Grande successo per FESTINA LENTE di LUCILLA COLONNA

Francesca Ceci

TITOLO: FESTINA LENTE – AFFRETTATI LENTAMENTE; REGIA: Lucilla Colonna; genere: drammatico, storico; anno: 2016; paese: Italia: cast: Francesca Ceci, Francesco Rossini, Silvia Delfino, Rimi Beqiri; durata: 102′

Pluripremiato in Spagna e negli Stati Uniti al Wild Rose Film Fest, grande successo all’ Ischia Film Festival, al festival internazionale Tracce Cinematografiche di Nettuno ed a Fabriano, Festina lente – Affrettati lentamente, opera prima scritta e diretta da Lucilla Colonna si è rivelata un’operazione particolarmente interessante nel panorama cinematografico attuale.

La storia della poetessa Vittoria Colonna (Francesca Ceci) viene qui ricostruita – in seguito ad una lunga preparazione in merito – focalizzando l’attenzione sul coraggio della protagonista e sulla sua forza interiore nell’affrontare difficoltà nella vita privata e, soprattutto, nel rapportarsi con il potere, con la Chiesa e con le istituzioni. Il tutto messo in scena con suggestive ambientazioni, imponenti costumi ed una colonna sonora di tutto rispetto. Una Vittoria Colonna appassionata e determinata, un personaggio come ce ne vorrebbero tanti, soprattutto al giorno d’oggi.

Diego Bottiglieri, Francesca Ceci e Silvia Delfino“Se si maneggiassero più libri che armi, non si vedrebbero tante stragi, tanti misfatti, tante brutture.”. Così disse il tipografo Aldo Manuzio, citato – anche per questa sua affermazione – in Festina lente. E il concetto da cui prende spunto tutto il film, soprattutto per questo motivo, risulta attuale più che mai. Così come esemplare è il processo da cui è nato tutto il lungometraggio. Nell’ambito di un panorama cinematografico che sembra proporci – per quanto riguarda la grande distribuzione – spesso e volentieri prodotti visti e rivisti, un’operazione come quella di produrre e realizzare un film totalmente indipendente risulta quasi un’impresa eroica, che presuppone anni ed anni di lavoro e non poche difficoltà. Impresa, questa, realizzata durante la produzione di Festina lente, che – a sua volta – si è rivelato un film fortemente sentito e pieno di pathos e che vede la sua regista – Lucilla Colonna, appunto – quasi come un alter ego della protagonista stessa, perseverante, combattiva ed appassionata più che mai.

Francesca Ceci e Filippo GiliPiù e più volte – in particolare negli ultimi anni – si è parlato di cinema indipendente. Un cinema realizzato da giovani autori che, senza importanti case di produzione alle spalle, hanno deciso di dar vita alle loro opere, scegliendo, in compenso, una grande libertà produttiva. Ed è questo un cinema che man mano sta prendendo sempre più piede e che ha visto l’affermarsi di non pochi nomi nel panorama cinematografico. Che sia questo anche il destino dell’esordiente Lucilla Colonna? Staremo a vedere. Nel frattempo, la sua opera prima, Festina lente, ha già conquistato numerosi spettatori nell’ambito di festival italiani ed internazionali. E questa, di certo, non è cosa da poco.

Marina Pavido

GUERRE&PACE FILMFEST – A NETTUNO DAL 25 AL 31 LUGLIO LA QUATTORDICESIMA EDIZIONE

Ricevo e volentieri pubblico

GUERRE&PACE FILMFEST

14a edizione
FORTE SANGALLO di NETTUNO (ROMA)
25 – 31 luglio 2016

Lungometraggi, documentari e presentazioni di libri a ingresso gratuito.
Tema della quattordicesima edizione: “Esodi di guerra”

Lungometraggi, documentari e presentazioni di libri a ingresso gratuito. Tema della quattordicesima edizione: “Esodi di guerra”

Nettuno-Forte-SangalloSi tiene a Nettuno (Roma) dal 25 al 31 luglio 2016– a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il complesso architettonico di Forte Sangallo, la quattrordicesima edizione del Guerre&Pace Filmfest, vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi. Una settimana con proiezioni di lungometraggi, documentari, ma anche mostre, libri – in collaborazione con le principali case editrici. Il tema di questa edizione è: Esodi di guerra”, per raccontare storie di uomini e donne in fuga da esistenze difficili e in cerca di un futuro migliore, ma anche storie di convivenze e integrazione tra le diverse etnie. Un aspetto fondamentale rispetto a guerre e conflitti, oggi è quello che riguarda la gran massa di persone che fuggono da situazioni difficili per riversarsi sull’Europa. Dove non è facile distinguere tra profughi, rifugiati e migranti. Solo dal 2011, sessanta milioni di persone hanno dovuto fuggire dalla guerra e dalla violenza. Il 2015 è stato un anno in cui le tematiche delle migrazioni hanno conquistato la ribalta mediatica per effetto dell’afflusso di persone in fuga da Libia, Siria, Corno d’Africa e da molti altri Paesi in crisi.

Il programma della 7 giorni di festival si apre lunedì 25 luglio alle 20:30 con i saluti al pubblico. Alle ore 21:15 la prima proiezione, della sezione documentari – organizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà – con Fuocoammare,di Gianfranco Rosi, , che ha per oggetto l’isola di Lampedusa e gli sbarchi di migranti che la interessano, vincitore dell’Orso d’oro per il miglior film a Festival di Berlino di quest’anno, candidato a 4 David di Donatello e vincitore del Nastro d’argento speciale per il Documentario. Martedì 26 luglio alle 19:00 la proiezione del documentario Vacanze di guerra, di Alessandro Rossetto: mentre le truppe hitleriane stanno travolgendo Parigi, sei grandi navi della Marina Militare Italiana lasciano la Libia, dirette ad un porto dell’Adriatico settentrionale. A bordo non ci sono soldati, ma bambini, dodici o tredicimila bambini, tutti i figli tra i quattro e i dodici anni di quei contadini che il regime ha convinto pochi mesi prima a mettere radici sulla “quarta sponda” d’Italia. Alle 20:30 la presentazione del libro Il mio nome è un colore, racconto sul valore dell’essere umano ambientato nella prima metà del secolo scorso a Nettuno, realizzato dall’associazione cultrale La Tamerice. Chiude la giornata la proiezione alle ore 21:15 del lungometraggio Dheepan – Una nuova vita, di Jacques Audiard. Mercoledì 27 luglio alle 19:00 il documentario Fratelli d’Italia, di Claudio Giovannesi. Alle ore 20:30 la presentazione del libro Le marocchinate, di Stefania Catallo, alla presenza dell’autrice. Quindi, alle ore 21:15, il lungometraggio Welcome, di Philippe Loiret. Giovedì 28 luglio alle ore 19:00 presenta il documentario Profughi a Cinecittà, di Marco Bertozzi. Alle 20:30, alla presenza dell’autore, presentazione del libroNotturno bizantino, di Luigi De Pascalis. Chiude la serata a partire dalle 21:15 la proiezione del lungometraggioTerraferma, di Emanuele Crialese. Venerdì 29 luglio alle 19:00 proiezione del documentario Albania, il Paese di fronte, diretto a quattro mani da Roland Sejko e Mauro Brescia. Il libro presentato alle 20:30 sarà quindi Lettere al di là del muro, di Stefano Apuzzo, Serena Baldini e Barbara Archetti. Alle 20:30 proiezione del film diretto da Marco Tullio Giordana, Quando sei nato non puoi più nasconderti. Sabato 30 luglio il documentario che apre la giornata è Pasta nera, di Alessandro Piva, alle ore 19:00. Quindi, alle 21:15, il lungometraggio firmato da Ridley Scott, Exodus – Re e Dei. Nell’ultima serata del festival, domenica 31 luglio, saranno proiettati il documentario Dustur, di Marco Santarelli e Il Bel Canto, di Carlo Cotti, omaggio all’Opera realizzato con immagini dell’Archivio Luce da un regista che da anni abita a Nettuno.

Il visual di quest’anno è la foto del fotografo messicano Alfredo Estrella, scattata a Chacamax Community nel Chiapas, in Messico dal titolo “A migrant run for a dream”, concessa al festival.

Patrocinato sin dalle sue prime edizioni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da questa edizione anche dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo e premiato nel 2005 dalla Presidenza della Repubblica per l’alto valore culturale e artistico, GUERRE&PACE FILMFEST è una rassegna unica in Italia a carattere ricorrente e ad ingresso gratuito dedicata al cinema di guerra e di pace. Realizzato con il patrocinio e il contributo di Regione Lazio e Città di Nettuno; con il supporto e la collaborazione di Cinecittà Luce, Comitato Atlantico Italiano, libreria Fahrenheit 451, Pro Loco Nettuno, Trattoria Romolo, Ciprari legnami e prefabbricati srl e con la media partnership di Cinecittà News.

Per maggiori informazioni
www.guerreepacefilmfest.it
organizzazione@guerreepacefilmfest.it
cell. 339 2781522

In arrivo le prime proiezioni italiane di FESTINA LENTE di Lucilla Colonna

Francesca CeciRicevo e volentieri pubblico

Dopo i successi raccolti da Festina lente (Affrettati lentamente) in Spagna e negli Stati Uniti, il lungometraggio sarà finalmente proiettato anche in Italia. Ed è con particolare orgoglio che la produzione annuncia le prime tre date nazionali, perchè tali anteprime si terranno in luoghi la cui rilevanza storica ed artistica ha un nesso importante con la sceneggiatura e le ambientazioni del film. A partire ovviamente dalla première nazionale che avrà luogo nelle Marche lunedì 20 Giugno alle ore 21.30 nella piazza della Cattedrale di Fabriano, dove sono stati girati gli incontri tra la protagonista Vittoria Colonna (Francesca Ceci) e Michelangelo Buonarroti (Filippo Gili). Tutta la giornata sarà dedicata alla Storia della Carta, dal convegno nell’Oratorio della Carità, principale attrattiva rinascimentale di Fabriano, fino all’attesissima anteprima serale: nel film, le scene di fabbricazione della carta sottolineano un processo di rinascita individuale e collettiva.

Silvia DelfinoLa seconda proiezione è prevista nel Lazio, giovedì 23 Giugno alle ore 21.00. Qui lo schermo sarà all’interno del Forte Sangallo di Nettuno, nell’ambito della quinta edizione del festival internazionale Tracce Cinematografiche. Da rimarcare, in questo caso, che il Forte Sangallo stesso e la vicina Torre Astura rientrano tra le principali location utilizzate per le riprese di Festina lente. Dato ancora più significativo, essendo stati tali castelli proprietà della famiglia Colonna all’epoca in cui è ambientata la narrazione.

Francesca Ceci e Filippo GiliL’ultima proiezione per ora in calendario interessa una terza regione: stavolta è di scena la Campania. Difatti la regista Lucilla Colonna e l’attrice Francesca Ceci saranno alla quattordicesima edizione dell’Ischia Film Festival, venerdì 1 Luglio, per la presentazione del lungometraggio prevista alle ore 21.15 dentro le rovine della Cattedrale del Castello Aragonese, dove Vittoria Colonna e Francesco Ferrante D’Avalos (Diego Bottiglieri) realmente si sposarono il 27 Dicembre 1509.

Per info: http://www.facebook.com/filmfestinalente

TRAILER DEL FILM FESTINA LENTE:

https://youtu.be/RXog2VDVWrI

 

GUERRE E PACE FILMFEST – dal 13 al 19 luglio a Nettuno (ROMA)

Ricevo e volentieri pubblico

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GUERRE E PACE FILMFEST
13/19 luglio a Nettuno (Roma)

La tredicesima edizione a ingresso gratuito con lungometraggi, libri e documentari dell’Istituto Luce
per raccontare il tema
Scontro di civiltà?

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Si tiene a Nettuno (Roma) dal 13 al 19 luglio 2015 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il complesso di Forte Sangallo, la tredicesima edizione del Guerre & Pace Filmfest, vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi e la consulenza artistica di Filippo Soldi. Una settimana con proiezioni di lungometraggi, documentari – in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, ma anche, libri – in collaborazione con le principali case editrici e cortometraggi. Il tema di questa edizione è: Scontro di civiltà?. Un tema ampio e molto attuale che consente di realizzare un percorso per raccontare le linee di frattura tra le civiltà, la convivenza tra la cultura Occidentale e quella Islamica.

Fango-e-GloriaL’apertura del festival è dedicata ai 100 anni dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, un evento realizzato in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà con la proiezione, lunedì 13 luglio alle ore 21:00, del film Fango e Gloria di Leonardo Tiberi, con Valentina Corti ed Eugenio Franceschini, che narra le vicende dei milioni di giovani coinvolti in quel tragico evento, utilizzando come simbolo proprio colui che sarà prescelto per rappresentare l’enorme schiera dei caduti anonimi: il Milite Ignoto. Il film ha vinto il Premio speciale Nastri d’Argento Docufilm e Storia 2015.

timbuktuTra gli altri lungometraggi proiettati, Uomini di Dio, di Xavier Beauvois, un monastero in mezzo ai monti del Maghreb, negli anni Novanta. Otto monaci cistercensi francesi vivono serenamente in mezzo alla popolazione musulmana di un vicino villaggio, aiutando le persone con la medicina e dando loro ciò che manca e di cui hanno bisogno. Quindi, il pluripremiato Timbuktu, di Abderrahmane Sissako, ambientato nell’antica città del Mali, ora governata dai fondamentalisti islamici, dove vive pacificamente Kidane, con la moglie Satima, la figlia Toya e il pastore dodicenne Issan. In città, la gente soffre impotente per il regime di terrore imposto dagli jihadisti, determinati a controllare la loro fede… Gli attentati del luglio 2005 nella capitale inglese sono al centro di London River, di Rachid Bouchareb, interpretato da Brenda Blethyn. Il regista Rachid Benhadj ci porta i Profumi di Algeri, con Monica Guerritore, storia di una fotografa algerina che vive in Francia e un giorno riceve una chiamata d’aiuto della madre che la porta a fare ritorno in patria. lone_survivorLa vera storia di quattro Navy Seals impegnati in una missione segreta militare americana in Afghanistan per neutralizzare un gruppo di al-Qaeda è al centro di Lone Survivor, di Peter Berg, con un cast che comprende Mark Wahlberg ed Emile Hirsch. Quindi, domenica 19 luglio, Pitza e datteri, di Fariborz Kamkari, con Giuseppe Battiston, sulla pacifica comunità musulmana di Venezia sfrattata dalla sua moschea da un’avvenente parrucchiera che la trasforma in un salone di bellezza.

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La sezione Documentari realizzata in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà, presenta lavori che raccontano svariati argomenti, dalla storia delle rivolte arabe del 2011, in Terre d’Islam, di Italo Spinelli e Alberto Negri all’immigrazione di Terra di transito, diretto da Paolo Martino che racconta di Rahell, fuggito bambino dall’Iraq per rifugiarsi in Siria, fuggito dalla Siria per unirsi ad alcuni componenti della sua famiglia che vivono in Svezia ed entrato in Italia senza visto né passaporto. Il regista Roland Sejko in Anjia – La nave ritrova, 20 anni dopo, i protagonisti dell’esodo dall’Albania all’Italia del marzo 1991. In Profezia. L’Africa di Pasolini, di Gianni Borgna e Enrico Menduni si racconta di come, dopo Accattone, Pasolini cercò in Africa la genuinità contadina e quella forza rivoluzionaria che invano aveva cercato nel suo Friuli e poi nel sottoproletariato romano. Renato Besana in Italia e Islam – Dalla guerra di Libia a Nassirya descrive le radici lontane del rapporto tra Italia e Islam, dalle annessioni coloniali in Africa orientale alla fine dell’Ottocento e dal conflitto italo-libico fino all’attentato di Nassirya in Iraq. Infine, 9 X 10 Novanta, nove registi, tra cui Costanza Quatriglio e Alice Rohrwacher, chiamati a festeggiare i 90 anni dell’Istituto Luce con 9 piccoli film di 10 minuti, con immagini scelte fra le migliaia di ore di filmati dell’Archivio Luce.

cover_war_landscapes_50x70Ma Guerre&Pace FilmFest vuol dire anche presentazioni di libri: sei sono le presentazioni che si terranno durante il festival sempre alle ore 20:30, prima delle proiezioni dei lungometraggi. Sei libri che raccontano gli scontri di natura ideologica, economica, culturale, religiosa, politica, storica da cui spesso derivano i conflitti. Cosa lega la morte di Carlo Giuliani avvenuta a Genova nel luglio 2001 a quella di Ilaria Alpi in Somalia nel 1994, si chiede Giulio Laurenti nel suo La madre dell’uovo. Ma lo spinoso argomento de La guerra al tempo dei droni, di Gianfranco Bangone. Quindi, le storie vere di tre ragazzi che, negli anni del Fascismo, fronteggiarono le leggi razziali, in Adele, Celeste e Giorgio, realizzato dall’Associazione La Tamerice. Antonio Riccio racconta le Violenze dei Goumiers, memorie traumatiche della Seconda Guerra Mondiale sui monti Aurunci, mentre il giornalista Alfredo Macchi racconta con emozionanti fotografie, in War Landscapes, quindici anni di lavoro giornalistico in zone di conflitto con immagini colme di gente, dolore, urla e frastuono. Infine, domenica 19 luglio, Bruno Ballardini racconta in Isis Il marketing dell’Apocalisse quanto si sia spostato sui media il terreno di scontro principale di ogni conflitto.


Il Guerre & Pace FilmFest è un’iniziativa realizzata con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri; con il patrocinio e contributo della Regione Lazio e della Città di Nettuno; con il supporto e la collaborazione di Luce Cinecittà, Comitato Atlantico Italiano, Università Civica di Nettuno Andrea Sacchi, Pro Loco Nettuno e Libreria Fahrenheit 451; la partnership di Nero Digitale, Ciprari Legnami&Prefabbricati S.r.l. e Trattoria Romolo e la media partnership di Cinecittà News.

Per maggiori informazioni
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XIII GUERRA & PACE FILMFEST – dal 13 al 19 luglio a Nettuno (ROMA)

Ricevo e volentieri pubblico

GUERRE&PACE FILMFEST – 13/19 LUGLIO A NETTUNO (ROMA)


guerra e pace logoSi tiene a Nettuno (Roma) dal
13 al 19 luglio 2015 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il complesso di Forte Sangallo, la tredicesima edizione del Guerre & Pace Filmfest, vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi. Una settimana con proiezioni di lungometraggi, documentari – in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, ma anche mostre, libri – in collaborazione con le principali case editrici e cortometraggi. Il tema di questa edizione è: Scontro di civiltà?. Un tema ampio e molto attuale che consente di realizzare un percorso per raccontare le linee di frattura tra le civiltà, la convivenza tra la cultura Occidentale e quella Islamica. Tra i film presentati Fango e gloria, di Leonardi Tiberi, sulla Prima Guerra Mondiale, il film africano Timbuktu, di Abderrahmane Sissako e la commedia Pitza e datteri, di Fariborz Kamkari, mentre tra i libri si segnalano le presentazioni di La guerra al tempo dei droni, di Gianfranco Bangone e Isis – Il marketing dell’Apocalissse, di Bruno Ballardini. Tra i documentari spazio a Profezia, L’Africa di Pasolini, diretto da Gianni Borgna e Enrico Menduni e Italia e Islam – Dalla guerra di Libia a Nassirya, di Renato Besana.

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XII GUERRA & PACE FILM FEST dal 21 al 27 luglio a Forte Sangallo di Nettuno (ROMA)

Ricevo e volentieri pubblico

banner_guerre_pacefilmfest_2014GUERRE & PACE FILMFEST
XII edizione
Forte Sangallo
di Nettuno (Roma) – 21 / 27 luglio 2014

Vetrina unica per il cinema di genere bellico
con lungometraggi, documentari, una mostra fotografica e presentazioni di libri
Tema della dodicesima edizione: Le guerre dei diritti

manifesto_gepSi tiene a Nettuno (Roma) dal 21 al 27 luglio 2014 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il complesso di Forte Sangallo, la dodicesima edizione del Guerre & Pace Filmfest, vetrina unica per il cinema di genere bellico, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi. Una settimana dedicata al cinema di guerra e di pace con proiezioni di lungometraggi e documentari (in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà), la presentazione di libri,  una mostra fotografica sui temi della guerra e della pace.

il venditore di medicineApertura del festival, lunedì 21 luglio con un omaggio ai 90 anni dell’Istituto Luce e a seguire la proiezione del lungometraggio Il venditore di medicine, di Antonio Morabito, interpretato da Claudio Santamaria, Isabella Ferrari e Marco Travaglio. La storia di Bruno, informatore medico per un’importante azienda farmaceutica, il cui lavoro è in sostanza vendere medicinali. E, in linea con la strategia commerciale dell’azienda, li piazza come si piazzerebbe qualsiasi altro prodotto. Il risultato numerico è ciò che conta. E non importa se per conseguirlo si compra, si corrompe, si ricatta…

diaz2Quella di quest’anno, sarà un’edizione dedicata a Le guerre dei diritti e trai lungometraggi presentati, due storie basate su fatti realmente accaduti, Diaz – Don’t clean up this blood, di Daniele Vicari, incentrato sulla violenta irruzione della polizia nella Scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001 e Philomena, diStephen Frears, la storia di una madre che per tutta la vita cerca suo figlio. Era il 1952, in Irlanda: le suore del convento dove la giovane era stata mandata dopo la scoperta della sua gravidanza, decidono che per il bene del bambino e della madre è giusto affidare il piccolo ad una coppia regolarmente sposata. La giovane deve rinunciare al figlio di soli tre anni.

suicidio_italia_di_filippo_soldiA raccontare un’altra “guerra” che sta avvenendo in Italia, il documentario di Filippo Soldi, rifiutato dalle televisioni italiane, Suicidio Italia – Storie di estrema dignità. Un viaggio in un’Italia che sembra essere stata devastata da una guerra. A parlare sono vedove e figli che hanno perso i genitori. Ma la guerra non è quella di sempre, non ci sono stati bombardamenti, non ci sono state esplosioni o stragi. Ci sono state decisioni politiche, ci sono stati movimenti finanziari, spostamenti di capitali. Queste azioni, che spesso sono state compiute con un semplice click su un computer, hanno determinato la vita e la morte di cittadini inconsapevoli e inermi. A volte portandoli al suicidio.

La sezione documentari, realizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà sarà dedicata ai 100 anni della Grande Guerra. 2014: sono passati cento anni da quel fatidico 1914 che vide l’inizio di uno degli eventi bellici più devastanti della storia dell’umanità: la Prima Guerra Mondiale. Grande per il numero di morti, grande per il numero di paesi coinvolti. Grande, per noi, forse anche per l’assurdità delle motivazioni che portarono a questo massacro inaudito. Si parte con la proiezione de La Grande Guerra, di Nicola Caracciolo,documentario che indaga e fa rivivere, con l’ausilio di documenti filmici spesso inediti, gli episodi che hanno portato allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Quindi, Gloria – La Grande Guerra, di  Roberto Omegna, uno straordinario documento d’epoca: nel 1934 l’Istituto Luce produsse questo film che aveva lo scopo di raccontare la Grande Guerra attraverso filmati di repertorio e con una narrazione di forte impatto emotivo. Sempre lo stesso Istituto Luce, nel 2011 ne ha curato la ri-masterizzazione e il restauro, rendendolo disponibile anche per il pubblico di oggi. Uno degli episodi più straordinari della Guerra avvenne sulle Dolomiti per il controllo del monte Lagazuoi, raccontato in Explosive War – La montagna che esplode, di  Marco Rosi, mentre in Scemi di guerra – La follia nelle trincee, il regista Enrico Verra racconta l’enorme diffusione della malattia mentale tra i combattenti della Grande Guerra. Quindi, Il Milite Ignoto, diretto da Leonardo Tiberi racconta di quando nell’estate del 1921 l’Italia decise di onorare i caduti della Grande Guerra scegliendo a simbolo i resti di un combattente che non è stato possibile identificare. Il francese Jean-François Delassus racconta quindi in 14-18 Amore e furore  ilracconto agghiacciante di quattro anni d’inferno nelle trincee dello sterminato fronte della Grande Guerra.

Oltre al cinema, anche la sezione dedicata alla letteratura sarà declinata a Le guerre dei diritti, con presentazioni di libri e incontri gli autori, da Giuliana Sgrena che presenterà Rivoluzioni violate – Primavera laica, voto islamista (Il Saggiatore), nel quale la giornalista indaga le ragioni alla base dell’ascesa islamista e raccoglie le voci delle donne che intendono opporsi a una deriva teocratica che limiterebbe drasticamente le loro libertà. Quindi, Nina e i diritti delle donne (Sinnos Editrice), di Cecilia D’Elia, illustrato dai disegni di Rachele Lo Piano, il racconto delle conquiste dei diritti delle donne nel lavoro, fatto dalla voce della protagonista attraverso la rievocazione della storia della sua famiglia. Sarà anche presentato il volume La tortura del silenzio – Storia di Marius Oprea cacciatore dei criminali di regime (Edizioni San Paolo), di Guido Barella, la storia di Marius Oprea, dissidente all’epoca di Ceausescu. Oggi è una sorta di archeologo che riporta alla memoria le tante, troppe terribili storie della Romania di quegli anni. Quindi, l’ex ministro Cècile Kyenge presenterà il suo Ho sognato una strada (Piemme), un libro che è anche il manifesto di un’attività politica incentrata sulla battaglia per i diritti umani; un libro che smonta le argomentazioni di chi si oppone all’acquisizione di diritti da parte di chi non ne ha e che si compone di storie talvolta drammatiche di dignità negata e calpestata, ma anche storie d’integrazione riuscita.

Altra iniziativa della rassegna, la mostra La luce della natura, del fotografo Massimo Margagnoni, immagini in bianco e nero scelte per ricordare, grazie alla bellezza dei paesaggi, il grande valore del nostro ambiente e il diritto di tutti a che questo ambiente sia oggetto di grande rispetto e considerazione. Le fotografie di Margagnoni hanno vinto numerosi premi nei più importanti concorsi internazionali di fotografia contemporanea, sono state esposte al Museum of Fine Art di Las Vegas, in varie gallerie d’arte a New York e sono state pubblicate su National Geographic Usa e Italia, nonché in libri e riviste in vari paesi.

La XII edizione di Guerre & Pace Filmfest è resa possibile grazie al patrocinio e contributo di Regione Lazio; Città di Nettuno e la sua Amministrazione Comunale; al supporto e alla collaborazione di Istituto Luce Cinecittà; Comitato Atlantico Italiano; libreria Fahrenheit 451 di Nettuno; Università Civica di Nettuno “Andrea Sacchi”; Pro Loco di Nettuno; ai partner Nero Digitale; Trattoria Romolo; Ciprari Legnami; al partner tecnico ALittleBIT Studio; al media partner Four Magazine.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

Per informazioni:
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