68° BERLINALE – ISLE OF DOGS di Wes Anderson

isle-of-dogs-1200-1200-675-675-crop-000000TITOLO: ISLE OF DOGS; REGIA: Wes Anderson; genere: animazione; paese: USA; anno: 2017; durata: 101′

Presentato in anteprima come film d’apertura – ed in concorso per l’Orso d’Oro – alla 68° edizione del Festival di Berlino, Isle of Dogs è l’ultimo, interessante lavoro del cineasta statunitense Wes Anderson, nonché suo secondo film d’animazione dopo Fantastic Mr. Fox (2009).

Un elegante stop motion – misto ad immagini che tanto stanno a ricordare le litografie di Hokusai e di Eisen – viene scelto dal regista per raccontarci una vicenda che, apparentemente, può apparirci quasi surreale, ma che, analizzata a fondo, è molto più concreta di quanto possa inizialmente sembrare. Ci troviamo in Giappone, precisamente nel 2037, nella città di Megasaki. Misteriosamente, tutti i cani della città si sono ammalati di un morbo sconosciuto. Il sindaco Kabayashi, un uomo privo di scrupoli, affiancato da un inquietante consigliere che tanto sta a ricordarci il Nosferatu di Friedrich W. Murnau, ha deciso di confinare tutte le bestia in un’isola piuttosto lontana dalla città. Suo nipote – un coraggioso ragazzino di dodici anni di nome Atari – riuscirà, tuttavia a raggiungere l’isola, al fine di ritrovare il suo amato cane Spots. Qui il giovane incontrerà un’altra banda di coraggiosi cagnolini – capeggiata dal burbero ma generoso Chief – che lo aiuteranno nel suo intento.

Non si tratta soltanto di una storia di amicizia tra uomo e animale. O meglio, non solo. Da bravo cineasta continuamente in maturazione qual è, Anderson ha dato vita ad un prodotto molto più complesso e stratificato di quanto inizialmente possa sembrare. E quindi non è solo l’importanza dei nostri amici a quattro zampe ad essere messa in scena, bensì soprattutto sono i danni dell’uomo – con non troppo velati riferimenti al disastro di Fukushima – a fare da filo conduttore in Isle of Dogs. L’uomo, la macchina, le fabbriche, l’inquinamento sono tutti fattori che non hanno fatto altro che danneggiare ciò che di prezioso in natura avevamo. Una storia dal respiro universale, che, anche se ambientata in un ipotetico futuro, potrebbe funzionare perfettamente in qualsiasi periodo storico. Una storia che, a tratti, si ispira persino ad Antoine de Saint-Exupéry e dove sono i sentimenti più puri a trionfare, evitando, però, ogni pericolosa retorica.

Ad arricchire una già di per sé soddisfacente messa in scena, vi sono suggestivi momenti di rappresentazioni di teatro Kabuki, i quali non fanno altro che completare una fedelissima ricostruzione del Giappone, con atmosfere rese ancora più vive da un commento musicale firmato Alexandre Desplat (il quale, fortunatamente, questa volta ha evitato di “strafare”, mantenendosi sì moderato, ma anche incredibilmente incisivo, con un leit motiv essenziale di tamburi che quasi vogliono stare a scandire i movimenti di ogni singolo personaggio).

Con un vero e proprio crescendo qualitativo della sua filmografia, Wes Anderson, dunque, riesce nuovamente a stupire, rivelandosi capace di gestire ogni singolo aspetto della messa in scena, senza mai rivelarsi scontato. Insieme all’ottimo Moonrise Kingdom (2012), probabilmente Isle of Dogs può classificarsi di diritto come uno dei suoi lavori maggiormente riusciti. Che sia proprio l’animazione il campo in cui Anderson riesce a dare il meglio di sé?

VOTO: 9/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – I PRIMITIVI di Nick Park

i-primitivi-trailer-italiano-HP-aardman-animations-stop-motion-plastilina-wpcf_400x225TITOLO: I PRIMITIVI; REGIA: Nick Park; genere: animazione; anno: 2017; paese: UK; durata: 89′

Nelle sale italiane dall’8 febbraio, I primitivi è l’ultimo lavoro del celebre animatore inglese Nick Park, già vincitore nel 2001 del Premio Oscar al Miglior Lungometraggio d’Animazione per Galline in fuga, dove venivano messi in scena – con un’accurata tecnica in stop motion e pregiate figure realizzate con la plastilina – i temi universali dell’amicizia e del diritto alla libertà individuale.

Ci troviamo nell’Età della Pietra. In seguito ad un’esplosione vulcanica, alcuni uomini primitivi iniziarono a tirare calci ad una pietra rovente di forma rotonda. In questo modo ebbe origine il gioco del calcio, in seguito documentato tramite singolari incisioni rupestri. Parecchio tempo dopo, precisamente nell’Età del Bronzo, una delle ultime tribù di primitivi – all’interno della quale vive il giovane Dag – rischia di essere scacciata dal proprio habitat da potenti uomini privi di scrupoli. Cosa fare per salvaguardare la propria abitazione? Sarà la riscoperta del gioco del calcio, grazie anche all’aiuto della giovane Ginna in qualità di coach, a rappresentare l’unica possibilità di salvezza per Dag e per il suo gruppo di amici.

Visti i precedenti lavori ed essendo a conoscenza del grande talento di Park, è naturale che un prodotto come I primitivi possa suscitare grandi aspettativa da parte di pubblico e critica. E, fortunatamente, tali aspettative sono state ampiamente soddisfatte. Grazie, appunto, ad un accuratissimo lavoro su personaggi e scenografie durato ben due anni, il risultato finale è un lungometraggio visivamente accattivante, magnetico, con figure morbide e ben articolate, colori pieni ed ambienti studiati fin nel minimo dettaglio. In poche parole: un vero e proprio piacere per gli occhi.

Ciò che, forse, convince meno di I primitivi, è, in realtà, proprio lo script. Rappresentando fedelmente uno schema classico più e più volte adoperato e mettendo in scena temi analoghi al precedente Galline in fuga, il risultato finale è un lavoro sì pulito, ma anche altamente “semplificato”, privo di necessari guizzi narrativi, oltre che di una sorta di valore aggiunto che gli permetta di creare una propria, marcata identità. Dall’altro canto, però, non possiamo non riconoscere che quell’umorismo tipicamente britannico – sottile ed anche “politically scorrect” quando serve – qui presente sia un tocco più che indovinato all’interno di tutto il lavoro.

Ora, c’è da chiedersi solo una cosa: come reagiranno i giovani spettatori di fronte ad un prodotto come I primitivi? Ne siamo certi, non potranno che restarne rapiti.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – LEGO NINJAGO . IL FILM di Charlie Bean, Paul Fisher e Bob Logan

lego_ninjago-trailer2TITOLO: LEGO NINJAGO – IL FILM; REGIA: Charlie Bean, Paul Fisher, Bob Logan; genere: animazione; paese: USA; anno: 2017; durata: 101′

Nelle sale italiane dal 12 ottobre, LEGO Ninjago – Il film è il secondo spin-off  (dopo LEGO Batman – Il film) del fortunato The Lego Movie (diretto nel 2014 da Phil Lord e Christopher Miller). Il lungometraggio è stato realizzato da Charlie Bean, Paul Fisher e Bob Logan e prodotto dagli stessi autori del primo film della saga e anch’esso è tratto dall’omonima serie animata di Cartoon Network.

Ninjago (una crasi tra le parole “Ninja” e “LEGO”, appunto) è un’affollata e caotica metropoli dai ritmi particolarmente frenetici. La vita all’interno di essa non è sempre facile, soprattutto da quando il pericoloso Lord Garmadon sembra turbarne la quiete, minacciando di conquistarla. Fortunatamente, però, a combattere tale pericolo c’è il giovane Lloyd, un adolescente timido e sensibile che insieme al suo gruppo di amici ha formato una valente squadra di ninja. Lo stesso Lloyd, tra l’altro, altri non è che il figlio di Lord Garmadon, da quest’ultimo abbandonato quando era ancora in fasce.

Ed ecco che il difficile rapporto tra padre e figlio si fa tema portante dell’intero lungometraggio, all’interno del quale entrambi i protagonisti affrontano un percorso di crescita seguendo un andamento narrativo estremamente classico e lineare – come tradizione vuole – che, però, complessivamente, funziona. A completamento di ciò, vi sono i preziosi insegnamenti che Sensei Wu – anziano maestro di spinjitsu, nonché fratello dello stesso Lord Galmadon – è solito impartire a Lloyd ed ai suoi giovani amici, elemento necessario al raggiungimento di una nuova consapevolezza di sé da parte del protagonista.

Uno script piuttosto semplice, dunque, questo di LEGO Ninjago – Il film. Semplice ma efficace e, soprattutto, uno script che trova il suo giusto compimento grazie ad una regia che mescola sapientemente la computer grafica e lo stop motion con il live action (ben riuscita, a tal proposito, la cornice stessa del lungometraggio), in un tripudio di esplosioni, suggestive panoramiche e corse mozzafiato. E, a proposito di live action, è proprio così che ci viene presentato il secondo (e, purtroppo, debole) antagonista: un bel gattone grassottello e giocherellone, che, finito non si sa come all’interno di Ninjago, rischia di distruggere la città intera a causa delle sue grandi dimensioni. Peccato, però, che, nel voler risolvere questo ulteriore conflitto, si sia optato per una soluzione eccessivamente semplice e quasi frettolosa, facendo perdere di mordente proprio al finale del film. Ma, d’altronde, come si fa a fare realmente la guerra a un gatto, in fondo, così affettuoso? Gli stessi abitanti di Ninjago sembrano, ad un certo punto, non sapergli resistere!

VOTO: 7/10

Marina Pavido

FUTURE FILM FESTIVAL – XVIII EDIZIONE – dal 3 all’8 maggio a Bologna

Ricevo e volentieri pubblico

 

FUTURE FILM FESTIVAL
IL CINEMA DEL FUTURO | IL FUTURO (NON SOLO) DEL CINEMA

XVIII EDIZIONE

BOLOGNA, 3/8 MAGGIO 2016

www.futurefilmfestival.org

 

Torna dal 3 all’8 maggio, a Bologna, il FUTURE FILM FESTIVAL. Diretto da Giulietta Fara e Oscar Cosulich e giunto alla XVIII edizione, il FFF – nato nel 1999, primo e più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all’animazione, al cinema, ai videogame e ai new media – si conferma così un osservatorio irrinunciabile sul futuro (non solo) della settima arte.

Tema d’indagine della XVIII edizione è WELCOME ALIENS!: in un momento storico in cui l’accoglienza – come valore, diritto e dovere – è al centro del dibattito, se non della polemica, nella società civile, il FFF vuol ripercorrere in cinque, significative tappe, come si è evoluta nel corso dei decenni la rappresentazione cinematografica del rapporto tra “noi” e “loro”, terrestri e alieni: dalla paura dell’invasione (nell’America maccartista di Invasori dall’altro mondo di Edward Cahn) al sogno dell’integrazione (nel capolavoro della sci-fi liberal degli anni ’80, Fratello di un altro pianeta di John Sayles). E gli extraterrestri, a Bologna, saranno non soltanto i benvenuti ma gli assoluti protagonisti: sul grande schermo, certo, ma anche nel manifesto del festival, creato dall’artista Luigi Presicce, e in numerose iniziative come i laboratori per i più piccoli, le cine-cene “a tema”, la maratona di scrittura di Bottega Finzioni e uno speciale contest fotografico.

Tante, come sempre, le proposte del FFF: e come sempre rivolte al pubblico di ogni età, dai bambini – con proiezioni e laboratori pensati per stimolare la creatività dei più piccoli – agli adulti.

SERATA DI APERTURA E CONCORSO LUNGOMETRAGGI
MISS HOKUSAI di Keichi Hara, Giappone, 2015.jpgL’apertura della XVIII edizione guarda a levante, e alla tradizione di una delle più fortunate (e popolari) forme d’arte giapponesi, quella del MANGA, assoluta protagonista della giornata inaugurale grazie a due straordinarie proposte, che vuole onorare i 150 anni dei rapporti tra Italia e Giappone: da una parte la proiezione in anteprima italiana di Miss Hokusai, il nuovo film animato di Keiichi Hara, che dopo il successo di critica del precedente Colorful affronta la storia mai raccontata di O-Ei, figlia del grande pittore Hokusai, “disegnando” il poetico ritratto di una donna dallo spirito libero e dall’enorme talento artistico, svelato attraverso il passaggio delle stagioni nella Edo del XIX secolo. Ma prima del film (già vincitore del Festival del cinema d’animazione di Annecy), il FFF è felice di invitare tutti al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna per l’inaugurazione della mostra Manga Hokusai Manga – Il fumetto contemporaneo legge il maestro (a cura di Jacqueline Berndt per Japan Foundation): una originale esposizione – in programma fino dal 3 al 22 maggio – che in occasione del bicentenario della pubblicazione del primo volume degli Hokusai Manga (spesso considerati all’origine del fumetto giapponese contemporaneo), illustra l’opera del celebre pittore Katsushika Hokusai dal punto di vista della più recente produzione artistica giapponese: i manga.

Oltre a Miss Hokusai, altri 8 i film che partecipano al CONCORSO LUNGOMETRAGGI e che si contendono il Platinum Grand Prize.

i racconti dell'orso.JPGL’Italia torna in concorso con I racconti dell’orso di Samuele Sestieri e Olmo Amato, l’opera prima – realizzata grazie al crowdfunding – di due giovanissimi autori: un piccolo miracolo del nostro cinema, insieme rigoroso e stralunato, girato in 40 giorni tra Finlandia e Norvegia e interpretato da due soli protagonisti. In un mondo abbandonato dagli uomini, un monaco meccanico insegue uno strano omino rosso. Dopo aver attraversato boschi, città morte e lande desolate, i due buffi personaggi raggiungono la cima di una collina magica. Il ritrovamento di un vecchio peluche d’orso ormai malandato li farà riconciliare. Uniranno così le forze, nella speranza di poter dare vita al giocattolo inanimato e sfuggire al vuoto che li circonda. Un film di infinita suggestione, dal quale non si può non rimanere incantati.

Al festival saranno presenti i due registi per uno speciale workshop sul film.

PSICONAUTAS FRAME 300dpiC’è un po’ di Italia – grazie alla collaborazione di un team di animatori provenienti dal CSC di Torino – anche nello spagnolo Psiconautas di Pedro Rivero e Alberto Vázquez, tratto dalla graphic novel omonima di Vasquez: un cupo e coraggioso film d’animazione che – attraverso la storia degli inquieti e problematici Birdboy e Dinky – sa raccontare l’adolescenza e le sue asperità con una durezza fuori dal comune.

Extraordinary Tales PK 1Dalla Spagna, in coproduzione con Lussemburgo e Belgio, arriva anche Extraordinary Tales: diretto da Raul Garcia, storico animatore della Disney, che vanta in curriculum pietre miliari come Aladdin, Il Re Leone e Chi ha incastrato Roger Rabbit?, il film è una sorta di “antologia animata” che rilegge cinque capolavori di Edgar Allan Poe: La caduta della casa di Usher, La verità sul caso di Mr. Valdemar, Il pozzo e il pendolo, La maschera della morte rossa e Il cuore rivelatore. Cinque storie straordinarie (e da brividi) che Garcia ha scelto di raccontare attingendo agli stili visivi più diversi, ispirandosi ai maestri dell’arte del Novecento (da Egon Schiele a Roy Lichtenstein) per arrivare al cuore dell’universo di Poe. E affidando le voci del film a un cast “all star”: dalle icone dell’horror Christopher Lee e Bela Lugosi ai registi Roger Corman e Guillermo del Toro.

Al festival sarà presente Raul Garcia che mostrerà anche il making of del film.

Phantom BoyDue le proposte francesi:  Phantom Boy di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol (distribuito in Italia da P.F.A. Films) segna il ritorno degli autori di Un gatto a Parigi, con un nuovo sfavillante film d’animazione, un originale noir fantastico per ragazzi. Mentre sta compiendo delle indagini, il poliziotto Alex viene ferito da un misterioso personaggio con il volto sfigurato. Bloccato in ospedale, incontra Léo, un paziente di undici anni con la straordinaria capacità di lasciare il proprio corpo quando desidera. Il ragazzo può volare e passare attraverso i muri come un fantasma, invisibile a tutti.

April and the extraordinary worldTratto da una graphic novel del più importante fumettista di Francia, Jacques Tardi, Avril et le monde truqué di Franck Ekinci e Christian Desmares è invece un ambizioso affresco steampunk ambientato nella Parigi del 1941, in una realtà alternativa in cui la seconda rivoluzione industriale, quella dell’elettricità, non è mai avvenuta a causa della sparizione – nel 1870 – dei migliori scienziati del mondo. Mentre infuria la guerra per l’energia, la giovane April si mette alla ricerca dei genitori scienziati scomparsi da tempo, con la ferma intenzione di proseguire le loro ricerche sul siero della vita. Un film ricco di suggestioni visive (a cominciare dall’immagine-simbolo di una doppia Torre Eiffel) e con un cast di voci stellari: Marion Cotillard, Jean Rochefort e Olivier Gourmet.

the case of hana and aliceIl Giappone è presente con ben 3 titoli. The Case of Hana & Alice segna l’esordio nell’animazione del regista indipendente Shunji Iwai, che firma un prequel del suo precedente Hana & Alice (2004) e si conferma un abile narratore di storie adolescenziali. Al centro della storia la giovane Alice, che si trasferisce in una nuova scuola dove corre voce sia avvenuto un misterioso delitto. La sua compagna di classe Hana sembra saperne qualcosa, ma tutti la evitano perché vive reclusa nell’inquietante “Flower House”. Solo Alice è pronta a scoprire la verità su Hana.

The Empire of Corpses di Riyôtarô Makihara è il primo dei 3 film anime ispirati ai romanzi di fantascienza dell’autore Project Itoh, e ci porta – in un connubio originale tra horror e steampunk – nella Londra del XIX secolo dove, grazie ai fantomatici studi del dottor Victor Frankenstein sulla sua “creatura”, viene sviluppata una tecnica di rianimazione dei morti.  Per ritrovare gli appunti privati dello scienziato, la società segreta Walsingham Institution chiede al brillante studente in medicina John Watson di recarsi in Afghanistan, dove l’Impero russo sembra stia conducendo esperimenti per creare un esercito di soldati non-morti.

Harmony di Michael Arias e Takashi Nakamura è il secondo film anime ispirato ai romanzi di fantascienza dell’autore Project Itoh, e immagina un mondo ricostruito – dopo il caos provocato dagli eventi conosciuti come “Maelstrom” – secondo modelli sociali che tengono conto dell’armonia e della salute pubblica. Le cure mediche sono avanzate grazie all’uso delle nanotecnologie. Tre ragazze giapponesi si ribellano però a questa società organizzando il loro suicidio. Una di queste, Tuan Kirie, sopravvive e si dedica ad azioni umanitarie nelle zone di guerra, imbattendosi in una misteriosa organizzazione militare il cui scopo è provocare morte e distruzione.

SERATA DI CHIUSURA E LUNGOMETRAGGI FUORI CONCORSO

THE BOY

A scene from THE BOY

A chiudere il festival, con un finale davvero da brividi, sarà l’anteprima italiana di The Boy, il thriller/horror di William Brent Bell (Stay Alive; Le metamorfosi del male) che ha conquistato – e terrorizzato – il pubblico sin dalla pubblicazione su youtube del primo trailer, capace di superare le 5 milioni di visualizzazioni. In uscita nelle sale italiane il 12 maggio, distribuito da Eagle Pictures, The Boy è una storia piena di mistero e situazioni sinistre, che aggiorna uno degli archetipi più inquietanti del cinema dell’orrore, la bambola assassina. Protagonista del film è Lauren Cohan (The Walking Dead; The Vampire Diaries; Supernatural), nel ruolo di Greta, una giovane donna americana che, alla ricerca di un nuovo inizio dopo un passato travagliato, si rifugia in un isolato villaggio inglese, dove viene assunta da una coppia di anziani genitori in una maestosa villa vittoriana per fare da babysitter al loro figlio di otto anni, Brahams. Ben presto Greta scoprirà che quel ragazzo altri non è che una bambola a grandezza naturale che i signori Heelshire trattano come un bambino vero. Tutto comincia ad incupirsi quando Greta, rimasta sola, ignora le rigide regole imposte dalla coppia e inizia un flirt con un bell’uomo del villaggio, Malcolm (Rupert Evans). Una serie di eventi inquietanti e inspiegabili, ai limiti del soprannaturale, la convincono che è circondata da un mistero terrificante.

the boy and the beastMolte anche quest’anno le proiezioni fuori concorso, a cominciare dalla nuova opera di un autentico maestro, quel Mamoru Hosoda da molti definito l’erede di Miyazaki:  The Boy and the Beast (distribuito in Italia da Lucky Red) è un nuovo capolavoro – dopo Wolf Children e La ragazza che saltava nel tempo – che unisce melodramma, azione, comicità e fantastico con un ritmo indiavolato, riuscendo a raccontare il dramma della crescita con un’originalità e una forza espressiva che non ha eguali. Protagonista è il piccolo Ren, incapace di accettare la morte della mamma e trascurato dal padre: un giorno, per le strade del quartiere di Shibuya, incontra  una creatura antropomorfa chiamata Kumatetsu e scopre di essere finito nel regno sotterraneo delle bestie. Kumatetsu diventerà prima il suo maestro, poi una figura paterna che saprà domarne l’indole ribelle.

Il francese Tout en haut du monde di Remi Chayè, premio del pubblico ad Annecy, è un grande racconto animato d’avventura e formazione, incentrato su un personaggio femminile – la giovanissima Sasha, di famiglia aristocratica – che nella Russia del XIX secolo parte per il Polo Nord alla ricerca delle tracce del nonno, sparito tra i ghiacci nel corso di una pericolosa spedizione.

chronicle of the ghostly tribe.jpgIspirato a una fortunata saga di romanzi, il cinese Chronicle of the Ghostly Tribe è un kolossal fantasy scritto e diretto da Lu Chuan, e realizzato grazie a uno staff di specialisti internazionali degli effetti visivi: nel 1979 sulle montagne di Kunlun, viene scoperta una caverna contenente gli scheletri di mostruose creature. Un gruppo di soldati viene mandato in esplorazione e rinviene alcune di queste antiche creature ancora conservate nel ghiaccio, ma dietro la scoperta si nasconde qualcosa di ancor più incredibile: quello che sembrava un tempio sembra in realtà opera di una civiltà aliena.

nowhere girl.jpgNowhere Girl è il nuovo film live-action dell’autore di culto giapponese Mamoru Oshii (il creatore di Ghost in the Shell e Avalon), che torna a indagare i mondi alternativi prodotti dalla fantasia della mente umana attraverso la storia di Ai, studentessa di una scuola d’arte femminile che subisce l’interesse sin troppo pressante degli uomini intorno a lei, e la gelosie delle compagne per queste attenzioni. Pur soffrendo per questa situazione, Ai non sa dove fuggire: finché la sua vita quotidiana non diventa una guerra e il suo mondo inizia ad andare in frantumi.

on the white planet.jpgDue i film dalla Corea. On the White Planet, opera prima di Hur Bum-wook, è un film d’animazione fantascientifico che si fa potente e raffinata riflessione sulla diversità. Ambientato sul Pianeta Bianco, dove ogni cosa è bianca e nera, ha per protagonista Choi min-je, l’unico abitante colorato… e quindi considerato un mostro.  Vorrebbe vivere come gli altri, ma il solo modo per farlo è lasciare il pianeta: il cielo è pieno di bellissimi colori e sicuramente là da qualche parte esiste sicuramente qualcuno come lui.

Ghost Messenger di Bong Hue Gu racconta invece la storia di Kang-lim, un Ghost Messenger, un super agente proveniente dal Mondo dei Morti, un mondo virtuale altamente tecnologizzato che controlla e decide la vita e la morte di ognuno attraverso un cellulare speciale, capace di catturare gli spiriti e digitalizzarli. A causa di un errore si ritrova intrappolato nel suo Soul Phone, che finisce nelle mani di un bambino con uno straordinario potere spirituale, in grado di vedere gli spiriti.

magic mountain.jpgThe Magic Mountain è il nuovo documentario animato di Anca Damian (nota al pubblico del FFF per il precedente Crulic – Path to the Beyond), dedicato alla vita avventurosa – tra persecuzioni, fughe e battaglie politiche – di un personaggio straordinario, il polacco Adam Jacek Winkler, esule a Parigi negli anni ’60 e poi, vent’anni dopo, al fianco del comandante Massoud contro i sovietici nella guerra in Afghanistan.

FOLLIE NOTTURNE
alienween.jpgTre le follie notturne di quest’anno, per la gioia di chi ama i sapori forti: l’Italia è presente con Alienween di Federico Sfascia, un ritorno – all’insegna dell’autarchia e del low budget – all’horror splatter italiano, con effetti speciali che sembrano uscire direttamente dagli anni ’80 di Carpenter, Raimi e Yuzna. Ambientato durante la notte di Halloween (e quando, sennò?), il film vede quattro amici di vecchia data costretti a fronteggiare una mortale invasione aliena, mostri di ogni tipo e anche i fantasmi del proprio passato, in un’autentica apocalisse pop, travolgente e demenziale (ma anche, a tratti, insospettabilmente toccante).

virgin psychicsGli altri due titoli in programma confermano la vitalità “estrema” del cinema giapponese: da un lato il sanguigno omaggio ai vecchi film di “ninja exploitation” offerto da The Ninja War of Torakage di Yoshihiro Nishimura; dall’altro un nuovo capitolo dell’inesauribile filmografia di Sion Sono, che attinge all’omonimo manga di Kiminori Wakasugi per il suo The Virgin Psychics, con il mediocre studente Yoshiro deciso a salvare il mondo dal terrorismo erotico!

CONCORSO CORTOMETRAGGI
La sezione del Future Film Festival dedicata ai cortometraggi presenta una ricchissima selezione – ben 100 titoli da tutto il mondo – delle migliori opere internazionali realizzate negli ultimi due anni con tecniche di animazione, dal tradizionale disegno animato (drawings) alla stop-motion, dalla flash animation alla computer grafica 3D. Il concorso Future Film Short vede assegnati due premi: il tradizionale Premio del Pubblico, e il Premio della Giuria composta da esperti del settore. Inoltre per la prima volta quest’anno è stato istituito il nuovo Premio del Pubblico On-line: infatti una selezione dei corti del Future Film Short sarà visibile on-line e votabile dal pubblico della rete al link futurefilmfestival.org/ffshort-video#

Tra i corti presentati, alcuni dei titoli che hanno “sbancato” i festival internazionali: dalla Palma d’oro Waves ’98 di Ely Dagher, al nominato all’Oscar e vincitore del Festival di Annecy We Can’t Leave Without Cosmos di Konstantin Bronzit, all’italiano Bagni di Laura Luchetti, candidato ai Nastri d’Argento, oltre all’anteprima europea Pigtails, diretto da Yoshimi Itazu (character designer di Miss Hokusai) e prodotto dallo studio Production I.G, vincitore del FFF2015 con Giovanni’s Island.

 

MULTIMEDIA CLUSTERS IN DUBAI AND GERMANY

Dopo gli anni scorsi in cui il Future Film Festival, in collaborazione con la CNA della Regione Emilia Romagna e la Regione Emilia-Romagna, aveva invitato a Bologna delegazioni da Cina, Brasile, India, Canada e Abu Dhabi, per il 2016 il progetto prevede un focus speciale su due paesi, Germania e Dubai. La scelta di combinare tali Paesi è stata determinata in primis dall’esperienza del 2015, dedicata proprio ad Abu Dhabi, che ha evidenziato le potenzialità di paesi geograficamente e culturalmente lontani da noi, ma estremamente interessati a stringere potenziali relazioni commerciali con le imprese della Regione Emilia-Romagna. Uno dei risultati principali del progetto 2015 è stata la nascita della start-up Kikabo Labs di Giovanna Bo, già CEO della bolognese Achtoons, che dopo un programma di accelerazione d’impresa ad Abu Dhabi ha aperto la sua società negli Emirati. Ad un paese arabo si è poi voluto affiancare uno stato vicino come la Germania, tradizionalmente interessato al “Made in Italy” non soltanto nei settori tradizionali di moda e design ma anche in quelli propri delle imprese vicine al FFF, ovvero il digital entertainment, la comunicazione, il multimedia.

Nasce così il progetto Multimedia Clusters in Dubai and Germany, che vedrà a Bologna nelle giornate di mercoledì 4 e giovedì 5 maggio una serie di iniziative legate all’analisi dei settori suddetti di Germania e Dubai, e un ampio spazio per gli incontri ONE-to-ONE tra le imprese locali e quelle straniere, per favorire interscambi e conoscenze approfondite. Il programma completo delle iniziative sarà reso noto sul sito del festival. Le iscrizioni a questi eventi sono gratuite ma è necessario registrarsi per accedere agli incontri ONE-to-ONE. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso la sede del FFF2016, al Cinema Lumiere e alla Biblioteca Renzo Renzi.

Il progetto prevede anche una missione a Dubai, da svolgersi il prossimo autunno, per consolidare e ampliare le conoscenze dell’industria di questo paese. Come per il progetto di Abu Dhabi dello scorso anno, sarà fatta una selezione delle imprese emiliano-romagnole per la partecipazione alla missione. Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito della CNA della Regione Emilia Romagna e sul sito del FFF.

Expopixel ritorna
Il 5 maggio 2016 all’Opificio Golinelli, si terrà una giornata ExpoPixel per riflettere sui trend del momento. Il tema del 2016 sarà “Rethink the digital environment”, con l’intento di ragionare sui temi stringenti dell’attualità digitale, dall’educational alla creazione di app e interventi in realtà aumentata per musei, fino alla novità assoluta del 2016 in campo di entertainment: le Google Spotlight Stories con un ospite d’eccezione, Scot Stafford (USA). La visione di immagini a 360 gradi (con appositi visori) è infatti una delle rivoluzioni più interessanti degli ultimi anni: registi, tecnici e musicisti di calibro internazionale lavorano ora su questi prodotti: dal regista di Fast and Furious Justin Lin fino a Jan Pinkava, regista storico di Pixar. Si tratta di cortometraggi immersivi, così li definisce Google, ovvero appunto storytelling breve ma intenso per lo spettatore che si trova letteralmente immerso nella storia. Scot Stafford, storico collaboratore di Pixar, e già ospite del Future Film Festival negli scorsi anni, è approdato alla produzione di Spotlight Stories e lo racconterà in un panel dedicato. Il focus sul digital heritage vedrà tra i protagonisti il bolognese Cineca (Ati), lo studio sardo Rendering Studio (Alba delle Janas), e ancora il MAO (Museo Orientale di Torino) e gli Uffizi, con esperienze di animazione 3D, app per la navigazione nei musei e ricostruzioni virtuali di opera d’arte o edifici storici.
L’evento è organizzato in partnership con la Fondazione Golinelli, da sempre attento al rapporto tra arte, educazione e tecnologia.
L’ingresso è libero su iscrizione. Per informazioni e aggiornamenti dettagliati sul programma si prega di consultare il sito www.expopixel.com

EVENTI SPECIALI
Tra gli EVENTI SPECIALI del Festival, da non perdere il tradizionale appuntamento con “Archeologia del futuro” – a cura di Mario Serenellini – che quest’anno raccoglie sotto il titolo “Farse e martello” un programma tutto dedicato alla propaganda sovietica di cartoon tra le due guerre. Una selezione di rari film d’animazione, improntati al realismo socialista, nell’Urss di Stalin: con parodie d’epoca, solo ora scongelate dalle censure totalitarie, per la prima volta visibili in Occidente.
Da segnalare anche l’incontro con Leonardo Cruciano e Tommaso Ragnisco su Gli effetti integrati nel cinema, che metterà in luce Lo stile di Makinarium, la società romana appena premiata ai David di Donatello per gli effetti e le creature dal fantasy di Matteo Garrone Il Racconto dei Racconti.

STAR TREK DAY
Per festeggiare il cinquantesimo anniversario del primo episodio di Star Trek, il FFF propone un omaggio alla più longeva saga cine-televisiva della storia: in programma proiezioni (con episodi della serie classica), un evento cosplay allargato a tutto l’immaginario fantascientifico  e una tavola rotonda, “Star Trek vs Star Wars (e altre storie)”, coordinata da Roy Menarini e con interventi di Nembo Buldrini (Ingegnere Aerospaziale – FOTEC), Giacomo Manzoli (Docente di “Forme audiovisive della cultura popolare”, Università di Bologna), Matteo Guarnaccia (Artista e storico del costume), Nicola Via­nello (Star Trek Italian Club) e Carlo Modesti Pauer (Ideatore di “Wonderland”, RAI 4), che ci aiuterà a rispondere a un grande interrogativo dell’umanità: “Perché dopo mezzo secolo ci troviamo ancora a parlare di Star Trek?”. Le nuove serie e i nuovi film non sono solo operazioni commerciali create allo scopo di tenere in piedi un mito del passato. Al contrario, il fandom di Star Trek è stato il primo a organizzarsi collettivamente, a costruire un mondo di conoscenza e passione, a divulgare un sapere enciclopedico e stimolare così una nuova costellazione di prodotti cinematografici, televisivi, mediali.
In particolare la tavola rotonda affiancherà studiosi di cinema, scienziati aerospaziali, programmatori televisivi, protagonisti del design e della moda, curatori di eventi e altre figure eterogenee tutte unite da una sola passione, Star Trek, e da una visione ampia sugli orizzonti culturali del fenomeno e su come confrontarlo con il resto dell’immaginario fantastico. Un viaggio dun­que molto attuale nell’universo di Star Trek e non solo.

YOUTUBER E WEBSERIES
Il FFF continua la sua ricerca, che in questi anni l’ha visto aprirsi ai più diversi aspetti dell’intrattenimento digitale. Un’evoluzione naturale, per un appuntamento che intende non soltanto essere al passo con i tempi, ma precorrerli: come dimostreranno due appuntamenti speciali in programma in questa 18. edizione.

Webseries Mode On. Digital Series è un focus, curato da Simone Arcagni ed Emerging Series per il FFF, che esplora uno dei fenomeni più importanti di questi anni, quello – appunto – delle webseries. Nel mare magnum di una produzione quasi “sconfinata” (e in uno scenario in cui, grazie anche a realtà come Netflix, diventa sempre più difficile distinguere tra webseries, serie tv e serialità di altro tipo), il festival non poteva che scegliere quelle proposte che sfruttano al meglio le potenzialità della rete e delle nuove tecnologie: da una parte sperimentandone l’uso, dall’altra ponendo gli immaginari tecnologici al centro delle loro narrazioni. Accanto a una panoramica sulle migliori webseries di fantascienza, si vedrà quindi una selezione di digital series che più di altre o in maniera più efficace o curiosa hanno pensato il loro rapporto con le nuove tecnologie. Fino ad esperienze al limite, senza schermo, come The Bomb, digital serie prodotta da Brandon Box e pensata appositamente per la Realtà Virtuale che attraverso un apposito headset permette agli spettatori di immergersi a 360° all’interno dell’universo narrativo.

Lo Youtuber Day – in programma il 6 maggio – sarà invece l’occasione per un confronto tra studiosi e youtuber (Luca Vecchi di The Pills e Federico Frusciante) sul rapporto tra media audiovisivi, media digitali e importanza della mediazione critica.
Quanto e come il cinema si è riversato su YouTube? E come, invece, il Tubo ha influenzato le forme del racconto cinematografico e della serialità contemporanee? Che importanza ha rivestito l’evoluzione della tecnologia nell’estetica audiovisiva? Qual è stato il ruolo dei videogame e delle comunità di gamers? E quello dei critici? E questi critici sono “quelli di una volta” o sono sempre più degli entertainer a tutti gli effetti? A dibatterne, insieme a Vecchi e Frusciante e con il coordinamento del semiologo Gabriele Marino, saranno Vito Campanelli (Teorico dei nuovi media e “remixologo”), Franco Marineo (Critico, storico e teorico del cinema), Agata Meneghelli (Semiologa, esperta di videogiochi, gamification e media digitali).

12 ORE DI SCRITTURA PER L’ANIMAZIONE
Torna per il terzo anno consecutivo la 12 ore di scrittura, cuore della collaborazione tra Future Film Festival (Bologna, 3-8 maggio) e Bottega Finzioni. Un’occasione per giovani scrittori in erba di dimostrare abilità e velocità  nel  nel creare un racconto in linea con il tema “Welcome aliens”, filo conduttore dell’attesissima 18ma edizione del festival. Al vincitore la possibilità di sviluppare il proprio progetto insieme ai docenti di Bottega Finzioni e di presentarlo ad alcune delle più interessanti società d’animazione. Come nelle passate edizioni il miglior progetto della 12 ore di scrittura per l’animazione verrà annunciato durante la cerimonia di premiazione del Future Film Festival domenica 8 maggio.
Iscrizioni aperte fino alle 24 del 22 aprile.
http://www.bottegafinzioni.it/index.php?page=Form_12_ore

I FILM DEL FOCUS “WELCOME ALIENS!”
gloria-talbott-and-tom-tryon-in-Ho sposato un mostro venuto dallo SpazioCinque i titoli che compongono il focus “Welcome Aliens!”.

La Cosa di John Carpenter (USA, 1982).
Nel vuoto dell’Antartide, una base scientifica americana è assediata da una creatura aliena con la capacità di assumere le sembianze di uomini e animali con cui entra in contatto, tramutandoli in creature mostruose e mortali.
Tratto da un racconto di Joseph W. Campbell JR, già adattato al cinema da Howard Hawks e Christian Nyby con il titolo La Cosa da un altro mondo (1951), La Cosa è uno dei capolavori di Carpenter e uno dei film di fantascienza più importanti di tutti i tempi.

Mars Attacks di Tim Burton (USA, 1996)
Gli alieni invadono gli Stati Uniti. Il governo tenta di trattare con loro, ma la risposta delle creature è una gragnuola di colpi di pistola laser. In breve gli invasori mettono a ferro e fuoco l’intero pianeta. Toccherà come sempre ai personaggi più  improbabili scongiurare la minaccia: un’innocua vecchietta, il suo nipotino e… il cantante Tom Jones!
Il corrosivo Tim Burton fa piazza pulita di tutti i luoghi comuni buonisti sugli alieni con una farsa scatenata e ultrapop, interpretata da superstar come Jack Nicholson, Glenn Close, Annette Bening, Pierce Brosnan, Danny De Vito, Rod Steiger, Sarah Jessica Parker e molti altri.

Ho sposato un mostro venuto dallo spazio di Gene Fowler Jr. (USA, 1958).
Una giovane sposa ha dei sospetti sul marito, che sembra anaffettivo, distante e pieno di segreti. Una notte decide di seguirlo e fa una terribile scoperta: suo marito è un alieno in incognito, e probabilmente non è l’unico.
Piccolo classico della fantascienza paranoica nata grazie al clima da guerra fredda sul solco de L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel. La scena in cui la moglie, grazie alla luce di un fulmine, intravede le vere fattezze del marito ha fatto epoca, ed è stata citata milioni di volte nel corso dei decenni.

Invasori dall’altro mondo di Edward L. Cahn (USA, 1957). Una coppia di teenager investe per sbaglio una strana creatura dalla gigantesca testa a forma di ortaggio. Spaventati, i due chiamano la polizia, ma al loro ritorno trovano il cadavere di un agricoltore al posto di quello del presunto alieno. I due vengono arrestati, mentre i loro amici indagano, fino a scoprire un disco volante nascosto. La guerra comincia!
Uno dei grandi Cult Movies nascosti della storia del cinema, realizzato con pochi soldi dalla American International Pictures, celebre per i successivi film di Roger Corman. Il delirante look degli alieni verrà apertamente omaggiato da Tim Burton in Mars Attacks!. Occhio alla scena della lotta tra l’alieno e la mucca!

Fratello di un altro pianeta di John Sayles (USA, 1984)
Una navicella spaziale compie un atterraggio di fortuna nel porto di New York. Ne esce un alieno dalla pelle nera incapace di parlare, ma con poteri miracolosi. Dopo essersi guarito magicamente una ferita, l’essere si sposta nel quartiere nero di Harlem, che gli consente di mimetizzarsi perfettamente. Non ha fatto i conti con i suoi simili, che si travestono da poliziotti per catturarlo.
Diretto da un maestro del cinema indipendente americano, il film è una perla misconosciuta, che usa il fantastico per parlare dei problemi inter-raziali nella società contemporanea.

LE MOSTRE

Oltre a Manga Hokusai Manga, in occasione del 18. Future Film Festival sarà possibile visitare altre due mostre:

Industrial (a cura di Daniela Camarda, presso la Biblioteca Salaborsa dal 29 aprile al 15 maggio) espone gli ultimi lavori dell’artista lucchese Marcantonio Lunardi. Dieci opere fotografiche stampate su carta cotone e il video d’animazione The Edge.

Due Autunni (a cura di Gianluigi Toccafondo e Luca Capuano, presso Spazio &, dal 6 maggio): illustrazioni e video proiezione di Elisabetta Rapini.

FUTURE FILM KIDS
Anche quest’anno il Festival propone un ricco programma di laboratori e proiezioni dedicate ai più piccoli. Iniziative pensate per intrattenere e incantare bambine e bambini, dando spazio alla fantasia e al divertimento. Inoltre ci saranno anche dei laboratori creativi in cui i piccoli cineasti potranno cimentarsi in attività ricreative alla scoperta del making of dei loro cartoon preferiti.

IL MANIFESTO DEL FESTIVAL
Ho immaginato il primo incontro di Akhenaton, faraone d’Egitto nella XVIII dinastia e padre di Tutankhamon, con una ragazza terrestre: Nefertiti. Sono soli, lui mostra la sua testa spropositata, è fiero e disinvolto esibisce il bastone da sovrano dorato a strisce blu. Sulla storia di Akhenaton si intrecciano molteplici vicende fantastiche, tra cui appunto quella legata alla forma del suo cranio molto pronunciato, tanto da far pensare a una sua provenienza aliena e a un ipotetico meticciaggio tra razza aliena e terrestre. Il disegno realizzato apposta per la 18a edizione del Future Film Festival di Bologna, parte da una vecchia fotografia sbiadita in cui si vede una coppia, lui probabilmente un soldato, intenta ad amoreggiare sullo sfondo di un belvedere. Il tempo ha lavorato sulla fotografia facendo quasi sparire la testa del soldato in una mongolfiera, o simile, che si trova dietro nel paesaggio rarefatto. L’intervento pittorico sull’immagine ha reso un tutt’uno tra la testa e la mongolfiera e su questa sono sorti dei tratti somatici tipici della mia pittura, occhi stretti e naso appuntito, il tutto dorato, come il bastone ricurvo completamente dipinto a mano e fuso perfettamente nella storia di questo primo incontro tra le due razze. Welcome Aliens” (Luigi Presicce)

Il Future Film Festival

è organizzato da Associazione Amici del Future Film Festival

con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, CNA Comunicazione e Terziario Avanzato Emilia Romagna, Ecipar.

Con il patrocinio di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del TurismoAlma Mater Studiorum Università di BolognaIstituto Giapponese di Cultura in Roma.

Sponsor: Coop Alleanza 3.0.

Media Partner: Quinlan, Rivista di critica cinematografica, Gagarin Orbite Culturali, Long Take, Flashgiovani.it, Network metropolitano dell’informagiovani multitasking di Bologna, Radio Città Fujiko, Radio Città del Capo.

Cultural Partners: Accademia di Belle Arti di Bologna, Dipartimento Delle Arti Visive Performative Mediali dell’Università di Bologna, Fondazione Golinelli, Istituzione Biblioteche Bologna – Biblioteca Salaborsa, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Urban Center Bologna, Ordine degli Architetti di Bologna, Spazio &, Pop Store, Dynamo – la Velostazione di Bologna, l’Ultimo Avamposto, Bottega Finzioni.

Technical Partner: Gnammo, Serdata, Liveticket, Games Academy, Il Cameo ristoro al Cinema Lumière.

 

OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 25/02/2016

A cura di Marina Pavido

Settimana ricca, anche questa a partire da oggi, giovedì 25 febbraio, che prevede ben otto nuovi titoli in sala! Dal film di animazione Anomalisa, diretto da Charlie Kaufman e Duke Johnson, che parecchio successo ha riscosso durante l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, al nostrano Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti, presentato in concorso alla recente Festa del Cinema di Roma, da Good kill, di Andrew Niccol, anch’esso in concorso a Venezia nel 2014, all’imperdibile Il club, ultima fatica del celebre regista cileno Pablo Larrain. Ecco una panoramica delle nuove uscite in sala. Anche questa settimana ce ne sarà per tutti i gusti!

 

AMORE, FURTI E ALTRI GUAI

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REGIA: Muayad Alayan; genere: commedia; anno: 2015; paese: Palestina; cast: Sami Metwasi, Maya Abu Alhayyat, Ramzi Maqdisi

Mousa è un ladro di auto palestinese, che tenta di riavvicinarsi alla donna amata e che sogna di trasferirsi in Italia per giocare nella Fiorentina. Peccato, però, che è anche parecchio maldestro e, nel tentativo di raggiungere i propri obiettivi, ne combinerà di tutti i colori.

 

ANOMALISA

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Michael Stone, scrittore dalla vita monotona, si reca a Cincinnati per una conferenza, dove incontra la rappresentante di dolci Lisa, una donna di poche pretese che, forse, potrebbe essere l’amore della sua vita e potrebbe trascinarlo via dalla sua routine. Particolarmente apprezzato per la realizzazione in stop motion, il lungometraggio ha riscosso parecchi consensi di pubblico e di critica alla 72° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia – dove ha vinto il Gran Premio della Giuria – ed è attualmente candidato all’Oscar come Miglior Film di Animazione.

 

GOD’S NOT DEAD

vlcsnap-2014-07-29-12h13m22s68REGIA: Harold Cronk; genere: commedia, drammatico, family; anno: 2014; paese: USA; cast: Willie Robertson, David A. R. White, Shane Harper

Ispirato ad una storia vera, il lungometraggio racconta le vicende di una matricola universitaria che sfida un rinomato professore di filosofia – rischiando di mettere a repentaglio la sua stessa carriera accademica – per difendere la sua tesi sull’esistenza di Dio.

 

GODS OF EGYPT

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REGIA: Alex Proyas; genere: avventura, fantasy, azione; anno: 2016; paese: USA; cast: Gerard Butler, Nikolaj Koster-Waldau, Abbey Lee

Lo spietato Dio delle Tenebre Set ha usurpato il Trono d’Egitto, mettendo a repentaglio l’integrità dell’Impero stesso. Un uomo eroico, però, intraprenderà un lungo viaggio per salvare la sua terra e la donna da lui amata, invocando l’aiuto di Dei benevoli. Ispirato alla mitologia dell’antico Egitto.

 

GOOD KILL

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Il Maggiore Tommy Egan, pilota di caccia con una lunga esperienza in Afghanistan ed in Iraq, si troverà a pilotare droni a pochi chilometri da casa sua, a Las Vegas. La nostalgia per il suo vecchio lavoro e la mancanza di adrenalina, però, lo manderanno presto in crisi. Presentato in concorso alla 71° Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, il lungometraggio è risultato forzato e spesso gratuitamente violento. Poco convincente, in questo caso, anche l’interpretazione di Ethan Hawke.

 

IL CLUB

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REGIA: Pablo Larrain; genere: drammatico; anno: 2015; paese: Cile; cast: Alfredo Castro, Antonia Zegers, Roberto Farias

Quattro sacerdoti, per espiare le loro colpe passate, vivono isolati in una casa sul mare. Il loro equilibrio verrà rotto dall’arrivo di un quinto uomo dal passato oscuro. Presentato in anteprima all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, il lungometraggio si è rivelato uno dei più brillanti lavori dell’acclamato regista Pablo Larrain, al quale, proprio alla Festa del Cinema, è stata dedicata una retrospettiva completa.

 

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT

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Enzo, per sfuggire ad alcuni poliziotti, entra in contatto con una sostanza radioattiva che gli regala una forza sovrumana. Convinto di poter utilizzare questo suo “superpotere” per i suoi furti, cambierà stile di vita dopo l’incontro con Alessia, ragazza infantile ed indifesa, convinta che Enzo sia l’eroe della sua serie animata preferita, “Jeeg Robot d’acciaio”. Grande successo alla scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma, il lungometraggio vede una sorprendente prova d’attore di Luca Marinelli, nel ruolo dell’antagonista.

 

TIRAMISU’

tiramisu-prima-volta-da-regista-di-fabio-de-luigi-clip-dal-film-newsREGIA: Fabio De Luigi; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Fabio De Luigi, Vittoria Puccini, Angelo Duro

Antonio Moscati, rappresentante di una casa farmaceutica, è sposato con Aurora ed ha paura che sua moglie possa stancarsi di lui e della sua mediocrità. La sua vita cambia dopo aver dimenticato, nello studio di un medico, il tiramisù fatto da sua moglie, che avrebbe dovuto consegnare alla Caritas. Esordio alla regia del comico Fabio De Luigi.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana. Scegliete in sala quello che più vi piace e buon Cinema a tutti!

TRIESTE SCIENCE+FICTION: IL PROGRAMMA DELLA PENULTIMA GIORNATA

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE SCIENCE+FICTION

15° FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FANTASCIENZA

TRIESTE, 3/8 NOVEMBRE 2015

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‘HOWL’: IN ANTEPRIMA IL NUOVO FILM DI PAUL HYETT

IL RITORNO AL CINEMA DI LUIGI COZZI

LA NOTTE DEGLI ULTRACORPI CON ALEXANDER ROBOTNICK

 

Sorprendenti immagini in anteprima quelle che animeranno la penultima giornata di questa quindicesima edizione e la grande Notte degli Ultracorpi con Alexander Robotnick.

Howl_02Domani, sabato 7 novembre, sarà la volta dell’attesissima anteprima italiana di Howl, già considerato uno dei migliori film di licantropi degli ultimi anni, a firma di Paul Hyett. Il pluripremiato creatore di effetti speciali di trucco (che ha lavorato per film come The Descent, The Woman in Black e Hunger), già regista di The Seasoning House, (film selezionato come film di apertura del Film4 Frightfest di Londra) sarà ospite della kermesse e presenterà al pubblico di Science+Fiction il suo ultimo lavoro. Una storia ambientata sull’ultimo treno della notte in partenza da Londra. Un treno abitato dal peggio dell’umanità: ubriaconi, frequentatori di locali notturni e impiegati stacanovisti che non vedono l’ora di arrivare a casa. Sotto un’incessante tempesta il treno si blocca all’improvviso e resta al buio nel mezzo della foresta di Thornton: sembra aver urtato qualcosa… Un creature-movie che fa davvero paura.

Altro ospite di domani, il regista di culto Luigi Cozzi (Presidente della giuria del Méliès d’Argent), tra i più grandi protagonisti del cinema di genere italiano (Starcrash, Contamination, Hercules, solo per citarne alcuni), che presenterà in anteprima assoluta le prime immagini del suo nuovo lavoro, Blood on Méliès’ Moon. Un vero e proprio evento speciale, che stando alla trama cambierà per sempre la storia del cinema. In Francia, nel 1890, l’inventore Louis Le Prince, dopo aver brevettato una macchina per filmare le immagini in movimento e proiettarle in grande su uno schermo, è scomparso in circostanze misteriose: da allora di lui e di quella sua invenzione non si è saputo più nulla. Fino a oggi questo mistero (assolutamente autentico) è rimasto irrisolto.

Spazio ancora per gli European Fantastic Short (in lizza per il Mèliès d’Argent) e per altre anteprime italiane e film attesissimi.

In anteprima dalla Russia Calculator, fantascienza russa in pieno stile hollywoodiano, di Dmitriy Grachev (ospite a Trieste Science+Fiction e per la prima volta in concorso ad un festival), in cui dieci prigionieri condannati all’esilio sul pianeta XT-59 devono trovare la via per l’Isola della Felicità; Samuel Schwarz e Julian M. Grünt presenteranno a Trieste Polder co-produzione svizzero-tedesca che esplora i confini tra realtà e videogioco in anteprima per l’Italia.

We are still here_01Dall’America – sempre in anteprima – arriva Fuori Concorso We Are Still Here di Thed Geoghegan, l’attesissimo horror che vede il ritorno sugli schermi delle case infestate, dichiarato omaggio al cinema italiano di genere e in particolare di “Quella villa accanto al cimitero” di Lucio Fulci.

Dalla Spagna sbarca The Field di Asier Altuna, in arrivo da INVIDEO in collaborazione con l’AFIC, dove una stravagante processione raccolta in preghiera attraversa un paesaggio arido e battuto dal vento da cui emergono perturbanti affioramenti.

Quanto a Spazio Italia, la sezione dedicata al cinema nazionale, domani verranno proiettati tre titoli: il fantapolitico mediometraggio “made in Trieste” Muffe Il film del videoartista Guillermo Giampietro, dove lo Stato è rappresentato da un Centro di Documentazione Suprema che registra tutto e rasserena i cittadini su ogni incombenza del possibile. E due originali opere di animazione: Bangland di Lorenzo Berghella (ospite della kermesse), su un’America distopica, dove il presidente Steven Spielberg dichiara guerra a uno stato africano, originale mix di satira, noir e thriller, già Premio SIAE 2015 nel quadro delle Giornate degli Autori a Venezia; e Acid Space di Stefano Bertelli, in cui la rock band The Paperback Music si ritrova sul pianeta Planio, dove un dittatore ha bandito la musica. Stop motion realizzata con cartoncini colorati, reminescenze pop anni ’80, bidimensionalità da video-games e caro richiamo a Wes Anderson.

La Notte degli Ultracorpi – la grande festa di Trieste Science+Fiction – si sposta nello splendido Salone degli Incanti, l’ex Pescheria Centrale. Ospite speciale della serata sarà Alexander Robotnick, pioniere della musica elettronica italiana e autentica leggenda vivente. Le sue produzioni dei primi anni ’80 sono state suonate e remixate da ogni tipo di dj, dall’electro all’italo disco, dall’house fino alla techno di Carl Craig. Fine conoscitore di musica, nei suoi energici e carismatici dj set mescola gemme italo disco e new wave con la più moderna techno con cui sta facendo ballare il mondo da Detroit al Brasile, dalla Cina al Canada. Resident della serata Alain The Lone dei Mothership, Cannibal Se-Lecter e Jazza di Electrosacher. Serata ad ingresso libero con invito.

POLDER

Per gli spettatori del futuro e i bambini dello spazio comincia la sezione Sci-Fi Kids con il laboratorio Zoo metropolitano – su come i bambini interpretano gli elementi che compongono il paesaggio attraversando un bosco o passeggiando lungo le vie della città – e la proiezione de Il bambino che scoprì il mondo di Alê Abreu.

Per gli amanti dei videogiochi vintage alle 16 alla mostra Play It Again (sala ex-Aiat, p.zza Unità) si terrà il torneo del cult game Nintendo Duck Hunt.

Per info: La Cappella Underground +39 040 3220551

www.sciencefictionfestival.org

TRIESTE SCIENCE+FICTION – presentata la 15^ edizione

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE SCIENCE+FICTION

15° FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FANTASCIENZA

TRIESTE, 3/8 NOVEMBRE 2015

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IL FESTIVAL “RITORNA AL FUTURO”

Si svolgerà dal 3 all’8 novembre 2015 la quindicesima edizione del festival internazionale della fantascienza Trieste Science+Fiction”, organizzato e promosso da La Cappella Underground.

Trieste diventerà la capitale europea del cinema fantastico, con la convention annuale della European Fantastic Film Festivals Federation (EFFFF) e la 19a Golden Méliès Ceremony in programma il 6 novembre, cerimonia di consegna del premio Méliès d’or, l’Oscar del Cinema Fantastico della EFFFF, network a cui la manifestazione triestina aderisce fin dal 2005. Il regista vincitore del Premio sarà invitato al Festival per la consegna della statuetta ispirata al classico del cinema fantastico delle origini Le voyage dans la lune. Un appuntamento d’eccezione, per celebrare al meglio il prestigioso traguardo della 15a edizione del Trieste Science+Fiction. La European Fantastic Film Festivals Federation è un network strutturato che comprende 22 manifestazioni cinematografiche distribuite su 16 paesi, con un pubblico complessivo di oltre 450mila spettatori, nato per promuovere le produzioni di cinema fantastico europeo.

Per festeggiare la Golden Méliès Ceremony, Trieste Science+Fiction presenta lo show dei Goblin di Claudio Simonetti che celebrano i 40 anni di Profondo Rosso di Dario Argento, con la sonorizzazione dal vivo della colonna sonora che li ha resi celebri nel mondo: Claudio Simonetti’s Goblin “Profondo Rosso Live Soundtrack”.

Joe_lansdale_2007_Larry D. Moore CC BY-SA 3.0A presiedere la Giuria internazionale del Premio Asteroide sarà lo scrittore statunitense Joe R. Lansdale (Gladewater, Texas, 1951), piú di venti romanzi e centinaia di racconti al suo attivo, forse il piú geniale autore di genere contemporaneo. Tra i titoli più noti: La notte del drive-in e Il giorno dei dinosauri (editi per la prima volta da Urania nel 1993), Il mambo degli orsi, Bad Chili, Rumble Tumble, Una stagione selvaggia, Mucho Mojo, Tramonto e polvere, Cielo di sabbia, Acqua buia, Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard e Notizie dalle tenebre. È in uscita a dicembre per Einaudi il suo atteso romanzo Honkytonk Samurai, una nuova avventura investigativa degli amatissimi Hap Collins e Léonard Pine. Joe R. Lansdale sarà protagonista di una masterclass moderata dallo scrittore Tullio Avoledo domenica 8 novembre.

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Trieste Science+Fiction assegna quest’anno il premio Urania d’Argento alla carriera a Bruce Sterling. Nato nel 1954, è tra i più importanti autori della fantascienza americana, da lui profondamente innovata a partire dagli anni Ottanta. Il suo scenario abituale è il mondo del futuro prossimo, ma anche il presente visto in chiave realistica e sottilmente alterata dai processi di assuefazione tecnologica. Celebre per Mirrorshades, un’antologia di racconti di fantascienza del 1986 che ha contribuito a definire il filone cyberpunk, è un fine osservatore della tecnologia più avanzata e dei new media. Tra i suoi capolavori Schismatrix (La matrice spezzata, 1985), Islands in the Net (Isole nella rete, 1988) e The Difference Engine (La macchina della realtà, 1990), scritto con William Gibson. Quest’anno è uscita per Urania, la sua raccolta di racconti e romanzi brevi ambientati in Italia, Utopia Pirata, sotto l’alter-ego di Bruno Argento.

La selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction presenta un’anteprima mondiale e una ventina di anteprime italiane all’insegna della miglior produzione di fantascienza, fantasy e horror. Due i concorsi internazionali: il Premio Asteroide, competizione per il miglior film sci-fi di registi emergenti a livello mondiale e il Premio Méliès d’argent per il miglior lungometraggio e il miglior cortometraggio di genere fantastico europeo.

aNDRON-2Verrà presentato in anteprima mondiale Andron – The Black Labyrinth di Francesco Cinquemani, con protagonisti Alec BaldwinDanny Glover e la superstar Skin, icona ancora più pop da quando è giudice di X-Factor. Un gruppo di sconosciuti è prigioniero di un labirinto misterioso e letale. Non ricordano come ci sono arrivati né come si chiamano. Dovranno trovare le risposte, decifrare i segnali e affrontare un viaggio irto di pericoli per scoprire il segreto di Andron. Distribuzione Ambi Pictures.

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Il film di apertura del festival sarà l’anteprima italiana di Frankenstein di Bernard Rose (regista di culto, autore, tra gli altri, di Candyman e Il violinista del Diavolo), ambientato nella Los Angeles di oggi e raccontato interamente dalla prospettiva del mostro, interpretato da Xavier Samuel (The Twilight Saga: Eclipse), mentre Carry-Anne Moss (MatrixMemento e Pompei) e Danny Houston (21 grammiI figli degli uomini e Big Eyes) vestono i panni della coppia di eccentrici scienziati che plasmano la creatura. Dice il regista “Ciò che mi ha colpito in questa storia così tante volte raccontata, è entrare nella mente del mostro, sentire la sua confusione e il suo dolore.” Il film uscirà in Italia nel 2016 distribuito da Barter Entertainment.

the-zero-theorem_2Il film di chiusura sarà The Zero Theorem diretto da Terry Gilliam (Premio Urania a Trieste nel 2006), con protagonista Christoph Waltz che, nei panni di Qohen Leth, un eccentrico e solitario genio del computer afflitto da angoscia esistenziale, lavora a un misterioso progetto, affidatogli dal Management, che mira a scoprire una volta per tutte il fine dell’esistenza umana, o l’assenza del fine stesso. In uscita in Italia nel 2016 distribuito da Minerva Pictures.

Jackrabbit_02Saranno presentati in anteprima italianaJackrabbit, opera prima di Carleton Ranney, che segue le vicende di un’improbabile coppia di geni del computer, in un’epoca in cui macchinari obsoleti hanno sostituito le scintillanti tecnologie di oggi; la spassosa e sanguinante avventura di Deathgasm di Jason Lei Howden, in cui un gruppo heavy metal apre inavvertitamente i cancelli dell’inferno; l’originale ritorno sugli schermi delle case infestate in We Are Still Here di Ted Geoghegan; il dramma post-apocalittico The Survivalist di Stephen Fingleton, in cui un sopravvissuto lotta per non morire di fame e deve decidere se fidarsi di una donna e la figlia; il divertente zombie-movie australiano Wyrmwood dei fratelli Kiah e Tristan Roache-Turner; Summer Camp prima regia dello sceneggiatore Alberto Marini, su un’epidemia improvvisa e imprevedibile di rabbia in un campeggio estivo;calculator la fantascienza russa in stile hollywoodiano di Calculator, film di Dmitriy Grachev, che a Trieste partecipa per la prima volta ad un festival, in cui dieci prigionieri condannati all’esilio sull’ostile pianeta XT-59 devono trovare la via per l’Isola della Felicità. L’ironico mockumentary No Man Beyond This Point di Mark Sawers, incentrato su un mondo in cui le donne non danno più vita a figli maschi, e dove i pochi uomini rimasti reclamano il loro ruolo nella società; Turbo Kid, un post-apocalittico e appassionato omaggio agli anni ’80, selezionato al Sundance Film Festival; il creature-movie Howl di Paul Hyett, noto make-up artist per The Descent Doomsday; il terrificante Idyll, primo film horror prodotto in Slovenia e recente vincitore del Festival del Cinema Sloveno di Portorose, in cui un servizio fotografico di moda si trasforma ben presto in una feroce lotta per la sopravvivenza nello scenario idilliaco della vicina repubblica; Crumbs, il primo film di fantascienza girato e prodotto in Etiopia, mix di surrealismo, pop e critica alla globalizzazione; Der Polder, film svizzero-tedesco che esplora i confini tra realtà e videogioco.

dark starAll’insegna dell’anteprima italiana anche la doppia pre-aperturaDark Star – HR Giger’s World, in cui la giornalista Belinda Sallin ci accompagna nella casa del celebre artista, creatore di Alien; [REC]4: Apocalypse di Jaume Balagueró, capitolo finale della saga horror europea di maggior successo.

dio esiste e vive a bruxellesTra i film di prossima distribuzione italiana in anteprima al festivalDio esiste e vive a Bruxelles – The Brand New Testament di Jaco Van Dormael, premiato al festival di Sitges con il Méliès d’argent e il riconoscimento per la migliore attrice a Pili Groyne, l’attrice undicenne che, nel 2014, è stata vista in Due giorni, una notte dei fratelli Dardenne e in Alléluia di Fabrice Du Welz. In Dio esiste e vive a Bruxelles, Jaco Van Dormael le offre il suo primo ruolo da protagonista come Ea, la figlia di Dio. In uscita nelle sale il 26 novembre distribuito da I Wonder Pictures, il film, già campione di incassi in Francia, sarà in corsa per il Méliès d’Or.  Stung_01Stung, opera prima di Benni Diez, già agli effetti speciali di Melancholia di Lars Von Trier, è distribuito da Movies Inspired così come It Follows di David Robert Mitchell, ovvero l’horror più celebrato dell’anno, dove, dopo un incontro sessuale una giovane donna è perseguitata dall’inquietante sensazione di essere seguita; e l’intrigante horror psicologico Goodnight, Mommy degli austriaci Veronika Franz (sceneggiatrice di Canicola) e Severin Fiala.

WHAT-WE-DO-2Fuori concorso il geniale mockumentary vampiresco What We Do in the Shadows dei neozelandesi Jemaine Clement e Taika Waititi e The Whispering Star del regista di culto Sion Sono, favola di fantascienza nipponica in cui un fattorino robot medita sul mistero della natura umana.

BanglandTorna anche quest’anno Spazio Italia, lo speciale programma che il Trieste Science+Fiction dedica alle produzioni fantastiche e fantascientifiche “made in Italy”. In programma, Strings – Senza tempo di Alessio Vasarin e Sandro Tarter, storia di uno studente universitario di fisica, che viene in possesso di uno strano oggetto che consente uno spostamento dimensionale in un’altra Terra; Bangland di Lorenzo Berghella, opera di animazione su un’America distopica, dove il presidente Steven Spielberg dichiara guerra a uno stato africano. Un mix originale di satira, noir e thriller, già Premio SIAE 2015 nel quadro delle Giornate degli Autori a Venezia. Ananke di Claudio Romano, riflessione sulle sorti dell’umanità in estinzione in cui l’unico modo per sfuggire alla morte e evitare gli esseri umani è la fuga e l’isolamento; ACID-SPACEMonitor di Alessio Lauria, ambientato in un presente parallelo di grandi aziende, vere micro-città dotate di ogni comfort, dove il Monitor ha il compito di ascoltare sfoghi, dubbi e insicurezze dei lavoratori; e Acid Space di Stefano Bertelli, in cui la rock band The Paperback Music si ritrova sul pianeta Planio, dove il dittatore Balthazar ha bandito la musica. Stop motion realizzata con cartoncini colorati, reminiscienze pop anni ’80, la bidimensionalità dei primi video-games e un certo universo caro a Wes Anderson.

MUFFE-IL-FILMEventi speciali di Spazio Italia: la proiezione del mediometraggio “made in Trieste” del fantapolitico Muffe Il film del videoartista Guillermo Giampietro, dove lo Stato è rappresentato da un Centro di Documentazione Suprema che registra tutto e rasserena i cittadini su ogni incombenza del possibile; un’anticipazione del nuovo lavoro dell’ospite speciale Luigi Cozzi, presidente della giuria del Méliès d’argent, Blood on Méliès’ Moon. Inoltre, la sezione dedicata a Spazio Corto va a completare l’ampio panorama che Trieste Science+Fiction dedica alle forme del cortometraggio.

Index-Zero_02Tra i titoli italiani da segnalare, il ritorno di Index Zero, vincitore del Méliès d’argent al Trieste Science+Fiction 2014. L’esordio di Lorenzo Sportiello, con cast e ambizioni internazionali, che concorrerà all’assegnazione del Méliès d’or.

Appuntamento extra in collaborazione con Arpa – LaREA, la proiezione in anteprima del documentario Into Eternity: a Film for the Future di Michael Madsen, un film sul nucleare costruito come un messaggio alla società del futuro.

Da non perdere gli Incontri di Futurologia tra scienza letteratura, realtà e fiction, scienza di astrofisici, biologi, tecnologi e l’immaginario di scrittori e cineasti: tra i protagonisti Alfredo Castelli (Bonelli Editore), Paolo Molaro dell’Osservatorio astronomico di Trieste, Carlo Fonda dell’ICTP con le sue stampanti 3D, Stefano Liberati della SISSA, il direttore generale dell’ICGEB Mauro Giacca e il “cacciatore di dinosauri” (fossili) Flavio Bacchia, Francesco Verso e Sandro Battisti (Premio Urania 2014) e Giuseppe Lippi (curatore di Urania). La mostra di retrogaming Play It Again sui videogiochi che hanno fatto sognare intere generazioni e la mostra dedicata a Mondo9 di Dario Tonani e Franco Brambilla (illustratore).

Le notti di Trieste Science+Fiction si colorano di musica, concerti e feste come La Notte degli Ultracorpi con Alexander Robotnick e il concerto con Game Boy di Kenobit. E se a 30 anni da Ritorno al Futuro doveste vedere delle DeLorean sfrecciare per Trieste non ci sarà nulla di strano: preparatevi a celebrare alla grande l’arrivo di Doc e Marty McFly nel 2015!

La sede principale di Trieste Science+Fiction sarà anche quest’anno la Sala Tripcovich, grazie alla collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. L’adiacente palazzo della Casa del Cinema, sede delle principali associazioni di cultura cinematografica cittadine, sarà il quartier generale del festival, mentre il Teatro Miela ospiterà le sezioni collaterali della manifestazione. Le proiezioni di Sci-Fi Kids per gli spettatori del futuro si terranno nella sala d’essai del Cinema Ariston, dove avranno sede anche le proiezioni post festival di una selezione dei film premiati, lunedì 9 novembre.

Trieste Science+Fiction è una manifestazione organizzata dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno di: MiBACT – Direzione Generale CinemaRegione Autonoma Friuli Venezia GiuliaProvincia di TriesteComune di TriesteUniversità degli Studi di TriesteCamera di Commercio di TriesteFondazione CRTrieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, Acegas.

Il manifesto ufficiale della 15a edizione è un disegno originale realizzato dall’illustratore e fumettista triestino Mario Alberti (Bonelli, Les Humanoides Associes, Dc Comics, Marvel), che chiude la trilogia esclusiva di opere pensate espressamente per Trieste Science+Fiction.

BOSA ANIMATION AWARD – IL GRAN FINALE

Ricevo e volentieri pubblico

BOSA 5 SETTEMBRE

PREMIAZIONE CORTI BOSA ANIMATION AWARDS

Gran finale per il festival dell’animazione: seconde visioni e incontri pomeridiani con i registi. Di sera, proiezione del cartoon fatto dai bimbi del laboratorio, premiazioni e party a ritmo di musica

GuidaIl Bosa Animation Awards va avanti a pieno ritmo anche durante la giornata finale, sabato 5 settembre, tra proiezioni, visite in città e nei dintorni, incontri con i registi e una grande festa per chiudere in compagnia la prima edizione del festival organizzato dal Comune di Bosa e dal Cineclub Sassari. Di pomeriggio c’è tanto da vedere e da fare, prima di assistere alle premiazioni dei corti animati, dalle 21.30 presso via Corte Intro. Si inizia alle 17.30, con le proiezioni in seconda visione nel corso Vittorio Emanuele II e in piazza IV Novembre, mentre dalle 18 al MAP si chiacchiera con i registi ospiti.

ELMANDOTra i cartoon in seconda visione ci sono ELMANDO (Romania) di Anton Octavian e MAISHA (Spagna) di Jordi Piulachs e Lula Gomez, entrambi ambientati in Africa e vincitori di vari premi e menzioni speciali in festival internazionali.

PawoSono riflessioni sullo scorrere del tempo e sulla possibilità di cambiare il corso dell’esistenza, la storia della piccola pasticcera di BETWEEN TIMES (USA) di Ru Kuawahata e Max Porter, quella della casalinga d’altri tempi del pluripremiato MEND AND MAKE DO (Regno Unito) di Bexie Bush, dell’impiegato di SOVEREIGN PAPERWORK (Uruguay) di Lala Severi e del musicista in ritardo di FONGOPOLIS della filmmaker slovacca Johanna Kozuch.

Our weapon is our tongueOUR WEAPON IS OUR TONGUE del regista argentino Cristian Cartier Ballve è una stop motion realizzata con personaggi e oggetti di stoffe colorate e racconta di Marcos, diventato bandito per vendicare il rapimento della moglie e la distruzione del suo villaggio.

Pineapple calamariAi bambini piaceranno sicuramente le fantasiose animazioni ROSSO PAPAVERO (Slovacchia) di Martin Smatana, PINEAPPLE CALAMARI (Regno Unito) e PRINCESS (Singapore) di Quek Andre, Hadi Abdul e Tan Vivien.

Alle 21.30 prendono la parola i giurati popolari in rappresentanza della città di Bosa e la giuria internazionale composta da Guy Daleiden (direttore del prestigioso Fondo Cinematografico di Lussemburgo e vicedirettore dell’Agenzia europea per il Cinema), Alice Tambellini (docente di animazione all’Accademia di Belle Arti di Sassari), Michela Anedda (regista e animatrice. Toccherà a loro nominare i vincitori della prima edizione del Bosa International Awards. Subito dopo, il pubblico potrà assistere alla proiezione del corto realizzato dai bambini che hanno partecipato al laboratorio di animazione tenuto durante il festival dal videomaker Marco Testoni e dall’animatrice culturale Marta Pala. E per finire, si festeggia tutti insieme con un party all’Eden-disco Beach (località S’Abba Drucche).

CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL 5: conclusa la seconda giornata

Ricevo e volentieri pubblico

CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL 5

18-21 MARZO 2015

AUDITORIUM SANTA MARGHERITA, VENEZIA

 

http://cafoscarishort.unive.it/ – mail: cafoscarishort@unive.it Telefono: 041 234 6244 

 ATT0

SI E’ CONCLUSA LA SECONDA GIORNATA DEL CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL. MOLTI GLI APPUNTAMENTI CHE SI SONO SUSSEGUITI: DAL VIDEOCONCORSO “FRANCESCO PASINETTI”, PER PASSARE POI AL VIDEO-OKE. NEL POMERIGGIO SI E’ PROSEGUITO CON I CORTI DEL CONCORSO INTERNAZIONALE, CON IL PROGRAMMA SPECIALE DEL FILMFESTIVAL “CINEDEAF” DI ROMA, PER ARRIVARE AL SECONDO APPUNTAMENTO DEL WORKSHOP ANYMATION, UN ULTERIORE PROGRAMMA SPECIALE SULLA VIDEOARTE CON “LO SGUARDO SOSPESO”, PER CONCLUDERSI INFINE CON ALTRI SETTE SHORT DEL CONCORSO INTERNAZIONALE.

 

Seconda giornata al Ca’ Foscari Short Film Festival 5, il primo festival di cinema in Europa interamente ideato, gestito e organizzato da un’università.

il Festival si è aperto alle ore 11:00 con il Videoconcorso Francesco Pasinetti dedicato quest’anno a mettere in evidenza i problemi della città di Venezia e le possibili soluzioni per il futuro. Oltre ai cinque temi presenti anche l’anno scorso, abbiamo visto anche l’introduzione della nuova sezione “Booktrailer”, consistente nella creazione di un videospot su un libro incentrato sulla città di Venezia e una seconda novità dal tema storico “Venezia 1943-1945: luoghi e spazi della resistenza”. In apertura il professor Giovanni Andrea Martini ha elogiato i partecipanti per la capacità di uscire dagli stereotipi raccontando Venezia come una città “normalissima sebbene unica”.

 Programma Speciale - Ca' Foscari Talents

Alle ore 12 i ragazzi delle scuole superiori si sono divertiti con un originale esperimento dal nome Video-oke, dove le voci degli attori di film famosi sono state sostituite da sottotitoli per essere poi reinterpretate a voce alta dagli stessi ragazzi. Sul palco si sono prestati al gioco anche l’attrice Anamaria Marinca, Davide Giurlando e i giornalisti Giovanna Barreca e Michele Faggi.

Alle ore 14 hanno aperto il programma pomeridiano sei corti del concorso internazionale. Si è iniziato con Ronde del portoghese Bruno Polonio, con protagonista un pugile vittima del giro di scommesse organizzato dalla polizia politica ambientato nei primi anni ’70. A seguire è stato proiettato Ardeidae degli studenti IUAV Daniele Tucci, Chiara Faggionato e Corrado Chiatti, che ci hanno mostrato una Venezia “aliena” attraverso lo sguardo di un gruppo di turisti asiatici accompagnati dalla voce di un’audioguida. Leaving With The Cloud di Hu Yang Yi ha trasmesso invece con toni a volte fortemente drammatici, a volte grotteschi, la difficile situazione economica e le conseguenti disavventure di una famiglia cinese. La famiglia rimane centrale anche con la tedesca Nina Wesemann con il corto dal titolo La Famille, dove sono state mostrate le speranze e i limiti di una variegata famiglia tunisina sullo sfondo della primavera araba. Con l’austriaco Mark Gerstorfer e il suo Erlösung – Salvation, il pubblico è rimasto colpito dalla forza e sincerità di un racconto sul disagio adolescenziale e non solo. Il collettivo americano Echo Park ha portato la poesia sullo schermo con The sound we see: un cortometraggio di 24 minuti corrispondenti alle 24 ore della giornata, che recupera tecniche artigianali di realizzazione dei film e che cerca di presentare la “sinfonia della città” recuperando un genere in voga negli anni ’30.

Short5 - La famille - Nina Wesemann stil 1

Dopodiché è stata la volta del Programma Speciale dedicato al Cinedeaf (Festival del cinema sordo di Roma), che ci ha portato a scoprire il poco conosciuto mondo del linguaggio dei segni con la proiezione dei corti di tre registi inglesi Julian Peedle-Caloo, Louis Neethiling e Brian Duffy.

Successivamente c’è stato un secondo appuntamento del Workshop: Anymation curato da Davide Giurlando; dopo essersi dedicato alle tecniche di animazione tradizionali questa volta è stato il turno di quelle cosiddette stop-motion (o animazione “a passo-uno”) che cioè prevedono l’animazione di materiali o bambole. Il tema indagato in questa edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival è quello della fusione tra animazione e realtà filmica.

Programma Speciale - Lo sguardo sospeso

È stata poi la volta del tradizionale appuntamento con la videoarte con il programma Lo sguardo sospeso e curato da Elisabetta Di Sopra. Si sono presentati esempi delle più attuali tendenze e ricerche in campo artistico con tra gli altri, le provocatorie animazioni di Paolina Paperina, in cui l’artista si prende gioco di se stessa e dei più affermati artisti contemporanei, e il lavoro Person-a del duo Con-tatto (Francesca Leoni e Davide Mastrangelo), in cui viene registrata una performance dei due artisti, che intende cercare un vero contatto tra le persone, per strapparsi le maschere che celano le vere identità.

Con il programma serale si è conclusa anche la seconda giornata del Ca’ Foscari Short Film Festival. Sono stati proiettati altri sette corti del Concorso Internazionale. Si è cominciato con l’italiano Davide Salucci, che ha scardinato ironicamente gli schemi delle fiabe tradizionali con il suo corto animato Il Principe. Anne Thieme con Otro Dìa Màs ha affrontato dipendenze e bisogni umani mettendo in scena il rapporto tra un uomo in sedia a rotelle e la sua domestica. Rui Neto e Joana Nicolau con Bestas hanno mostrato l’inevitabile triste destino dei più deboli in un mondo dominato dalla forza bruta, in un racconto crudo che non si risolve con la vendetta ma riconferma i ruoli dei personaggi iniziali. È stata poi la volta del corto The Comedian di Iain Bonner, in cui un ragazzo che sogna di diventare comico incontra una ragazza cinese che si rivelerà essere l’unico pubblico di cui ha bisogno. Con Daughters di Ken Ninomiya, il pubblico ha assistito alla storia di un anziano protagonista che lascia la propria casa per andare a trovare le sue figlie in compagnia soltanto di una pianta lasciatagli dalla moglie defunta. In Svetlo črna – Bright Black, di Rene Maurin, il protagonista, un artista costretto dalle difficoltà economiche a vendere la poltrona del nonno, si trova ad affrontare conseguenze tragicomiche che rivoluzionano il suo rapporto con la realtà e il denaro. Il programma e la giornata si sono concluse con Rong’ Kuchak – Echoes in cui Domininic Sangma ha raccontato il tremendo dilemma vissuto da Ianche, un poeta di lingua Garo, una lingua senza alfabeto e che per essere scritta ha preso “in prestito” quello inglese. Vedendo la sua gente abbandonare la sua lingua e la sua cultura, Ianche si mette in discussione completamente, come uomo e come poeta, come intellettuale. Che cosa resta di un poeta, quando si accorge di non avere più una lingua propria?

GIFFONI FILM FESTIVAL AL VIA!

Ricevo e volentieri pubblico

be_different-manifesto-giffoni8 luglio 2014

LA SELEZIONE

163 OPERE IN PROGRAMMA SELEZIONATE SU 3760 FILM (IN CONCORSO E FUORI CONCORSO), SERIE TV, TEASER E DOCUMENTARI

LA GIURIA

3500 GIOVANI DAI 3 AI 25 ANNI PROVENIENTI DA 41 NAZIONI

E 160 CITTÀ ITALIANE

I TALENTI

FRANCESCO ARCA, LUCA ARGENTERO, SERENA AUTIERI, EURIDICE AXEN,

STEFANO BESSONI, CESARE BOCCI, LORELLA BOCCIA, MATT BOMER,

BRACCIALETTI ROSSI (IL CAST), PAOLO CALABRESI, GIACOMO CAMPIOTTI,

PAOLO CONTICINI, MARCO D’AMORE, ROBERT DANCS, CLAUDIO DI BIAGIO,

ELENA DI CIOCCIO, ALBERT ESPINOSA, SALVATORE ESPOSITO, ISABELLA FERRARI, ELISA FUKSAS, MARTA GASTINI, RICHARD GERE, CLAUDIA GERINI, MAX GIUSTI, RYAN GUZMAN, VINCENZO INCENZO, LA PINA, MARGARETH MADE’,

LUCA MARINELLI, LEA MICHELE, GIULIA MICHELINI, DAVIDE MINNELLA,

ORNELLA MUTI, NIRKIOP, DYLAN O’BRIEN, ANDREA OSVART, FERZAN ÖZPETEK, MARCO PALVETTI, GINO PAOLI, EMILIANO PEPE, GUE’ PEQUENO, PIF,

ALESSIA PIOVAN, ALAN RICKMAN, MICAELA RIERA, DAVIDE RONDONI,

PAOLO RUFFINI, SYDNEY SIBILIA, JEAN SOREL, GIANLUCA SPORTELLI,

VITTORIO STORARO, THE JACKAL, LUCA VECCHI, GIORGIA WURTH

ANTEPRIME

PLANES 2 – MISSIONE ANTICENDIO, CATA E I MISTERI DELLA SFERA,

LE VACANZE DEL PICCOLO NICOLAS, TRILLI E LA NAVE PIRATA,

COLPA DELLE STELLE, STEP UP ALL IN

EVENTI SPECIALI CINEMA E TEASER PREVIEW

WINX CLUB – IL MISTERO DEGLI ABISSI, L’APE MAIA – IL FILM,

ROMANCE, SI ALZA IL VENTO, HELLO KITTY

GIFFONI MUSIC CONCEPT

NEGRAMARO, GIORGIA, ROCCO HUNT, GEMITAIZ&MADMAN, COEZ, EMIS KILLA, PAOLA IEZZI, DEBORAH IURATO, JFK E LA SUA BELLA BIONDA,

LEF, THE BURLESQUE, DJ RALF,

ZERO ASSOLUTO, GIULIA FROM ABOVE, PINK IS PUNK

GIFFOENTERTAINMENT: ARTE, TEATRO, EXTRA. 200 SPETTACOLI PER IL PAESE

150 ESPOSITORI, 200 SPETTACOLI, ARTISTI DI STRADA, CIRCO, TEATRO, BURATTINI

100 APPUNTAMENTI DI GIOCHI E ANIMAZIONI DIFFUSI PER IL PAESE

Napoli, 8 luglio 2014  Tremilacinquecento giurati provenienti da 41 Paesi invaderanno le strade di Giffoni Valle Piana in occasione della 44esima edizione del Giffoni Experience che si terrà dal 18 al 27 luglio 2014. Il Giffoni stupirà, ancora una volta, con il suo programma articolato: 163 i film in programma, oltre 60 i talent, 4 le Masterclass (Recitazione, Sceneggiatura, Stop-Motion, Giornalismo), prestigiose anteprime. Impegnativo e affascinante il Tema che sarà “Be different”. “La differenza è la cifra esatta della bellezza, è la sostanza del nostro essere e la forza della nostra evoluzione – sottolinea il direttore artistico Claudio Gubitosi – e allora il nostro invito è Be different perché essere diverso è l’unica via per cambiare il mondo intorno a te, per creare, per inseguire il domani e farlo proprio”.

“Negli ultimi 3 mesi, giorno dopo giorno, abbiamo delineato forma e sostanza di questa edizione, annunciati i film, le anteprime, alcuni talenti – continua Gubitosi. L’abbiamo condivisa con i nostri partners e soprattutto attraverso i social, con il nostro pubblico di riferimento: i ragazzi.

Oggi completiamo il mosaico in un momento in cui il dinamismo di questa idea è, credetemi, stupefacente.

I primati raggiunti negli ultimi 4 anni sono il risultato di un team che ha grandi capacità creative e organizzative, di un lavoro di squadra fatto sempre con passione, amore, intuizione, leggerezza, responsabilità. E questo ci ha permesso di raggiungere un coinvolgimento quasi planetario. Alla carta geografica politica abbiamo perfino mappato la geografia culturale italiana ed internazionale.

I successi di Giffoni sono da ascrivere alla sua complessa alchimia tra fattori diversi, scelte, filosofie, intuizioni che portano sempre ad un unico obiettivo: essere leali, onesti, chiari con le generazioni che ci seguono e, nel contempo, condividere con loro la vita quotidiana, i loro bisogni, le attese, le tante domande”.

“È stato un anno – aggiunge il presidente del Giffoni Experience, Pietro Rinaldi  faticoso ma anche bello. Pieno di nuove aperture, denso di nuovi contatti e progetti. Una formula quasi magica che cresce e si rinnova spontaneamente e continuamente, dove il futuro è già presente e si intrecciano durante l’anno le più diverse forme di espressione artistica, culturale e sociale. Abbiamo lavorato tutti insieme affinché il brand, ormai noto e affermato in tutto il mondo, potesse assicurare ai ragazzi che frequenteranno Giffoni tra qualche giorno, la più intrigante selezione cinematografica, talenti in grado di offrire segni e valori, attività e animazioni più varie”.

“Il Festival – commenta il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro – cresce negli anni, nella organizzazione, nella qualità, nell’offerta  E’ un’eccellenza campana nel mondo, un motore per la cultura, per la crescita del nostro territorio. Il motore é rappresentato dai giovani, la nostra grande forza. Quest’anno, come tutti gli anni, il Festival lancia segnali significativi. La presenza a Caivano, il coinvolgimento dei ragazzi di quelle zone, di Don Patriciello rappresentano un valore aggiunto. E’ la dimostrazione che insieme si deve avere fiducia nelle cose che cambiamo, che stanno cambiando”.

“Giffoni – rimarca l’assessore alla promozione culturale della Regione Campania, Caterina Miraglia – rappresenta un punto di forza della politica culturale messa in campo dalla Giunta Caldoro  l’azione positiva del Gff non si esaurisce solo con il festival ma continua accompagnando i nostri ragazzi nel loro percorso di crescita mettendo in sinergia scuola, cultura e lavoro. Bisogna anche ricordare che Giffoni è simbolo del nostro export che funziona, infatti sono tante le iniziative di paesi esteri che richiedono che l’esperienza del festival venga esportata nei loro territori”.

“Con soddisfazione – spiega il sindaco di Giffoni Valle Piana, Paolo Russomando – annunciamo che il bando per Multimedia Valley scadrá il 14 luglio e che per ottobre potremmo aprire il cantiere per la sua costruzione . È un momento storico che farà crescere e ampliare il Giffoni Experience sempre più.  Ringrazio il Presidente della Regione Campania,  Stefano Caldoro per averci accompagnato sempre con attenzione in questo percorso. Domani mattina, inoltre, verrà firmato l’atto di costituzione della Fondazione Giffoni che inizierà, per ora, a gestire la Cineteca Regionale della Regione Campania. Siamo molto orgogliosi di far parte di questa realtà unica al mondo”.

IL TEMA

Il tema della 44esima edizione è Be Different.

La differenza è ricchezza, è il potere di cambiare partendo da un elemento “anomalo” che, distaccandosi da quella che viene intesa come norma, cambia la nostra visione del mondo. Ecco perché bisogna essere Be different: per cercare la propria strada senza temere lo scandalo o l’essere un monstrum, ovvero oggetto di stupore e meraviglia, l’essenza di cioè che è grande, meraviglioso e spaventoso proprio per il suo essere diverso. Non c’è grandezza senza differenza. Il genio è diverso e per la sua differenza compie un percorso doloroso attraverso la vita ma è dalla sua differenza che otteniamo il dono dell’arte, la forza dell’invenzione. Essere diverso è il peso che ogni ragazzo porta con sé. Se la similitudine è rassicurante segno di appartenenza ad un gruppo, ad una famiglia, ad una società di uguali, la differenza viene vissuta come difficoltà, limite, castigo piuttosto che come potenzialità infinita di trasformazione. Cos’è la giovinezza se non il potere di essere ciò che si vuole? E la più grande differenza non è forse quella di avere ancora tra le mani il proprio futuro?

LE GIURIE

3.500 giovani provenienti da 41 nazioni e 160 città italiane: questi i numeri dei giurati della 44esima edizione. Bambini e ragazzi che vivranno 10 giorni insieme – chi per la prima volta, chi invece già da anni – e condivideranno l’esperienza “unica” del festival. Mai come quest’anno le richieste per entrare in giuria sono state così tante. Oltre 30mila le domande di ammissione, grazie soprattutto al web che ha reso il dialogo tra Giffoni e i giovani più diretto e immediato. Giffoni è un’esperienza condivisa 365 giorni l’anno in un rapporto continuo e duraturo con i propri fan e i propri giurati. Sono i ragazzi che hanno scelto, grazie ai sondaggi sui social network, alcuni dei protagonisti di questa edizione, mettendoli in prima linea nella gestione di una manifestazione che resta unica: una fantastica esperienza per ragazzi creata dai ragazzi. Per quanto riguarda i giurati provenienti dall’estero arriveranno per la prima volta a Giffoni delegazioni dall’Azerbaijan e dal Libano. Ritornano dopo qualche anno di assenza anche i ragazzi da Argentina, Croazia, Nigeria e Turchia.

SEZIONI E FILM

Il programma cinematografico prevede 163 film tra lunghi e corti, in concorso e fuori concorso, selezionati su oltre 3760 produzioni di 90 paesi. Le sezioni competitive sono: Elements+3 (3-5 anni), Elements+6 (6-9 anni), Elements+10 (10-12 anni), Generator+13 (13-15 anni), Generator+16 (16-17 anni), Generator+18
(dai 18 anni in su). Novità di quest’anno la selezione di cortometraggi in concorso Masterclass Short Films. Le sezioni non competitive sono: Reload/Parental Control (alcuni tra i migliori film già distribuiti in Italia. Tutti certificati Giffoni) e tre Focus on dedicati al Qatar, alla Macedonia e alla Georgia.

ELEMENTS +3

Partiamo dalle animazioni per i bambini di Elements +3, che si divertiranno con opere che rileggono le tecniche tradizionali così come giocheranno con la grafica 3D.

ELEMENTS +6

Il tema della differenza è decisamente presente nella sezione Elements +6. A partire da THE PASTA DETECTIVES nel quale due bambini decisamente differenti formano un’improbabile squadra di detective. Deliziosamente bizzarra la protagonista di LOLA ON THE PEA che deve superare l’assenza del padre. Mentre è immersa in una natura lussureggiante Taina (TAINÁ – AN AMAZON LEGEND), una bambina molto speciale. ANTBOY è un ragazzino timido prima di scoprire di essere un supereroe. Meno eroico ma decisamente unico il gatto Findus che vive allegramente con il suo amico Pettson (PETTSON AND FINDUS: A LITTLE NUISANCE A GREAT FRIENDSHIP). Un cane straordinario, con la sua famiglia in cerca di una nuova casa, in PUDSEY THE MOVIE. Gioco di squadra per sovvertire le regole del collegio e scoprirne il mistero in ZIP & ZAP AND THE MARBLE GANG. E, infine, atmosfere da favola nel russo LAND OF GOOD KIDS, la terra surreale nel quale una bambina insegna ai ragazzi perfetti che forse essere diversi non è poi così male.

Stessa varietà per i corti in concorso tra cui l’italiano LA RAGAZZA E LA GONDOLA.

ELEMENTS +10

Europa ma anche India e Canada nei film della sezione Elements +10 e una grande varietà di stili, ambienti, storie. Dall’India arrivano il delizioso melò di COUNTING DREAM – con il suo protagonista alla ricerca della felicità e dell’amicizia in un’India dalle grandi differenze sociali ed economiche – e THE FORT nel quale il protagonista dovrà scoprire un nuovo ambiente ma soprattutto le proprie debolezze. Alto tasso di mistery in THE LEGEND OF LONGWOOD e un grande ritorno con il canadese THE OUTLAW LEAGUE: il film è firmato La Production La Fête, negli anni più volte presente al festival. Ancora atmosfera sospesa e misteriosa storia familiare da scoprire nell’olandese FINN. Ci trasferiamo invece a New York con A LITTLE GAME nel quale un eccezionale F. Murray Abraham si fa maestro di scacchi e di vita della giovane protagonista. Il viaggio ideale si conclude in Cina con THE NIGHTINGALE: un nonno e una nipotina attraversano la campagna cinese per ritornare nel villaggio d’origine e ricostruire il loro legame.

Tra i corti in concorso ricordiamo gli italiani CIAO MAMMA e THRILLER.

GENERATOR +13

Protagonisti eccellenti e opere importanti per la sezione Generator +13. Il film THE FINISHERS (Francia), diretto dal regista è Nils Tavernier, figlio del grande autore Betrand, è basato su una storia vera e ha come tema principale quello del rapporto tra un padre che non riesce accettare l’handicap del figlio costretto su una sedia a rotelle. La Lituania, invece, concorre con THE EXCURSIONIST. Nel cast troviamo anchel’attrice russa Ksenia Rappoport che si è imposta all’attenzione del cinema italiano con film straordinari come “La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore (per il quale ha vinto il David di Donatello come miglior attrice protagonista). Anche in questa caso la storia è vera e racconta di chi la diversità ha dovuto occultarla per restare in vita, di chi (ancora bambina) ha dovuto imparare che essere differenti può essere il terribile motivo per essere deportati e condannati a morte. Uno dei più promettenti registi cubani, Ernesto Daranas Serrano, si è cimentato con BEHAVIOUR,interpretato dalla popolare attrice Alina Cruz. Si tratta di un film che ha fatto discutere in patria per la libertà, l’indipendenza, il coraggio con cui si permette di criticare la condizione umana in cui versano bambini e ragazzi che lottano per la loro sopravvivenza e per quella delle loro famiglie. In BOYS (Olanda), invece, il tema affrontato è quellodell’omosessualità, o meglio della scoperta della propria identità sessuale che in quanto differente provoca conflitto, disorientamento e perfino dolore. In SKATING TO NEW YORK (USA), interpretato da Connor Jessup, protagonista di spicco della Tv series prodotta da Steven Spielberg: “Falling Skies”, la storia riguarda il “viaggio di iniziazione” dove 5 ragazzi cercano di sperimentare i propri limiti alla ricerca di un’avventura che li faccia sentire vivi e già adulti. Favola romanticadai toni gotici alla Tim Burton quella raccontata in JACK AND THE CUCKOO-CLOCK HEART (Francia),film prodotto da Luc Besson e la sua Europacorp. Per la prima volta in assoluto un film d’animazione è in concorso a Generator +13. La pellicola è tratta dal best-seller del cantante e chitarrista Mathias Malzieu del gruppo rock “Dyonisos”, che ha co-diretto la pellicola per la quale ha creato anche la colonna sonora. In ONE NIGHT IN OSLO (Norvegia), infine, la storia si sviluppa su una grande amicizia tra due ragazziche entra in fibrillazione quando l’amore per una loro coetanea divide i due protagonisti da sempre uniti come fratelli.

 

 

GENERATOR +16

Il viaggio cinematografico della sezione Generator +16 mostra un mondo, attraversandolo letteralmente da un capo all’altro, che svela i sentimenti, le passioni, le aspirazioni e i sogni dei ragazzi di oggi.   In BROKEN HILL BLUES un gruppo di adolescenti si appresta ad affrontare le incertezze del delicato momento di passaggio all’età adulta. Jean, il protagonista di CASA GRANDE, è un quindicenne viziato, egoista, eppure adorabile. La sua vita cambia bruscamente e radicalmente quando suo padre si trova a fare i conti col fallimento economico. Jean si ritrova emarginato dai suoi amici ricchi, improvvisamente solo nella mastodontica Rio De Janeiro, dove le sfarzose ville dei milionari troneggiano poco distanti dall’assoluta povertà delle favela. In LIVING IS EASY WITH EYES CLOSED (distribuito da Exit Media) siamo alla fine degli anni Sessanta nella Spagna di Franco. In questo road movie magico e sognante, un professore di inglese, in compagnia di un suo studente e di una ventenne che nasconde una gravidanza, si mette in viaggio col sogno di raggiungere John Lennon che proprio in quei giorni sta girando un film in Spagna. Ancora sul tema del viaggio, EXIT MARRAKECH, diretto dalla regista tedesca Caroline Link, premiata con l’Oscar per Nowhere in Africa. Uno studente trascorre a Marrakech le vacanze estive. È lì che suo padre, idolatrato genio della drammaturgia, sta preparando il suo nuovo trionfo teatrale. Padre e figlio non hanno mai trascorso molto tempo insieme, non sono abituati a comunicare, sembrano a malapena in grado di nascondere la reciproca insofferenza. I due si ritroveranno costretti a trascorrere insieme molto più del tempo previsto, quando si ritrovano persi in un remoto paesino nel deserto nordafricano. Una storia dolorosa raccontata con grande delicatezza e poesia: si tratta di HAN GONG-JU. Una studentessa sta cercando di lasciarsi alle spalle un’esperienza che invece sembra essere tanto atroce quanto incancellabile. Han Gong-Ju è in esilio, ora vive in una città lontana, dove deve trovare il modo di reagire agli incubi che si celano nel suo passato. MATEO deve lavorare con suo zio, capo malavitoso locale, che lo utilizza per portare avanti i suoi loschi affari. È un film delicato, dall’intenso sapore di verità, ispirato alle tante storie vere che vedono piccole comunità (in Colombia) schiacciate nella morsa della criminalità organizzata. BENEATH THE HARVEST SKY è un esempio tra i più affascinanti del buon cinema indie americano. Due diciassettenni, amici da sempre, trascorrono le giornate lavorando nei campi di patate della provincia del Main. Per loro questi sconfinati terreni sono solo una minuscola prigione. Sognano di andare altrove, sognano una vita diversa, lontano da questa cittadina che è arrugginita un po’ come le vite dei suoi abitanti.

GENERATOR+18

I film proposti in questa sezione e i temi trattati riflettono in pieno la complessità di questa generazione. Madri e padri alle prese col proprio ruolo di genitori e adolescenti che si incontrano e si scontrano con la vita adulta rappresentano il trait d’union dei film di Generator +18. E’ ambientata a Città del Capo la storia narrata in FOUR CORNERS (Sud Africa, regia di Ian Gabriel). Su uno sfondo di una guerra di bande che imperversa da oltre 100 anni conosciamo Ricardo, ragazzino prodigio nel gioco degli scacchi, la cui vita è messa in pericolo dal suo crescente interesse per una delle due bande.

Cosa succede quando la fiducia incondizionata di un bambino e l’ammirazione per i suoi genitori si rompe? E’ questo l’interrogativo che pone ABOVE DARK WATERS, film finlandese diretto da Peter Franzén. Una storia che racconta la zona grigia tra amore e paura in cui si ritrova a crescere il piccolo Pete. Tratto dal libro di Agota Kristof, Trilogia della città di K., ecoprodotto da Ungheria, Francia, Germania e Austria è il film THE NOTEBOOK (Titolo italiano IL GRANDE QUADERNO – Distribuito da Academy Two), diretto dall’ungherese Janos Szasz. E’ la storia di due gemelli abbandonati dalla madre durante la seconda guerra mondiale a casa della nonna fino a quel momento sconosciuta. Ed è proprio lì che imparano a fare i conti con la crudezza e la spietatezza della vita e che comprendono che la loro sopravvivenza passa attraverso un percorso di rafforzamento nello spirito e nella mente. Film sull’amore e sulle sue varie componenti e sfaccettature è LITTLE CRUSHES, film polacco diretto da Ireneusz Grzyb e Aleksandra Gowin. E’ la storia di Kasia e Asia, due donne che vivono insieme e che liberano gli appartamenti delle persone che muoiono o che traslocano e di Piotr, ragazzo che da poco ha perso il lavoro e la moglie. Coprodotto da Francia e Svizzera è LEFT FOOT RIGHT FOOT (diretto da Germinal Roaux). Marie e Vincent sono due disadattati. Lei è alle prese con il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta e si ritroverà travolta dallo scintillio dei locali notturni. Vincent invece è uno spensierato skateboarder ventunenne che deve soldi a chiunque. Una generazione che comunica principalmente attraverso i social e il ruolo e valore delle parole e delle menzogne è al centro di THE WORD, coproduzione polacco-danese diretto da Anna Kezejak. Lila e Janek si godono la vita e l’adolescenza fino a quando lei non rompe con lui accusandolo di esserle stato infedele. Janek farà di tutto per riconquistarla pagando a caro prezzo un innocente errore. Dalla Corea del Sud giunge HOPE del regista Lee Joon-Ik. Tratto da una storia vera, il film narra della piccola So-Won, bambina di otto anni, che subisce violenza da un uomo mentre sta andando a scuola. Da quel momento inizia un’odissea per la famiglia e per il papà il cui unico modo per starle vicino è indossare un costume di uno dei suoi pupazzi preferiti.

Due le sezioni dedicate ai corti: una per la fiction e una per l’animazione. Cinque gli italiani: GHIGNO SARDONICO, LA TESTA TRA LE NUVOLE, MI RITROVERAI DENTRO DI TE, THE NOSTALGIST, VISTAMARE.

CORTOMETRAGGI MASTERCLASS

I ragazzi di Masterclass saranno coinvolti anche nella visione di cortometraggi dedicati alla differenza.

DOC GEX

Nasce dall’esigenza di creare una sezione dedicata ai documentari in virtù del numero considerevole di opere del genere dedicate al mondo dei ragazzi. I film selezionati raccontano storie di bambini, adolescenti, giovani alle prese con le loro diversità rispetto ad un mondo molto spesso ostile in cui la discriminazione appare non avere colore, razza o confini geografici. Come nel caso di LINAR, un film russo in cui un bambino cardiopatico deve fare i conti con la propria malattia scontrandosi con le rigide regole del proprio paese che vietano trapianti di organi a favore dei bambini. Ancora una storia di discriminazione per gli adolescenti di una periferia americana protagonisti di AMERICAN VAGABOND costretti a vivere per strada per affermare il proprio diritto all’amore.  Storie d Ragazzi di strada con un passato complicato che provano a riscattarsi attraverso l’arte circense o grazie al ring rispettivamente nel film svizzero LUCKY DEVILS e nella pellicola spagnola 3 MINUTOS. Un riscatto diverso invece è ciò che spinge la protagonista del film  #CHICAGOGIRL in cui una adolescente americana di origini siriane  decide di abbandonare i passatempo futili tipici della sua età  per dedicarsi alla rivoluzione siriana utilizzando i social media come mezzo per aiutare  i suoi amici in prima linea. E infine in THE BRAIN THAT SINGS protagonisti genitori che cercano di rompere il guscio dell’autismo dei propri figli attraverso lo strumento della musica.

PREMIERE, ANTEPRIME E SPECIAL EVENTS

Ricco il cartellone di anteprime e anticipazioni sui titoli che saranno nelle sale italiane con l’arrivo della prossima stagione cinematografica.

In apertura (il 18 luglio) la novità targata Disney Planes 2 – Fire Rescue,atteso ritorno al cinema del coraggioso aeroplano Dusty impegnato, questa volta, con una “missione antincendio”; il divertente Nicholas on Holiday (il 20 luglio), sequel de Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (2009) per la regia di Laurent Tirard (BIM distribuzione); The Fault in Our Stars (Colpa delle Stelle), adattamento del regista Josh Boone dell’omonimo romanzo best seller di John Green, atteso il 22 luglio a Giffoni e nelle sale italiane a settembre distribuito dalla 20th Century Fox; Step Up All In (il 23 luglio) accompagnato dagli attori Ryan Guzman e Lorella Boccia, e dalrapper italiano Guè Pequeno, che ha prestato, nella versione italiana, la sua voce a Jasper, leader della crew deiThe Grim Knights.

Tra gli eventi speciali della 44esima edizione, venerdì 25 luglio sarà proposto l’ultimo capolavoro del Maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki Si alza il vento (The Wind Rises) in uscita a settembre nelle sale italiane distribuito da Lucky Red.

Il 17 luglio, invece, ad anticipare il Giffoni Experience ci penserà la Maratona Marvel con i successi più amati: Iron Man  X-Men L’Inizio  Thor  Capitan America e The Avengers.

MYGIFFONI – CORTOMETRAGGI REALIZZATI DA STUDENTI, ASSOCIAZIONI E GIOVANI FILMMAKER ITALIANI

È la sezione in concorso dedicata ai cortometraggi realizzati da giovani filmmaker e studenti in collaborazione con gli istituti scolastici o con associazioni culturali. Tre le sezioni, dedicate rispettivamente alle fasce 6-10 anni, 11-13anni e 14-20 anni.

 

 

I TALENTI

Ad inaugurare il Blu Carpet in Cittadella, venerdì 18 luglio ci saranno PIF, reduce dal successo del suo ultimo film La Mafia Uccide Solo D’Estate GIORGIA WURTH che presenterà il suo ultimo libro L’Accarezzatrice. Ad accompagnarla vi sarà EURIDICE AXEN, interprete del book trailer del libro. Sabato 19 luglio MICAELA RIERA, protagonista della serie trasmessa in esclusiva su Disney Channel Cata e i Misteri della Sfera, incontrerà i giurati della sezione Elements +10 (10-12 anni) ed interpreterà per loro un brano della colonna sonora della serie. A seguire un episodio in anteprima. Ma tra i grandi nomi presenti sabato c’è anche la star di White Collar, MATT BOMER. Quella del 19 è una giornata da non perdere per i fan di Gomorra – La Serie, grazie alla presenza di due protagonisti, MARCO D’AMORE e SALVATORE ESPOSITO. In occasione della proiezione del film Ci Vorrebbe Un Miracolo, arriveranno a Giffoni il regista DAVIDE MINNELLA e i due interpreti ELENA DI CIOCCIO e GIANLUCA SPORTELLI. Domenica 20 luglio sarà anche il momento della bellissima ISABELLA FERRARI, ospite del festival. Anche quest’anno inoltre i Gleeks di tutta Europa possono darsi appuntamento al Giffoni Experience. Il rendez-vous – diventato ormai uno degli incontri fissi e più attesi del Festival – è fissato per il 20 luglio, quando alla Cittadella del Cinema giungerà LEA MICHELE, la talentuosa ‘Rachel Berry’ della seguitissima serie tv Glee. Lunedì 21 luglio sarà la volta di DYLAN O’BRIEN, a Giffoni Valle Piana. Amatissima star della serie tv soprannaturale Teen Wolf – dove interpreta il ruolo dell’iperattivo e spesso impacciato Stiles, il migliore amico del licantropo Scott – Dylan O’Brien sarà il protagonista dell’atteso film sci-fi a sfondo post apocalittico: Maze Runner – Il Labirinto diretto dall’esordiente Wes Ball, in uscita il 19 settembre negli Usa. Quella di lunedì, però, non sarà una passerella solo maschile: MARGARETH MADÉ CLAUDIA GERINI saranno altre due grandi protagoniste della giornata. Sarà però una delle star hollywoodiane più amate al mondo, RICHARD GERE, protagonista martedì 22 luglio sul Blu Carpet della Cittadella del Cinema. L’attore è stato capace, come pochi, di conquistare il pubblico internazionale a prescindere dal personaggio interpretato, dal sexy Ufficiale Gentiluomo al cinico magnate de La Frode fino all’impudente strapagato avvocato di Chicago, ruolo che gli è valso il Golden Globe 2003 come miglior attore. Da non perdere anche il piccolo ROBERT DANCS e FRANCESCO ARCA presenti in Cittadella sempre nella giornata di martedì. L’attore e regista ALAN RICKMAN riceverà, invece, il premio Francois Truffaut il prossimo 23 luglio al Giffoni Experience. Rickman, vincitore di un Golden Globe, un BAFTA, un Emmy ed un SAG, è meglio noto ai giovani di tutto il mondo per il ruolo di Severus Piton, il mago mezzosangue della fortunata saga di Harry Potter. Artista eclettico, a suo agio sia a teatro che sullo schermo. Attualmente è a lavoro sulla post produzione di A Little Chaos, il suo secondo film da regista con Kate Winslet e Matthiah Schoenarts. Rickman è anche co-sceneggiatore e vi appare in un piccolo ruolo. Sempre mercoledì sarà VINCENZO INCENZO a presentare il suo ultimo libro Romeo&Giulietta nel Duemilaniente. 43 Secondi D’Amore. Insieme a lui sarà ospite SERENA AUTIERI, interprete del book trailer del libro. Giovedì 24 luglio saranno i bravi e giovani protagonisti della serie BRACCIALETTI ROSSI ad incontrare i giurati, insieme all’autore del libro omonimo ALBERT ESPINOSA e al regista GIACOMO CAMPIOTTI. Nella stessa giornata spazio poi a CESARE BOCCI e al simpatico MAX GIUSTI. Venerdì 25 sfileranno sul Blue Carpet le bellissime ANDREA OSVART e GIULIA MICHELINI mentre, sabato 26, toccherà ad ALESSIA PIOVANPAOLO RUFFINI e MARTA GASTINI. Nello stesso giorno, Giffoni accoglierà il talentuoso regista salernitano SIDNEY SIBILIA, reduce dal successo della sua opera prima Smetto quando voglio, accompagnato da uno degli interpreti PAOLO CALABRESI. Ultimo giorno di festival domenica 27 con il sex symbol tutto italiano LUCA ARGENTERO e MARCO PALVETTI, uno dei protagonisti di Gomorra – La Serie. Da Radio Deejay invece arriveranno in Cittadella EMILIANO PEPE e LA PINA mentre ad accompagnare, come ospiti speciali durante la cerimonia di chiusura di questa 44esima edizione, vi saranno la stupenda ORNELLA MUTI e l’elegante PAOLO CONTICINI

MASTERCLASS

Il Giffoni Experience punta sulla formazione dei giurati. È il caso della sezione Masterclass che, per l’occasione, cambia veste e si rinnova. Arrivata alla sua sesta edizione, la sezione coinvolgerà giovani talentuosi tra i 18 ed i 25 anni.

Due le importanti collaborazioni messe in campo: la partnership con la nota SCUOLA D’ARTE CINEMATOGRAFICA GIAN MARIA VOLONTÉ, presente a Giffoni con i suoi sceneggiatori responsabili di alcune lezioni e quella con BIGROCK, scuola dedicata alle nuove tecnologie della computer grafica. La Masterclass vedrà la realizzazione di due percorsi: uno dedicato alla parte “didattica” (denominata School) in cui si formeranno quattro classi. Tra i “banchi” di Giffoni si studierà sceneggiatura, recitazione, Stop Motion/animazione e giornalismo. La seconda fase, invece, è incentrata sugli incontri, in programma tutti i pomeriggi.

Docenti del corso di sceneggiatura saranno PATRIZIA PISTAGNESI e MASSIMO GAUDIOSO, due volte vincitore del David di Donatello per la sceneggiatura de L’Imbalsamatore e Gomorra. Ilpercorso riservato alla recitazione, vedrà protagonisti YARI GUGLIUCCI e BARBARA ENRICHI, premiata con un David di Donatello come miglior attrice non protagonista del film Il Ciclone. La sezione StopMotion/Animazione sarà affidata a BIG ROCK che analizzerà “Gli effetti speciali di Big Rock”, dalla videocamera al cinema in pochi colpi di mouse e al regista STEFANO BESSONI. Direttamente dalla Rai sarà ETTORE DE LORENZO a coordinare la sezione dedicata al giornalismo, spiegando come nasce una produzione televisiva, oltre alle tecniche per realizzare un telegiornale. Per l’occasione sarà creata una vera e propria redazione e i ragazzi scriveranno, gireranno e monteranno servizi che andranno in onda in streaming.

Tanti sono anche i nomi in lista per la sezioni incontri. Tra questi: il Maestro VITTORIO STORARO, vincitore di tre premi Oscar per la fotografia di Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore; il talent ELISA FUKSAS sceneggiatrice e regista; il team di youtubers dei NIRKIOP, alias Nicola Conversa, Gabriele Boscaino, Anna Madaro, Piero Madaro, Mirko Mastrocinque e Davide Scialpi; i talent CLAUDIO DI BIAGIO e LUCA VECCHI, entrambi diventati noti grazie a Youtube; lo scrittore DAVIDE RONDONI; il regista STEFANO BESSONI; lo scrittore spagnolo ALBERT ESPINOSA; il cantautore GINO PAOLI; il Maestro FERZAN ÖZPETEK; il gruppo di youtubers THE JACKAL; l’attore LUCA MARINELLI; il regista salernitano SYDNEY SIBILIA e l’attore PAOLO CALABRESI.

GIFFONI MUSIC CONCEPT

Organizzato da MN Holding, sul palco allestito negli spazi dello stadio Giuseppe Troisi di Giffoni Valle Piana, si alterneranno dal 19 al 27 luglio alcuni dei più grandi nomi della musica e del rap italiano. Si parte in grande con l’attesissimo live dei NEGRAMARO, il 19 luglio, ad inaugurare questa 44esima edizione. Giffoni sarà la primissima tappa al Sud per la band salentina che sta portando in giro per l’Italia il suo nuovo “Un amore così grande 2014 Tour”. Il 22 luglio concerto di GIORGIA che sceglie, anche lei, come prima tappa proprio il Giffoni Music Concept, per portare al Sud il suo “Senza Paura Tour 2014”. Il 24 luglio spazio al grande talento emergente di ROCCO HUNT, salito ai vertici delle classifiche dopo la vittoria a Sanremo Giovani con il suo brano “Nu juorn buon”. Il giovane Rocchino, che ha conquistato pubblico e critica con il suo ultimo album “‘A verità”, sarà ospite della terza serata del Giffoni Music Concept. Il 25 luglio invece partirà la due giorni di concerti dedicati al grande rap italiano, curata da DON JOE DEI CLUB DOGO in veste di direttore artistico. Si parte con COEZ, GEMITAIZ e MADMAN mentre il 26 luglio sarà la volta di EMIS KILLA, rapper reduce dal grande successo dell’ultimo album “Mercurio” che ha da poco raggiunto l’ambito riconoscimento del Disco di Platino.

Due i concerti organizzati direttamente dal Giffoni Film Festival. Il 21 luglio protagonisti PAOLA IEZZI, DEBORAH IURATO, JFK E LA SUA BELLA BIONDA, LEF e THE BURLESQUE. Il 27 luglio invece saliranno sul palco dello stadio Troisi gli ZERO ASSOLUTO, GIULIA FROM ABOVE e PINK IS PUNK. Al termine della serata del 27, largo alla musica dance con DJ RALF con la direzione artistica di DON JOE.  

GIFFONI E LA CAMPANIA

Si rinnovano e si aggiungono nuove partnership con istituzioni e realtà “made in Campania”. Nuovi accordi sono stati siglati con la Fondazione Teatro San Carlo di Napoli e il Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli. Nel corso di questa edizione del Giffoni verranno presentati programmi e iniziative. La Regione Campania, in quanto Ente, segue il Giffoni sempre con attenzione non solo nelle tante mission internazionali del Festival con l’assessorato alla Promozione Culturale guidato da Caterina Miraglia, ma anche dando il suo contributo con idee, iniziative e progetti con l’assessorato all’Ambiente (Giovanni Romano), l’assessorato ai Traporti (Sergio Vetrella), l’assessorato all’Agricoltura (Daniela Nugnes), l’assessorato al Lavoro (Severino Nappi).

GIFFOENTERTAINMENT: ARTE, TEATRO, EXTRA. 200 SPETTACOLI IN GIRO PER IL PAESE

11 location sparse per la cittadina picentina, 38 compagnie provenienti da tutta Italia, Francia, Spagna e Belgio, un cartellone composto da 200 spettacoli tra teatro, narrazioni, ludobus, biblioteche viaggianti, statue viventi, face painting, dog show, hairdressing art, artisti di strada, animazioni e giochi. Ecco il ricco programma di Entertainment del Festival diffuso, ovvero il Giffoni Experience che abbraccia la sua città e coinvolgerà tutta Giffoni Valle Piana allietando grandi e piccini.

GIFFONI E AURA: IL 14 LUGLIO ANTEPRIMA DELLA 44ESIMA EDIZIONE ALL’OSPEDALE PEDRIATRICO BAMBINO GESU’ DI ROMA

Aura è l’organizzazione no-profit creata e voluta da Giffoni Experience per intervenire in modo più compiuto nel vasto mondo del disagio giovanile, dei bambini e ragazzi affetti da particolari patologie e come elemento di collaborazione e supporto alle già esistenti organizzazioni nazionali ed internazionali che mirano agli stessi obiettivi. Lunedì 14 luglio, a pochi giorni dall’apertura ufficiale del Festival, la Presidente di Aura, Alfonsina Novellino, il Direttore Artistico del Giffoni Experience, Claudio Gubitosi e il presidente del GFF, Pietro Rinaldi, saranno insieme ai pazienti dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma. Dopo il suggestivo spettacolo itinerante della Baracca dei Buffoni, il programma prosegue con Vincenzo Incenzo, direttore artistico di “Fonopoli” nonché autore e compositore, e con l’esibizione dei Tenori del Teatro San Carlo di Napoli. Ospite d’eccezione il giornalista Tonino Pinto.Un legame ormai consolidato quello tra l’Ospedale Pediatrico di Roma ed il GFF. Anche quest’anno, non solo verrà assegnato il “Premio Ospedale Bambino Gesù” ad uno dei film in concorso, ma durante tutta la manifestazione, un gruppo di pazienti dell’Ospedale faranno parte della giuria e potranno vivere così in prima persona l’experience del GFF. Sarà proprio Aura che inaugurerà, il 18 luglio, la 44 esima edizione del Giffoni grazie al WeFly! Team, l’unica pattuglia acrobatica al mondo composta da piloti disabili che volano su aerei ultraleggeri modificati. Spazio alla musica, invece, sabato 19 al Giardino degli Aranci, con la Compagnia Daltrocanto che terrà uno spettacolo con travolgenti musiche e canzoni popolari. Domenica 20 luglio, una giornata interamente dedicata ad Aura che celebra i suoi dieci anni di attività. Appuntamento al Giardino degli Aranci con l’ensemble strumentale del Teatro San Carlodi Napoli che si esibirà nel concerto “Caruso, analisi di una leggenda”. Nella stessa giornata, con Aura, ci sarà anche una delegazione di Telethon che presenterà i suoi futuri progetti e il libro “Insieme più speciali” (Carthusia Editore)della scrittrice di libri per bambini e ragazzi Beatrice Masini (con le illustrazioni dell’architetto Annalisa Beghelli). Venerdì 25 luglio, protagonista, ancora una volta, il Bambino Gesù di Roma con il prof. Federico Vigevano, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione il quale porterà la sua esperienza di Nave Italia, che ha vinto quest’anno il Premio Qualità del Bambino Gesù.

Per tutta la durata del Festival, Aura ha predisposto un ambulatorio medico che sarà attivo gratuitamente per ogni emergenza grazie alla disponibilità di uno staff di venticinque medici.

GIFFONI LOUNGE EXPERIENCE

La Giffoni Lounge Experience è l’area ospitalità ufficiale del Giffoni Film Festival, uno spazio interamente dedicato al mondo del cinema e ai suoi protagonisti ideata dal Consorzio Gruppi Eventi presieduto da Vincenzo Russolillo. La Giffoni Lounge Experience non è solo l’elegante e suggestivo punto di ritrovo di artisti, musicisti, giornalisti che si riuniscono per parlare del Festival ma è anche buona cucina, moda e scrittura grazie alle aree allestite presso il Complesso Monumentale di San Francesco che permetteranno agli ospiti di poter fruire di un’area riservata e confortevole. La Giffoni Lounge Experience si articola in vari e interessanti segmenti.

COOKING SHOW – Da sempre punto di forza della promozione eno-gastronomica di un territorio, il cooking show è una delle aree che in maniera creativa proporrà le eccellenze del territorio e le sue tradizioni culinarie. Un viaggio del gusto tra i prodotti tipici e spezie colorate della Campania, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Puglia e Basilicata curato da Fofò Ferriere, responsabile gastronomico di Dispensa Italiana.

MODA  E’ l’area della Giffoni Lounge Experience curata da Chic Zone. Uno spazio dedicato alla promozione di brand e designer made in italy attraverso esposizioni ed iniziative che coinvolgeranno gli ospiti presenti. I visitatori potranno usufruire anche di un’area beauty che proporrà prodotti di cosmesi realizzate con puro latte di bufala campana.

WRITERS – Giffoni Lounge Experience è anche uno spazio dedicato agli aspiranti scrittori, offrendo la possibilità di partecipare gratuitamente al Corso di Scrittura Creativa, curato dalla BookSprint Edizioni, alla fine del quale sarà realizzata un’antologia pubblicata in cartaceo e in e-book.

LIVE MUSIC – Nella Giffoni Lounge Experience si alterneranno show case , jam session con un dj set curato da Micky Milone che animerà tutti i momenti d’intrattenimento all’interno del Complesso Monumentale di Giffoni Valle Piana. Giffoni Lounge Experience è una produzione Gruppo Eventi.

L’ANIMA “GREEN” DI GIFFONI EXPERIENCE

I progetti di eco-sostenibilità hanno sempre contraddistinto Giffoni Experience. Un lavoro mirato, finalizzato alla crescita sostenibile, cominciato anni fa ma “ufficializzato” a partire dal 2009 in concomitanza con l’emergenza rifiuti che affliggeva la città di Napoli e la Campania. Il lavoro e l’esperienza accumulata negli anni hanno permesso a Giffoni di munirsi di una sorta di codice di eticità ambientale, capace, nel tempo, di pervadere tutte le attività e le scelte formative, commerciali e di consumo, durante la realizzazione dell’ evento Giffoni, per ridurre al minimo l’impatto che quest’ultimo può avere sul territorio e sull’ambiente.

“Per Giffoni Experience – dichiara il direttore artistico Claudio Gubitosi – l’ambiente non è solo un dovere. Siamo orgogliosi di poter partecipare a pieno titolo alla giornata mondiale dell’ambiente e di evidenziare un percorso che fa parte e farà sempre parte della storia e delle attività di Giffoni Experience. Dal momento che Giffoni, da sempre, è sensibile e attento ai temi dell’ambiente, abbiamo pensato, quest’anno, anche ad un evento a Caivano, comune nell’epicentro della zona tristemente nota come Terra dei Fuochi. Dopo la conferenza stampa di presentazione ufficiale della 44esima edizione del Giffoni Film Festival, saremo a Caivano per un evento che si terrà nello spazio antistante la Chiesa di San Paolo Apostolo. Insieme a don Maurizio Patriciello, simbolo della battaglia per il risanamento di queste zone, coinvolgeremo la cittadinanza tutta, grazie agli allievi del Conservatorio di Salerno “G. Martucci” che eseguiranno un “Alternative Percussion – Omaggio alla Terra dei fuochi” (dirige il maestro Paolo Cimmino) e allo spettacolo dedicato ai più piccoli con “Il Magico Mondo delle bolle di sapone”, di Pastrocchio Lab. In questa occasione – spiega il direttore Gubitosi – intendiamo incontrare i sindaci dell’area per testimoniare la nostra vicinanza alle famiglie. Inoltre, per tutto il periodo del festival daremo l’opportunità a circa 2500 ragazzi dell’area di poter condividere attività, spettacoli, musica, film con le altre migliaia di ragazzi provenienti da ogni parte del mondo che compongono la nostra giuria”.

GIFFONI E I SOCIAL

Il Giffoni è uno dei riferimenti mondiali della cultura cinematografica per ragazzi e giovani e uno degli eventi più amati e seguiti dalle nuove generazioni. A testimoniare quest’amore i numeri di chi ci segue attraverso i social network: 33.700 i followers su Twitter (dati aggiornati al 7 luglio 2014) e 103.000 i nostri fan su Facebook, dato che ci rende i sesti al mondo tra gli eventi di cinema. La cosa più interessante, però, riguarda l’interazione su Facebook che fa della pagina del GFF la più attiva al mondo.