OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 05/05/2016

A cura di Marina Pavido

Anche questa settimana si preannuncia particolarmente ricca e stimolante! Ben 10, infatti, i film in uscita nelle sale italiane. Dall’attesissimo Captain America al francese Florida, da Al di là delle montagne – ultimo lavoro di Jia Zhangke – al thriller Il traditore tipo. Come ogni settimana, la nostra rubrica vuole offrirvi un elenco dei nuovi titoli, in modo da potervi aiutare a scegliere ciò che più fa per voi. Di seguito a qualche trama, inoltre, potrete trovare alcune delle nostre recensioni riguardanti i film trattati. Buona lettura!

 

CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR

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REGIA: Anthony Russo, Joe Russo; genere: azione, fantascienza, fantasy; anno: 2016; paese: USA; cast: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johannson

Il nuovo film Marvel ci racconta un’altra delle rocambolesche avventure degli Avengers, che stavolta – sempre in lotta per salvaguardare l’umanità – vengono coinvolti in un disastroso incidente internazionale che minaccia di portare con sé pesanti conseguenze.

AL DI LÀ DELLE MONTAGNE

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REGIA: Jia Zhangke; genere: drammatico; anno: 2015; paese: Cina, Francia; cast: Zhao Tao

Cina, 1999. Due amici di infanzia sono innamorati della bella Tao, la quale, a sua volta, dovrà scegliere tra uno dei due. La storia di due generazioni in una società in continua evoluzione. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2015.

CORPO ESTRANEO

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REGIA: Krzysztof Zanussi; genere: drammatico, sentimentale; anno: 2014; paese: Polonia, Italia, Russia; cast: Riccardo Leonelli, Agnieszka Grochowska, Agata Buzek

Angelo e Kasia si incontrano in Italia e si innamorano. Quando la donna deciderà di tornare in Polonia per entrare in convento, il ragazzo la seguirà fino a Varsavia, al fine di farle cambiare idea. La sua nuova vita all’estero, però, non sarà così semplice.

 

FLORIDA

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REGIA: Philippe Le Guay; genere: commedia; anno: 2015; paese: Francia; cast: Jean Rochefort, Sandrine Kiberlain, Laurent Lucas

Claude ha ottant’anni e, mostrando i primi segni dell’Alzheimer, viene accudito dalla figlia Carole. Il suo sogno è quello di poter andare, un giorno, in Florida, terra di speranza e di benessere, dove vive la sua secondogenita.

LA RECENSIONE:

LA RECENSIONE DI MARINA: FLORIDA di Philippe Le Guay

 

IL MINISTRO

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REGIA: Giorgio Amato; genere: commedia, drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Gian Marco Tognazzi, Alessia Barela, Fortunato Cerlino

Franco è un imprenditore sull’orlo della bancarotta. La sua unica salvezza dipende da un Ministro, con cui ha recentemente stretto amicizia. Al fine di parlargli della sua situazione, lo invita a cena a casa sua, insieme alla moglie, ad un altro conoscente e ad una prostituta.

 

IL TRADITORE TIPO

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REGIA: Susanna White; genere: thriller; anno: 2016; paese: Gran Bretagna; cast: Ewan McGregor, Stellan Skarsgard, Naomie Harris

Una giovane coppia in vacanza a Marrakech fa la conoscenza di un eccentrico uomo d’affari, che presto si rivela un esponente della mafia russa. L’uomo, che ha intenzione di collaborare con il governo britannico, chiederà ai due di aiutarlo nella sua complicata quanto pericolosa missione.

LA RECENSIONE:

LA RECENSIONE DI MARINA: IL TRADITORE TIPO di Susanna White

 

LA BUONA USCITA

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REGIA: Enrico Iannaccone; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Marco Cavalli, Gea Martire, Andrea Cioffi

Lucrezia, seducente professoressa napoletana, dopo aver deciso di troncare la sua relazione con lo spregiudicato imprenditore Marco, dovrà affrontare le pesanti conseguenze della sua scelta.

 

MICROBO & GASOLINA

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REGIA: Michel Gondry; genere: commedia; anno: 2015; paese: Francia; cast: Théophile Baquet, Ange Dargent, Audrey Tautou

Microbo, timido e riservato, e Gasolina, brillante e pieno di inventiva, diventano da subito amici e, durante le vacanze estive, costruiranno una sorta di bizzarra automobile, al fine di viaggiare per le città della Francia. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione “Alice nella città”.

 

ROBINSON CRUSOE

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REGIA: Vincent Kesteloot, Ben Stassen; genere: animazione, commedia, avventura, family; anno: 2016; paese: Belgio

La vera storia di Robinson Crusoe raccontata dal punto di vista del pappagallo Martedì, il quale sarà l’unico a soccorrere il naufrago sull’isola e che, in seguito, diventerà il suo migliore amico.

 

STONEWALL

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REGIA: Roland Emmerich; genere: drammatico, sentimentale; anno: 2015; paese: USA; cast: Jeremy Irvine, Jonathan Rhys Meters, Ron Perlman

Danny è un giovane ragazzo di provincia, che vive nell’Indiana insieme alla sua famiglia. Dopo aver rivelato ai genitori la propria omosessualità, però, sarà costretto ad allontanarsi da casa per partire alla volta di New York, dove da subito verrà accolto da un gruppo di ragazzi che militano intorno allo storico locale Stonewall Inn.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana! Nel frattempo, andate numerosi al cinema e godetevi quella magia che solo il grande schermo sa regalare! Buon Cinema a tutti!

VENEZIA 72: PREMI COLLATERALI – IV GREEN DROP AWARD

Dal sito ufficiale della Mostra

Green Drop Award

il cuore verde dei vip protagonisti a Venezia 72

Saranno tante le star presenti al Lido per la 72a Mostra del Cinema di Venezia.
Per l’occasione, gli organizzatori del Green Drop Award, il premio che per il quarto anno sarà assegnato al film che meglio interpreta la sostenibilità tra quelli in gara, hanno individuato attori e registi dal cuore “green” che saranno protagonisti in Laguna.
Da Hollywood a Venezia, sono tanti gli attori e i registi che hanno a cuore il pianeta e l’ambiente.
Per questo motivo gli organizzatori del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del Cinema di Venezia organizzato da Green Cross Italia che viene assegnato al film che meglio interpreta la sostenibilità tra quelli in gara, hanno dato un’occhiata agli attori e ai registi particolarmente sensibili alle tematiche ambientali e che sa-ranno protagonisti in Laguna.
C’è chi, come Leonardo DiCaprio ha recentemente donato 15 milioni di dollari ad asso-ciazioni ambientaliste, mentre in Italia l’attrice Alba Rohrwacher è stata protagonista di un film a basso impatto ambientale. Alcuni hanno prestato il volto per la causa am-bientalista sostenendo campagne internazionali, altri ancora invece sfilano sui red car-pet con eco tessuti o si impegnano in film con tematiche ambientaliste.
Ecco allora alcuni esempi di vip dal cuore green che saranno protagonisti a Venezia.

Leonardo DiCaprio
Leonardo DiCaprio non ne ha mai fatto un mistero: paladino delle cause ambienta-liste, negli ultimi mesi ha deciso di devolvere, attraverso la fondazione che porta il suo nome, 15 milioni di dollari a vari associazioni ambientaliste e animaliste che si battono per la tutela della biodiversità e contro il riscaldamento globale. Leonardo, che sulle biografie dei social si definisce “attore e ambientalista”, nel 2007 ha anche prodotto e narrato il docufilm sulle tematiche ambientaliste “The 11th Hour – L’undicesima ora”. A Venezia72 sarà presentato il cortometraggio “The Audition”, regia di Martin Scorsese, in cui Leonardo DiCaprio recita a fianco di Brad Pitt e Robert De Niro.

Jake Gyllenhaal
Forse è stato proprio il ruolo da protagonista in “The Day After Tomorrow”, film sui cambiamenti climatici, ad avvicinare l’attore statunitense alle tematiche ambientali: Jake Gyllenhaal, che sarà a Venezia72 per presentare “Everest”, il lungometraggio che darà il via alla kermesse cinematografica, ora supporta numerose fonda-zioni e associazioni ambientaliste, tra cui The CarbonNeutral Company e Global Green, la filiale statunitense di Green Cross International che promuove un cambiamento verso un futuro sostenibile e sicuro.

Alba Rohrwacher
Sul red carpet del Lido sfilerà anche l’attrice italiana per presentare il film in concorso a Venezia72 “Sangue del mio sangue” di Marco Bellocchio, in cui recita al fianco di Filippo Timi. Con la regia della sorella Alice Rohrwacher, Alba è stata invece protagonista del film “Le Meraviglie” (Italia, 2014), Gran Premio Speciale della Giuria di Cannes 2014 e film a basso impatto ambientale grazie all’adozione del Disciplina-
re “EcoMuvi”, che promuove la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva: per girare “Le Meraviglie” sono state messe in atto specifiche misure volte a ridurre l’uso delle risorse e i consumi di energia, a limitare il più possibile le emissioni di gas ad effetto serra associate sia all’impiego dei sistemi di illuminazione che ai trasporti, nonché all’ottimizzazione della gestione dei rifiuti.

Valeria Golino
Per la causa ambientale l’attrice italiana è arrivata nel 2013 a spogliarsi e spor-carsi per Greenpeace, organizzazione non governativa ambientalista e pacifista: Va-leria Golino è infatti scesa in campo per la campagna “The Fashion Duel” per chiedere alle case dell’Alta Moda un impegno ambientale concreto. Valeria Golino sarà a Venezia72 come protagonista di uno dei 4 film italiani in concorso: “Per amor vostro” di Giuseppe M. Gaudino.

Colin Firth e Livia Firth
La coppia d’oro dell’ambientalismo, anche sul red carpet: l’attore inglese e la mo-glie da anni si occupano di attirare l’attenzione dei media sul tema della moda eco e promuovono la causa anche attraverso gli store Eco Age a Londra e Milano, negozi di abbigliamento sostenibile in cui sono in vendita abiti e accessori in materiali organici per tutte le età e per tutte le tasche. Nel 2012 la coppia si è presentata agli Oscar sfoggiando due creazioni in eco-tessuto 100% Pet post-consumo.

Dakota Johnson
L’attrice sarà a Venezia72 per presentare insieme a Johnny Depp il film fuori con-corso ”Black Mass”. Dakota Johnson sarà presto al cinema anche con “Chloe and Theo”, una commedia ambientalista in cui interpreta una senza tetto che incontra Theo, un vecchio Inuit con uno scopo nella vita: evitare il riscaldamento globale, par-lando con i piani alti del sistema statunitense.

Amos Gitai
Il regista israeliano sarà in gara a Venezia 72 con il suo ultimo film “Rabin, the last day”, sull’uccisione del premier laburista Yitzhak Rabin avvenuta vent’anni fa. Amos Gitai, da sempre attento ai bisogni delle comunità in cui ambienta le pro-prie storie e al panorama socio-politico nel quale vivono, nel 2013 ha vinto il Green Drop Award per “Ana Arabia”, film che rappresentava, come si legge nella motiva-zione del premio, «i valori morali di una piccola comunità autosufficiente e solidale, capace di riorganizzare i propri bisogni e la propria economia di fronte alla scarsità delle risorse e di trasformare la memoria individuale in memoria collettiva».

Cos’è il Green Drop Award
Il Green Drop Award è il premio istituito da Green Cross Italia, onlus internazionale fondata da Mikhail Gorbaciov, e assegnato durante la Mostra del Cinema di Venezia al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale del Festival, che meglio interpreta i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile.
Giunto alla sua quarta edizione, nel 2012 è stato vinto da “La quinta stagione” di Peter Brosens e Jessica Woodworth, nel 2013 da “Ana Arabia” di Amos Gitai e nel 2014 da “The postman’s white nights” di Andrei Konchalovsky.
I presidenti delle tre passate edizioni sono stati Ermanno Olmi, Mimmo Calopresti e Silvia Scola.
Maggiori informazioni su http://www.greendropaward.com.
Hashtag ufficiale: #GreenDropAward
Media partner: Askanews, Radio Monte Carlo, Comingsoon.it, Econews
Ufficio stampa Green Drop Award:

La top list dei film che denunciano il cambiamento climatico

…e la Terra prese fuoco (Gran Bretagna, 1961) di Val Guest
Si tratta del primo film della storia che parla esplicitamente di cambiamenti climatici.
In questa pellicola, opera dell’inglese Val Guest famoso per la serie di film di fantascienza dedicati al dotto Quatermass, i cambiamenti climatici che stravolgo la Terra sono gli esperimenti atomici di americani e sovietici ai due Poli. Raccontato dal punto di vista di un giornalista inglese del Daily Express, il film si chiude con il quotidiano pronto in due bozze diverse: “la Terra è salva” e “la Terra è condannata”. Tutto dipenderà da quello che gli uomini sapranno e vorranno fare.

Quintet (USA, 1978) di Robert Altman, con Paul Newman e Vittorio Gassman
Nel 2001 gran parte del pianeta Terra è ormai ricoperto dai ghiacci e l’umanità sopravvissuta vede nel gioco del Quintet una delle massimi espressioni di intrattenimento. Chi vince ha diritto di vita e di morte sugli avversari e si guadagna la possibilità di continuare a giocare. Un mondo ostile dove combattere per sopravvivere è l’unica etica, nonostante gli ultimi esseri umani ostentino una lingua forbita e abiti rinascimentali. Un apologo sul declino dell’umanità.

Waterworld (USA, 1995) di Kevin Reynolds, prodotto e interpretato da Kevin Costner
Nell’anno 2468 il pianeta è quasi totalmente sommerso dalle acque: un cataclisma, causato dall’innalzamento della temperatura, ha portato alla sparizione dei ghiacciai polari e ha inghiottito tutti i continenti. La popolazione superstite sogna un luogo mitico chiamato Dryland (terra asciutta). e nel frattempo ha costruito isole, minacciate da bande di razziatori. Un eroe solitario, il mutante Mariner, combatte contro il capo dei feroci pirati, il Diacono, e va alla ricerca di Dryland accompagnato da Helen e la piccola Enola.

L’alba del giorno dopo (The day after tomorrow) (USA, 2004) di Roland Emmerich
Primo film catastrofista ad alto budget direttamente legato ai cambiamenti climatici. L’allarme lanciato dagli scienziati rimane inascoltato e in poche settimane la situazione precipita e il Pianeta si ritrova nel pieno di un’era glaciale: è la fine della civiltà così come la conosciamo.

Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) (USA, 2006) di Davis Guggenheim
Avente come protagonista l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Al Gore, il film-documentario, vincitore di due premi Oscar, affronta il problema mondiale del riscaldamento globale. Nell’impegno a spiegare il fenomeno del riscaldamento globale, il film mostra le variazioni di temperatura e dei livelli di CO2 nell’atmosfera negli ultimi 600.000 anni.

The age of stupid (Gran Bretagna, 2009) di Franny Armstrong con Pete Postlethwaite
Siamo nel 2055 e la Terra è un luogo reso inospitale dai cambiamenti climatici. Il fondatore e custode di un archivio globale attraverso testimonianze d’epoca ricostruisce come l’umanità abbia portato il pianeta al collasso. Efficace documentario che si traveste da film di fantascienza per mostrarci testimonianze dell’oggi.

Re della Terra Selvaggia (Beasts of the Southern Wild) (USA, 2012)
È la storia della bambina Hushpuppy, del suo papà Wink e della comunità bayou chiamata “Bathtub” che vive nelle paludi nel profondo sud della Louisiana, denominata anche “grande vasca” per le continue alluvioni che avvengono in quella zona a causa dei cicloni. Le temperature della Terra sono in aumento, i ghiacci iniziano a sciogliersi, gli uragani si scatenano e bestie preistoriche chiamate Aurochs si scongelano: quando gli equilibri naturali si spezzano, la vita che da questi dipende rischia di scomparire.

La quinta stagione (Belgio, 2012) di Peter Brosens e Jessica Woodworth
Cosa accadrebbe se all’improvviso l’unica stagione possibile fosse l’inverno, e la natura (le piante, gli animali) smettessero di dare nutrimento agli uomini? Lentamente la civiltà tornerebbe indietro, il patto sociale di tolleranza e solidarietà fra gli esseri umani verrebbe meno e comincerebbe un’era di barbarie. Vincitore della prima edizione del Green Drop Award a Venezia 69.

Ice and the Sky (Francia, 2015) di Luc Jacques
Il documentario, che ha chiuso il 68° Festival di Cannes, racconta la storia di Claude Lorius, l’uomo che nel 1957 partì per studiare il ghiaccio antartico. Nel 1965 è stato il primo scienziato a interessarsi del riscaldamento globale e delle sue conseguenze per il pianeta. Un film che, come detto dal regista stesso, vuole essere “un contributo alla grande sfida che l’umanità deve affrontare il prima possibile per assicurarsi un futuro e assicurarlo al pianeta”.