Da Elio Germano a Salmo, tanti artisti prendono parte al racconto corale del film Primo – Sempre Grezzo, il documentario sul rapper Primo

A partire dal RIFF – Rome Independent Film Festival, dove verrà proiettato il 22 Novembre 2023 alle ore 21:30 presso il cinema Troisi e il 24 Novembre successivo al Nuovo Cinema Aquila, inizia il percorso festivaliero di Primo – Sempre Grezzo, diretto da Guido M. Coscino e narrato dal pluripremiato attore Elio Germano, prodotto da Mauro Belardi e distribuito da Ulalà Film&co.

Un percorso che porta sul grande schermo la vita di Primo, rapper prematuramente scomparso nel 2016 e dietro il cui pseudonimo si celava il romano David Maria Belardi.

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Primo – Sempre Grezzo esplora la vita di Primo, che nella sua ventennale carriera con i Cor Veleno si è affermato come una delle più grandi voci del rap italiano. Attraverso materiale d’archivio e le testimonianze di chi ha segnato il suo percorso, il film si sviluppa come un’indagine sulla sua esistenza artistica, raccontando una generazione di musicisti che ha cambiato la storia di questo genere. Un lavoro di ricerca d’archivio durato sette anni, in cui il carattere inedito del materiale rappresenta il punto di forza dell’opera, che svela l’intreccio tra la vita e l’arte di Primo attraverso le sue parole e il suo vissuto.

I diversi formati d’archivio evidenziano la parabola evolutiva dei supporti di ripresa, restituendo un linguaggio visivamente sperimentale in un’operazione a proposito di cui il regista – autore dei documentari Mvula o il mito della pioggia, Il viaggio di Adamo e Le città dell’oro – dichiara: “Da subito ho iniziato a concepirlo come un film raccontato attraverso gli archivi, con l’intento di recuperare qualsiasi tipo di materiale che potesse riguardarlo, contattando tutte quelle persone che in qualche modo lo hanno accompagnato nella sua ventennale carriera o che hanno inciso nella sua sfera privata. Il reperimento dei materiali e la conduzione delle interviste su cui è strutturato il film mi hanno portato in viaggio attraverso tutto il Paese alla ricerca di backstage, provini, live, negativi, materiali web, radio e televisivi che costituiscono le fonti di un bacino audiovisivo estremamente vasto ed eterogeneo”.

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Prestano le proprie voci alle due ore di visione del documentario un nutrito gruppo di rapper, dj, producers tra cui: SquartaGrandi NumeriJovanottiPiottaIbbanezSalmoCoezGemitaizTormentoDannoMasitoIce OneAmirDetorZamboGabboRoy PaciNiccolò CelaiaEnsiIll Grosso3D e Shocca.

Nell’attesa di conoscere quali saranno le nuove date festivaliere per Primo – Sempre Grezzo, l’appuntamento è dunque al RIFF – Rome Independent Film Festival il 22 Novembre 2023.

Link trailer: https://www.youtube.com/watch?v=dyuw-1TAmz0&t=7s

Link programmazione RIFF: https://riff.it/il-festival/programma/

Link casa di distribuzione: https://www.ulalafilm.com/work/primo-sempre-grezzo-2/

LA RECENSIONE – LA MUMMIA di Alex Kurtzman

The-MummyTITOLO: LA MUMMIA; REGIA: Alex Kurtzman; genere: fantasy, horror; paese: USA; anno: 2017; cast: Tom Cruise, Russel Crowe, Sofia Boutella, Annabelle Wallis; durata: 110′

Nelle sale italiane dall’8 giugno, La mummia è l’ultimo, lanciatissimo blockbuster diretto da Alex Kurtzman, nonché remake dell’omonimo film del 1932 – diretto da Karl Freund, con il grande Boris Karloff. Con tale lungometraggio verrà riavviata la fortunata saga iniziata nel 1999.

Ci troviamo nell’antico Egitto. La principessa Ahmanet, dopo aver ucciso suo padre ed il fratellino appena nato, che le avrebbe strappato il trono, viene mummificata viva. Circa duemila anni dopo la sua tomba viene dissotterrata ed aperta, facendola, così, risorgere e minacciando di conseguenza l’incolumità dell’intero pianeta.

coverlg_home (3)Operazione rischiosa, quella di rispolverare un grande classico che ha avuto successo in passato, ma che, per quanto riguarda la relativamente recente saga che ne è nata, non ha certo avuto ciò che si dice un seguito “dignitoso”. Perché se già i tre recenti film hanno fatto storcere il naso, da un punto di vista qualitativo, a pubblico e critica, l’idea di ritornare, in qualche modo alle origini, impiegando, in questo caso, l’uso del 3D e dando vita a personaggi che hanno il difficile compito di reggere sulle proprie spalle non solo l’intero lungometraggio, ma anche – si presuppone – i prossimi a venire, di certo non lascia presagire il meglio. E infatti, purtroppo, le aspettative si sono rivelate fondate.

La-mummiaDi fianco ad una regia tutto sommato buona (la produzione, di fatto, ha scelto un buon mestierante in merito), con esplosioni e scene subacquee decisamente ben riuscite (e ben valorizzate da un 3D che solo in momenti come questi si è rivelato realmente utile), troviamo uno script ricco di forzature, con frequenti trovate che scadono nel ridicolo involontario ed un protagonista talmente caricato e poco credibile da non riuscire ad empatizzare con il pubblico neanche dopo quasi due ore di film.

Cosa resterà, alla fine, al pubblico? Di fatto, ben poco. Ed ecco che, dopo una visione come questa, ci troviamo a rimpiangere le piccole, preziose pellicole statunitensi degli anni Trenta, quando i mostri creati per il grande schermo erano davvero indimenticabili.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

EVENTO SPECIALE – RAFFAELLO IL PRINCIPE DELLE ARTI 3D di Luca Viotto

cq5dam.web.738.462TITOLO: RAFFAELLO – PRINCIPE DELLE ARTI 3D; REGIA: Luca Viotto; genere: documentario; anno: 2017; paese: Italia; cast: Flavio Parenti, Angela Curri, Enrico Lo Verso; durata: 90′

Nelle sale italiane solo il 3, 4 e 5 aprile, Raffaello – Il principe delle arti 3D è il quarto film – dopo Firenze e gli Uffizi 3D, Musei Vaticani 3D e S. Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D – prodotto da Sky, Musei Vaticani e Nexo Digital, in collaborazione con Magnitudo Film, nonché prima trasposizione cinematografica su Raffaello Sanzio.

Grazie ad interessanti ricostruzioni storiche in live action ed ai consulti di storici dell’arte come Antonio Paolucci, Antonio Natali e Vincenzo Farinella, oltre ad un’accurata rivisitazione in 3D delle opere dell’artista urbinate, sarà possibile rivivere sul grande schermo alcuni dei più grandi capolavori di tutti i tempi.

Come è stato per i precedenti lavori, anche Raffaello – principe delle arti 3D si è rivelato un prodotto di tutto rispetto, che, al di là di ogni qualsivoglia scelta registica e/o produttiva,merita di essere visto anche solo per un’ora e mezzo di puro piacere per gli occhi.

Marina Pavido

LA RECENSIONE DI MARINA – THE GREAT WALL di Zhang Yimou

The Great WallTITOLO: THE GREAT WALL; REGIA: Zhang Yimou; genere: storico, drammatico, azione; anno: 2017; paese: USA, Cina; cast: Matt Damon, Tian Jing, Pedro Pascal, Willem Defoe; durata: 104′

Nelle sale italiane dal 23 febbraio, The great wall è l’ultimo lungometraggio diretto dal celebre regista cinese Zhang Yimou, nonché suo primo blockbuster in coproduzione con gli Stati Uniti.

William e Tovar sono due mercenari europei recatisi in Cina al fine di recuperare un po’ di famigerata “polvere nera”, antenata della polvere da sparo. Qui,però, verranno attaccati da misteriose creature verdi, i cosiddetti Taotie che ogni sessant’anni minacciano il mondo degli uomini. Per loro è stata costruita a suo tempo la Grande Muraglia Cinese. I due uomini avranno modo, dunque, di combattere al fianco dell’esercito cinese contro queste pericolose creature.

images-3C’è poco da fare: da un bel po’ di anni a questa parte, ormai, il cineasta cinese è diventato decisamente mainstream. E la cosa andrebbe anche bene, se non fosse per il fatto che i suoi ultimi lavori hanno, comunque, deluso le aspettative di pubblico e critica sia dal punto di vista della sceneggiatura in sé che anche, spesso e volentieri, per quanto riguarda una messa in scena a volte eccessivamente pomposa ed ingiustificatamente sopra le righe. Per quanto riguarda lo script, lo stesso discorso può essere fatto, purtroppo, per The Great Wall, dove si può dire che una sceneggiatura vera e propria non c’è (e la cosa non è stata fatta volutamente!). Tutto serve come pretesto per dare vita alle numerose azioni presenti, dimenticando, però, di inserire qualche necessario snodo narrativo di rilievo.

Senza parlare, ovviamente, delle numerose potenzialità qui mal sfruttate, soprattutto per quanto riguarda attori del calibro di Willem Defoe, relegato in questo caso a poche e scarne scene secondarie, mentre, di fianco, un poco convincente Matt Damon è stato scelto addirittura come protagonista.

63993_pplFortunatamente, però, dopo tante delusioni in merito, ci troviamo qui di fronte ad un 3D ben sfruttato, con raffinate e ritmate coreografie unite ad effetti speciali da cardiopalma. In poche parole, se ci si dimentica della storia in sé e ci si lascia trasportare semplicemente dalle immagini, questo ultimo lungometraggio di Zhang Yimou può indubbiamente essere apprezzato. Solo se lo si guarda in questa ottica, però.

Perché, di fatto, anche se i film del regista cinese vengono sempre attesi con naturale curiosità, i tempi di Lanterne rosse o di La locanda della felicità sembrano ormai irrimediabilmente lontani.

VOTO: 6/10

Marina Pavido

 

VENEZIA 73 – ONE MORE TIME WITH FEELING di Andrew Dominik

one-more-feelingTITOLO: ONE MORE TIME WITH FEELING; REGIA: Andrew Dominik; genere: documentario; anno: 2016; paese: USA, GB; durata: 112′

Presentato fuori concorso alla 73° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, One more time with feeling è l’ultimo lavoro dell’acclamato regista statunitense Andrew Dominik, già apprezzato per L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford e Cogan – Killing them softly.

Realizzato interamente in 3D, con un bianco e nero talvolta poco contrastato e decisamente contemplativo, questo ultimo lavoro di Dominik ci mostra un Nick Cave fino ad ora sconosciuto, un Nick Cave che non ha paura di raccontare – davanti alla macchina da presa – il suo passato, il suo rapporto con le canzoni da lui composte, i suoi affetti ed il suo recente dolore, in seguito alla morte prematura del figlio Arthur.

Quel che fin da subito colpisce è un particolare uso del 3D che prevede – inizialmente, quando il protagonista non si è ancora del tutto svelato – immagini spesso fuori fuoco e movimenti di macchina che sembrano ancora incerti. Immagini che, però, si fanno via via sempre più definite, man mano che il personaggio si svela a noi, e movimenti di macchina che si trasformano in lunghi piani sequenza e carrellate che ricordano quasi una danza con una coreografia ben strutturata e particolarmente curata.

Non vi sono domande e risposte. Fatta eccezione per qualche breve interazione, il regista non interviene quasi mai. Cave si limita a raccontare e a raccontarsi in una sorta di flusso di coscienza, facendo sì che il tutto scorra come un fiume in piena. Interessante, inoltre, anche il discorso sulla narratività che fa il cantante durante i primi minuti, parlando dei testi delle sue canzoni, prive, appunto, di un preciso andamento narrativo. La narrazione – secondo Cave – non fa parte della vita, in quanto ognuno di noi segue un iter a sé. Lo stesso vale per i testi delle canzoni da lui composte, così come anche per la struttura narrativa di tutto il documentario, che, dunque, risulta perfettamente in linea con il modo che ha il cantante di concepire la propria arte.

E poi c’è il metacinema. Sovente capita di vedere in campo macchine da presa e carrelli. Talvolta, addirittura, è lo stesso Cave a menzionare i vari macchinari presenti. Ed ecco che è il mezzo cinematografico stesso a prendere coscienza di sé e a mostrarsi in tutta la sua complessità. Il tutto fa sì, di conseguenza, che il documentario proceda su due livelli paralleli: da un lato abbiamo Cave ed il suo scoprirsi e raccontarsi, dall’altro abbiamo il cinema in quanto espressione artistica, il quale, analogamente a quanto fa il cantante, ci mostra – deciso ma mai “prepotente” – la sua imprescindibile presenza.

La complessità di tale opera non può non far riflettere sulla regia di Andrew Dominik e sulla sua evoluzione nel corso della carriera. Il cineasta statunitense ha fin da subito dimostrato un grande talento nella gestione degli spazi, così come dei personaggi fin dalla sua opera prima, Chopper. Il suo “giocare” sapientemente con la macchina da presa, inoltre, ci ha fin da subito svelato un grande talento. E questa sua ultima fatica si classifica, dunque – dal punto di vista della regia – come una sorta di “esplosione”, come se lo stile del cineasta avesse raggiunto qui il suo apice, portando all’estremo i suoi numerosi virtuosismi e facendolo anche in modo del tutto pertinente e mai gratuito.

È per questo che One more time with feeling si è rivelato un’interessante scoperta. Un’opera imponente dentro la quale ci si può solo perdere, per poi lasciarsi trasportare in un vortice di suoni ed immagini di cui difficilmente ci si può dimenticare.

VOTO: 8

Marina Pavido

VENEZIA 73 – LES BEAUX JOURS D’ARANJUEZ di Wim Wenders

fc_91d4ade28_420015290216TITOLO: LES BEAUX JOURS D’ARANJUEZ; REGIA: Wim Wenders; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Francia, Germania; cast: Reda Kateb, Sophie Semin, Jens Harzer; durata: 97′

Presentato in concorso alla 73° Mostra D’Arte Cinematografica di Venezia, Les beaux jours d’Aranjuez è l’ultima fatica del celebre cineasta tedesco Wim Wenders.

Un giorno d’estate. Uno scrittore e la sua macchina da scrivere. Un uomo e una donna. La vita, la natura, la carne. La percezione femminile e quella maschile. Ma anche i ricordi, le prime esperienze sessuali e la scoperta di sé stessi.

Le note di A perfect day del compianto Lou Reed – insieme ad intense vedute di Parigi – aprono questo ultimo lungometraggio di Wenders, il quale fin da subito ci dà un’ulteriore conferma per quanto riguarda le ottime scelte registiche. Scelte che, durante tutta la turata del film, stanno a regalare una particolare quanto singolare atmosffera al tutto. Un’estetica altamente poetica e contemplativa che si sposa perfettamente con la calma dei due protagonisti nell’affrontare la loro lunga conversazione.

Tratto da un testo teatrale di Peter Handke, Les beaux jours d’Aranjuez pone e si pone mille domande sull’essere umano, attraverso un’accurata indagine psicologica ed antropologica. Non c’è che dire, il talento di Wenders non si smentisce mai. Eppure, volendo muovere delle critiche a questo suo ultimo lavoro, di sicuro si può affermare che – facendo un salto con la memoria ai auoi precedenti lavori – è come se il cineasta avesse già dato al cinema tutto quello che si può dare. Malgrado l’ottima realizzazione, infatti, questo suo ultimo lungometraggio manca di quella potenza, di quell’incisività che hanno contraddistinto l’opera del regista. I maligni potrebbero quasi indicarlo come una sorta di “canto del cigno”. Ma non è così. Pur avendo dato il meglio di sé in passato, per quanto riguarda il cinema di finzione, Wenders negli ultimi anni ha reallizzato dei documentari di tutto rispetto. Basti pensare al recente Il sale della terra, oppure a Pina – anch’esso in 3D – realizzato nel 2011. Questo cosa potrebbe stare a significare? Che forse la sua linea autoriale ha preso un’altra strada e funziona meglio con un determinato tipo di narrazione? Solo il tempo potrà dircelo. In compenso, Les beaux jours d’Aranjuez resta comunque un ottimo prodotto, tra i più curati e personali dei film presentati qui a Venezia in questi primi due giorni. E questo di certo non è poco.

Ultima considerazione: purtroppo, nonostante l’eccellente regia, in questo caso il 3D non si è rivelato una scelta del tutto vincente, dal momento che nulla di nuovo ha aggiunto alla narrazione in sé.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

NICK CAVE torna al cinema con ONE MORE TIME WITH FEELING di ANDREW DOMINIK

Ricevo e volentieri pubblico

Nick Cave_ONE MORE TIME WITH FEELINGIl regista de L’assassinio di Jesse James porta sul grande schermo, solo il 27 e 28 settembre, il film-performance su 

Skeleton Tree,

il nuovo album di una delle icone rock del pianeta

Ecco il trailer https://youtu.be/2G0Qj6DBm6o

Arriva nelle sale italiane il film che accompagnerà l’uscita del nuovo album di Nick Cave and the Bad SeedsSkeleton Tree. A quattro anni da Cogan – Killing Them SoftlyAndrew Dominik, il regista di Chopper e L’Assassino di Jesse James, torna infatti dietro la macchina da presa per raccontare la nascita del nuovo disco di Cave, il primo dopo il drammatico lutto che ha colpito l’artista lo scorso anno con la morte del figlio quindicenne.

One More Time With Feeling, che sarà nei cinema italiani il 27 e 28 settembre (elenco delle sale a breve su http://www.nexodigital.it) è prima di tutto un film-performance nel quale Nick Cave & The Bad Seeds interpretano per la prima volta le canzoni di Skeleton Tree. Lo stile fotografico del film – girato in bianco e nero, a colori e in 3D- riflette l’intimità e l’austerità dell’album, testimonianza cruda e fragile di un artista che tenta di trovare la sua strada attraverso l’oscurità. Performance live delle nuove canzoni si intrecciano a interviste e riprese di Dominik, accompagnate dalla narrazione intermittente e da improvvisazioni e riflessioni estemporanee di Cave che creano un’esperienza coinvolgente, intensa ed elegante. L’album di Nick Cave & the Bad Seeds verrà rilasciato a mezzanotte del 9 Settembre 2016: il cinema sarà così il luogo d’eccellenza in cui ascoltare e sperimentare le nuove canzoni dell’artista australiano.

Il progetto segna il ritorno di Cave sugli schermi cinematografici dopo il documentario di due anni fa, 20.000 giorni sulla terra di Iain Forsyth e Jane Pollard, che ha incassato oltre 4 milioni di dollari a livello globale. Skeleton Tree ha iniziato invece il suo viaggio nella seconda metà del 2014 ai Retreat Studios di Brighton, sessions aggiuntive sono state realizzate ai La Frette Studios in Francia nell’autunno del 2015. L’album è stato infine mixato agli AIR Studios di Londra a inizio 2016.

Sceneggiatore e regista neozelandese, Andrew Dominik ha studiato alla Swinburne Film School esordendo nel mondo della televisione con spot pubblicitari e video musicali. Nel 2000 si è cimentato nel ruolo di regista con Chopper -basato sulla vita del criminale australiano Mark Brandon Read “Chopper”- che vedeva tra i suoi protagonisti Eric Bana, Brad Pitt e Casey Affleck. Qualche anno dopo è stato il momento di L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford. Prodotto da Ridley Scott e da Brad Pitt, che nel film interpreta il fuorilegge Jesse James, il film presenta una suggestiva colonna sonora firmata da Nick Cave e Warren Ellis. Nel 2012 esce Cogan – Killing Them Softly con Brad Pitt, Richard Jenkins, James Gandolfini e Ray Liotta.

One More Time With Feeling di Andrew Dominik è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY, Rockol.it e MYmovies.it.

I GHOSTBUSTERS INVADONO IL GIFFONI 2016

Ricevo e volentieri pubblico

DSC_5883I fantasmi e gli ectoplasmi sono avvisati: i Ghostbusters sono tornati e
hanno scelto il Giffoni 2016 per presentarsi al pubblico italiano, che potrà
riempire le sale cinematografiche dal 28 luglio per il reboot al femminile,
anche in 3D, diretto da Paul Feig.

Sul blue carpet il denso fumo ha lasciato spazio alla Ecto Mobile che ha
fatto strada ad una numerosa squadra di acchiappafantasmi, pronti a
catturare il simpaticissimo ectoplasma simbolo del film: il mitico Slimer.
In Sala Truffaut i giurati, tutti rigorosamente con indosso le t-shirts nere
dei Ghostbusters, hanno giocato a passarsi cinque giganti balloon bianchi e
verdi. Le luci si spengono, la proiezione ha inizio.

Gli appassionati della saga anni ’80 presenti al Festival fanno la
conoscenza del poker d’attrici tutto da ridere formato da Melissa McCarthy,
Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones con le due proiezioni in versione
originale con sottotitoli in italiano previste per questa seconda giornata
della 46esima edizione, riservata alle giurie Generator +13 e +16 e la
seconda, aperta al pubblico riuscito a prenotarsi per tempo.

DSC_5953Le quattro eroine sono pronte a salvare New York dalla presenza di
ectoplasmi non proprio simpatici grazie all’aiuto dell’affascinante, ma
imbranato, centralinista Chris Hemsworth (attualmente sul set del terzo film
della saga Thor in cui interpreta il semidio protagonista). La ricetta del
successo per questa commedia che ha tutte le intenzioni di far tornare in
vita un vero e proprio mito sta nelle parole del regista: “Divertimento
puro, solidarietà tra outsider e lotta contro i pregiudizi”.

UN’INSTALLAZIONE LUMINOSA PER CELEBRARE IL PATRIMONIO ITALIANO A MILANO E A ROMA

Ricevo e volentieri pubblico

 

DAI GRANDI TOUR DELL’OTTOCENTO AL VIAGGIO IN 3D:

IN OCCASIONE DELLA #MUSEUMWEEK

UN’INSTALLAZIONE LUMINOSA

CELEBRA IL PATRIMONIO ITALIANO A MILANO E ROMA

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In attesa dell’uscita di San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D,

la nuova produzione Sky 3D e Centro Televisivo Vaticano al cinema l’11, 12 e 13 aprile,

un’innovativa installazione di luce – “La Porta del Viaggiatore” –

nelle stazioni di Milano e Roma racconta, in partnership con Touring Club Italiano,

la bellezza di un’Italia tutta da scoprire

 

La vera patria è quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano

Stendhal

 

In occasione dell’arrivo al cinema dall’11 al 13 aprile di San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D – la nuova produzione cinematografica firmata Sky 3D assieme al Centro Televisivo Vaticano in collaborazione con Nexo Digital, Magnitudo Film e Sky Arte HD – nelle stazioni di Milano e Roma ci si darà appuntamento per celebrare, in partnership con Touring Club Italiano proprio nei giorni della #MuseumWeek, il tema del “viaggio” attraverso le bellezze del nostro paese.

 

Il fil rouge narrativo del film, infatti, prende spunto proprio da alcuni brani di “Passeggiate Romane” di Stendhal (1783-1842), che nel primo Ottocento visitò le quattro basiliche papali durante il suo Grand Tour. In quel periodo, del resto, l’Italia divenne meta fondamentale di quel viaggio di formazione che i giovani intraprendevano per poter arricchire il proprio bagaglio personale e culturale. Firenze, Roma, Napoli, Padova, la Sicilia… l’intera penisola ospitava e accoglieva uomini e donne che, per conoscere il mondo, la storia, l’arte, venivano da noi a respirare bellezza.

 

Così, dall’1 al 3 aprile nella Galleria delle Carozze nella Stazione Centrale di Milano e dal 6 all’8 aprile nella Galleria dei Taxi della Stazione Termini di Roma, un’innovativa installazione di luce, “La Porta del Viaggiatore”, celebrerà la bellezza del patrimonio italiano proprio in due luoghi simbolo del “viaggio”. Una piattaforma dotata di touch screen interattivo e di una grande porta luminosa verrà infatti allestita nelle stazioni di Milano prima e di Roma poi: avvicinandosi al touch screen i passanti potranno visualizzare la copertina di un grande taccuino da viaggio (simile a quello usato da Stendhal nel suo Grand Tour) e scegliere il loro percorso ideale: il viaggio spirituale, romantico, avventuroso oppure culturale. A seconda della tipologia prescelta, l’installazione proporrà brani a tema di Stendhal e si colorerà della tinta ‘corrispondente’ al viaggio prescelto, dando vita a un inedito gioco di luci. Attraversando la porta, il visitatore si troverà immerso in una delle quattro Basiliche protagoniste del film accompagnato dalle citazioni audio di Stendhal. Un’esperienza innovativa e coinvolgente da non perdere!

 

L’invito per tutti sarà quindi quello di portare con sé il taccuino omaggio ricevuto dopo l’esperienza “immersiva” e raccontare sui social il proprio viaggio in Italia usando l’hashtag #ilmioviaggiomania. Le Passeggiate romane di Stendhal diventeranno così la chiave per celebrare un’Italia tutta da scoprire e amare in partnership con Touring Club Italiano, un’associazione privata senza scopo di lucro che si impegna per uno sviluppo di qualità del turismo, del tempo libero e dell’accoglienza come occasioni di evoluzione personale e collettiva, in termini culturali, sociali ed economici, secondo principi di sostenibilità e collaborazione. Il tutto proprio nei giorni della terza edizione della #MuseumWeek, l’appuntamento che vedrà oltre 3mila istituzioni di tutto il mondo raccontare su Twitter la propria realtà, ispirandosi ai valori della memoria, della tutela e della tolleranza.

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INSTALLAZIONE DI LUCE “LA PORTA DEL VIAGGIATORE” #ILMIOVIAGGIOMANIA

Un evento firmato Sky e CTV in partnership con Touring Club Italiano in occasione dell’uscita nelle sale dall’11 al 13 aprile di

San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D

 

Milano Stazione Centrale – Galleria delle Carrozze

dall’ 1 al 3 aprile, dalle ore 12.00 alle ore 20.00

 

Roma – Stazione Termini – Galleria dei Taxi

dal 6 all’8 aprile, dalle ore 12.00 alle ore 20.00

 

http://www.basilicheroma3D.it

#BasilicheRoma3D

#SanPietro3D

#ilmioviaggiomania

 

IL FILM

San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D propone un viaggio attraverso le quattro Basiliche Papali di Roma e i loro tesori: San Pietro (una delle 25 mete più visitate dai viaggiatori di tutto il mondo), San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura. Quattro edifici maestosi – ognuno con un prezioso altare papale, scrigno di opere d’arte senza tempo e meta nei secoli di milioni di viaggiatori e pellegrini – diventano così protagonisti del nuovo tour cinematografico che è stato riconosciuto come film di interesse culturale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Cinema e che sarà distribuito nei cinema del mondo da Nexo Digital.  Nel corso dei 90 minuti di San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D saranno quattro gli esperti che racconteranno le Basiliche e le opere che vi sono custodite: Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, ci guiderà all’interno di San Pietro; Paolo Portoghesi, architetto di fama internazionale, proporrà un appassionato approfondimento su San Giovanni in Laterano; Claudio Strinati, celebre storico dell’arte, saprà svelarci la storia e le leggende di Santa Maria Maggiore; Micol Forti, direttore collezione d’arte contemporanea dei Musei Vaticani, presenterà agli spettatori S. Paolo Fuori le Mura. All’interno di luoghi esclusivi del Vaticano (gli Ottagoni della Fabbrica di San Pietro, il Salone Sistino della Biblioteca Apostolica Vaticana e la Sala Ducale del Palazzo Apostolico Vaticano), gli esperti, ciascuno secondo il proprio punto di vista, descriveranno le basiliche in maniera originale e coinvolgente: la loro evoluzione nei secoli, le opere d’arte più note, le vite e le storie di Papi ed artisti – da Giotto a Bramante, da Michelangelo a Francesco Borromini, da Gian Lorenzo Bernini a Domenico Fontana, da Arnolfo di Cambio a Jacopo Torriti– le vicende che hanno reso questi luoghi immortali e la profonda spiritualità che emanano.

Grazie a mezzi tecnici poderosi, in uso nelle più avanzate produzioni cinematografiche, sono state realizzate immagini sorprendenti, catturate da punti di vista esclusivi e inediti, resi possibili anche grazie all’utilizzo di elicotteri e bracci meccanici. A completare questo straordinario impianto visivo ci sarà la potenza del 3D, capace di far “immergere” lo spettatore, ponendolo al centro della scena e a contatto diretto con le opere.

 

San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D, che sarà nei cinema italiani solo per 3 giorni dall’11 al 13 aprile (elenco dei cinema su www.basilicheroma3D.it e su http://www.nexodigital.it), in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco, è realizzato da Sky 3D assieme al Centro Televisivo Vaticano in collaborazione con Nexo Digital, Magnitudo Film e Sky Arte HD. Media partner dell’uscita cinematografica è MYmovies.it

FIRENZE E GLI UFFIZI 3D al cinema tre giorni per le scuole

Ricevo e volentieri pubblico

 

Sky Italia e Nexo Digital con Ente Cassa di Risparmio di Firenze

sono orgogliose di presentare

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In occasione dell’arrivo della Primavera e in omaggio alla celebre opera di Botticelli, uno dei simboli della Galleria degli Uffizi, 

arriva la tre giorni dedicata alle scuole per la visione cinematografica

di Firenze e gli Uffizi 3D

 

Un progetto volto ad incentivare la conoscenza e la riscoperta da parte dei più giovani dell’immenso patrimonio artistico italiano anche attraverso nuove forme

di divulgazione e di apprendimento

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Gabriele Toccafondi Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha dichiarato “Firenze e gli Uffizi è il modo straordinario per rendere familiare e semplice ciò che è già nostro: l’arte, la memoria, quel patrimonio condiviso di generazioni e generazioni, la visione della cultura come l’ordine morale in cui un popolo torna ad essere se stesso”

 

 

Un viaggio multidimensionale nel cuore del Rinascimento con speciali matinée al cinema dedicate alle scuole, per la prima volta in contemporanea nazionale

il 21, 22, 23 marzo 2016

 

 https://www.youtube.com/watch?v=iJrPnkQA-HI&feature=youtu.be

In occasione dell’arrivo della Primavera e in omaggio alla celebre opera di Botticelli, Sky Italia e Nexo Digital, con Ente Cassa di Risparmio di Firenze, hanno deciso di promuovere e sostenere un’iniziativa che non ha precedenti sul territorio italiano.

 

Nell’ambito del progetto Italia. La scuola del bello per tre giorni, dal 21 al 23 marzo, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado saranno infatti invitati a partecipare alla visione cinematografica di Firenze e gli Uffizi 3D, film d’arte che ha riscosso grande successo e plauso di pubblico e di critica, prodotto da Sky 3D e realizzato in collaborazione con Sky Arte HD, Nexo Digital e Magnitudo Film, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Comune di Firenze e con il sostegno di Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

 

L’elenco delle sale cinematografiche, che in via eccezionale apriranno le loro porte per permettere a docenti e scuole secondarie di secondo grado di prenotare la propria matinée cinematografica, sarà disponibile sul sito del MIUR, di Agiscuola e su quello di Nexo Digital (www.istruzione.it, www.agiscuola.it  e www.nexodigital.it). Fino all’11 marzo 2016 gli istituti scolastici potranno infatti riservare i propri posti direttamente presso i cinema della propria città aderenti all’iniziativa.

 

ITALIA. LA SCUOLA DEL BELLO. ARTE, CULTURA E PATRIMONIO è il progetto ideato per offrire agli studenti la possibilità di scoprire e approfondire grazie al cinema alcuni aspetti sorprendenti, affascinanti e ricchi di spunti del patrimonio artistico e culturale del nostro paese, studiando, nell’ottica dell’edutainment, luoghi, città, musei, opere d’arte che fanno dell’Italia l’unico paese al mondo ad ospitare 50 siti inseriti dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’Umanità.

 

L’appuntamento scelto per inaugurare il progetto sarà con Firenze e gli Uffizi 3D – Viaggio nel Cuore del Rinascimento, il film d’arte che racconta l’immenso patrimonio artistico del museo a cielo aperto che è la città di Firenze alternando approfondimenti storico/artistici autorevoli, spesso demandati a noti studiosi dell’arte, a momenti emotivi, coinvolgenti e sorprendenti (anche grazie all’esperienza visiva garantita dalle più innovative tecniche cinematografiche utilizzate). Il film sarà preceduto, in esclusiva per le proiezioni per le scuole, da una speciale introduzione di Antonio Natali (direttore della Galleria dal 2006 al 2015) pensata appositamente per gli studenti.

 

Gabriele Toccafondi Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ci ricorda attraverso il pensiero di Pier Paolo Pasolini che “L’Italia è solo di chi l’ama”, “ancora di più oggi, quando gli occhi stupefatti dei nostri ragazzi incontrano la bellezza pura di Firenze, le gioie e le meraviglie degli Uffizi. Firenze e gli Uffizi è qualcosa in più che il ritratto di una civiltà inimitabile. E’ soprattutto un viaggio sognante, il modo straordinario per rendere familiare e semplice ciò che è già nostro: l’arte, la memoria, quel patrimonio condiviso di generazioni e generazioni, la visione della cultura come l’ordine morale – mai un privilegio – in cui un popolo torna ad essere se stesso. Ed è questo che voglio augurare a me e a voi: tornare a sognare”.

 

 

Firenze e gli Uffizi 3D attraversa così luoghi simbolo della città con oltre 10 location museali e 150 opere d’arte mostrate su grande schermo. Dalla Cappella Brancacci (con gli affreschi di Masolino e Masaccio, emblema del passaggio da Medioevo a Rinascimento) al Museo del Bargello che ospita il David di Donatello; da S. Maria del Fiore con le sue sfavillanti vetrate e la Cupola del Brunelleschi a Palazzo Medici; da Piazza della Signoria a Palazzo Vecchio sino alla Galleria dell’Accademia, che custodisce il David di Michelangelo.  Cuore del film è naturalmente la Galleria degli Uffizi: gli spettatori potranno accedere all’interno della Tribuna (luogo visibile al pubblico solo da tre punti esterni) e Antonio Natali (direttore della Galleria dal 2006 al 2015) ci accompagnerà tra le opere con “l’auspicio che si entri agli Uffizi con l’idea di conoscere e non di sbalordire. Conoscere un’opera d’arte vuol dire leggerla come si fa con un testo poetico, come un componimento letterario”. L’excursus narrativo all’interno della Galleria va da Giotto a Gentile da Fabriano e Piero della Francesca, a Raffaello e Tiziano, dall’Annunciazione di Leonardo al Tondo Doni di Michelangelo, senza tralasciare le opere simbolo quali la Primavera e la Nascita di Venere di Botticelli e lo Scudo di Medusa di Caravaggio, quest’ultima inserita all’interno di un capitolo dedicato alle opere ‘mostruose’ della Galleria, tra cui la Madonna della Arpie di Andrea del Sarto, la Calunnia di Botticelli e Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi. Una perla di Firenze e gli Uffizi 3D è costituita dallo svelamento del restauro in corso dell’Adorazione dei Magi di Leonardo, assente dagli Uffizi dal 2011, di cui il soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Marco Ciatti, racconterà i risultati delle analisi e fornirà inediti approfondimenti su elementi comparsi durante il restauro oltre che interessanti dettagli sulle tecniche utilizzate.

 

Ad arricchire il film, spettacolari immagini aeree della città, realizzate grazie all’utilizzo di un elicottero e un drone e riprese esclusive in luoghi o punti di vista inediti, come la Cupola del Brunelleschi e Piazza della Signoria ripresa all’alba, deserta, in tutta la sua magnificenza. E ancora il David di Michelangelo, con esclusive riprese frontali e da distanza ravvicinata. Ulteriore aspetto inedito del film, che contribuisce all’efficacia ed esclusività della narrazione e dell’esperienza visiva, è rappresentato dalle più evolute tecniche di modeling e dimensionalizzazione che consentono letteralmente di ‘entrare’ nei dipinti e dalle ricostruzioni grafiche 3D della Galleria degli Uffizi e della Cupola del Brunelleschi, quest’ultima a partire dai disegni originali custoditi nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi .

 

 

 

ITALIA. LA SCUOLA DEL BELLO. ARTE, CULTURA E PATRIMONIO

 

QUANDO
21, 22 e 23 Marzo

 

COSA
Proiezione cinematografica di Firenze e gli Uffizi 3D

 

COME PRENOTARE

Docenti e istituti possono prenotare direttamente presso le sale aderenti.

L’elenco dei cinema che aderiscono all’iniziativa è disponibile e sempre aggiornato su:

www.istruzione.it  www.agiscuola.it e www.nexodigital.it

 

Il progetto è presentato da Sky Italia e Nexo Digital con Ente Cassa di Risparmio di Firenze

 

Elenco Opere del Film:

Museo del Bargello: San Giorgio (Donatello), David (Donatello), Marzocco (Donatello)

Chiesa Santa Maria del Carmine : affreschi Cappella Brancacci (Masolino da Panicale e Masaccio)

Cattedrale di Santa Maria del Fiore: Cupola (Brunelleschi), Giudizio Universale (Giorgio Vasari e Federico Zuccari), Vetrate (Donatello, Paolo Uccello, Agnolo Gaddi, Lorenzo Ghiberti)

Palazzo Medici-Riccardi: Cavalcata dei Magi (Benozzo Gozzoli)

Palazzo Vecchio: Salone dei Cinquecento, Giuditta che decapita Oloferne (Donatello) all’interno della Sala dei Gigli.

Piazza della Signoria: Ercole e Caco (Baccio Bandinelli), Ratto delle Sabine (Giambologna), Perseo con la testa di Medusa (Benvenuto Cellini), Fontana del Nettuno (Bartolomeo Ammannati)

Galleria dell’Accademia: David (Michelangelo)

Galleria degli Uffizi: Madonna D’Ognissanti (Giotto), Adorazione dei Magi (Gentile da Fabriano), Annunciazione (Leonardo), Adorazione dei Magi (Leonardo -attualmente presso l’Opificio delle Pietre Dure), Tondo Doni (Michelangelo), Ritratto dei Duchi di Urbino (Piero della Francesca), Madonna del Cardellino (Raffaello), Venere di Urbino (Tiziano), Primavera (Sandro Botticelli), Nascita di Venere (Sandro Botticelli), Calunnia (Botticelli), Madonna delle Arpie (Andrea Del Sarto) Scudo con testa di Medusa (Caravaggio), Giuditta che decapita Oloferne (Artemisia Gentileschi), Tribuna (Bernardo Buontalenti).

Altri luoghi: Ponte Vecchio, Piazza del Duomo, Piazzale Michelangelo.