LA RECENSIONE – CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO di James Foley

50 sfumature di rossoTITOLO: CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO; REGIA: James Foley; genere: drammatico; paese: USA; anno: 2017; cast: Dakota Johnson, Jamie Dornan, Rita Ora; durata: 101′

Nelle sale italiane dall’8 febbraio, Cinquanta sfumature di rosso è il capitolo conclusivo della fortunata saga cinematografica tratta dall’omonima trilogia erotica di E. L. James e diretto da James Foley.

Christian e Ana finalmente si sposano. Durante la loro luna di miele, però, l’uomo viene avvisato dalle sue guardie del corpo che qualcuno ha tentato di sabotare uno dei suoi uffici. Il malvivente, in realtà, altri non è che l’ex datore di lavoro di Ana, geloso di Christian per avergli rubato la carriera e la donna. La coppia, tra incomprensioni coniugali e problemi con chi minaccia la loro sicurezza, non avrà vita facile.

Data la scarsa qualità artistica dei precedenti film della trilogia, anche Cinquanta sfumature di rosso si è confermato un prodotto modesto ma pretenzioso, dove di fianco a scene da soft-porno, l’elemento del thriller sembra tanto debole quanto pretestuoso, al fine di raccontare ulteriormente determinati aspetti della vita dei due protagonisti che, inevitabilmente, finiscono per avere, di quando in quando, anche un effetto involontariamente comico. Questo riguarda, ad esempio, le battute pronunciate dallo stesso Christian Grey in merito alla sua paura di diventare padre, oppure anche le sue crisi di gelosia nei confronti della moglie.

Ma tant’è. D’altronde, come già è stato detto, non ci si aspettava molto altro da un lungometraggio come Cinquanta sfumature di rosso, il quale, perfettamente in linea con i due precedenti film, mantiene una regia a tratti manierista ed una fotografia eccessivamente “laccata”, che tanto sta a ricordare il peggiore Michael Bay. Riusciranno, tuttavia, le vicende di Cristian ed Ana ad incuriosire un buon numero di spettatori? Questo potrà dircelo solo il tempo.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – LEGO NINJAGO . IL FILM di Charlie Bean, Paul Fisher e Bob Logan

lego_ninjago-trailer2TITOLO: LEGO NINJAGO – IL FILM; REGIA: Charlie Bean, Paul Fisher, Bob Logan; genere: animazione; paese: USA; anno: 2017; durata: 101′

Nelle sale italiane dal 12 ottobre, LEGO Ninjago – Il film è il secondo spin-off  (dopo LEGO Batman – Il film) del fortunato The Lego Movie (diretto nel 2014 da Phil Lord e Christopher Miller). Il lungometraggio è stato realizzato da Charlie Bean, Paul Fisher e Bob Logan e prodotto dagli stessi autori del primo film della saga e anch’esso è tratto dall’omonima serie animata di Cartoon Network.

Ninjago (una crasi tra le parole “Ninja” e “LEGO”, appunto) è un’affollata e caotica metropoli dai ritmi particolarmente frenetici. La vita all’interno di essa non è sempre facile, soprattutto da quando il pericoloso Lord Garmadon sembra turbarne la quiete, minacciando di conquistarla. Fortunatamente, però, a combattere tale pericolo c’è il giovane Lloyd, un adolescente timido e sensibile che insieme al suo gruppo di amici ha formato una valente squadra di ninja. Lo stesso Lloyd, tra l’altro, altri non è che il figlio di Lord Garmadon, da quest’ultimo abbandonato quando era ancora in fasce.

Ed ecco che il difficile rapporto tra padre e figlio si fa tema portante dell’intero lungometraggio, all’interno del quale entrambi i protagonisti affrontano un percorso di crescita seguendo un andamento narrativo estremamente classico e lineare – come tradizione vuole – che, però, complessivamente, funziona. A completamento di ciò, vi sono i preziosi insegnamenti che Sensei Wu – anziano maestro di spinjitsu, nonché fratello dello stesso Lord Galmadon – è solito impartire a Lloyd ed ai suoi giovani amici, elemento necessario al raggiungimento di una nuova consapevolezza di sé da parte del protagonista.

Uno script piuttosto semplice, dunque, questo di LEGO Ninjago – Il film. Semplice ma efficace e, soprattutto, uno script che trova il suo giusto compimento grazie ad una regia che mescola sapientemente la computer grafica e lo stop motion con il live action (ben riuscita, a tal proposito, la cornice stessa del lungometraggio), in un tripudio di esplosioni, suggestive panoramiche e corse mozzafiato. E, a proposito di live action, è proprio così che ci viene presentato il secondo (e, purtroppo, debole) antagonista: un bel gattone grassottello e giocherellone, che, finito non si sa come all’interno di Ninjago, rischia di distruggere la città intera a causa delle sue grandi dimensioni. Peccato, però, che, nel voler risolvere questo ulteriore conflitto, si sia optato per una soluzione eccessivamente semplice e quasi frettolosa, facendo perdere di mordente proprio al finale del film. Ma, d’altronde, come si fa a fare realmente la guerra a un gatto, in fondo, così affettuoso? Gli stessi abitanti di Ninjago sembrano, ad un certo punto, non sapergli resistere!

VOTO: 7/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – CATTIVISSIMO ME 3 di Pierre Coffin e Kyle Balda

despicablemeTITOLO: CATTIVISSIMO ME 3; REGIA: Pierre Coffin, Kyle Balda; genere: animazione; paese: USA, Francia; anno: 2017; durata: 98′

Nelle sale italiane dal 24 agosto, Cattivissimo me 3 è l’ultimo (per ora) capitolo della fortunata saga di animazione iniziata nel 2010 con Cattivissimo me, a cui sono seguiti Cattivissimo me 2 (2013) e lo spin-off Minions (2015). Anche in occasione di questo ultimo capitolo, la regia è stata affidata al francese Pierre Coffin – a lui, tra l’altro, il compito di doppiare i simpatici minions – mentre il suo braccio destro Chris Renaud è stato sostituito da Kyle Balda.

A distanza di ben quattro anni dall’ultimo capitolo, ritroviamo, come sempre l’ex cattivissimo Gru, felicemente sposato con la simpatica spia Lucy e papà realizzato delle tre orfanelle – Margot, Edith e Agnes – adottate nel primo film. Il capo della Lega Anti Cattivi, Silas Caprachiappa, è ormai andato in pensione e la nuova direttrice non ci metterà molto a licenziare, senza tanti complimenti, Gru e Lucy, dopo che entrambi hanno fallito la loro ultima missione, che consisteva nel catturare un nuovo, pericoloso criminale: Balthasar Bratt, ex bambino prodigio degli anni ’80 intenzionato a radere al suolo Hollywood, che, a distanza di anni, sembra averlo del tutto dimenticato. Le novità, però, non finiscono qui: ormai senza lavoro, Gru riceve, un giorno, una lettera inaspettata che lo informa circa l’esistenza di un suo fratello gemello – Dru – intenzionato a conoscerlo ed a riallacciare i rapporti. A cosa porterà la nascita di questo nuovo legame?

downloadRicco di spunti l’incipit, perfettamente all’altezza degli altri film – se non, per certi versi, addirittura più interessante – il resto del lungometraggio, Cattivissimo me 3, rispetto ad altre fortunate saghe di animazione che, man mano che si è andati avanti con i capitoli, hanno perso di mordente – come, ad esempio, la saga di Madagascar o di Kung fu Panda – si classifica come un prodotto ricco di interessanti riflessioni sul passato, sul presente, sulla società del consumismo e, non per ultimo, su Hollywood e sul mondo del cinema e dello star system in generale.

A tal proposito, la figura del cattivo Balthasar Bratt è emblematica: ex bambino prodigio, amante delle gomme da masticare – diventate, in seguito, la sua arma più terribile – e di Michael Jackson, di cui imita alla perfezione il look e le movenze, il criminale sta a rappresentare un passato che sembra ormai dimenticato da una “società dell’usa e getta”, la società dei fast food, degli speed date e di tutto ciò che non richieda troppo tempo e dedizione e che possa essere facilmente sostituito ogni volta da qualcosa di “nuovo”. Ed Hollywood stessa, in questo caso, non ne esce del tutto pulita, in quanto artefice della rovina dello stesso Bratt, così come di molti altri divi del passato.

cattivissimo-me-3-trailer-italiano-1280x720Alla luce di tali riflessioni, però, c’è qualcosa che, sebbene nato nei nostri giorni, sembra essere destinato, in un modo o nell’altro, a “passare alla storia”? Sembra proprio di sì. E sono proprio i minions il fortunato cavallo di battaglia di tutta la saga, che – piccoli, gialli e spassosi, pensati come una grade e chiassosa scolaresca di soli alunni maschi – fin dal primo Cattivissimo me hanno saputo conquistare grandi e piccini, al punto di diventare delle vere e proprie icone, spingendo la Universal a produrre uno spin-off a loro dedicato prima ancora di finire la saga. Senza contare che la Illumination Mac Guff, dove i simpatici esserini gialli hanno visto la luce, da grande sconosciuta qual era prima, adesso è diventata grazie a loro uno dei più acclamati studi di animazione. D’altronde, come non affezionarsi e divertirsi con questi simpatici personaggi?

Al termine della visione di Cattivissimo me 3, non possiamo affermare con esattezza se questo sia o meno l’ultimo capitolo della saga, dal momento che il finale è stato volutamente lasciato in sospeso. Eppure ci auguriamo soltanto che la Universal stessa trovi sempre la chiave giusta per portare avanti la storia di Gru, dei minions, delle bambine e di tutti i personaggi a cui noi tutti siamo affezionati. Chissà come ne sarebbe contento Stefano – cugino della sottoscritta – a cui è dedicato questo articolo!

VOTO: 7/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – LA MUMMIA di Alex Kurtzman

The-MummyTITOLO: LA MUMMIA; REGIA: Alex Kurtzman; genere: fantasy, horror; paese: USA; anno: 2017; cast: Tom Cruise, Russel Crowe, Sofia Boutella, Annabelle Wallis; durata: 110′

Nelle sale italiane dall’8 giugno, La mummia è l’ultimo, lanciatissimo blockbuster diretto da Alex Kurtzman, nonché remake dell’omonimo film del 1932 – diretto da Karl Freund, con il grande Boris Karloff. Con tale lungometraggio verrà riavviata la fortunata saga iniziata nel 1999.

Ci troviamo nell’antico Egitto. La principessa Ahmanet, dopo aver ucciso suo padre ed il fratellino appena nato, che le avrebbe strappato il trono, viene mummificata viva. Circa duemila anni dopo la sua tomba viene dissotterrata ed aperta, facendola, così, risorgere e minacciando di conseguenza l’incolumità dell’intero pianeta.

coverlg_home (3)Operazione rischiosa, quella di rispolverare un grande classico che ha avuto successo in passato, ma che, per quanto riguarda la relativamente recente saga che ne è nata, non ha certo avuto ciò che si dice un seguito “dignitoso”. Perché se già i tre recenti film hanno fatto storcere il naso, da un punto di vista qualitativo, a pubblico e critica, l’idea di ritornare, in qualche modo alle origini, impiegando, in questo caso, l’uso del 3D e dando vita a personaggi che hanno il difficile compito di reggere sulle proprie spalle non solo l’intero lungometraggio, ma anche – si presuppone – i prossimi a venire, di certo non lascia presagire il meglio. E infatti, purtroppo, le aspettative si sono rivelate fondate.

La-mummiaDi fianco ad una regia tutto sommato buona (la produzione, di fatto, ha scelto un buon mestierante in merito), con esplosioni e scene subacquee decisamente ben riuscite (e ben valorizzate da un 3D che solo in momenti come questi si è rivelato realmente utile), troviamo uno script ricco di forzature, con frequenti trovate che scadono nel ridicolo involontario ed un protagonista talmente caricato e poco credibile da non riuscire ad empatizzare con il pubblico neanche dopo quasi due ore di film.

Cosa resterà, alla fine, al pubblico? Di fatto, ben poco. Ed ecco che, dopo una visione come questa, ci troviamo a rimpiangere le piccole, preziose pellicole statunitensi degli anni Trenta, quando i mostri creati per il grande schermo erano davvero indimenticabili.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

OGGI AL CINEMA: tutte le uscite in sala del 01/06/2016

A cura di Marina Pavido

Interessante, anche questa settimana, il palinsesto delle sale cinematografiche! Dall’avvincente Warcraft al francese Marguerite e Julien, da Tra la terra e il cielo all’italiano Miami Beach. In poche parole, una vasta gamma di scelta e, qui per voi, una breve guida per poter decidere meglio ciò che maggiormente incontra i vostri gusti! Inoltre, come sempre, sotto qualche trama, troverete anche alcune delle nostre recensioni. Buona lettura!

 

S IS FOR STANLEY

s-is-for-stanley-un-film-di-alex-infascelli-emilio-dalessandro-3983

REGIA: Alex Infascelli; genere: documentario; anno: 2015; paese: Italia

La storia di Emilio D’Alessandro, assistente personale di Stanley Kubrick, la storia di due personalità apparentemente opposte, ma che son riuscite a trovare non pochi punti d’incontro, costruendo pian piano una solida amicizia.

MARGUERITE E JULIEN 

marguerite-et-julien

REGIA: Valérie Donzelli; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Francia; cast: Anaïs Demoustier, Jérémie Elkaïm, Geraldine Chaplin

Marguerite e Julien sono due fratelli appartenenti ad una famiglia benestante. Tra i due c’è sempre stato un forte legame, che, nel corso degli anni, si trasformerà in un grande amore. La loro storia, però, verrà ostacolata in ogni modo e i due ragazzi saranno costretti a fuggire insieme, per vivere la loro vita senza doversi più nascondere.

LA RECENSIONE:

LA RECENSIONE DI MARINA: MARGUERITE E JULIEN di Valérie Donzelli

MIAMI BEACH

miami-beach

REGIA: Carlo Vanzina; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Max Tortora, Ricky Memphis, Giampaolo Morelli

Un romano verace e chiassoso ed una milanese un po’ snob si incontrano per caso in aereo, mentre entrambi stanno accompagnando i rispettivi figli all’università di Miami. Nel frattempo un’adolescente sfugge al controllo del padre per partire anch’ella per Miami insieme a delle amiche. Suo padre, a sua volta, la seguirà a sua insaputa. Tante storie, tutte italiane, che si incrociano e danno vita a numerose gag ed equivoci di ogni genere.

LA RECENSIONE:

LA RECENSIONE DI MARINA: MIAMI BEACH di Carlo Vanzina

THE NICE GUYS

the_nice_guys_crowe

REGIA: Shane Black; genere: thriller, commedia, noir; anno: 2016; paese: USA; cast: Ryan Gosling, Russell Crowe, Matt Bomer

Los Angeles, anni ’70. Un detective privato ed un investigatore senza scrupoli sono impegnati a risolvere i casi di una ragazza scomparsa e dell’omicidio di una pornostar, senza sapere che entrambi i fatti sono correlati e che sono solo la punta dell’iceberg di uno dei maggiori casi del secolo.

TRA LA TERRA E IL CIELO

56377_ppl

REGIA: Neeraj Ghaywan; genere: drammatico; anno: 2015; paese: India, Francia; cast: Richa Chadda, Vicky Kaushal, Sanjay Mishra

Sulle rive del Gange, nella cittadina di Benares, si intrecciano le vite di tanti personaggi, ognuno alle prese con problemi dovuti ad un regime fin troppo autoritario, alla suddivisione in caste ed alla corruzione della polizia locale.

LA RECENSIONE:

LA RECENSIONE DI MARINA:TRA LA TERRA E IL CIELO di Neeraj Ghaywan

TRE GIORNI DOPO

tre-giorni-dopo2

REGIA: Daniele Grassetti; genere: commedia, noir; anno: 2013; paese: Italia; cast: Francesco Turbanti, Davide Gagliardi, Valentino Campitelli

Tre amici romani si trovano, per caso, dopo aver perso una partita a biliardo, complici di un omicidio e con un cadavere nel bagagliaio. Avranno solo tre giorni di tempo per risolvere, in qualche modo, la situazione, in una serie di gag ed incidenti di percorso di ogni genere.

WARCRAFT

warcraft_2016_movie-1920x1080

REGIA: Duncan Jones; genere: avventura, azione, fantasy; anno: 2016; paese: USA; cast: Ben Foster, Toby Kebbell, Dominic Cooper

Il pacifico regno di Azeroth è costretto ad affrontare una stirpe di invasori: gli Orchi, in fuga dalla loro terra e pronti a colonizzare il regno. Da due fronti opposti, due eroi avranno il compito di decidere le sorti delle diverse stirpi.

EDDIE THE EAGLE

Untitled-design

REGIA: Dexter Fletcher; genere: drammatico, commedia; anno: 2016; paese: Gran Bretagna, USA, Germania; cast: Hugh Jackman, Taron Egerton, Christopher Walken

La vera storia di Eddie Edwards, campione di salto con gli sci che, nelle Olimpiadi del 1988, per la prima volta rappresenterà l’Inghilterra in questo sport.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana. Nel frattempo, scegliete ciò ciò che più vi piace e lasciatevi rapire dalla magia del grande schermo! Buon Cinema a tutti!