ALTIN IN CITTA’ di Fabio Del Greco – imperdibile appuntamento con il Cinema Indipendente

locandina-orizzontale1-altin-in-the-cityGrandi novità in arrivo sul grande schermo, nel 2017! Il cinema indipendente – e, nello specifico, quello italiano – come abbiamo avuto modo di vedere, sta ottenendo, negli ultimi anni, sempre maggiori consensi da parte di pubblico e critica, oltre a grandi riconoscimenti nell’ambito di festival italiani ed internazionali. E, a quanto pare, anche la distribuzione sta dedicando uno spazio maggiore ad un certo tipo di cinema. Per l’anno nuovo, ad esempio, è prevista l’uscita di Altin in città, ultimo lungometraggio diretto da Fabio Del Greco – con protagonisti gli attori Rimi Beqiri e Chiara Pavoni – che tratta temi attuali come l’integrazione in un paese straniero, il desiderio di realizzare i propri sogni e la difficoltà a gestire il successo.

Altin è un giovane scrittore di talento che, venuto in Italia dall’Albania, sta per ultimare un libro in cui racconta la propria esperienza di migrante. Scoperto da una talent scout in seguito alla sua partecipazione ad una trasmissione televisiva, il giovane vedrà un altro ragazzo appropriarsi dei diritti del suo libro, in quanto ritenuto maggiormente adatto a diventare un personaggio pubblico. Le cose, però, prenderanno una piega inaspettata.

Una storia, questa qui raccontata, che è anche la storia di molti giovani che sognano il successo, ma che faticano a farsi strada. Una storia come tante, ma messa in scena in modo del tutto personale, con una forte componente onirica e grande potenza visiva, segno che – spesso e volentieri – lavorare da indipendenti ha dalla sua una totale libertà di espressione, oltre alla voglia di scoprire e sperimentare linguaggi nuovi e non convenzionali. E Altin in città è proprio questo: un lungometraggio che non ha paura di mettere in scena il nuovo e che, ci auguriamo, possa trovare un proprio, giusto riconoscimento da parte della distribuzione italiana.

Grande successo per FESTINA LENTE di LUCILLA COLONNA

Francesca Ceci

TITOLO: FESTINA LENTE – AFFRETTATI LENTAMENTE; REGIA: Lucilla Colonna; genere: drammatico, storico; anno: 2016; paese: Italia: cast: Francesca Ceci, Francesco Rossini, Silvia Delfino, Rimi Beqiri; durata: 102′

Pluripremiato in Spagna e negli Stati Uniti al Wild Rose Film Fest, grande successo all’ Ischia Film Festival, al festival internazionale Tracce Cinematografiche di Nettuno ed a Fabriano, Festina lente – Affrettati lentamente, opera prima scritta e diretta da Lucilla Colonna si è rivelata un’operazione particolarmente interessante nel panorama cinematografico attuale.

La storia della poetessa Vittoria Colonna (Francesca Ceci) viene qui ricostruita – in seguito ad una lunga preparazione in merito – focalizzando l’attenzione sul coraggio della protagonista e sulla sua forza interiore nell’affrontare difficoltà nella vita privata e, soprattutto, nel rapportarsi con il potere, con la Chiesa e con le istituzioni. Il tutto messo in scena con suggestive ambientazioni, imponenti costumi ed una colonna sonora di tutto rispetto. Una Vittoria Colonna appassionata e determinata, un personaggio come ce ne vorrebbero tanti, soprattutto al giorno d’oggi.

Diego Bottiglieri, Francesca Ceci e Silvia Delfino“Se si maneggiassero più libri che armi, non si vedrebbero tante stragi, tanti misfatti, tante brutture.”. Così disse il tipografo Aldo Manuzio, citato – anche per questa sua affermazione – in Festina lente. E il concetto da cui prende spunto tutto il film, soprattutto per questo motivo, risulta attuale più che mai. Così come esemplare è il processo da cui è nato tutto il lungometraggio. Nell’ambito di un panorama cinematografico che sembra proporci – per quanto riguarda la grande distribuzione – spesso e volentieri prodotti visti e rivisti, un’operazione come quella di produrre e realizzare un film totalmente indipendente risulta quasi un’impresa eroica, che presuppone anni ed anni di lavoro e non poche difficoltà. Impresa, questa, realizzata durante la produzione di Festina lente, che – a sua volta – si è rivelato un film fortemente sentito e pieno di pathos e che vede la sua regista – Lucilla Colonna, appunto – quasi come un alter ego della protagonista stessa, perseverante, combattiva ed appassionata più che mai.

Francesca Ceci e Filippo GiliPiù e più volte – in particolare negli ultimi anni – si è parlato di cinema indipendente. Un cinema realizzato da giovani autori che, senza importanti case di produzione alle spalle, hanno deciso di dar vita alle loro opere, scegliendo, in compenso, una grande libertà produttiva. Ed è questo un cinema che man mano sta prendendo sempre più piede e che ha visto l’affermarsi di non pochi nomi nel panorama cinematografico. Che sia questo anche il destino dell’esordiente Lucilla Colonna? Staremo a vedere. Nel frattempo, la sua opera prima, Festina lente, ha già conquistato numerosi spettatori nell’ambito di festival italiani ed internazionali. E questa, di certo, non è cosa da poco.

Marina Pavido