Ricevo e volentieri pubblico
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Ricevo e volentieri pubblico
Di seguito, il calendario di aprile della RETE DEGLI SPETTATORI :
programma di A TUTTO SCHERMO:
ANTONIA dal 7 al 13 aprile Cineteca di Bologna Sala Cervi – 8 aprile il regista Ferdinando Cito Filomarino ha incontrato il pubblico
BANAT – il viaggio dal 7 al 13 aprile Cinema Europa di Bologna – 8 il regista Adriano Valerio ha incontrato il pubblico
BANAT – il viaggio dal 7 al 13 aprile Cinema Beltrade Milano
BANAT – il viaggio dal 14 aprile Cinema Postmodernissimo Perugia
ANTONIA 13 aprile Cinema Troisi San Donato Milanese
DUSTUR 14 aprile Cinema del Carbone Mantova, alla presenza del regista Marco Santarelli
ANTONIA dal 15 aprile Cinema Modernissimo Napoli – il 15 aprile il regista Ferdinando Cito Filomarino incontrerà il pubblico
ANTONIA 20 aprile Cinema Arlecchino Monte Urano in provincia di Fermo
BANAT – il viaggio 26 aprile Auditorium L’Aquila alla presenza del regista, Adriano Valerio
BANAT – il viaggio 27 aprile Cinema Astra Gubbio alla presenza del regista , Adriano Valerio
BANAT – il viaggio 29 aprile Cinema Arlecchino Monte Urano in provincia di Fermo alla presenza del regista, Adriano Valerio
Per il progetto FUORI ORARIO – I GRANDI CAPOLAVORI DEL CINEMA ITALIANO INCONTRANO LE SCUOLE
RETE DEGLI SPETTATORI IN COLLABORAZIONE CON L’RSS. ARCIMOVIE: 21 APRILE, PRESSO IL CINEMA PIERROT, NAPOLI, MARIO MARTONE INCONTRA GLI STUDENTI PER LA PROIEZIONE DI UOMINI CONTRO DI FRANCESCO ROSI
http://www.retedeglispettatori.it/
UNA SECONDA CHANCE AI FILM DI QUALITÀ PENALIZZATI DALLA DISTRIBUZIONE
La Rete degli Spettatori ha annunciato la sua attività per il 2016. Una giuria, composta da critici cinematografici ha selezionato 10 lungometraggi e 2 documentari, dalla Giuria dei Festival arriva un film per completare il programma di A TUTTO SCHERMO, inoltre con la collaborazione del Ministero dei Beni e Attività Culturali, del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Minerva Pictures sono stati annunciati i cinque film di FUORI ORARIO – I GRANDI CAPOLAVORI DEL CINEMA ITALIANO INCONTRANO LE SCUOLE e il progetto CINELIBRARY.
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Roma 21 gennaio- In una Casa del Cinema gremita di gente per dare l’ultimo saluto al maestro Ettore Scola, si è tenuta questa mattina la conferenza stampa della Rete degli Spettatori per presentare il programma delle attività 2016, che prenderanno il via nelle prossime settimane.
Non è stato irrispettoso, né controproducente parlare di cinema, del suo valore, di come farlo arrivare a più persone possibili, quindi alla sua fruizione nelle sale, nelle scuole e sulle piattaforme on demand, proprio perché tutto ciò produce cultura. Ettore Scola non è stato solo un grandissimo sceneggiatore e regista ma un uomo militante che si è battuto tutta la vita per portare avanti i valori della dignità, della coerenza, del rispetto dell’essere umano. E con i film che ha scritto, diretto per il cinema, ma anche il suo impegno in altre forme d’arte, ha sempre prodotto cultura alta e passione. Valori che fanno la differenza nella vita delle persone.
Con questa consapevolezza Valerio Jalongo, presidente della Rete degli Spettatori, ha aperto la mattinata con Laura Delli Colli (presidente SNGCI) e con Maria Pia Fusco e Paola Casella della Giuria dei critici, affermando che “questo incontro è un modo laico per condividere la stessa passione che Scola aveva per il cinema, per la cultura. E per rispettare il suo testamento: ‘al mio funerale voglio una festa fatta di inmmagini, musica, parole sul cinema’. E poi con Scola abbiamo lavorato insieme nel 2014 per dare una seconda chance al suo ultimo film, Che strano chiamarsi Federico” .
La Rete degli Spettatori, giunta al suo quinto anno di attività, è un’associazione culturale indipendente che si prefigge l’obiettivo di promuovere film italiani di qualità e di dare loro una seconda chance quando sono penalizzati dal mercato, di organizzare incontri tra autori e pubblico nelle sale cinematografiche e nelle scuole, di sostenere la comunicazione attraverso nuovi canali e piattaforme. Grazie al lavoro capillare di approfondimento svolto in questi anni, oggi la Rete degli Spettatori è un punto di riferimento per tutte quelle realtà che privilegiano la ricerca di nuovi linguaggi e tematiche, per le produzioni indipendenti, per i documentari di creazione. La politica culturale della Rete degli Spettatori nasce da un continuo confronto con tutti gli attori della filiera cinematografica – autori, produttori, distributori, esercenti, e spettatori – per meglio sostenere il cinema italiano. Questo progetto offre una seconda opportunità di fruizione a titoli di qualità distribuiti in modo inadeguato rispetto al loro valore. I film su cui la Rete degli Spettatori svolge la propria mission sono selezionati da una giuria di esperti di cinema che lavora in completa autonomia. Anche quest’anno la Rete degli Spettatori, in accordo con l’associazione 100autori, ha individuato i nomi di una giuria, competente e autonoma, di critici cinematografici che, dopo varie discussioni e votazioni, ha presentato film e documentari italiani per la Selezione 2016. Paola Casella giornalista e critica cinematografica di Mymovies, Maria Pia Fusco giornalista e critica cinematografica di la Repubblica, Paolo Mereghetti giornalista e critico cinematografico de Il Corriere della Sera, Giona A. Nazzaro giornalista e critico cinematografico per Il Manifesto, Micromega e FilmTv e Silvana Silvestri giornalista e critica cinematografica de Il Manifesto – hanno selezionato 10 film di finzione e 2 documentari, tra quelli presentati nei maggiori festival italiani (Torino, Roma, Venezia) o usciti in sala da giugno a novembre 2015 con meno di 100 copie, che saranno sostenuti nella promozione e diffusione nel 2016 dalla Rete. Alla selezione dei critici cinematografici si affianca un ulteriore titolo, indicato dalla giuria dei Festival. I festival inseriti in questa giuria sono: Festival dei Popoli, Festival di Torino, FilmMakerFest e Via Emilia@docfest.
I FILM SELEZIONATI per il programma A tutto schermo
Giuria dei critici cinematografici – Film di finzione: ANTONIA di Ferdinando Cito Filomarino; ARIANNA di Carlo Lavagna; BAGNOLI JUNGLE di Antonio Capuano; BANAT- IL VIAGGIO di Adriano Valerio; BELLA E PERDUTA di Pietro Marcello; LA BELLA GENTE di Ivano De Matteo; LES PONTS DE SARAJEVO di Leonardo Di Costanzo, Vincenzo Marra, Jean-Luc Godard, Aida Begic, Kamen Kalev, Isild Le Besco, Sergei Loznitsa, Ursula Meier, Cristi Puiu, Marc Recha, Angela Schanelec, Teresa Villaverde, Vladimir Perisic; NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari; PER AMOR VOSTRO di Giuseppe Gaudino; LA PRIMA LUCE di Vincenzo Marra.
Giuria dei critici cinematografici -Documentari – DUSTUR di Marco Santarelli; LOUSIANA di Roberto Minervini
Giuria dei Festival – L’INFINITA FABBRICA DEL DUOMO di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi
Nel corso della mattinata sono stati proiettati i tre cortometraggi vincitori della prima edizione del progetto: “1914-2014: Un anno lungo un secolo”, indetto dalla Rete degli Spettatori insieme al Ministero dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Istituto Roberto Rossellini, dedicato alle scuole secondarie di secondo grado italiane per commemorare il centenario della Prima Guerra Mondiale. I tre vincitori:
– Giorni di sangue ho passato a combattere realizzato dal Liceo Classico “Giambattista Brocchi” di Bassano del Grappa con la supervisione del tutor/regista Mario Brenta;
– Silenzio realizzato dal Liceo Scientifico “Albert Nobel” di Torre del Greco con la supervisione del tutor/regista Marco Turco;
– Il rimpianto dell’amarezza realizzato dal Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Molfetta con la supervisione del tutor/regista Edoardo Winspeare.
E’ stato inoltre presentato il progetto FUORI ORARIO, realizzato in collaborazione con Minerva Pictures, e finalizzato alla divulgazione della settima arte nelle scuole superiori, sono stati scelti i seguenti classici del cinema italiano:
Il progetto ha l’obiettivo di utilizzare il cinema come strumento di riflessione, approfondimento, conoscenza e sostegno all’attività didattica. I titoli selezionati per le scuole, saranno accompagnati e introdotti dagli autori che hanno aderito al progetto:
Roberto Andò, Sandro Baldoni, Mario Balsamo, Marco Bellocchio, Franco Bernini, Bernardo Bertolucci, Bruno Bigoni, Fabio Bonifacci, Mario Brenta, Francesco Bruni, Gianfranco Cabiddu, Francesco Calogero, Mimmo Calopresti, Antonio Capuano, Enrico Caria, Giorgia Cecere, Guido Chiesa Francesca Comencini, Alessandro Comodin, Ivan Cotroneo, Emanuele Crialese, Claudio Cupellini, Alessandro D’Alatri, Eleonora Danco, Emma Dante, Edoardo De Angelis, Massimiliano e Gianluca De Serio, Leonardo Di Costanzo, Anna Di Francisca, Luigi Faccini, Davide Ferrario, Linda Ferri, Agostino Ferrente, Michelangelo Frammartino, Daniele Gaglianone, Giuseppe Gagliardi, Marco Tullio Giordana, Claudio Giovannesi, Fabio Grassadonia, Filippo Gravino, Stefano Incerti, Guido Iuculano, Valerio Jalongo, Wilma Labate, Guido Lombardi, Daniele Luchetti, Andrea Manni, Mario Martone, Salvatore Mereu, Antonio Morabito, Francesco Munzi, Maurizio Nichetti, Gianfranco Pannone, Marco Pettenello, Antonio Piazza, Franco Piersanti, Alessandro Piva, Andrea Purgatori, Costanza Quatriglio, Stefano Reali, Marco Risi, Gualtiero Rossella, Alessandro Rossetto, Stefano Rulli, Domenico Saverni, Maurizio Sciarra, Andrea Segre, Paolo Sorrentino, Vittorio e Paolo Taviani, Maria Sole Tognazzi, Marco Turco, Daniele Vicari, Ferdinando Vicentini, Paolo Virzì, Edoardo Winspeare.
Sul rapporto cinema e scuola e sul programma A tutto schermo, sono intervenuti tra gli altri, il regista Daniele Luchetti, Andrea Purgatori, coordinatore nazionale 100autori e Piero De Chiara dell’AGCOM:
Luchetti: “Un film del passato ci può aiutare a conoscere meglio non solo la storia del cinema ma la storia del nostro Paese. Perché alcuni film sopravvivono brillantemente al passare del tempo e altri no? Di cosa ridevano gli italiani cinquanta o più anni fa? La Storia non è solo un elenco di eventi ma è un elenco di persone, è la mappa dello stato psicologico di un Paese. Quindi i film del passato – e quelli del presente – sono una miniera di piacere che tutti devono avere la possibilità di conoscere, in particolare i giovani attraverso la scuola. Il lavoro che svolge una associazione come la Rete degli Spettatori è quindi molto prezioso”.
Purgatori: “Le iniziative della Rete permettono al cinema di entrare nelle scuole e di tornare nelle sale e questi sono due punti fondamentali della vita di un film. Il cinema deve arrivare ad avere un ruolo istituzionale, riconosciuto nella scuola in Italia, prima che gli studenti francesi conoscano meglio Scola che quelli italiani. Abbiamo un patrimonio culturale, cinematografico pazzesco che disegna e racconta meglio di qualsiasi altra forma d’arte ad un giovane la storia del nostro Paese. Molti film hanno un’anima che sopravvive a tutto, alla loro uscita, al tempo che passa, agli eventi e sono un eccellente viatico per conoscere ed apprezzare i talenti che abbiamo avuto e che abbiamo ripercorrendo la storia italiana”.
De Chiara:“Nonostante o forse proprio perché il futuro imminente sarà quello di vedere sempre più famiglie italiane abbonarsi a piattaforme digitali – come Netflix e le sue concorrenti – che con una spesa mensile minima ti permettono di accedere ad un catalogo di film vastissimo che, il lavoro della Rete degli Spettatori, è sempre più pregnante. A mio avviso per tre motivi principalmente: 1) perché danno una seconda possibilità a film importanti, di valore, di qualità di essere visti in sala. Film che sono stati persi sia a causa di una pessima distribuzione e anche per la disaffezione della gente verso le sale cinematografiche. 2) il lavoro che la Rete fa con le sale cinematografiche: il rapporto con gli esercenti è importantissimo perché comunque vadano le cose la vita di un film in sala rimane centrale. Far arrivare i film nelle piccole province, in zone dove le attività culturali sono meno sviluppate è un beneficio enorme per il nostro Paese dato che il cinema rimane la forma di cultura più popolare che esista. 3) il rapporto con le scuole. E’ stato ribadito varie volte ma che il cinema arrivi nelle scuole è importantissimo. E’ lì che nascono gli spettatori, che si forma una persona e quindi è linfa vitale per l’Italia”.
CINELIBRARY
Per facilitare la diffusione delle opere selezionate e valorizzare l’immagine dei loro autori sia sul web che in sala, dallo scorso anno la Rete degli Spettatori ha intrapreso il progetto Cinelibrary. Si tratta di un archivio formato da video di approfondimento dedicati ai film inseriti nella selezione e da presentare prima del film o durante la navigazione sul sito con notizie, curiosità, aneddoti, informazioni sul girato e interviste agli autori. Grazie alla vasta connettività prodotta dal passaggio al digitale i materiali della Cinelibrary possono diventare un ottimo strumento di promozione del cinema italiano e dei suoi autori, utile a colmare quel gap di visibilità che ne condiziona spesso e volentieri l’attrazione verso il pubblico e la diffusione in sala.
Rete degli Spettatori
Lungotevere Flaminio, 26
00196 Roma
tel. 06.95214409 / fax 06.95214408
e-mail: info@retedeglispettatori.it
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Ricevo e volentieri pubblico
UNA SECONDA CHANCE AI FILM DI QUALITÀ PENALIZZATI DALLA DISTRIBUZIONE
La Rete degli Spettatori ha annunciato la sua attività per il 2016. Una giuria, composta da critici cinematografici ha selezionato 10 lungometraggi e 2 documentari, dalla Giuria dei Festival arriva un film per completare il programma di A TUTTO SCHERMO, inoltre con la collaborazione del Ministero dei Beni e Attività Culturali, del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Minerva Pictures sono stati annunciati i cinque film di FUORI ORARIO – I GRANDI CAPOLAVORI DEL CINEMA ITALIANO INCONTRANO LE SCUOLE e il progetto CINELIBRARY.
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Roma 21 gennaio- In una Casa del Cinema gremita di gente per dare l’ultimo saluto al maestro Ettore Scola, si è tenuta questa mattina la conferenza stampa della Rete degli Spettatori per presentare il programma delle attività 2016, che prenderanno il via nelle prossime settimane.
Non è stato irrispettoso, né controproducente parlare di cinema, del suo valore, di come farlo arrivare a più persone possibili, quindi alla sua fruizione nelle sale, nelle scuole e sulle piattaforme on demand, proprio perché tutto ciò produce cultura. Ettore Scola non è stato solo un grandissimo sceneggiatore e regista ma un uomo militante che si è battuto tutta la vita per portare avanti i valori della dignità, della coerenza, del rispetto dell’essere umano. E con i film che ha scritto, diretto per il cinema, ma anche il suo impegno in altre forme d’arte, ha sempre prodotto cultura alta e passione. Valori che fanno la differenza nella vita delle persone.
Con questa consapevolezza Valerio Jalongo, presidente della Rete degli Spettatori, ha aperto la mattinata con Laura Delli Colli (presidente SNGCI) e con Maria Pia Fusco e Paola Casella della Giuria dei critici, affermando che “questo incontro è un modo laico per condividere la stessa passione che Scola aveva per il cinema, per la cultura. E per rispettare il suo testamento: ‘al mio funerale voglio una festa fatta di inmmagini, musica, parole sul cinema’. E poi con Scola abbiamo lavorato insieme nel 2014 per dare una seconda chance al suo ultimo film, Che strano chiamarsi Federico” .
La Rete degli Spettatori, giunta al suo quinto anno di attività, è un’associazione culturale indipendente che si prefigge l’obiettivo di promuovere film italiani di qualità e di dare loro una seconda chance quando sono penalizzati dal mercato, di organizzare incontri tra autori e pubblico nelle sale cinematografiche e nelle scuole, di sostenere la comunicazione attraverso nuovi canali e piattaforme. Grazie al lavoro capillare di approfondimento svolto in questi anni, oggi la Rete degli Spettatori è un punto di riferimento per tutte quelle realtà che privilegiano la ricerca di nuovi linguaggi e tematiche, per le produzioni indipendenti, per i documentari di creazione. La politica culturale della Rete degli Spettatori nasce da un continuo confronto con tutti gli attori della filiera cinematografica – autori, produttori, distributori, esercenti, e spettatori – per meglio sostenere il cinema italiano. Questo progetto offre una seconda opportunità di fruizione a titoli di qualità distribuiti in modo inadeguato rispetto al loro valore. I film su cui la Rete degli Spettatori svolge la propria mission sono selezionati da una giuria di esperti di cinema che lavora in completa autonomia. Anche quest’anno la Rete degli Spettatori, in accordo con l’associazione 100autori, ha individuato i nomi di una giuria, competente e autonoma, di critici cinematografici che, dopo varie discussioni e votazioni, ha presentato film e documentari italiani per la Selezione 2016. Paola Casella giornalista e critica cinematografica di Mymovies, Maria Pia Fusco giornalista e critica cinematografica di la Repubblica, Paolo Mereghetti giornalista e critico cinematografico de Il Corriere della Sera, Giona A. Nazzaro giornalista e critico cinematografico per Il Manifesto, Micromega e FilmTv e Silvana Silvestri giornalista e critica cinematografica de Il Manifesto – hanno selezionato 10 film di finzione e 2 documentari, tra quelli presentati nei maggiori festival italiani (Torino, Roma, Venezia) o usciti in sala da giugno a novembre 2015 con meno di 100 copie, che saranno sostenuti nella promozione e diffusione nel 2016 dalla Rete. Alla selezione dei critici cinematografici si affianca un ulteriore titolo, indicato dalla giuria dei Festival. I festival inseriti in questa giuria sono: Festival dei Popoli, Festival di Torino, FilmMakerFest e Via Emilia@docfest.
I FILM SELEZIONATI per il programma A tutto schermo
Giuria dei critici cinematografici – Film di finzione: ANTONIA di Ferdinando Cito Filomarino; ARIANNA di Carlo Lavagna; BAGNOLI JUNGLE di Antonio Capuano; BANAT- IL VIAGGIO di Adriano Valerio; BELLA E PERDUTA di Pietro Marcello; LA BELLA GENTE di Ivano De Matteo; LES PONTS DE SARAJEVO di Leonardo Di Costanzo, Vincenzo Marra, Jean-Luc Godard, Aida Begic, Kamen Kalev, Isild Le Besco, Sergei Loznitsa, Ursula Meier, Cristi Puiu, Marc Recha, Angela Schanelec, Teresa Villaverde, Vladimir Perisic; NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari; PER AMOR VOSTRO di Giuseppe Gaudino; LA PRIMA LUCE di Vincenzo Marra.
Giuria dei critici cinematografici -Documentari – DUSTUR di Marco Santarelli; LOUSIANA di Roberto Minervini
Giuria dei Festival – L’INFINITA FABBRICA DEL DUOMO di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi
Nel corso della mattinata sono stati proiettati i tre cortometraggi vincitori della prima edizione del progetto: “1914-2014: Un anno lungo un secolo”, indetto dalla Rete degli Spettatori insieme al Ministero dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Istituto Roberto Rossellini, dedicato alle scuole secondarie di secondo grado italiane per commemorare il centenario della Prima Guerra Mondiale. I tre vincitori:
– Giorni di sangue ho passato a combattere realizzato dal Liceo Classico “Giambattista Brocchi” di Bassano del Grappa con la supervisione del tutor/regista Mario Brenta;
– Silenzio realizzato dal Liceo Scientifico “Albert Nobel” di Torre del Greco con la supervisione del tutor/regista Marco Turco;
– Il rimpianto dell’amarezza realizzato dal Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Molfetta con la supervisione del tutor/regista Edoardo Winspeare.
E’ stato inoltre presentato il progetto FUORI ORARIO, realizzato in collaborazione con Minerva Pictures, e finalizzato alla divulgazione della settima arte nelle scuole superiori, sono stati scelti i seguenti classici del cinema italiano:
Il progetto ha l’obiettivo di utilizzare il cinema come strumento di riflessione, approfondimento, conoscenza e sostegno all’attività didattica. I titoli selezionati per le scuole, saranno accompagnati e introdotti dagli autori che hanno aderito al progetto:
Roberto Andò, Sandro Baldoni, Mario Balsamo, Marco Bellocchio, Franco Bernini, Bernardo Bertolucci, Bruno Bigoni, Fabio Bonifacci, Mario Brenta, Francesco Bruni, Gianfranco Cabiddu, Francesco Calogero, Mimmo Calopresti, Antonio Capuano, Enrico Caria, Giorgia Cecere, Guido Chiesa Francesca Comencini, Alessandro Comodin, Ivan Cotroneo, Emanuele Crialese, Claudio Cupellini, Alessandro D’Alatri, Eleonora Danco, Emma Dante, Edoardo De Angelis, Massimiliano e Gianluca De Serio, Leonardo Di Costanzo, Anna Di Francisca, Luigi Faccini, Davide Ferrario, Linda Ferri, Agostino Ferrente, Michelangelo Frammartino, Daniele Gaglianone, Giuseppe Gagliardi, Marco Tullio Giordana, Claudio Giovannesi, Fabio Grassadonia, Filippo Gravino, Stefano Incerti, Guido Iuculano, Valerio Jalongo, Wilma Labate, Guido Lombardi, Daniele Luchetti, Andrea Manni, Mario Martone, Salvatore Mereu, Antonio Morabito, Francesco Munzi, Maurizio Nichetti, Gianfranco Pannone, Marco Pettenello, Antonio Piazza, Franco Piersanti, Alessandro Piva, Andrea Purgatori, Costanza Quatriglio, Stefano Reali, Marco Risi, Gualtiero Rossella, Alessandro Rossetto, Stefano Rulli, Domenico Saverni, Maurizio Sciarra, Andrea Segre, Paolo Sorrentino, Vittorio e Paolo Taviani, Maria Sole Tognazzi, Marco Turco, Daniele Vicari, Ferdinando Vicentini, Paolo Virzì, Edoardo Winspeare.
Sul rapporto cinema e scuola e sul programma A tutto schermo, sono intervenuti tra gli altri, il regista Daniele Luchetti, Andrea Purgatori, coordinatore nazionale 100autori e Piero De Chiara dell’AGCOM:
Luchetti: “Un film del passato ci può aiutare a conoscere meglio non solo la storia del cinema ma la storia del nostro Paese. Perché alcuni film sopravvivono brillantemente al passare del tempo e altri no? Di cosa ridevano gli italiani cinquanta o più anni fa? La Storia non è solo un elenco di eventi ma è un elenco di persone, è la mappa dello stato psicologico di un Paese. Quindi i film del passato – e quelli del presente – sono una miniera di piacere che tutti devono avere la possibilità di conoscere, in particolare i giovani attraverso la scuola. Il lavoro che svolge una associazione come la Rete degli Spettatori è quindi molto prezioso”.
Purgatori: “Le iniziative della Rete permettono al cinema di entrare nelle scuole e di tornare nelle sale e questi sono due punti fondamentali della vita di un film. Il cinema deve arrivare ad avere un ruolo istituzionale, riconosciuto nella scuola in Italia, prima che gli studenti francesi conoscano meglio Scola che quelli italiani. Abbiamo un patrimonio culturale, cinematografico pazzesco che disegna e racconta meglio di qualsiasi altra forma d’arte ad un giovane la storia del nostro Paese. Molti film hanno un’anima che sopravvive a tutto, alla loro uscita, al tempo che passa, agli eventi e sono un eccellente viatico per conoscere ed apprezzare i talenti che abbiamo avuto e che abbiamo ripercorrendo la storia italiana”.
De Chiara:“Nonostante o forse proprio perché il futuro imminente sarà quello di vedere sempre più famiglie italiane abbonarsi a piattaforme digitali – come Netflix e le sue concorrenti – che con una spesa mensile minima ti permettono di accedere ad un catalogo di film vastissimo che, il lavoro della Rete degli Spettatori, è sempre più pregnante. A mio avviso per tre motivi principalmente: 1) perché danno una seconda possibilità a film importanti, di valore, di qualità di essere visti in sala. Film che sono stati persi sia a causa di una pessima distribuzione e anche per la disaffezione della gente verso le sale cinematografiche. 2) il lavoro che la Rete fa con le sale cinematografiche: il rapporto con gli esercenti è importantissimo perché comunque vadano le cose la vita di un film in sala rimane centrale. Far arrivare i film nelle piccole province, in zone dove le attività culturali sono meno sviluppate è un beneficio enorme per il nostro Paese dato che il cinema rimane la forma di cultura più popolare che esista. 3) il rapporto con le scuole. E’ stato ribadito varie volte ma che il cinema arrivi nelle scuole è importantissimo. E’ lì che nascono gli spettatori, che si forma una persona e quindi è linfa vitale per l’Italia”.
CINELIBRARY
Per facilitare la diffusione delle opere selezionate e valorizzare l’immagine dei loro autori sia sul web che in sala, dallo scorso anno la Rete degli Spettatori ha intrapreso il progetto Cinelibrary. Si tratta di un archivio formato da video di approfondimento dedicati ai film inseriti nella selezione e da presentare prima del film o durante la navigazione sul sito con notizie, curiosità, aneddoti, informazioni sul girato e interviste agli autori. Grazie alla vasta connettività prodotta dal passaggio al digitale i materiali della Cinelibrary possono diventare un ottimo strumento di promozione del cinema italiano e dei suoi autori, utile a colmare quel gap di visibilità che ne condiziona spesso e volentieri l’attrazione verso il pubblico e la diffusione in sala.
Rete degli Spettatori
Lungotevere Flaminio, 26
00196 Roma
tel. 06.95214409 / fax 06.95214408
e-mail: info@retedeglispettatori.it
Website: http://www.retedeglispettatori.it/
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Ricevo e volentieri pubblico
USA E GETTA
scarti, ricordi e ri-narrazioni
dell’immagine cinematografica nell’era digitale
tre giorni di incontri a cura di Angela Prudenzi e Mario Sesti
22-23-24 gennaio a Casa del Cinema
marechiarofilm, in collaborazione con Casa del Cinema, presenta tre giorni di incontri, proiezioni e riflessioni su che cos’è il found footage e su come si sono evoluti nel corso del tempo il suo utilizzo e la sua teorizzazione.
Che provenga da archivi, da film hollywoodiani, da home movies o dal repertorio di attualità, ogni immagine può essere presa, smontata, rimontata e risignificata.
Nell’era digitale il found footage diventa pratica costante nella nostra vita quotidiana in cui le immagini vengono riutilizzate non solo dai professionisti del cinema ma anche a livello amatoriale. USA E GETTA offre quindi interessanti spunti di riflessione sulla natura dell’immagine e sull’evoluzione del linguaggio cinematografico. Fino ad arrivare al film partecipato di marechiarofilm che nasce dal desiderio di un cinema sostenibile e solidale in cui le stesse immagini possono servire diverse narrazioni.
Attraverso la visione di film, documentari, materiali reperiti sulla rete, l’incontro con autori che hanno utilizzato in varie forme il found footage, critici che lo hanno teorizzato e analizzato, responsabili dei più importanti archivi nazionali e docenti delle scuole di cinema e delle università, Usa e getta si propone di allargare la sua riflessione su quanto la consapevolezza della potenzialità di rielaborazione soggettiva dell’immagine possa portare a ripensare il linguaggio e le modalità di fare cinema per realizzare opere che siano più rappresentative e adeguate alla realtà che ci circonda.
Interverranno: Maria Pia Ammirati, Marco Bertozzi, Daniela Brogi, Antonietta De Lillo, Virginia Eleuteri Serpieri, Roberto Faenza, Agostino Ferrente, Ilaria Fraioli, Claudio Giapponesi, Giorgio Gosetti, Ilaria Jovine, Francesco Linguiti, Pietro Montani, Mazzino Montinari, Aglaia Mora, Emiliano Morreale, Susanna Nicchiarelli, Gabriele Niola, Anna Maria Pasetti, Antonio Pezzuto, Giovanni Piperno, Angela Prudenzi, Costanza Quatriglio, Giacomo Ravesi, Roland Sejko, Mario Sesti, Luca Scivoletto, Daniele Vicari.
PROGRAMMA USA E GETTA
a cura di Angela Prudenzi e Mario Sesti
22-23-24 gennaio a Casa del Cinema – sala Kodak
venerdì 22 gennaio
FILM D’ARCHIVIO E FILM DI FOUND FOOTAGE
– 10:30 La pazza della porta accanto di Antonietta De Lillo – 2013, 52’
– 11:30 Ogni sedia ha il suo rumore di Antonietta De Lillo – 1995, 25’
– 12:00 Introduzione dei curatori Angela Prudenzi e Mario Sesti
Introduzione di Antonietta De Lillo, fondatrice di marechiarofilm
Interventi
Marco Bertozzi, Storia e storie del cinema riciclato
Francesco Linguiti, Uso intermediale dei materiali d’archivio
Emiliano Morreale, Archivi: Cineteca Nazionale
– 13:30/14:30 pausa
– 14:30 My Sister is a Painter di Virginia Eleuteri Serpieri – 2014, 37’
– 15:10 La voce di Berlinguer di Mario Sesti e Teho Teardo – 2013, 20’
– 15:30 Incontro con Maria Pia Ammirati, Virginia Eleuteri Serpieri, Roberto Faenza, Claudio Giapponesi, Mario Sesti, Daniele Vicari
– 17:30 Bambini nel tempo di Roberto Faenza e Filippo Macelloni – 2015, 60’
– 18:30 La nave dolce di Daniele Vicari – 2012, 90’
sabato 23 gennaio
LA NOSTRA STORIA
– 9:30 Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno – 2013, 88’
– 11:00 Intervista a mia madre di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno –
2000, 52’ – 12:00 InterventiPietro Montani, Teorie del found footage
Gabriele Niola, Il found footage nella rete
Roland Sejko, Archivi: Archivio Storico Istituto Luce
durante gli interventi sarà mostrato
Simmetrie Vol. V Echi di luce di Roland Sejko – 9’
– 13:30/14:30 pausa
– 14:30 Un’ora sola ti vorrei di Alina Marazzi – 2002, 55’
– 15:30 Incontro con Agostino Ferrente, Ilaria Fraioli, Susanna Nicchiarelli, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Roland Sejko
– 17:30 Per tutta la vita di Susanna Nicchiarelli – 2014, 52’
– 18:30 87 ore di Costanza Quatriglio – 2015, 75’
domenica 24 gennaio
CHE COS’E’ IL FILM PARTECIPATO
incontri introdotti da Mazzino Montinari e Antonio Pezzuto
– 15:00 breve cronologia del film partecipato di marechiarofilm
dalla clip di lancio del primo progetto Il pranzo di Natale (dicembre 2010), attraverso estratti del primo e del secondo film, Oggi insieme domani anche (in uscita nel 2016) fino alla clip di lancio del progetto in corso L’uomo e la Bestia
– 15:30 Incontro con Antonietta De Lillo introdotto da Daniela Brogi
che cos’è il film partecipato, come e perché nasce
I protagonisti dei due film partecipati di marechiarofilm
Anna Maria Pasetti, critica, coordinamento artistico
Giovanni Piperno, regista, coordinamento artistico
Luca Scivoletto, documentaristi 100autori
Aglaia Mora, attrice, partecipante e coordinamento artistico
Ilaria Jovine, regista, vincitrice del workshop presso la Casa del Cinema sul secondo film partecipato
Giacomo Ravesi, MoliseCinema, studioso di cinema e partecipante all’inchiesta collettiva L’amore è un noceto
Alice Mariani, redazione marechiarofilm
– 17:30 Chiusura degli incontri
Giorgio Gosetti, Direttore di Casa del Cinema, Angela Prudenzi e Mario Sesti
breve presentazione di Oggi insieme domani anche – film partecipato, nell’ambito della rassegna ItaliaDoc a cura di Maurizio Di Rienzo (ore 18:00, sala Volonté)
Ricevo e volentieri pubblico
LUCE CINECITTÀ e L’AMERICAN CINEMATHEQUE
presentano
CINEMA ITALIAN STYLE
10 ANNI DI CINEMA ITALIANO A LOS ANGELES
13-18 Novembre 2014
In apertura Paolo Virzì e Il capitale umano
candidato italiano agli Oscar®2014
e
a 25 anni dalla sua realizzazione: anteprima mondiale del restauro di Nuovo Cinema Paradiso
alla presenza di Giuseppe Tornatore
introdotto da Danny DeVito
Dieci film in rassegna, incontri con registi e interpreti, documentari,
la mostra “25 years in Cinema Paradiso”, i 90 anni di Istituto Luce
Los Angeles, 7 novembre 2014 – ‘Special edition’ per Cinema Italian Style, dal 13 al 18 Novembre a Los Angeles con film, documentari e incontri ma, soprattutto, una dedica speciale ad un produttore leggendario: Franco Cristaldi e l’omaggio ad uno dei suoi capolavori: Nuovo Cinema Paradiso (Gran Prix della Giuria a Cannes e Premio Oscar® per il miglior film straniero) di Giuseppe Tornatore, il regista premio Oscar® molto amato anche a Hollywood. Il restauro digitale, realizzato grazie al supporto di Dolce e Gabbana, in collaborazione con Luce Cinecittà e la Cineteca di Bologna, sarà presentato in anteprima mondiale il 10 Novembre nello storico Egyptian Theatre, all’interno dell’AFI Fest 2014 presented by Audi. L’attore Danny DeVito, appassionato di cinema italiano, introdurrà l’evento.
Il programma ufficiale di Cinema Italian Style prende il via la sera del 13 Novembre, sempre nel prestigioso Egyptian Theatre , il tempio dei primi red carpet hollywoodiani, con la proiezione de Il capitale umano di Paolo Virzì, che apre così ufficialmente a Hollywood la corsa verso l’ Oscar® per il migliore film straniero. Il regista e la giovane scoperta e Nastro d’Argento come migliore attrice rivelazione dell’anno, Matilde Gioli, presenzieranno alla proiezione.
Cinema Italian Style presenterà poi fino al 18 all’Aero Theatre di Santa Monica, sala cult dell’American Cinematheque, altri 10 titoli, nella selezione, curata da Laura Delli Colli insieme a Gwen Deglise dell’American Cinematheque, che offre al pubblico e alla stampa specializzata di Los Angeles la sintesi di una stagione importante e ricca di affermazioni non solo nazionali.
”Si tratta di film che, soprattutto agli occhi del pubblico americano, indagano il rapporto tra famiglia e società italiana” spiega Laura Delli Colli “capaci per questo di incuriosire e conquistare stampa e spettatori esteri, a cominciare da Le meraviglie di Alice Rohrwacher premiato a Cannes e Anime nere di Francesco Munzi, uno dei titoli più apprezzati all’ultima Mostra di Venezia.
La vita quotidiana del Paese sarà raccontata al pubblico americano dallo sguardo di Gabriele Salvatores in Italy in a Day e dal ‘film caso’ di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno Le cose belle, nelle particolari emozioni di un drama comedy ricco di umanità: Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek o nella semplicità di un ritratto femminile e familiare dai toni delicati e insoliti di In grazia di Dio di Edoardo Winspeare. Il complesso rapporto tra padre e figlio, fino ad una deriva di follia, viene indagato da un maestro amato anche negli States come Pupi Avati, con Un ragazzo d’oro. Ampio spazio anche per la più originale commedia contemporanea: La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto ‘Pif’, Song’e Napule dei Manetti Bros e Smetto quando voglio di Sydney Sibilia”.
La selezione sarà accompagnata da una delegazione di rilievo di autori, protagonisti e produttori, che presenzieranno agli incontri con stampa e pubblico di Los Angeles: i registi Giuseppe Tornatore, Paolo Virzì, Ferzan Ozpetek, Francesco Munzi, Pif e Agostino Ferrente, gli attori Matilde Gioli e Francesco Scianna. Con loro nel nome dell’Italian Style, anche una firma prestigiosa come il direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani, a cui sarà attribuito, insieme a Giuseppe Tornatore, il Cinema Italian Style Award 2014. Franca Sozzani sarà inoltre la protagonista di un incontro con gli studenti della prestigiosa Università di Stanford sul tema “Moda e Cinema” all’interno del programma “Fashion at Stanford”, il primo appuntamento di una serie di incontri organizzati dalla prestigiosa università insieme a Luce Cinecittà.
Come ogni anno Cinema italian Style sarà presente all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles che ospiterà iniziative che ne arricchiscono e approfondiscono il programma:
DOCUMENTARI:
Dal 12 Novembre (e fino al 21) prende il via anche la selezione di documentari sui protagonisti del cinema italiano: Franco Cristaldi e il suo Cinema ‘Paradiso’ di Massimo Spano, Donne nel mito: Sophia racconta la Loren (al quale sarà abbinato anche Walt Disney e l’Italia – Una storia d’amore) di Marco Spagnoli, I Tarantiniani di Steve della Casa e Maurizio Tedesco, Nastro d’Argento per il miglior documentario sul cinema 2014 dei Giornalisti Cinematografici Italiani. Un programma particolare, sempre ella sezione dedicata ai documentari, è invece dedicata ad un compleanno speciale: i primi 90 anni dell’Istituto Luce, attraverso titoli come Sul Vulcano di Gianfranco Pannone, Lo sguardo del Luce di Carlo Di Carlo, Me ne frego! di Vanni Gandolfo da un’idea di Valeria Della Valle, L’arte della felicità di Alessandro Rak e il nuovo film di Felice Farina Patria ai quali si aggiungeranno alcuni episodi di 9×10 Novanta, realizzati da altrettanti giovani registi utilizzando materiali dell’archivio Luce.
MOSTRA:
Sempre Il 12 Novembre (e fino al 15 gennaio, 2015), taglio del nastro per la Mostra ‘25 anni nel Paradiso del Cinema’: un viaggio introspettivo attraverso alcuni rari materiali pubblicitari provenienti da tutte le parti del mondo. Per la prima volta, inoltre, saranno esposti i disegni inediti dell’edificio di Nuovo Cinema Paradiso, insieme ai costumi di scena originali creati da Beatrice Bordone. Sara anche presente uno scorcio del “dietro le quinte” del lavoro grafico di Elena Green per la realizzazione del suo famoso segnale luminoso, Cinema Paradiso, diventato in seguito una vera e propria icona del film, abiti di scena usati nel film, e molto altro materiale dall’archivio personale di Giuseppe Tornatore, incluso il manoscritto originale del film.
IN TRASFERTA A SEATTLE:
Dopo tre edizioni di successo, Luce Cinecittà ed il Seattle International Film Festival rinnovano la partnership per presentare insieme Cinema italian Style in Seattle, dal 14 al 20 novembre la ‘trasferta’ della rassegna che porta titoli e talents, dopo il debutto a Los Angeles, in una delle realtà più vitali del panorama cinematografico americano.
Cinema Italian Style 2014 è realizzata da Luce Cinecittà e l’American Cinematheque, con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali– Direzione Generale Cinema; Bonato Milano 1960, Leading Hotels of the World. Sponsor tecnico: Rossano Ferretti. Media partners: Variety e L’Uomo Vogue. In collaborazione con Italian Trade Commission e l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles.
Con il Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Los Angeles.
Organizzazione generale: Camilla Cormanni per Luce Cinecttà e Gwen Deglise per l’American Cinematheque.
Per ulteriori informazioni:
Ricevo e volentieri pubblico
9-10 ottobre
Ottobre africano in Cineteca
Giunto alla sua dodicesima edizione, il festival Ottobre Africano tocca per il secondo anno consecutivo anche Roma, con una serie di eventi e spettacoli che investono le culture africane a 360 gradi, tra cui una “due giorni” al Cinema Trevi organizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale.
Nato a Parma su iniziativa dell’Associazione di promozione sociale “Le Réseau”, creata per favorire la reciproca conoscenza e la collaborazione fra immigrati e italiani e la convivenza fondata su rispetto, comunicazione e scambio culturale, Ottobre Africano continua a porsi come un festival delle culture e delle sinergie, itinerante e multidisciplinare, grazie all’impegno e alla passione di Cleophas Adrien Dioma.
Un’occasione da non perdere per riscoprire capolavori premiati ai festival internazionali, tra cui il Fespaco, il più antico festival di cinema creato nel continente africano, insieme alle JCC di Tunisi.
E momenti di riflessione sulla musica e sulle culture africane, oltre che sul presente e sul futuro del cinema africano e afrodiscendente in Italia.
Per maggiori informazioni: www.ottobreafricano.org
Rassegna a ingresso gratuito
giovedì 9 ottobre
Una serata all’insegna dei capolavori e dei grandi autori del cinema africano e di uno sguardo sul passato, presente e futuro del cinema afrodiscendente in Italia e nel mondo.
ore 17.00 omaggio al FESPACO
in collaborazione con l’ambasciata del Burkina Faso a Roma
a seguire Tey di Alain Gomis (Aujourd’hui, 2012, 86’)
Senegal, ai nostri giorni. La voce di un griot narra la storia di Satché, un giovane tornato in patria dopo che era stato inviato negli Stati Uniti per studiare. È un giorno particolare per lui: entro sera morirà. La madre e i parenti sono al contempo disperati e orgogliosi di questa consapevolezza e lasciano che Satché compia un percorso (attraverso le strade della città che ben conosce) in cui ritroverà sia persone che lo amano sia quelli che ne criticano l’operato. Giungerà infine dalla moglie e dai figli ancora in età infantile. Lì attenderà che arrivi la sua ultima ora. Con un indimenticabile Saul Williams, il film ha vinto l’Etalon d’Or all’ultima edizione del Fespaco, nel 2013.
In collaborazione con il COE di Milano – Versione originale con sottotitoli in italiano
ore 19.00 Presentazione della campagna di crowdfunding per il documentario Blaxploitalian di Fred Kuwornu, sulla presenza e la rappresentazione degli africani e degli afrodiscendenti nel cinema italiano, con proiezione del trailer.
Incontro con Daniela Ricci
a seguire Imaginaires en exil. Cinq cinéastes d’Afrique se racontent di Daniela Ricci (2013, 53’)
Newton Aduaka, John Akomfrah, Haile Gerima, Dani Kouyaté e Jean Odoutan, cinque grandi registi afrodiscendenti, si raccontano: i loro percorsi artistici e personali da Parigi a Washington, da Ouagadougou a Londra, passando per Uppsala e Ouidah. Le loro lotte e il loro quotidiano risuonano con le sequenze dei loro film, i cui personaggi e situazioni sono l’espressione delle loro identità complesse. Attraverso lo sguardo di questi cinque cineasti, costantemente alla ricerca di un equilibrio tra le diverse culture, le maschere cadono e i miti si fracassano!
Versione originale con sottotitoli in italiano
ore 21.00 Incontro con Gianpaolo Bucci e Beatrice Ngalula Kabutakapua
a seguire (In)visible Cities di Gianpaolo Bucci e Beatrice Ngalula Kabutakapua (2014, 65’)
Questa è una storia che non ha fine. Inizia con una giovane donna, una guida di nome Beatrice. Beatrice è nata in Italia, ma il colore della sua pelle ha sempre richiamato all’attenzione di tutti la sua origine africana. Questa è la storia del suo viaggio alla ricerca delle sue radici. Per farlo non torna nel continente dal quale partirono i suoi genitori, ma va alla ricerca di altri “come lei”, seconde generazioni e migranti. E nel suo viaggio attraversa Cardiff, Los Angeles, New York e Istanbul. Come spiegano i due registi, (In)visible Cities «nasce come progetto indipendente e autofinanziato, fuori dal coro, con due obiettivi: raccontare i migranti africani in 13 città del mondo da un nuovo punto di vista; sfidare i canoni del giornalismo e del documentario».
Anteprima italiana – Versione originale con sottotitoli in italiano
venerdì 10 ottobre
Una finestra sulla cultura, il cinema e la musica dell’Africa lusofona e della diaspora.
In collaborazione con le ambasciate dell’Angola, di Capo Verde, del Mozambico e del Brasile a Roma.
ore 17.00 Mini aperitivo e conferenza di presentazione della serata
presentazione del libro e del (video) montaggio di Marco Boccitto
Capo Verde – un luogo a parte. Storie e musiche migranti di un arcipelago africano (Exòrma, 2013)
Capo Verde non è verde: un arcipelago di dieci isole dove non piove mai. Isole dal cuore africano davanti a un dito di spelacchiata terra senegalese che le indicava già ai navigatori portoghesi del Cinquecento. Nel tempo, dalle isole di Capo Verde, l’emigrazione ha sparpagliato nel mondo molta più gente di quanta ne sia rimasta; e con la gente, la musica. La musica capoverdiana, la sua storia e i suoi colori. La voce della “diva a piedi nudi” Cesária Évora, la poesia del grande Eugénio Tavares, B.Leza, Bana e tutti gli altri. Un viaggio narrato tra ritmi e canzoni che racconta della morna, del “poeta senza tante parole”, di finaçon e coladera, della colonna sonora di Capo Verde oggi
intervento musicale capoverdiano
ore 19.00 presentazione del progetto Axé
Il Projeto Axé nasce e si sviluppa in Brasile, a Salvador (Bahia), per iniziativa di un fiorentino, Cesare de Florio La Rocca, nel 1990. Una delle grandi realizzazioni è l’approvazione dello Statuto del bambino e dell’adolescente, nello stesso 1990, un documento di grande valore anche simbolico: il Brasile, dove il fenomeno dei bambini di strada, dello sfruttamento e della violenza sui minori è un problema gravissimo e antico, è stato anche il primo paese a dotarsi di uno strumento etico e giuridico per la tutela dei bambini. Iniziato come attività di Educazione di Strada, ovvero con educatori che lavorano direttamente nelle strade, successivamente, anche in base all’esperienza pratica e partendo dalle esigenze degli educandi stessi, il progetto ha creato spazi educativi e unità di accoglienza centrati su moda, stampa, danza, capoeira, musica, ecc.
a seguire ArtEducazione – Il cammino della cittadinanza di Paola Raguzzi e Nathalie Signorini (2012, 22’)
Il documentario illustra e mostra nella pratica i principi dell’artEducazione e della pedagogia del desiderio adottati da Projeto Axé a Salvador de Bahia per il recupero dei bambini e dei ragazzi di strada. In 22 anni di attività, Projeto Axé ha portato a una nuova vita circa 18.000 bambini, con una percentuale dell’85% di successo.
Versione originale con sottotitoli in italiano
ore 21.00 Por aqui tudo bem di Pocas Pascoal (Angola/Portogallo, 2011, 93’)
Alla fine dell’estate 1980, Maria e Alda, due sorelle di 16 e 17 anni, si rifugiano a Lisbona per fuggire dalla guerra in Angola. Del padre, rapito quattro anni prima, non si sa nulla. Sopravvivendo senza denaro, tra dormitori e incontri casuali, Maria e Alda aspettano, inutilmente, il ritorno della madre dall’Angola. Premio Unione Europea al Fespaco 2013, Premio per il Miglior lungometraggio a Los Angeles Film Festival e TAP Award al Miglior film in lingua portoghese al Festival IndieLisboa.
In collaborazione con il COE di Milano – Versione originale con sottotitoli in italiano
11-12 ottobre
L’Italia si racconta
L’Italia è immersa da anni in una modifica profonda: fatti originati da una storia lunga e complessa agiscono insieme a elementi provenienti dall’esterno della nostra società. L’Italia si racconta nasce da questa consapevolezza. Le eterne questioni del rapporto tra eros e amore, il peso di un passato che stentiamo a elaborare, le contraddizioni di una società ormai definitivamente aperta che non può più chiudersi nei suoi confini, le difficoltà dei nostri figli nel rapporto con la vita, il rapporto sempre più difficile con il potere e la responsabilità. Il Luce è orgoglioso di offrire, con l’aiuto determinante della FICE e l’ANEC Lazio, un panorama della miglior produzione documentaristica italiana. Si rivolge agli spettatori che amano la sala cinematografica per sottolineare la potenza di una proposta ben diversa dalla banalizzazione televisiva. Per tali motivi la Cineteca Nazionale non poteva esimersi dall’accettare questa indagine sulla realtà contemporanea proposta dal Luce, selezionando dai 17 titoli disponibili, 10 documentari.
sabato 11 ottobre
ore 16.30 Nuovi comizi d’amore di Italo Spinelli (2014, 79’)
L’amore nell’epoca del Viagra e del porno diffuso. Sulle tracce dell’inchiesta di Pasolini con la sceneggiatura di Vincenzo Cerami. Dal Nord al Sud interviste e confessioni attorno alla domanda: è ancora possibile tenere insieme eros, passione e amore?
ore 18.00 Fuoristrada di Elisa Amoruso (2014, 70’)
La storia di Pino/Beatrice, meccanico, campione di rally, transessuale, e della sua Marianna. Un amore che unisce una famiglia non convenzionale, in un Paese spesso troppo convenzionale.
ore 19.15 Felice chi è diverso di Gianni Amelio (2014, 93’)
Un viaggio in un’Italia segreta, raramente svelata dalle cineprese: quella del mondo omosessuale così com’è stato vissuto nel Novecento, dai primi del secolo agli anni Ottanta. Storie di repressione, censura, dignità, coraggio… e felicità.
ore 21.00 Berlinguer di Mario Sesti e Teho Teardo (2014, 20’)
Il ritratto di un leader dai momenti di grandezza e felicità alle terribili immagini della fine.
ore 21.30 Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (2014, 88’)
Napoli e tre ragazzi, dalla fine degli anni Novanta a oggi. Fatica e bellezza di crescere nella città piena di speranza del ’99. Cominciare a diventare adulti in quella bloccata di oggi.
domenica 12 ottobre
ore 16.30 Wolf di Claudio Giovannesi (2013, 61’)
Un padre, un figlio, precipitati nell’abisso della Storia del XX secolo. Dal ghetto di Terezin alla Roma di oggi, una tenace e commovente indagine sull’identità di un uomo, per ricostruire e liberare la propria.
ore 17.40 Racconti d’amore di Elisabetta Sgarbi (2014, 78’)
La memoria, la Resistenza, la seconda guerra mondiale, declinate in storia di individui e sentimenti privati. Luoghi fisici e luoghi d’elezione diventano sacche di tempo incontaminato, teatro di fantasmi amorosi e di desideri tra la vita e la morte.
ore 19.00 Lettera al Presidente di Marco Santarelli (2013, 69’)
Un viaggio nella storia recente e nei costumi degli italiani osservati da una visuale inedita: quella delle migliaia di lettere inviate dai cittadini ai loro Presidenti della Repubblica.
ore 20.15 Lo sposo di Napoli di Giogiò Franchini (2014, 60’)
Grande imprenditore, presidente di una squadra di calcio, produttore cinematografico, ebbe una grande quantità di amanti che esibiva con orgoglio. Si buttò in politica e fu la sua fine. Si chiamava Achille Lauro.
ore 21.30 Scandalo in sala di Serafino Murri e Alexandra Rosati (2014, 110’)
Serafino Murri e Alexandra Rosati parlano della censura, un meccanismo conservatore e di tutela dell’identità italiana a cui si contrappone talvolta il sogno e l’apertura del cinema. Tra strappi, resistenze e passioni, il cambiamento di un Paese.
Ricevo e volentieri pubblico
La rassegna Riusciranno i nostri eroi
in diciotto sale Fice dell’Emilia Romagna
1 ottobre-11 dicembre 2014
L’anteprima del film Io sto con la sposa al cinema Lumiére di Bologna, mercoledì 1 ottobre (ore 20), alla presenza dei registi Gabriele Del Grande e Antonio Augugliaro inaugura la quarta edizione della rassegna “Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico”, organizzata da Fice Emilia Romagna e dedicata al nuovo cinema italiano e all’incontro diretto con i suoi protagonisti. Il progetto, che ha riscosso un successo crescente, coinvolge quest’anno 18 sale d’essai della regione (contro le 13 dello scorso anno) ed è realizzato in collaborazione con il gruppo regionale del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e con la Rete degli Spettatori.
Fino a dicembre sarà possibile rivedere alcuni titoli già passati in sala o opere indipendenti di qualità che non trovano adeguati spazi di programmazione nel sistema distributivo. Proprio per questo la rassegna è anche uno spazio aperto per accogliere nuovi titoli italiani in uscita e il programma è ancora in divenire. Ma molti incontri con gli autori sono già stati concordati e nelle prossime settimane saranno in regione Davide Ferrario con il nuovo documentario La zuppa del demonio, un montaggio di immagini curiose custodite presso l’archivio Olivetti, per ricostruire lo sviluppo industriale e tecnologico italiano e l’idea di progresso che lo ha accompagnato; Francesco Munzi con Anime nere, uno degli italiani in concorso a Venezia, dove ha ricevuto ottime critiche; Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, autori del piccolo caso Le cose belle, documentario che si è fatto strada grazie ad un passaparola sorprendente; Ivano de Matteo, con il riuscito I nostri ragazzi, uno degli italiani presenti alle Giornate degli Autori di Venezia. E tanti altri registi saranno ospiti delle sale d’essai regionali.
Il film che si presenta domani al Lumière di Bologna è molto emblematico e vicino allo spirito della rassegna. Divenuto documentario grazie a un crowdfunding da record, storia vera di un finto corteo nuziale organizzato da tre registi visionari per aiutare cinque palestinesi e siriani scappati dalla guerra e sbarcati a Lampedusa, Io sto con la sposa è arrivato fino alla Mostra del Cinema di Venezia (Orizzonti, Fuori Concorso), dove è stato uno degli eventi più applauditi.
Il film, che uscirà il 9 ottobre, è stato finanziato da 2.617 produttori dal basso.
Programma provvisorio
Bologna – Cinema Lumière – Via Azzo Gardino, 65 – Tel. 051 2195311 www.cinetecadibologna.it
1 ottobre Io sto con la sposa. Incontro con Gabriele Del Grande e Antonio Augugliaro (ore 20)
8 ottobre La zuppa del demonio. Incontro con Davide Ferrario (ore 20.15)
9 ottobre Belluscone. Incontro con il produttore Rean Mazzone (ore 20.10-22.15)
24 ottobre Anime nere. Incontro con Francesco Munzi (ore 20)
Ca’ de Fabbri (Bo) – Cinema Mandrioli – Via Barche, 6 -Tel. 051 6605013
16 ottobre Le meraviglie
23 ottobre Belluscone Ore 21.15
30 ottobre I nostri ragazzi Ore 21.15
Programma di novembre in corso di definizione Ore 21.15
Castel Bolognese (Bo) – Cinema Moderno – Via Morini 24 – tel 0546 656622
9 ottobre I nostri ragazzi Ore 21
30 ottobre Anime nere Ore 21
8 novembre Il giovane favoloso Ore 21
21 ottobre Pane e burlesque. Incontro con Manuela Tempesta Ore 21
4 novembre Le cose belle. Incontro con Giovanni Piperno Ore 21
11 novembre I nostri ragazzi. Incontro con Ivano De Matteo Ore 21
Programma in corso di definizione
Faenza (Ra) – Cinema Sarti – Via Scaletta, 10 – Tel. 0546 21358 www.cinemaincentro.com
Programma in corso di definizione
Ferrara – Sala Boldini – Via Previati
22 ottobre 9×10 Novanta. Incontro con Marco Bonfanti Ore 21
29 ottobre Le cose belle. Incontro con Giovanni Piperno Ore 21
Ferrara – Cinema Apollo – Via Ragno
Programma in corso di definizione
20 ottobre. Il venditore di medicine. Incontro con Antonio Morabito Ore 21.15
27 ottobre. Vinodentro. Incontro con Ferdinando Vicentini Orgnani Ore 21.15
3 novembre Le cose belle. Incontro con Giovanni Piperno Ore 21.15
20 novembre La zuppa del demonio. Incontro con Davide Ferrario Ore 21
4 dicembre Sul vulcano. Incontro con Gianfranco Pannone Ore 21
11 dicembre 9×10. Novanta. Incontro con Marco Bonfanti Ore 21
16 ottobre La zuppa del demonio. Incontro con Davide Ferrario Ore 21.15
3 dicembre Sul vulcano. Incontro con Gianfranco Pannone (in attesa di conferma) Ore 21.15
15 ottobre Vinodentro. Incontro con Ferdinando Vicentini Orgnani Ore 21.30
29 ottobre Arance e martello Ore 21.30
12 novembre I nostri ragazzi Incontro con Ivano De Matteo Ore 21.30
Bobbio (Pc) – Cinema Le Grazie – Contrada dell’Ospedale, 2 www.cinemalegrazie.it
3-4-5 ottobre Anime nere Ore 21.15 (domenica 17.30-21.15)
8 ottobre Tellurica Ore 21
15 ottobre La zuppa del demonio. Incontro con Davide Ferrario Ore 21
29 ottobre Le cose belle Incontro con Agostino Ferrente Ore 21
12 novembre Se chiudo gli occhi non sono più qui. Incontro con Vittorio Moroni Ore 21
Scandiano (Re) – Cinema Teatro Boiardo – Via 25 aprile 3 – Tel 0522 854355
10 dicembre 9×10 Novanta. Incontro con Marco Bonfanti
21 ottobre Il venditore di medicine. Incontro con Antonio Morabito Ore 21
28 ottobre Le cose belle. Incontro con Agostino Ferrente Ore 21
19 novembre La zuppa del demonio. Incontro con Davide Ferrario Ore 21
Riccione – CinePalace – Via Virgilio
28 ottobre Le cose belle. Incontro con Giovanni Piperno ore 20.30
ANIME NERE (Italia/2014) di Francesco Munzi, 103’
Storia di una famiglia criminale vista dall’interno, negli aspetti più emotivi e contraddittori, che si spingono fino agli archetipi della tragedia greca. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno, si svolge il racconto di tre fratelli che, dal Sudamerica e dalla Milano della finanza, sono costretti a tornare nel paese natale sulle vette selvagge della Calabria per affrontare i nodi irrisolti del passato.
ARANCE E MARTELLO (Italia/2014) di Diego Bianchi, 105’
Un film ambientato nella calda estate del 2011, nel pieno del potere berlusconiano. La vita di un tranquillo e ordinario mercato rionale è stravolta dalla notizia della sua chiusura da parte del Comune. L’unica realtà politica a cui rivolgersi è una sezione del PD, separata dal mercato e dal mondo da un muro di cemento eretto per permettere i lavori della metropolitana. Da quel momento si vivrà una giornata unica, paradossale, comica e drammatica, nel quale tutto si consuma e tutto diventa paradigma satirico della storia recente del nostro Paese.
BELLUSCONE, UNA STORIA SICILIANA (Italia/2014) di Franco Maresco, 95’
Il film che avrebbe voluto raccontare il rapporto unico tra Berlusconi e la Sicilia, attraverso le disavventure dell’impresario palermitano di cantanti neomelodici, organizzatore di feste di piazza, Ciccio Mira – imperterrito sostenitore di Berlusconi e nostalgico della mafia di un tempo – e dei due artisti della sua “scuderia”, Erik e Vittorio Ricciardi, che in cerca di successo decidono di esibirsi insieme nelle piazze palermitane con la canzone scritta dal primo, dal titolo “Vorrei conoscere Berlusconi”.
LE COSE BELLE (Italia/2014) di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, 88’
Si dice che il tempo aggiusti tutto… Ma chissà se il tempo esiste davvero? Le cose belle arriveranno? La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza nella Napoli piena di speranza del 1999 e l’inizio dell’età adulta in quella paralizzata di oggi.
IL GIOVANE FAVOLOSO (Italia/2014) di Mario Martone, 135’
Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798. È un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, uomo che disponeva di una biblioteca da far invidia alle grandi corti europee. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L’alta società italiana gli apre le porte, ma lui non riesce ad adattarsi e vive una vita piena di aspettative e di desideri, ma segnata dalla malinconia.
IN GRAZIA DI DIO (Italia/2014) di Edoardo Winspeare, 127
Finis Terrae. Leuca, il confine. Una famiglia che sta per perdere tutto. Quattro donne diverse tra loro ma legate in modo indissolubile alla natura e ai luoghi che amano più di qualsiasi altra cosa. La loro casa, la terra alla quale appartengono. La crisi economica sembra distruggere tutto, compresi i legami. Ma loro non ci stanno. C’è un modo per contrastare tutto ciò. C’è da guardare davvero a ciò che si possiede. I beni dei quali, a volte, il mondo si dimentica. Per sentirsi “in grazia di Dio”.
IO STO CON LA SPOSA (Italia-Palestina/2014) di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry, 89’
Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri, carico di emozioni.
I NOSTRI RAGAZZI (Italia/2014) di Ivano De Matteo 92’
Due fratelli, opposti nel carattere come nelle scelte di vita, uno avvocato di grido, l’altro pediatra impegnato e le loro rispettive mogli perennemente ostili l’una all’altra si incontrano da anni, una volta al mese, in un ristorante di lusso, per rispettare una tradizione. Parlano di nulla, di alici alla colatura con ricotta e caponatina di verdure, dell’ultimo film francese uscito in sala, dell’aroma fruttato di un vino bianco, del politico corrotto di turno. Fino a quando una sera, una videocamera di sicurezza riprende una bravata dei figli e l’equilibrio delle due famiglie va in frantumi. Come affronteranno due famiglie tanto diverse, un evento tragico che li coinvolge da vicino?
PANE E BURLESQUE (Italia/2014) di Manuela Tempesta, 86’
Un paese del Sud Italia naviga in cattive acque da quando la fabbrica di ceramiche Buontempi ha chiuso. I suoi ex operai giocano al fantacalcio nella storica sezione del centro mentre la piccola merceria di Vincenzo e di sua moglie Matilda, dove lavora anche Teresa, non riesce più ad andare avanti fino a quando, un giorno, succede qualcosa di inatteso: una Citroen Pallas vecchia e scalcinata si ferma sgommando al centro della piazza. Davanti ad un paese incuriosito, scendono quattro artiste di Burlesque piuttosto eccentriche capeggiate da Giuliana, in arte Queen Rose, tornata nel suo paese d’origine dopo vent’anni di assenza per vendere delle proprietà di famiglia…
SE CHIUDO GLI OCCHI NON SONO PIÙ QUI (Italia /2013) di Vittorio Moroni 100’
Sedicenne con una forte passione per l’astronomia trasmessagli dal padre, morto in un incidente stradale, Kiko vive con la madre filippina, Marilou, e il suo nuovo compagno, Ennio, un caporale che gestisce cantieri edili, sfruttando manodopera clandestina e dai modi violenti. Un giorno, Kiko incontra Ettore, un insegnante in pensione sulla sessantina, che gli dice di essere un vecchio amico del padre e di volerlo aiutare nello studio; a scuola, il ragazzo, rischia di essere bocciato per il secondo anno consecutivo.
SUL VULCANO (Italia/2014) di Gianfranco Pannone 80’
Il documentario prende le mosse dai racconti di Maria, Matteo e Yole: tre vite ai piedi del Vesuvio. Un luogo unico al mondo, ricco di miti, storia ed evocazioni letterarie. E prende le mosse da una domanda: in questo luogo di sospesa bellezza, chi è oggi il più pericoloso? Il Vesuvio, che potrebbe risvegliarsi da un momento all’altro e minare le esistenze di chi vive nelle sue vicinanze? O l’uomo, che in meno di cent’anni ha prodotto danni di ogni genere?
TELLURICA – RACCONTI DAL CRATERE (Italia/2014) di Francesco Barozzi, Carlo Battelli, Roberto Cavana, Giuseppe Ferreri, Domenico Guidetti, Marco Maselli, Mirco Marmiroli, Emanuele D’Antonio, Corrado Ravazzini, Nicola Xella 90’
Dieci storie che ripercorrono il dramma del terremoto con gli occhi di chi l’ha vissuto dall’interno. Dieci punti di vista diversi per ricordare gli eventi del maggio 2012, riuniti in un film collettivo. Il progetto è nato nell’immediato post-terremoto, da un collettivo composto di registi, creativi, attori, autori, produttori e addetti ai lavori provenienti dalle zone terremotate.
IL VENDITORE DI MEDICINE (Italia-Svizzera/2013) di Antonio Morabito 105’
Bruno si muove al di sopra della soglia della morale, immerso in un sistema di bisogni indotti e disinteresse sociale. Con lui, medici e farmacisti sono conniventi e le case farmaceutiche disposte a tutto. Al di sotto di questa soglia si trovano i malati, gli amici, sua moglie, la normalità. Oggi ognuno lotta per sé, per il proprio posto di lavoro, per mantenere un cosiddetto stile di vita che sia ben accetto dalla società. Sono sempre più frequenti le azioni disperate compiute da chi ha perduto i propri privilegi, per primo quelli del lavoro.
VINODENTRO (Italia/2014) di Ferdinando Vicentini Orgnani 100’
Un calice di Marzemino è il cardine intorno al quale ruota una complessa vicenda dal sapore faustiano. La vita di un timido e riservato bancario, viene travolta da una nuova passione, l’affinamento delle capacità olfattive come strumento di conoscenza dello straordinario mondo del vino. Liberamente ispirato al romanzo omonimo di Fabio Marcotto.
LA ZUPPA DEL DEMONIO (Italia/2014) di Davide Ferrario 78’
Un film che ragiona sul senso del cinema industriale, realizzato attingendo dal meraviglioso materiale custodito a Ivrea, città della storica Olivetti. Il tema centrale è il progresso: l’idea di un futuro migliore, che oggi sembra drammaticamente lontana, ma che ha segnato l’immaginario di un intero secolo. Vengono trattati i grandi temi che hanno caratterizzato lo sviluppo industriale del XX secolo: dalle grandi opere degli anni ’10 fino al più recente pionierismo nel campo dell’informatica.
9 X 10 NOVANTA (Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rorwacher, Roland Sejko 94’
Per festeggiare i novant’anni dell’Istituto Luce, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono stati invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con dieci minuti di immagini dell’Archivio, scelte tra le migliaia di ore di filmati che esso contiene. I film raccontano del primo giorno di una guerra e di invocazioni di pace, di crolli e ricostruzioni, di miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni, personaggi reali e storici, e altri di pura finzione.
Info: www.ficeemiliaromagna.it
Ricevo e volentieri pubblico
LE COSE BELLE PREMIATO DA THIERRY GARREL
MIGLIOR FILM AL 7 ° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL DOCUMENTARIO – FAITO DOC FEST
Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno si è aggiudicato il Grand Prix come Miglior Film alla settima edizione del Festival Internationale del Documentairio – Faito Doc Festival. Entusiasta del film il presidente della giuria, Thierry Garrel, fratello del regista Philippe, figura mitica della storia del documentario di creazione, ‘scopritore’ di talenti come Nicolas Philibert o Rithy Panh, e collaboratore di maestri come Chris Marker, Chantal Akerman, Amos Gitai, Jean-Louis Comolli.
Questa la motivazione della Giuria presieduta da Garrel:
Per l’energia vitale e la tenerezza che emerge dal film, per la capacità di “magnificare” i personaggi e celebrare la vita, per la brillantezza del suo montaggio, l’originalità della sua colonna sonora e l’amore con cui gli autori osservano il tempo che passa sui loro protagonisti, la giuria del 7 ° Festival Internazionale del Documentario, Faito Doc Festival ha assegnato il Grand Prix a ” Le Cose Belle” di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno.
Il premio si aggiunge alla lunga serie di riconoscimenti ricevuti da questo piccolo film dal verotuttora nelle sale italiane, distribuito dal Luce Cinecittà, e rivelatosi un autentico piccolo caso cinematografico dell’estate, grazie a una notevole accoglienza della critica e al passaparola entusiastico degli spettatori.
Il Festival ha poi voluto regalare al pubblico un breve spettacolo musicale facente parte di quello che Ferrente, che già l’aveva inventato per il precedente film sull’Orchestra di Piazza Vittorio, ha ribattezzato “Cine-Concertino”, che vede uno dei protagonisti del film, Enzo della Volpe, esibirsi in un inedito omaggio alla tradizione della “Posteggia” napoletana.
Ricevo e volentieri pubblico
PROCLAMATI I VINCITORI DI MOLISECINEMA 2014: MIGLIOR DOCUMENTARIO “PICCOLI COSI’“, DI ANGELO MAROTTA – PER I CORTI INTERNAZIONALI VINCE IL PRIMO PREMIO “DRONE STRIKE” DELL’INGLESE CHRIS RICHMOND – PER I CORTI ITALIANI VINCE “NON SONO NESSUNO“, DI FRANCESCO SEGRÉ, CON DUE MENZIONI CHE VANNO A “UN UCCELLO MOLTO SERIO” DI LORENZA INDOVINA E A “RECUIEM” DI VALENTINA CARNELUTTI Con la premiazione dei concorsi termina la dodicesima edizione di MoliseCinema. Durante la cerimonia, svoltasi nell’Arena di Casacalenda, sono stati proclamati i vincitori delle tre sezioni: Paesi in corto, Percorsi e Frontiere. Il risultato del concorso Paesi in lungo, dedicato al premio del pubblico per le opere prime e seconde, sarà reso noto sul sito Internet del festival al termine del conteggio delle schede votate dagli spettatori.
Per la sezione Frontiere – Premio Giuseppe Folchi, il concorso riservato ai documentari, la Giuria composta dai registi Mario Balsamo e Agostino Ferrente e dalla docente universitaria Stefania Parigi aggiudica il premio come miglior film documentario a “Piccoli così”, di Angelo Marotta, dedicato ai bambini nati prematuri. La motivazione della giuria sottolinea “la capacità di aprire al racconto e alle immagini il senso della vita e l’attaccamento struggente all’esistenza…”.
Una menzione è andata a “Lo stato della follia” di Francesco Cordio, sui manicomi criminali, “perché è un film che svela, racconta e denuncia una follia di stato, una vergogna tutta italiana, sconosciuta ai più”.
La giuria ha assegnato una menzione anche a “L’uomo sulla luna”, di Giuliano Ricci, per la sua capacità di raccontare la sopravvivenza del mondo antico nel mondo moderno…”.
Per la sezione dei corti internazionali – Paesi in corto. Premio Carlo Montuori, la giuria composta dal regista Ali Asgari e i giornalisti Franco Dassisti e llaria Ravarino ha aggiudicato il primo premio per il miglior corto a “Drone Strike”, dell’inglese Chris Richmond, dedicato alla guerra tecnologica in Afghanistan, “per la capacità di descrivere l’universalità emotiva dei riti della realtà quotidiana attraverso il racconto di due famiglie solo apparentemente lontane, ma in realtà fondate sugli stessi principi: l’affetto per i propri cari, la dedizione al lavoro, il legame con la terra…”.
Il Premio Speciale della Giuria va a “37°4 S”, di Adriano Valerio, per la qualità del progetto nella sua interezza, per il suo valore di ricerca ed esperimento, per la capacità di fotografare e insieme interpretare una realtà “altra”.
La giuria ha assegnato una menzione speciale per la sceneggiatura al corto spagnolo “Democracia” di Borja Cobeaga.
Una menzione comune per la recitazione alle due bambine protagoniste è andata rispettivamente all’americano The Hero Pose di Misha Jakupcak e al canadese La Coupe/The Cut di Geneviève Dulude-De Celles.
Per la sezione “Percorsi. Corti italiani” la Giuria composta dal direttore del Riff Fabrizio Ferrari, la regista Teresa Iaropoli e il critico Ignazio Senatore ha assegnato il primo premio per il miglior corto a “Non sono nessuno”, di Francesco Segré. Due menzioni sono andate a Un uccello molto serio di Lorenza Indovina e a ReCuiem, di Valentina Carnelutti.
Il Festival è diretto da Federico Pommier Vincelli, ha il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ed è promosso dalla Regione Molise. Collaborano i Comuni di Casacalenda, Campodipietra, Larino e Venafro, le aziende Biosapori, La Fonte nuova, Novatek, le cooperative Nardacchione e Koinè.
Ricevo e volentieri pubblico
Il piccolo caso estivo de Le cose belle
Successo di critica e tenuta nelle sale per il film ‘dal vero’ di Ferrente e Piperno
“Il valore di un film non sempre si traduce in risultati economici al botteghino. Per fortuna lo splendido film Le cose belle di Ferrente e Piperno sta trovando il suo pubblico, malgrado la calura e le poche risorse messe a disposizione per la promozione.
Un film che dietro la stretta definizione di documentario che qualcuno gli può attribuire, mostra talento registico degno dei migliori film di “finzione” e coinvolge e fa amare i protagonisti come fosse la più avvincente delle storie. Una bella avventura resa possibile dalla coesione e condivisione tra gli autori e tutti quanti hanno partecipato alla produzione. Per una volta si alleerà anche l’esercizio? Il pubblico lo sta già facendo”
Con queste parole Roberto Cicutto, ad di Luce-Cinecittà, commenta il piccolo caso cinematografico rappresentato da Le cose belle, il film doc di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno che alla soglia della quarta settimana di programmazione nelle sale sta mantenendo la permanenza sugli schermi di molte città italiane, tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli. Un risultato raro per un film documentario, uscito a fine giugno in ‘competizione’ con i mondiali di calcio e naturalmente privo di una promozione o un cast da major.
Merito invece di un grande riscontro della critica su quotidiani e periodici, e di un successivo passaparola che anche sui social network si sta trasformando in promozione spontanea. Un tam-tam che sta sostenendo uno dei film più premiati dell’anno, con un palmares di 20 riconoscimenti nazionali ed esteri– tra cui la menzione speciale ai Nastri d’argento, il miglior film a Doc/it, e ancora premi a Bellaria, Taormina, Salina, Annecy, e un’ottima accoglienza in Francia, Marocco, Quebec e alcune città europee toccate in tour (Berlino, Londra, Barcellona).
Elementi diversi che hanno fatto viaggiare in Italia e oltre un film ambientato a Napoli, che mostra la fatica e la bellezza di crescere al Sud attraverso le storie di quattro giovani – Adele, Enzo, Fabio e Silvana – raccontati in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza nella città piena di speranza del 1999 e l’inizio dell’età adulta in quella paralizzata di oggi.
Un viaggio tra momenti diversi, musiche, storie, che restituisce un’età e un tempo ben oltre i confini della città; quella Napoli che continua a dimostrarsi il palco delle speranze e delle lotte di un Paese intero.
Le cose belle è una produzione Pirata M.C., Parallelo 41, Point Film con Bianca Film e Ipotesi Cinema, con la collaborazione di Ananas, Blue Film e Fondazione Bideri, con il sostegno di Pasta Garofalo, con il contributo di Regione Campania – Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali e Film Commission Regione Campania.
Prodotto da Antonella Di Nocera, Agostino Ferrente, Donatella Francucci, Giovanni Piperno.
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