TITOLO: FESTINA LENTE – AFFRETTATI LENTAMENTE; REGIA: Lucilla Colonna; genere: drammatico, storico; anno: 2016; paese: Italia: cast: Francesca Ceci, Francesco Rossini, Silvia Delfino, Rimi Beqiri; durata: 102′
Pluripremiato in Spagna e negli Stati Uniti al Wild Rose Film Fest, grande successo all’ Ischia Film Festival, al festival internazionale Tracce Cinematografiche di Nettuno ed a Fabriano, Festina lente – Affrettati lentamente, opera prima scritta e diretta da Lucilla Colonna si è rivelata un’operazione particolarmente interessante nel panorama cinematografico attuale.
La storia della poetessa Vittoria Colonna (Francesca Ceci) viene qui ricostruita – in seguito ad una lunga preparazione in merito – focalizzando l’attenzione sul coraggio della protagonista e sulla sua forza interiore nell’affrontare difficoltà nella vita privata e, soprattutto, nel rapportarsi con il potere, con la Chiesa e con le istituzioni. Il tutto messo in scena con suggestive ambientazioni, imponenti costumi ed una colonna sonora di tutto rispetto. Una Vittoria Colonna appassionata e determinata, un personaggio come ce ne vorrebbero tanti, soprattutto al giorno d’oggi.
“Se si maneggiassero più libri che armi, non si vedrebbero tante stragi, tanti misfatti, tante brutture.”. Così disse il tipografo Aldo Manuzio, citato – anche per questa sua affermazione – in Festina lente. E il concetto da cui prende spunto tutto il film, soprattutto per questo motivo, risulta attuale più che mai. Così come esemplare è il processo da cui è nato tutto il lungometraggio. Nell’ambito di un panorama cinematografico che sembra proporci – per quanto riguarda la grande distribuzione – spesso e volentieri prodotti visti e rivisti, un’operazione come quella di produrre e realizzare un film totalmente indipendente risulta quasi un’impresa eroica, che presuppone anni ed anni di lavoro e non poche difficoltà. Impresa, questa, realizzata durante la produzione di Festina lente, che – a sua volta – si è rivelato un film fortemente sentito e pieno di pathos e che vede la sua regista – Lucilla Colonna, appunto – quasi come un alter ego della protagonista stessa, perseverante, combattiva ed appassionata più che mai.
Più e più volte – in particolare negli ultimi anni – si è parlato di cinema indipendente. Un cinema realizzato da giovani autori che, senza importanti case di produzione alle spalle, hanno deciso di dar vita alle loro opere, scegliendo, in compenso, una grande libertà produttiva. Ed è questo un cinema che man mano sta prendendo sempre più piede e che ha visto l’affermarsi di non pochi nomi nel panorama cinematografico. Che sia questo anche il destino dell’esordiente Lucilla Colonna? Staremo a vedere. Nel frattempo, la sua opera prima, Festina lente, ha già conquistato numerosi spettatori nell’ambito di festival italiani ed internazionali. E questa, di certo, non è cosa da poco.
Marina Pavido