LA RECENSIONE – PICCOLI CRIMINI CONIUGALI di Alex Infascelli

piccolicriminiconiugali01TITOLO: PICCOLI CRIMINI CONIUGALI; REGIA: Alex Infascelli; genere: commedia; anno: 2017; paese: Italia; cast: Sergio Castellitto, Margherita Buy; durata: 85′

Nelle sale italiane dal 6 aprile, Piccoli crimini coniugali è l’ultimo lungometraggio diretto da Alex Infascelli, tratto dall’omonimo romanzo bestseller di Eric-Emmanuel Schmitt.

Una macchina, in carrellata a seguire, cammina per la strada. Al suo interno si intravedono una testa bionda di donna – capelli lunghi e fluenti – e la testa incerottata di un uomo. Chi saranno mai i due personaggi? Il mistero sarà presto svelato, nel momento in cui l’uomo e la donna entrano in un elegante appartamento e scopriamo che, dopo molti anni di matrimonio, l’uomo, a causa di un non bene identificato incidente domestico, ha perso la memoria e non sa più chi sia né da dove venga. Ma questo è solo l’inizio.

piccolicriminiconiugali03Bisogna ammetterlo: il fatto che Infascelli sia specializzato in videoclip e sia egli stesso un compositore fa la differenza. Fin dai primi fotogrammi, infatti, una musica essenziale, a metà strada tra il drammatico e lo scherzoso – con una buona dose di tensione – ci preannuncia ciò che andrà ad accadere una volta che si entrerà nel vivo della vicenda. E la cosa sembra indubbiamente reggere fin da subito, grazie a quel senso dell’assurdo e di spaesamento che viene dato al lungometraggio: ci troviamo davanti ad una coppia stanca, talmente stanca da non avere voglia neanche di chiedersi chi sia diventato il partner e da riversare su di lui le proprie paure e le proprie frustrazioni. L’uomo e la donna sullo schermo non sono, di fatto, nient’altro che stereotipi di personaggi dell’alta borghesia che non hanno più nulla da dirsi e che trovano nella violenza un mero antidoto contro la noia e contro il senso di vuoto che ha ormai pervaso le loro vite. Nulla di nuovo, vero? Nulla di nuovo, senza dubbio. Eppure, soprattutto nella prima parte, i due personaggi (interpretati da una Margherita Buy ed un Sergio Castellitto in splendida forma) funzionano, credibili e ricchi di sfaccettature come sono. Il problema di fondo sta, in realtà, nello script in sé: troppo prevedibile, fondamentali snodi narrativi collocati troppo presto in sceneggiatura, finale tirato troppo per le lunghe, storia vista e rivista. E chi più ne ha più ne metta.

cpicc2676Eppure, nonostante tutto, il lungometraggio di Infascelli sembra tutto sommato funzionare. Sarà che, in questo caso, il merito è proprio della regia – che, passi la frase fatta, qui “vale più di mille parole”, con tutti i giochi di riflessi, di luci e di ombre, con inquadrature sghembe, con angusti corridoi e trombe delle scale da far venire il capogiro – sarà che i due attori protagonisti reggono bene tutta la durata (eccessiva?) del film, fatto sta che Piccoli crimini coniugali di certo si distingue dall’imbarazzante caterva di commedie inutili e pretenziose che continuano ad arrivare copiose sul grande schermo. E poi, non dimentichiamolo, fino ad ora, a quanto pare, solo Infascelli – insieme a pochi altri “eroi” – è riuscito, finalmente, a valorizzare il talento di un’interprete come Margherita Buy, senza relegarla al solito ruolo che sembra (tristemente) destinata ad interpretare, da ormai molti anni a questa parte, in qualsiasi film le capiti di lavorare. Dai a Cesare quel che è di Cesare.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE DI MARINA – POVERI MA RICCHI di Fausto Brizzi

Poveri ma ricchiTITOLO: POVERI MA RICCHI; REGIA: Fausto Brizzi; genere: commedia, comico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Christian De Sica, Enrico Brignano, Anna Mazzamauro; durata: 97′

Nelle sale italiane dal 15 dicembre, Poveri ma ricchi è l’ultimo lungometraggio diretto da Fausto Brizzi, remake del francese Les Tuche (2011), perla regia di Olivier Baroux.

Ci troviamo, innanzitutto, in un piccolo paesino sulla Prenestina, appena fuori dalla Capitale. La famiglia Tucci, mai stata particolarmente abbiente, vince inaspettatamente cento milioni di euro al superenalotto. Malgrado le iniziali intenzioni di tenere la cosa segreta in paese, presto si viene a conoscenza dell’identità dei fortunati vincitori e, di conseguenza, la famiglia intera – a causa delle insistenti richieste di aiuti economici da parte di amici e parenti – sarà costretta a lasciare la propria casa per trasferirsi nella città che registra il più alto reddito pro capite in Italia: Milano.

pmr-1Sarà per la scelta di far interpretare ad alcuni attori del cast personaggi a cui normalmente non si sono mai rapportati, sarà per l’idea di far ridere evitando la volgarità, sarà per la giusta gestione dei tempi comici, sarà per l’impiego, in sceneggiatura, di trovate più che indovinate, sarà (e questa è una cosa che potrebbero pensare i più “malignetti”) che il film stesso è tratto da una commedia che poco ha a che vedere con i cinepanettoni nostrani, ma Poveri ma ricchi si presenta in linea di massima come un lungometraggio onesto e ben riuscito, nel suo genere.

Convincente è un Christian De Sica nei panni di un lavoratore “burino” e di gran cuore, azzeccata la brava Anna Mazzamauro nel ruolo della nonna appassionata di fiction televisive ed innamorata di Gabriel Garko. Il vero pezzo forte di questo lungometraggio di Brizzi, però, è la comparsata di Al Bano nel ruolo di sé stesso e le conseguenti gag che ne vengono fuori: trovate fuori dagli schemi della comicità standard “da cinepanettone” che, in questo contesto, funzionano piuttosto bene.

poveri-ma-ricchi-bill-gates-clip-dal-film-youtubeIl problema principale di Poveri ma ricchi è, in realtà, un altro: per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi stessi, troppo repentini sono i cambiamenti interiori (in particolare per quanto riguarda il personaggio interpretato da De Sica) per poter essere credibili. Così come ripetitivi appaiono i contrasti tra nord e sud Italia qui messi in scena. Ripetitivi e, ormai, troppo inflazionati all’interno delle grandi produzioni cinematografiche italiane. Detto questo, però, questo ultimo lavoro di Brizzi resta comunque un prodotto che, in un certo senso, sorprende. E, proprio per la sua onestà, merita una priorità di visione rispetto ad altri cinepanettoni, nel caso in cui si desiderasse fruire esclusivamente di un certo tipo di cinema.

VOTO: 6/10

Marina Pavido

ALTIN IN CITTA’ di Fabio Del Greco – imperdibile appuntamento con il Cinema Indipendente

locandina-orizzontale1-altin-in-the-cityGrandi novità in arrivo sul grande schermo, nel 2017! Il cinema indipendente – e, nello specifico, quello italiano – come abbiamo avuto modo di vedere, sta ottenendo, negli ultimi anni, sempre maggiori consensi da parte di pubblico e critica, oltre a grandi riconoscimenti nell’ambito di festival italiani ed internazionali. E, a quanto pare, anche la distribuzione sta dedicando uno spazio maggiore ad un certo tipo di cinema. Per l’anno nuovo, ad esempio, è prevista l’uscita di Altin in città, ultimo lungometraggio diretto da Fabio Del Greco – con protagonisti gli attori Rimi Beqiri e Chiara Pavoni – che tratta temi attuali come l’integrazione in un paese straniero, il desiderio di realizzare i propri sogni e la difficoltà a gestire il successo.

Altin è un giovane scrittore di talento che, venuto in Italia dall’Albania, sta per ultimare un libro in cui racconta la propria esperienza di migrante. Scoperto da una talent scout in seguito alla sua partecipazione ad una trasmissione televisiva, il giovane vedrà un altro ragazzo appropriarsi dei diritti del suo libro, in quanto ritenuto maggiormente adatto a diventare un personaggio pubblico. Le cose, però, prenderanno una piega inaspettata.

Una storia, questa qui raccontata, che è anche la storia di molti giovani che sognano il successo, ma che faticano a farsi strada. Una storia come tante, ma messa in scena in modo del tutto personale, con una forte componente onirica e grande potenza visiva, segno che – spesso e volentieri – lavorare da indipendenti ha dalla sua una totale libertà di espressione, oltre alla voglia di scoprire e sperimentare linguaggi nuovi e non convenzionali. E Altin in città è proprio questo: un lungometraggio che non ha paura di mettere in scena il nuovo e che, ci auguriamo, possa trovare un proprio, giusto riconoscimento da parte della distribuzione italiana.

LA RECENSIONE DI MARINA – UN NATALE AL SUD di Federico Marsicano

un-natale-al-sudTITOLO: UN NATALE AL SUD; REGIA: Federico Marsicano; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Massimo Boldi, Biagio Izzo, Anna Tatangelo, Paolo Conticini; durata: 90′

Nelle sale italiane dal 1° dicembre, Un Natale al Sud è l’ultimo lungometraggio diretto da Federico Marsicano, interpretato da Massimo Boldi, Biagio Izzo, Anna Tatangelo e Paolo Conticini.

La storia è sempre la stessa: Peppino – carabiniere milanese – ed Ambrogio – fioraio napoletano – si recano insieme alle rispettive mogli nella stessa località turistica per festeggiare il Natale. Neanche a farlo apposta, però, i figli delle due coppie hanno scelto lo stesso villaggio per trascorrere le feste. Qui, i ragazzi dovrebbero incontrare per la prima volta le rispettive fidanzate, conosciute solo virtualmente. Tra gag ed equivoci di ogni genere, tutti, alla fine, avranno modo di capire quali siano i valori davvero importanti nella vita.

un-natale-al-sud-08-1150x748Fatta eccezione per la location, per le feste natalizie imminenti, per l’importante ruolo svolto – nello script – dal mondo del web, degli smartphones e delle chat e per qualche new entry all’interno del cast, questo è un film più e più volte riproposto, in cui i personaggi – così come le scelte registiche adottate – sono sempre gli stessi: genitori che non si rassegnano al fatto di non essere più dei ragazzini, figli adolescenti molto più maturi dei loro stessi padri, una famiglia del nord costretta a “convivere” con una famiglia del sud, l’inevitabile “scontro” tra i due capifamiglia e la solida amicizia tra le di loro mogli. Il tutto condito da una serie di gag viste e riviste – e, diciamolo pure, spesso e volentieri anche decisamente volgari – oltre a un poco velato product placement (in questo caso vediamo un Paolo Conticini pronunciare il nome del prodotto sponsorizzato guardando direttamente in macchina, ad esempio) che mal si colloca all’interno di una sceneggiatura che già di per sé non si distingue per qualità e che, al contrario, viene sottolineato da una regia più adatta ad una fiction televisiva che poco spazio lascia alla libera interpretazione e che, proprio con l’intento di voler mostrare tutto a tutti i costi, dà vita a immagini “finte” ed a personaggi eccessivamente affettati nei movimenti, tanto da sembrare artificiosi oltre ogni limite e decisamente poco credibili.

un-natale-al-sud-43-1150x748Con questo non vogliamo certo sminuire il lavoro degli interpreti e del regista stesso (che di sicuro in altri contesti avrebbe dato il meglio di sé). Il problema è alla base. Va benissimo produrre un certo tipo di cinema – in fondo ognuno ha il diritto di vivere la Settima Arte come meglio crede – ma quando tali prodotti tendono a monopolizzare la maggior parte delle sale cinematografiche a scapito di altri, allora la faccenda si fa grave. E ce ne rendiamo conto quando vediamo che, per la maggior parte delle persone, oggi il cinema è proprio questo – cosa, ovviamente, assolutamente inconcepibile qualche decennio fa, ossia prima dell’inizio del lungo processo di appiattimento delle menti che, al giorno d’oggi, sembra finalmente essere riuscito nel proprio intento.

C’è speranza, in qualche modo, di risalire dal baratro in cui siamo precipitati? La cosa sembra, ora come ora, piuttosto difficile. Triste ma vero.

VOTO: 3/10

Marina Pavido

11° FESTA DEL CINEMA DI ROMA – PREMI E CONCLUSIONI

festa-del-cinema-di-roma-con-roberto-benigni-e-meryl-streep-cetnkE così, anche quest’anno siamo giunti al termine della Festa del Cinema di Roma, tenutasi – come di consuetudine – presso l’Auditorium Parco della Musica.

Molti film presentati in anteprima, pochi i titoli di punta e qualche piacevole sorpresa. In linea di massima, la selezione si è rivelata leggermente al di sotto delle aspettative, ma, tuttavia, l’affluenza da parte del pubblico è stata notevole, soprattutto per quanto riguarda gli incontri con Tom Hanks (a cui è stata dedicata una retrospettiva), Meryl Streep (protagonista di Florence Foster Jenkins, diretto da Stephen Frears) e Viggo Mortensen (presente in Capitain Fantastic, diretto da Matt Ross).

Per quanto riguarda i premi assegnati, proprio a Capitain Fantastic è da poco stato conferito il BNL People’s Choice Award, mentre, all’interno della rassegna Alice nella Città, il Premio al Miglior Film è andato a Kicks di Justin Tipping, mentre il Premio TAODUE Camera d’Oro è stato conferito a Little Wing, della regista finlandese Selma Vilhunen.

Prima di darvi appuntamento al prossimo anno con una nuova edizione della Festa del Cinema di Roma, vi segnaliamo, di seguito, alcuni dei film che maggiormente hanno soddisfatto le aspettative, molti dei quali verranno distribuiti in sala. Vi consigliamo di non perderli!

INTO THE INFERNO – Werner Herzog

AFTERIMAGE – Andrzej Waijda

LA TORTUE ROUGE – Michael Dudok De Wit

LOUISE EN HIVER – Jean-François Laguionie

THE LAST LAUGH – Ferne Pearlstein

MANCHESTER BY THE SEA – Kenneth Lonergan

TRAIN TO BUSAN – Sang-ho Yeon

HELL OR HIGH WATER – David Mackenzie

Il nostro speciale sulla Festa del Cinema di Roma termina qui. Molti nuovi titoli, però, stanno per uscire in sala. Continuate numerosi ad andare al cinema e a farvi rapire da quella magia che solo il grande schermo sa regalare. Buon Cinema a tutti!

Marina Pavido

NICK CAVE torna al cinema con ONE MORE TIME WITH FEELING di ANDREW DOMINIK

Ricevo e volentieri pubblico

Nick Cave_ONE MORE TIME WITH FEELINGIl regista de L’assassinio di Jesse James porta sul grande schermo, solo il 27 e 28 settembre, il film-performance su 

Skeleton Tree,

il nuovo album di una delle icone rock del pianeta

Ecco il trailer https://youtu.be/2G0Qj6DBm6o

Arriva nelle sale italiane il film che accompagnerà l’uscita del nuovo album di Nick Cave and the Bad SeedsSkeleton Tree. A quattro anni da Cogan – Killing Them SoftlyAndrew Dominik, il regista di Chopper e L’Assassino di Jesse James, torna infatti dietro la macchina da presa per raccontare la nascita del nuovo disco di Cave, il primo dopo il drammatico lutto che ha colpito l’artista lo scorso anno con la morte del figlio quindicenne.

One More Time With Feeling, che sarà nei cinema italiani il 27 e 28 settembre (elenco delle sale a breve su http://www.nexodigital.it) è prima di tutto un film-performance nel quale Nick Cave & The Bad Seeds interpretano per la prima volta le canzoni di Skeleton Tree. Lo stile fotografico del film – girato in bianco e nero, a colori e in 3D- riflette l’intimità e l’austerità dell’album, testimonianza cruda e fragile di un artista che tenta di trovare la sua strada attraverso l’oscurità. Performance live delle nuove canzoni si intrecciano a interviste e riprese di Dominik, accompagnate dalla narrazione intermittente e da improvvisazioni e riflessioni estemporanee di Cave che creano un’esperienza coinvolgente, intensa ed elegante. L’album di Nick Cave & the Bad Seeds verrà rilasciato a mezzanotte del 9 Settembre 2016: il cinema sarà così il luogo d’eccellenza in cui ascoltare e sperimentare le nuove canzoni dell’artista australiano.

Il progetto segna il ritorno di Cave sugli schermi cinematografici dopo il documentario di due anni fa, 20.000 giorni sulla terra di Iain Forsyth e Jane Pollard, che ha incassato oltre 4 milioni di dollari a livello globale. Skeleton Tree ha iniziato invece il suo viaggio nella seconda metà del 2014 ai Retreat Studios di Brighton, sessions aggiuntive sono state realizzate ai La Frette Studios in Francia nell’autunno del 2015. L’album è stato infine mixato agli AIR Studios di Londra a inizio 2016.

Sceneggiatore e regista neozelandese, Andrew Dominik ha studiato alla Swinburne Film School esordendo nel mondo della televisione con spot pubblicitari e video musicali. Nel 2000 si è cimentato nel ruolo di regista con Chopper -basato sulla vita del criminale australiano Mark Brandon Read “Chopper”- che vedeva tra i suoi protagonisti Eric Bana, Brad Pitt e Casey Affleck. Qualche anno dopo è stato il momento di L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford. Prodotto da Ridley Scott e da Brad Pitt, che nel film interpreta il fuorilegge Jesse James, il film presenta una suggestiva colonna sonora firmata da Nick Cave e Warren Ellis. Nel 2012 esce Cogan – Killing Them Softly con Brad Pitt, Richard Jenkins, James Gandolfini e Ray Liotta.

One More Time With Feeling di Andrew Dominik è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY, Rockol.it e MYmovies.it.

Arriva al cinema solo il 23 settembre THE ROLLING STONES. HAVANA MOON IN CUBA

Ricevo e volentieri pubblico

IL CONCERTO CHE HA CAMBIATO LA STORIA DEL ROCK

ARRIVA AL CINEMA

SOLO PER UNA NOTTE

 THE ROLLING STONES IN CUBA

Lo scorso marzo i Rolling Stones sono stati il primo gruppo rock ad esibirsi in un gigantesco concerto gratuito all’Avana: ora quello show straordinario arriva

al cinema in contemporanea mondiale il 23 settembre solo per una notte 

TRAILER QUI https://youtu.be/tIwFvV2fE_o

Rolling StonesCi sono date che scrivono la storia del Rock ‘n’ Roll. Il  25 Marzo 2016 è una di quelle.

Quel giorno i Rolling Stones sono diventati il primo gruppo rock ad esibirsi in un gigantesco concerto gratuito davanti a centinaia di migliai di persone all’Avana, Cuba. Lo storico concerto è stato firmato dal pluripremiato regista Paul Dugdale: il risultato è un film imperdibile che verrà proposto solo per una notte nei cinema del mondo il prossimo 23 settembre: The Rolling Stones. Havana Moon in Cuba (elenco delle sale a breve su http://www.nexodigital.it). In Europa, Australia, Russia, Giappone e America Latina, tutti i fan dei Rolling Stones saranno riuniti davanti al grande schermo per gustarsi in contemporanea un concerto straordinario.

Mick Jagger ha dichiarato: “Lo spettacolo di Cuba è stato semplicmente formidabile. Un momento incredibile: una marea di persone riunite a perdita d’occhio. Sentivi l’entusiasmo della folla: è stato un momento pazzesco”.

Ha aggiunto Keith Richards: “C’erano il sole, la luna, le stelle e i Rolling Stones. Vedere finalmente Cuba che accoglieva il rock è stato speciale: una notte da ricordare all’Avana”.

L’attesissimo concerto gratuito dei rockers britannici ha attirato un milione di persone nella capitale del paese, proprio nella settimana in cui Barak Obama diventava il primo Presidente degli Stati Uniti a visitare Cuba in 88 anni. Le TV hanno riferito che Obama ha reso omaggio agli Stones nel suo primo discorso ai media di tutto il mondo a L’Avana. Come gli Stones è salito sul palco in una perfetta ‘Havana Moon’ per un evento che ha cambiato la storia del paese. Non c’era nulla che potesse dividere la band i e suoi fan, nemmeno il Vaticano a Roma, che si era opposto a un concerto rock nel giorno del Venerdì Santo.

Mick Jagger ha accolto la folla accorsa allo storico concerto spiegando: “Finalmente i tempi stanno cambiando. Cuba, noi siamo felicissimi di essere qui” e scherzando con gli altri membri della band durante la performance li ha chiamati “Il Rivoluzionario Ronnie Wood… Charlie “Che” Watts… Padrino Keith Richards“.

La band ha suonato tutte le sue hit, incluse ‘Jumpin’ Jack Flash’, ‘It’s Only Rock ‘n’ Roll’, ‘Paint It Black’, ‘Honky Tonk Women’, ‘Start Me Up’, ‘Brown Sugar’, You Can’t Always Get What You Want’ and ‘(I Can’t Get No) Satisfaction’.

Uno spettatore cubano ha dichiarato: “Wow… Non avrei mai immaginato di vedere una cosa del genere. Questo è per me un sogno che si realizza. Vogliamo di più, di più. Questo è l’inizio. Fantastico“. Un altro ha aggiunto: “Ho sognato a lungo questo momento. Sono appena stato testimone del più importante concerto che si sia tenuto a Cuba da tantissimo tempo. Perché è quello dei Rolling Stones”.

Ora la magia e l’emozione di quella notte storica arrivano al cinema solo per un giorno in un evento esclusivo in contemporane mondiale il 23 settembre. Il film trasporterà i fan di fronte e sopra al gigantesco palco dei Rolling Stones facendoli immergere nella concitazione di quella notte all’Avana. Il titolo proviene da una vecchia canzone di Chuck Berry.

The Rolling Stones. Havana Moon in Cuba”  arriva nei cinema italiani solo venerdì 23 settembre distribuito da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, Rockol.it.

OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 21/07/2016

A cura di Marina Pavido

Durante l’estate, si sa, non sono molte le novità in palinsesto ogni settimana. Eppure, tra tutti i film in programmazione nelle sale italiane, qualcosa di interessante c’è sicuramente! Come ogni settimana, ecco un breve elenco dei titoli in uscita oggi giovedì 21 luglio. Di sicuro troverete qualcosa che incontra i vostri gusti. Buona lettura!

 

TOP CAT E I GATTI COMBINAGUAI

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REGIA: Andrés Couturier; genere: animazione, family; anno: 2016; paese: Messico

L’avventuroso gatto Top Cat e la sua banda di amici tenteranno una nuova impresa: rubare a Mr Big – il più pericoloso malvivente della città – i suoi preziosi diamanti. Riusciranno – dopo una serie di rocambolesche avventure – a tirarsi fuori dai guai ed a portare a termine la loro impresa?

 

MR COBBLER E LA BOTTEGA MAGICA

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REGIA: Thomas McCarthy; genere: commedia, drammatico, fantasy; anno: 2014; paese: USA; cast: Adam Sandler, Dan Stevens, Steve Buscemi

Max è un calzolaio che da anni porta avanti la bottega di famiglia. Un giorno, per caso, ritrova un antico cimelio dagli straordinari poteri magici. Da quel momento Max avrà la possibilità di entrare nei panni dei suoi clienti una volta indossate le loro scarpe.

 

QUEL VENERDì 30 DICEMBRE

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REGIA: Dario Germani, Tonino Abballe; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Tonino Abballe, Maria Tona, Claudia Salvatore

Tonino ha una tipografia dove stampa materiali per le sale cinematografiche e dove lavora con la moglie, con la ex moglie e con i figli.I problemi nasceranno nel momento in cui una nuova impiegata entrerà a far parte della squadra e della famiglia allargata.

 

STAR TREK BEYOND

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REGIA: Justin Lin; genere: azione, avventura, fantascienza; anno: 2016; paese: USA; cast: Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana

L’equipaggio della Enterprise esplora gli angoli più remoti dello spazio sconosciuto e si troverà nella situazione di dover affrontare un nuovo, pericoloso nemico che metterà a rischio tutta la squadra e tutto ciò che la Federazione rappresenta.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana. Nel frattempo vi auguriamo di vivere tante nuove emozioni in sala e di godervi appieno questi caldi giorni estivi. Buon Cinema a tutti!

RENZO ARBORE al FESTIVAL TRASTEVERE GIOVEDì 21 LUGLIO

Ricevo e volentieri pubblico

image001 (1)Continuano i grandi ospiti al Festival Trastevere. Giovedì 21 Luglio sarà la prima volta di RENZO ARBORE in Piazza San Cosimato. Presenterà Il Pap’occhio  da lui scritto e diretto nel 1980 con Roberto Benigni, Diego Abatantuono, Andy Luotto, Isabella Rosellini, irriverente commedia sequestrata dalla censura quando uscì.

Renzo Arbore, artista da sempre eclettico e sperimentale, con Il Pap’occhio esordisce alla regia con una commedia surreale in cui si diverte a mescolare citazioni artistiche, letterali e cinematografiche, con personaggi televisivi popolari. Attraverso una satira scanzonata e leggera su politica, religione, cultura massificata e media mette in luce i limiti dell’Italia perbenista fino a  minare alle fondamenta un tabù dell’Italia democristiana: la Chiesa. Non a caso, il film è stato sequestrato con l’accusa di vilipendio alla religione.

Rivedere il film sul grande schermo di Piazza San Cosimato alla sua presenza sarà occasione per far conoscere questo grande artista ai giovanissimi, troppo piccoli per età anagrafica per aver vissuto la rivoluzione dello spettacolo portata da Arbore e i suoi indimenticabili Quelli della notte.

Preoccupato per il crescere dei buddisti e per il cedere della gioventù alle discoteche e alla droga, il Papa, tra gli esercizi ginnici e le lezioni private di lingua italiana, decide di dare l’avvio alla televisione vaticana con uno spettacolo leggero in mondovisione. La regia è affidata a Martin Scorsese e l’allestimento dello spettacolo a Renzo Arbore e alla sua compagnia. Questi accetta e, assicuratosi l’appoggio di Roberto Benigni col quale da un po’ è in rotta, trasferisce in Vaticano tutta la sua abituale troupe…

Il Festival Trastevere Rione del Cinema, tra retrospettive su Xavier Dolan, classici Disney,  partite dell’Italia ed il tributo a Sergio Leone sulla Scalea del Tamburino supera i partecipanti totali della scorsa edizione con 50.000 persone in 50 giorni, due maxi schermi ed ospiti d’eccezione come Roberto Benigni, Ennio Morricone, Carlo Verdone, Ferzan Özpetek, Dario Argento, Paolo Virzì, Stefania Sandrelli,Valerio Mastandrea, Paolo Sorrentino, Toni Servillo. Per chiuder il 1 agosto con Daniele Vicari e Silvia Scola che presenteranno Ballando ballando di Ettore Scola.

NICK CAVE torna al cinema con ONE MORE TIME WITH FEELING di ANDREW DOMINIK

Ricevo e volentieri pubblico

Nick Cave_ONE MORE TIME WITH FEELINGIl regista de L’assassinio di Jesse James porta sul grande schermo, solo il 27 e 28 settembre, il film-performance su 

Skeleton Tree,

il nuovo album di una delle icone rock del pianeta

Arriva nelle sale italiane il film che accompagnerà l’uscita del nuovo album di Nick Cave and the Bad SeedsSkeleton Tree. A quattro anni da Cogan – Killing Them SoftlyAndrew Dominik, il regista di Chopper e L’Assassino di Jesse James, torna infatti dietro la macchina da presa per raccontare la nascita del nuovo disco di Cave, il primo dopo il drammatico lutto che ha colpito l’artista lo scorso anno con la morte del figlio quindicenne.

One More Time With Feeling, che sarà nei cinema italiani il 27 e 28 settembre (elenco delle sale a breve su http://www.nexodigital.it) è prima di tutto un film-performance nel quale Nick Cave & The Bad Seeds interpretano per la prima volta le canzoni di Skeleton Tree. Lo stile fotografico del film – girato in bianco e nero, a colori e in 3D- riflette l’intimità e l’austerità dell’album, testimonianza cruda e fragile di un artista che tenta di trovare la sua strada attraverso l’oscurità. Performance live delle nuove canzoni si intrecciano a interviste e riprese di Dominik, accompagnate dalla narrazione intermittente e da improvvisazioni e riflessioni estemporanee di Cave che creano un’esperienza coinvolgente, intensa ed elegante. L’album di Nick Cave & the Bad Seeds verrà rilasciato a mezzanotte del 9 Settembre 2016: il cinema sarà così il luogo d’eccellenza in cui ascoltare e sperimentare le nuove canzoni dell’artista australiano.

Il progetto segna il ritorno di Cave sugli schermi cinematografici dopo il documentario di due anni fa, 20.000 giorni sulla terra di Iain Forsyth e Jane Pollard, che ha incassato oltre 4 milioni di dollari a livello globale. Skeleton Tree ha iniziato invece il suo viaggio nella seconda metà del 2014 ai Retreat Studios di Brighton, sessions aggiuntive sono state realizzate ai La Frette Studios in Francia nell’autunno del 2015. L’album è stato infine mixato agli AIR Studios di Londra a inizio 2016.

Sceneggiatore e regista neozelandese, Andrew Dominik ha studiato alla Swinburne Film School esordendo nel mondo della televisione con spot pubblicitari e video musicali. Nel 2000 si è cimentato nel ruolo di regista con Chopper -basato sulla vita del criminale australiano Mark Brandon Read “Chopper”- che vedeva tra i suoi protagonisti Eric Bana, Brad Pitt e Casey Affleck. Qualche anno dopo è stato il momento di L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford. Prodotto da Ridley Scott e da Brad Pitt, che nel film interpreta il fuorilegge Jesse James, il film presenta una suggestiva colonna sonora firmata da Nick Cave e Warren Ellis. Nel 2012 esce Cogan – Killing Them Softly con Brad Pitt, Richard Jenkins, James Gandolfini e Ray Liotta.

One More Time With Feeling di Andrew Dominik è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY, Rockol.it e MYmovies.it.