni dopo per scoprire segreti indicibili e un volto dell’Ungheria mai conosciuto prima.

CHICHO-TONI-TRIMATA-GLUPACI-I-DSSi prosegue alle ore 16 il DOCUMENTARIO IN CONCORSO, CHICHO TONI, TRIMATA GLUPACI I DS (Zio Tony, i Tre Scemi e i servizi segreti / Uncle Tony, Three Fools and the Secret Service) di Mina Mileva e Vesela Kazakova (Bulgaria). Una storia su un’epoca di spionaggio e sull’eccezionale regista di animazione Antoni Trayanov, un caso scandaloso dietro una delle attività più note ed esportate del Socialismo, l’animazione, che ci svela una vicenda umana straziante

FEHER-ISTEN1Alle 17.45 nella sezione Lux Prize FEHER ISTEN (White God – Sinfonia per Hagen) di Kornél Mundruczó (Ungheria/Germania/Svezia), che sarà nelle sale italiane (distribuito da Bolero Film) l prossimo febbraio.

TIGERSLa serata prosegue alle 20 con un evento speciale: TIGERS (Tigri), in anteprima italiana, l’ultimo film del premio Oscar Danis Tanović, ispirato ad una storia vera, incentrato su un giovane venditore che scopre i terribili effetti collaterali del latte in polvere che sta commerciando. In sala ad accompagnare il film, il produttore Cedomir Kolar.

DEN-POBEDYAlle 22 due altri eventi speciali della SEZIONE DOCUMENTARI: DEN’ POBEDY (Il giorno della vittoria / Victory Day) di Alina Rudnickaja, primo film totalmente indipendente (e clandestino) girato in Russia sulla questione gay. Nel 2013 la Duma ha approvato una legge contro l’omosessualità: mentre nelle strade sfila una parata militare, i personaggi sono chiusi nei loro appartamenti e raccontano di come la loro vita sia cambiata da quando la legge è in vigore. “Dopo gli ebrei e gli omosessuali”, dice uno di loro, “quello che manca è una legge contro le streghe”.

euromaidan_still_02A seguire il folgorante lavoro collettivo EVROMAIDAN. CHORNOVY MONTAZH (Euromaidan. Rough Cut): un folto gruppo di giovani filmmaker ucraini ha affidato il materiale girato al regista Roman Bondarchuk, che lo ha montato, creando una serie di storie cinematografiche. Il risultato è un potente e dettagliato reportage sulla rivolta ucraina.

HERMOSA-JUVENTUD1Al Teatro MIELA alle 14 nella sezione Lux Prize HERMOSA JUVENTUD (Beautiful Youth) di Jaime Rosales, presentato al Festival di Cannes 2014, nella sezione Un Certain Regard.

TURIST1A seguire alle 16, TURIST-FORCE MAJEURE di Ruben Östlund (Svezia/Danimarca/Francia/Norvegia, candidato al Golden Globe 2015 come miglior film straniero).

the magic voice of a rebel - tff art&soundAlle 18.15 per TFF ART&SOUND, in collaborazione con Skyarte, il film MAGICKÝ HLAS REBELKY (La magica voce di una ribelle / The Magic Voice of a Rebel) di Olga Sommerová, una delle più importanti documentariste ceche. Il film racconta la storia di Marta Kubišová, la cantante che divenne simbolo di libertà nella Cecoslovacchia comunista.

MANIFESTAZIONE DI STUDENTI MEDI, DEL MOLINARI DAVANTI AL PROVVEDITORATO IN PIAZZA MISSORI MOVIMENTO STUDENTESCO ANNO 1969Alle 20.15 si prosegue con la produzione originale di Sky Arte PROG REVOLUTION di Rossana de Michele, regia di Jacopo Rondinelli, che testimonia, attraverso i racconti dei protagonisti dell’epoca, la stagione d’oro del rock progressivo italiano, e sarà trasmesso in prima visione su Sky Arte HD mercoledì 18 febbraio alle 21.

PROG-REVOLUTIONI protagonisti di PROG REVOLUTION sono i musicisti, gli artisti, i fotografi e i discografici che hanno fatto la storia del rock progressivo italiano e che con la loro creatività e il loro gusto per la sfida hanno cercato di cambiare il mondo attraverso la musica. Tra di loro, Mauro Pagani, oggi compositore e produttore discografico con alle spalle una ventennale collaborazione con Fabrizio De Andrè, la PFM di Franz di Cioccio, Franco Mussida e Patrick Djivas, Paolo Tòfani, che dopo l’esperienza con gli AREA ha seguito un percorso spirituale intenso e mai interrotto ed Eugenio Finardi, musicista e cantautore affermato che non ha mai perso la voglia di assecondare i movimenti di rinnovamento che lo hanno guidato sin dall’inizio della propria carriera. Questi saranno solo alcuni degli autorevoli narratori di un documentario che racconta una storia incredibile: quella della Milano negli anni in cui “tutto sembrava possibile”.

rocks in my pocketsConclude la serata al Miela ancora la sezione TFF ART&SOUND, in collaborazione con Skyarte con ROCKS IN MY POCKETS (Sassi nelle mie tasche) della regista lettone (che vive a New York) Signe Baumane tenta di raccontare in modo divertente, in un lungometraggio realizzato con tecniche d’animazione miste ed originali passato al festival di Karlovy Vary, la sua vicenda personale, quella delle donne della sua famiglia e della loro battaglia con la malattia mentale.

ZIVETI-KAMENIn Sala Video al TEATRO MIELA alle ore 15.30 un evento speciale della Sezione DOCUMENTARI,  il film sloveno ŽIVETI KAMEN (Pietra viva / Living Stone) di Jurij Gruden, una storia profonda e intima sul legame che esiste fra gli uomini che vivono sul Carso e la pietra carsica.

VOGLIO-DORMIRE-CON-TEAlle 17 sarà proiettato un work in progress de,l film vincitore del Premio Corso Salani dello scorso anno VOGLIO DORMIRE CON TE di Mattia Colombo, che sarà presente in sala.

IL-MONDO-DI-NERMINAAlle 18.30 ancora un vincitore del Premio Corso Salani, Vittoria Fiumi che si è aggiudicata il premio nel 2013 con il suo IL MONDO DI NERMINA. Il film è stato presentato al festival Visions du Réel del 2014.

LETS-GOAlle ore 21 uno dei film finalisti del Premio dedicato a Corso Salani 2014 LET’S GO di Antonietta De Lillo, che è stato presentato all’ultima edizione del Torino Film Festival.

Anche oggi all’Antico Caffè San Marco i consueti incontri con gli autori dalle ore 10:45:

10:45 Peter Kerekes (regista) ZAMATOVÍ TERORISTI (Velvet Terrorists)

11:20 Ivan Ikić (regista) VARVARI (Barbarians)

12:15 Franz Di Cioccio, Yan Patrick Erard Djivas, Franco Mussida (La PFM), Roberto Pisoni (direttore Sky Arte HD), Jacopo Rondinelli (regista),  Rossana de Michele (soggetto, sceneggiatura) PROG REVOLUTION

Terza e ultima giornata del forum When East Meets West all’Hotel Savoia Palace dalle ore 9.30.

Si rinnova anche nel 2015 il progetto di programmazione streaming in partnership con Mymovies.it., caratterizzata da una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! (http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/)  per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.  Questa sera alle 21.30 sarà possibile vedere Victory day  http://www.mymovies.it/film/2014/victoryday/live/  e
Il mondo di Nermina  http://www.mymovies.it/film/2015/ilmondodinermina/live/

La ventiseiesima edizione del Trieste Film Festival è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le attività Culturali; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Creative Europe – MEDIA Programme, del CEI – Central European Initiative, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, del Bonawentura / Teatro Miela, con il sostegno di Lux Film Prize, Istituto Polacco – Roma e con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, del Fondo Audiovisivo FVG, dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste, de La Cappella Underground, della FVG Film Commission, di Eye on Films, dell’Associazione Culturale Mattador, dell’Associazione Corso Salani, del Centro Ceco – Milano.