SARDINIA FILM FESTIVAL: AL VIA L’EDIZIONE n°XI

Ricevo e volentieri pubblico

SASSARI 27 GIUGNO – 2 LUGLIO 2016

Polo Didattico “Il Quadrilatero”, viale Mancini 5

            e… al “Borgo di Torre Tonda” in via Torre Tonda e al “Caimano distratto” in piazza Tola

e poi….ad agosto a Villanova Monteleone e a settembre a Bosa

Immagine tratta da BLADE RUNNERSarà un’edizione intensa e ricca di emozioni la numero undici del Sardinia Film Festival, il premio internazionale per cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari, in città dal 27 giugno al 2 luglio. Oltre alle proiezioni dei corti provenienti da tutto il mondo (prime visioni assolute per la Sardegna e, alcune, anche per l’Italia e l’Europa) nella sede storica de “Il Quadrilatero” in viale Mancini 5, è in programma una serie di appuntamenti artistici, culturali e musicali dislocati nel centro storico. Da via Torre Tonda a piazza Tola e alla Sala Duce di Palazzo Ducale. Tutti, come le proiezioni serali, ad ingresso libero e gratuito. Inoltre quest’anno il Sardinia Film Festival raggiunge anche le persone  che attualmente vivono nella Casa circondariale di Bancali. Negli stessi giorni in cui gli spettatori si daranno appuntamento al Quadrilatero, all’interno del carcere una giuria di detenuti di varie età e nazionalità visionerà i film in concorso e attribuirà un premio ad uno di essi. È un modo per creare «un filo diretto tra la Città e il carcere –spiega il Garante per i detenuti, Mario Dossoniper riproporre una presenza socialmente e culturalmente rivelante per condividere con le persone carcerate emozioni, sogni, avventure attraverso il cinema. L’iniziativa si colloca nelle diverse attività di risocializzazione, di riavvicinamento delle persone detenute alla società che ogni giorno sono portate avanti dall’Amministrazione penitenziaria con gli educatori, gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, i volontari e, grazie alla sensibilità degli organizzatori del Festival, si arricchisce di questa nuova esperienza».

LA MOSTRA

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L’undicesima edizione del Sardinia Film Festival ha un’agenda ricca di appuntamenti, il primo dei quali è in Sala Duce venerdì 24 giugno. Da questa data lo spazio espositivo comunale accoglie un’anteprima del SFF, realizzata con il patrocinio del Comune di Sassari, Assessorato alla Cultura: la mostra “Filmofrenico. Iconografia filmica e immaginario” dell’artista livornese di nascita e sassarese d’adozione Max Mazzoli. Come scrive il critico Stefano Resmini nella presentazione, «Stanley Kubrick, Martin Scorsese, Cimino, Visconti, Bertolucci e R.Scott sono soli alcuni nomi che si rincorrono» nei suoi lavori, dove appaiono «scene che prima di essere trasposizioni di atmosfere filmiche sono brani di vita idealizzata e sognata. Una vita desiderata, come la magia di un film che si dipana nell’inconscio più recondito». (martedì-venerdì dalle alle 13 e dalle 15 alle 18. Sabato dalle 10 alle 13).

2001odissea nello spazio olio su tavola cm100x100  1999LE PROIEZIONI

Le proiezioni iniziano lunedì 27, alle 21, nello spazio all’aperto del Polo Didattico “Il Quadrilatero” di viale Mancini. I film della prima serata sono tutti fuori concorso, a partire dal nuovo cortometraggio del regista sassarese Bonifacio Angius, “Domenica”: “la storia di un incontro estivo con un finale al bacio, tenero e cinico”. Angius tornerà anche martedì 28 per un aperitivo-intervista condotto dalla giornalista Francesca Arca di Radio Venere (alle 19 nel ristorante “Borgo di Torre Tonda” in via Torre Tonda). Altro film in programma è il corto d’animazione messicano “El trompetista”, vincitore della prima edizione del Bosa Animation Awards. E poi, racconta il direttore artistico del Sardinia Film Festival, Carlo Dessì, ci sono «alcuni lavori provenienti da uno dei nostri partner, l’Edinburgh Short Film Festival di Edimburgo, con il quale stiamo consolidando una rete, formata anche da altri festival, per promuovere e far circolare il lavoro dei giovani film makers europei. Tra l’altro –aggiunge- quest’anno il direttore artistico del festival di Edimburgo, Paul Bruce, fa parte della giuria tecnica».

Un altro partner europeo del SFF è  l’irlandese Fastnet Short Film Festival, da dove arriva una selezione di cortometraggi fuori concorso, in proiezione giovedì 30 (dalle 17 in Aula “Salvatore Satta”).

Da martedì 28 iniziano le proiezioni dei film in concorso nella categorie Fiction italiana, Fiction internazionale, Documentario internazionale, Videoarte, Sperimentali, Vetrina Sardegna. A presentare tutte le serate sarà la giornalista Rachele Falchi. «Anche quest’anno –dice Carlo Dessì- il lavoro di selezione è stato impegnativo perché sono arrivati oltre mille film da tutto il mondo. Tra questi, una quarantina sono stati selezionati per le proiezioni al Quadrilatero». Altri trenta, tra sperimentali e videoarte, sono stati visionati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti, che anche quest’anno ha costituito una giuria speciale. Restano i corti da proiettare nelle altre due sezioni del Sardinia Film Festival: ad agosto a Villanova Monteleone per il Festival del Documentario e a settembre a Bosa per quello del corto d’animazione.

I lavori in concorso sono stati realizzati quasi tutti tra il 2015 e il 2016 da giovani film makers. E sono tutte prime visioni per la Sardegna. Non solo, precisa Dessì, «ci sono anche delle prime visioni europee, oltre al film fuori concorso di Angius. Per esempio, per quanto riguarda i sardi, c’è un lavoro surreale e divertente di Marco Antonio Pani intitolato “Maialetto della Nurra” e uno più  onirico, “Gianni”, realizzato da due giovanissimi: Nicolç Barabino e Fry J. Apocaloso.  Una prima visione europea è anche il poetico cortometraggio iraniano “The cemetery men” di Ali Mardomi e l’italiano “Centro Barca Okkupato” con protagonisti battaglieri anziani in autogestione». Tante, poi, le prime visioni italiane: tra queste il belga “Le mur” di Samuel Lampaert, una riuscita  metafora della comunicazione tra esseri umani.

L’ultima sera, sabato 2 luglio, come da consuetudine per il Sardinia Film Festival, verrà proiettato (fuori concorso) il cortometraggio vincitore del David di Donatello 2016: “Bellissima”, alla presenza del regista Alessandro Capitani.

LE GIURIE DEL FESTIVAL

La giuria tecnica dell’undicesima edizione del SFF è formata dal regista Salvatore Mereu (“Ballo a tre passi”, “Sonetàula”, “Bellas mariposas”), da Manuela Buono della casa di distribuzione Slingshot Films di Trieste e dal direttore dell’Edinburg Short Film Festival Paul Bruce. Ci sono poi la giuria dell’Accademia di Belle Arti, quella di Scienze della Comunicazione, e la giuria della Federazione italiana dei circoli del cinema (Ficc).

La vera novità di quest’anno è, però, la giuria dei detenuti della Casa circondariale di Bancali, voluta dal Sardinia Film Festival in collaborazione con la Direzione-Area trattamentale e con il Garante del diritti delle persone recluse, che da quest’anno è il sociologo Mario Dossoni.

UNA CITY. olio su tela cm100x100 2015GLI APERITIVI COI REGISTI

«Il programma dell’undicesima edizione –racconta Carlo Dessì- alterna le proiezioni a momenti di approfondimento sulle nuove tendenze cinematografiche e ad occasioni di pura convivialità. A volte mescolando le due cose tra loro, come nella serie di incontri “Aperitivo con il regista”». L’appuntamento è da mercoledì a venerdì alle 19 nel ristorante “Borgo di Torre Tonda” (via Torre Tonda). Qui la giornalista Francesca Arca di Radio Venere dialogherà con alcuni dei più apprezzati autori cinematografici sardi. Si inizia martedì 28 con il regista sassarese Bonifacio Angius (“Sa Grascia”; “Perfidia”), al SFF anche nella serata di apertura con il suo nuovo cortometraggio, “Domenica” (fuori concorso). Mercoledì 29 arriva il regista oristanese Peter Marcias  (“I bambini della sua vita”; “Liliana Cavani–Una donna nel cinema”; “Dimmi che destino avrò”). Giovedì 30 i riflettori si spostano su Paolo Zucca (“L’arbitro”) e venerdì 1° luglio su Enrico Pau (“Jimmy della collina”; “L’accabadora”).

IL CONVEGNO

Sempre venerdì 1° luglio alle 17.30 (aula Salvatore Satta, “Il Quadrilatero”) il SFF in collaborazione con la casa di produzione “Il Monello Film” organizza il convegno “Cinema: incontro con gli operatori del mercato”. È un appuntamento importante che darà ai film makers l’opportunità di capire le tendenze del mercato cinematografico e i requisiti necessari perché un cortometraggio attiri l’interesse di produttori e distributori. Partecipano Manuela Buono (distribuzioni Slingshot Films), Paolo Minuto (Cineclub Internazionale Distribuzione) e  Franco Muceli (vice presidente Anec Sardegna). Modera Riccardo Baldini, Head of Production – Fondazione Sardegna Film Commission.

DOPO-FESTIVAL                                                                                                                                          Come ogni festival che si rispetti anche il SFF avrà il suo “Dopo Festival”. Da martedi 28, ogni giorno, dopo le 23,30, lo staff incontrerà gli spettatori presso “Il Caimano Distratto” di piazza Tola per bere qualcosa in compagnia e assistere alla proiezione di brevi cortometraggi fuori concorso. Poi la serata conclusiva, sabato 2 luglio, si festeggia tutti insieme con un la Vilsait Jazz Band (alle 23 al “Caimano Distratto”) e il suo repertorio di brani in stile dixieland e rielaborazioni jazzistiche e latino-americane.

Il Sardinia Film Festival è organizzato dal Cineclub Sassari con il patrocinio e il contributo di Commissione nazionale italiana per l’Unesco, Presidenza del Senato della Repubblica italiana, Presidenza della Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mibact, Farnesina, Regione autonoma della Sardegna, Sardegna Turismo, Comune di Sassari, Comune di Villanova Monteleone, Comune di Bosa, Università degli Studi di Sassari, Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari. La realizzazione del festival è resa possibile grazie alla collaborazione di Sella&Mosca, Aeroporto di Alghero, Arri, Confalonieri, Nastri d’Argento, Sistema turistico Villanova Monteleone, Coordinamento servizi bibliotecari, Museo del Vino di Berchidda, Università degli Studi di Sassari-Dipartimento di Giurisprudenza, Cineclub Roma, Diari di Cineclub, Hotel Grazia Deledda, Hotel Vittorio Emanuele, Hotel Leonardo Da Vinci, Ficc, Moviementu Rete Cinema Sardegna,  Il Caimano Distratto, Ristorante Borgo di Torre Tonda, Festival internazionale Ottobre in Poesia, Il Monello Film, Radio Venere, Vilsait Jazz Band. Sono partner europei del Sardinia Film Festival: Fastnet Short Film Festival (Irlanda), Fike (Portogallo), Edinburgh Short Film Festival (Scozia), Psarokokalo (Grecia)

BOSA ANIMATION AWARD – I VINCITORI

Ricevo e volentieri pubblico

DOPO TRE INTENSE GIORNATE DI PROIEZIONI, INCONTRI CON I REGISTI E LABORATORI PER I BAMBINI

“EL TROMPETISTA” VINCE IL BOSA ANIMATION AWARDS CON LA FORZA DELLA MUSICA IN DIFESA DELLA LIBERTÁ

EL TROMPETISTA Migliore Animazione BAAGrande successo per il festival organizzato dalla città sul Temo e dal Cineclub Sassari nell’ambito della decima edizione del Sardinia Film Festival.

Al Bosa Animation Awards vincono Centro e Sud America. Il premio come migliore animazione assegnato sabato 5 settembre dalla giuria tecnica è andato infatti all’unanimità a EL TROMPETISTA del giovanissimo animatore messicano Robin Raúl Morales Reyes e la menzione speciale a GUIDA della regista brasiliana Rosana Urbes. BENDITO MACHINE V Premio giuria popolare BAALa giuria popolare ha invece accordato la sua preferenza a BENDITO MACHINE V – PULL THE TRIGGER del filmmaker Jossie Malis, che vive a Palma di Maiorca ma ha origini cileno-peruviane. I premiati hanno inviato un video messaggio di ringraziamento che è stato proiettato al pubblico e ai registi stranieri arrivati a Bosa per partecipare al festival. Particolarmente emozionante quello dell’autore di EL TROMPETISTA: «Volevo solo dirvi che ciascuno di voi ha una voce bellissima e unica. Non dovete permettere che nessuno vi faccia tacere». Carlo Dessì con la giuria tecnica (Guy Daleiden, Alice Tambellini e Michela Anedda) e l'interpreteQuesta la motivazione del premio: “Per la forza del messaggio universale che il regista è riuscito brillantemente a comunicare attraverso uno sviluppo narrativo ben strutturato, descrivendo come si possa interrompere la routine quotidiana per cercare di difendere le proprie idee, sviluppando la propria personalità senza l’utilizzo della violenza ma solo attraverso l’arte, il ritmo e la creatività. Per il design dei personaggi e la costruzione visiva degli ambienti, sviluppati con cura e attenzione per i dettagli, attraverso i quali il regista è riuscito a costruire con consapevole semplicità una breve ma preziosa opera artistica”.

GUIDA Menzione Speciale BAAI primi vincitori della manifestazione sono, però, il Comune di Bosa e il Cineclub Sassari. La loro collaborazione ha infatti dato vita a un evento che fa parte della decima edizione del Sardinia Film Festival e il cui successo è stato decretato dal pubblico, che per tre giorni ha affollato le proiezioni e dalla presenza di numerosi filmmakers stranieri che hanno portato in città una ventata internazionale, oltre che dalle parole di elogio di Guy Delaiden, direttore del prestigioso Fondo Cinematografico di Lussemburgo, e quest’anno nella giuria tecnica del BAA insieme alla regista Michela Anedda e alla docente di Animazione Alice Tambellini. Delaiden ha rimarcato la «qualità delle 23 animazioni selezionate tra 120 arrivate da tutto il mondo, l’organizzazione dell’evento e la bellezza del posto». Il festival ha infatti goduto di splendide location, dal palazzo del MAP, sede dell’artista Mariano Chelo, per gli incontri pomeridiani con i registi alla piazzetta di via Corte Intro per le proiezioni serali e al Museo delle Conce dove si è svolto un laboratorio di animazione per i bambini delle scuole elementari di Bosa tenuto dagli animatori Marco Testoni e Marta Pala. ROBERTO ROBOT RICICLONE, il corto realizzato, è stato proiettato durante la serata finale, nell’ambito del progetto della Fondazione Sardegna Film Commission, Heroes20.20.20, che promuove il rispetto dell’ambiente nella vita di tutti i giorni e sui set cinematografici. La Film Commission è stata partner del festival e ha fatto conoscere il suo progetto al pubblico e ai registi ospiti anche con la proiezione di alcuni corti già realizzati grazie ai bandi Heroes20.20.20.

Il direttore artistico Carlo Dessì e i registiInsomma, la prima edizione del festival dell’animazione di Bosa è stato un successo e già «dall’autunno si comincerà a lavorare alla seconda» assicura l’assessore alla Cultura, Alfonso Campus, per far diventare la città sul Temo «crocevia dell’animazione in Sardegna». Una possibilità piuttosto concreta, visto che sull’isola non ci sono altri festival di questo genere, e se ne contano pochissimi anche nel resto d’Italia, eppure l’animazione, con le sue tecniche sofisticate e affascinanti, coinvolge un pubblico di tutte le età ed è in grado di affrontare argomenti di ogni tipo con prospettive sempre nuove e sorprendenti.

BOSA ANIMATION AWARD – IL GRAN FINALE

Ricevo e volentieri pubblico

BOSA 5 SETTEMBRE

PREMIAZIONE CORTI BOSA ANIMATION AWARDS

Gran finale per il festival dell’animazione: seconde visioni e incontri pomeridiani con i registi. Di sera, proiezione del cartoon fatto dai bimbi del laboratorio, premiazioni e party a ritmo di musica

GuidaIl Bosa Animation Awards va avanti a pieno ritmo anche durante la giornata finale, sabato 5 settembre, tra proiezioni, visite in città e nei dintorni, incontri con i registi e una grande festa per chiudere in compagnia la prima edizione del festival organizzato dal Comune di Bosa e dal Cineclub Sassari. Di pomeriggio c’è tanto da vedere e da fare, prima di assistere alle premiazioni dei corti animati, dalle 21.30 presso via Corte Intro. Si inizia alle 17.30, con le proiezioni in seconda visione nel corso Vittorio Emanuele II e in piazza IV Novembre, mentre dalle 18 al MAP si chiacchiera con i registi ospiti.

ELMANDOTra i cartoon in seconda visione ci sono ELMANDO (Romania) di Anton Octavian e MAISHA (Spagna) di Jordi Piulachs e Lula Gomez, entrambi ambientati in Africa e vincitori di vari premi e menzioni speciali in festival internazionali.

PawoSono riflessioni sullo scorrere del tempo e sulla possibilità di cambiare il corso dell’esistenza, la storia della piccola pasticcera di BETWEEN TIMES (USA) di Ru Kuawahata e Max Porter, quella della casalinga d’altri tempi del pluripremiato MEND AND MAKE DO (Regno Unito) di Bexie Bush, dell’impiegato di SOVEREIGN PAPERWORK (Uruguay) di Lala Severi e del musicista in ritardo di FONGOPOLIS della filmmaker slovacca Johanna Kozuch.

Our weapon is our tongueOUR WEAPON IS OUR TONGUE del regista argentino Cristian Cartier Ballve è una stop motion realizzata con personaggi e oggetti di stoffe colorate e racconta di Marcos, diventato bandito per vendicare il rapimento della moglie e la distruzione del suo villaggio.

Pineapple calamariAi bambini piaceranno sicuramente le fantasiose animazioni ROSSO PAPAVERO (Slovacchia) di Martin Smatana, PINEAPPLE CALAMARI (Regno Unito) e PRINCESS (Singapore) di Quek Andre, Hadi Abdul e Tan Vivien.

Alle 21.30 prendono la parola i giurati popolari in rappresentanza della città di Bosa e la giuria internazionale composta da Guy Daleiden (direttore del prestigioso Fondo Cinematografico di Lussemburgo e vicedirettore dell’Agenzia europea per il Cinema), Alice Tambellini (docente di animazione all’Accademia di Belle Arti di Sassari), Michela Anedda (regista e animatrice. Toccherà a loro nominare i vincitori della prima edizione del Bosa International Awards. Subito dopo, il pubblico potrà assistere alla proiezione del corto realizzato dai bambini che hanno partecipato al laboratorio di animazione tenuto durante il festival dal videomaker Marco Testoni e dall’animatrice culturale Marta Pala. E per finire, si festeggia tutti insieme con un party all’Eden-disco Beach (località S’Abba Drucche).

BOSA ANIMATION AWARD – il programma del 4 settembre

Ricevo e volentieri pubblico

BOSA 4 SETTEMBRE

ANIMAZIONE NON-STOP TRA CARTOONS E NOTTE BIANCA

Juan y la nubeIl festival dell’animazione prosegue tra proiezioni di nuovi film in concorso e piacevoli “ripassi” di quelli già visti. E in più: un laboratorio per bambini e una lunga notte bianca nelle vie del centro

La prima serata del Bosa Animation Awards (giovedì 3 settembre) si è aperta nell’affettuoso ricordo di Piero Livi, decano dei registi sardi, autore di film che fanno parte della storia del cinema –da “Pelle di bandito” a “Marco dal mare” a “Il cerchio del silenzio”- spentosi a Roma all’età di novant’anni. Il direttore del festival, Carlo Dessì, l’ha ricordato con parole piene di emozione come «un infaticabile animatore di eventi culturali, sempre pronto a dispensare consigli ai giovani che si avvicinano al mestiere del set e a condividere con loro la sua vastissima esperienza»

Venerdì 4 settembre il Bosa Animation Awards inizia di pomeriggio (dalle 16 alle 18 nel Museo delle Conce, via Emilio Scherer) con un laboratorio riservato ai bambini (che prosegue anche sabato), durante il quale il videomaker Marco Testoni e l’operatrice culturale Marta Pala guideranno i giovanissimi partecipanti nell’ideazione di brevi storie animate da mettere sullo schermo.

Pineapple calamariSempre di pomeriggio, chi avesse perso i film della prima sera, o desiderasse rivederli, può assistere dalle 17.30 alle seconde visioni allestite in edifici storici del centro cittadino, facilmente identificabili grazie ai segnali dislocati in punti strategici. Poi, alle 18, nel Centro Culturale MAP, al numero 71 di Corso Vittorio Emanuele, si discute di cinema, in particolare, naturalmente, di quello di animazione, con i numerosi filmmaker internazionali ospiti al festival.

Le proiezioni serali all’aperto iniziano alle 20.30 in via Corte Intro. Tra le animazioni in programma, ELMANDO (Romania) di Anton Octavian e MAISHA (Spagna) di Jordi Piulachs e Lula Gomez, sono entrambi ambientati in Africa e hanno partecipato a numerosi festival, aggiudicandosi premi e menzioni speciali. Il primo, realizzato utilizzando la tecnica del rotoscoping su una pellicola girata in precedenza, nasce come videoclip per il brano omonimo di Sandro Joyeux, il cantautore francese giramondo diventato beniamino dei migranti, ed è patrocinato dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

ELMANDOMAISHA, un breve film in stop motion di pupazzi e carta, ha ottenuto la menzione speciale del pubblico al Non Stop Barcelona Animació Festival grazie all’energia che sprigiona la sua protagonista, una giovane donna con il dono di far fiorire il deserto al suo passaggio

Riflettono sullo scorrere del tempo, sulle sue improvvise accelerazioni e altrettanto brusche frenate, e sulla possibilità di cambiare il corso dell’esistenza, la piccola pasticcera di BETWEEN TIMES (USA) di Ru Kuawahata e Max Porter, la casalinga d’altri tempi del pluripremiato MEND AND MAKE DO (Regno Unito) di Bexie Bush, l’impiegato di SOVEREIGN PAPERWORK (Uruguay) di Lala Severi e il musicista in ritardo di FONGOPOLIS della filmmaker slovacca Johanna Kozuch.

PandasArriva dalla Slovacchia anche l’esilarante PANDAS di Matus Vizar, storia tragicomica premiata a Cannes che vede la specie dei Panda desiderosa solo di estinguersi e quella degli umani che si oppone strenuamente.

Sono tutti di stoffe colorate gli animali, le montagne, i personaggi, le case, il fiume e lo stesso protagonista, Marcos, diventato bandito per vendicare il rapimento della moglie e la distruzione del suo villaggio in OUR WEAPON IS OUR TONGUE del regista argentino Cristian Cartier Ballve.

Our weapon is our tongue La stop motion JUAN Y LA NUBE di Giovanni Maccelli, realizzato tramite una campagna di crowdfunding, è la storia dell’amicizia “ecologica” tra il piccolo e solitario Juan e una soffice nuvola altrettanto isolata, ed ha ottenuto il Premio Goya, il riconoscimento più importante del cinema spagnolo.

Ai bambini, infine, piaceranno soprattutto tre animazioni (oltre allo stesso JUAN Y LA NUBE) che lasciano grande spazio all’immaginazione e sono popolati da personaggi fantastici: ROSSO PAPAVERO (Slovacchia) di Martin Smatana, PINEAPPLE CALAMARI (Regno Unito) e PRINCESS (Singapore) di Quek Andre, Hadi Abdul e Tan Vivien.

Dopo le proiezioni, dalle 22.30 la serata prosegue con la lunga notte bianca del festival per le strade e le piazze di Bosa.

Programma su: http://www.sardiniafilmfestival.it/luoghi-e-date/bosa/programma-bosa-2015/

FESTIVAL DI BOSA – il programma di giovedì 3 settembre

Ricevo e volentieri pubblico

GIOVEDÍ 3 SETTEMBRE

BOSA: AL VIA TRE GIORNI A RITMO “ANIMATO”

Il Festival Internazionale dell’Animazione inizia con un aperitivo di benvenuto, la visione dei primi film in concorso da tutto il mondo e una lunga notte di musica per le strade del centro storico

Guida

Ci siamo: a Bosa è tutto pronto per inaugurare la prima edizione del Festival Internazionale dell’Animazione, il solo in Sardegna interamente dedicato a questo genere cinematografico. L’appuntamento è giovedì alle 18.30 nel Centro Culturale Movimenti Artistici Periferici (MAP), al numero 71 di Corso Vittorio Emanuele II, per un aperitivo di benvenuto ai registi ospiti e alla giuria internazionale, presieduta da Guy Daleiden, il vicedirettore dell’Agenzia europea per il Cinema. Sono davvero tanti gli autori che hanno deciso di arrivare a Bosa da varie nazioni per presentare direttamente i loro cortometraggi. Così gli appassionati di animazione avranno l’opportunità di incontrarli tutti i pomeriggi, sempre al Map, per fare domande su tecniche, produzione, possibilità lavorative nel settore, o semplicemente per conoscere in maniera informale persone interessanti con tante storie da raccontare.

El trompetistaDal Map ci si sposta, alle 20.30, in via Corte Intro per la proiezione all’aperto delle prime undici animazioni in concorso. Il programma è vario e articolato, con alcuni cortometraggi particolarmente adatti a un pubblico di bambini e ragazzi -da DJI. DEATH SAILS (Moldavia) di Dmitri Voloshin a PAWO (Germania) di Antje Heyn, da BUBBLE della Scuola di animazione di Singapore a EL TROMPETISTA dei registi messicani Robin Raúl e Reyes Morale – e altri pensati per un pubblico più maturo. Tra questi, va segnalato l’intenso e drammatico DAD’S FRAGILE DOLL di Ali Zare Ghanatnowi, ambientato nell’Iran del 1977 quando in tutto il Paese si va intensificando la censura nei confronti degli intellettuali.

Dad's fragile dollRiflettono sullo scorrere del tempo, l’uomo e il suo maiale da compagnia protagonisti di CARROTROPE (Portogallo) di Paulo D’Alva, che prende il titolo da un originale congegno che serve a guardare i ricordi a velocità variabile.

GUIDA della filmmaker brasiliana Rosana Urbes si avvale di bei disegni acquerellati per raccontare come, in un mondo che ha come massimi ideali la bellezza e la giovinezza, in realtà la mezza età sia un momento splendido per rimettersi in gioco, imparare nuove cose e amare la vita.

The giftParlano di passione e difficoltà comunicative nelle relazioni di coppia sia THE GIFT (Cile) di Julio Pot che THE TALE OF THE DAY (U.S.A) di Sheng Yng-Fang.

AUBADE (Svizzera) di Mauro Carraro è un omaggio onirico al talentuoso contrabbassista Mich Gerber, e in particolare a uno spettacolo da lui realizzato al festival “Le albe musicali” di Ginevra. BENDITO MACHINE V, infine, è il quinto episodio di una serie “in progress” creata dall’animatore spagnolo Jossie Malis e dedicata al rapporto contradditorio, a volte di collaborazione, altre di contrasto, tra l’uomo e le macchine dai tempi dell’invenzione della ruota fino a quelli dei razzi spaziali.

BOSA ANIMATION AWARDS – dal 3 al 5 settembre a Bosa (OR)

Ricevo e volentieri pubblico

A BOSA DAL 3 AL 5 SETTEMBRE

ANIMAZIONI DA TUTTO IL MONDO SOTTO IL CASTELLO DEI MALASPINA

Proiezioni, laboratori, incontri con i registi, escursioni e notti bianche: un’avventura di tre giorni nel pittoresco borgo sul Temo per vivere il fascino senza età della fantasia sul grande schermo

ELMANDO

Tra le stradine pittoresche di Bosa sta per arrivare un fine settimana all’insegna dell’animazione. Da giovedì 3 a sabato 5 settembre gli appassionati del genere potranno fare una full immersione in 23 film animati provenienti da tutto il mondo, mentre il compito di giudicarli spetterà a una qualificata giuria internazionale formata da Guy Daleiden (direttore del prestigioso Fondo Cinematografico di Lussemburgo e vicedirettore dell’Agenzia europea per il Cinema), Alice Tambellini (docente di animazione all’Accademia di Belle Arti di Sassari), Michela Anedda (regista e animatrice).

Il festival, il primo in Sardegna interamente dedicato all’animazione, è organizzato dal Comune di Bosa e dal Cineclub Sassari come sezione del Sardinia Film Festival e si avvale di numerose collaborazioni, a partire da quella con la Fondazione Sardegna Film Commission, che arriverà nella città sul Temo per illustrare Heroes20.20.20, un progetto, con all’attivo già diversi cortometraggi e serie web, che promuove il risparmio energetico e la diffusione di comportamenti “green” sui set cinematografici.

Juan y la nubeIl programma del Bosa Animation Awards è vario ed articolato, e dà grande spazio all’interazione tra il pubblico e i registi: tutti i pomeriggi, infatti, a partire dalle 18 ci saranno incontri e dibattiti nel Centro culturale Map al numero 71 di corso Vittorio Emanuele, prima di spostarsi alle 20.30 in via Corte Intro per la visione all’aperto delle animazioni in concorso. Per chi avesse perso qualche proiezione, o desiderasse comunque rivedere qualche film, il festival propone seconde visioni pomeridiane all’interno di edifici storici, che saranno facilmente identificabili grazie a segnali sistemati in punti strategici della città.

Di sera, poi, le vie del centro storico di Bosa si animeranno con concerti dislocati negli angoli più caratteristici e, venerdì, con una divertente notte bianca che farà fare a tutti le ore piccole.

Uno spazio speciale è riservato ai più piccoli con un laboratorio di cinema d’animazione per bambini, venerdì e sabato pomeriggio dalle 16 alle 18 nel Museo delle Conce, in via Emilio Scherer.

Infine, le premiazioni dei cortometraggi in concorso sono previste sabato 5 settembre, dalle 21.30 in via Corte Intro. A seguire, una grande festa di chiusura del festival all’Eden-disco beach a partire dalle 23.

Pineapple calamari

Programma completo del Bosa Animation Awards su:

http://www.sardiniafilmfestival.it/luoghi-e-date/bosa/programma-bosa-2015/

CONCLUSA LA X EDIZIONE DEL SARDINIA FILM FEST – I PREMI

Ricevo e volentieri pubblico

Il vincitore del David di Donatello, Giuseppe Marco AlbanoLa X edizione del Sardinia Film Festival si è chiusa sabato 27 giugno, nel Polo Didattico “Il Quadrilatero” di Sassari con la premiazione delle pellicole vincitrici, la proiezione del cortometraggio primo classificato al David di Donatello 2015, “Thriller”, alla presenza del regista Giuseppe Marco Albano, e il concerto della violinista Anna Tifu, alla quale il presidente Angelo Tantaro ha assegnato la medaglia del Senato della Repubblica Italiana «per il suo eccezionale talento, per la sua sensibilità in campo sociale e per il suo contributo alla valorizzazione del nostro Paese». Durante la serata sono stati presentati anche due video, uno dei quali realizzato dai bambini della seconda elementare della Scuola Primaria di Li Punti (SS), durante un laboratorio condotto da Marta Pala in collaborazione con il Cineclub Sassari, l’altro dal Gal Anglona Romanagia, in collaborazione con il Cineclub e la casa di produzione cinematografica Karel di Cagliari. La giuria internazionale (formata dagli irlandesi Jane Doolan della casa di produzione Mammoth Films e Maurice Seezer, musicista e compositore, e dal portoghese João Paulo Macedo, presidente del FIKE_International Short Film Festival)- ha premiato le categorie Fiction Italiana, Fiction Internazionale, Documentario Internazionale. Il verdetto sulla Videoarte e sul genere Sperimentale è stato dato dalla Giuria dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, mentre quella di Scienze della Comunicazione si è pronunciata sulle sezioni Back to the Land e Scuola over 18. Altri due premi sono stati assegnati da Diari di Cineclub e dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC). Infine quest’anno il palmarès si è arricchito del Premio Federico Lubino riservato ai registi sardi.

Anna Tifu suona per il pubblico del Sardinia Film Festival

La X edizione del Sardinia Film Festival ha avuto un grande successo ed è stata seguita per tutta la settimana dal 21 al 27 giugno da un pubblico numeroso e attento che si è dato appuntamento al Quadrilatero per assistere alle proiezioni, commentare i film e fare pronostici sui vincitori. I cortometraggi in concorso, selezionati tra circa 900 iscritti da tutto il mondo, erano 34, provenienti da Cile, Turchia, Colombia, Spagna, Nepal, Kurdistan, Messico, Portogallo, Iran, Singapore, USA, Kosovo, Armenia, Francia, Germania, Regno Unito, Polonia, Croazia, Turchia, Svizzera, e naturalmente Italia. Fuori concorso, la manifestazione ha presentato quattro selezioni di cortometraggi di quattro festival partner: Psarokokalo-Athens International Short Film Festival (Grecia), Fastnet International Short Film Festival (Irlanda), Edinburgh International Short Film Festival (Scozia) e FIKE_International Short Film Festival (Portogallo). Il pubblico ha seguito con interesse anche i numerosi eventi speciali, che quest’anno avevano come tema conduttore la musica: dai cine-concerti Jazz a Cinecittà in collaborazione con l’Orchestra Jazz della Sardegna e Il cinema delle avanguardie in collaborazione con il Liceo Classico Azuni, all’esibizione della violinista Anna Tifu. La vera novità di questa edizione è stato però il Meeting dei Giovani Filmmakers Europei (EYFILM), finanziato dal Comune di Sassari e dalla Fondazione Banco di Sardegna in collaborazione con la Film Commission regionale, che ha riunito a Sassari una cinquantina di partecipanti tra registi, produttori e i buyers di Arte France, TV3 Catalunya, Slingshot Films per discutere di produzione e distribuzione di cortometraggi, ricerca di finanziamenti e strategie promozionali. Il meeting sì è concluso ieri con una location scouting all’Asinara organizzata dalla Film Commission. Sempre ieri al festival sono stati protagonisti gli iscritti all’assocazione Moviementu-Rete Cinema Sardegna, che hanno indetto un’assemblea aperta a tutti dal titolo “La legge cinema guarda al futuro”, nel corso della quale è stato presentato uno studio realizzato con l’Università di Cagliari, che propone sostanziali modifiche alla legge regionale del 2006 sul cinema, a favore dei lavoratori del settore audiovisivo. Il Sardinia Film Festival non finisce qui, ma prosegue nel corso dell’estate con il Premio Villanova Monteleone per il documentario italiano (dal 20 al 22 agosto) e, per la prima volta a partire da quest’anno, con la sezione dedicata all’animazione, che si terrà a Bosa dal 3 al 5 settembre.

TUTTI I PREMI

I registi dell'EYFILM

Il giorno 23 Giugno 2015, la Giuria Internazionale della Decima Edizione del Sardinia Film Festival, composta dalla produttrice Jane Doolan (Irlanda), il compositore Maurice Seezer (Irlanda) e il Direttore Artistico del Fike – International Short Film Festival di Evora (Portogallo) João Paulo Macedo si è riunita a Sassari per deliberare i vincitori tra i 43 cortometraggi presentati nel concorso ufficiale nelle seguenti categorie, con le seguenti motivazioni:

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Ecuador, with the eyes closed di Daniel Chamorro

Motivazione:

Per averci mostrato che esistono soluzioni alternative alla crisi di un pianeta sfinito dall’imperante sistema consumistico occidentale; per averci aperto gli occhi sull’impegno e sulla coscienza di paesi e popoli a noi lontani, riuscendo a creare con onestà e sensibilità un senso di collettività che troppo spesso perdiamo di vista; senza alcun sentimentalismo, ma con la poesia necessaria a far sentire lo spettatore come parte di una nuova possibilità di cambiamento.

MIGLIOR FICTION ITALIANA

Sinuaria di Roberto Carta

Motivazione:

Per aver spiccato per originalità tecnica e creativa nella sua malinconia, delicatezza e semplicità; per la prova perfettamente calibrata e sentita dell’attore principale e per l’ambientazione che vive del contrasto tra il suo essere prigione e paradiso, isolamento e convivenza tra gli abitanti dell’isola.

MENZIONE SPECIALE FICTION ITALIANA

Nel silenzio di Lorenzo Ferrante e Matteo Ricca

Motivazione:

Per la prova commovente data dai due attori protagonisti, la grazia e l’attenzione con cui viene affrontata l’immobilità fisica ed emotiva, con una regia che abbraccia l’essenzialità di due corpi impacciati e una fotografia che ne illumina l’affetto; un viaggio affrontato “nel silenzio” alla ricerca del legame fraterno e di una quotidianità andati perduti.

MIGLIOR FICTION INTERNAZIONALE

Listen di Hamy Ramezan e Rungano Nyoni

Motivazione:

Senza nessuna esitazione, l’opera che più di tutte accoglie in sé un tema tragico e attuale insieme a una cinematografia sofisticata ed esperta. L’energia di Listen cattura dal primo istante e lascia lo spettatore con il desiderio di averne di più, nonostante la storia disperata di una voce senza volto, inascoltata e invisibile alla comprensione del mondo.

MENZIONE SPECIALE FICTION INTERNAZIONALE

En Directo di Wenceslao Scyzoryz

Motivazione:

Per l’approccio umano al disagio sociale della perdita della propria casa, rielaborato tramite lo guardo freddo e invasivo della televisione e quello intimo e doloroso dei protagonisti. En Directo riesce a trascinare lo spettatore in un clima di alta tensione, con una tragedia intensamente politica che parla in maniera ipermoderna dell’emergenza contemporanea dello sfratto e di quella parte di società che non riesce a riemergere dalla crisi economica.

MENZIONE SPECIALE PER LA FOTOGRAFIA

The Shadow Forest di Andrzey Cichocki

Motivazione:

Per la toccante rivisitazione dell’epoca più buia della Polonia con una luce protagonista nel fotografare la fuga nella foresta dell’umanità inseguita dalla guerra; lo sguardo perduto di uomini e lupi è illuminato con inquietudine e speranza, tra i corpi oscuri e i bagliori del sole, interpretando in modo professionale la profondità della Storia.

 

 

 

PREMIO FEDERICO LUBINO

Sinuaria di Roberto Carta.

 

La redazione di Diari di Cineclub presente al Sardinia Film Festival assegna il

PREMIO DIARI DI CINECLUB a

Listen di Hamy Ramezan e Rungano Nyoni

Motivazione:

Per la capacità di saldare la problematicità del contenuto, declinato con modalità narrative originali, e una forma semplice, ma efficace. Il cortometraggio Listen, così, nello stesso tempo, risulta didattico e cinematograficamente accattivante.

PREMIO DEL PUBBLICO FICC

La smorfia di Emanuele Palamara

Motivazione:

Arte, vita, dramma e sottile ironia. Una narrazione arricchita con generi diversi. Una storia di vita familiare, in cui si racconta un’esperienza dell’esistenza umana nel contesto psicologico-relazionale in rapporto alla disabilità indirizzando lo spettatore, con il giusto equilibrio, a riflessioni più universali.

La Giuria di Scienze della Comunicazione di Sassari, al termine della visione delle opere, dopo approfondita discussione, dichiara vincitori nelle seguenti categorie

SCUOLA OVER 18

 

The shadow forest di Cichocki Andrzej

MOTIVAZIONE:

Per la profonda rappresentazione del rapporto dell’uomo con la memoria e la natura, l’intensità della sceneggiatura ben valorizzata dalla colonna sonora, la delicata e efficace fusione dello spazio e del tempo, il ritmo narrativo sostenuto da scelte tecniche precise e mai scontate.

 

BACK TO THE LAND

 

Jardin de piedras di Cabrera Victor e Caradeuc Cristian

MOTIVAZIONE:

Per l’ottima rappresentazione della realtà e del vissuto esperienziale delle persone coinvolte, la ricostruzione della complessità dei problemi ambientali ed ecologici raccontati con spiccata sensibilità antropologica, il cortometraggio contiene il vero spirito del “Back to the Land”: giovani che riscoprono la vita rurale, vivendola nei suoi pregi e nei suoi aspetti problematici attraverso la dimensione pratica dei saperi.

La Giuria dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, al termine della visione delle opere, dopo approfondita discussione, dichiara vincitori nelle seguenti categorie

 

VIDEO ARTE

Autogenic di Prakash H

MOTIVAZIONE:

Per la capacità di riempire il vuoto di uno spazio numerico costruendo nuove forme di materia digitale scandendone l’evoluzione dinamica attraverso beat elettronici.

 

MENZIONE SPECIALE VIDEO ARTE

Per un pugno di note di Maurizio Iezzi

MOTIVAZIONE:

Per esser riuscito a fondere in modo semplice e creativo due differenti linguaggi sino ad ottenere un’armonia capace di ricordarci che in natura tutto è ritmico.

 

 

SPERIMENTALE

A robot’s tale di Stephanie Winter

MOTIVAZIONE:

Per aver raccontato in modo visionario e barocco l’eterna lotta tra il bene e il male con una meticolosa cura estetica delle immagini.

MENZIONE SPECIALE SPERIMENTALE

This is not a horror movie di Silvia De Gennaro

MOTIVAZIONE:

Per aver espresso in modo esplicito una forte critica alla società contemporanea e alle contraddizioni masochistiche che la caratterizzano.

IL SARDINIA FILM FESTIVAL COMPIE 10 ANNI – dal 21 al 27 giugno a Sassari

Ricevo e volentieri pubblico

SASSARI 21-27 GIUGNO 2015

Parco di Monserrato, Polo Didattico “Il Quadrilatero”

 IL SARDINIA FILM FESTIVAL COMPIE 10 ANNI

Tra le novità di questa edizione il Meeting dei Giovani Film-makers Europei

Il Sardinia Film Festival spegne le sue prime dieci candeline la sera del 21 giugno (alle 22) nel Parco di Monserrato in compagnia dell’Orchestra Jazz della Sardegna, che proprio nel 2015 festeggia i 25 anni. Per il loro doppio compleanno, il Festival e l’Orchestra offrono al pubblico la serata di immagini e suoni Jazz a Cinecittà: un omaggio ai registi della “Commedia all’italiana” e ai compositori che firmarono le musiche dei loro capolavori. L’evento unisce la proiezione di celebri spezzoni di film all’esecuzione dal vivo di brani dalle colonne sonore di “I soliti ignoti” e “Urlatori alla sbarra” (musiche di Piero Umiliani), “La Vita Agra”, “Un italiano in America” e “Fumo di Londra” (musiche di Piero Piccioni), “Il sorpasso” (musiche di Riz Ortolani), “Sette uomini d’oro” (musiche di Armando Trovajoli), tutti sapientemente arrangiati dal maestro e direttore d’orchestra Marco Tiso.

Dopo l’inaugurazione, la X edizione del Sardinia Film Festival prosegue dal 22 al 27 giugno con le proiezioni pomeridiane e serali dei film in concorso nella sede storica del Quadrilatero, in viale Mancini 5. Come di consueto, poi, il festival avrà un “secondo tempo” a Villanova Monteleone (20-22 agosto) con la sezione sul documentario italiano e, da quest’anno, anche un “terzo tempo” a Bosa (3-5 settembre) con il debutto del Festival dell’animazione.

JARDIN DE PIEDRAS - Fotograma 1La X edizione è ricca di proposte da non perdere: 43 cortometraggi selezionati tra 900 provenienti da tutto il mondo, proiezioni fuori concorso, una giornata Movimentu-Rete Cine Sardegna, eventi speciali, aperitivi, una grande festa finale. E soprattutto -la vera novità di quest’anno- il Meeting dei Giovani Film-makers Europei (EYFILM), finanziato dal Comune di Sassari e dalla Fondazione Banco di Sardegna, in collaborazione con Fondazione Sardegna Film Commission, Arri Italia e Cantine Sella&Mosca.

I giovani talenti sono da sempre i protagonisti del Sardinia Film Festival. Quest’anno, grazie a l’EYFILM, lo saranno ancora di più perché per tre giorni (dal 25 al 27) si daranno appuntamento a Sassari da tutta l’Europa per discutere e confrontarsi, oltre che per presentare al pubblico i loro cortometraggi. I film-makers avranno anche la possibilità di testare le nuovissime telecamere e i sistemi di illuminazione a basso consumo energetico, messi a disposizione in un angolo prove allestito dalla Arri Italia, nuova partner del festival. Ma, soprattutto, incontreranno importanti esperti del mercato cinematografico. Durante l’EYFILM, infatti, arrivano a Sassari i buyers di affermati network europei, tra cui Arte France, TV3 Catalunya, Slingshot Films, che si renderanno disponibili con i film-makers per spiegare, durante incontri di gruppo e individuali, quali sono gli elementi che rendono un film appetibile sul mercato. L’EYFILM si conclude sabato 27 con una location scouting nelle zone di Stintino e Alghero a cura della Fondazione Sardegna Film Commission.

Il festival quest’anno ha una nuova presentatrice: la giornalista Rachele Falchi, volto noto di Antenna 1 Sardegna, autrice e conduttrice di format come “Questa terra è la mia terra” e “Pranzo popolare” con lo chef Piero Careddu. Sarà lei a dare il via, giorno dopo giorno, alle proiezioni serali, che in questa edizione si aprono con una nuova sigla realizzata dal video artista Paolo Bandinu.

Passando ai film in concorso, i 43 cortometraggi selezionati sono realizzati quasi tutti tra il 2014 e il 2015, e di nazionalità che vanno, oltre naturalmente all’Italia, dalla Spagna al Portogallo, dalla Francia alla Germania e al resto d’Europa, dagli Usa al Nepal e allo Zambia, dal Kosovo all’Armenia fino alla Turchia e a Singapore. I soggetti sono ad ampio raggio: dalla commedia (due esempi: il kosovaro Balcony selezionato a Venezia 2013 e lo spagnolo grottesco No corpse dumping, sullo “smaltimento” dei cadaveri) alle tematiche sociali, dalla guerra (Not anymore: a story of revolution, ambientato in Siria) allo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e all’immigrazione. A proposito della convivenza difficile tra culture diverse, va segnalato Listen, una co-produzione iraniano-danese, vincitore come migliore cortometraggio di finzione al Tribeca Film Festival. Quest’anno il SFF ha una nuova sezione in concorso intitolata Back to the Land e riservata ai film che parlano di un ritorno a una vita più semplice, lontana dai ritmi frenetici delle metropoli, rispettosa dei cicli naturali. I documentari selezionati in questa categoria sono tre e tutti hanno vinto numerosi premi o sono stati insigniti di menzioni speciali: Jardín de piedra ambientato nella valle dell’Atacama in Cile, resa arida dalle perforazioni delle multinazionali in cerca di petrolio; Ecuador, with the eyes closed, che racconta l’impegno della ong Manos Unidas in favore dello sviluppo delle popolazioni locali; In long days, storia di una famiglia colombiana e della sua indipendenza dalle fonti energetiche tradizionali. I film italiani selezionati sono una decina, compreso Sinuaria del film-maker cagliaritano Roberto Carta, liberamente ispirato al racconto “Parrucchiere per signora” dalla raccolta “Supercarcere Asinara, viaggio nell’isola dei dimenticati” di Giampaolo Cassitta, distribuito dall’Istituto Superiore Etnografico Sardo

Fuori concorso, di pomeriggio gli spettatori potranno vedere alcune selezioni di corti che arrivano da quattro festival europei partner della manifestazione: Psarokokalo-Athens International Short Film Festival (Grecia); FIKE-International Short Film Festival (Portogallo); Edinburgh Short Film Festival (Scozia); Corona Fastnet Short Film Festival (Irlanda). Da qualche mese, infatti, il Sardinia Film Festival ha iniziato un tour in Europa che lo sta portando a stringere una rete di collaborazioni con altri Premi internazionali, sotto il patrocinio della Farnesina. Finora è stato il SFF a viaggiare: adesso i partner ricambiano la visita, arrivando personalmente a Sassari o inviando film proposti con successo di pubblico e di critica nei loro festival. Il fine principale di queste partnership è favorire gli scambi, i viaggi e le collaborazioni tra i giovani autori dell’U.E. E, soprattutto, agevolarne l’ingresso sul mercato: ogni festival ha, infatti, un database online -consultabile da produttori, critici o semplici appassionati- aggiornato edizione dopo edizione con i nomi degli autori, i titoli e le sinossi dei film, i paesi e gli anni di produzione.

Listen Come quelle scorse, anche la X edizione ha più di una giuria. Quella internazionale premia le sezioni Fiction Italia, Fiction Internazionale, Documentario, ed è formata da Jane Dolan (produttrice), Maurice Seezer (musicista, autore di colonne sonore), Joao Paulo Macedo (direttore artistico del FIKE-International Short Film Festival). Ci sono poi la Giuria degli Studenti dell’Accademia di Belle Arti per le sezioni Videoarte e Sperimentali e quella di Scienze della Comunicazione per le categorie Scuola over 18 e Back to the Land. Scienze della comunicazione collabora al festival anche con un Social Media Team che si occuperà di realizzare video, filmati e interviste da condividere online per tutta la durata della manifestazione. Anche la F.I.C.C. (la federazione di cui fa parte il Cineclub Sassari, organizzatore del festival) ha una sua giuria formata dagli spettatori di 12 circoli in tutta Italia. Da quest’anno, infine, il Sardinia Film Festival inaugura un premio speciale riservato ai film-makers sardi e intitolato all’indimenticato Federico Lubino, giovane regista sassarese scomparso tre anni fa.

Non potevano mancare, per la X edizione, gli eventi speciali. Il primo si intitola Il Cinema delle avanguardie (martedì 23 ore 18) ed è un cine-concerto realizzato dall’ensemble del Liceo Classico, Musicale e Coreutico “D. A. Azuni” di Sassari nell’aula magna della scuola. Gli studenti, aiutati dai docenti, hanno composto le musiche per accompagnare la proiezione di quattro capolavori del cinema dadaista: Anémic Cinéma (1925) di Marcel Duchamp, Rhythmus 21 (1921) e Vormittagsspuk (1928) di Hans Richter, Retour à la raison (1923) di Man Ray. Per il quinto film in programma, Entr’acte (1924) di René Claire, gli studenti eseguiranno le musiche originali di Eric Satie. Con un altro evento speciale si chiude il Sardinia Film Festival 2015. Dopo le premiazioni, infatti, sabato sera il pubblico potrà assistere alla proiezione, alla presenza dell’autore, del film vincitore del David di Donatello nella sezione cortometraggi: Thriller di Giuseppe Marco Albano.

Prima del gran finale e della festa di chiusura, la giornata conclusiva del Sardinia Film Festival vede protagonista Moviementu-Rete Cinema Sardegna che indice un’assemblea dal titolo “La legge cinema guarda al futuro”. L’associazione, che riunisce gran parte dei lavoratori sardi del settore audiovisivo, è nata proprio al Festival due anni fa con l’intento di chiedere una piena attuazione, con risorse idonee e strumenti esecutivi efficaci, della legge regionale del 2006. Una legge che, se adeguatamente applicata, potrebbe contribuire allo sviluppo non solo culturale ma anche economico di tutta la Sardegna. Il cinema, infatti, richiede varie professionalità e crea occupazione, attrae investimenti, valorizza il territorio e la sua identità. La legge del 2006, però, avrebbe bisogno di essere aggiornata e, a questo scopo, Moviementu, presenta uno studio realizzato con l’Università di Cagliari che propone sostanziali modifiche a favore dei lavoratori del settore. Il passo successivo sarà invitare le altre associazioni di cinema a aderire a un fronte comune che porti a una definitiva riformulazione della legge.