LA RECENSIONE – PICCOLI CRIMINI CONIUGALI di Alex Infascelli

piccolicriminiconiugali01TITOLO: PICCOLI CRIMINI CONIUGALI; REGIA: Alex Infascelli; genere: commedia; anno: 2017; paese: Italia; cast: Sergio Castellitto, Margherita Buy; durata: 85′

Nelle sale italiane dal 6 aprile, Piccoli crimini coniugali è l’ultimo lungometraggio diretto da Alex Infascelli, tratto dall’omonimo romanzo bestseller di Eric-Emmanuel Schmitt.

Una macchina, in carrellata a seguire, cammina per la strada. Al suo interno si intravedono una testa bionda di donna – capelli lunghi e fluenti – e la testa incerottata di un uomo. Chi saranno mai i due personaggi? Il mistero sarà presto svelato, nel momento in cui l’uomo e la donna entrano in un elegante appartamento e scopriamo che, dopo molti anni di matrimonio, l’uomo, a causa di un non bene identificato incidente domestico, ha perso la memoria e non sa più chi sia né da dove venga. Ma questo è solo l’inizio.

piccolicriminiconiugali03Bisogna ammetterlo: il fatto che Infascelli sia specializzato in videoclip e sia egli stesso un compositore fa la differenza. Fin dai primi fotogrammi, infatti, una musica essenziale, a metà strada tra il drammatico e lo scherzoso – con una buona dose di tensione – ci preannuncia ciò che andrà ad accadere una volta che si entrerà nel vivo della vicenda. E la cosa sembra indubbiamente reggere fin da subito, grazie a quel senso dell’assurdo e di spaesamento che viene dato al lungometraggio: ci troviamo davanti ad una coppia stanca, talmente stanca da non avere voglia neanche di chiedersi chi sia diventato il partner e da riversare su di lui le proprie paure e le proprie frustrazioni. L’uomo e la donna sullo schermo non sono, di fatto, nient’altro che stereotipi di personaggi dell’alta borghesia che non hanno più nulla da dirsi e che trovano nella violenza un mero antidoto contro la noia e contro il senso di vuoto che ha ormai pervaso le loro vite. Nulla di nuovo, vero? Nulla di nuovo, senza dubbio. Eppure, soprattutto nella prima parte, i due personaggi (interpretati da una Margherita Buy ed un Sergio Castellitto in splendida forma) funzionano, credibili e ricchi di sfaccettature come sono. Il problema di fondo sta, in realtà, nello script in sé: troppo prevedibile, fondamentali snodi narrativi collocati troppo presto in sceneggiatura, finale tirato troppo per le lunghe, storia vista e rivista. E chi più ne ha più ne metta.

cpicc2676Eppure, nonostante tutto, il lungometraggio di Infascelli sembra tutto sommato funzionare. Sarà che, in questo caso, il merito è proprio della regia – che, passi la frase fatta, qui “vale più di mille parole”, con tutti i giochi di riflessi, di luci e di ombre, con inquadrature sghembe, con angusti corridoi e trombe delle scale da far venire il capogiro – sarà che i due attori protagonisti reggono bene tutta la durata (eccessiva?) del film, fatto sta che Piccoli crimini coniugali di certo si distingue dall’imbarazzante caterva di commedie inutili e pretenziose che continuano ad arrivare copiose sul grande schermo. E poi, non dimentichiamolo, fino ad ora, a quanto pare, solo Infascelli – insieme a pochi altri “eroi” – è riuscito, finalmente, a valorizzare il talento di un’interprete come Margherita Buy, senza relegarla al solito ruolo che sembra (tristemente) destinata ad interpretare, da ormai molti anni a questa parte, in qualsiasi film le capiti di lavorare. Dai a Cesare quel che è di Cesare.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

34° TORINO FILM FESTIVAL – A LULLABY TO THE SORROWFUL MISTERY di Lav Diaz

lav_diaz-a_lullaby_to_a_sorrowfully_mystery-2TITOLO: A LULLABY TO THE SORROWFUL MISTERY; REGIA: Lav Diaz; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Filippine; cast: Hazel Orencio, Alessandra De Rossi, Bernardo Bernardo; durata: 480′

Presentato in anteprima alla Berlinale 2016 e – per la prima volta sugli schermi italiani – al 34° Torino Film Festival, nella sezione Festa mobile, A lullaby to the sorrowful mistery è il penultimo lavoro del regista filippino Lav Diaz – prima di The woman who left, vincitore del Leone d’Oro alla 73° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia – che racconta una porzione della storia delle Filippine, ossia la rivoluzione che ha avuto luogo tra il 1896 ed il 1897 contro l’occupazione spagnola.

Sullo sfondo della Rivoluzione Filippina si incrociano tante storie: quella di Gregoria de Jesus, alla disperata ricerca del corpo di suo marito Andres Bonifacio – uno dei padri della rivoluzione – catturato ed ucciso dai nemici, quella di Isagani e Simoun, impegnati in un lungo viaggio al fine di salvare la vita di quest’ultimo, vittima di un attentato per aver tradito il proprio paese schierandosi dalla parte degli spagnoli e, infine, il mito intorno alla figura mitologica dell’eroe nazionale Bernardo Carpio.

Da sempre attento alla storia del proprio paese, Lav Diaz ha dato vita, qui, ad un prodotto che vede un fortunato mescolarsi di generi: dalla storia, appunto, alla letteratura, fino alla mitologia vera e propria, che, soprattutto nell’ultima parte del lungometraggio, assume un ruolo sempre più importante. Pur tenendo presente la curatissima fotografia in un contrastato bianco e nero, insieme ad un uso copioso di camera fissa e lunghi piani sequenza che solo di rado vedono movimenti di macchina appena accennati, A lullaby to the sorrowful mistery non si differenzia dal resto della filmografia di Diaz solo per la commistione di generi presente, bensì anche – e soprattutto – per la forte componente narrativa – che prende il sopravvento sulla componente contemplativa, importante caratteristica della poetica dell’autore – e per i fitti dialoghi, presenti soprattutto nella prima parte dell’opera. Prima parte in cui i fatti storici vengono messi in primo piano e che funge quasi da “pretesto” per dare il via a ciò che accade dopo, quando la pellicola assume toni decisamente più “familiari” per il regista, che – a sua volta – decide, qui, di mostrarci le lunghe peregrinazioni dei protagonisti delle storie raccontateci, senza disdegnare elementi provenienti direttamente dalla mitologia filippina, che, di quando in quando, fanno capolino ed interagiscono con gli altri personaggi. Ulteriore figura che, nelle ultime ore, assume un ruolo fondamentale è il bosco, teatro dei lunghi viaggi dei protagonisti, testimone silenzioso delle loro sofferenze e, soprattutto, padre premuroso e protettivo che, con sguardo benevolo, segue il cammino dei propri figli.

Pur dando il proprio meglio nelle ultime due ore – in cui assistiamo ad un vero e proprio crescendo fino ad arrivare al sublime vero e proprio, A lullaby to the sorrowful mistery parte – forse per il grande numero di avvenimenti storici esposti – quasi in sordina, pur presentando dei momenti memorabili, come, ad esempio, quando viene organizzata una delle prime proiezioni cinematografiche nelle Filippine (subito dopo l’invenzione del cinematografo da parte dei fratelli Lumiére), o quando – in mezzo alla miriade di corpi di rivoluzionari massacrati – vediamo una delle protagoniste cantare, disperata, una triste litania.

È un grido di rabbia, quello che Lav Diaz ha qui messo in scena. Un grido di rabbia nei confronti di una ferita ancora aperta, ma che, tuttavia, non ha del tutto ucciso la speranza in un futuro migliore e, soprattutto, nei giovani, ai quali lo stesso Diaz si rivolge direttamente attraverso le parole del personaggio di padre Florentino, nella sua conversazione finale con il nipote Isagani.

In poche parole, un messaggio di speranza al termine di una visione, in seguito alla quale – come sempre accade con le opere di Lav Diaz – noi stessi ci sentiamo cambiati e, indubbiamente, arricchiti.

VOTO: 9/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE DI MARINA – QUANDO HAI 17 ANNI di André Techiné

01-1TITOLO: QUANDO HAI 17 ANNI; REGIA: André Techiné; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Francia; cast: Sandrine Kiberlain, Kacey Mottet Klein, Corentin FIla; durata: 114′

Nelle sale italiane dal 6 ottobre, Quando hai 17 anni è l’ultimo lungometraggio diretto dall’apprezzato regista francese André Techiné, per la sceneggiatura di Céline Sciamma.

Damien e Tom vivono in un piccolo villaggio montano della Francia del sud. I due ragazzi frequentano la stessa classe, eppure tra di loro c’è sempre stato un rapporto conflittuale, dal momento che sono spesso arrivati addirittura a picchiarsi. Le cose si complicheranno nel momento in cui Tom verrà invitato da Marianne (madre di Damien) a vivere per un periodo da loro, dal momento che la madre del ragazzo sta per avere un bambino.

immagine_quando-hai-17-anni_69251André Techiné, si sa, è sempre stato un maestro nel raccontare l’adolescenza. Anche in questa sua ultima opera, infatti, egli descrive l’età probabilmente più difficile concentrandosi su un tema complesso come quello della scoperta della propria omosessualità. E, come sempre, riesce a mettere in scena la vicenda con grazie e delicatezza, senza presunzione o irruenza alcune. Il rapporto tra i due ragazzi viene descritto in modo accurato e stratificato, senza lasciar intuire, inizialmente, i veri sentimenti dei due. Si tratta di una storia dura e tenera allo stesso tempo, che – sia per la scrittura che per la messa in scena – riesce fin da subito a creare un forte legame con il pubblico. Pur essendo un tema, questo, più e più volte trattato (basti pensare – se vogliamo concentrarci esclusivamente su quanto è stato prodotto di recente – all’islandese Heartstone, presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Giornate degli autori), Techiné è stato in grado di creare un’opera unica nel suo genere e dotata di una propria, marcata identità.

Il paesaggio montano, inoltre, è trattato alla stregua di un ulteriore personaggio. Le mille difficoltà che la vita in un posto del genere comporta è, di fatto, perfettamente in linea con le battaglie interiori dei due protagonisti. Senza dimenticare le suggestive inquadrature delle montagne prese dal basso o il bellissimo panorama, nella scena in cui Marianne e Tom fanno un’escursione insieme.

quand_on_a_17_ansL’unica pecca di questo lavoro di Techiné è, forse, una scarsa indagine psicologica per quanto riguarda il personaggio di Damien. Al di là del suo amore inizialmente non corrisposto, poca attenzione viene posta al suo rapporto con i genitori, in particolare alla sua reazione alla morte del padre e a quella tipica rabbia adolescenziale che situazioni del genere fanno affiorare. Ma che qui manca quasi del tutto.

Ultima considerazione: Sandrine Kiberlain – nel ruolo di Marianne – ci ha regalato semplicemente un’ulteriore conferma del suo talento poliedrico. Ogni volta è sempre un piacere osservarla sul grande schermo.

Una storia tenera. Una storia semplice e complessa allo stesso tempo. Questo è Quando hai 17 anni. In poche parole, un film che riesce a colpire nel segno e che non verrà dimenticato così presto.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

LA MAGIA DISNEY PROTAGONISTA AL GIFFONI EXPERIENCE

Ricevo e volentieri pubblico

LA MAGIA DISNEY PROTAGONISTA

AL GIFFONI EXPERIENCE

Ant-Man, il nuovo capitolo dell’Universo Cinematografico Marvel,

apre la 45^ edizione con una proiezione speciale in 3D.

 

Il 18 Luglio arrivano le Emozioni dell’attesissimo film DisneyŸPixar Inside Out

con Lodovica Comello, coach di Gioia per il Web Talent Show.

 

Il 20 luglio sarà la volta dei canali TV Disney con la nuova serie record di ascolti

tutta italiana Alex & Co. in compagnia del protagonista Leonardo Cecchi (Alex),

Federico Russo (Sam) e Debora Villa (Nina).

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla community online di Disney Channel.

 

A seguire la grande anteprima del primo episodio della nuova stagione Star Wars Rebels dove sarà possibile incontrare e farsi fotografare in compagnia dei figuranti (i mitici stormtroopers) della 501st Italica Garrison il gruppo italiano di costuming Star Wars autorizzato da Lucasfilm.

 

Per i più piccoli la novità dell’anno Disney Junior li porterà nello spazio con Miles dal Futuro.


Marvel's Ant-Man Scott Lang/Ant-Man (Paul Rudd) Photo Credit: Zade Rosenthal © Marvel 2014

Marvel’s Ant-Man
Scott Lang/Ant-Man (Paul Rudd)
Photo Credit: Zade Rosenthal
© Marvel 2014

Milano, 1 luglio 2015Ant-Man, il nuovo capitolo dell’Universo Cinematografico Marvel, aprirà la 45^ edizione del Giffoni Experience con una proiezione speciale in 3D.

Venerdì 17 luglio il film inizierà alle ore 20:00: ad accogliere i giovani spettatori della Cittadella vi sarà Ant- Man disponibile per meet & greet e selfie.

Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, Ant-Man porta per la prima volta sul grande schermo uno dei personaggi originali più noti dei Marvel Comics apparso fin dalle origini nel gruppo degli Avengers.

Dotato della strabiliante capacità di rimpicciolirsi e al contempo accrescere la propria forza, il ladro provetto Scott Lang (Paul Rudd) dovrà ricorrere alle sue doti eroiche per aiutare il proprio mentore Dr. Hank Pym (interpretao dal premio Oscar® Michael Douglas) a proteggere il suo spettacolare costume di Ant-Man da nuove, terribili minacce. Esposti a ostacoli apparentemente insormontabili, Pym e Lang dovranno pianificare un colpo che salverà il mondo.

Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, insieme ai produttori esecutivi Louis D’Esposito, Alan Fine, Victoria Alonso, Michael Grillo,Edgar Wright e Stan Lee, il film Marvel Ant-Man presenta Paul Rudd nei panni di Scott Lang alias Ant-Man, Michael Douglas nel ruolo di Hank Pym, Evangeline Lilly nella parte di Hope Van Dyne, Corey Stoll nel ruolo di Darren Cross alias il Calabrone, Bobby Cannavale nei panni di Paxton, Michael Peña nella parte di Luis, Judy Greer nel ruolo di Maggie, Tip “Ti” Harris in quello di Dave, David Dastmalchian nella parte di Kurt, Wood Harris in quella di Gale e Jordi Mollà nei panni di Castillo.

Ant-Man uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 12 Agosto.

INSIDE OUT

INSIDE OUT

Il giorno dopo, sabato 18 luglio alle 20 e alle 22, saranno protagoniste le Emozioni con la proiezione speciale di Inside Out, il nuovo film d’animazione Disney·Pixar, nelle sale italiane dal 16 settembre. Diretto dal regista premio Oscar® Pete Docter (Monsters & Co., Up) il film trasporterà il pubblico del Giffoni Experience in un viaggio nella mente umana alla scoperta delle emozioni: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto. Sul carpet del Festival, prima della proiezione, sarà presente Lodovica Comello, uno dei cinque coach del Web Talent Show, il grande concorso ispirato ai divertenti personaggi del film.

Fino al 23 agosto, infatti, basterà caricare una propria foto o video sul sito www.emozionicercasi.it per diventare la voce dell’Emozione che più rappresenta il proprio carattere, la propria identità e la propria personalità. Al termine, una giuria qualificata selezionerà 5 vincitori che, coadiuvati da 5 coach molto speciali (oltre a Lodovica Comello, Dexter, Tess Masazza, Diana Del Bufalo, Frank Matano), potranno reinterpretare una scena del film, essere invitati all’anteprima nazionale del film e ricevere prodotti esclusivi Disney Store.

Per promouovere l’iniziativa speciale del web talent show, Disney Italia ha organizzato anche il Photobooth Tour grazie al quale è possibile immortalare, con una foto, le proprie espressioni legate alle diverse emozioni e candidarsi per partecipare al concorso ‘INSIDE OUT EmozioniCercasi – Web Talent Show’.

 

Il photobooth potrà stampare, in tempo reale, le proprie foto oppure, a seconda dell’opzione scelta, potrà incorniciare la stessa con il colore dell’emozione prescelta ed inviarla all’email segnalata. Inoltre, la medesima foto, potrà partecipare al concorso, essere condivisa sui social network o diventare oggetto di GIF animate.

Il Photobooth Tour, dopo Riccione (1-3 Luglio) e Rimini (4-6 Luglio), arriverà anche al Giffoni International Film Festival (18 e 19 Luglio).

OLYMPUS - Fossati FotoStudio

OLYMPUS – Fossati FotoStudio

Lunedì 20 luglio sarà la volta dei canali TV Disney! Alle 16:00 il pubblico sarà travolto dall’allegria e dalla musica della nuova serie TV italiana record di ascolti dell’anno su Disney Channel Alex & Co., con un esclusivo Meet & Greet in compagnia del protagonista Leonardo Cecchi (Alex), Federico Russo (Sam) e la simpaticissima Debora Villa (Nina la custode della scuola).

L’evento sarà inoltre trasmesso in diretta streaming sulla community online di Disney Channel.

Alex & Co. racconta le peripezie quotidiane e scolastiche di un gruppo di amici alle prese con il primo anno di liceo: Alex, il protagonista, ragazzo intelligente, coraggioso e vivace, e dei suoi amici d’infanzia Nicole, sensibile e segretamente innamorata di lui, e dello sportivo Christian. Fin da subito entrano a far parte del gruppo lo studioso Sam ed Emma, bella ma con un piccolo segreto. I ragazzi presto si troveranno a fronteggiare un preside particolarmente severo e compagni di classe poco simpatici, ma non mancheranno a incoraggiarli il professor Belli e Nina, la custode della scuola, con la travolgente simpatia di Debora Villa.

Subito dopo, alle 17:00, tutti pronti per scoprire insieme la seconda stagione di Star Wars Rebels e avere l’opportunità di incontrare e farsi fotografare in compagnia dei figuranti (i mitici stormtroopers) della 501st Italica Garrison, il gruppo italiano di costuming Star Wars autorizzato da Lucasfilm.

La serie animata firmata LucasFilm, ambientata fra il III e il IV episodio della saga di Star Wars, racconta la storia dell’assortito e brillante team della nave stellare Ghost sempre pronto ad affrontare le minacce dei nuovi cattivi. Nella seconda stagione, che andrà in onda su Disney XD il prossimo autunno, faranno capolino nella serie anche i personaggi preferiti dai fan della saga, come Darth Vader e Ahsoka Tano.

E per finire alle 19:00 si parte per incredibili avventure galattiche della nuova serie di Disney Junior Miles dal Futuro.

La serie arricchita da curiosità scientifiche, porta nello spazio i piccoli telespettatori insieme al giovane Miles Callisto e la sua incredibile famiglia, inviati speciali dell’Autorità di Transito di Futurolandia. La serie animata, realizzata con la preziosa consulenza della Space Tourism Society, di Google e della NASA, porterà il giovane pubblico del Giffoni Film Festival in un viaggio fantascientifico alla scoperta di nuove galassie abitate da strani esseri alieni, veicoli futuristici e sofisticati strumenti tecnologici, soddisfacendo la naturale curiosità dei ragazzi rispetto ai misteri dello spazio.

Per tutto il pubblico della manifestazione, saranno inoltre proiettati i corti Disney Topolino, cortometraggi d’animazione arricchiti da un nuovo stile grafico accattivante e divertente dedicati a Topolino e al mondo dei Topi e Paperi.