LA RECENSIONE – CODICE CRIMINALE di Adam Smith

Codice_criminale_2016TITOLO: CODICE CRIMINALE; REGIA: Adam Smith; genere: drammatico; paese: Gran Bretagna; anno: 2017; cast: Michael Fassbender, Brendan Gleeson, Sean Harris; durata: 99′

Nelle sale italiane dal 28 giugno, Codice criminale è l’ultimo film del regista Adam Smith, con protagonisti Michael Fassbender e Brendan Gleeson.

La famiglia Cutler vive ai margini della società ed è da anni dedita alla malavita. Chad, padre di due bambini, è da tempo ricercato dalla polizia per numerosi furti  realizzati insieme al padre Colby. La sua condotta creerà non pochi problemi anche ai figli. L’uomo, tuttavia, tenterà in ogni modo di riscattarsi e di riacquistare la fiducia da parte dei bambini.

1494589838_10360-Tresspass-Against-Us-Photo-Nick-Wall-590x341Indubbiamente i personaggi qui messi in scena da Smith sono parecchio interessanti. Soprattutto per la loro complessità e le loro mille sfaccettature. Se poi portati avanti da un cast di tutto rispetto, ecco che immediatamente acquistano tutte le carte in regola per avere successo sul grande schermo. E così è, infatti, per il protagonista Chad, così come per sua moglie Kel o per suo padre Colby.

L’estrema periferia inglese, dal canto suo, si fa ottima location per un dramma famigliare e sociale, nonché interessante fotografia di una realtà apparentemente isolata dal resto del mondo e che, di fatto, sembra essere addirittura dimenticata dal mondo stesso.

1494590198_tau_reel_05_still.0003754-590x246Malgrado, però, la buona regia – particolarmente interessanti, a tal proposito,le scene delle corse in macchina e gli ultimi minuti, in cui vediamo Chad seduto con sui figlio su di un albero, al fine di salutarlo prima di consegnarsi alla polizia – e gli interessanti spunti iniziali, questo ultimo lavoro di Adam Smith sembra non riuscire a spiccare quel salto di qualità che gli permetta di distinguersi dai numerosi prodotti del genere che ogni anno escono in sala.

Peccato. Soprattutto perché le premesse per una buona riuscita c’erano tutte. Eppure, a livello di scrittura, manca forse quell’indagine, quell’approfondimento particolare che dia al prodotto finale uno sguardo del tutto personale, ma ben definito.

Gradevole? Sì. Appassionante? Abbastanza. La buona riuscita di Codice criminale, però, sembra limitarsi solo a ciò.

VOTO: 6/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE – SONG TO SONG di Terrence Malick

DSC_2102.NEFTITOLO: SONG TO SONG; REGIA: Terrence Malick; genere: drammatico; anno: 2017; paese: USA; cast: Ryan Gosling, Rooney Mara, Natalie Portman, Michael Fassbender, Cate Blanchett; durata: 129′

Nelle sale italiane dal 10 maggio, Song to song è l’ultimo lavoro del cineasta statunitense Terrence Malick.

BV è un musicista in cerca di successo. Un giorno, durante una festa a casa del suo produttore Cook, incontra e si innamora di Faye, la quale ha, però, già una relazione con Cook. Tra i tre si stabilirà un legame particolare, apparentemente forte, ma dagli equilibri in realtà molto più fragili di quanto si possa pensare.

song_to_song_portman_fassbender_1Dopo aver presentato in concorso alla 73° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia il documentario Voyage of Time, ecco che Terrence Malick torna ad essere stilisticamente parlando il Malick che noi tutti conosciamo (ed amiamo) con i suoi temi di sempre: il senso di spaesamento, la ricerca di sé stessi, l’effetto che ognuno di noi ha sugli altri e via dicendo. È stato così, ad esempio, per i suoi ultimi lungometraggi di finzione – To the wonder e Knight of Cups – ed è così anche per questo suo ultimo lavoro, dove le origini, la famiglia, l’amore e, soprattutto, la musica, si fanno colonne portanti di tutta la narrazione. Tale senso di spaesamento viene ben sottolineato dai grandangoli – che tanto piacciono a Malick – così come da scenografie che prevedono appartamenti iper moderni con pareti di vetro che sembrano quasi inesistenti e che rendono il tutto altamente agorafobico.

Ottima scelta si rivela, inoltre, il cast, dove vediamo praticamente il meglio di quanto il panorama hollywoodiano possa attualmente offrirci: da Ryan Gosling a Rooney Mara, senza dimenticare Michael Fassbender, Natalie Portman e la grandissima Cate Blanchett. Attori che, in ogni caso, sono già stati “testati” da Malick nei suoi precedenti lavori, talmente belli e perfetti da sembrare quasi irreali pur con tutte le loro debolezze qui messe in scena.

Song_to_Song (1)Al via, dunque, il flusso di coscienza tipicamente malickiano – con le sue voci fuoricampo e le sue numerose e fluide carrellate (con tanto di fotografia firmata Emmanuel Lubezki) – che sembra quasi voler metterci davanti alle nostre stesse debolezze e che, diciamolo pure, pur essendo uno stile talmente estremo da essere spesso odiato, risulta in Malick ormai vincente. D’altronde Terrence Malick è come è. E ci piace proprio per questo.

Diventato negli ultimi anni particolarmente prolifico, ha già pronto, tra l’altro, un nuovo lavoro: Radegund. E, siamo certi, sicuramente non ne resteremo delusi.

VOTO: 8/10

Marina Pavido

OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 19/05/2016

A cura di Marina Pavido

Mentre numerosi ed interessanti film vengono presentati, in anteprima, in questi giorni al festival di Cannes, anche nelle sale italiane vediamo in palinsesto parecchi nuovi titoli che sembrano venire incontro a tutti gli spettatori. Dall’atteso lungometraggio di Paolo Virzì, La pazza gioia (presentato proprio nei giorni scorsi a Cannes), al film di animazione Mortadello e Polpetta contro Jimmy lo Sguercio, da X-Men: Apocalisse al documentario di Antonietta De Lillo Oggi insieme domani anche. Come ogni settimana, ecco una breve guida per aiutarvi a scegliere ciò che più fa per voi!

 

LA PAZZA GIOIA

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REGIA: Paolo Virzì; genere: commedia, drammatico; anno: 2016; paese: Italia, Francia; cast: Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti

Beatrice e Donatella sono due donne agli antipodi, entrambe ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali. Presto le due stringeranno una forte amicizia, che le porterà ad organizzare una bizzarra e strampalata fuga. Attualmente in corsa per la Palma d’Oro al Festival di Cannes.

 

SI VIS PACEM PARA BELLUM

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REGIA: Stefano Calvagna; genere: thriller; anno: 2016; paese: Italia; cast: Stefano Calvagna, Francesca Fiume, Massimo Bonetti

Stefano è un ragazzo di strada che lavora come buttafuori in una discoteca ed è appassionato di cucina cinese. Un giorno conosce Lee Ang, che lavora come cameriera nel ristorante di famiglia. I due si innamorano, ma la famiglia di lei ostacolerà la loro unione. Pian piano, inoltre, i due verranno a conoscenza dei loschi traffici in cui è coinvolto il padre della ragazza.

 

X MEN: APOCALISSE

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REGIA: Bryan Singer; genere: azione, avventura, fantasy; anno: 2016; paese: USA; cast: Jennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender

Siamo nel 1983. Il terribile mutante Apocalisse – liberato da un millenario sepolcro – ha intenzione, insieme al suo gruppo di adepti, di distruggere l’umanità e di creare un nuovo ordine su cui regnare. Sarà compito degli X-Men proteggere il genere umano e fermare il pericoloso Apocalisse, in questo nuovo capitolo della saga.

 

MORTADELLO E POLPETTA CONTRO JIMMY LO SGUERCIO

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REGIA: Javier Fesser; genere: animazione; anno: 2016; paese: Spagna

Jimmy lo Sguercio ruba una preziosa cassaforte alla T.I.A., l’azienda per cui lavorano Mortadello e Polpetta. Sarà compito dei due – in un turbinio di disavventure di ogni genere – recuperare il prezioso oggetto.

 

MY FATHER JACK

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REGIA: Tonino Zangardi; genere: commedia; anno: 2016; paese: Italia; cast: Francesco Pannofino, Matteo Branciamore, Eleonora Giorgi

Matteo, avvocato di successo, sta per sposare la bella Clara, figlia del titolare dello studio legale per cui lavora. Le nozze dei due, però, verranno messe a repentaglio da una serie di improbabili e bizzarri imprevisti.

 

OGGI INSIEME DOMANI ANCHE

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REGIA: Antonietta De Lillo; genere: documentario; anno: 2016; paese: Italia

Il documentario partecipato – sotto la supervisione di Antonietta De Lillo – attraverso testimonianze, filmati ed animazione ci racconta l’amore ai giorni nostri.

 

WHISKEY TANGO FOXTROT

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REGIA: Glenn Ficarra, John Requa; genere: commedia, drammatico, guerra, biografico; anno: 2016; paese: USA; cast: Tina Fey, Margot Robbie, Martin Freeman

Tratto dal romanzo The Taliban Shuffle: Strange Days in Afghanistan and Pakistan della giornalista Kim Barker, il lungometraggio racconta in versione tragicomica la storia vera della producer di notiziari,che, insoddisfatta della propria vita, deciderà di diventare inviata di guerra.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana! Nel frattempo, continuate ad andare numerosi al cinema e lasciatevi rapire da quella magia che solo il grande schermo sa regalare!

SPECIALE OSCAR 2016: nominations e pronostici

oscar_imageA cura di Marina Pavido

“Questa statuetta assomiglia proprio a mio zio Oscar!”. Così esclamò, nel lontano 1928, Margaret Herrick, impiegata presso l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, non appena vide l’ormai celeberrima statuina. Da lì il nomignolo di Premio Oscar per l’Academy Award of Merit, ossia il premio cinematografico più antico del mondo (istituito ben tre anni prima del Leone d’Oro, conferito alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia): 35 cm di altezza per 24 carati d’oro. La prima cerimonia per il conferimento del tanto ambito Premio Oscar ebbe luogo, infatti, il 16 maggio 1929 e da quella volta ogni anno numerosi artisti di tutto il mondo fanno a gara per aggiudicarsi l’agognata statuetta.

Anche quest’anno siamo giunti alla sera della premiazione, che si terrà, come di consuetudine, presso il Dolby Theatre di Los Angeles e che, quest’anno, è giunta alla sua 88° edizione.

La cerimonia sarà visibile sul canale Sky Cinema Oscar e, in chiaro, su TV8 (canale 8 del digitale terrestre, ex MTV). Per chi desiderasse vederla in streaming, sarà possibile collegarsi sul sito http://www.tv8.it. La diretta inizierà intorno alle 23, con l’arrivo dei nominati, mentre la premiazione vera e propria avrà inizio intorno alle 2 del mattino, ora italiana.

Prima di procedere con pronostici e commenti vari, ecco l’elenco dei nominati ai Premi Oscar 2016:

Miglior film
La grande scommessa
Il ponte delle spie
Brooklyn
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Room
Il caso Spotlight

Miglior regia
Adam McKay – La grande scommessa
George Miller – Mad Max: Fury Road
Alejandro Gonzales Inarritu – Revenant
Lenny Abrahamson – Room
Tom McCarthy – Il caso Spotlight

Miglior attore protagonista
Bryan Cranston – Trumbo
Matt Damon – Sopravvissuto -The Martian
Leonardo DiCaprio – Revenant
Michael Fassbender – Steve Jobs
Eddie Redmayne – The Danish Girl

Miglior attrice protagonista
Cate Blanchett – Carol
Brie Larson – Room
Jennifer Lawrence – Joy
Charlotte Rampling – 45 anni
Saorsie Ronan – Brooklyn

Miglior attore non protagonista
Christian Bale – La grande scommessa
Tom Hardy – Revenant
Mark Rylance – Il ponte delle spie
Mark Ruffalo – Spotlight
Sylvester Stallone – Creed

Miglior attrice non protagonista

Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
Rooney Mara – Carol
Rachel McAdams – Spotlight
Alicia Vikander – The Danish Girl
Kate Winslet – Steve Jobs

Miglior sceneggiatura originale
Il ponte delle spie
Ex Machina
Inside Out
Spotlight
Straight Outta Compton

Miglior sceneggiatura non originale
La grande scommessa
Brooklyn
Carol
The Martian
Room

Miglior film straniero
El abrazo de la serpiente (Colombia)
Mustang (Francia)
Il figlio di Saul (Ungheria)
Theeb (Giordania)
A War (Danimarca)

Miglior film d’animazione
Anomalisa
Boy and the World
Inside Out
Shaun – vita da pecora
Quando c’era Marnie

Miglior montaggio

La grande scommessa
Mad Max Fury Road
Revenant
Spotlight
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior scenografia
Il ponte delle spie
The Danish Girl
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant

Miglior fotografia
Carol
The Hateful Eight
Mad Max Fury Road
Revenant
Sicario

Migliori costumi

Carol
Cenerentola
The Danish Girl
Mad Max Fury Road
Revenant

Miglior trucco e acconciature
Mad Max: Fury Road
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Revenant

Migliori effetti speciali
Ex Machina
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior sonoro
Il ponte delle spie
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior montaggio sonoro
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Sicario
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior colonna sonora originale
Il ponte delle spie
Carol
The Hateful Eight
Sicario
Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior canzone
Earned It – 50 sfumature di grigio
Manta Ray – Racing Extinction
Simple Song #3 – Youth
Til It Happens To You – The Hunting Ground
Writing’s On the Wall – Spectre

Miglior documentario
Amy
Cartel Land
The Look of Silence
What Happened, Miss Simone?
Winter of Fire: Ukraine’s Fight for Freedom

Miglior corto documentario
Body Team 12
Chan, beyond the Lines
Claude Lanzmann: Spectres of the Shoah
A Girl in the River: The Price of Forgiveness
Last Day of Freedom


Miglior cortometraggio

Ave Maria
Day One
Everything Will Be OK
Shok
Stutterer

Miglior cortometraggio d’animazione
Bear Story
Prologue
Sanjay’s Super Team
We Can’t Live without Cosmos
World of Tomorrow

Senza troppi giri di parole, sappiamo che il conferimento del Premio Oscar più atteso sarà quello al Miglior Attore Protagonista, in quanto il fatto che il “povero” Leonardo Di Caprio, dopo ben 5 nominations, non sia mai stato premiato è diventato un vero e proprio tormentone sul web. E sia. Pur non trattandosi della sua interpretazione migliore, molto probabilmente la statuetta andrà proprio a lui per la sua performance in “Revenant” di Alejandro G. Iñarritu.

Per quanto riguarda la Miglior Attrice Protagonista, in molti fanno il tifo per la bravissima Cate Blanchett, che in “Carol” di Todd Haynes ha dato ulteriore prova del suo talento. Eppure, anche quest’anno l’Academy potrebbe stupirci premiando la giovane Brie Larson, protagonista di “Room” di Lenny Abrahamson. Una prova d’attrice, la sua,davvero notevole.

Continuando a parlare di attori, in molti danno per scontato il Premio Oscar al Miglior Attore Non Protagonista a Sylvester Stallone – per “Creed” di Ryan Coogler – vincitore recentemente del Golden Globe alla Carriera. Ma non dimentichiamo anche Mark Ruffalo per “Il caso Spotlight” di Tom McCarthy o Christian Bale, per la sua eccezionale performance in “La grande scommessa” di Adam McKey.

Miglior Attrice Non Protagonista potrebbe essere dichiarata Rooney Mara, sempre per “Carol”, la quale, per questa sua interpretazione, è già stata premiata all’ultima edizione del Festival di Cannes. Ma non dimentichiamo anche la brava Kate Winslet per “Steve Jobs” di Danny Boyle. Volendo, però, esprimere un giudizio del tutto personale, notevole è stata la prova di Jennifer Jason Leigh in “The hateful eight” di Quentin Tarantino. Una sua premiazione sarebbe più che azzeccata.

Veniamo al Miglior Film. Ben otto sono i titoli in corsa per il forse più importante dei Premi Oscar. Molto probabilmente la statuetta andrà a “La grande scommessa” di Adam McKey – candidato anche per la Miglior Regia – o a “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg. Sottovalutato, invece “The Martian” di Ridley Scott, il quale, pur avendo avuto una nomination, pare non abbia riscosso un grandissimo successo di critica e di pubblico. E chissà se, alla fine, quest’anno verrà premiato un film interessante ma poco quotato come “Room” di Lenny Abrahamson!

Altro grande protagonista di questi Oscar 2016 è il capolavoro di animazione della Pixar “Inside Out”, il quale è stato nominato sia per il Miglior Film di Animazione che per la Miglior Sceneggiatura non Originale. Entrambi i premi sarebbero meritatissimi.

Tra gli Oscar quasi sicuri troviamo la nomination per Ennio Morricone, il quale ha composto la colonna sonora di “The hateful eight” di Tarantino, oltre a Joshua Oppenheimer per il suo documentario “The look of silence”, al quale è giàstato conferito alla 71° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia il Premio Speciale della Giuria. Tuttavia, per la sezione documentari, non possiamo non annoverare il bellissimo “Winter of Fire”, direttamente dall’Ucraina.

Infine, per il Premio Oscar al Miglior Film Straniero, il lungometraggio più quotato è “Il figlio di Saul” di Laszlo Nemes, storico aiuto regista del cineasta ungherese Béla Tarr, ma potrebbe anche sorprenderci il turco “Mustang”, che tratta una storia delicata e cruda di cinque sorelle che vivono in un piccolo villaggio.

Che dire? Restano, ormai,solo poche ore prima di scoprire chi saranno i premiati. Tra poco avrà inizio la diretta, quindi buona visione ai più tenaci e arrivederci al prossimo appuntamento con i nomi dei vincitori!

LA RECENSIONE DI MARINA: STEVE JOBS di Danny Boyle

Dopo una lunga attesa, ecco, finalmente, nelle sale italiane, dal 21 gennaio, il biopic su Steve Jobs diretto da Danny Boyle.

jobsLa vicenda si svolge nel backstage prima delle presentazioni ufficiali dei più importanti prodotti ideati da Jobs: il Macintosh, il NeXT e l’iMac. Le vicende professionali del protagonista si intrecciano con quelle personali, in particolare riguardanti il rapporto di Jobs con la figlia Lisa e con la madre di lei, Chrisann (interpretata da una bravissima Katherine Waterston, che abbiamo avuto modo di ammirare recentemente in “Vizio di forma” di Paul Thomas Anderson).

fassbender-jobs (1)Quello che vediamo è uno Steve Jobs nella vita di tutti i giorni: non vediamo il suo successo, non vediamo l’ideazione delle sue invenzioni, non vediamo la sua morte, argomenti trattati in modo ormai esaustivo in precedenti biopic.

steve_jobsLa peculiarità di questo ultimo lungometraggio di Boyle è, in realtà, una sceneggiatura robusta ed importante, merito di Aaron Sorkin (autore, tra l’altro di “Nemico pubblico”, “The social network” e “L’arte di vincere”), il quale è riuscito a redigere uno script che vanta una struttura di ferro, oltre a dialoghi serrati capaci di tenere lo spettatore incollato allo schermo dall’inizio alla fine. Con un testo che potrebbe essere benissimo messo in scena anche in palcoscenico, il dietro le quinte diventa il palcoscenico stesso, luogo in cui si intrecciano imprevisti, sogni, vicende professionali e private. Possiamo dire, a questo punto, che Danny Boyle si è limitato (seppur ottimamente) solo a raccontare per immagini un testo che è, per forza di cose, diventato l’attore principale di tutto il lungometraggio. E tutto ciò riesce a delineare personaggi poliedrici e fortemente empatici, interpretati, tra l’altro, da un cast di tutto rispetto.

lead_960Volendo concentrarci sugli interpreti, dunque, non possiamo non tessere le lodi del grande Michael Fassbender nel ruolo di Steve Jobs: il suo Jobs non vuole essere a tutti i costi la fotocopia  del compianto imprenditore della Apple, bensì un personaggio credibile, empatico, straordinariamente umano, con tutti i suoi sbagli e le sue debolezze. Una grande padronanza del corpo e della gestualità fanno sì che si abbia l’impressione di trovarsi davanti al vero Jobs stesso. Per questa sua performance, Fassbender ha ottenuto la nomination al Premio Oscar alla Miglior Interpretazione Maschile. E chissà se quest’anno l’Academy ci sorprenderà.

steve-jobsNotevole anche Kate Winslet (ormai una garanzia), nel ruolo di Johanna Hoffman, assistente-ombra di Steve Jobs, nonché una sorta di “grillo parlante” dello stesso. E che dire di Jeff Daniels, nel ruolo dell’ingegnere John Sculley? A circa metà del lungometraggio, il dialogo serrato tra quest’ultimo e Fassbender lascia lo spettatore senza fiato, grazie anche ad un montaggio magistrale (opera di Elliot Graham), oltre alla presenza, sullo schermo, di due veri e propri mostri sacri.

Se ne è parlato a lungo, si è rivelato una piacevole sorpresa. “Steve Jobs” di Danny Boyle (e Aaron Sorkin) è un interessante prodotto presente in sala. Una visione che lascia decisamente appagati.

VOTO: 8/10

Marina Pavido

NEWS HOME VIDEO: EDEN LAKE di James Watkins in DVD e BLU RAY

Ricevo e volentieri pubblico

 

E’ ora disponibile

EDEN LAKE

di James Watkins

con

Michael Fassbender e Kelly Reilly

Disponibile per la prima volta in DVD

e in alta definizione BLU RAY

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Edito da Pulp Video e distribuito da CG Entertainment

 

www.cgentertainment.it

 

E’ ora finalmente disponibile per la prima volta in Dvd e in alta definizione Blu Ray DiscEden Lake” di James Watkins. Michael Fassbender è protagonista insieme a Kelly Reilly di quello che è stato definito dalla critica come uno dei migliori film horror degli ultimi anni.

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IL FILM Jenny, un’insegnante di asilo è felicissima: sta per trascorrere un inaspettato week-end romantico sul lago con il suo ragazzo, Steve. La situazione si preannuncia idilliaca: il lago è immerso nella natura ed isolato da tutto, circondato da un bosco magnifico. Peccato che i due ragazzi scoprano presto di non essere soli, e di dover fare i conti con un tenace gruppo di piccoli vandali molto pericolosi…

 

L’edizione Home Video di “Eden Lake”  curata da Pulp Video e distribuita da CG Entertainment è accompagnata da contenuti speciali esclusivi: Interviste a Michael Fassbender, James Watkins, Christian Colson, Kelly Reilly e Thomas Turgoose; Making of; Trailer cinematografico.

La scheda tecnica completa è consultabile qui.

 

Eden Lake” è disponibile nei migliori punti vendita, negli store online e sul sito di CG Entertainment a questo indirizzo: http://www.cgentertainment.it/film-dvd/Eden-Lake/f40359

A SPASSO TRA DIVI E DIVINE. DAL 1990 AD OGGI – 25 e 26 settembre a Bergamo

Ricevo e volentieri pubblico

I divi del cinema raccontati con incontri e proiezioni

A spasso tra divi e divine. Dal 1990 ad oggi

 Scarlett-Johansson_Black-Dahlia

Venerdì 25 e sabato 26 settembre a Bergamo

A cura di FIC-Federazione Italiana Cineforum

 

www.cineforum-fic.com

Due giornate con i divi del cinema degli ultimi trent’anni, tra racconti, confronti e proiezioni.

Scarlett Johansson, Nicole Kidman, Leonardo Di Caprio, Isabelle Huppert, Michael Fassbender, Julianne Moore e, ancora, Joaquin Phoenix, Mickey Rourke, James Franco e tanti altri: sono i protagonisti della due giorni di approfondimento A spasso tra divi e divine. Dal 1990 ad oggi che si svolge a Bergamo venerdì 25 e sabato 26 settembre, all’interno del convegno di studi Vedere e studiare il cinema organizzato dalla FIC-Federazione Italiana Cineforum in collaborazione con Laboratorio 80.

In programma più di dieci interventi di docenti, ricercatori e critici cinematografici e quattro proiezioni di film, gli uni e gli altri pensati per un variegato tipo di pubblico, che comprende sia esperti che appassionati e curiosi. Dal primo pomeriggio di venerdì 25, e per tutta la giornata di sabato 26, gli attori saranno raccontati e analizzati, anche attraverso spezzoni di film, da chi da anni li osserva, per capire il fenomeno del cinema ed il suo rapporto con il pubblico. Ad intervenire saranno, tra gli altri, Alberto Scandola, Lorenzo Donghi, Mariapaola Pierini, Cristina Jandelli, Matteo Pollone, Lorenzo Rossi e Nuccio Lodato.

I film scelti per completare il programma sono Da morire di Gus Van Sant, con una splendida e già bravissima diciottenne Nicole Kidman (venerdì 25 alle 18), Amateur di Hal Hartley, un noir comico e paradossale con un’ambigua Isabelle Huppert (venerdì 25 alle 21,30), e Fine di una storia di Neil Jordan, uno dei mélo moderni più sofferti e romantici (sabato 26 alle 18), cui si aggiungerà un film in prima visione nella serata di sabato.

Terza e ultima sessione di un’iniziativa triennale dedicata proprio all’attorialità e al divismo del cinema sonoro internazionale, l’edizione 2015 di A spasso tra divi e divine è la conclusione di un lungo tragitto che, dal 2013, si è soffermato soprattutto sul cinema hollywoodiano, su quello italiano e su quello francese, muovendosi in un ambito, quello del divismo, fino a non molti anni fa poco frequentato in Italia da studiosi e opinionisti.

Il convegno è un’occasione per approfondire alcuni elementi che sono stati determinanti per lo sviluppo del cinema – spiega Angelo Signorelli, Vicepresidente di FIC -, per studiarne gli aspetti sociologici, economici e di costume. Ma è anche l’occasione per vedere dei buoni film, montaggi di sequenze con esempi di interpretazione, che sono parte integrante del programma e contribuiscono ad arricchire e vivacizzare le relazioni. È un incontro che si rivolge a tutto il pubblico e che vuole essere anche un momento di svago”.

Incontri e proiezioni si svolgono all’Auditorium di piazza Libertà: venerdì 25 a partire dalle 15, mentre sabato 26 dalle ore 10. Incontri e proiezioni sono ad ingresso gratuito (ad eccezione della prima visione di sabato 26, alle 21).

“A spasso tra divi e divine” di FIC-Federazione Italiana Cineforum è organizzato con il patrocinio e la collaborazione tecnica di Lab 80 film, e in collaborazione con Associazione Laboratorio 80, Università degli Studi di Torino – DAMS, Centro Ricerche Attore e Divismo (CRAD), Università degli studi di Pavia – Dipartimento Studi Umanistici Sezione Spettacolo e Università degli studi di Bergamo.

Il programma

VENERDÌ 25 SETTEMBRE

ore 15.00 coordina Cristina Jandelli

Alberto Scandola Scarlett Johansson: un sex symbol postmoderno |

Caterina Rossi Nicole Kidman: attrice/star | Lorenzo Donghi “Attenti al

lupo”. Leonardo Di Caprio: storia di un predestinato (mai davvero

amato) | Deborah Toschi Diva enigmatica. Isabelle Huppert

 

ore 18.00 Da morire (To Die For, 1995) di Gus Van Sant

ore 21.30 Amateur (id., 1994) di Hal Hartley

SABATO 26 SETTEMBRE

ore 10.00 coordina Cristina Jandelli

Mariapaola Pierini Bale, McConaughey, Fassbender: trasformare il corpo

del divo | Matteo Pollone Nicolas Cage: fuori controllo, sopra le righe |

Barbara Rossi Attrice o diva? Julianne Moore | Francesca Brignoli Percorsi

accidentati. Mickey Rourke (con antologia-sequenze di Filippo Ticozzi)

ore 15.00 coordina Mariapaola Pierini

Cristina Jandelli Lo stile di recitazione in Carnage di Polanski | Elisa

Uffreduzzi A dreadful career. Film genres and star system nella filmografia

di Josh Hartnett | Tommaso Isabella Actor Anonymous: appunti sulla

carriera extra cinematografica di James Franco | Lorenzo Rossi Joaquin

Phoenix: ritratto di una maschera postmoderna | Nuccio Lodato Cinema

italiano: facce nuove

 

ore 18.00 Fine di una storia (The End of the Affair, 1999) di Neil Jordan

ore 21.30 film in anteprima

Informazioni per il pubblico

F.I.C. Federazione Italiana Cineforum: 035.361361 – info@cineforum-fic.com

 

CANNES 2015: MACBETH di Justin Kurzel distribuito in Italia da VIDEA

Ricevo e volentieri pubblico

Sarà VIDEA a distribuire in Italia

M A C B E T H

di Justin KURZEL
con Michael FASSBENDER e Marion COTILLARD

in concorso a Cannes

macbeth

Il nuovo attesissimo “M A C B E T H” di Justin Kurzel  con Michael Fassbender e Marion Cotillard,  in concorso a Cannes, sarà distribuito in Italia grazie a Videa.

Dai produttori di “Il Discorso del re” e “Shame”, una rivisitazione in chiave gotica della tragedia shakespeariana, un film di grande forza visiva arricchito dalla straordinaria colonna sonora di Jed Kurzel,  un  capolavoro firmato dal regista australiano Justin Kurzel  già acclamato per l’opera di esordio, il terrificante “Snowtown” presentato a Cannes nel 2011 alla Semaine de la Critique.

PRESENTATO IL PROGRAMMA DEL BIF&ST 2015

Ricevo e volentieri pubblico

bifestLa sesta edizione del Bif&st – il Bari International Film Festival – si svolgerà dal 21 al 28 marzo 2015, promosso dalla Regione Puglia-Assessorato al Mediterraneo, Cultura, Turismo e prodotto dalla Fondazione Apulia Film Commission, sponsor Motoria-Mercedes-Benz, Monile e Mario Mossa Gioielliere.

Il programma generale del Bif&st 2015 è stato oggi presentato alla stampa da Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura, Turismo della Regione Puglia, Maurizio Sciarra, presidente dell’Apulia Film Commission, e da Ettore Scola e Felice Laudadio, rispettivamente presidente e ideatore/direttore artistico del festival di Bari. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Emiliano Morreale, conservatore CSC-Cineteca Nazionale, Maria Pia Ammirati, direttrice di RAI Teche, Gabriele Kreuter-Lenz, direttrice del Goethe-Institut Rom, e Andrea Micciché, presidente di Nuovo Imaie.

Un programma piuttosto denso con – in 8 giorni – circa 330 appuntamenti, fra i quali 200 proiezioni di film di lungometraggio, documentari, cortometraggi, un convegno su Fritz Lang, una tavola rotonda su Cinema&Fiction, 8 Lezioni di cinema, 7 Focus sugli attori. 120 giornalisti italiani e 50 giornalisti stranieri si sono finora accreditati. Oltre 350 saranno gli ospiti attesi, fra registi, attori, produttori, distributori, invitati ecc.

La serata finale per la consegna dei premi dell’ItaliaFilmFest al Teatro Petruzzelli sarà condotta dall’attrice e regista Stefania Rocca. Fra gli altri attori e attrici in arrivo a Bari: Barbora Bobulova, Carolina Crescentini, Marco D’Amore, Luca De Filippo, Libero De Rienzo, Ivan Franek, Massimo Ghini, Adriano Giannini, Lucrezia Guidone, Alessandro Haber, Marco Leonardi, Valentina Lodovini, Simona Marchini, Marcello Mazzarella, Francesco Pannofino, Marcello Prayer, Isabella Ragonese, Michaela Ramazzotti, Ksenia Rappoport, Katja Riemann, Michele Riondino, Alba Rohrwacher, Carolina Rosi, Claudio Santamaria, Greta Scarano, Sara Serraiocco, Alessandro Sperduti, Jasmine Trinca, Luca Zingaretti e altri in via di conferma.

Le “Anteprime internazionali” al Teatro Petruzzelli
manifesto_Cobain_Montage_of_HeckQuesta sezione non competitiva verrà inaugurata il 21 marzo, alla presenza del regista e di alcuni degli attori, dal film Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo interpretato da John Turturro, Luca Zingaretti, Lillo e Carolina Crescentini, distribuito da Good Films il 2 aprile.
Il 22 marzo Jean-Jacques Annaud presenterà il suo nuovo film, un kolossal da 38 milioni di dollari girato quasi interamente in Mongolia, L’ultimo lupo (Le dernier loup), una coproduzione fra Cina e Francia dove è uscito con eccellenti esiti di critica e di pubblico, distribuito in Italia da Notorious il 26 marzo.
La Universal International Pictures presenterà il 23 marzo un film dichiaratamente ispirato a Metropolis di Fritz Lang (cui il Bif&st dedica una grande retrospettiva): Ex Machina, intrigante opera prima del regista britannico Alex Garland con Oscar Isaac (che vedremo nel prossimo Star Wars di J.J. Abrams), Alicia Vikander e Domhnall Gleeson (protagonista di Unbroken diretto da Angelina Jolie). Il film sarà nelle sale dal 30 aprile.
Il Teatro Petruzzelli ospiterà il 24 marzo l’anteprima mondiale di Ho ucciso Napoleone, una spassosa e appassionante commedia di Giorgia Farina con Micaela Ramazzotti, Libero de Rienzo, Adriano Giannini, Thony, Pamela Villoresi, Elena Sofia Ricci, distribuito da 01 il 26 marzo.
Impressionante il cast internazionale del film che passerà il 25 marzo: The Gunman di Pierre Morel con Sean Penn, Jasmine Trinca, Javier Bardem, Idris Elba, ambientato in Africa, a Londra e Barcellona, in uscita in Italia il 21 maggio distribuito da 01.
Probabilmente il film rivelazione del Bif&st 2015 sarà Slow West diretto da John Maclean – regista scozzese al suo debutto nel lungometraggio – e interpretato da Michael Fassbender (il pluripremiato interprete di 12 anni schiavo e di Shame) e dal giovanissmo ma già molto affermato attore australiano Kodi Smit-McPhee. Dopo la presentazione del 26 marzo a Bari, il film uscirà in autunno distribuito da BIM.
Due anni fa Margarethe von Trotta regalò al Bif&st l’anteprima assoluta del suo acclamato film Hannah Arendt impersonata da Barbara Sukowa. Quest’anno, il 27 marzo, tornerà a Bari per presentare in anteprima internazionale al Teatro Petruzzelli la sua ultima opera, The Misplaced World – trionfalmente accolta nella proiezione speciale organizzata dal Festival di Berlino il 13 febbraio scorso – interpretata ancora dalla Sukowa e da un’altra grande attrice tedesca, Katja Riemann, anche lei fra gli ospiti del Bif&st.
Sabato 28 marzo il film di chiusura del festival sarà il nuovo, irresistibile Ritorno al Marigold Hotel (The Second Best Exotic Marigold Hotel) interpretato da Maggie Smith, Judy Dench, Richard Gere, Bill Nighy, Penelope Wilton e diretto da John Madden che nel 2012 venne a Bari per presentare il primo Marigold Hotel. Distribuito ancora una volta dalla 20th Century Fox uscirà in sala il 30 aprile.
Il programma delle “Anteprime internazionali” si completerà con due eventi speciali, entrambi programmati per il giorno d’apertura del festival, il 21 marzo: la presentazione in anteprima del film della Universal Kurt Cobain: Montage of Heck di Brett Morgen in uscita il 28 aprile e la proiezione a mezzanotte di Humandroid (Chappie) di Neill Blomkamp (autore di District 9 e di Elysium). Anche questo film – in uscita il 9 aprile per la Warner Bros. – ha per protagonista un robot dai sentimenti umani ispirato al robot di Metropolis di Lang.

“Panorama internazionale” al Teatro Petruzzelli
LUCIA-DE-B._STILLS_PERSSELECTIE_groot_-Pief-Weyman_-(60)Nella sezione competitiva “Panorama internazionale”, sempre al Petruzzelli ma nel pomeriggio (ore 16 e 18.30), si vedranno 12 film prodotti nel mondo nell’ultimo anno, totalmente inediti in Italia. Una giuria composta da 30 spettatori e presieduta dal produttore e distributore Valerio De Paolis, fondatore della BIM, attribuirà il Premio Bif&st 2015 al regista del miglior film fra quelli in concorso selezionati insieme al vice direttore Enrico Magrelli e alla programmer Giuliana La Volpe. Questi i film in concorso: Shelter di Paul Bettany con Jennifer Connelly, opera prima del celebre attore britannico (Usa 2014); Graziella di Mehdi Charef con Rossy De Palma (Francia 2014); Road 47 di Vicente Ferraz con Sergio Rubini (Brasile-Portogallo 2014); Discount di Louis-Julien Petit con Olivier Barthelemy (Francia 2015); Jamais de la vie di Pierre Jolivet con Olivier Gourmet (Francia 2015); Accused di Paula van der Oest, film candidato all’Oscar (Olanda-Belgio-Svezia-Lussemburgo 2014); Miss Julie di Liv Ullmann con Jessica Chastain, Colin Farrell, Samantha Morton (Norvegia-UK-Irlanda-Francia 2014); L’antiquaire di François Margolin con Anna Sigalevitch e Michel Bouquet (Francia 2015); The Guide di Oles Sanin (Ukraina 2014); Le temps des aveux di Régis Wargnier con Olivier Gourmet (Francia-Cambogia 2014); Kafkas der Bau di Jochen Alexander Freydank, vincitore nel 2007 di un Oscar per un suo cortometraggio (Germania 2014). Fuori concorso verrà inoltre presentato il magnifico documentario italiano Magicarena di Andrea Prandstraller e Niccolò Bruna, scritto e prodotto da Agnese Fontana, backstage della superba messinscena dell’Aida di Giuseppe Verdi allestita da La Fura dels Baus all’Arena di Verona.

“Lezioni di cinema” al Teatro Petruzzelli
Un formidabile parterre de rois, composto da otto grandi registi europei, salirà sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli dal 21 al 28 marzo per tenere le ormai immancabili Lezioni di cinema del Bif&st, quest’anno organizzate con la Fipresci, la federazione internazionale dei critici di cinema. Le otto Lezioni di cinema, con inizio alle 11.30, ciascuna preceduta alle 9 da un film del “Maestro”, avranno inizio con Sir Alan Parker, introdotto dal critico Derek Malcolm; la lezione prenderà spunto dal suo bellissimo Fuga di mezzanotte (Midnight Express) del 1978 (21 marzo). Sarà poi la volta (22 marzo) del regista francese Jean-Jacques Annaud, presentato dal critico Michel Ciment, che terrà la sua lezione dopo la proiezione di Sette anni in Tibet del 1997.
Il regista greco Costa-Gavras trarrà spunto per la sua lezione da Amen. del 2002, sul controverso rapporto fra il pontificato di Pio XII e il nazismo (23). Sarà poi la volta di un grande maestro del cinema italiano, Ettore Scola, che terrà la sua master class dopo la proiezione del film Una giornata particolare del 1977 – per il quale ottenne la sua prima nomination all’Oscar – restaurato digitalmente a cura di CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con Surf Film (24). Il polacco Andrzej Wajda, Oscar e Leone d’oro alla carriera, introdotto dalla critica Grazyna Torbicka racconterà i suoi 50 anni da regista partendo da uno dei suoi ultimi film, l’impressionante Katyn del 2007 sui crimini compiuti dai sovietici in Polonia all’inizio della seconda guerra mondiale (25).
Un altro leggendario regista, il tedesco Edgar Reitz, autore di Heimat, il film in 30 episodi lungo oltre 54 ore che ha ottenuto negli anni una infinità di riconoscimenti e che è stato ora restaurato, partirà dall’episodio Hermännchen per la sua lezione di cinema introdotta da Klaus Eder (26). Con Anni di piombo la regista tedesca Margarethe von Trotta ottenne a Venezia nel 1981 il Leone d’oro e il premio Fipresci. Sarà questo il film alla base della sua lezione di cinema (ore 11 del 27 marzo).
Infine il 28 marzo alle 11, introdotto dal critico francese Jean Gili, sarà la volta di un altro grande regista italiano incluso nel panel delle Lezioni di cinema: Nanni Moretti. La sua sarà una “lezione” a sorpresa che avrà inizio dopo la proiezione di Caro diario, premiato per la migliore regia al Festival di Cannes 1994 e vincitore di numerosi altri premi, incluso il Prix Fipresci.

Fipresci 90 e Federico Fellini Platinum Award
Agli otto registi delle Lezioni di cinema verrà consegnato il Fipresci 90 Platinum Award in occasione del 90° anniversario della Federazione internazionale della stampa cinematografica festeggiato a Bari nell’ambito del Bif&st con la partecipazione di una cinquantina di critici provenienti da tutto il mondo. Il Prix Fipresci è il prestigioso riconoscimento che dal 1946 viene attribuito dai critici ai migliori film presentati nei maggiori festival internazionali.
Nanni Moretti sarà insignito da Ettore Scola, nella serata finale del festival, anche del Federico Fellini Platinum Award per l’eccellenza cinematografica.

ItaliaFilmFest/Lungometraggi in concorso
Oltre ai film internazionali e alle retrospettive, la terza colonna portante del Bif&st è da sempre rappresentata dal cinema italiano. Nella sezione ItaliaFilmFest/Lungometraggi (che non comprende opere prime o seconde) saranno in concorso 12 film italiani prescelti fra i migliori distribuiti nelle sale o passati nei festival nazionali e internazionali da marzo 2014 a marzo 2015. Una giuria espressa dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e composta da Franco Montini (presidente del SNCCI), Vito Attolini, Paola Casella, Francesco Gallo, Andrea Martini, Cristiana Paternò e Federico Pontiggia attribuirà i seguenti riconoscimenti: Premio Mario Monicelli per il miglior regista; Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore; Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto; Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura; Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista; Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista; Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista; Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista; Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche; Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia; Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo; Premio Roberto Perpignani per il miglior montaggio; Premio Piero Tosi per i migliori costumi.
Il Bif&st – che temporalmente è il primo dei grandi appuntamenti con i premi al cinema italiano – ha ogni anno anticipato i riconoscimenti successivi. Nel solo 2014 i film presentati in concorso al festival di Bari hanno ottenuto 20 David di Donatello (su 20), 20 Nastri d’argento, 16 Ciak d’oro.
Questi i film in concorso: 21 marzo, Torneranno i prati di Ermanno Olmi; 22: Anime nere di Francesco Munzi; Hungry Hearts di Saverio Costanzo; 23: Incompresa di Asia Argento; Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores; 24: Biagio di Pasquale Scimeca; Noi e la Giulia di Edoardo Leo; 25: Buoni a nulla di Gianni De Gregorio; Il nome del figlio di Francesca Archibugi; 26: I nostri ragazzi di Ivano De Matteo; Il giovane favoloso di Mario Martone; 27: Patria di Felice Farina.

ItaliaFilmFest/Opere prime e seconde in concorso
La giuria della sezione ItaliaFilmFest/Opere prime e seconde, composta da 30 spettatori selezionati e presieduta dal critico e docente di cinema Jean Gili, direttore del festival del cinema italiano di Annecy, attribuirà il Premio Opera Prima e Seconda Francesco Laudadio al regista del miglior film italiano di debutto – o secondo film – prescelto fra quelli distribuiti nelle sale o passati nei festival nazionali e internazionali da marzo 2014 a marzo 2015. Sono stati selezionati i seguenti 12 film: 21 marzo, Index zero di Lorenzo Sportiello; Last summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli; 22: La foresta di ghiaccio di Claudio Noce; Vergine giurata di Laura Bispuri; 23: Noi 4 di Francesco Bruni; Le meraviglie di Alice Rohrwacher; 24: Noi siamo Francesco di Guendalina Zampagni; Senza nessuna pietà di Michele Alhaique; 25: La settima onda di Massimo Bonetti; Fino a qui tutto bene di Roan Johnson; 26: Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso; Perez di Edoardo De Angelis.
La stessa giuria verrà chiamata ad esprimersi anche per individuare i migliori interpreti ai quali verrà conferito il Premio Nuovo Imaie per il miglior attore e la migliore attrice protagonisti.

Fritz_Lang_MetropolisIl NUOVO IMAIE gestisce e tutela i diritti connessi maturati dagli artisti, interpreti o esecutori del settore musica e del settore audiovisivo a far data dal 14 luglio 2009. La legge sul diritto d’autore attribuisce agli artisti interpreti o esecutori un ritorno economico dalla diffusione, dalla pubblica comunicazione e dall’utilizzazione delle loro opere. Nell’audiovisivo l’equo compenso si genera in relazione a qualsiasi forma di utilizzo e diffusione delle opere cinematografiche o assimilate attraverso qualsiasi mezzo e modo: via televisione, via web, nei pubblici locali, negli alberghi e anche a seguito di commercializzazione di opere filmiche sia offline che online. NUOVO IMAIE incassa e ripartisce l’equo compenso agli artisti rappresentati, gestisce e ripartisce i compensi di copia privata audio e video, riconosciuti per legge sul diritto d’autore, ovvero la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi fatta da singoli soggetti per uso esclusivamente personale. Il Consiglio d’amministrazione di Nuovo Imaie è composto da: Andrea Micciché (presidente); Sabino Mogavero e Andrea Marco Ricci (settore Musica); Silvano Piccardi e Franco Trevisi (settore Audiovisivo).

ItaliaFilmFest/Documentari fuori concorso
Nella sezione ItaliaFilmFest/Documentari verrà presentato fuori concorso un numero molto ristretto di documentari italiani prescelti fra i migliori dell’anno dalla direzione artistica, con la collaborazione di Maurizio Di Rienzo. Sono stati selezionati: 22 marzo: Franco, un uomo in piedi e la signora vestita di nebbia. Una storia italiana di Mimmo Mongelli; Come il peso dell’acqua di Andrea Segre; 23: Altamente di Gianni De Blasi; Smokings di Michele Fornasero; 24: La zuppa del demonio di Davide Ferrario; Qualcosa di noi di Wilma Labate; 25: The special need di Carlo Zoratti; Sul vulcano di Gianfranco Pannone; 26: Triangle di Costanza Quatriglio; Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni.
Prima dei film delle Anteprime serali al Petruzzelli verranno presentate alcune gustose “pillole” documentarie sulla Puglia pescate nell’immenso Archivio dell’Istituto Luce: I lavori del nuovo porto di Bari, anni Venti; Bari. La processione di San Nicola, anni Venti; Bari. I Principi di Piemonte alla Fiera del Levante, 1931; La nuova strada nei pressi di Foggia, 1931; Taranto. Famiglie prolifiche. La nascita di quattro gemelli e gli otto fratelli, 1937; Vittoria di Ascari al terzo Gran Premio di Bari, 1949; A Roma il Bari batte il Verona ed entra in serie A, 1958; La storia del jazz secondo Lino Banfi, 1971. Ciascuna “pillola” ha una durata che oscilla fra 1 e 2 minuti al massimo.

Focus su…
Uno dei tradizionali appuntamenti di maggior successo del Bif&st è sempre stato il Focus su… un attore o un’attrice intervistati in pubblico da Franco Montini, presidente del Sindacato nazionale critici cinematografici. Quest’anno sarà la volta di Luca Zingaretti (21 marzo), Alba Rohrwacher (22), Ksenia Rappoport (23), ospite a sorpresa (24), Valentina Lodovini (25), Marco D’Amore (26) e Stefania Rocca (27). Di Stefania Rocca verranno presentati anche due cortometraggi da lei realizzati in veste di regista per ActionAid: Osa (10’) e L’abbraccio (4’22”). Gli incontri si svolgeranno nel foyer del Teatro Margherita ove verranno inoltre ospitate le conferenze stampa giornaliere con la partecipazione degli autori e dei protagonisti dei film in programma.

Nel tripudio di rievocazioni in corso per ricordare l’inizio e gli orrori della Prima Guerra Mondiale – non a caso abbiamo simbolicamente voluto a tutti i costi in concorso il film di Ermanno Olmi Torneranno i prati – il festival di Bari si occuperà di una data di cui nessuno (ancora) parla: quella del 30 aprile 1975 che 40 anni fa, con la caduta di Saigon, segnò la fine dell’atroce guerra del Vietnam rovinosamente perduta dagli americani. Lo faremo presentando sotto il titolo “Generazione Vietnam” tre film documentari, opera di grandi autori, proposti dall’Archivio audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD): Le ciel, la terre di Joris Ivens (Francia 1966, 40’), Hanoi, martes 13 di Santiago Álvarez (Cuba 1967, 38’) e Vietnam, scene del dopoguerra di Ugo Gregoretti e Romano Ledda (Italia 1975, 97’).
Questi tre documentari fanno parte di un insieme di preziosissimi materiali sulla guerra del Vietnam – raccolti e conservati presso l’AAMOD – che verranno presentati nella tarda primavera alla Casa del Cinema di Roma in collaborazione con il Bif&st, a cura di Giandomenico Curi e Paola Scarnati.

Tavola rotonda – Cinema&Fiction: convergenze parallele?
Il Bif&st ospiterà nei pomeriggi del 27 e 28 marzo una importante tavola rotonda dal titolo Cinema &Fiction: convergenze parallele? curata da Fabiano Fabiani, già amministratore delegato di Cinecittà Holding e presidente dell’Associazione Produttori Televisivi (APT), e dal vice direttore del Bif&st Marco Spagnoli, su un tema di forte attualità sollevato anche da Bernardo Bertolucci e Steven Spielberg: le nuove serialità americane, in particolare, stanno superando il cinema per qualità e valori? E quali tendenze in tal senso si possono individuare nella fiction italiana recente in rapporto al cinema italiano? Con la partecipazione di: Eleonora Andreatta, Matilde Bernabei, Gianni Canova, Daniele Cesarano, Umberto Contarello, Carlo Degli Esposti, Marco Follini, Carlo Freccero, Mario Gianani, Silvia Napolitano, Severino Salvemini, Andrea Scrosati, Alberto Sironi, Riccardo Tozzi, Pietro Valsecchi.

Laboratorio di scenografia e costumi
Il Bif&st 2015 ospiterà quattro Laboratori formativi e informativi dedicati a Scenografia (nelle sue diverse attuazioni: cinema, teatro, tv) e Costumi organizzato con la stretta collaborazione dell’Associazione italiana scenografi, costumisti, arredatori (ASC) e affidati a Lorenzo Baraldi, Giovanni Licheri, Alida Cappellini e alla costumista Gianna Gissi.

Le Mostre
Mostra dedicata a Francesco Rosi
a cura di Angelo Amoroso d’Aragona, in collaborazione con la collezione privata Giuseppe Serra di Canosa di Puglia, il Centro Cinema “San Biagio” Città di Cesena e la Mediateca Regionale Pugliese. Sala Murat 16-28 marzo

Mostra dedicata a Fritz Lang
a cura di Angelo Amoroso d’Aragona, in collaborazione con la Stiftung Deutsche Kinemathek e la Mediateca Regionale Pugliese. Teatro Margherita 16-28 marzo
Il Bif&st in mostra
Antologia fotografica a cura di Nicola Amato e Pasquale Susca
Piazza del Ferrarese, 21-28 marzo
Ex Palazzo delle Poste, 21-28 marzo

Scatti di Cinema
a cura di Daniele Trevisi per Apulia Film Commission. Ex Palazzo delle Poste 21-28 marzo

Lo staff del Bif&st
Roma: Felice Laudadio, Enrico Magrelli, Marco Spagnoli, Giuliana La Volpe, Patrizia Prosperi, Raffaella Fioretta, Francesca Turrisi, Orsetta Gregoretti, Ida Panzera, Selene Favuzzi, Monique Macchiavelli.
Bari: Angelo Ceglie (direttore organizzativo), Giovanni Antelmi, Angela B. Saponari, Alessandra Rizzi, Francesca Limongelli, Antonella Pastore, Toni Cavalluzzi, Valentina Parente, Rico Colangelo, Nicola Morisco, Paola Albanese.
RUP (responsabile unico del procedimento): Cristina Piscitelli, Apulia Film Commission.

Il Bif&st – promosso dalla Regione Puglia/Assessorato al Mediterraneo, Cultura, Turismo e prodotto dall’Apulia Film Commission – è un’iniziativa finanziata dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 (Accordo di Programma Quadro rafforzato “Beni e Attività Culturali”) e dal Programma Operativo Interregionale (POIn) “Attrattori culturali, naturali e turismo” – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007/2013, Asse II, Linea di Intervento 2.1, intervento “Servizi di valorizzazione integrata”.

LA RECENSIONE DI MARINA: THE COUNSELOR – IL PROCURATORE di Ridley Scott

E’ in uscita, il 16 gennaio nelle sale italiane, The Counselor – il procuratore, lungometraggio firmato Ridley Scott.

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Un avvocato (non ci è dato sapere il nome), dopo aver visto la sua carriera andare lentamente in rovina, decide di darsi al traffico di droga, con l’ingenua convinzione di poterne uscire quando vuole. Entra in affari, pertanto, con Reiner, che già da tempo fa parte di quel mondo. Durante un trasporto di droga, però, la situazione si complica e viene commesso un omicidio. Tutto ciò avrà risvolti negativi che riguarderanno non soltanto il protagonista, ma anche le persone a lui vicine.

Lungometraggio, questo, che ha visto, in primis,  la collaborazione di due grandi personalità: l’acclamato Ridley Scott e lo scrittore Cormac McCarthy (Non è un paese per vecchi), qui al suo debutto come sceneggiatore. E che dire del cast? Primo fra tutti, Michael Fassbender (Hunger, Shame, A dangerous method) ancora una volta non delude lo spettatore, dando prova di grande talento e permettendo al pubblico di entrare, fin dai primi minuti, nei panni del protagonista. Sono presenti, inoltre, importanti nomi come Javier Bardem (nel ruolo di Reiner), Cameron Diaz (Malkina, compagna di Reiner), Brad Pitt (Westray, trafficante di droga) e Penelope Cruz (Laura, fidanzata del protagonista). Oltre ad una breve apparizione del grande Bruno Ganz!

Inutile dire che, dal punto di vista registico, il film è impeccabile (nel caso di Ridley Scott si va sul sicuro). Lo stesso vale per quanto riguarda la recitazione. Eppure, il lungometraggio non convince affatto.

Nella prima metà del film si ha un crescendo di tensione che viene, però, smorzato di netto a partire dalla seconda metà. In particolare, quando viene commesso l’omicidio di un corriere della droga (in seguito al quale inizieranno i guai del protagonista), la crudezza delle immagini si contrappone allo stucchevole ed esageratamente melodrammatico modo di raccontare il presentimento della madre della vittima riguardo le sorti del proprio figlio. Inoltre, la scena della telefonata tra il protagonista ed il suo avvocato, durante la quale il primo cerca disperatamente di farsi tirare fuori dai guai, risulta essere piuttosto ridondante, i dialoghi sono esageratamente lunghi, oltre ad essere carichi di luoghi comuni e banali moralismi. Risultato: da quel punto in avanti tutto cade nel ridicolo, il pubblico non riesce più ad immedesimarsi nel personaggio dell’avvocato, può anche scappare qualche risatina sarcastica e tutto il film perde di credibilità. Da qui alla fine, in un crescendo di violenza, spesso e volentieri gratuita, l’attenzione cala drasticamente, così come la tensione.

Dalla penna di uno scrittore come Cormac McCarthy, che con Non è un paese per vecchi aveva dato prova di un grande talento, ci si aspetta molto di più. Così come da Ridley Scott. Dopo veri e propri cult come Blade Runner, Alien o Thelma e Louise è difficile soddisfare le aspettative del pubblico, il quale spera sempre di poter urlare al capolavoro o, quanto meno, di poter assistere ad una proiezione che sia allo stesso livello dei primi lavori. In questo caso, però, ci sono degli errori di scrittura che, indipendentemente dal regista, stanno alla base di tutto, rendendo il prodotto quasi insignificante e poco convincente.

Voto: 6/10

Marina Pavido

LA RECENSIONE DI MARINA NELLA PUNTATA 110 DI ENTR’ACTE https://www.youtube.com/watch?v=bL0MlAAhN0Q&feature=youtu.be