renato-zero-a-roma-740x350.jpg.pagespeed.ce_.EdaFcoDRwsTITOLO: ZEROVSKIJ SOLO PER AMORE; REGIA: Renato Zero; paese: Italia; anno: 2017; durata: 143′

Nelle sale italiane solo il 19, 20 e 21 marzo, Zerovskij Solo per Amore è un documentario, diretto ed interpretato dal celebre cantante Renato Zero, il quale ci mostra la registrazione di un concerto durante la tournée dedicata all’uscita dell’album Zerovskij Solo per Amore, appunto.

Stazione Terra. Una serie di bizzarri personaggi fanno, uno dopo l’altro, il loro ingresso sul palco: da Adamo ed Eva in versione contemporanea a un giovane che da bambino è stato abbandonato da suo padre, da un singolare Amore sulla sedia a rotelle, fino alla Morte in carne ed ossa. Ad interagire, di volta in volta, con ognuno di loro, lui: il grande Renato Zero, con le sue riflessioni sulla vita e sull’umanità e, non per ultime, le sue performance canore.

Una riflessione sull’uomo, sul senso della vita e della morte, sull’arte, sulla cultura e sull’amore, questo importante lavoro di Zero, il quale, come sempre ironico e mai particolarmente ansioso di dare risposte definitive alle sopracitate questioni, riesce a tenere banco per oltre due ore, davanti ad un pubblico letteralmente in visibilio. E la macchina da presa, in tutto ciò, cosa fa? Con una serie di carrellate e dolly, non fa che seguire passo passo il cantante ed interprete per tutta la durata dello spettacolo, intervallando di quando in quando qualche breve controcampo sul pubblico o, addirittura – unico, vero elemento “esterno” – un Gigi Proietti in versione “bombarolo”, che si accinge a salire su di un treno fermo in stazione. Una regia semplice, pulita, che al massimo si concede qualche gioco di luce e di sovrimpressione, questa scelta da Renato Zero per la realizzazione del suo progetto, il quale, a sua volta, perfettamente in linea con le aspettative di ogni spettatore, non fa che rivelarsi, psichedelico, maestoso, addirittura travolgente.

Non vi sono intermezzi, interviste o ulteriori inserti, in Zerovskij Solo per Amore. Ciò che viene ripreso è semplicemente lo spettacolo, la realtà così com’è, la parola viene lasciata esclusivamente alle immagini, per un documentario che abbraccia Cinema, Teatro e Musica e che, al di là dei personali gusti del pubblico, in linea di massima funziona, pur senza particolari guizzi narrativi o sorprese che prescindano da ciò che accade sul palco dell’Arena di Verona, dove tutto ha luogo.

Una delle critiche che si potrebbero muovere contro un documentario come questo realizzato da Zero, probabilmente, è proprio l’assenza di un qualcosa in più, di uno sguardo che – nel mostrarci la performance del cantante romano – ci sappia regalare un suo personale punto di vista, una sua necessaria soggettività. Cosa, questa, tuttavia impossibile in questo caso, dal momento che è lo stesso Renato Zero ad aver ricoperto il ruolo di regista. E queste operazioni, si sa, non sempre finiscono per rivelarsi vincenti. Ma tant’è. Nel complesso, Zerovskij Solo per Amore è un prodotto gradevole e pulito, in grado di coinvolgere lo spettatore dall’inizio alla fine, senza mai particolari cali di ritmo. Indubbiamente, i numerosi sorcini apprezzeranno.

VOTO: 6/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – LA MUMMIA di Alex Kurtzman

The-MummyTITOLO: LA MUMMIA; REGIA: Alex Kurtzman; genere: fantasy, horror; paese: USA; anno: 2017; cast: Tom Cruise, Russel Crowe, Sofia Boutella, Annabelle Wallis; durata: 110′

Nelle sale italiane dall’8 giugno, La mummia è l’ultimo, lanciatissimo blockbuster diretto da Alex Kurtzman, nonché remake dell’omonimo film del 1932 – diretto da Karl Freund, con il grande Boris Karloff. Con tale lungometraggio verrà riavviata la fortunata saga iniziata nel 1999.

Ci troviamo nell’antico Egitto. La principessa Ahmanet, dopo aver ucciso suo padre ed il fratellino appena nato, che le avrebbe strappato il trono, viene mummificata viva. Circa duemila anni dopo la sua tomba viene dissotterrata ed aperta, facendola, così, risorgere e minacciando di conseguenza l’incolumità dell’intero pianeta.

coverlg_home (3)Operazione rischiosa, quella di rispolverare un grande classico che ha avuto successo in passato, ma che, per quanto riguarda la relativamente recente saga che ne è nata, non ha certo avuto ciò che si dice un seguito “dignitoso”. Perché se già i tre recenti film hanno fatto storcere il naso, da un punto di vista qualitativo, a pubblico e critica, l’idea di ritornare, in qualche modo alle origini, impiegando, in questo caso, l’uso del 3D e dando vita a personaggi che hanno il difficile compito di reggere sulle proprie spalle non solo l’intero lungometraggio, ma anche – si presuppone – i prossimi a venire, di certo non lascia presagire il meglio. E infatti, purtroppo, le aspettative si sono rivelate fondate.

La-mummiaDi fianco ad una regia tutto sommato buona (la produzione, di fatto, ha scelto un buon mestierante in merito), con esplosioni e scene subacquee decisamente ben riuscite (e ben valorizzate da un 3D che solo in momenti come questi si è rivelato realmente utile), troviamo uno script ricco di forzature, con frequenti trovate che scadono nel ridicolo involontario ed un protagonista talmente caricato e poco credibile da non riuscire ad empatizzare con il pubblico neanche dopo quasi due ore di film.

Cosa resterà, alla fine, al pubblico? Di fatto, ben poco. Ed ecco che, dopo una visione come questa, ci troviamo a rimpiangere le piccole, preziose pellicole statunitensi degli anni Trenta, quando i mostri creati per il grande schermo erano davvero indimenticabili.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE DI MARINA – THE GREAT WALL di Zhang Yimou

The Great WallTITOLO: THE GREAT WALL; REGIA: Zhang Yimou; genere: storico, drammatico, azione; anno: 2017; paese: USA, Cina; cast: Matt Damon, Tian Jing, Pedro Pascal, Willem Defoe; durata: 104′

Nelle sale italiane dal 23 febbraio, The great wall è l’ultimo lungometraggio diretto dal celebre regista cinese Zhang Yimou, nonché suo primo blockbuster in coproduzione con gli Stati Uniti.

William e Tovar sono due mercenari europei recatisi in Cina al fine di recuperare un po’ di famigerata “polvere nera”, antenata della polvere da sparo. Qui,però, verranno attaccati da misteriose creature verdi, i cosiddetti Taotie che ogni sessant’anni minacciano il mondo degli uomini. Per loro è stata costruita a suo tempo la Grande Muraglia Cinese. I due uomini avranno modo, dunque, di combattere al fianco dell’esercito cinese contro queste pericolose creature.

images-3C’è poco da fare: da un bel po’ di anni a questa parte, ormai, il cineasta cinese è diventato decisamente mainstream. E la cosa andrebbe anche bene, se non fosse per il fatto che i suoi ultimi lavori hanno, comunque, deluso le aspettative di pubblico e critica sia dal punto di vista della sceneggiatura in sé che anche, spesso e volentieri, per quanto riguarda una messa in scena a volte eccessivamente pomposa ed ingiustificatamente sopra le righe. Per quanto riguarda lo script, lo stesso discorso può essere fatto, purtroppo, per The Great Wall, dove si può dire che una sceneggiatura vera e propria non c’è (e la cosa non è stata fatta volutamente!). Tutto serve come pretesto per dare vita alle numerose azioni presenti, dimenticando, però, di inserire qualche necessario snodo narrativo di rilievo.

Senza parlare, ovviamente, delle numerose potenzialità qui mal sfruttate, soprattutto per quanto riguarda attori del calibro di Willem Defoe, relegato in questo caso a poche e scarne scene secondarie, mentre, di fianco, un poco convincente Matt Damon è stato scelto addirittura come protagonista.

63993_pplFortunatamente, però, dopo tante delusioni in merito, ci troviamo qui di fronte ad un 3D ben sfruttato, con raffinate e ritmate coreografie unite ad effetti speciali da cardiopalma. In poche parole, se ci si dimentica della storia in sé e ci si lascia trasportare semplicemente dalle immagini, questo ultimo lungometraggio di Zhang Yimou può indubbiamente essere apprezzato. Solo se lo si guarda in questa ottica, però.

Perché, di fatto, anche se i film del regista cinese vengono sempre attesi con naturale curiosità, i tempi di Lanterne rosse o di La locanda della felicità sembrano ormai irrimediabilmente lontani.

VOTO: 6/10

Marina Pavido

 

VENEZIA 73 – MONTE di Amir Naderi

1459871146048TITOLO: MONTE; REGIA: Amir Naderi; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Italia, Iran; cast: Andrea Sartoretti, Claudia Potenza, Zaccaria Zanghellini; durata: 105′

Presentato fuori concorso alla 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Monte è l’ultimo lungometraggio del pluripremiato regista iraniano Amir Naderi.

Siamo in epoca medievale. Agostino e sua moglie Nina vivono – insieme al figlio Giovanni – in un piccolo villaggio pedemontano, dove – proprio a causa del monte su cui è situato – non arriva mai la luce del sole. Chiunque abbia vissuto lì ha avuto vita breve oppure è stato costretto a fuggire. Nina ed Agostino, però, hanno appena seppellito la figlioletta Sara e la donna non vuole allontanarsi dalla tomba della bambina. Essi sono gli unici abitanti rimasti.

Forte è l’impatto visivo fin dalla prima inquadratura, in cui viene mostrata l’abitazione dei protagonisti con il monte che si staglia sullo sfondo ed una fotografia con colori freddi e fortemente contrastati. Così forte da farci capire immediatamente che ci troviamo di fronte a puro cinema: a poco servono i dialoghi – a cui Naderi fa ricorso soltanto in caso di estrema necessità. Tutto viene comunicato quasi esclusivamente per immagini. Alle numerose panoramiche, ai campi lunghi, ma anche a primi piani di mani sporche di terra e volti rigati di lacrime il compito di raccontare il tutto. Ed ecco che, fin dai primi minuti, entriamo a far parte delle vite dei protagonisti e quel senso di angoscia, di claustrofobia che fin da subito ci viene trasmesso resta dentro di noi per tutta la durata del film, in un crescendo emotivo che diviene quasi insostenibile, fino all’agognata liberazione finale.

E la sfida, tema costante nelle opere del regista, anche in quest’ultima opera è di centrale importanza: riuscirà l’uomo ad avere la meglio sulla natura quando la natura stessa sembra non dargli scampo? Fino a che punto può spingersi l’essere umano? La risposta sta negli ultimi minuti del film, quando Agostino e suo figlio Giovanni si accaniscono per anni – fino ad invecchiare – contro quel monte che ha tolto loro la vita stessa. Immagini forti che raggiungono il climax quando vediamo la montagna finalmente sgretolarsi, con le inquadrature che si fanno più strette sui protagonisti, insieme ad un azzeccato slow motion.

Naderi, anche questa volta, ha dato prova di grande talento con un’opera che può essere definita monumentale, le cui immagini fanno quasi male per la loro bellezza e la loro potenza. Immagini che, però, non ci mostrano soltanto la natura, ma anche diversi spaccati di una cittadina medievale, con i suoi abitanti, le sue superstizioni e, infine, il suo forte credo religioso. Memorabile – a questo proposito – la scena in cui Agostino, sentendo di essere stato completamente abbandonato, non riesce a guardare – una volta entrato in chiesa – in direzione dell’immagine della Madonna, per poi spegnere con rabbia uno dei ceri accesi sotto al crocifisso.

Un piccolo miracolo al Lido. Una storia semplice, ma attuale in qualsiasi contesto la si voglia collocare. Proprio come accade in alcuni dei grandi capolavori della storia del cinema. E se la definizione di capolavoro – di cui, spesso e volentieri, si fa un uso spropositato – non è del tutto adatta a questo ultimo lungometraggio di Naderi, difficilmente potrà essere associata – nell’ambito della produzione contemporanea – a qualche altra pellicola. Soprattutto in un’epoca come la nostra, in cui, ormai, in ambito cinematografico, è stato creato quasi di tutto. Quasi, però.

VOTO: 9/10

Marina Pavido

VENEZIA 73 – LES BEAUX JOURS D’ARANJUEZ di Wim Wenders

fc_91d4ade28_420015290216TITOLO: LES BEAUX JOURS D’ARANJUEZ; REGIA: Wim Wenders; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Francia, Germania; cast: Reda Kateb, Sophie Semin, Jens Harzer; durata: 97′

Presentato in concorso alla 73° Mostra D’Arte Cinematografica di Venezia, Les beaux jours d’Aranjuez è l’ultima fatica del celebre cineasta tedesco Wim Wenders.

Un giorno d’estate. Uno scrittore e la sua macchina da scrivere. Un uomo e una donna. La vita, la natura, la carne. La percezione femminile e quella maschile. Ma anche i ricordi, le prime esperienze sessuali e la scoperta di sé stessi.

Le note di A perfect day del compianto Lou Reed – insieme ad intense vedute di Parigi – aprono questo ultimo lungometraggio di Wenders, il quale fin da subito ci dà un’ulteriore conferma per quanto riguarda le ottime scelte registiche. Scelte che, durante tutta la turata del film, stanno a regalare una particolare quanto singolare atmosffera al tutto. Un’estetica altamente poetica e contemplativa che si sposa perfettamente con la calma dei due protagonisti nell’affrontare la loro lunga conversazione.

Tratto da un testo teatrale di Peter Handke, Les beaux jours d’Aranjuez pone e si pone mille domande sull’essere umano, attraverso un’accurata indagine psicologica ed antropologica. Non c’è che dire, il talento di Wenders non si smentisce mai. Eppure, volendo muovere delle critiche a questo suo ultimo lavoro, di sicuro si può affermare che – facendo un salto con la memoria ai auoi precedenti lavori – è come se il cineasta avesse già dato al cinema tutto quello che si può dare. Malgrado l’ottima realizzazione, infatti, questo suo ultimo lungometraggio manca di quella potenza, di quell’incisività che hanno contraddistinto l’opera del regista. I maligni potrebbero quasi indicarlo come una sorta di “canto del cigno”. Ma non è così. Pur avendo dato il meglio di sé in passato, per quanto riguarda il cinema di finzione, Wenders negli ultimi anni ha reallizzato dei documentari di tutto rispetto. Basti pensare al recente Il sale della terra, oppure a Pina – anch’esso in 3D – realizzato nel 2011. Questo cosa potrebbe stare a significare? Che forse la sua linea autoriale ha preso un’altra strada e funziona meglio con un determinato tipo di narrazione? Solo il tempo potrà dircelo. In compenso, Les beaux jours d’Aranjuez resta comunque un ottimo prodotto, tra i più curati e personali dei film presentati qui a Venezia in questi primi due giorni. E questo di certo non è poco.

Ultima considerazione: purtroppo, nonostante l’eccellente regia, in questo caso il 3D non si è rivelato una scelta del tutto vincente, dal momento che nulla di nuovo ha aggiunto alla narrazione in sé.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 19/05/2016

A cura di Marina Pavido

Mentre numerosi ed interessanti film vengono presentati, in anteprima, in questi giorni al festival di Cannes, anche nelle sale italiane vediamo in palinsesto parecchi nuovi titoli che sembrano venire incontro a tutti gli spettatori. Dall’atteso lungometraggio di Paolo Virzì, La pazza gioia (presentato proprio nei giorni scorsi a Cannes), al film di animazione Mortadello e Polpetta contro Jimmy lo Sguercio, da X-Men: Apocalisse al documentario di Antonietta De Lillo Oggi insieme domani anche. Come ogni settimana, ecco una breve guida per aiutarvi a scegliere ciò che più fa per voi!

 

LA PAZZA GIOIA

02-la-pazza-gioia-paolo-virzi-valeria-bruni-tedeschi-e-micaela-ramazzotti

REGIA: Paolo Virzì; genere: commedia, drammatico; anno: 2016; paese: Italia, Francia; cast: Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti

Beatrice e Donatella sono due donne agli antipodi, entrambe ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali. Presto le due stringeranno una forte amicizia, che le porterà ad organizzare una bizzarra e strampalata fuga. Attualmente in corsa per la Palma d’Oro al Festival di Cannes.

 

SI VIS PACEM PARA BELLUM

si-vis-pacem-para-bellum-recensione-v5-29544-1280x16

REGIA: Stefano Calvagna; genere: thriller; anno: 2016; paese: Italia; cast: Stefano Calvagna, Francesca Fiume, Massimo Bonetti

Stefano è un ragazzo di strada che lavora come buttafuori in una discoteca ed è appassionato di cucina cinese. Un giorno conosce Lee Ang, che lavora come cameriera nel ristorante di famiglia. I due si innamorano, ma la famiglia di lei ostacolerà la loro unione. Pian piano, inoltre, i due verranno a conoscenza dei loschi traffici in cui è coinvolto il padre della ragazza.

 

X MEN: APOCALISSE

b58b32f89448aa4391e6617a6a5ff1e0

REGIA: Bryan Singer; genere: azione, avventura, fantasy; anno: 2016; paese: USA; cast: Jennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender

Siamo nel 1983. Il terribile mutante Apocalisse – liberato da un millenario sepolcro – ha intenzione, insieme al suo gruppo di adepti, di distruggere l’umanità e di creare un nuovo ordine su cui regnare. Sarà compito degli X-Men proteggere il genere umano e fermare il pericoloso Apocalisse, in questo nuovo capitolo della saga.

 

MORTADELLO E POLPETTA CONTRO JIMMY LO SGUERCIO

Mortadello-e-polpetta-contro-jimmy-lo-sguercio-13-wpcf_970x545

REGIA: Javier Fesser; genere: animazione; anno: 2016; paese: Spagna

Jimmy lo Sguercio ruba una preziosa cassaforte alla T.I.A., l’azienda per cui lavorano Mortadello e Polpetta. Sarà compito dei due – in un turbinio di disavventure di ogni genere – recuperare il prezioso oggetto.

 

MY FATHER JACK

My-Father-Jack

REGIA: Tonino Zangardi; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Francesco Pannofino, Matteo Branciamore, Eleonora Giorgi

Matteo, avvocato di successo, sta per sposare la bella Clara, figlia del titolare dello studio legale per cui lavora. Le nozze dei due, però, verranno messe a repentaglio da una serie di improbabili e bizzarri imprevisti.

 

OGGI INSIEME DOMANI ANCHE

oggi-700x430

REGIA: Antonietta De Lillo; genere: documentario; anno: 2016; paese: Italia

Il documentario partecipato – sotto la supervisione di Antonietta De Lillo – attraverso testimonianze, filmati ed animazione ci racconta l’amore ai giorni nostri.

 

WHISKEY TANGO FOXTROT

anglo_2000x1025_tinafey

REGIA: Glenn Ficarra, John Requa; genere: commedia, drammatico, guerra, biografico; anno: 2016; paese: USA; cast: Tina Fey, Margot Robbie, Martin Freeman

Tratto dal romanzo The Taliban Shuffle: Strange Days in Afghanistan and Pakistan della giornalista Kim Barker, il lungometraggio racconta in versione tragicomica la storia vera della producer di notiziari,che, insoddisfatta della propria vita, deciderà di diventare inviata di guerra.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana! Nel frattempo, continuate ad andare numerosi al cinema e lasciatevi rapire da quella magia che solo il grande schermo sa regalare!

OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 05/05/2016

A cura di Marina Pavido

Anche questa settimana si preannuncia particolarmente ricca e stimolante! Ben 10, infatti, i film in uscita nelle sale italiane. Dall’attesissimo Captain America al francese Florida, da Al di là delle montagne – ultimo lavoro di Jia Zhangke – al thriller Il traditore tipo. Come ogni settimana, la nostra rubrica vuole offrirvi un elenco dei nuovi titoli, in modo da potervi aiutare a scegliere ciò che più fa per voi. Di seguito a qualche trama, inoltre, potrete trovare alcune delle nostre recensioni riguardanti i film trattati. Buona lettura!

 

CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR

captainamericacivilwar-slide

REGIA: Anthony Russo, Joe Russo; genere: azione, fantascienza, fantasy; anno: 2016; paese: USA; cast: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johannson

Il nuovo film Marvel ci racconta un’altra delle rocambolesche avventure degli Avengers, che stavolta – sempre in lotta per salvaguardare l’umanità – vengono coinvolti in un disastroso incidente internazionale che minaccia di portare con sé pesanti conseguenze.

AL DI LÀ DELLE MONTAGNE

2 (1)

REGIA: Jia Zhangke; genere: drammatico; anno: 2015; paese: Cina, Francia; cast: Zhao Tao

Cina, 1999. Due amici di infanzia sono innamorati della bella Tao, la quale, a sua volta, dovrà scegliere tra uno dei due. La storia di due generazioni in una società in continua evoluzione. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2015.

CORPO ESTRANEO

corpo_estraneo_bartek_zmuda_riccardo_leonelli

REGIA: Krzysztof Zanussi; genere: drammatico, sentimentale; anno: 2014; paese: Polonia, Italia, Russia; cast: Riccardo Leonelli, Agnieszka Grochowska, Agata Buzek

Angelo e Kasia si incontrano in Italia e si innamorano. Quando la donna deciderà di tornare in Polonia per entrare in convento, il ragazzo la seguirà fino a Varsavia, al fine di farle cambiare idea. La sua nuova vita all’estero, però, non sarà così semplice.

 

FLORIDA

55577_ppl

REGIA: Philippe Le Guay; genere: commedia; anno: 2015; paese: Francia; cast: Jean Rochefort, Sandrine Kiberlain, Laurent Lucas

Claude ha ottant’anni e, mostrando i primi segni dell’Alzheimer, viene accudito dalla figlia Carole. Il suo sogno è quello di poter andare, un giorno, in Florida, terra di speranza e di benessere, dove vive la sua secondogenita.

LA RECENSIONE:

LA RECENSIONE DI MARINA: FLORIDA di Philippe Le Guay

 

IL MINISTRO

il-ministro-l-esercizio-dello-stato-una-scena-del-film-269440

REGIA: Giorgio Amato; genere: commedia, drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Gian Marco Tognazzi, Alessia Barela, Fortunato Cerlino

Franco è un imprenditore sull’orlo della bancarotta. La sua unica salvezza dipende da un Ministro, con cui ha recentemente stretto amicizia. Al fine di parlargli della sua situazione, lo invita a cena a casa sua, insieme alla moglie, ad un altro conoscente e ad una prostituta.

 

IL TRADITORE TIPO

55687_ppl

REGIA: Susanna White; genere: thriller; anno: 2016; paese: Gran Bretagna; cast: Ewan McGregor, Stellan Skarsgard, Naomie Harris

Una giovane coppia in vacanza a Marrakech fa la conoscenza di un eccentrico uomo d’affari, che presto si rivela un esponente della mafia russa. L’uomo, che ha intenzione di collaborare con il governo britannico, chiederà ai due di aiutarlo nella sua complicata quanto pericolosa missione.

LA RECENSIONE:

LA RECENSIONE DI MARINA: IL TRADITORE TIPO di Susanna White

 

LA BUONA USCITA

labuonauscita

REGIA: Enrico Iannaccone; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Marco Cavalli, Gea Martire, Andrea Cioffi

Lucrezia, seducente professoressa napoletana, dopo aver deciso di troncare la sua relazione con lo spregiudicato imprenditore Marco, dovrà affrontare le pesanti conseguenze della sua scelta.

 

MICROBO & GASOLINA

72274-149599

REGIA: Michel Gondry; genere: commedia; anno: 2015; paese: Francia; cast: Théophile Baquet, Ange Dargent, Audrey Tautou

Microbo, timido e riservato, e Gasolina, brillante e pieno di inventiva, diventano da subito amici e, durante le vacanze estive, costruiranno una sorta di bizzarra automobile, al fine di viaggiare per le città della Francia. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione “Alice nella città”.

 

ROBINSON CRUSOE

Robinson-Crusoe

REGIA: Vincent Kesteloot, Ben Stassen; genere: animazione, commedia, avventura, family; anno: 2016; paese: Belgio

La vera storia di Robinson Crusoe raccontata dal punto di vista del pappagallo Martedì, il quale sarà l’unico a soccorrere il naufrago sull’isola e che, in seguito, diventerà il suo migliore amico.

 

STONEWALL

yaydanny

REGIA: Roland Emmerich; genere: drammatico, sentimentale; anno: 2015; paese: USA; cast: Jeremy Irvine, Jonathan Rhys Meters, Ron Perlman

Danny è un giovane ragazzo di provincia, che vive nell’Indiana insieme alla sua famiglia. Dopo aver rivelato ai genitori la propria omosessualità, però, sarà costretto ad allontanarsi da casa per partire alla volta di New York, dove da subito verrà accolto da un gruppo di ragazzi che militano intorno allo storico locale Stonewall Inn.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana! Nel frattempo, andate numerosi al cinema e godetevi quella magia che solo il grande schermo sa regalare! Buon Cinema a tutti!

OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 17/03/2016

A cura di Marina Pavido

Grandi novità, anche questa settimana, saranno presenti nelle sale italiane! Da La corte, presentato in concorso all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, a Kung Fu Panda 3, dal pluricandidato all’Oscar Brooklyn all’accattivante Truth. Come di consuetudine, ecco un elenco con tutte le novità presenti in sala: starà a voi scegliere ciò che più vi piace!

 

BIANCO DI BABBUDOIU

image (1)

REGIA: Igor Biddau; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Michele Manca, Roberto Fara, Stefano Manca

Michele, Roberto e Stefano ereditano dal padre un’azienda vinicola (Babbudoiu, appunto), ma, onde evitare il fallimento, in pochi giorni dovranno trovare 300.000 euro da restituire alla banca. Tenteranno questa disperata impresa in un’escalation di gag e disavventure.

BROOKLYN

brooklyn

REGIA: John Crowley; genere: drammatico, sentimentale; anno: 2015; paese: Irlanda, Gran Bretagna, Canada; cast: Saoirse Ronan, Domhnall Gleeson, Michael Zegen

La giovane irlandese Eilis lascia il suo paesino natale per trasferirsi negli Stati Uniti, dove troverà un lavoro e l’amore. Il richiamo alle origini, però, sarà più forte del previsto. Per questa sua interpretazione, Saoirse Ronan è stata candidata all’Oscar come Miglior Attrice Protagonista.

FRANKENSTEIN

 

frfr

REGIA: Bernard Rose; genere: horror, thriller; anno: 2015; paese: USA, Germania; cast: Xavier Samuel, Carrie-Anne Moss, Danny Huston

Ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri, il film è interamente raccontato dal punto di vista del mostro, che, abbandonato a sé stesso, dovrà fare i conti con l’umanità intera, scoprendo, così, il lato peggiore degli esseri umani.

KUNG FU PANDA 3

kung-fu-panda-3_640x480_71452230774

REGIA: Jennifer Yuh, Alessandro Carloni; genere: commedia, animazione, family; anno: 2016; paese: USA; cast: Jack Black, Bryan Cranston, Angelina Jolie

Dopo essersi ricongiunto con il padre Li, Po verrà introdotto alla vita nella comunità di panda. Il malvagio Kai, però, minaccerà di sconfiggere tutti i maestri di kung fu e sarà compito di Po insegnare ai suoi maldestri amici l’arte del combattimento.

LA CORTE

20134-L_hermine_4____2014_Photo_J__r__me_Pr__bois_Albertine_Productions_-_Gaumont-700x466

REGIA: Christian Vincent; genere: drammatico, commedia; anno: 2015; paese: Francia; cast: Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen

Xavier Racine è un giudice molto temuto, famoso per infliggere pene piuttosto severe. Tutto cambierà il giorno in cui l’uomo incontrerà Birgit, membro della giuria popolare, di cui Xavier si era segretamente innamorato molti anni prima. Presentato in concorso alla 72° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, il lungometraggio vede una straordinaria performance di Fabrice Luchini, vincitore, per questa sua prova attoriale, della Coppa Volpi alla Miglior Interpretazione Maschile.

RISORTO

risorto-trailer-italiano-del-film-con-joseph-fiennes-e-tom-felton

REGIA: Kevin Reynolds; genere: drammatico; anno: 2016; paese: USA; cast: Joseph Fiennes, Tom Felton, Maria Botto

La storia della Resurrezione e delle settimane che seguirono narrata dal punto di vista del non credente Clavius, tribuno militare di alto rango. Egli, insieme al suo aiutante Lucius, dopo la scomparsa del corpo di Gesù, inizierà a cercarlo in ogni luogo, al fine di smentire la resurrezione stessa ed evitare una pericolosa rivolta a Gerusalemme.

THE LESSON – SCUOLA DI VITA

75e7c30808d9d8f9af40988abbc34eb0_XL

REGIA: Kristina Grozeva, Petar Valchanov; genere: drammatico; anno: 2014; paese: Bulgaria, Grecia; cast: Margita Grosheva

Nadia è una professoressa di inglese dai saldi principi morali. La sua onestà, però, verrà messa a dura prova nel momento in cui, al fine di evitare uno sfratto, dovrà recuperare del denaro ad ogni costo, scoprendo, così, che il confine tra il bene ed il male è più labile di quanto si pensi.

TRUTH

truth-di-james-vanderbilt-sara-il-film-di-apertura-della-festa-del-cinema-di-roma-237809

REGIA: James Vanderbilt; genere: biografico, drammatico; anno: 2015; paese: USA, Australia; cast: Robert Redford, Cate Blanchett, Elisabeth Moss

La produttrice Mary Mapes, insieme alla sua squadra di giornalisti della CBS News, verrà messa a dura prova dopo aver mandato in onda un reportage investigativo nel quale venivano rivelate delle prove secondo le quali il Presidente George W. Bush aveva trascurato il suo dovere nel periodo in cui prestava servizio presso la Guardia Nazionale dell’Aeronautica del Texas, dal 1968 al 1974. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

VITA, CUORE, BATTITO

1114457_20150627_6433926

REGIA: Sergio Colabona; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Monica Lima, Enzo Iuppariello, Francesco Cicchella

Enzo e Monica sono due fidanzati che vivono alla periferia di Napoli e conducono una vita vuota e monotona. Un giorno tutto cambia, nel momento in cui Enzo vince un terno al superenalotto. Il premio, però, non sarà pagato soltanto in denaro, ma prevede anche la visita di alcune città d’arte, con relativi musei, cosa, questa, a cui i due ragazzi non sono affatto abituati.

LE MILLE E UNA NOTTE – ARABIAN NIGHTS

mille-e-una-notte

REGIA: Miguel Gomes; genere: drammatico; anno: 2015; paese: Portogallo, Francia, Germania; cast: Joana de Verona, Diogo Dória

Composta da tre film (“Inquieto”, “Desolato”, “Incantato”), questa importante opera di Gomes è ambientata nel Portogallo in crisi dei giorni nostri e racconta una serie di storie narrate dalla bella Sherazade. Grande successo all’ultima edizione del Festival di Cannes, così come al Torino Film Festival.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana. Nel frattempo andate numerosi al cinema! Ce n’è davvero per tutti i gusti!