LA RECENSIONE – THE TEACHER di Jan Hrebejk e Petr Jarchovsky

the-teacherTITOLO: THE TEACHER; REGIA: Jan Hrebejk, Petr Jarchovsky; genere: commedia; paese: Slovacchia; anno: 2016; cast: Zuzana Mauréry, Csongor Kassai, Peter Bebjak; durata: 102′

Nelle sale italiane dal 7 settembre, The teacher è l’ultimo lungometraggio dei registi Jan Hrebejk e Petr Jarchovsky, brillante commedia ispirata a fatti realmente accaduti, con una forte critica alla dittatura comunista dei decenni scorsi.

Siamo a Bratislava, Cecoslovacchia, nel 1983. In una scuola media fa il suo ingresso la signora Maria, professoressa dall’aspetto apparentemente materno ed un po’ eccentrico, vedova di un alto ufficiale comunista e rappresentante, anch’ella, il Partito nella scuola. Al momento dell’appello, la donna non esita a chiedere agli studenti che lavoro facciano i loro genitori. Il suo fine ultimo è quello di ottenere favori dagli stessi – dal taglio di capelli all’assistenza per la spesa – in cambio di buoni voti per i propri figli. I genitori stessi, però, inizieranno a protestare nel momento in cui alcuni alunni verranno ingiustamente vessati se i loro genitori non riusciranno a fare favori alla donna.

the-teacher-0080197-resChe l’Europa dell’Est sia da sempre stata culla di una cinematografia tanto raffinata quanto variegata, non v’è alcun dubbio. Anche quando si tratta di far ridere – in questo caso, come già detto, con grande amarezza di fondo ed una forte critica nei confronti del Comunismo – i paesi slavi si sono sempre rivelati dei grandi maestri. Basti pensare, ad esempio, a cineasti del calibro di Petr Zelenka (I fratelli Karamazov, Lost in Munich) o di Ladislav Smoljak (Corri uomo corri), giusto per fare un paio di esempi. Ed ecco che anche i colleghi slovacchi – Hřebejk e Jarchovsky, appunto – hanno saputo reggere il confronto, dando vita ad un lungometraggio tanto frizzante quanto arguto e tagliente, pregno di significato e dove il contesto scolastico si fa metafora di tutto il sistema politico degli scorsi decenni. La paura, il bisogno e, soprattutto, l’omertà si fanno ruote motrici di un meccanismo che a lungo andare, può solo portare all’annientamento dell’essere umano in quanto tale. A meno che non si trovi il coraggio di ribellarsi e di reagire. Ed è proprio quello che hanno fatto alcuni genitori, protagonisti della vicenda. Un episodio, quello qui messo in scena, che, se da un lato ci fa sperare in un futuro migliore, dall’altro, però, sembra ricondurci, di punto in bianco, di nuovo punto e a capo, quasi ci si trovasse all’interno di un circolo vizioso da cui è difficile – se non addirittura impossibile – uscire. Ottimista e pessimista (o sarebbe meglio dire realista?) allo stesso tempo.

3EaS5gHiQzmxVRlYYQbVIQAl di là dello script impeccabile, al di là di ogni qualsivoglia messaggio subliminale, però, la vera chicca di The teacher è proprio il personaggio dell’insegnante Maria, protagonista della vicenda ed impersonata dalla bravissima Zuzana Mauréry, che per questa sua interpretazione è stata premiata come miglior attrice al Festival di Karlovy Vary. I suoi tacchi a spillo, le sue gonne svolazzanti, così come le sue subdole espressioni e le sue pettinature eccentriche – ben messe in risalto da un’arguta macchina da presa – non verranno dimenticate poi tanto presto. Così come, ci auguriamo, anche l’importante messaggio qui contenuto, d’altronde.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

BFM 2016: cinema europeo contemporaneo e cinema d’animazione

Ricevo e volentieri pubblico

 

BERGAMO FILM MEETING
International Film Festival | Bergamo, 5 – 13 marzo 2016

BFM34_A4_01Cinema europeo contemporaneo e cinema d’animazione al centro della 34ª edizione di Bergamo Film Meeting. La bosniaca Jasmila Žbanić, il ceco Petr Zelenka e l’inglese Shane Meadows saranno i protagonisti della sezione EUROPE, NOW!, mentre al lettone Vladimir Leščiov il Festival dedicherà il percorso riservato al cinema d’animazione.
EUROPE, NOW! CINEMA EUROPEO CONTEMPORANEO
Jasmila Žbanić, Petr Zelenka, Shane Meadows

Vladimir_Leschiov_Lietus_dienas_002.pngContinua il viaggio del Festival attraverso il cinema europeo, per mettere in luce le opere di alcuni tra i registi più rappresentativi, che si sono affermati in questi ultimi anni sulla scena delle produzioni cinematografiche indipendenti e che si sono distinti per le capacità di messa in scena e l’originalità dell’uso del linguaggio filmico.
Tre personali complete per altrettanti registi, per testimoniare la grande vivacità del nuovo cinema europeo:

Jasmila Žbanić
Jasmila_Zbanic_Na_putu_010.jpgLa regista, autrice tra gli altri di Grbavica (Il segreto di Esma, 2006), vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino e Na putu (Il sentiero, 2010), è una delle voci più innovative e talentuose del cinema balcanico.
Sarà presente a Bergamo Film Meeting dall’8 all’11 marzo.

Petr Zelenka
Petr_Zelenka_Rok_dabla_011.jpgIl regista, già vincitore del primo premio di Bergamo Film Meeting 1997 con il suo Knoflíkári (Bottonieri) e autore del recente Karamazovi (I fratelli Karamazov, 2008), originale trasposizione del romanzo di Dostoevsky e premio per la miglior regia al festival di Karlovy Vary, sarà presente a Bergamo Film Meeting dal 7 all’11 marzo.
Martedì 8 marzo dalle 14.30 alle 17.00 terrà una masterclass aperta al pubblico presso la Civica Scuola di Cinema di Milano.
Giovedì 10 marzo proiezione serale del film Lost in Munich (2015) alla presenza del regista al cinema Beltrade di Milano.
In collaborazione con il Centro Ceco di Milano.

Shane Meadows
Shane_Meadows_A_Room_for_Romeo_Brass_006.jpgErede della tradizione realista del cinema inglese, il regista è noto al pubblico soprattutto per aver narrato le vicende di un gruppo di skinhead nell’Inghilterra degli anni ’80, con il suo This Is England (2006), diventato poi una serie televisiva in tre stagioni (This Is England ‘86, 2010, This Is England ‘88, 2011,This Is England ‘90, 2015).
Sarà presente a Bergamo Film Meeting dal 5 all’8 marzo.


CINEMA D’ANIMAZIONE: Vladimir Leščiov

Vladimir_Leschiov_Bezmiegs_003.jpgVladimir Leščiov (Leschiov) è tra i più importanti e riconosciuti rappresentanti del grande e molteplice mondo dell’animazione lettone, un fenomeno interessante e degno di nota caratterizzato da una convinta resistenza alla computer animation e per la grande padronanda tecnica. Il suo cinema rappresenta un perfetto equilibrio tra la tradizionale narrazione e l’astrazione poetica; ha realizzato le sue opere avvalensosi di svariate tecniche, dal disegno a matita di The Letter alle matite colorate che danno vita alle tremolanti immagini di Insomnia, ai colori a olio evocati in Grandad’s Honey fino al suo recente lavoro Rainy Days in cui ha utilizzato pigmenti di tè nero su carta.
Vladimir_Leschiov_96_001.jpgDurante la 34ª edizione di Bergamo Film Meeting, saranno esposti i disegni originali e i bozzetti preparativi dei film Bezmiegs (Insomnia, 2004), Lietus dienas (Rainy Days, 2014) e Sparni un Airi (Wings and Oars, 2009) che mostrano il lavoro dell’artista e il processo di realizzazione delle sue opere.
Vladimir Leščiov sarà ospite a Bergamo dall’8 al 12 marzo e terrà un workshop presso l’Accademia Carrara il 10 marzo dalle 15.00 alle 18.00.

TORINO FILM FESTIVAL 2015: ANTONIA di Ferdinando Cito Filomarino

Ricevo e volentieri pubblico

“Antonia” di Ferdinardo Cito Filomarino al 33TorinoFilmFestival in Festa Mobile

antonia

“Antonia” di Ferdinando Cito Filomarino, sarà presentato in Festa Mobile  al prossimo Torino Film Festival .  “Antonia” presentato in anteprima mondiale allo scorso Festival di Karlovy Vary è il ritratto di un’artista, Antonia Pozzi, riconosciuta dal premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento: eppure nella sua breve esistenza non ha mai saputo di esserlo.

Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; il regista la segue nella trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva mai pubblicato nessuna delle sue poesie.

Ferdinando Cito Filomarino è qui al suo esordio nel lungometraggio dopo essersi fatto conoscere e apprezzare in tutto il mondo con il cortometraggio Diarchia, con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel e Alba Rohrwacher, premiato ai Festival di Locarno, al Sundance, ai Nastri d’Argento, e nominato agli European Film Awards. Fu prodotto da Luca Guadagnino – e da Marco Morabito, anche produttore di Antonia.

Scritto da Ferdinando Cito Filomarino e Carlo Salsa, il film è montato da Walter Fasano, fotografia di Sayombhu Mukdeeprom, scenografie Bruno Duarte, costumi di Ursula Patzak (guardaroba Pozzi di Fendi). Il film è interpretato da Linda Caridi nel ruolo di Antonia Pozzi, Filippo Dini (Antonio Maria Cervi), Alessio Praticò (Remo Cantoni), Perla Ambrosini (Teresita), Maurizio Fanìn (Roberto Pozzi), Federica Fracassi (Lina Cavagna Sangiuliani), e il grande alpinista Hervé Barmasse che interpreta una guida alpina.

Distribuzione: goodfilm

ANTONIA di Ferdinando Cito Filomarino MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA a KARLOVY VARY

Ricevo e volentieri pubblico

“Antonia” di Ferdinando Cito Filomarino, Menzione Speciale della giuria a Karlovy Vary.

FerdinandoCitoFilomarino_e_LindaCaridi_sul_set_di_Antonia_foto_di_YaraBonanni_MG_1237Menzione Speciale della Giuria  ad “Antonia” di Ferdinando Cito Filomarino, unico italiano in concorso alla 50esima edizione del Festival di Karlovy Vary, dove è stato accolto con lunghi applausi da una sala affollata da oltre 1200 persone.

Il  riconoscimento sottolinea il grande interesse suscitato dal film, che è stato richiesto da molti altri festival e da numerose distribuzioni internazionali. Anche per l’Italia sono in corso e in via di definizione trattative.

Presentato al Festival in anteprima mondiale, “Antonia” è il ritratto di un’artista, Antonia Pozzi, riconosciuta dal premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento: eppure nella sua breve esistenza non ha mai saputo di esserlo.

Antonia_LindaCaridi_MG_1512Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; il regista la segue nella trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva pubblicato nessuna delle sue poesie.

Scritto da Ferdinando Cito Filomarino e Carlo Salsa, e prodotto da Luca Guadagnino con la sua Frenesy Film Company, e da Marco Morabito, il film è interpretato da Linda Caridi nel ruolo di Antonia Pozzi, Filippo Dini (Antonio Maria Cervi) Alessio Praticò (Remo Cantoni), Perla Ambrosini (Teresita), Maurizio Fanìn (Roberto Pozzi), Federica Fracassi (Lina Cavagna Sangiuliani), e il grande alpinista Hervé Barmasse che interpreta una guida alpina.

“Anima musicale e facile a perdersi nell’onda sonora delle sensazioni, la Pozzi stava già superando lo scoglio della poesia femminile, l’incaglio che fa dubitare tanti della possibilità stessa di una poesia di donna.” (Eugenio Montale)

ANTONIA di Ferdinando Cito Filomarino unico film italiano in concorso a Karlovy Vary

Ricevo e volentieri pubblico

“Antonia” di Ferdinando Cito Filomarino unico italiano in concorso sabato 4 luglio alla 50a edizione del Festival di Karlovy Vary

FerdinandoCitoFilomarino_e_LindaCaridi_sul_set_di_Antonia_foto_di_YaraBonanni_MG_1237

“Antonia” di Ferdinando Cito Filomarino, unico italiano in concorso alla 50esima edizione del Festival di Karlovy Vary, sarà presentato il 4 luglio in anteprima mondiale. “Antonia” è il ritratto di un’artista, Antonia Pozzi, riconosciuta dal premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento: eppure nella sua breve esistenza non ha mai saputo di esserlo.

Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; il regista la segue nella trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva pubblicato nessuna delle sue poesie.

Dacia Maraini sul film ha scritto: “Antonia Pozzi è stata una donna dalla vita drammatica, che varrebbe la pena di conoscere meglio. […] Un poeta ha a che vedere con la magia delle parole e la poesia della Pozzi in questo è strabiliante: una poesia non esibita, che non vuole assolutamente colpire lo stomaco del lettore ma che lo conquista con la sobrietà, con la ricerca della parola profonda, dei significati”.

«Luca Guadagnino [che produce con la sua “Frenesy Film Company”] è un amante della poesia di Antonia Pozzi e ha sempre voluto produrre un film su di lei – dichiara il regista Ferdinando Cito Filomarino –  Me ne parlò pensando che io e lei ci saremmo “incontrati”. Sono sempre stato molto affascinato dagli artisti e quando ho letto le poesie di Antonia ho immediatamente sentito in quelle pagine una forte affinità. Poi studiandola a fondo ho capito, conoscendo anche molto bene il contesto e i luoghi della sua vita – dalla nostra comune città di Milano alle montagne circostanti – la grande occasione che avevo di creare con il cinema il ritratto di un’artista e della sua arte.»

Ferdinando Cito Filomarino è qui al suo esordio nel lungometraggio dopo essersi fatto conoscere e apprezzare in tutto il mondo con il cortometraggio Diarchia, con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel e Alba Rohrwacher, premiato ai Festival di Locarno, al Sundance, ai Nastri d’Argento, e nominato agli European Film Awards. Fu prodotto da Luca Guadagnino – uno dei cineasti italiani oggi più in vista per il suo Io sono l’ amore, distribuito con successo in America, e presto di nuovo sugli schermi con A Bigger Splash – e da Marco Morabito, anche produttore di Antonia.

Scritto da Ferdinando Cito Filomarino e Carlo Salsa, il film è montato da Walter Fasano, fotografia di Sayombhu Mukdeeprom, scenografie Bruno Duarte, costumi di Ursula Patzak (guardaroba Pozzi di Fendi).

Il film è interpretato da Linda Caridi nel ruolo di Antonia Pozzi, Filippo Dini (Antonio Maria Cervi) Alessio Praticò (Remo Cantoni), Perla Ambrosini (Teresita), Maurizio Fanìn (Roberto Pozzi), Federica Fracassi (Lina Cavagna Sangiuliani), e il grande alpinista Hervé Barmasse che interpreta una guida alpina.

“Anima musicale e facile a perdersi nell’onda sonora delle sensazioni, la Pozzi stava già superando lo scoglio della poesia femminile, l’incaglio che fa dubitare tanti della possibilità stessa di una poesia di donna.” (Eugenio Montale)

INDIEFILMCHANNEL.TV – il nuovo portqale on demand di cinema indipendente

Rievo e volentieri pubblico

indiefilmchannel

NASCE INDIEFILMCHANNEL.TV, IL NUOVA PORTALE ON DEMAND DI CINEMA INDIPENDENTE 

La piattaforma italiana online dell’universo indie 

La XIV edizione del RIFF, appena conclusa è stata arricchita da un nuovo protagonista: Indiefilmchannel.tv.

E’ la prima grande piattaforma italiana online dedicata all’universo cinematografico indie. Un mondo raccontato attraverso le migliori opere provenienti da rinomati festival internazionali ed escluse dai circuiti mainstream. Un obiettivo condiviso con il RIFF che, da anni, cerca di dare spazio a giovani talenti su tutti i canali distributivi possibili. Oggi lo streaming on demand è il canale di diffusione più utilizzato e innovativo, per questo Indiefilmchannel.tv e il RIFF vogliono portare avanti la propria “mission”, avvalendosi dei migliori sistemi di distribuzione digitale. Oltre 1000 titoli suddivisi in dieci categorie di cortometraggi, documentari e lungometraggi, dall’animazione all’horror.

Indiefilmchannel.tv consentirà di visualizzare sul web, i film in concorso della XIV edizione del RIFF. Primo tra tutti il vincitore della sezione internazionale Kebab & Horoscope” film Polacco diretto da Grzegorz Jaroszuk, gia vincitore al Raindance Film Festival e in concorso al Karlovy Vary International Film Festival.

Sarà possibile inoltre vedere opere inserite in focus tematici di grande interesse artistico, come Ciakpolonia, una full immersion tra i migliori film indipendenti polacchi o i Teddy Awards della Berlinale, il premio internazionale che viene conferito a chi, nel mondo della cultura, abbia affrontato tematiche LGBT. Indiefilmchannel.tv è attenta alle nuove tendenze presenti sulla rete per questo ha deciso di dedicare una sezione alle Series.

Il portale prevede anche un canale con oltre 500 cortometraggi visibili a 5 euro al mese in abbonamento.

Da oggi tutte le funzionalità del portale saranno accessibili anche su smartphone e tablet, un cinema indipendente in formato tascabile per tutti gli apparecchi IOS e Android.

ANTONIA di Ferdinando Cito Filomarino unico italiano in concorso a KARLOVY VARY

Ricevo e volentieri pubblico

Antonia” di Ferdinando Cito Filomarino, ritratto della grande poetessa Antonia Pozzi, unico italiano in concorso alla 50esima edizione del Festival di Karlovy Vary

antonia 1 “Antonia” è il ritratto di un’artista, Antonia Pozzi, riconosciuta dal premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento: eppure nella sua breve esistenza non ha mai saputo di esserlo. “Antonia” è un film di Ferdinando Cito Filomarino, che sarà presentato in concorso in anteprima mondiale alla 50esima edizione del Festival di Karlovy Vary il 4 luglio.

Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; il regista la segue nella trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva mai pubblicato nessuna delle sue poesie.

«Luca Guadagnino [che produce con la sua “Frenesy Film Company”] è un amante della poesia di Antonia Pozzi e ha sempre voluto produrre un film su di lei – dichiara il regista Ferdinando Cito Filomarino –; me ne parlò pensando che io e lei ci saremmo “incontrati”. Sono sempre stato molto affascinato dagli artisti, e quando ho letto le poesie di Antonia ho immediatamente sentito in quelle pagine una forte affinità. Poi studiandola a fondo ho capito, conoscendo anche molto bene il contesto e i luoghi della sua vita – dalla nostra comune città di Milano alle montagne circostanti – la grande occasione che avevo di creare con il cinema il ritratto di un’artista e della sua arte.»

antonia 2 Ferdinando Cito Filomarino è qui al suo esordio nel lungometraggio dopo essersi fatto conoscere e apprezzare in tutto il mondo con il cortometraggio Diarchia, con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel e Alba Rohrwacher, premiato ai Festival di Locarno, al Sundance, ai Nastri d’Argento, e nominato agli European Film Awards. Fu prodotto da Luca Guadagnino – uno dei cineasti italiani oggi più in vista per il suo Io sono l’ amore, distribuito con successo in America, e presto di nuovo sugli schermi con A Bigger Splash – e da Marco Morabito, anche produttore di Antonia.

Scritto da Ferdinando Cito Filomarino e Carlo Salsa, il film è montato da Walter Fasano, fotografia di Sayombhu Mukdeeprom, scenografie Bruno Duarte, costumi di Ursula Patzak (guardaroba Pozzi di Fendi).

Il film è interpretato da Linda Caridi nel ruolo di Antonia Pozzi, Filippo Dini (Antonio Maria Cervi) Alessio Praticò (Remo Cantoni), Perla Ambrosini (Teresita), Maurizio Fanìn (Roberto Pozzi), Federica Fracassi (Lina Cavagna Sangiuliani), e il grande alpinista Hervé Barmasse che interpreta una guida alpina.

“Anima musicale e facile a perdersi nell’onda sonora delle sensazioni, la Pozzi stava già superando lo scoglio della poesia femminile, l’incaglio che fa dubitare tanti della possibilità stessa di una poesia di donna.” (Eugenio Montale)

TRIESTE FILM FESTIVAL – l’ultimo giorno – giovedì 22 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL – 26^edizione

16-22 gennaio 2015

Giornata di giovedì 22

Ultimo giorno per il Trieste Film Festival.

 LeBesco_LITTLE_BOY_02 - i ponti di sarajevo

Giornata quasi interamente dedicata alla sezione SORPRESE DI GENERE, che ci porta ad allargare lo sguardo verso nuove tendenze “popolari” all’interno della produzione cinematografica dell’Europa Centrale e Orientale; film locali trasformati in successi al box office che incontrano un pubblico internazionale.

DIE-WALDER-SIND-NOCH-GRUN

In sala Tripcovich alle 14 si apre con DIE WÄLDER SIND NOCH GRÜN (I boschi sono ancora verdi / The Woods Are Still Green) di Marko Naberšnik, una coproduzione Austria – Slovenia ambientata ai tempi (e nei luoghi, in Slovenia) della Prima Guerra Mondiale vista con lo sguardo dei nemici dell’Italia (l’ultima sequenza è girata nel museo di Caporetto, oggi Kobarid, in Slovenia).

Recha_Viatge de Zan A -i ponti di sarajevo

Alle 16 invece  l’EVENTO SPECIALE LES PONTS DE SARAJEVO (I ponti di Sarajevo / Bridges of Sarajevo), un film in cui 13 famosi registi europei affrontano il tema di Sarajevo, ciò che questa città ha rappresentato nella storia europea nel corso degli ultimi cento anni, e ciò che rappresenta oggi in Europa. Registi di generazioni e provenienze diverse, ognuno con una sua visione e uno stile personale e sorprendente. Tra loro Jean-Luc Godard, Aida Begić, Sergej Loznica, Cristi Puiu, Teresa Villaverde e gli italiani Leonardo Di Costanzo, e Vincenzo Marra. Les Ponts de Sarajevo è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2014.

freefallstill_adj--19

Alle 18 un’altra SORPRESA DI GENERE, SZABADESÉS (Caduta libera / Free Fall) dell’ungherese György Pálfi. 6 vite, 6 storie indipendenti e nonostante tutto collegate in infiniti modi, che ci danno una visione grottesca e talvolta mistica della realtà che conosciamo bene. (Premio speciale della giuria, Miglior regia all’ultimo Festival di Karlovy Vary);

 warsaw 44

Alle ore 20.30 la CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLA VENTISEISIMA EDIZIONE DEL TRIESTE FILM FESTIVAL  e a seguire il film di chiusura di quest’anno, sempre Sorprese di Genere. MIASTO 44 (Varsavia 44 / Warsaw 44) di Jan Komasa (Polonia), la più imponente produzione del cinema polacco del 2014 con un budget di 5,8 milioni di euro. Il regista è ritenuto il più brillante dei giovani talenti del cinema polacco. Gli effetti speciali del film sono stati curati da Richard Bain, specialista di Hollywood che ha lavorato al King Kong di Peter Jackson, ad Inception di Christopher Nolan e Parnassus di Terry Gilliam.  Warsaw 44 è una storia di amore, amicizia e avventura durante la brutale e sanguinosa rivolta di Varsavia del 1944.

warsaw44.5

Ultimo giorno anche per gli incontri con gli autori presso l’Antico Caffè San Marco dalle ore 10.45:

10:45 Urša Menart (regista), Nina Jeglič (produttore)  KAJ PA MOJCA? (What About Mojca?)

11:15 Sonja Prosenc (regista), Rok Sečen (produttore) DREVO (The Tree)

11:45 lettura dei premi

Si è rinnovato anche nel 2015 il progetto di programmazione streaming in partnership con Mymovies.it., caratterizzata da una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! (http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/)  per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.  Questa sera alle 21.30 sarà possibile The forest
http://www.mymovies.it/film/2014/theforest/live/

La ventiseiesima edizione del Trieste Film Festival è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le attività Culturali; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Creative Europe – MEDIA Programme, del CEI – Central European Initiative, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, del Bonawentura / Teatro Miela, con il sostegno di Lux Film Prize, Istituto Polacco – Roma e con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, del Fondo Audiovisivo FVG, dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste, de La Cappella Underground, della FVG Film Commission, di Eye on Films, dell’Associazione Culturale Mattador, dell’Associazione Corso Salani, del Centro Ceco – Milano.

TRIESTE FILM FESTIVAL: la quarta giornata – martedì 20 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL – 26^edizione

16-22 gennaio 2015

Giornata di martedì 20

Quarta giornata molto ricca per il Trieste Film Festival.

 CainsChildren Photos06

In sala Tripcovich alle 14 si parte con il CONCORSO DOCUMENTARI, con l’inquietante KÁIN GYERMEKEI (I figli di Caino / Cain’s Children) dell’ungherese Marcell Gerő, che ci porta a conoscere 3 giovani assassini la cui storia era già stata raccontata in un documentario del 1984 vietato dalla censura, e che il regista va a cercare 30 anni dopo per scoprire segreti indicibili e un volto dell’Ungheria mai conosciuto prima.

CHICHO-TONI-TRIMATA-GLUPACI-I-DSSi prosegue alle ore 16 il DOCUMENTARIO IN CONCORSO, CHICHO TONI, TRIMATA GLUPACI I DS (Zio Tony, i Tre Scemi e i servizi segreti / Uncle Tony, Three Fools and the Secret Service) di Mina Mileva e Vesela Kazakova (Bulgaria). Una storia su un’epoca di spionaggio e sull’eccezionale regista di animazione Antoni Trayanov, un caso scandaloso dietro una delle attività più note ed esportate del Socialismo, l’animazione, che ci svela una vicenda umana straziante

FEHER-ISTEN1Alle 17.45 nella sezione Lux Prize FEHER ISTEN (White God – Sinfonia per Hagen) di Kornél Mundruczó (Ungheria/Germania/Svezia), che sarà nelle sale italiane (distribuito da Bolero Film) l prossimo febbraio.

TIGERSLa serata prosegue alle 20 con un evento speciale: TIGERS (Tigri), in anteprima italiana, l’ultimo film del premio Oscar Danis Tanović, ispirato ad una storia vera, incentrato su un giovane venditore che scopre i terribili effetti collaterali del latte in polvere che sta commerciando. In sala ad accompagnare il film, il produttore Cedomir Kolar.

DEN-POBEDYAlle 22 due altri eventi speciali della SEZIONE DOCUMENTARI: DEN’ POBEDY (Il giorno della vittoria / Victory Day) di Alina Rudnickaja, primo film totalmente indipendente (e clandestino) girato in Russia sulla questione gay. Nel 2013 la Duma ha approvato una legge contro l’omosessualità: mentre nelle strade sfila una parata militare, i personaggi sono chiusi nei loro appartamenti e raccontano di come la loro vita sia cambiata da quando la legge è in vigore. “Dopo gli ebrei e gli omosessuali”, dice uno di loro, “quello che manca è una legge contro le streghe”.

euromaidan_still_02A seguire il folgorante lavoro collettivo EVROMAIDAN. CHORNOVY MONTAZH (Euromaidan. Rough Cut): un folto gruppo di giovani filmmaker ucraini ha affidato il materiale girato al regista Roman Bondarchuk, che lo ha montato, creando una serie di storie cinematografiche. Il risultato è un potente e dettagliato reportage sulla rivolta ucraina.

HERMOSA-JUVENTUD1Al Teatro MIELA alle 14 nella sezione Lux Prize HERMOSA JUVENTUD (Beautiful Youth) di Jaime Rosales, presentato al Festival di Cannes 2014, nella sezione Un Certain Regard.

TURIST1A seguire alle 16, TURIST-FORCE MAJEURE di Ruben Östlund (Svezia/Danimarca/Francia/Norvegia, candidato al Golden Globe 2015 come miglior film straniero).

the magic voice of a rebel - tff art&soundAlle 18.15 per TFF ART&SOUND, in collaborazione con Skyarte, il film MAGICKÝ HLAS REBELKY (La magica voce di una ribelle / The Magic Voice of a Rebel) di Olga Sommerová, una delle più importanti documentariste ceche. Il film racconta la storia di Marta Kubišová, la cantante che divenne simbolo di libertà nella Cecoslovacchia comunista.

MANIFESTAZIONE DI STUDENTI MEDI, DEL MOLINARI DAVANTI AL PROVVEDITORATO IN PIAZZA MISSORI MOVIMENTO STUDENTESCO ANNO 1969Alle 20.15 si prosegue con la produzione originale di Sky Arte PROG REVOLUTION di Rossana de Michele, regia di Jacopo Rondinelli, che testimonia, attraverso i racconti dei protagonisti dell’epoca, la stagione d’oro del rock progressivo italiano, e sarà trasmesso in prima visione su Sky Arte HD mercoledì 18 febbraio alle 21.

PROG-REVOLUTIONI protagonisti di PROG REVOLUTION sono i musicisti, gli artisti, i fotografi e i discografici che hanno fatto la storia del rock progressivo italiano e che con la loro creatività e il loro gusto per la sfida hanno cercato di cambiare il mondo attraverso la musica. Tra di loro, Mauro Pagani, oggi compositore e produttore discografico con alle spalle una ventennale collaborazione con Fabrizio De Andrè, la PFM di Franz di Cioccio, Franco Mussida e Patrick Djivas, Paolo Tòfani, che dopo l’esperienza con gli AREA ha seguito un percorso spirituale intenso e mai interrotto ed Eugenio Finardi, musicista e cantautore affermato che non ha mai perso la voglia di assecondare i movimenti di rinnovamento che lo hanno guidato sin dall’inizio della propria carriera. Questi saranno solo alcuni degli autorevoli narratori di un documentario che racconta una storia incredibile: quella della Milano negli anni in cui “tutto sembrava possibile”.

rocks in my pocketsConclude la serata al Miela ancora la sezione TFF ART&SOUND, in collaborazione con Skyarte con ROCKS IN MY POCKETS (Sassi nelle mie tasche) della regista lettone (che vive a New York) Signe Baumane tenta di raccontare in modo divertente, in un lungometraggio realizzato con tecniche d’animazione miste ed originali passato al festival di Karlovy Vary, la sua vicenda personale, quella delle donne della sua famiglia e della loro battaglia con la malattia mentale.

ZIVETI-KAMENIn Sala Video al TEATRO MIELA alle ore 15.30 un evento speciale della Sezione DOCUMENTARI,  il film sloveno ŽIVETI KAMEN (Pietra viva / Living Stone) di Jurij Gruden, una storia profonda e intima sul legame che esiste fra gli uomini che vivono sul Carso e la pietra carsica.

VOGLIO-DORMIRE-CON-TEAlle 17 sarà proiettato un work in progress de,l film vincitore del Premio Corso Salani dello scorso anno VOGLIO DORMIRE CON TE di Mattia Colombo, che sarà presente in sala.

IL-MONDO-DI-NERMINAAlle 18.30 ancora un vincitore del Premio Corso Salani, Vittoria Fiumi che si è aggiudicata il premio nel 2013 con il suo IL MONDO DI NERMINA. Il film è stato presentato al festival Visions du Réel del 2014.

LETS-GOAlle ore 21 uno dei film finalisti del Premio dedicato a Corso Salani 2014 LET’S GO di Antonietta De Lillo, che è stato presentato all’ultima edizione del Torino Film Festival.

Anche oggi all’Antico Caffè San Marco i consueti incontri con gli autori dalle ore 10:45:

10:45 Peter Kerekes (regista) ZAMATOVÍ TERORISTI (Velvet Terrorists)

11:20 Ivan Ikić (regista) VARVARI (Barbarians)

12:15 Franz Di Cioccio, Yan Patrick Erard Djivas, Franco Mussida (La PFM), Roberto Pisoni (direttore Sky Arte HD), Jacopo Rondinelli (regista),  Rossana de Michele (soggetto, sceneggiatura) PROG REVOLUTION

Terza e ultima giornata del forum When East Meets West all’Hotel Savoia Palace dalle ore 9.30.

Si rinnova anche nel 2015 il progetto di programmazione streaming in partnership con Mymovies.it., caratterizzata da una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! (http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/)  per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.  Questa sera alle 21.30 sarà possibile vedere Victory day  http://www.mymovies.it/film/2014/victoryday/live/  e
Il mondo di Nermina  http://www.mymovies.it/film/2015/ilmondodinermina/live/

La ventiseiesima edizione del Trieste Film Festival è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le attività Culturali; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Creative Europe – MEDIA Programme, del CEI – Central European Initiative, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, del Bonawentura / Teatro Miela, con il sostegno di Lux Film Prize, Istituto Polacco – Roma e con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, del Fondo Audiovisivo FVG, dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste, de La Cappella Underground, della FVG Film Commission, di Eye on Films, dell’Associazione Culturale Mattador, dell’Associazione Corso Salani, del Centro Ceco – Milano.