BERGAMO FILM MEETING INCONTRA ANTONIETTA DE LILLO

Ricevo e volentieri pubblico

 

Bergamo Film Meeting in collaborazione con marechiarofilm e Lab 80 film
con il patrocinio del Comune di Bergamo presenta

Bergamo Film Meeting incontra Antonietta De Lillo
alla quale ha dedicato la personale completa nel 2014
Bergamo, 24 maggio 2016

Antonietta-De-Lillo.jpg«Tra le varie mutazioni che il cinema ha subito con l’avvento del digitale c’è anche quella relativa al concetto di “originale”. Con il digitale non si parla più di originale ma di “file nativo”. Ebbene la mia idea di progetto partecipato si estende fino alla possibilità che gli autori possano trovare una sponda per realizzare la loro narrazione, il loro film, e poi possano offrire le loro stesse immagini come parte del racconto del film partecipato. Il film partecipato è il fine ultimo del progetto, ma non l’unico. Immagino una bilancia dove da una parte si preserva l’autonomia e l’individualità di ogni singolo racconto e dall’altra si costruisce una narrazione nuova, collettiva e insieme unitaria.»
Antonietta De Lillo

IL CINEMA DI ANTONIETTA DE LILLO
Incontro con la regista
dalle ore 17.00 alle ore 20.00 – Sala Tremaglia – Teatro Gaetano Donizetti (Bergamo)
La prima parte dell’incontro si concentra su una panoramica della produzione cinematografica di Antonietta De Lillo attraverso i vari generi e formati da lei utilizzati (cinema di finzione, documentario, cortometraggio, videoritratto); segue un approfondimento sullo stato della produzione oggi, attraverso l’esperienza di marechiarofilm, società fondata dalla stessa De Lillo, con particolare attenzione alla nuova forma creativa e produttiva del film partecipato da lei ideato e premiato con il Nastro d’Argento speciale 2016 per il percorso dell’autrice nel cinema del reale in occasione della presentazione di OGGI INSIEME DOMANI ANCHE film partecipato, nelle sale dal 19 maggio.
→ L’incontro è aperto a operatori del settore, studenti e semplici appassionati. È prevista una quota di iscrizione di euro 10, che comprende anche l’ingresso alla proiezione serale in Auditorium.

a seguire:

Oggi-insieme-domani-anche-di-Antonietta-De-Lillo-02.jpgOGGI INSIEME DOMANI ANCHE
Anteprima del film, alla presenza della regista
ore 21.00 – Auditorium di Piazza della Libertà (Bergamo)
a cura di: Antonietta De Lillo, regia: Antonio Aragona, Yuki Bagnardi, Gabriele Camelo, Loredana Conte, Marta Corradi, Antonietta De Lillo, Maria Di Razza, Nunzia Esposito, Agostino Ferrente, Federica Iacobelli, Teresa Iaropoli, Ilaria Jovine, Fabiomassimo Lozzi, Pasquale Marino, Paolo Marzoni, Tebana Masoni, Aglaia Mora, Elena Morando, Luca Musella, Bartolomeo Pampaloni, Margherita Pescetti, Cristina Pignalosa, Giovanni Piperno, Marco Simon Puccioni, Helena Rizzo, Fabiana Sargentini, Greta Scicchitano, Alessandro Tamburini, Erika Tasini, Ciro Zecca. Italia, 2015, 85’, col.
Un mosaico di sguardi, volti e storie raccolti da numerosi autori in giro per l’Italia. Un film partecipato, ideato e curato da Antonietta De Lillo, che, attraverso frammenti di materiali diversi (documentari, inchieste, animazione, immagini di attualità e di repertorio), compone un ritratto dell’amore oggi, a quarant’anni dal referendum sul divorzio.
→ Ingresso euro 6, ridotto euro 5, Soci Lab 80 euro 4.


OIDA manifesto.jpgANTONIETTA DE LILLO (Napoli, Italia, 1960), dopo la laurea in Spettacolo al DAMS di Bologna, lavora prima come giornalista pubblicista e fotografa per importanti testate nazionali e in seguito come assistente operatore in produzioni televisive e cinematografiche. Da sempre sensibile ai temi dell’amore e della separazione nella società italiana contemporanea, nel 1986 dirige con Giorgio Magliulo il suo primo lungometraggio, Una casa in bilico, vincitore del Nastro d’Argento come miglior opera prima. Tra il 1992 e il 1999 firma numerosi documentari e videoritratti, tra cui: Angelo Novi fotografo di scena, Promessi Sposi e La notte americana del dr. Lucio Fulci, selezionati e premiati in diversi festival internazionali. Nel 2004 presenta a Venezia Il resto di niente, con cui vince tre David di Donatello e il Premio Flaiano per la sceneggiatura. Nel 2007 fonda la marechiarofilm, casa di produzione e distribuzione indipendente che idealmente prosegue l’esperienza maturata prima con la Angio Film e poi con Megaris. Per marechiarofilm realizza Il pranzo di Natale – film partecipato (2011), La pazza della porta accanto – Conversazione con Alda Merini (2013), Let’s Go (2014) e OGGI INSIEME DOMANI ANCHE film partecipato (2015).

Info e iscrizioni: Bergamo Film Meeting Onlus – via Pignolo, 123 – 24121 Bergamo
Tel. +39 035 363087 – formazione@bergamofilmmeeting.it – www.bergamofilmmeeting.it

 

Il 25 maggio Antonietta de Lillo sarà ospite a MILANO presso la Civica Scuola di Cinema – Fondazione Milano, dove terrà una lezione con gli studenti; la sera, invece, presenterà OGGI INSIEME DOMANI ANCHE film partecipato presso il cinema Beltrade

 

ORLANDO – IDENTITA’, RELAZIONI, POSSIBILITA’ – dal 13 al 17 maggio a Bergamo

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

“Orlando – Identità, relazioni, possibilità”

Terza edizione per la rassegna dedicata a identità di genere, orientamenti affettivi e rappresentazioni del corpo

 

Oltre 30 proposte tra film in anteprima, spettacoli,

performance, incontri e laboratori

Da venerdì 13 a martedì 17 maggio 2016 | Bergamo

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Orlando è arrivata alla terza edizione. Continua a crescere la rassegna che Laboratorio 80 dedica alle identità di genere e che da venerdì 13 a martedì 17 maggio 2016, a Bergamo, propone un viaggio nelle rappresentazioni sul corpo.

Con film in anteprima, spettacoli teatrali e performance di compagnie che arrivano da tutta Italia, incontri e laboratori, Orlando indaga “identità, relazioni e possibilità”: riflette sul rapporto con l’alterità, sugli stereotipi di genere e sulla varietà delle identità e degli affetti. Ispirandosi, se serve ricordarlo, all’omonimo romanzo di Virginia Woolf.

 

Come per le scorse edizioni, Orlando si conclude il 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, e prevede cinque giornate ricchissime, fatte di oltre 30 proposte: più di 15 film; cinque spettacoli, di cui alcuni anche per bambini; tre incontri dedicati alle scuole superiori; una conferenza; un laboratorio artistico; un concerto; un incontro di formazione ed una performance speciale. Buona parte delle iniziative, organizzate grazie anche alla collaborazione con oltre 30 realtà tra associazioni, enti istituzionali e festival, si svolgono all’Auditorium di piazza Libertà. Sono però previsti appuntamenti anche nell’ex Chiostro del monastero del Carmine in Città Alta, nello Spazio Scopricoop, nello spazio NOAM-Nuova Officina Arte e Mestieri, nella Sala Lama della CGIL e, nel caso di un progetto particolare, in diversi punti all’aperto della città.

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Tra i film inediti, mai distribuiti nelle sale italiane, La Belle Saison di Catherine Corsini, con Cècile de France, storia di un amore delicato e contrastato tra le giovani Delphine e Carol nella Parigi degli anni ’70 (venerdì 13 maggio), e lo straordinario Elephant Song di Charles Binamè, con Xavier Dolan nel ruolo di attore protagonista: racconto del dialogo tra uno psichiatra e un giovane paziente, l’ultimo ad aver visto un dottore misteriosamente scomparso (sabato 14).

Gardenia.jpgE poi Gardenia di Thomas Wallner, impeccabile trasposizione cinematografica dell’omonimo spettacolo del coreografo Alain Platel: un capolavoro realizzato mescolando cinema, teatro, danza musica e arti visuali (lunedì 16), e Irrawaddy Mon Amour dei registi bergamaschi Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli, realizzato insieme a Nicola Grignani: film documentario che racconta il coraggio di due giovani uomini innamorati che vivono in un piccolo centro rurale della Birmania e decidono di sposarsi (martedì 17).

 

Tra le compagnie di danza sono da segnalare il giovane e pluripremiato gruppo CollettivO CineticO di Francesca Pennini, che propone la performance interattiva  No, non distruggeremo l’Auditorium di Bergamo (domenica 15) e lo spettacolo 10 Miniballetti (lunedì 16).

Gribaudi-ACorpoLibero.JPGPresente anche un progetto speciale pensato per la nostra città: Silvia Gribaudi mette in scena A corpo libero, performance ironica e coinvolgente che per la prima volta viene proposta in un percorso di dieci repliche nel corso della stessa giornata, facendo tappa in diversi spazi pubblici e luoghi di vita quotidiana (sabato 14).

 

«Orlando è uno spazio di riflessione condiviso all’interno della città – spiega Mauro Danesi di Lab 80, curatore della rassegna -, perché ogni edizione nasce dalle relazioni che per tutto l’anno si mantengono vive e fertili tra associazioni e enti promotori. Il bisogno di lavorare e condividere su temi come gli stereotipi di genere e la libertà degli affetti non appartiene solo ad una piccola comunità, prova ne è il fatto che di anno in anno le collaborazioni continuano a crescere. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare le differenze e dare un piccolo contributo, attraverso una valida proposta culturale, per la costruzione di una società più libera per tutti e tutte».

 

Il programma completo della rassegna si trova sul sito www.orlando.lab80.it.

 

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Orlando è realizzata con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Bergamo, con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo, Tavolo permanente contro l’omofobia del Comune di Bergamo e con il contributo di Fondazione ASM, COOP Lombardia, CGIL Bergamo, Alilò futuro anteriore srls, Avvocatura per i diritti LGBTI-Rete Lenford, Bergamo contro l’omofobia, ArcilesbicaxxBergamo, Arcigay Bergamo Cives.

La rassegna è in collaborazione con Centro Isadora Duncan, L’ORA-Osservatorio sui Segni del Tempo, Educare alle differenze, Edizioni Dalla Costa, Proud to be, TTB Teatro tascabile di Bergamo, Coop Comitato soci di Zona Bergamo, Libreria Palomar, Amnesty International Bergamo, Associazione Offroad, ACQUA & FARINA FORNO & CUCINA, Bergamo Vegan, Bistrot Afrodita, Famiglie Arcobaleno, Lagostore Bergamo, Lago The Other Store, NOAM – Nuova Officina Arti e Mestieri, Milano Film Network, Negozio Leggero, Spazio Terzo Mondo, Toolbox. Festival partner: Bergamo Film Meeting, Festival Danza Estate, Domina Domna, Gender Bender, Sicilia Queer Filmfest, Festival MIX Milano.

OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 21/04/2016

A cura di Marina Pavido

Grandi novità, anche questa settimana, in programmazione nelle sale italiane! Dall’attesissimo Le confessioni all’horror The other side of the door, dal film per tutta la famiglia Grotto allo spagnolo Truman. Come ogni settimana, ecco per voi una breve guida per aiutarvi a scegliere ciò che maggiormente incontra i vostri gusti!

 

ABBRACCIALO PER ME

190352457-99b817c9-78c6-44c2-bbdb-c07467699107REGIA: Vittorio Sindoni; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Stefania Rocca, Vincenzo Amato, Moisè Curia

Francesco è un ragazzo allegro e vivace con il grande sogno di diventare batterista. Caterina, sua madre, è amorevole ed apprensiva. Non riesce ad accettare che suo figlio sia affetto da disagio psichico. A causa della situazione, i due dovranno affrontare non pochi problemi.

 

CODICE 999

codice9991REGIA: John Hillcoat; genere: drammatico, azione, thriller; anno: 2016; paese: USA; cast: Kate Winslet, Chiwetel Ejiofor, Casey Affleck

Un gruppo di poliziotti corrotti, ricattato dalla mafia russa per portare a termine una rapina impossibile, decide di attivare il codice 999, azionato di solito in seguito all’uccisione di un poliziotto in servizio. Pian piano, però, gli agenti scopriranno che la recluta che avevano deciso di sacrificare sta in realtà tentando di sabotare i loro progetti.

 

GROTTO

Grotto-film-2928REGIA: Micol Pallucca; genere: avventura, family; anno: 2016; paese: Italia; cast: Christian Roberto, Gabriele Fiore, Iris Caporuscio

In seguito ad una bravata, un gruppo di bambini precipita all’interno di una voragine situata nel pavimento di una vecchia chiesa abbandonata. Impossibilitati ad uscire, i ragazzi verranno aiutati da Grotto, simpatico abitante del sottosuolo.

 

I RICORDI DEL FIUME

Gianluca-e-Massimiliano-De-Serio-I-ricordi-del-fiume-still-da-film-REGIA: Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio; genere: documentario; anno: 2015; paese: Italia

Il documentario racconta gli ultimi mesi trascorsi da alcune famiglie in una baraccopoli situata sugli argini del fiume Stura, a Torino, prima che la baraccopoli stessa venisse smantellata. Presentato fuori concorso alla 72° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

 

LE CONFESSIONI

21114_origREGIA: Roberto Andò; genere: drammatico, thriller, anno: 2016; paese: Italia, Francia; cast: Toni Servillo, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino

In un albergo di lusso in Germania sta per avere luogo il G8 dei ministri dell’economia. Improvvisamente, però, un evento tragico non permette alla riunione di andare avanti. I partecipanti cercheranno di capire se il monaco Salus, anch’egli presente all’interno dell’albergo, sia venuto a conoscenza – attraverso le sue confessioni – di qualcosa che possa portare alla soluzione del delitto.

 

SP1RAL

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Matteo è un regista di successo, nonché una personalità borderline, che vive e lavora a New York. Un giorno una telefonata lo avverte della morte di suo padre, così il ragazzo dovrà tornare in Italia e fare i conti con il suo oscuro passato.

 

THE OTHER SIDE OF THE DOOR

QLDAYREGIA: Johannes Roberts; genere: horror; anno: 2016; paese: India, Gran Bretagna; cast: Sarah Wayne Callies, Jeremy Sisto, Sofia Rosinski

In seguito alla morte del figlio, una donna si reca presso un antico tempio, per poter riportare il bambino per pochi minuti nel mondo dei vivi, al fine di dargli un ultimo saluto. Una volta aperta la porta del tempio, però, gli equilibri tra il mondo dei morti e quello dei vivi verranno del tutto sconvolti.

 

TRUMAN – UN VERO AMICO É PER SEMPRE

584678REGIA: Cesc Gay; genere: commedia, drammatico; anno: 2015; paese: Spagna, Argentina; cast: Ricardo Darin, Javier Camara, Dolores Fonzi

Due amici si incontrano a Madrid dopo anni. Uno dei due è gravemente malato ed ha deciso di sospendere le cure che potrebbero regalargli qualche mese in più di vita. Egli dovrà inoltre trovare un nuovo padrone per il suo cane Truman.

 

ZONA D’OMBRA

zona-d-ombra-il-trailer-ufficiale-italiano-del-nuovo-film-con-will-smith-244327REGIA: Peter Landesman; genere: drammatico; anno: 2015; paese: USA; cast: Will Smith, Alec Baldwin; Luke Wilson

La vera storia del medico Bennet Omalu, il quale scoprì la causa delle frequenti malattie degenerative che colpivano gli atleti di football: i numerosi colpi alla testa ricevuti durante gli incontri. Con questa sua scoperta, Omalu fece tremare una delle organizzazioni più potenti al mondo.

 

RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA

rino-fotoREGIA: Andrea Zambelli; genere: documentario; anno: 2016; paese: Italia

Il sentito e toccante lavoro di Zambelli ci racconta la straordinaria figura di Rino, ex partigiano del bergamasco con un intenso passato alle spalle ed una grande passione per il cinema, che l’uomo ha da sempre condiviso con lo stesso Zambelli, da lui considerato come un nipote.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana. Nel frattempo, scegliete ciò che più vi piace ed andate numerosi al cinema!

LA RECENSIONE DI MARINA: RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA di Andrea Zambelli

Batteria.Rino_-1024x684TITOLO: RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA; REGIA: Andrea Zambelli; genere: documentario; anno: 2016; paese: Italia; durata: 55′

Nelle sale italiane dal 23 aprile, Rino – La mia ascia di guerra è l’ultimo lavoro del giovane regista bergamasco Andrea Zambelli.

Il documentario, attraverso interviste e filmati di repertorio, ci racconta l’interessante figura di Rino, ex combattente della Resistenza bergamasca: la sua partecipazione alle lotte partigiane, la sua passione per i filmati amatoriali ed il suo rapporto con Andrea – autore del documentario stesso – con il quale, nel corso degli anni, è nato un forte legame, come se i due fossero stati davvero nonno e nipote.

rino-fotoUn uomo coraggioso. Un grande affetto. La memoria. Il cinema e tutto il suo potenziale espressivo e comunicativo. Questo ultimo lavoro di Andrea Zambelli tratta tutto ciò. E lo fa in modo pulito, fortemente sentito, mai didascalico ed appassionante, lasciando intendere allo spettatore che la storia ed il personaggio qui raccontati hanno avuto una grande importanza prima di tutto nella sua vita, oltre che per il nostro paese.

Rino è un uomo ormai anziano, che lentamente ha perso la memoria. I suoi racconti circa le lotte partigiane a cui ha preso parte, però, sono stati filmati, nel corso degli anni, dal giovane Andrea, il quale ha iniziato questo progetto più di vent’anni fa – in accordo con lo stesso Rino, che, a sua volta, gli ha regalato la telecamera per le riprese – e che, finalmente, oggi trova una sua conclusione regalandoci una storia intensa ed attuale più che mai, testimonianza di una voglia di lottare che oggi sembra del tutto scomparsa.

Z-Archivio2Ed ecco che a questo punto entra in gioco il tema della memoria: la memoria di Rino, oggi andata perduta, assume qui un significato metaforico, diventando, così, la memoria di un popolo intero, che oggi sembra aver dimenticato quanto è accaduto negli scorsi decenni. Un altro importante testimone è, a questo punto, proprio il cinema: grazie alla ricca collezione di vhs e di interviste, è possibile oggi conoscere da vicino la storia di questo uomo che tanto ha fatto per il proprio paese. L’occhio della macchina da presa, la forte componente metacinematografica e l’enorme potenziale della settima arte diventano, dunque, attori principali in questo lavoro di Zambelli. Segno che l’enorme potenza del mezzo comunicativo – oggi purtroppo spesso sottovalutata – resta sempre viva più che mai. Emblematica, a questo proposito, la scena in cui il regista osserva l’enorme quantità di vhs appartenenti a Rino: preziosi frammenti di storia rimasti impressi su pellicola.

Rino – La mia ascia di guerra è tutto questo: un prodotto fortemente sentito, a tratti commovente, che merita di essere visto per conoscere da vicino uno degli eroi della nostra Resistenza e per non dimenticare una porzione di storia che tanta importanza ha avuto per il nostro paese.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

AL CUORE DEI CONFLITTI – dal 23 al 28 aprile a Bergamo, Brescia e Roma

Ricevo e volentieri pubblico

 

“Al cuore dei conflitti” edizione 2016

Film inediti raccontano i conflitti di diverse zone del pianeta

 

Storie da Italia, Afghanistan, Africa, Germania e Argentina: per raccontare

da dentro ingiustizie, resistenze e umanità

 

Presente Pablo Dìaz, unico sopravvissuto a una strage di studenti

in Argentina nel ’76, a cui sono ispirati un film e un libro

 

 

23-28 aprile 2016 | Bergamo, Auditorium piazza Libertà

Appuntamenti anche a Roma e Brescia

 

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La memoria partigiana in Italia, la guerra contemporanea in Afghanistan, le migrazioni tra Burkina Faso, Libia e Italia. E poi la Germania con la lotta armata degli anni ’70 e l’Argentina durante la dittatura, attraverso l’intensa storia di un sopravvissuto: torna Al cuore dei conflitti, la rassegna di film inediti dedicata ai conflitti in diverse zone del mondo che viene promossa da Lab 80 e FIC – Federazione Italiana Cineforum.

Conflitti urbani, geopolitici, razziali, di classe o di genere, obiettivo è raccontarli da punti di vista diversi o sconosciuti, attraverso le storie di chi li vive sulla propria pelle. La settima edizione della rassegna si svolge da martedì 23 a venerdì 28 aprile, a Bergamo, all’Auditorium di piazza Libertà, e propone film che in Italia non sono ancora stai distribuiti.

 

Protagoniste di quest’anno, dunque, sono storie che arrivano da Italia, Afghanistan, Africa, Germania e Argentina. Storie di resistenza e coraggio ma anche di umanità, vulnerabilità e ingiustizia.

La.Noche_.de_.los_.Lapices3.jpg1_.jpgEvento speciale della rassegna è La notte delle matite – 40 anni dopo, organizzato in occasione dei 40 anni dall’inizio della dittatura in Argentina e grazie alla presenza in Italia di Pablo Dìaz, unico testimone sopravvissuto ad una strage di studenti a La Plata nel ’76. L’iniziativa prevede la proiezione del film La notte delle matite spezzate di Hector Olivera e la presentazione del libro La notte dei lapis di María Seoane e Héctor Ruiz Núñez, edito da Portatori d’acqua. Entrambi sono ispirati alla vicenda di Diaz.

Il film viene proiettato mercoledì 27 aprile a Brescia, al cinema Nuovo Eden, e a Bergamo giovedì 28, all’Auditorium. Il libro viene presentato alla Casa della Letteratura di Roma martedì 26 aprile (con la partecipazione di Goffredo Fofi) e alla Fiera dei Librai di Bergamo giovedì 28. Pablo Diaz sarà sempre presente per raccontare la propria testimonianza.

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I titoli che compongono la rassegna di quest’anno, tutte produzioni recentissime, comprendono Rino-La mia ascia di guerra di Andrea Zambelli, racconto sulla memoria partigiana e il desiderio di raccontare storie di ribellione (23 aprile, regista presente in sala); Ni le ciel ni la terre (Né il cielo né la terra) di Clément Cogitore, sulle vicende drammatiche di una squadra dell’esercito francese in missione nell’Afghanistan di oggi (26 aprile); Mediterranea di Jonas Carpignano, i cui protagonisti sono due giovani amici che migrano attraverso Burkina Faso, Libia e Italia (27 aprile). Une Jeunesse Allemande (Una nuova gioventù tedesca) di Jean-Gabriel Périot, racconto della lotta armata tedesca della RAF di Baader e Meinhof negli anni ’70 (27 aprile); e, appunto, La notte delle matite spezzate di Hector Olivera (27 aprile a Brescia, 28 aprile a Bergamo).

 

www.alcuoredeiconflitti.it

 

PROGRAMMA

 

Bergamo – Auditorium, Piazza Libertà

sabato 23 aprile, ore 21

Rino – La mia ascia di guerra di Andrea Zambelli

fotoRinoPressbook07.jpgcon Rino Bonalumi, Lina Ziliani

Italia, 2015, 55’, bn/col., v.o.

Andrea da bambino aveva un eroe: Rino. Partigiano, comunista, diverso da tutti, Rino è stato il suo mentore. Da anni pensava di realizzare un film su di lui, ma oggi Rino non può raccontare nulla: il morbo di Alzheimer gli ha cancellato i ricordi. L’eroe di ieri oggi è un anziano da accudire: ma proprio per questo il processo filmico si fa più complesso, profondo e sofferto.

«Rino è stato per me il nonno che non ho mai avuto. Insieme abbiamo iniziato questo film vent’anni fa, senza rendercene conto. Rino mi ha dato in mano la sua camera video8, e con quella ho cominciato a filmarlo, nella convinzione che fosse importante raccontare la sua storia. […] Quando due anni fa Rino ha perso la memoria mi sono deciso a terminare il film, recuperando tutto quello che avevamo girato insieme e ricercando in casa sua le vhs e i Super8 girati da lui. In quel materiale ho scoperto un Rino che non avevo mai conosciuto. Non l’eroe partigiano ma un uomo tranquillo, che amava la natura e i cavalli, affascinato dal cinema. La prima persona che ha intuito che un giorno avrei raccontato delle storie».

Festival: Torino Film Festival 2015

Sarà presente il regista in sala

 

 

Bergamo – Auditorium, Piazza Libertà

Martedì 26 aprile, ore 21

Ni le ciel ni la terre (Né il cielo né la terra) di Clément Cogitore

kevin azais NLCNLT.jpgcon Jérémie Rénier (Antarès Bonassieu), Kévin Azaïs (William Dennis), Swann Arlaud (Jérémie Lernowski), Marc Robert (Jean-Baptiste Frering), Finnegan Oldfield (Patrick Mercier), Clément Bresson (Etienne Baxer), Sâm Mirhosseini (Khalil Khan)

Francia/Belgio 2015, 100’, col., v.o sott.ita.

Afghanistan, 2014. Avvicinandosi il ritiro delle truppe, il capitano dell’esercito francese Antarès Bonassieu e la sua squadra sono assegnati a una missione di controllo in una valle remota del confine Wakhan, alla frontiera con il Pakistan. Un’ordinaria operazione di pattugliamento e osservazione, niente di più. Ma presto alcuni soldati del contingente iniziano misteriosamente a scomparire nel nulla.

Clément Cogitore firma un’opera prima sorprendente e molto originale nel panorama del giovane cinema francese, su un reparto di soldati in Afghanistan (Cineuropa).

«Ho scelto di ambientare il film in un contesto di guerra perché è là che gli uomini hanno un confronto diretto con la morte. Volevo raccontare com’è l’arte della guerra oggi, con le nuove tecnologie utilizzate per avere un controllo assoluto del corpo e del paesaggio, controllo che passa spesso attraverso l’immagine. Come è possibile scomparire se ci sono questi dispositivi in circolazione? Che tipo di questioni solleva tutto ciò? Il modo in cui facciamo la guerra racconta anche chi siamo».

Festival: Cannes Film Festival 2015 – Semaine de la Critique, Festival International du Film Francophone de Namur 2015, Torino Film Festival 2015 – TorinoFilmLab

 

 

Bergamo – Auditorium, Piazza Libertà

mercoledì 27 aprile, ore 20,30

Mediterranea di Jonas Carpignano

MEDITERRANEA 3.jpgCon Koudous Seihon (Ayiva), Alassane Sy (Abas)

Italia/Francia/Stati Uniti/Germania 2015, 107′, col., v.o sott.ita.

Due amici migrano attraverso il deserto e il mare, dal Burkina Faso fino al sud dell’Italia, in cerca di una vita migliore. Ma quando arrivano a Rosarno, le immagini patinate che avevano visto su Facebook non corrispondono alle dure sfide che li attendono nella loro nuova vita.

Colpisce la maturità di sguardo di Jonas Carpignano, giovane regista che, alla sua opera prima, riesce a fornire una prospettiva iperrealistica, ma anche poetica, di una questione che oggi più che mai necessita di una presa di posizione netta da parte dei singoli governi, ma anche dell’Europa nel suo complesso. (Taxidrivers.it)

«Ho fatto il percorso io stesso partendo dal Burkina Faso, passando per il Mali e cominciando a fare la traversata a piedi del deserto. A Timbuktu ho incontrato molte persone con cui ho continuato la strada, ma poi mi sono dovuto fermare al confine algerino perché le cose si sono fatte troppo pericolose. Per cui sono tornato in Italia e l’anno successivo sono andato in Libia, che è il posto in cui è più semplice raccogliere delle storie su questa esperienza, di cui mi sono servito per riempire le parti di tragitto che non avevo potuto fare in prima persona. Date le mie radici, ho sempre voluto fare un film sulle questioni razziali in Italia. Poi i «riots» di Rosarno mi hanno spinto ad andare lì, dove ho trovato un gruppo di persone disposte a confrontarsi, che non erano spaventate a parlare di ciò che stava succedendo».

Festival: Cannes Film Festival 2015 – Semaine de la Critique, Zurich Film Festival 2015, Stockholm International Film Festival 2015, Brussels Mediterranean Film Festival 2015, Bratislava International Film Festival 2015, Tbilisi International Film Festival 2015, Febiofest International Film Festival 2016

 

ore 22,30

Une Jeunesse Allemande (Una nuova gioventù tedesca) di Jean-Gabriel Périot

UneJeunesseAllemande_GreenBeret.jpgCon Ulrike Meinhof, Andreas Baader, Horst Mahler, Holger Meins, Gudrun Ensslin

Francia/Svizzera/Germania 2015, 93′, col./bn, v.o. sott.ita.

Erano studenti di cinema, opinionisti, tedeschi nati nella Seconda Guerra e intellettuali di sinistra: ribelli in un paese diviso tra Ovest ed Est in cui era difficile dopo il nazismo dare fiducia ai padri. Sono arrivati alla lotta armata.

Il regista francese Jean-Gabriel Périot, che da anni rilegge la violenza attraverso materiali d’archivio, ricostruisce nel suo lungometraggio d’esordio Une jeunesse allemande l’origine e la storia del gruppo terrorista tedesco Rote Armee Fraktion tra i ‘60 e i ‘70 solo attraverso immagini d’epoca. Mescolando strati mediatici di diversa diffusione, il regista monta la Storia senza commento: le evidenze, anche nel ragionamento sull’immaginario e sull’ideologia, nascono dai contrasti del montaggio, non solo nelle immagini, ma nei toni del discorso. Si va dalla fantasia politicizzata dei film scolastici alla secca cronaca di un notiziario che racconta un attentato, in una visione dal ritmo serrato dove la radicalizzazione della banda Baader-Meinhof che scatenò ‘l’autunno tedesco’ prende corpo. Périot lavora con immagini di repertorio, incorniciando il film tra una domanda di Jean-Luc Godard nei suoi anni più militanti e un intervento di Fassbinder. Le storie di Ulrike Meinhof, Andreas Baader e dei loro compagni Meins, Hensslin, Mahler finiscono tragicamente, ma le linee del contrasto tra generazione e potere esplodono nel presente.

Festival: Berlinale 2015, San Sebastián International Film Festival 2015, Bratislava International Film Festival 2015, Milano Film Festival 2015.

 

 

Evento speciale “La notte delle matite – 40 dopo”

Pablo Dìaz in Italia

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Roma, Casa delle letterature – martedì 26 aprile

ore 16,30 – Presentazione del libro La notte dei lapis di María Seoane e Héctor Ruiz  Núñez (ed. Portatori d’acqua), con Pablo Dìaz
Brescia, Cinema Nuovo Eden – mercoledì 27 aprile

ore 21 – Proiezione del film La notte delle matite spezzate di Hector Olivera

Argentina 1988, 90′, col., v. doppiata.

con Pablo Dìaz (modera Prof. Roberto Cammarata)

 

Bergamo, giovedì 28 aprile

ore 19,30 Fiera dei Librai – Spazio incontri, Sentierone, Bergamo
Presentazione del libro La notte dei lapis di María Seoane e Héctor Ruiz Núñez (ed. Portatori d’acqua)

con Pablo Dìaz (modera Prof.ssa Benedetta Calandra)

ore 21 – Auditorium Piazza Libertà
Proiezione del film La notte delle matite spezzate di Hector Olivera

con Pablo Dìaz  (modera Prof.ssa Benedetta Calandra)

 

 

Al cuore dei conflitti è una rassegna promossa da Lab 80 film, Laboratorio 80 e FIC – Federazione Italiana Cineforum. L’evento speciale La notte delle matite è organizzato in collaborazione con la casa editrice Portatori d’acqua, il cinema Nuovo Eden di Brescia e la Fiera dei Librai di Bergamo, con il supporto di Mec Italia e Tendisa.

 

SITO WEB alcuoredeiconflitti.it

RENDEZ-VOUS NUOVO CINEMA FRANCESE – apre domani la VI edizione

Ricevo e volentieri pubblico

 

RENDEZ-VOUS    NUOVO CINEMA FRANCESE
VI Edizione

6-11 aprile | ROMA

Cinema Fiamma, Casa del Cinema, Institut français Centre Saint-Louis, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

7 aprile – 8 maggio

Bologna | Palermo | Torino | Napoli | Bergamo| Firenze | Lecce | Milano

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Sarà l’attrice Chiara Mastroianni ad inaugurare domani – mercoledì 6 aprile – alla Casa del Cinema a Roma, RendezVous con il nuovo cinema francese. il festival dedicato al nuovissimo cinema d’Oltralpe, giunto alla sua sesta edizione che si tiene nella Capitale fino all’11 aprile. L’attrice francese, scelta come madrina di questa edizione del festival, sarà protagonista di una masterclass – a ingresso libero fino a esaurimento posti – con il regista Benoit Jacquot a margine della proiezione, alle ore 15:30 del film 3 coeurs, diretto dallo stesso Jacquot e interpretato dalla Mastroianni. Numerosi gli altri ospiti di questa sesta edizione: Roschdy Zem, Eva Husson, Emmanuel Mouret, Virginie Efira, Benoit Delépine, Gustave Kervern, Philippe Faucon, Philippe Le Guay, Dominik Moll, Christian Carion.

Ad accompagnare il festival: la delegazione di UniFrance con la Direttrice Generale, Isabelle Giordano, il Presidente: Jean Paul Salomé, Gilles Renouard (Vice Direttore generale) e Maria Manthoulis (Responsabile dei festival e degli artisti).

 

Il festival Rendez-Vous non sarà solo a Roma, ma toccherà, con focus e invitati speciali, le città di Bologna, Napoli, Palermo, Torino, Milano, Lecce, e da quest’anno anche Firenze e Bergamo.

Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut français Italia con il sostegno di Unifrance, e la collaborazione del Centre Saint-Louis e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. BNL Gruppo BNP Paribas, per il sesto anno consecutivo, è main sponsor della rassegna. Il festival beneficia anche del sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea, di Brioni, dell’Hotel Sofitel Rome – Villa Borghese, di L’Oreal Professionnel e di Groupama AssicurazioniAir France è il vettore ufficiale.

Un progetto ampio e articolato che coinvolge artisti e professionisti italiani e francesi e che si realizza sotto la direzione di Dragoslav Zachariev, responsabile dell’audiovisivo dell’Ambasciata di Francia, e di Vanessa Tonnini cui è affidata la direzione artistica. Un programma fortemente voluto dall’Ambasciatrice Catherine Colonna e dal Consigliere Culturale Eric Tallon.
In occasione del festival, inoltre, l’Institut français Italia, l’Ambasciata di Francia in Italia e UniFrance, organizzano una mattinata dedicata al dibattito sulle evoluzione dell’industria cinematografica e su due esempi pratici di esportazione di un film italiano e di un film francese. Una vera e propria ‘giornata professionale’ che vedrà sul tavolo degli oratori, tra gli altri, Jean-Paul Salomé, Presidente di UniFrance ed Eric Tallon, Consigliere culturale dell’Ambasciata di Francia e Direttore dell’Institut français Italia. Quindi, moderata dalla giornalista Stefania Ulivi, la tavola rotonda sull‘Evoluzione dell’industria cinematografica in Italia e in Francia e la loro internazionalizzazione, con la partecipazione di Maria Giuseppina Troccoli e Chiara Fortuna, della Direzione Cinema del MiBACT, Andrea Occhipinti, Lucky Red e Presidente Sezione distributori ANICA, la produttrice Anne-Dominique Toussaint, e il produttore Frédéric Brillion. Quindi, moderata da Isabelle Giordano, direttrice generale di UniFrance, la tavola rotonda ‘Esportare un film: come si converte il successo locale di una commedia italiana o francese sul mercato internazionale?’, con il regista Eric Lartigau, ma anche Camilla Nesbitt, di Tao Due e Silvia Simonutti, di Wild Bunch.

 

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RENDE ZVOUS CON IL NUOVO CINEMA FRANCESE

Ricevo e volentieri pubblico

 

VI Edizione

6-11 aprile | ROMA

Cinema Fiamma, Casa del Cinema, Institut français Centre Saint-Louis, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

7 aprile – 8 maggio

Bologna | Palermo | Torino | Napoli | Bergamo| Firenze | Lecce | Milano

mister_chocolat_1.jpgTorna a Roma, dal 6 all’11 aprile, il RendezVous con il nuovo cinema francese. Alla sua sesta edizione, il festival dedicato al nuovissimo cinema d’Oltralpe, parte dalla Capitale per poi toccare, con focus e invitati speciali, le città di Bologna, Napoli, Palermo, Torino, Milano, Lecce, e da quest’anno: Firenze e Bergamo.

Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut français Italia con il sostegno di Unifrance, e la collaborazione del Centre Saint-Louis e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

BNL Gruppo BNP Paribas, per il sesto anno consecutivo, è main sponsor della rassegna.

Il festival beneficia anche del sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea, di Brioni, dell’Hotel Sofitel Rome – Villa Borghese, di L’Oreal Professionnel e di Groupama AssicurazioniAir France è il vettore ufficiale.

Un progetto ampio e articolato che coinvolge artisti e professionisti italiani e francesi e che si realizza sotto la direzione di Dragoslav Zachariev, responsabile dell’audiovisivo dell’Ambasciata di Francia, e di Vanessa Tonnini cui è affidata la direzione artistica. Un programma fortemente voluto dall’Ambasciatrice Catherine Colonna e dal Consigliere Culturale Eric Tallon.

Più di trenta i titoli di questa edizione, vetrina esclusiva che racconta le storie e i volti del cinema francese contemporaneo con una programmazione diversificata nei generi come nei contenuti, che propone accanto al cinema d’autore e indipendente, la produzione popolare dai grandi incassi.

A Roma sono quattro le sedi che ospiteranno la manifestazione: il Cinema Fiamma per la Sezione Novità e Anteprime, panoramica completata dalla trilogia dedicata ai temi della famiglia all’Institut français Centre Saint-Louis e un omaggio alla regista Solveigh Anspach presso l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Alla Casa del Cinema invece spazio a masterclass e incontri professionali.

I film, proiettati in versione originale, sottotitolati in italiano, sono presentati da autori e interpreti che saranno i protagonisti assoluti del festival.

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mister_chocolat_3.jpgIl successo del cinema francese in cifre

Per il terzo anno consecutivo, nel 2015, il cinema francese celebra i suoi migliori risultati all’estero degli ultimi venti anni, superiori persino a quelli riscossi all’interno delle frontiere nazionali. Ad assicurarsi il primato per il 2015 sono gli spettatori dell’emisfero orientale, con l’Asia prima zona d’esportazione (28,9 milioni di entrate), seguita dall’Europa occidentale (25,6 milioni di entrate), l’America latina e l’America del Nord. L’Italia al top con 5,2 milioni di spettatori.

Questi i numeri del successo: 100 milioni di spettatori oltre confine, 600 milioni di biglietti nelle sale straniere, il 20% delle entrate grazie al cinema di animazione, settore di punta del mondo audiovisivo. Non dobbiamo dimenticare che l’école des Gobelins è considerata a oggi la migliore scuola d’animazione al mondo, e altre 3 scuole di animazione francesi sono inserite nella top ten del 2015 dall’ACR (Animation Career Review). Dal Piccolo Principe, migliore successo d’animazione degli ultimi venti anni, a Taken 3, passando per La Famille Bélier, Qu’est-ce qu’on a fait au bon Dieu e Samba, è il trionfo del savoir-faire della creazione francese che si basa sull’offerta diversificata, la capacità di innovarsi e sperimentare, pur mantenendo una forte identità.

Chiara Mastroianni | la madrina

Madrina della VI edizione di RendeVous, una delle protagoniste più intense del cinema francese degli ultimi anni, interprete misteriosa e commovente, che incarna alla perfezione storie di perdite e rigenerazioni, sempre in bilico tra dramma e commedia, disincanto e leggerezza.

Carte Blanche di tre titoli. Si parte dai maestri con Racconto di Natale (2008) di Arnaud Desplechin e 3 Cuori (2014) di Benoît Jacquot per arrivare all’anteprima di Good Luck Algeria (2015), opera prima, co-prodotta dai fratelli Dardenne, dell’attore Farid Bentoumi che con ironia ed emozione racconta una storia vera.

film di apertura | Mister Chocolat di Roschdy Zem

L’attore e regista Roschdy Zem presenta, in anteprima a Roma, il suo ultimo film Mister Chocolat – distribuito da Videa – ritratto del clown Chocolat, interpretato dall’intenso Omar Sy, affiancato dal talento di James Thierrée. Un tributo all’incredibile destino del primo artista nero di Francia, appassionato omaggio al mondo dello spettacolo della Parigi della Belle Époque. Premio Rendez Vous France 24.

Anteprime, focus, omaggi |

bang-gang-une-histoire-d-amour-moderne_1Sul fronte talenti emergenti, approda a Roma BANG GANG (une histoire d’amour moderne) – distribuito da Good Films – opera prima di Éva Husson, film scandalo di Cannes 2015, dedicata a un’adolescenza “iperconnessa”, posta di fronte alla “prima volta” e ansiosa di superare i limiti. Ancora da Cannes, sezione Un Certain Regard, arriva MARYLAND – distribuito da Movies Inspired – di Alice Winocour, la regista di Augustine, questa volta alle prese con un thriller mozzafiato e originale, sullo sfondo di un mondo popolato da trafficanti d’armi e politici corrotti.

Torna anche il cinema di Thomas Lilti, dopo l’ottimo esordio del racconto autobiografico di Hippocrate, con MÉDECIN DE CAMPAGNE, cronaca di un medico di provincia affidato alla maestria di François Cluzet. Ancora anteprima italiana per UN DÉBUT PROMETTEUR, commedia solare e poetica, giocata sugli opposti, firmata da Emma Luchini che dirige un cast in stato di grazia e lo stesso formidabile padre Fabrice… Mentre su un registro malinconico si posiziona Mikhaël Hers, alla sua seconda regia, con CE SENTIMENT DE L’ÉTÉ: un racconto tra Berlino, Parigi e New York, che esplora il dolore dell’assenza e l’emozione della vita che ritorna. Sceglie invece i toni della commedia l’attore e comico di origine iraniana Kheiron che, per la sua opera prima NOUS TROIS OU RIEN, rilegge la storia di famiglia e di un pezzo di storia iraniana con ironia ed emozione (Premio Reset 2016).

Fitta la presenza di grandi autori nella manifestazione. In diretta dalla Berlinale 2016, anteprima italiana di SAINT AMOUR – distribuito da Movies Inspired – del duo iconoclasta Gustave Kervern e Benoît Delépine alla guida di un altro scatenato duo: Gérard Depardieu e Benoît Poelvoorde, in una commedia on the road sulle strade del vino, divertente, poetica e immensamente umana. Ancora dall’ultima berlinale arriva DES NOUVELLES DE LA PLANÈTE MARS – distribuito da Good Films – la commedia “malincomica” che il regista Dominik Moll affida ad un altro duo comico eccezionale: François Damiens e Vincent Macaigne.

Microbe_et_gasoilNon poteva mancare sul filone di cinema di forte autorialità e di rinvenzione fantastica, la poetica unica del cinema di Michel Gondry che con MICROBE ET GASOIL – distribuito da Movies Inspired – sigla il suo inno all’amicizia, all’infanzia e alla libertà.

Ancora un racconto di libertà, ma affidato alle forme di un cinema classico e storico, e alle cure della musica del maestro Ennio Morricone, il film di Christian Carion EN MAI FAIS CE QU’IL TE PLAIT, ispirato alle memorie sul gigantesco esodo che mise sulle strade otto milioni di francesi durante l’invasione tedesca.

Sul fronte Focus una schiera di grandi autori che, dopo la presentazione nella Capitale, viaggeranno da sud a nord la penisola. Si parte da Benoît Jacquot, intellettuale serio e brillante insieme, dalla varia e ricca filmografia, maestro di un cinema depistante, indagatore dell’animo femminile, esploratore delle geometrie dell’amore e delle odissee dell’inconscio … Dopo la masterclass a Roma, al fianco di Chiara Mastroianni, incontrerà il pubblico alla Cineteca di Bologna per un focus a lui dedicato.

Reduce da tre premi César, presenta a Roma il pluripremiato FATIMA, il regista Philippe Faucon, ospite anche di un focus a Palermo. Un incontro con il cineasta che, con una visione vibrante e tesa, depurata da spettacolarizzazione e stereotipi, ha saputo meglio raccontare i più variegati aspetti dell’emigrazione maghrebina in Francia, l’estremismo religioso e anche la forza dell’integrazione.

Maestro della commedia agrodolce, regista di utopie e fantasmi, cantore ironico e dal tocco lieve dei capricci del desiderio e degli autoinganni, apprezzato dal pubblico italiano, Emmanuel Mouret presenta a Roma e a Napoli la commedia romantica CAPRICE.

Dopo i successi di Molière in bicicletta e Le donne del 6° piano, torna in Italia il poliedrico regista Philippe Le Guay che, prima a Roma poi a Bergamo, presenterà il suo ultimo film FLORIDE – distribuito da Academy Two – una commedia dolce-amara sull’avanzare dell’età e l’intermittenza della memoria che vede nel cast uno strepitoso Jean Rochefort e una bravissima Sandrine Kiberlain.

Non poteva mancare un omaggio Sólveig Anspach, la regista franco-islandese recentemente scomparsa, autrice di favole tragicomiche che esplorano turbamenti e spaesamenti intimi, spostamenti fisici e di senso, di personaggi alla ricerca di una seconda possibilità.

Arriveranno a Roma | LA DELEGAZIONE FRANCESE DI RDV 2016

Roschdy Zem, Chiara Mastroianni, Eva HussonEmmanuel Mouret, Virginie Efira, Benoit Delépine, Gustave Kervern, Philippe Faucon, Philippe Le Guay, Dominik Moll, Christian Carion.

Ad accompagnare il festival: la delegazione di UniFrance con la Direttrice Generale, Isabelle Giordano, il Presidente: Jean Paul Salomé, Gilles Renouard (Vice Direttore generale) e Maria Manthoulis (Responsabile dei festival e degli artisti).

I PREMI

NOVITÀ 2016 | PREMIO FRENCH CINEMA AWARD

Il 6 aprile, in occasione della serata di apertura della VI edizione di Rendez-vous, presso l’Ambasciata di Francia, sarà assegnato il French Cinema Award ad Andrea Occhipinti. Il premio sarà consegnato da Isabelle Giordano, direttrice generale di UniFrance e da Chiara Mastroianni, madrina della VI edizione del festival, durante la Serata di Gala sotto l’egida dell’Ambasciatrice di Francia, Catherine Colonna.

UniFrance ha voluto così rendere omaggio ad una personalità dell’industria cinematografica italiana che ha contribuito alla promozione del cinema francese nel mondo. Andrea Occhipinti, attraverso Lucky Red, la società che ha fondato nel 1987, ha distribuito in Italia, fino ad oggi, più di 80 film francesi. Con la recente uscita de Il Piccolo Principe – film che Andrea Occhipinti ha anche coprodotto – che ha registrato più di 1 500 000 spettatori a oggi, la Lucky Red ottiene il suo maggior successo proprio con un titolo francese. Il premio, in cristallo, è stato realizzato dalla manifattura di Saint-Louis, fondata nel 1586, simbolo dell’eccellenza del savoir-faire francese.

NOVITÀ 2016 | Premio RendezVous – FRANCE 24

France 24, il canale di informazione internazionale, celebra la sua missione di testata di informazione che sostiene la diversità e il confronto dei punti di vista, con un premio dedicato al cinema dell’impegno e delle storie, in collaborazione con il festival RendezVous. In occasione della proiezione di apertura, il Direttore della strategia e dello sviluppo della rete, Jean-Emmanuel Casalta, consegnerà al regista Roschdy Zem il premio France 24 “per aver regalato sullo schermo con limpidezza, passione e senso civile, la storia del clown Chocolat, prima artista nero della scena francese”.

Premio Reset Dialogues 2016

Continua la collaborazione, per il quarto anno consecutivo, con l’associazione culturale internazionale Reset-Dialogues on Civilizations (www.resetdoc.org) che assegna un premio speciale all’autore capace di raccontare, grazie ad un uso personale del linguaggio filmico, un mondo plurale, che rinnova concetti quali: identità, diversità, dialogo, cittadinanza, dissenso, pluralismo. Il premio di questa edizione va a NOUS TROIS OU RIEN, opera prima dell’attore e comico Kheiron che reinventa la complicata e dolorosa storia personale della sua famiglia con ironia, emozione e fantasia. Il film sarà presentato a Roma e a Milano (dal 3 all’8 maggio) in occasione del Festival dei Diritti Umani (www.festivaldirittiumani.it), la nuova inziativa nata da Reset-Dialogues on Civilization.

EVENTI SPECIALI 2016

A moderare la masterclass del 6 aprile (Casa del Cinema, ore 17) con Benoit Jacquot e Chiara Mastroianni sarà Angela Prudenzi, critico, membro del comitato di selezione del Festival di Venezia.

L‘incontro del 7 aprile (Centre Saint Louis, ore 19) con Chiara Mastroianni sarà moderato invece da Chiara Ugolini, giornalista de La Repubblica. Infine, sarà Carlo Verdone a presentare Ascensore per il patibolo di Louis Malle, l’11 aprile (Cinema Farnese Persol, ore 20.30), evento organizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna | Il cinema ritrovato.

Rendez-vous@RAIMOVIE

Continua la collaborazione con RAIMOVIE, main media partner della manifestazione, che dedicherà una vetrina speciale al cinema francese.

La programmazione, varia e trasversale, in onda dal 5 al 15 aprile, avvicina i grandi maestri del cinema d’Oltralpe alle nuove voci, ecco i titoli: L’occhio del ciclone di Bertrand Tavernier (2009), Maniac di Franck Khalfoun (2012), Un sapore di Ruggine e Ossa di Jacques Audiard (2012), Il primo bacio di Riad Sattouf (2009), L’Eletto di Guillaume Nicloux (2006), Travolti dalla cicogna di Rémi Bezançon (2011), Angel et Tony di Alix Delaporte (2010), L’innocenza del peccato di Claude Chabrol (2007), Le nevi del Kilimangiaro di Robert Guédiguian (2011), L’Amore fugge di François Truffaut (1979), Antoine e Colette di François Truffaut (1962), Ti amerò sempre di Philippe Claudel (2008).

La sala digitale | RendezVous@Mymovies

Continua la collaborazione tra il festival Rendez-vous, UniFrance e MYmovies.it, il sito italiano leader nei contenuti di cinema. UniFrance, per il secondo anno consecutivo, dal 2 al 5 aprile realizzerà con MYmovies.it una sala digitale con una selezione di quattro titoli scelti da MyFrenchFilmFestival.com, il primo festival di cinema francese su internet del mondo, curato da UniFrance. Il tema di quest’edizione: l’amore e l’incontro, visto attraverso gli occhi di quattro autori, con: Un peu, beaucoup, aveuglément di Clovis Cornillac; La Belle Saison di Catherine Corsini; A trois on y va di Jérôme Bonnell; Un français di Diastème.

SPECIALE CINEMA RITROVATO – Ascenseur pour l’échafaud | Ascensore per il patibolo di Louis Malle

L’11 aprile presso il Cinema Farnese Persol, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, viene presentato da un ospite d’eccezione Carlo Verdone il film: Ascenseur pour l’échafaud | Ascensore per il patibolo di Louis Malle, nella versione restaurata da Gaumont presso i Laboratoires Éclair a partire dal materiale originale conservato presso gli Archives Françaises du Film. L’elemento di partenza è stato il negativo camera di cui è stata effettuata una scansione 2K in immersione. Restauro sonoro eseguito da Diapason a partire dal negativo colonna 35mm. La tromba di Miles Davis non è mai stata più squillante…

Gli incontri professionali@ Rendez-vous

Casa del Cinema 7 & 13 Aprile

In occasione della sesta edizione del festival Rendez-vous, l’Institut français Italia e l’Ambasciata di Francia in Italia, con UniFrance, rinnovano di nuovi protagonisti e contenuti, gli incontri-dibattito destinati ai professionisti del settore francesi e italiani. Il 7 aprile si discuterà su due temi: la nuova legge sul cinema in Italia, le sfide e le possibilità che emergono dal nuovo quadro normativo, e il confronto con il modello francese. Nella seconda parte dell’incontro, attenzione puntata sull’esportazione dei film, con una riflessione attorno alle commedie di maggior successo nei due Paesi.

Il 13 aprile, in collaborazione con il Pôle Image Magelis e la Roma Lazio Film Commission, al centro del dibattito ci sarà invece il mondo dell’animazione e il suo sviluppo economico visto in ambito creativo, produttivo, al fine di rafforzare le coproduzioni tra i due paesi.

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UNA VACANZA DA FILM – summer camp per ragazzi dagli 8 ai 13 anni

Ricevo e volentieri pubblico

 

UNA VACANZA DA FILM

Summer Camp di cinema a Schilpario con la Cineteca per ragazzi dagli 8 ai 13 anni

Giugno 2016

Una vacanza da film.jpgMIC – Museo Interattivo del Cinema è lieto di presentare UNA VACANZA DA FILM, il summer camp per ragazze e ragazzi dagli 8 ai 13 anni che avrà luogo dal 12 giugno al 2 luglio 2016 a Schilpario (BG).

I prati e i boschi di Schilpario saranno il set in cui i partecipanti al Campus gireranno il loro cortometraggio durante una settimana di lezioni di regia, recitazione, scenografia, sceneggiatura e montaggio.

È il primo Camp che il MIC organizza proprio come una vacanza, fuori Milano. Sede del Camp sarà il Centro Raid Avventura, a Schilpario, in provincia di Bergamo, all’interno del Parco delle Orobie, a 1.100 metri.

I ragazzi (max 25 per settimana) diventeranno una vera e propria troupe cinematografica e, sotto la supervisione di un regista professionista, realizzeranno, nell’arco della settimana, un cortometraggio a tema che sarà presentato a novembre durante il festival Piccolo grande cinema (5-13 novembre 2016). Ogni settimana, poi, i ragazzi riceveranno la visita di uno Special Guest del mondo del cinema che racconterà la sua professione e darà loro consigli su come realizzare il loro cortometraggio.

Non mancheranno passeggiate nella natura incontaminata, falò, camminate notturne sotto le stelle e tanto divertimento a cura dell’Associazione Mondi in Famiglia, specializzata nell’organizzazione di vacanze e campi estivi per ragazzi e famiglie all’insegna della formula della vacanzallegra, con l’idea di conciliare attività creative e naturalistiche con momenti di benessere e convivialità fondati su musica, giocoleria, attività sportive, espressive e buona cucina.

Date Campus

12-18 giugno (future quarta, quinta elementare e prima media)

19-25 giugno (future quarta, quinta elementare e prima media)

26 giugno–2 luglio (future seconda e terza media)

Numero partecipanti

Max 25 per settimana

Costo

250€ a partecipante a settimana/ sconto per fratelli e sorelle 230€

Il costo comprende vitto, alloggio, laboratori e attività varie. Trasporto a cura delle famiglia con PICNIC di chiusura.

Modalità di iscrizione

Disponibile sul sito http://mic.cinetecamilano.it/famiglie/campus/ il modulo di preiscrizione da inviare entro domenica 17 aprile 2016 alla mail mic@cinetecamilano.it. Dopo aver ricevuto la conferma dell’iscrizione della Cineteca, si dovrà procedere con il saldo del pagamento entro venerdì 6 maggio 2016. Essendo i posti limitati, farà fede la data della preiscrizione.

INFO

mic@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it / http://mic.cinetecamilano.it / T 02 87242114 in giorni e orari d’ufficio

Cineteca Milano @cinetecamilano

SPECIALE BERGAMO FILM MEETING: conclusioni e vincitori

Bergamo-Film-Meeting-2016Eccoci giunti, dopo dieci giorni intensi e tante belle sorprese, alla conclusione della 34° edizione del Bergamo Film Meeting.

Come ogni anno, il programma presentato è stato ricco e variegato: di particolare interesse si è rivelata la retrospettiva completa dedicata al grande cineasta ungherese Miklós Jancsó, così come il ciclo dedicato all’icona della Nouvelle Vague Anna Karina. Senza dimenticare, poi, sezioni collaterali come Visti da vicino e Europe, now!, dove particolare attenzione è stata dedicata a registi contemporanei come Petr Zelenka, Shane Maedows e Jasmila Žbanić.

L’affluenza in sala, anche quest’anno, è stata notevole ed il Bergamo Film Meeting si è riconfermato uno dei festival cinematografici che maggiormente riesce a coinvolgere tutta la città. Merito di una grande passione, come di una grande attenzione nei confronti del cinema e del pubblico. Poco spazio all’immagine, molto alla sostanza. Il tutto in un ottimo mix tra classico e contemporaneo.

Come di consuetudine, ieri, sabato 12 marzo, presso l’Auditorium di Piazza della Libertà, si è tenuta la premiazione dei film in concorso. Anche quest’anno, è stato il pubblico a poter decidere quale tra i film presentati premiare e, in una sala quanto mai affollata e plaudente, ecco quali sono stati i lungometraggi maggiormente apprezzati:

 

SEZIONE VISTI DA VICINO:

Wir können nicht den hellen Himmel traumen di Carmen Tartarotti

 

SEZIONE MOSTRA CONCORSO:

1° CLASSIFICATO:  Enclave di Goran Radovanović

2° CLASSIFICATO:  Home care di Slávek Horák

3° CLASSIFICATO:  2 nights till morning di Mikko Kuparinen

 

Anche quest’anno hanno trionfato storie vere e delicate, ma anche ironiche al punto giusto. Storie di persone con le quali tutti noi siamo portati ad identificarci. Perché il cinema serve anche a questo: a vivere o rivivere sullo schermo emozioni che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni.

Arrivederci, dunque, al prossimo anno e buon Cinema a tutti!

Marina Pavido

SPECIALE BERGAMO FILM MEETING: HOME CARE di Slavek Horak

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TITOLO: HOME CARE; REGIA: Slávek Horák; genere: commedia, drammatico; anno: 2015; paese: Repubblica Ceca, Slovacchia; cast: Alena Mihulová, Bolesav Polívka, Tatiana Vilhelmová; durata: 92′

Il settimo ed ultimo lungometraggio in concorso alla 34° edizione del Bergamo Film Meeting è Home care, opera prima del cineasta ceco Slávek Horák, nonché film presentato dalla Repubblica Ceca agli Oscar 2016.

Vlasta è una donna di mezza età che vive in un piccolo paese della Moravia insieme al marito Lada, uomo tanto di buon cuore quanto anaffettivo. Ella lavora come infermiera a domicilio ed ha trascorso una vita intera a prendersi cura degli altri. Una sera, tornando a casa da lavoro, accetta un passaggio in moto da un conoscente ed i due hanno un incidente. Fortunatamente non accade nulla di grave, ma la donna, in seguito ad accertamenti, scoprirà di essere ormai malata da tempo e che non le resterà molto da vivere.

domaci-pece-homecareQuesto primo lungometraggio di Horák tratta argomenti forti e non sempre facili da gestire, quali la compassione verso il prossimo, la conoscenza di sé e la consapevolezza di stare per morire. Temi, questi, spesso già trattati da molti altri autori in passato, che, qui, vengono letti in modo del tutto particolare ed estremamente personale. Il realismo estremo – spesso caratteristica fondante della cinematografia dell’Est Europa – viene qui, in parte, abbandonato, al fine di conferire all’opera un tono leggero, addirittura fiabesco, pregno di quella sottile quanto tagliente ironia, di cui i paesi dell’Est sono, ormai, maestri. Ed ecco che ci troviamo di fronte ad un lungometraggio, sì, delicato e sentito, ma anche leggero, a tratti grottesco, che provoca nello spettatore quasi un effetto catartico, portandolo a ridere di fronte a situazioni decisamente drammatiche.

Con una regia pulita e priva di fronzoli, il film presenta un forte simbolismo: la natura, innanzitutto, strettamente collegata all’animo umano (in una delle scene finali, per esempio, vediamo la protagonista che dà fuoco ad un vecchio albero, distruggendo così, metaforicamente, il proprio passato, in modo da poter guardare avanti ed iniziare una nuova vita), e gli animali, parte integrante della narrazione (le rane, ad esempio, numerose nel villaggio – che hanno bisogno di una sorta di “sottopassaggio” per essere, in qualche modo, guidate nel loro percorso ed evitare di finire sulla strada principale – sono considerate, qui, alla stregua di alter ego della protagonista, anch’ella bisognosa di una guida per poter affrontare al meglio la malattia e prepararsi alla morte. Nella scena in cui Vlasta aiuterà una rana ad attraversare il sottopassaggio, infatti, capiamo che ella stessa è già venuta a conoscenza della strada per affrontare al meglio quel tanto che le resta da vivere).

home_care_2Una particolare nota di merito è da assegnare a Alena Mihulová, intensa protagonista del film, che, per questa sua straordinaria interpretazione, ha già vinto numerosi riconoscimenti.

Pur presentando, al suo interno, un’alternanza di scene significative e momenti decisamente più deboli, il lungometraggio di Horák è un prodotto semplice, onesto e ben riuscito, il quale evita eccessivi buonismi ed autocommiserazioni superflue e prevedibili. Non vediamo la morte, non vediamo – se non accennata di tanto in tanto – la sofferenza della donna e dei suoi cari, bensì il tutto si conclude con una grande festa con balli e canti – in occasione delle nozze della figlia della protagonista – simbolo di un nuovo io ritrovato – quello di Vlasta – oltre ad essere un gioioso omaggio alla vita.

VOTO: 7/10

Marina Pavido