12° FESTA DEL CINEMA DI ROMA – THE MOVIE OF MY LIFE di Selton Mello

o-filme-da-minha-vida-paula-huven-4_opt-650x300TITOLO: THE MOVIE OF MY LIFE; REGIA: Selton Mello; genere: drammatico; paese: Brasile; anno: 2017; cast: Johnny Massaro, Vincent Cassel, Bruna Linzmeyer; durata: 113′

Presentato in anteprima all’interno della Selezione ufficiale alla 12° Festa del Cinema di Roma, The Movie of My Life è l’ultimo lungometraggio del regista brasiliano Selton Mello, tratto dal romanzo A Distant Father di Antonio Skarmeta.

Tony Terranova – figlio di un francese e di una brasiliana – è un giovane insegnante con la passione per il cinema e per la poesia. Una volta tornato, dopo aver concluso gli studi, a Remanso, suo paese di origine, scoprirà che suo padre ha improvvisamente abbandonato la madre, la quale viene incessantemente corteggiata da un vicino di casa. Anche Tony, a sua volta, scoprirà l’amore. Questo suo percorso di crescita, però, non sarà sempre facile.

Ѐ una voce fuoricampo – con dei binari in mezzo alla campagna che ci appaiono sullo schermo – ad introdurci, dunque, le vicende del giovane protagonista. E, così, fin da subito, grazie ad una messa in scena pulita e priva di fronzoli, che – unita ad una fotografia che tanto ci ricorda Novecento del nostro Bernardo Bertolucci (senza particolari riferimenti a Pelizza da Volpedo, però) – sa ben realizzare le ambientazioni e le atmosfere della provincia brasiliana degli anni Sessanta, ci troviamo perfettamente a nostro agio all’interno di una storia nella quale un po’ tutti riusciamo ad identificarci.

Tony, il giovane protagonista, è un eterno sognatore, sensibile ma determinato, che non riesce a comprendere il motivo per cui suo padre abbia deciso di sparire completamente dalla sua vita e da quella di sua madre. Il primo confronto con il cosiddetto “mondo degli adulti” sarà, dunque, molto più doloroso del previsto, sebbene edulcorato dalla scoperta dell’amore e, soprattutto, dal cinema stesso, luogo in cui il protagonista è solito rifugiarsi per vedere e rivedere il classico di John Ford Fiume Rosso ed estraniarsi, per un attimo, dalla realtà che lo circonda. Ed ecco che anche lo spettatore viene immediatamente rapito dalle pellicole che, numerose, riempiono la cabina di proiezione o dagli ingranaggi del proiettore stesso, oltre che, appunto, dalle emozioni provate, ogni volta, dallo stesso Tony. Sono questi, probabilmente – grazie anche ad un montaggio che ben sa coniugare musica ed immagini – i momenti meglio riusciti di tutto il lungometraggio. Momenti in cui l’autore stesso ha voluto a proprio modo fare una sorta di dichiarazione d’amore alla Settima Arte. Eppure, The Movie of My Life, non funziona solo per questo.

La struttura circolare qui utilizzata, ad esempio, è un altro dei numerosi fattori che hanno fatto di questo lavoro di Mello un buon prodotto. Nel momento in cui, durante la scena finale, rivediamo i binari inquadrati all’inizio, abbiamo ben presente il concetto della ciclicità della vita (e delle tappe di crescita obbligate che ognuno di noi prima o poi vive in prima persona), che Mello ha voluto rappresentare. Quasi come se l’autore volesse, in qualche modo, “allontanarsi” dalla storia raccontataci, o meglio, quasi come se volesse osservarla con maggiore distacco, presentandocela come una storia universale, come la storia di ognuno di noi. La storia si ripete, ma, alla fin fine, tutto resta invariato. Tutto scorre, perfettamente in linea con la filosofia di Eraclito.

Tale cura nella messa in scena, dunque, fa sì che le (non poche) incongruenze all’interno dello script abbiano meno importanza di quanta non ne avrebbero in diverse occasioni. Sta bene, però. Non è sempre facile trasporre un intero romanzo in poco meno di due ore di film. Ma, volendo citare il buon Woody Allen, “Basta che funzioni”!

VOTO: 7/10

Marina Pavido

SARDINIA FILM FESTIVAL: AL VIA L’EDIZIONE n°XI

Ricevo e volentieri pubblico

SASSARI 27 GIUGNO – 2 LUGLIO 2016

Polo Didattico “Il Quadrilatero”, viale Mancini 5

            e… al “Borgo di Torre Tonda” in via Torre Tonda e al “Caimano distratto” in piazza Tola

e poi….ad agosto a Villanova Monteleone e a settembre a Bosa

Immagine tratta da BLADE RUNNERSarà un’edizione intensa e ricca di emozioni la numero undici del Sardinia Film Festival, il premio internazionale per cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari, in città dal 27 giugno al 2 luglio. Oltre alle proiezioni dei corti provenienti da tutto il mondo (prime visioni assolute per la Sardegna e, alcune, anche per l’Italia e l’Europa) nella sede storica de “Il Quadrilatero” in viale Mancini 5, è in programma una serie di appuntamenti artistici, culturali e musicali dislocati nel centro storico. Da via Torre Tonda a piazza Tola e alla Sala Duce di Palazzo Ducale. Tutti, come le proiezioni serali, ad ingresso libero e gratuito. Inoltre quest’anno il Sardinia Film Festival raggiunge anche le persone  che attualmente vivono nella Casa circondariale di Bancali. Negli stessi giorni in cui gli spettatori si daranno appuntamento al Quadrilatero, all’interno del carcere una giuria di detenuti di varie età e nazionalità visionerà i film in concorso e attribuirà un premio ad uno di essi. È un modo per creare «un filo diretto tra la Città e il carcere –spiega il Garante per i detenuti, Mario Dossoniper riproporre una presenza socialmente e culturalmente rivelante per condividere con le persone carcerate emozioni, sogni, avventure attraverso il cinema. L’iniziativa si colloca nelle diverse attività di risocializzazione, di riavvicinamento delle persone detenute alla società che ogni giorno sono portate avanti dall’Amministrazione penitenziaria con gli educatori, gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, i volontari e, grazie alla sensibilità degli organizzatori del Festival, si arricchisce di questa nuova esperienza».

LA MOSTRA

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L’undicesima edizione del Sardinia Film Festival ha un’agenda ricca di appuntamenti, il primo dei quali è in Sala Duce venerdì 24 giugno. Da questa data lo spazio espositivo comunale accoglie un’anteprima del SFF, realizzata con il patrocinio del Comune di Sassari, Assessorato alla Cultura: la mostra “Filmofrenico. Iconografia filmica e immaginario” dell’artista livornese di nascita e sassarese d’adozione Max Mazzoli. Come scrive il critico Stefano Resmini nella presentazione, «Stanley Kubrick, Martin Scorsese, Cimino, Visconti, Bertolucci e R.Scott sono soli alcuni nomi che si rincorrono» nei suoi lavori, dove appaiono «scene che prima di essere trasposizioni di atmosfere filmiche sono brani di vita idealizzata e sognata. Una vita desiderata, come la magia di un film che si dipana nell’inconscio più recondito». (martedì-venerdì dalle alle 13 e dalle 15 alle 18. Sabato dalle 10 alle 13).

2001odissea nello spazio olio su tavola cm100x100  1999LE PROIEZIONI

Le proiezioni iniziano lunedì 27, alle 21, nello spazio all’aperto del Polo Didattico “Il Quadrilatero” di viale Mancini. I film della prima serata sono tutti fuori concorso, a partire dal nuovo cortometraggio del regista sassarese Bonifacio Angius, “Domenica”: “la storia di un incontro estivo con un finale al bacio, tenero e cinico”. Angius tornerà anche martedì 28 per un aperitivo-intervista condotto dalla giornalista Francesca Arca di Radio Venere (alle 19 nel ristorante “Borgo di Torre Tonda” in via Torre Tonda). Altro film in programma è il corto d’animazione messicano “El trompetista”, vincitore della prima edizione del Bosa Animation Awards. E poi, racconta il direttore artistico del Sardinia Film Festival, Carlo Dessì, ci sono «alcuni lavori provenienti da uno dei nostri partner, l’Edinburgh Short Film Festival di Edimburgo, con il quale stiamo consolidando una rete, formata anche da altri festival, per promuovere e far circolare il lavoro dei giovani film makers europei. Tra l’altro –aggiunge- quest’anno il direttore artistico del festival di Edimburgo, Paul Bruce, fa parte della giuria tecnica».

Un altro partner europeo del SFF è  l’irlandese Fastnet Short Film Festival, da dove arriva una selezione di cortometraggi fuori concorso, in proiezione giovedì 30 (dalle 17 in Aula “Salvatore Satta”).

Da martedì 28 iniziano le proiezioni dei film in concorso nella categorie Fiction italiana, Fiction internazionale, Documentario internazionale, Videoarte, Sperimentali, Vetrina Sardegna. A presentare tutte le serate sarà la giornalista Rachele Falchi. «Anche quest’anno –dice Carlo Dessì- il lavoro di selezione è stato impegnativo perché sono arrivati oltre mille film da tutto il mondo. Tra questi, una quarantina sono stati selezionati per le proiezioni al Quadrilatero». Altri trenta, tra sperimentali e videoarte, sono stati visionati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti, che anche quest’anno ha costituito una giuria speciale. Restano i corti da proiettare nelle altre due sezioni del Sardinia Film Festival: ad agosto a Villanova Monteleone per il Festival del Documentario e a settembre a Bosa per quello del corto d’animazione.

I lavori in concorso sono stati realizzati quasi tutti tra il 2015 e il 2016 da giovani film makers. E sono tutte prime visioni per la Sardegna. Non solo, precisa Dessì, «ci sono anche delle prime visioni europee, oltre al film fuori concorso di Angius. Per esempio, per quanto riguarda i sardi, c’è un lavoro surreale e divertente di Marco Antonio Pani intitolato “Maialetto della Nurra” e uno più  onirico, “Gianni”, realizzato da due giovanissimi: Nicolç Barabino e Fry J. Apocaloso.  Una prima visione europea è anche il poetico cortometraggio iraniano “The cemetery men” di Ali Mardomi e l’italiano “Centro Barca Okkupato” con protagonisti battaglieri anziani in autogestione». Tante, poi, le prime visioni italiane: tra queste il belga “Le mur” di Samuel Lampaert, una riuscita  metafora della comunicazione tra esseri umani.

L’ultima sera, sabato 2 luglio, come da consuetudine per il Sardinia Film Festival, verrà proiettato (fuori concorso) il cortometraggio vincitore del David di Donatello 2016: “Bellissima”, alla presenza del regista Alessandro Capitani.

LE GIURIE DEL FESTIVAL

La giuria tecnica dell’undicesima edizione del SFF è formata dal regista Salvatore Mereu (“Ballo a tre passi”, “Sonetàula”, “Bellas mariposas”), da Manuela Buono della casa di distribuzione Slingshot Films di Trieste e dal direttore dell’Edinburg Short Film Festival Paul Bruce. Ci sono poi la giuria dell’Accademia di Belle Arti, quella di Scienze della Comunicazione, e la giuria della Federazione italiana dei circoli del cinema (Ficc).

La vera novità di quest’anno è, però, la giuria dei detenuti della Casa circondariale di Bancali, voluta dal Sardinia Film Festival in collaborazione con la Direzione-Area trattamentale e con il Garante del diritti delle persone recluse, che da quest’anno è il sociologo Mario Dossoni.

UNA CITY. olio su tela cm100x100 2015GLI APERITIVI COI REGISTI

«Il programma dell’undicesima edizione –racconta Carlo Dessì- alterna le proiezioni a momenti di approfondimento sulle nuove tendenze cinematografiche e ad occasioni di pura convivialità. A volte mescolando le due cose tra loro, come nella serie di incontri “Aperitivo con il regista”». L’appuntamento è da mercoledì a venerdì alle 19 nel ristorante “Borgo di Torre Tonda” (via Torre Tonda). Qui la giornalista Francesca Arca di Radio Venere dialogherà con alcuni dei più apprezzati autori cinematografici sardi. Si inizia martedì 28 con il regista sassarese Bonifacio Angius (“Sa Grascia”; “Perfidia”), al SFF anche nella serata di apertura con il suo nuovo cortometraggio, “Domenica” (fuori concorso). Mercoledì 29 arriva il regista oristanese Peter Marcias  (“I bambini della sua vita”; “Liliana Cavani–Una donna nel cinema”; “Dimmi che destino avrò”). Giovedì 30 i riflettori si spostano su Paolo Zucca (“L’arbitro”) e venerdì 1° luglio su Enrico Pau (“Jimmy della collina”; “L’accabadora”).

IL CONVEGNO

Sempre venerdì 1° luglio alle 17.30 (aula Salvatore Satta, “Il Quadrilatero”) il SFF in collaborazione con la casa di produzione “Il Monello Film” organizza il convegno “Cinema: incontro con gli operatori del mercato”. È un appuntamento importante che darà ai film makers l’opportunità di capire le tendenze del mercato cinematografico e i requisiti necessari perché un cortometraggio attiri l’interesse di produttori e distributori. Partecipano Manuela Buono (distribuzioni Slingshot Films), Paolo Minuto (Cineclub Internazionale Distribuzione) e  Franco Muceli (vice presidente Anec Sardegna). Modera Riccardo Baldini, Head of Production – Fondazione Sardegna Film Commission.

DOPO-FESTIVAL                                                                                                                                          Come ogni festival che si rispetti anche il SFF avrà il suo “Dopo Festival”. Da martedi 28, ogni giorno, dopo le 23,30, lo staff incontrerà gli spettatori presso “Il Caimano Distratto” di piazza Tola per bere qualcosa in compagnia e assistere alla proiezione di brevi cortometraggi fuori concorso. Poi la serata conclusiva, sabato 2 luglio, si festeggia tutti insieme con un la Vilsait Jazz Band (alle 23 al “Caimano Distratto”) e il suo repertorio di brani in stile dixieland e rielaborazioni jazzistiche e latino-americane.

Il Sardinia Film Festival è organizzato dal Cineclub Sassari con il patrocinio e il contributo di Commissione nazionale italiana per l’Unesco, Presidenza del Senato della Repubblica italiana, Presidenza della Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mibact, Farnesina, Regione autonoma della Sardegna, Sardegna Turismo, Comune di Sassari, Comune di Villanova Monteleone, Comune di Bosa, Università degli Studi di Sassari, Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari. La realizzazione del festival è resa possibile grazie alla collaborazione di Sella&Mosca, Aeroporto di Alghero, Arri, Confalonieri, Nastri d’Argento, Sistema turistico Villanova Monteleone, Coordinamento servizi bibliotecari, Museo del Vino di Berchidda, Università degli Studi di Sassari-Dipartimento di Giurisprudenza, Cineclub Roma, Diari di Cineclub, Hotel Grazia Deledda, Hotel Vittorio Emanuele, Hotel Leonardo Da Vinci, Ficc, Moviementu Rete Cinema Sardegna,  Il Caimano Distratto, Ristorante Borgo di Torre Tonda, Festival internazionale Ottobre in Poesia, Il Monello Film, Radio Venere, Vilsait Jazz Band. Sono partner europei del Sardinia Film Festival: Fastnet Short Film Festival (Irlanda), Fike (Portogallo), Edinburgh Short Film Festival (Scozia), Psarokokalo (Grecia)

DOMINIQUE SANDA OSPITE AL SICILIA QUEER FILMFEST

Ricevo e volentieri pubblico

 

SICILIA QUEER FILMFEST
Palermo, Cantieri Culturali alla Zisa
29 maggio – 5 giugno 2016
www.siciliaqueerfilmfest.it

Dominique Sanda ospite della sesta edizione del Sicilia Queer filmfest

2016_news_13_DominuqueSanda.pngIn attesa di svelare il programma completo della sesta edizione del Sicilia Queer filmfest, che si svolgerà ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo dal 29 maggio al 5 giugno 2016, il direttore artistico Andrea Inzerillo annuncia la partecipazione straordinaria dell’attrice francese Dominique Sanda, in occasione di un omaggio al film Novecento di Bernardo Bertolucci a quarant’anni dall’uscita nelle sale.

Dominique Sanda, protagonista di opere indimenticabili come Così bella così dolce, Il conformista, Il giardino dei Finzi Contini, L’agente speciale Mackintosh, nel capolavoro di Bertolucci interpreta il ruolo di Ada Fiastri Paulhan, moglie di Alfredo Berlinghieri (Robert De Niro), che si fingerà cieca per sfuggire all’intollerabile realtà del fascismo.

L’attrice, ospite del Sicilia Queer filmfest dopo anni di assenza in Europa, sarà a Palermo in occasione della proiezione integrale di Novecento per incontrare il pubblico e raccontare quella eccezionale esperienza con Bertolucci, al fianco di De Niro, Gerard Depardieu, Burt Lancaster e gli altri straordinari interpreti del film, presentato alla 29esima edizione del Festival di Cannes nel 1976 e oggi giustamente considerato una pietra miliare nella storia del cinema mondiale.

La presenza di Dominique Sanda si unisce così a quelle già annunciate di Lionel Baier, Valérie Donzelli, Victoria Schulz, Giorgio Vasta, Roy Dib e João Ferreira, a conferma della vocazione del Festival di fare della Sicilia un luogo di incontro internazionale tra cineasti di paesi e generazioni diverse.

SICILIA QUEER 2016

 

RETE DEGLI SPETTATORI: il calendario di aprile

Ricevo e volentieri pubblico

 

Di seguito, il calendario di aprile della RETE DEGLI SPETTATORI :

programma di A TUTTO SCHERMO:
AntoniaPozzi_Madonna di Campiglio_dicembre 1937

ANTONIA dal 7 al 13 aprile  Cineteca di Bologna Sala Cervi – 8 aprile il regista Ferdinando Cito Filomarino ha incontrato il pubblico

BANAT – il viaggio dal 7 al 13 aprile Cinema Europa di Bologna – 8 il regista Adriano Valerio  ha incontrato il pubblico

BANAT – il viaggio dal 7 al 13 aprile Cinema Beltrade Milano

BANAT – il viaggio dal 14  aprile Cinema Postmodernissimo Perugia

ANTONIA 13 aprile Cinema Troisi San Donato Milanese

DUSTUR 14 aprile Cinema del Carbone Mantova,  alla presenza del regista Marco Santarelli

ANTONIA dal 15 aprile Cinema Modernissimo Napoli – il 15 aprile il regista Ferdinando Cito Filomarino incontrerà il pubblico

ANTONIA 20 aprile Cinema Arlecchino Monte Urano in provincia di Fermo

BANAT – il viaggio 26 aprile Auditorium L’Aquila alla presenza del regista, Adriano Valerio

BANAT – il viaggio 27 aprile Cinema Astra Gubbio alla presenza del regista , Adriano Valerio

BANAT – il viaggio  29 aprile Cinema Arlecchino Monte Urano in provincia di Fermo alla presenza del regista, Adriano Valerio

martone_21aprile.jpgPer il progetto  FUORI ORARIO – I GRANDI CAPOLAVORI DEL CINEMA ITALIANO INCONTRANO LE SCUOLE

RETE DEGLI SPETTATORI IN COLLABORAZIONE CON L’RSS. ARCIMOVIE:  21 APRILE, PRESSO IL CINEMA PIERROT, NAPOLI,  MARIO MARTONE INCONTRA GLI STUDENTI PER LA PROIEZIONE DI UOMINI CONTRO DI FRANCESCO ROSI

http://www.retedeglispettatori.it/

 

 

UNA SECONDA CHANCE AI FILM DI QUALITÀ PENALIZZATI DALLA DISTRIBUZIONE

 

La Rete degli Spettatori ha annunciato la sua attività per il 2016. Una giuria, composta da critici cinematografici ha selezionato 10 lungometraggi e 2 documentari, dalla Giuria dei Festival arriva un film per completare il programma di A TUTTO SCHERMO, inoltre con la collaborazione del Ministero dei Beni e Attività Culturali, del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Minerva Pictures sono stati annunciati i cinque film di FUORI ORARIO – I GRANDI CAPOLAVORI DEL CINEMA ITALIANO INCONTRANO LE SCUOLE e il progetto CINELIBRARY.

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Roma 21 gennaio- In una Casa del Cinema gremita di gente per dare l’ultimo saluto al maestro Ettore Scola, si è tenuta questa mattina la conferenza stampa della Rete degli Spettatori per presentare il programma delle attività 2016, che prenderanno il via nelle prossime settimane.

 

Non è stato irrispettoso, né controproducente parlare di cinema, del suo valore, di come farlo arrivare a più persone possibili, quindi alla sua fruizione nelle sale, nelle scuole e sulle piattaforme on demand, proprio perché tutto ciò produce cultura. Ettore Scola non è stato solo un grandissimo sceneggiatore e regista ma un uomo militante che si è battuto tutta la vita per portare avanti i valori della dignità, della coerenza, del rispetto dell’essere umano. E con i film che ha scritto, diretto per il cinema, ma anche il suo impegno in altre forme d’arte, ha sempre prodotto cultura alta e passione. Valori che fanno la differenza nella vita delle persone.

Con questa consapevolezza Valerio Jalongo, presidente della Rete degli Spettatori, ha aperto la mattinata con Laura Delli Colli (presidente SNGCI) e con Maria Pia Fusco e Paola Casella della Giuria dei critici, affermando che “questo incontro è un modo laico per condividere la stessa passione che Scola aveva per il cinema, per la cultura. E per rispettare il suo testamento: ‘al mio funerale voglio una festa fatta di inmmagini, musica, parole sul cinema’. E poi con Scola abbiamo lavorato insieme nel 2014 per dare una seconda chance al suo ultimo film, Che strano chiamarsi Federico .

 

La Rete degli Spettatori, giunta al suo quinto anno di attività, è un’associazione culturale indipendente che si prefigge l’obiettivo di promuovere film italiani di qualità e di dare loro una seconda chance quando sono penalizzati dal mercato, di organizzare incontri tra autori e pubblico nelle sale cinematografiche e nelle scuole, di sostenere la comunicazione attraverso nuovi canali e piattaforme. Grazie al lavoro capillare di approfondimento svolto in questi anni, oggi la Rete degli Spettatori è un punto di riferimento per tutte quelle realtà che privilegiano la ricerca di nuovi linguaggi e tematiche, per le produzioni indipendenti, per i documentari di creazione. La politica culturale della Rete degli Spettatori nasce da un continuo confronto con tutti gli attori della filiera cinematografica – autori, produttori, distributori, esercenti, e spettatori – per meglio sostenere il cinema italiano. Questo progetto offre una seconda opportunità di fruizione a titoli di qualità distribuiti in modo inadeguato rispetto al loro valore. I film su cui la Rete degli Spettatori svolge la propria mission sono selezionati da una giuria di esperti di cinema che lavora in completa autonomia. Anche quest’anno la Rete degli Spettatori, in accordo con l’associazione 100autori, ha individuato i nomi di una giuria, competente e autonoma, di critici cinematografici che, dopo varie discussioni e votazioni, ha presentato film e documentari italiani per la Selezione 2016. Paola Casella giornalista e critica cinematografica di Mymovies, Maria Pia Fusco giornalista e critica cinematografica di la Repubblica, Paolo Mereghetti giornalista e critico cinematografico de Il Corriere della Sera, Giona A. Nazzaro giornalista e critico cinematografico per Il Manifesto, Micromega e FilmTv e Silvana Silvestri giornalista e critica cinematografica de Il Manifesto – hanno selezionato 10 film di finzione e 2 documentari, tra quelli presentati nei maggiori festival italiani (Torino, Roma, Venezia) o usciti in sala da giugno a novembre 2015 con meno di 100 copie, che saranno sostenuti nella promozione e diffusione nel 2016 dalla Rete. Alla selezione dei critici cinematografici si affianca un ulteriore titolo, indicato dalla giuria dei Festival. I festival inseriti in questa giuria sono: Festival dei Popoli, Festival di Torino, FilmMakerFest e Via Emilia@docfest.

 

I FILM SELEZIONATI per il programma A tutto schermo

30.SIC-BAGNOLI JUNGLE-5Giuria dei critici cinematografici – Film di finzione: ANTONIA di Ferdinando Cito Filomarino; ARIANNA di Carlo Lavagna; BAGNOLI JUNGLE di Antonio Capuano; BANAT- IL VIAGGIO di Adriano Valerio; BELLA E PERDUTA di Pietro Marcello; LA BELLA GENTE di Ivano De Matteo; LES PONTS DE SARAJEVO di Leonardo Di Costanzo, Vincenzo Marra, Jean-Luc Godard, Aida Begic, Kamen Kalev, Isild Le Besco, Sergei Loznitsa, Ursula Meier, Cristi Puiu, Marc Recha, Angela Schanelec, Teresa Villaverde, Vladimir Perisic; NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari; PER AMOR VOSTRO di Giuseppe Gaudino; LA PRIMA LUCE di Vincenzo Marra.

Giuria dei critici cinematografici -Documentari – DUSTUR di Marco Santarelli; LOUSIANA di Roberto Minervini

 

Giuria dei Festival – L’INFINITA FABBRICA DEL DUOMO di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi

 

Nel corso della mattinata sono stati proiettati i tre cortometraggi vincitori della prima edizione del progetto: “1914-2014: Un anno lungo un secolo”, indetto dalla Rete degli Spettatori insieme al Ministero dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Istituto Roberto Rossellini, dedicato alle scuole secondarie di secondo grado italiane per commemorare il centenario della Prima Guerra Mondiale. I tre vincitori:

Giorni di sangue ho passato a combattere realizzato dal Liceo Classico “Giambattista Brocchi” di Bassano del Grappa con la supervisione del tutor/regista Mario Brenta;

Silenzio realizzato dal Liceo Scientifico “Albert Nobel” di Torre del Greco con la supervisione del tutor/regista Marco Turco;

Il rimpianto dell’amarezza realizzato dal Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Molfetta con la supervisione del tutor/regista Edoardo Winspeare.

 

E’ stato inoltre presentato il progetto FUORI ORARIO, realizzato in collaborazione con Minerva Pictures, e finalizzato alla divulgazione della settima arte nelle scuole superiori, sono stati scelti i seguenti classici del cinema italiano:

  1. Uomini contro di Francesco Rosi (1970)
  2. Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini (1959)
  3. Nell’anno del Signore di Luigi Magni (1969)
  4. Il conformista di Bernardo Bertolucci (1970)
  5. La classe operaia va in paradiso di Elio Petri (1971)

Il progetto ha l’obiettivo di utilizzare il cinema come strumento di riflessione, approfondimento, conoscenza e sostegno all’attività didattica. I titoli selezionati per le scuole, saranno accompagnati e introdotti dagli autori che hanno aderito al progetto:

Roberto Andò, Sandro Baldoni, Mario Balsamo, Marco Bellocchio, Franco Bernini, Bernardo Bertolucci, Bruno Bigoni, Fabio Bonifacci, Mario Brenta, Francesco Bruni, Gianfranco Cabiddu, Francesco Calogero, Mimmo Calopresti, Antonio Capuano, Enrico Caria, Giorgia Cecere, Guido Chiesa Francesca Comencini, Alessandro Comodin, Ivan Cotroneo, Emanuele Crialese, Claudio Cupellini, Alessandro D’Alatri, Eleonora Danco, Emma Dante, Edoardo De Angelis, Massimiliano e Gianluca De Serio, Leonardo Di Costanzo, Anna Di Francisca, Luigi Faccini, Davide Ferrario, Linda Ferri, Agostino Ferrente, Michelangelo Frammartino, Daniele Gaglianone, Giuseppe Gagliardi, Marco Tullio Giordana, Claudio Giovannesi, Fabio Grassadonia, Filippo Gravino, Stefano Incerti, Guido Iuculano, Valerio Jalongo, Wilma Labate, Guido Lombardi, Daniele Luchetti, Andrea Manni, Mario Martone, Salvatore Mereu, Antonio Morabito, Francesco Munzi, Maurizio Nichetti, Gianfranco Pannone, Marco Pettenello, Antonio Piazza, Franco Piersanti, Alessandro Piva, Andrea Purgatori, Costanza Quatriglio, Stefano Reali, Marco Risi, Gualtiero Rossella, Alessandro Rossetto, Stefano Rulli, Domenico Saverni, Maurizio Sciarra, Andrea Segre, Paolo Sorrentino, Vittorio e Paolo Taviani, Maria Sole Tognazzi, Marco Turco, Daniele Vicari, Ferdinando Vicentini, Paolo Virzì, Edoardo Winspeare.

 

Sul rapporto cinema e scuola e sul programma A tutto schermo, sono intervenuti tra gli altri, il regista Daniele Luchetti, Andrea Purgatori, coordinatore nazionale 100autori e Piero De Chiara dell’AGCOM:

Luchetti: “Un film del passato ci può aiutare a conoscere meglio non solo la storia del cinema ma la storia del nostro Paese. Perché alcuni film sopravvivono brillantemente al passare del tempo e altri no? Di cosa ridevano gli italiani cinquanta o più anni fa? La Storia non è solo un elenco di eventi ma è un elenco di persone, è la mappa dello stato psicologico di un Paese. Quindi i film del passato – e quelli del presente – sono una miniera di piacere che tutti devono avere la possibilità di conoscere, in particolare i giovani attraverso la scuola. Il lavoro che svolge una associazione come la Rete degli Spettatori è quindi molto prezioso”.

Purgatori: “Le iniziative della Rete permettono al cinema di entrare nelle scuole e di tornare nelle sale e questi sono due punti fondamentali della vita di un film. Il cinema deve arrivare ad avere un ruolo istituzionale, riconosciuto nella scuola in Italia, prima che gli studenti francesi conoscano meglio Scola che quelli italiani. Abbiamo un patrimonio culturale, cinematografico pazzesco che disegna e racconta meglio di qualsiasi altra forma d’arte ad un giovane la storia del nostro Paese. Molti film hanno un’anima che sopravvive a tutto, alla loro uscita, al tempo che passa, agli eventi e sono un eccellente viatico per conoscere ed apprezzare i talenti che abbiamo avuto e che abbiamo ripercorrendo la storia italiana”.

De Chiara:“Nonostante o forse proprio perché il futuro imminente sarà quello di vedere sempre più famiglie italiane abbonarsi a piattaforme digitali – come Netflix e le sue concorrenti – che con una spesa mensile minima ti permettono di accedere ad un catalogo di film vastissimo che, il lavoro della Rete degli Spettatori, è sempre più pregnante. A mio avviso per tre motivi principalmente: 1) perché danno una seconda possibilità a film importanti, di valore, di qualità di essere visti in sala. Film che sono stati persi sia a causa di una pessima distribuzione e anche per la disaffezione della gente verso le sale cinematografiche. 2) il lavoro che la Rete fa con le sale cinematografiche: il rapporto con gli esercenti è importantissimo perché comunque vadano le cose la vita di un film in sala rimane centrale. Far arrivare i film nelle piccole province, in zone dove le attività culturali sono meno sviluppate è un beneficio enorme per il nostro Paese dato che il cinema rimane la forma di cultura più popolare che esista. 3) il rapporto con le scuole. E’ stato ribadito varie volte ma che il cinema arrivi nelle scuole è importantissimo. E’ lì che nascono gli spettatori, che si forma una persona e quindi è linfa vitale per l’Italia”.

 

 

CINELIBRARY

Per facilitare la diffusione delle opere selezionate e valorizzare l’immagine dei loro autori sia sul web che in sala, dallo scorso anno la Rete degli Spettatori ha intrapreso il progetto Cinelibrary. Si tratta di un archivio formato da video di approfondimento dedicati ai film inseriti nella selezione e da presentare prima del film o durante la navigazione sul sito con notizie, curiosità, aneddoti, informazioni sul girato e interviste agli autori. Grazie alla vasta connettività prodotta dal passaggio al digitale i materiali della Cinelibrary possono diventare un ottimo strumento di promozione del cinema italiano e dei suoi autori, utile a colmare quel gap di visibilità che ne condiziona spesso e volentieri l’attrazione verso il pubblico e la diffusione in sala.

 

Rete degli Spettatori

Lungotevere Flaminio, 26

00196 Roma

tel. 06.95214409 / fax 06.95214408

e-mail: info@retedeglispettatori.it

 

Website: http://www.retedeglispettatori.it/

Facebook: Rete degli Spettatori / https://www.facebook.com/rete.spettatori

Twitter: @ReteSpettatori

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCsIcBGK15rnyAoJJkknh63Q?feature=mhee

 

UNA SECONDA CHANCE AI FILM DI QUALITÀ PENALIZZATI DALLA DISTRIBUZIONE

Ricevo e volentieri pubblico

 

UNA SECONDA CHANCE AI FILM DI QUALITÀ PENALIZZATI DALLA DISTRIBUZIONE

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La Rete degli Spettatori ha annunciato la sua attività per il 2016. Una giuria, composta da critici cinematografici ha selezionato 10 lungometraggi e 2 documentari, dalla Giuria dei Festival arriva un film per completare il programma di A TUTTO SCHERMO, inoltre con la collaborazione del Ministero dei Beni e Attività Culturali, del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Minerva Pictures sono stati annunciati i cinque film di FUORI ORARIO – I GRANDI CAPOLAVORI DEL CINEMA ITALIANO INCONTRANO LE SCUOLE e il progetto CINELIBRARY.

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Roma 21 gennaio- In una Casa del Cinema gremita di gente per dare l’ultimo saluto al maestro Ettore Scola, si è tenuta questa mattina la conferenza stampa della Rete degli Spettatori per presentare il programma delle attività 2016, che prenderanno il via nelle prossime settimane.

Non essere cattivo

Non è stato irrispettoso, né controproducente parlare di cinema, del suo valore, di come farlo arrivare a più persone possibili, quindi alla sua fruizione nelle sale, nelle scuole e sulle piattaforme on demand, proprio perché tutto ciò produce cultura. Ettore Scola non è stato solo un grandissimo sceneggiatore e regista ma un uomo militante che si è battuto tutta la vita per portare avanti i valori della dignità, della coerenza, del rispetto dell’essere umano. E con i film che ha scritto, diretto per il cinema, ma anche il suo impegno in altre forme d’arte, ha sempre prodotto cultura alta e passione. Valori che fanno la differenza nella vita delle persone.

Con questa consapevolezza Valerio Jalongo, presidente della Rete degli Spettatori, ha aperto la mattinata con Laura Delli Colli (presidente SNGCI) e con Maria Pia Fusco e Paola Casella della Giuria dei critici, affermando che “questo incontro è un modo laico per condividere la stessa passione che Scola aveva per il cinema, per la cultura. E per rispettare il suo testamento: ‘al mio funerale voglio una festa fatta di inmmagini, musica, parole sul cinema’. E poi con Scola abbiamo lavorato insieme nel 2014 per dare una seconda chance al suo ultimo film, Che strano chiamarsi Federico .

LeBesco_LITTLE_BOY_02 - i ponti di sarajevo

La Rete degli Spettatori, giunta al suo quinto anno di attività, è un’associazione culturale indipendente che si prefigge l’obiettivo di promuovere film italiani di qualità e di dare loro una seconda chance quando sono penalizzati dal mercato, di organizzare incontri tra autori e pubblico nelle sale cinematografiche e nelle scuole, di sostenere la comunicazione attraverso nuovi canali e piattaforme. Grazie al lavoro capillare di approfondimento svolto in questi anni, oggi la Rete degli Spettatori è un punto di riferimento per tutte quelle realtà che privilegiano la ricerca di nuovi linguaggi e tematiche, per le produzioni indipendenti, per i documentari di creazione. La politica culturale della Rete degli Spettatori nasce da un continuo confronto con tutti gli attori della filiera cinematografica – autori, produttori, distributori, esercenti, e spettatori – per meglio sostenere il cinema italiano. Questo progetto offre una seconda opportunità di fruizione a titoli di qualità distribuiti in modo inadeguato rispetto al loro valore. I film su cui la Rete degli Spettatori svolge la propria mission sono selezionati da una giuria di esperti di cinema che lavora in completa autonomia. Anche quest’anno la Rete degli Spettatori, in accordo con l’associazione 100autori, ha individuato i nomi di una giuria, competente e autonoma, di critici cinematografici che, dopo varie discussioni e votazioni, ha presentato film e documentari italiani per la Selezione 2016. Paola Casella giornalista e critica cinematografica di Mymovies, Maria Pia Fusco giornalista e critica cinematografica di la Repubblica, Paolo Mereghetti giornalista e critico cinematografico de Il Corriere della Sera, Giona A. Nazzaro giornalista e critico cinematografico per Il Manifesto, Micromega e FilmTv e Silvana Silvestri giornalista e critica cinematografica de Il Manifesto – hanno selezionato 10 film di finzione e 2 documentari, tra quelli presentati nei maggiori festival italiani (Torino, Roma, Venezia) o usciti in sala da giugno a novembre 2015 con meno di 100 copie, che saranno sostenuti nella promozione e diffusione nel 2016 dalla Rete. Alla selezione dei critici cinematografici si affianca un ulteriore titolo, indicato dalla giuria dei Festival. I festival inseriti in questa giuria sono: Festival dei Popoli, Festival di Torino, FilmMakerFest e Via Emilia@docfest.

PER AMOR VOSTRO - foto 1

I FILM SELEZIONATI per il programma A tutto schermo

Giuria dei critici cinematografici – Film di finzione: ANTONIA di Ferdinando Cito Filomarino; ARIANNA di Carlo Lavagna; BAGNOLI JUNGLE di Antonio Capuano; BANAT- IL VIAGGIO di Adriano Valerio; BELLA E PERDUTA di Pietro Marcello; LA BELLA GENTE di Ivano De Matteo; LES PONTS DE SARAJEVO di Leonardo Di Costanzo, Vincenzo Marra, Jean-Luc Godard, Aida Begic, Kamen Kalev, Isild Le Besco, Sergei Loznitsa, Ursula Meier, Cristi Puiu, Marc Recha, Angela Schanelec, Teresa Villaverde, Vladimir Perisic; NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari; PER AMOR VOSTRO di Giuseppe Gaudino; LA PRIMA LUCE di Vincenzo Marra.

Giuria dei critici cinematografici -Documentari – DUSTUR di Marco Santarelli; LOUSIANA di Roberto Minervini

 

Giuria dei Festival – L’INFINITA FABBRICA DEL DUOMO di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi

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Nel corso della mattinata sono stati proiettati i tre cortometraggi vincitori della prima edizione del progetto: “1914-2014: Un anno lungo un secolo”, indetto dalla Rete degli Spettatori insieme al Ministero dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Istituto Roberto Rossellini, dedicato alle scuole secondarie di secondo grado italiane per commemorare il centenario della Prima Guerra Mondiale. I tre vincitori:

Giorni di sangue ho passato a combattere realizzato dal Liceo Classico “Giambattista Brocchi” di Bassano del Grappa con la supervisione del tutor/regista Mario Brenta;

Silenzio realizzato dal Liceo Scientifico “Albert Nobel” di Torre del Greco con la supervisione del tutor/regista Marco Turco;

Il rimpianto dell’amarezza realizzato dal Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Molfetta con la supervisione del tutor/regista Edoardo Winspeare.

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E’ stato inoltre presentato il progetto FUORI ORARIO, realizzato in collaborazione con Minerva Pictures, e finalizzato alla divulgazione della settima arte nelle scuole superiori, sono stati scelti i seguenti classici del cinema italiano:

  1. Uomini contro di Francesco Rosi (1970)
  2. Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini (1959)
  3. Nell’anno del Signore di Luigi Magni (1969)
  4. Il conformista di Bernardo Bertolucci (1970)
  5. La classe operaia va in paradiso di Elio Petri (1971)

Il progetto ha l’obiettivo di utilizzare il cinema come strumento di riflessione, approfondimento, conoscenza e sostegno all’attività didattica. I titoli selezionati per le scuole, saranno accompagnati e introdotti dagli autori che hanno aderito al progetto:

Roberto Andò, Sandro Baldoni, Mario Balsamo, Marco Bellocchio, Franco Bernini, Bernardo Bertolucci, Bruno Bigoni, Fabio Bonifacci, Mario Brenta, Francesco Bruni, Gianfranco Cabiddu, Francesco Calogero, Mimmo Calopresti, Antonio Capuano, Enrico Caria, Giorgia Cecere, Guido Chiesa Francesca Comencini, Alessandro Comodin, Ivan Cotroneo, Emanuele Crialese, Claudio Cupellini, Alessandro D’Alatri, Eleonora Danco, Emma Dante, Edoardo De Angelis, Massimiliano e Gianluca De Serio, Leonardo Di Costanzo, Anna Di Francisca, Luigi Faccini, Davide Ferrario, Linda Ferri, Agostino Ferrente, Michelangelo Frammartino, Daniele Gaglianone, Giuseppe Gagliardi, Marco Tullio Giordana, Claudio Giovannesi, Fabio Grassadonia, Filippo Gravino, Stefano Incerti, Guido Iuculano, Valerio Jalongo, Wilma Labate, Guido Lombardi, Daniele Luchetti, Andrea Manni, Mario Martone, Salvatore Mereu, Antonio Morabito, Francesco Munzi, Maurizio Nichetti, Gianfranco Pannone, Marco Pettenello, Antonio Piazza, Franco Piersanti, Alessandro Piva, Andrea Purgatori, Costanza Quatriglio, Stefano Reali, Marco Risi, Gualtiero Rossella, Alessandro Rossetto, Stefano Rulli, Domenico Saverni, Maurizio Sciarra, Andrea Segre, Paolo Sorrentino, Vittorio e Paolo Taviani, Maria Sole Tognazzi, Marco Turco, Daniele Vicari, Ferdinando Vicentini, Paolo Virzì, Edoardo Winspeare.

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Sul rapporto cinema e scuola e sul programma A tutto schermo, sono intervenuti tra gli altri, il regista Daniele Luchetti, Andrea Purgatori, coordinatore nazionale 100autori e Piero De Chiara dell’AGCOM:

Luchetti: “Un film del passato ci può aiutare a conoscere meglio non solo la storia del cinema ma la storia del nostro Paese. Perché alcuni film sopravvivono brillantemente al passare del tempo e altri no? Di cosa ridevano gli italiani cinquanta o più anni fa? La Storia non è solo un elenco di eventi ma è un elenco di persone, è la mappa dello stato psicologico di un Paese. Quindi i film del passato – e quelli del presente – sono una miniera di piacere che tutti devono avere la possibilità di conoscere, in particolare i giovani attraverso la scuola. Il lavoro che svolge una associazione come la Rete degli Spettatori è quindi molto prezioso”.

Purgatori: “Le iniziative della Rete permettono al cinema di entrare nelle scuole e di tornare nelle sale e questi sono due punti fondamentali della vita di un film. Il cinema deve arrivare ad avere un ruolo istituzionale, riconosciuto nella scuola in Italia, prima che gli studenti francesi conoscano meglio Scola che quelli italiani. Abbiamo un patrimonio culturale, cinematografico pazzesco che disegna e racconta meglio di qualsiasi altra forma d’arte ad un giovane la storia del nostro Paese. Molti film hanno un’anima che sopravvive a tutto, alla loro uscita, al tempo che passa, agli eventi e sono un eccellente viatico per conoscere ed apprezzare i talenti che abbiamo avuto e che abbiamo ripercorrendo la storia italiana”.

De Chiara:“Nonostante o forse proprio perché il futuro imminente sarà quello di vedere sempre più famiglie italiane abbonarsi a piattaforme digitali – come Netflix e le sue concorrenti – che con una spesa mensile minima ti permettono di accedere ad un catalogo di film vastissimo che, il lavoro della Rete degli Spettatori, è sempre più pregnante. A mio avviso per tre motivi principalmente: 1) perché danno una seconda possibilità a film importanti, di valore, di qualità di essere visti in sala. Film che sono stati persi sia a causa di una pessima distribuzione e anche per la disaffezione della gente verso le sale cinematografiche. 2) il lavoro che la Rete fa con le sale cinematografiche: il rapporto con gli esercenti è importantissimo perché comunque vadano le cose la vita di un film in sala rimane centrale. Far arrivare i film nelle piccole province, in zone dove le attività culturali sono meno sviluppate è un beneficio enorme per il nostro Paese dato che il cinema rimane la forma di cultura più popolare che esista. 3) il rapporto con le scuole. E’ stato ribadito varie volte ma che il cinema arrivi nelle scuole è importantissimo. E’ lì che nascono gli spettatori, che si forma una persona e quindi è linfa vitale per l’Italia”.

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CINELIBRARY

Per facilitare la diffusione delle opere selezionate e valorizzare l’immagine dei loro autori sia sul web che in sala, dallo scorso anno la Rete degli Spettatori ha intrapreso il progetto Cinelibrary. Si tratta di un archivio formato da video di approfondimento dedicati ai film inseriti nella selezione e da presentare prima del film o durante la navigazione sul sito con notizie, curiosità, aneddoti, informazioni sul girato e interviste agli autori. Grazie alla vasta connettività prodotta dal passaggio al digitale i materiali della Cinelibrary possono diventare un ottimo strumento di promozione del cinema italiano e dei suoi autori, utile a colmare quel gap di visibilità che ne condiziona spesso e volentieri l’attrazione verso il pubblico e la diffusione in sala.

 

LA BELLA GENTE - 11 R

Orvieto Settembre 200: :Victoria Larchenko sul set di “La Bella Gente” regia di Ivano De Matteo Prodotto da X Film. Foto: © Franco Origlia

Rete degli Spettatori

Lungotevere Flaminio, 26

00196 Roma

tel. 06.95214409 / fax 06.95214408

e-mail: info@retedeglispettatori.it

 

Website: http://www.retedeglispettatori.it/

Facebook: Rete degli Spettatori / https://www.facebook.com/rete.spettatori

Twitter: @ReteSpettatori

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCsIcBGK15rnyAoJJkknh63Q?feature=mhee

ROMA 2015: FILMSTUDIO, MON AMOUR di Toni D’angelo

Ricevo e volentieri pubblico

03_FESTA_CINEMA_DATE_ITA_POSITIVOHidden City

C’erano una volta i mitici cineclub che per le ragazze e i ragazzi degli anni Settanta sono stati un luogo importante di amicizia, di cultura e di vita…

International Madcast – Filmstudio – Bronx film

presentano

FILMSTUDIO, MON AMOUR

1_FilmStudioMonAmour_ entrata odierna_FilmstudioUn film di Toni D’Angelo
Una produzione International Madcast – Associazione Culturale Filmstudio – Bronx film – Terranera – Minerva Pictures – con il supporto di Roma Lazio Film Commission

CON INTERVISTE e TESTIMONIANZE DI

Bernardo Bertolucci, Jonas Mekas, Nanni Moretti, Vittorio Taviani,  Carlo Verdone, Americo Sbardella, Adriano Aprà, Armando Leone…

CAST TECNICO

REGIA: Toni D’Angelo

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Toni D’Angelo e Armando Leone

MONTAGGIO: Letizia Caudullo

MUSICHE: Alvin Curran

SCHEDA TECNICA

Anno di produzione: 2015; Genere: Documentario Nazionalità: Italiana; Durata: 68’; Formato: 16:9 Hd; Supporto di ripresa: HD; Supporto di proiezione: DCP; Audio: Stereo; Lingua originale: Italiano

LA STORIA

2a_FSMA_ToniDAngelo_NanniMoretti“No! Il dibattito no!”, afferma un accalorato Nanni Moretti nel suo Io sono un autarchico. Una provocazione è chiaro, dato che quelle discussioni sono servite e Moretti ne è stato uno dei principali protagonisti. Proiezioni e dibattiti, infatti, erano il cuore pulsante del Filmstudio, storico cineclub romano aperto nel 1967 ed attivo ancora oggi. Certo non può mancare un po’ di nostalgia ripensando a quegli anni in cui si potevano vedere i lavori di un artista d’avanguardia dell’animazione come Norman McLaren, o le opere della Nouvelle Vague francese, dell’espressionismo tedesco, dell’underground americano, il cosiddetto cinema impegnato fatto da maestri e da giovani promesse. Non solo, nel Filmstudio si poteva assistere anche alle prove teatrali del Living Theatre e proprio in quella saletta fumosa e piena di sogni sono passati registi come Bernardo Bertolucci, Jean-Luc Godard, Michelangelo Antonioni, Glauber Rocha, Fernando Solanas, Pier Paolo Pasolini, Eric Rohmer, Robert Kramer, Straub e Huillet, solo per citarne qualcuno. Diviene opportuno, quindi, raccontare una storia tanto illustre e a raccogliere il testimone è Toni D’Angelo – a cui è stato messo a disposizione l’archivio di questo monumento alla cinematografia mondiale da parte del fondatore Americo Sbardella insieme ad Armando Leone e Delia Peres. Il regista si è lasciato andare ad un viaggio assolutamente personale ed introspettivo, in cui ha trattenuto ciò che lo ha maggiormente impressionato coadiuvandolo con interviste agli autori che hanno vissuto il Filmstudio. Ciò che ne esce fuori è una narrazione emozionale di una vita che c’è stata e che non c’è più, o meglio, si è trasformata. Il film si apre sullo sfondo di una Roma alla fine degli anni ’60, quando l’azione si fa arte e le rivendicazioni, i movimenti, le contestazioni, divengono parte integrante dell’espressione creativa. In questo cammino visivo l’autore suggerisce metafore di creazione, si ferma ad osservare personalmente alcuni di quegli stessi artisti che lo hanno segnato. Ogni tassello ritrova il suo posto, la sua collocazione. La poesia, il visionario, il rito e la cosiddetta narrazione limpida cambiano con i mutamenti del clima politico. Il Filmstudio dovrà adeguarsi ma ciò non gli permetterà di poter continuare il proprio lavoro immune dalle esigenze dell’amministrazione pubblica. Questo dovrà reinventarsi per ritrovare le motivazioni, luoghi fisici dove potersi esprimere per ritrovare, dopo quindici anni di lotta, la sede originale. Al centro di questo viaggio ci si scontra, inevitabilmente, con censura, becero nemico da abbattere ma, paradossalnmente, enorme stimolo artistcio per autori ed intellettuali. È proprio in questa situazione, infatti, che molti autori trovano la forza di impegnarsi in progetti innovativi, aprendosi a nuovi modelli di creatività. Insomma la censura da ostacolo può diventare opportunità e questo colpisce particolarmente Toni D’Angelo che mette in evidenza come l’ispirazione e il senso di condivisione siano fonti necessarie per fare cultura. Una lezione che porterà l’autore a compiere, verso la fine del suo visionario cammino, un’interessante riflessioni sui circuiti tradizionali e commerciali del nostro cinema.

NOTE DI REGIA

5a_FSMA_ArmandoLeone_BernardoBertolucciFilmstudio, mon amour nasce dall’incontro con il cineclub Filmstudio in cui mi sono formato come cinefilo negli anni 2000. Armando Leone, mettendomi a disposizione l’intero archivio, mi ha dato la possibilità di intraprendere un viaggio in un cinema nascosto e sotterraneo che ha animato la città di Roma dagli anni ‘60 a oggi. Ho scoperto quindi l’esistenza della Cooperativa del cinema indipendente, del cinema femminista, del cinema d’artista, dei grandi sperimentatori come Alberto Grifi, dei primi cortometraggi dei grandi protagonisti del nostro cinema come Nanni Moretti – il cui esordio fu presentato proprio al Filmstudio nel ‘76. Questo documentario è diventato un vero e proprio viaggio alla scoperta di una realtà cinematografica che, altrimenti, non avrei mai potuto conoscere e di una Roma culturalmente fervida e appassionata, molto lontana dalla Roma che vivo oggi. Ho scelto di raccontare gli avvenimenti storici attraverso l’utilizzo di materiali di repertorio, spesso anche sconosciuti, soffermandomi sugli argomenti e sui personaggi che più mi hanno appassionato. (Toni D’Angelo)

BIOGRAFIA DEL REGISTA

5_ FSMA_ToniDAngelo_CarloVerdoneToni D’Angelo nasce a Napoli il 6 Dicembre del 1979. Autore, sceneggiatore e regista, e membro dell’Accademia del Cinema Italiano (Premi David di Donatello), Premi Vittorio De Sica dal 2007 e dell’European Film Academy premi EFA dal 2012. Dopo essersi diplomato al Liceo Scientifico, si scrive al D.A.M.S. di Bologna. In questi anni la sua passione per il cinema cresce sempre più, vede tre film al giorno e sogna di fare il critico cinematografico. Ma la teoria lo annoia e decide di andare a sbirciare su qualche set per vedere come realmente si realizza un film e questo lo fa sentire vivo. Così, dopo aver fatto da assistente alla regia in molte opere, decide di fare il grande salto e passare dietro la macchina da presa. Per la sua opera prima s’ispira a un racconto di Charles Bukowski e realizza Bukowski, Casoria, un ’ménage à trois’ ai limiti dell’erotico. Laureatosi con una tesi sulle forme poetiche nel cinema di Abel Ferrara, tra il 2002 e il 2004 diviene il suo assistente. Insieme scrivono il soggetto, mai realizzato, Morire A Napoli. Nel 2007 realizza il suo primo lungometraggio Una Notte con cui riceve la candidatura come Miglior Regista Esordiente nella cinquina per i David di Donatello. Nel 2009 il documentario Poeti, una sorta di block-notes sulla Poesia a Roma, è selezionato alla 66° Mostra del Cinema di Venezia in una sezione collaterale. Nel 2013 passa al noir con L’innocenza di Clara, selezionato in concorso al World Film Fest di Montreal e al Courmayeur NoirInFestival. Nel 2014 firma il cortometraggio Ore 12, presentato al Festival di Roma.  In questo periodo è impegnato con la preparazione del suo terzo lungometraggio:Falchi.

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La storia del Filmstudio

http://www.filmstudioroma.com/dicono.php

Filmstudio: Chi siamo

http://www.filmstudioroma.com/chi_siamo.php

Le mitiche locandine delle rassegne dal 1967 al 1999

http://www.filmstudioroma.com/rassegne67_99.php

Le mitiche locandine delle rassegne dal 2000 al 2007

http://www.filmstudioroma.com/rassegne2000_2007.php

Alcune pubblicazioni di esponenti del Filmstudio

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I cataloghi delle rassegne del Filmstudio

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LE GIORNATE DEL PREMIO ADELIO FERRERO dall’1 al 3 ottobre ad Alessandria

Ricevo e volentieri pubblico

LE GIORNATE DEL PREMIO ADELIO FERRERO
Tre giorni di cinema e critica
Alessandria, 1 – 3 ottobre 2015

Dopo quattro anni di pausa forzata, con “Le giornate del Premio Adelio Ferrero” rinasce,
promosso dal Comune di Alessandria, il più famoso ed apprezzato premio dedicato ai
giovani critici e saggisti di cinema.
Il Premio Adelio Ferrero, giunto alla trentaduesima edizione, è dedicato alla memoria del critico alessandrino, primo docente di storia e critica del cinema presso l’Università di Bologna, scomparso prematuramente nel 1977.
“Le giornate” si svolgeranno ad Alessandria dall’1 al 3 ottobre e saranno un festival del
cinema e della critica, tre giorni di incontri, visioni, riflessioni e dibattiti, vivacizzati dalla
presenza dei registi Roberto Faenza, Alessandro D’Alatri e Mirko Locatelli, dal maestro del montaggio Roberto Perpignani a cui sarà dedicata una retrospettiva, da un convegno sull’eredità pasoliniana a quarant’anni dal “film-testamento” Salò ma anche da un tributo a Liliana Cavani e da uno, al suono di musica, a Buster Keaton che il 4 ottobre “compirà” 120 anni. La sera del 3 ottobre verranno premiati i vincitori del concorso per le migliori recensioni e per i migliori saggi, mentre saranno consegnate anche le “targhe Adelio Ferrero” per il contributo alla cultura e all’arte cinematografica.
ll premio salvaguarda il ricordo e l’opera di Adelio Ferrero, storico critico  inematografico
che nella sua breve ed intensa vita lasciò il segno operando per un rinnovamento  rofondo del rapporto tra le istituzioni culturali e il cittadino. Direttore della rivista “Cinema e cinema”, primo presidente del teatro comunale di Alessandria e docente presso il DAMS di Bologna, Adelio Ferrero scrisse libri ancora oggi fondamentali su autori come Pasolini e Bresson.
Ferrero morì prematuramente a 42 anni. Dal 1978 sorse ad Alessandria il premio dedicato alla sua memoria. Non solo un premio dedicato alla memoria però: nelle intenzioni degli organizzatori, esso deve rappresentare quel laboratorio necessario per proiettare i nuovi critici nel futuro e segnalare firme di valore. Nel corso di trentuno edizioni, il premio è cresciuto, e molti partecipanti hanno visto nella manifestazione annuale il banco di prova per ulteriori affermazioni.
Si ringrazia il Comune di Alessandria che con l’Assessore ai beni e politiche culturali e alle politiche giovanili Dr.ssa Vittoria Oneto ha sostenuto il Premio Adelio Ferrero 2015 in collaborazione con ASM Costruire Insieme, Circolo del Cinema “Adelio Ferrero” ed Edizioni Falsopiano; con il patrocinio di Regione Piemonte, AlessandriaNews e Il Piccolo di Alessandria e il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Alegas, Centrale del Latte Alessandria e Asti, Cultura e Sviluppo di Alessandria.

Per info:

ASM Costruire Insieme – Via Savona, 1 – 15121 ALESSANDRIA

Centralino 0131/234266 int. 206 fax 0131/253200 Daniela Sguaizer –

premioferrero@asmcostruireinsieme.it

ANTEPRIMA
sabato 26 settembre, ore 18,15 – libreria Mondadori, Alessandria
presentazione del programma della manifestazione, cineaperitivo e tavola rotonda sui
nuovi libri di Mario Gerosa (Terence Young, Roger Vadim), Roberto Lasagna (Cinema e
spettri del Terzo Reich), Federico Magni (Meraviglioso, la storia degli effetti speciali),
Barbara Rossi (Anna Magnani). Intervengono gli autori e i critici Danilo Arona e Fabio
Zanello.

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Giovedì 1 ottobre, ore 19,00 – Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria
“Salò” di Pier Paolo Pasolini: a quarant’anni dal film-testamento, quale eredità per il
cinema italiano?
Una serata di riflessioni e testimonianze attraverso la discussione di film significativi e la
partecipazione di alcuni protagonisti del cinema italiano. Ospiti: il critico e saggista
Mathias Balbi, il regista cinematografico Alessandro D’Alatri, il regista Mirko Locatelli, il
maestro del montaggio Roberto Perpignani. Moderatori: Roberto Lasagna e Saverio
Zumbo. La serata, a ingresso libero, sarà intervallata da una pausa buffet.
Venerdì 2 ottobre – multisala Kristalli di Alessandria,
Roberto Perpignani: una maestro del montaggio e del cinema internazionale si
racconta.
Ore 18,00 proiezione di “La notte di San Lorenzo” di Paolo e Vittorio Taviani (evento
preceduto dalla presentazione del Quaderno di Storia Contemporanea dedicato a
“cinema e resistenza” in collaborazione con ISRAL).
Ore 20,15 aperitivo con Roberto Perpignani e proiezione di sequenze inedite de “Il postino” di Michael Radford interpretato da Massimo Troisi e Philippe Noiret.
Ore 20,50 Roberto Perpignani introduce la proiezione del film di Nanni Moretti “Sogni
d’oro”.
Ore 22,45 Roberto Perpignani presenta alcune sequenze inedite del lungometraggio di
Bernardo Bertolucci “Prima della rivoluzione”. Seguirà la proiezione del film.(durante la
serata sarà possibile iscriversi alla nuova stagione di proiezioni del Circolo del Cinema
Adelio Ferrero)
Sabato 3 ottobre – Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria
Rinasce il premio Adelio Ferrero
Ore 14,30 Presentazione del programma della giornata.
Ore 14,45 “Dare forma alle emozioni”. Lectio Magistralis di Roberto Perpignani (Cilect
Teaching Award 2015).
Ore 15,30 Dalla radio a Hollywood (party). Incontro con il critico e scrittore Stefano Della Casa.
Ore 16,15 “Garrone Moretti Sorrentino a Cannes 2015”. Intervengono i critici Mauro
Gervasini, Alessandro Leone, Paolo Micalizzi, Adriano Piccardi, Saverio Zumbo.
Ore 17,15 Omaggio a Claudio G. Fava. Proiezione del corto ‘Il cinema e la Grande
guerra’. Interventi di Oreste De Fornari e letture di Giorgio Boccassi.
Ore 18,00 Omaggio a Liliana Cavani. Interviene Francesca Brignoli.
Proiezione del corto di Liliana Cavani “Clarisse” (premio Pasinetti 2012).
Ore 19,00 I concorrenti del Premio Adelio Ferrero recensiscono “Clarisse”.
Pausa buffet
Ore 20.45 proclamazione dei vincitori della trentaduesima edizione del Premio Adelio
Ferrero dedicato ai giovani critici cinematografici.
Premiazione di personalità artistiche di rilievo per il loro significativo contributo all’arte
cinematografica.
Ore 21,30 Omaggio all’opera cinematografica di Roberto Faenza. Conversano con il
regista, Danilo Arona e Roberto Lasagna.
Ore 22,15 Musica per occhi. Proiezione sonorizzata di “The blacksmith” di Buster Keaton.
Suona il Frame Freeze Quartet.
Intervengono Francesco Ballo e Paolo Darra per festeggiare i 120 anni della nascita di
Buster Keaton.

Direzione artistica e ideazione: Circolo del Cinema Adelio Ferrero di Alessandria, in
collaborazione con Edizioni Falsopiano, Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, Asm Costruire Insieme.

LA GIURIA
La giuria del Premio Adelio Ferrero, trentaduesima edizione, è così composta:
Mathias Balbi (critico cinematografico)
Giorgio Cremonini (critico cinematografico)
Davide D’Alto (critico ed editore)
Bruno Fornara (critico cinematografico)
Mario Gerosa (giornalista)
Roberto Lasagna (saggista e critico)
Nuccio Lodato (saggista cinematografico)
Luca Malavasi (critico cinematografico)
Roy Menarini (critico e saggista)
Emiliano Morreale (critico cinematografico)
Lorenzo Pellizzari (presidente della giuria)
Adriano Piccardi (critico cinematografico)
Barbara Rossi (critica cinematografica)
Saverio Zumbo (saggista e critico)

IL PREMIO ADELIO FERRERO
Il PREMIO FERRERO ebbe luogo la prima volta il 24 settembre 1978, a un anno dalla
scomparsa improvvisa del critico cinematografico Adelio Ferrero, protagonista della
cultura alessandrina, docente di cinema presso il DAMS all’università di Bologna,
fondatore della rivista “Cinema e Cinema”, primo presidente del Teatro Comunale di
Alessandria. Da allora si sono succedute a cadenza annuale 31 edizioni, l’ultima delle
quali nel 2010.
Fin dalla seconda edizione il concorso venne affiancato da seminari critici e laboratoriali
di grande rilevanza anche internazionale, dal convegno nazionale Teleschermo in
collaborazione con la Rai, da mostre d’arte contemporanea, da mostre fotografiche,
dallo spazio dedicato ai giovani registi italiani alcuni di loro divenuti poi star internazionali come Gabriele Salvatores.
Dal 2002 al 2010 il Premio Ferrero si è ripresentato nell’ambito del Festival della critica
cinematografica “Ring!”, manifestazione particolare e innovativa con un successo
straordinario e un promotore di eccezione, il regista Nanni Moretti. Nel corso di queste
edizioni, il festival si fece promotore di un’attività culturale il cui fiore all’occhiello furono le raccolte degli scritti di alcuni tra i più importanti critici e studiosi di cinema, confluite nella collana “La nobile arte” edita da Falsopiano e curata da Lorenzo Pellizzari.
Nelle 31 edizioni del Premio Ferrero, sono passati ad Alessandria i più bei nomi del
panorama culturale cinematografico internazionale tra registi, critici e giornalisti, che
hanno contribuito a fare grande la storia di una manifestazione che quest’anno rinasce,
grazie soprattutto alla volontà e al desiderio di riavere in città un momento di cultura
davvero alto e proiettato nel futuro.

VENEZIA 72: ALFREDO BINI, OSPITE INATTESO di Simone Isola a VENEZIA CLASSICI – DOCUMENTARI

Ricevo e volentieri pubblico

Alla 72. Mostra del Cinema di Venezia

Sezione Venezia Classici – Documentari

Alfredo Bini, ospite inatteso

un film di

Simone Isola 

 ALFREDO BINI - Ritratto

 

Nel quarantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, un film doc omaggia e racconta la straordinaria avventura umana e professionale del suo mitico produttore, Alfredo Bini. L’uomo che esordì ‘col botto’ con Il bell’Antonio, che intuì il talento registico del poeta friulano, e più volte sfidò la censura e il perbenismo correnti. Fino a una fine in solitudine. Ma non da solo…

 

Una produzione Kimerafilm, Axelotil Film, Istituto Luce-Cinecittà

Una distribuzione Istituto Luce-Cinecittà

ALFREDO BINI, Ospite inatteso IL FILM

Montalto di Castro, 2001. Di fronte al Motel Magic di Giuseppe Simonelli giunge un anziano signore. Si trova temporaneamente senza dimora e chiede ospitalità per due o tre giorni. Simonelli gliela concede, affascinato dai racconti e dalla simpatia di quell’uomo. Non lo sa ancora, ma l’ospite inatteso è Alfredo Bini, storico produttore cinematografico, noto soprattutto per la lunga e intensa collaborazione con Pier Paolo Pasolini, che aveva fatto esordire nel 1960 con “Accattone” e del quale aveva prodotto tutti i film sino a “Edipo re” del 1967.

I due o tre giorni di ospitalità diventeranno dieci anni, e un rapporto speciale, come tra padre e figlio.

ALFREDO BINI OSPITE - Giuseppe Simonelli e Simone Isola

Dalla storia di Giuseppe, e dalle testimonianze di ‘collaboratori’ come Bernardo Bertolucci, Claudia Cardinale, Ugo Gregoretti, Piero Tosi, Giuliano Montaldo e altri ancora, e attraverso immagini di repertorio, film, foto e memorie autobiografiche ‘rilette’ da Valerio Mastandrea, viene ripercorsa una vita vissuta per il cinema. Quella di un produttore mitico, con oltre 50 film prodotti, che aveva esordito ‘col botto’ con Il bell’Antonio, e che credette nel talento – oltre che nello scandalo – di uno dei nostri più grandi registi, e di altri importanti autori; che negli anni ’70 virò verso un cinema ‘erotico ed esotico’ mentre nella sua filmografia si aggiungevano i nomi di Bresson e Chabrol; che nell’ultima parte della sua parabola si eclissò, senza chiedere aiuto al mondo del cinema.

Alfredo Bini, ospite inatteso restituisce così una storia emblematica del cinema italiano; e soprattutto, restituisce la storia di un produttore coraggioso, scomodo, mai banale, appassionato, convinto di un paradosso: che il pubblico potesse accettare il cinema d’autore e di qualità, e decretarne il successo.

Un paradosso che lui era riuscito a produrre.

SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL dal 2 al 10 luglio a Trieste la XVI EDIZIONE

Ricevo e volentieri pubblico

SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Trieste,  2 – 10 luglio 2015

XVI edizione

 

XVI edizione per ShorTs International Film Festival a Trieste, la città sul mare, dal 2 al 10 luglio 2015. Un maxi schermo all’aperto in Piazza Verdi a Trieste, accanto al suo splendido Teatro adiacente a Piazza Unità proietterà una maratona dedicata ai migliori cortometraggi a livello internazionale, già vincitori di almeno un premio e provenienti da tutto il mondo…

89 i selezionati, tra gli oltre 1300 arrivati, che si contenderanno il premio di10.000 per il miglior corto in assoluto. La Giuria è composta dall’attore e regista Pippo Delbono, l’attrice Chiara Caselli, il produttore per Rai Cinema Carlo Brancaleoni, il critico Luisa Morandini e la giornalista Emanuela Genovese. Il produttore Claudio Bonivento assegnerà invece il Premio speciale alla produzione italiana, mentre il pubblico decreterà il vincitore del Premio del Pubblico Trieste Caffè.

Al Cinema Ariston invece dieci opere prime italiane in gara affidate alla Giuria Nuove Impronte, composta dalla produttrice Francesca Cima, dal regista Francesco Patierno e dall’attrice Barbora Bobulova che a Trieste incontrerà il pubblico e racconterà la sua brillante carriera. Anche in questa categoria, il pubblico sarà chiamato a decidere chi si aggiudicherà il Premio del Pubblico Bakel.

ShorTS come ogni anno rinnova la sua scommessa sui giovani talenti del nostro cinema:  protagonista della “Prospettiva”, lo spazio dedicato agli attori italiani emergenti, sarà Jacopo Olmi Antinori. Toscano, classe 1996, già attore teatrale, esordisce al cinema come protagonista nel film diretto da Bernando Bertolucci “Io e te”. Vince allo scorso Festival del Cinema di Venezia l’AKAI International Film Fest Award come migliore attore nel film “I nostri ragazzi” (2014) di Ivano de Matteo, interpretato assieme a  Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e la stessa Barbora Bobuľová. Il film sarà proiettato il 10 luglio alle 21.30 al cinema Ariston con la presenza in sala sia di Jacopo Olmi Antinori che di Barbora Bobulova. I due attori inoltre incontreranno il pubblico giovedì 9 luglio alle 18.30 nello spazio del Teatro Verdi riservato al Festival.

E novità 2015 di ShorTS, un vero e proprio festival nel festival: SweeTS4Kids, con tanto di direttore artistico formato xs, Tommaso Gregori, 10 anni, cresciuto a pan e cinema.

In gara 27 cortometraggi da tutto il mondo – selezionati tra un centinaio – valutati dalla giuria composta da 101 bambini fra gli 8 e i 13 anni che assegnerà il premio al miglior corto. Le proiezioni si terranno all’Auditorium del Museo Revoltella mercoledì 8 e giovedì 9 luglio dalle 18.30.

Durante il Festival, si potrà inoltre visitare la città di Trieste sotto il profilo insolito dei “luoghi del cinema” attraverso le passeggiate Esterno/Giorno con il critico cinematografico Nicola Falcinella, giovedì 9 e venerdì 10 luglio dalle 18, si ripercorreranno con passeggiate a tema, le location e le storie delle tante opere per il grande schermo girate nella città giuliana, che per la caratteristica luce dei suoi tramonti sul mare, per la bellezza dei suoi storici edifici e della natura circostante è molto apprezzata dai registi di tutto il mondo, da Mauro Bolognini a Luchino Visconti, da Francis Ford Coppola a Cristina Comencini, da Anthony Minghella, a Giuseppe Tornatore.

 

In questa XVI edizione di ShorTS, non manca la sezione “Oltre il Muro” grazie alla quale dal 2009 il cinema di Maremetraggio è entrato nella Casa Circondariale di Trieste. Anche quest’anno una giuria di 14 detenuti sceglierà il miglior corto.

Non mancano incontri con attori e registi, eventi speciali, cocktail e happening con i protagonisti della cinematografia italiana e straniera; gran finale venerdì 10 luglio al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella Sala Bobi Bazlen, con la proclamazione dei film vincitori e la consegna dei premi della 16esima edizione di ShorTS International Film Festival.

Info e programma: www.maremetraggio.com

ARRIVA LA XVI EDIZIONE DELLO SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Trieste,  2 – 10 luglio 2015

XVI edizione

 

XVI edizione per ShorTs International Film Festival a Trieste, la città sul mare, dal 2 al 10 luglio 2015. Un maxi schermo all’aperto in Piazza Verdi a Trieste, accanto al suo splendido Teatro adiacente a Piazza Unità proietterà una maratona dedicata ai migliori cortometraggi a livello internazionale, già vincitori di almeno un premio e provenienti da tutto il mondo.

BarboraBobulovaalta

89 i selezionati, tra gli oltre 1300 arrivati, che si contenderanno il premio di 10.000 per il miglior corto in assoluto. La Giuria è composta dall’attore e regista Pippo Delbono, l’attrice Chiara Caselli, il produttore per Rai Cinema Carlo Brancaleoni, il critico Luisa Morandini e la giornalista Emanuela Genovese. Il produttore Claudio Bonivento assegnerà invece il Premio speciale alla produzione italiana, mentre il pubblico decreterà il vincitore del Premio del Pubblico Trieste Caffè.

Al Cinema Ariston invece dieci opere prime italiane in gara affidate alla Giuria Nuove Impronte, composta dalla produttrice Francesca Cima, dal regista Francesco Patierno e dall’attrice Barbora Bobulova che a Trieste incontrerà il pubblico e racconterà la sua brillante carriera. Anche in questa categoria, il pubblico sarà chiamato a decidere chi si aggiudicherà il Premio del Pubblico Bakel.

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ShorTS come ogni anno rinnova la sua scommessa sui giovani talenti del nostro cinema:  protagonista della “Prospettiva”, lo spazio dedicato agli attori italiani emergenti, sarà Jacopo Olmi Antinori. Toscano, classe 1996, già attore teatrale, esordisce al cinema come protagonista nel film diretto da Bernando Bertolucci “Io e te”. Vince allo scorso Festival del Cinema di Venezia l’AKAI International Film Fest Award come migliore attore nel film “I nostri ragazzi” (2014) di Ivano de Matteo, interpretato assieme a  Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e la stessa Barbora Bobulova. Il film sarà proiettato il 10 luglio alle 21.30 al cinema Ariston con la presenza in sala sia di Jacopo Olmi Antinori che di Barbora Bobulova. I due attori inoltre incontreranno il pubblico giovedì 9 luglio alle 18.30 nello spazio del Teatro Verdi riservato al Festival.

E novità 2015 di ShorTS, un vero e proprio festival nel festival: SweeTS4Kids, con tanto di direttore artistico formato xs, Tommaso Gregori, 10 anni, cresciuto a pan e cinema.

In gara 27 cortometraggi da tutto il mondo – selezionati tra un centinaio – valutati dalla giuria composta da 101 bambini fra gli 8 e i 13 anni che assegnerà il premio al miglior corto. Le proiezioni si terranno all’Auditorium del Museo Revoltella mercoledì 8 e giovedì 9 luglio dalle 18.30.

Durante il Festival, si potrà inoltre visitare la città di Trieste sotto il profilo insolito dei “luoghi del cinema” attraverso le passeggiate Esterno/Giorno con il critico cinematografico Nicola Falcinella, giovedì 9 e venerdì 10 luglio dalle 18, si ripercorreranno con passeggiate a tema, le location e le storie delle tante opere per il grande schermo girate nella città giuliana, che per la caratteristica luce dei suoi tramonti sul mare, per la bellezza dei suoi storici edifici e della natura circostante è molto apprezzata dai registi di tutto il mondo, da Mauro Bolognini a Luchino Visconti, da Francis Ford Coppola a Cristina Comencini, da Anthony Minghella, a Giuseppe Tornatore.

 

In questa XVI edizione di ShorTS, non manca la sezione “Oltre il Muro” grazie alla quale dal 2009 il cinema di Maremetraggio è entrato nella Casa Circondariale di Trieste. Anche quest’anno una giuria di 14 detenuti sceglierà il miglior corto.

Non mancano incontri con attori e registi, eventi speciali, cocktail e happening con i protagonisti della cinematografia italiana e straniera; gran finale venerdì 10 luglio al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella Sala Bobi Bazlen, con la proclamazione dei film vincitori e la consegna dei premi della 16esima edizione di ShorTS International Film Festival.

Info e programma: www.maremetraggio.com