Arriva al cinema BABY GANG, il Neorealismo pasoliniano di Stefano Calvagna

BABY_GANG_2Ricevo e volentieri pubblico

Distribuito da Lake Film, arriva nelle sale il 17 Luglio 2019 Baby gang, nuovo lungometraggio diretto dal “lupo solitario” del cinema italiano Stefano Calvagna.

Ambientato in una cruda e attualissima Roma, un film che punta l’obiettivo della macchina da presa su una baby gang che vuole prendere il controllo del quartiere e fare soldi, intrecciandone le vite dei componenti con quelle dei coetanei che svolgono, invece, una vita da normali sedicenni.

BABY_GANG_4Ispirato a fatti reali relativi alla criminalità e alla prostituzione minorile, fenomeni purtroppo in costante aumento in Italia, è un’opera che affronta un percorso nella psicologia e nelle storie dei ragazzi che vivono intorno a noi.

Ma la particolarità di Baby gang risiede nella maniera atipica in cui è stato realizzato, in quanto, con lo sguardo dichiaratamente rivolto al Neorealismo di Pier Paolo Pasolini, i processi produttivi e di regia sono stati affrontati prendendo come protagonisti veri e propri ragazzi di strada – non attori – che, oltretutto, hanno recitato l’intero lungometraggio senza copione, basandosi in maniera esclusiva su una storyline descritta giornalmente da Calvagna stesso.

BABY_GANG_5Daniele Lelli, Raffaele Sola, Gianluca Barone, Francesco Lisandrelli, Gianmarco Malizia, Domiziana Mocci, Chiara De Angelis, Giulia Sauro e Sabrina Sotiryiadi sono i giovani esordienti protagonisti di Baby gang, accanto ai quali troviamo Calvagna, David Capoccetti, Claudio Vanni e Andrea Autullo, interpreti della sua precedente fatica Cattivi & cattivi, e, in una simpatica partecipazione, Veronica Graf del Grande Fratello 13.

UN BRINDISI PER CARLO DI CARLO DOMANI ALLA CASA DEL CINEMA

Ricevo e volentieri pubblico

 

Un brindisi per Carlo Di Carlo domani alla Casa del Cinema

carlo di carloCon le persone a lui più care e quel cinema italiano che ha amato e sostenuto con la schiva generosità che gli conoscevamo, vogliamo ricordare e salutare il Regista e l’amico Carlo Di Carlo.

Vi aspettiamo per un brindisi in suo onore domani GIOVEDÌ 24 MARZO dalle ore 18 alla Casa del Cinema (Ristorante Vyta, piano terra)

Autore di “per questa notte”, presentato al Festival di Cannes, assistente di Pier Paolo Pasolini da “Mamma Roma” a “La rabbia”, studioso e amico di Michelangelo Antonioni fin dagli anni ’60, Carlo Di Carlo è stato figura singolare e originale nel cinema italiano.

Regista di film e documentari fin dagli anni ’60 e da molti conosciuto come la “voce” di Antonioni a cui ha regalato un’amicizia di quarant’anni e ben 11 volumi di saggi critici. Bolognese, formatosi come critico e organizzatore culturale, è nato il 18 giugno 1938 per poi esordire nel 1961 con il documentario civile “La menzogna di Marzabotto” dedicato alla strage fascista nell’Appennino emiliano. È stato aiuto regista di Pasolini, assistente e compagno di strada di Michelangelo Antonioni, autore di documentari e film brevi come “Atto senza parole 2” da Samuel Beckett. Si è spento a Roma lo scorso 18 Marzo.

LA MACCHINAZIONE di David Grieco in sala dal 24 marzo

Ricevo e volentieri pubblico

LEGGI LA RECENSIONE DI MARINA – https://entracteblog.wordpress.com/2016/03/21/la-recensione-di-marina-la-macchinazione-di-david-grieco/

Giovedì 24 marzo esce in sala

LA MACCHINAZIONE di David GRIECO

con Massimo RANIERI,  Libero DE RIENZO, Matteo TARANTO

 LA MACCHINAZIONELA MACCHINAZIONE racconta gli ultimi tre mesi di vita di Pier Paolo Pasolini.
È interpretato da Massimo Ranieri (nel ruolo di Pasolini),  Libero De Rienzo, Matteo Taranto, François Xavier Demaison  e con Milena Vukotic, Roberto Citran, Tony Laudadio e Alessandro Sardelli e l’amichevole partecipazione di Paolo Bonacelli e Catrinel Marlon. Le musiche sono dei Pink Floyd.

 

Coscienza critica e anticonformista del nostro Paese, alla vigilia di cambiamenti epocali per l’Italia, mentre è impegnato al montaggio di uno dei suoi film più discussi, “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, Pasolini sta scrivendo Petrolio, opera che denuncia le trame di un potere politico ormai corrotto fino al midollo. In quegli stessi giorni, frequenta Pino Pelosi, un giovane sottoproletario romano che ha legami con il mondo criminale della capitale. Una notte, alcuni amici di Pelosi rubano il negativo di “Salò” e chiedono un riscatto esorbitante. Ma il loro vero obiettivo non sono i soldi…

Una crime story che indaga sull’assassinio di uno dei più grandi intellettuali del nostro tempo.

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Diretto da David Grieco e prodotto da Propaganda Italia in associazione con Mountfluor Films, in coproduzione con To Be Continued Productions, in associazione con Aliante Partners SpA, il film sarà in  sala dal 24 marzo distribuito da Microcinema.

LA RECENSIONE DI MARINA: LA MACCHINAZIONE di David Grieco

ranieri-sardelli-1-768x442TITOLO: LA MACCHINAZIONE; REGIA: David Grieco; genere: biografico, drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Massimo Ranieri, Libero De Rienzo, Roberto Citran, Milena Vukotic; durata: 115′

Nelle sale italiane dal 24 marzo, La Macchinazione è l’ultimo lungometraggio diretto dal giornalista e critico cinematografico David Grieco, tratto dal suo omonimo romanzo-inchiesta.

L’omicidio di Pier Paolo Pasolini, i suoi ultimi giorni di vita, le sue ultime indagini – volte alla redazione del romanzo Petrolio – ma anche la sua famiglia, le sue amicizie e, non per ultimo, il suo cinema. Il film di Grieco tratta tutto questo, cercando di mettere in scena una ricostruzione fedele di cosa sia successo realmente la fatidica notte del 2 novembre 1975 e di cosa abbia portato all’uccisione di uno dei maggiori intellettuali italiani del secolo scorso.

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Già dal suo romanzo, Grieco si è dimostrato particolarmente attento nell’analizzare tutte le informazioni a lui pervenute circa l’omicidio Pasolini. E per questo motivo, i seguaci del grande poeta, scrittore e regista sono da sempre forti sostenitori delle sue tesi. La lettura di Grieco, estremamente fedele alla realtà, ha visto, pertanto, lo schieramento in suo favore di molti pasoliniani, i quali, dal canto loro, hanno volentieri storto il naso in seguito alla visione di Pasolini di Abel Ferrara, recentemente presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Eppure, volendo parlare solo e semplicemente di cinema – mettendo, quindi, da parte per un momento le varie tesi sull’assassinio di Pasolini – il lungometraggio di Ferrara, visionario e con una lettura del tutto personale, di gran lunga supera in qualità questo ultimo film di Grieco. Vediamo perché.

In primo luogo, la scelta degli attori: Massimo Ranieri, cantante ed interprete di talento, nonostante la straordinaria somiglianza fisica con lo scomparso Pasolini, risulta qui decisamente fuori parte. Lo stesso, purtroppo, vale per la brava Milena Vukotic, alla quale è stato assegnato il ruolo di Susanna Colussi – madre dello scrittore – la quale è apparsa fin da subito troppo giovane per la parte assegnata.

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I veri problemi che questo lungometraggio presenta, però, sono ben altri. E riguardano, in particolare, la tecnica di realizzazione e la scrittura.

Poco convince, ad esempio, la scelta di Grieco di far iniziare alcune scene con transizioni dal bianco e nero al colore. Dal punto di vista semantico, infatti, la cosa risulta puramente insignificante e gratuita, dal momento che non c’è alcuna logica che colleghi tali scene tra di loro. Deludenti anche gli effetti speciali – in particolare per quanto riguarda la realizzazione di un’esplosione – palesemente finti e realizzati – si potrebbe pensare – addirittura con mezzi rudimentali. Il risultato d’insieme è un lungometraggio visivamente pacchiano e stereotipato, che – proprio a causa di ciò – poco riesce a coinvolgere lo spettatore.

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Dal punto di vista puramente narrativo, facendo eccezione per la fedeltà al romanzo, anche qui troviamo non pochi stereotipi – come, ad esempio, la scelta di far intendere allo spettatore che Giorgio Steimetz è stato ucciso per aver rivelato informazioni segrete a Pasolini, cosa, peraltro, mai verificata nella realtà – o, volendo concentrare l’attenzione sui dialoghi, non pochi luoghi comuni e frasi fatte portano alcune scene al limite del ridicolo. Peccato. Soprattutto perché il romanzo da cui Grieco ha tratto il film è davvero ben realizzato, appassionante e ben documentato. Per questo motivo, dallo stesso autore ci si sarebbe aspettato decisamente qualcosa di più.

Unica nota di merito: la colonna sonora. Ma le musiche dei Pink Floyd sono obiettivamente imprescindibili.

VOTO: 4/10

Marina Pavido

BIF&ST 2016: dal 2 al 9 aprile

Ricevo e volentieri pubblico

Marcello Mastroianni, 1992.jpgLa 7.a edizione del Bif&st-Bari International Film Festival si terrà – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – da sabato 2 a sabato 9 aprile 2016, promosso dalla Regione Puglia – presidente Michele Emiliano; prodotto dall’Apulia Film Commission – presidente Maurizio Sciarra; con la collaborazione del Comune di Bari, con il sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori per il Tributo a Ettore Scola, con RAI main media partner, con sponsorship di MercedesMotoria.

Nel 2016 ricorrono i 20 anni dalla scomparsa (Parigi, 19 dicembre 1996) di Marcello Mastroianni al quale il festival di Bari e la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale dedicano una retrospettiva di circa 50 film integrata da una nutrita serie di materiali documentari provenienti dagli archivi di RAI Teche e dell’Istituto Luce. Il Bif&st 2016, ideato e diretto da Felice Laudadio, con Comitato di direzione composto da Angelo Ceglie, Enrico Magrelli, Marco Spagnoli e la consulenza di Beatrice Kruger per i nuovi talenti, sarà orientato, nelle sue diverse sezioni, a narrare l’arte, il talento, il lavoro degli attori e delle attrici.

Il programma del Bif&st 2016 è stato seguito e dettagliatamente curato da Ettore Scola fino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Il grande regista sarà dunque, anche per la prossima edizione, il presidente del Bari International Film Festival che già lo ha visto per sei anni (accolse l’incarico nel giugno 2010) attivissimo animatore e protagonista della manifestazione. A Scola, grazie al sostegno garantito dal Consiglio di gestione SIAE e dal suo direttore generale Gaetano Blandini, verrà dedicato un ampio Tributo con la pubblicazione di un libro, con una serie di incontri e dibattiti sul suo lavoro, con una retrospettiva essenziale che si incrocerà con quella per Mastroianni. E dunque il tema del prossimo Bif&st sarà Scola-Mastroianni 9½ giacché il regista ha diretto più di chiunque altro l’attore scomparso 20 anni fa: hanno lavorato insieme in ben 9 film di lungometraggio, più un film ad episodi. Sarà inoltre istituito il Premio Ettore Scola per il miglior regista di opera prima o seconda.

Le Anteprime internazionali

In questa sezione non competitiva il Teatro Petruzzelli ospiterà ogni sera un film in anteprima italiana assoluta o in anteprima mondiale. Sono in programma:

  • 2 aprile: CONCUSSION (Zona d’ombra) di Peter Landesman con Will Smith, Alec Baldwin, Albert Brooks (Warner Bros. Entertainment Italia)

  • 3 aprile: VICTOR FRANKENSTEIN (Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein) di Paul McGuigan con Daniel Radcliffe, James McAvoy, Jessica Brown Findlay (20th Century Fox Italia)

  • 4 aprile: VELOCE COME IL VENTO di Matteo Rovere con Stefano Accorsi, Matilda De Angelis (RAI Cinema-01 Distribution, anteprima mondiale)

  • 5 aprile: VIENI A VIVERE A NAPOLI! di Guido Lombardi, Francesco Prisco, Edoardo De Angelis con Massimiliano Gallo, Gianfelice Imparato, Antonio Casagrande, Giovanni Esposito (anteprima mondiale)

  • 6 aprile: THE MAN WHO KNEW INFINITY (L’uomo che vide l’infinito) di Matt Brown con Jeremy Irons, Dev Patel, Stephen Fry (Eagle Pictures)

  • 7 aprile: TAULARDES (Jailbirds) di Audrey Estrougo con Sophie Marceau

  • 8 aprile: LES INNOCENTES (Agnus Dei) di Anne Fontaine con Lou de Laâge (Good Films)

  • 9 aprile: CRIMINAL di Ariel Vromen con Kevin Costner, Gary Oldman, Tommy Lee Jones, Gal Gadot, Ryan Reynolds (Notorious Pictures)

ItaliaFilmFest

La giuria stabile del Bif&st composta da 9 critici italiani aderenti al SNCCI (Sindacato nazionale critici cinematografici italiani) – Valerio Caprara (Il Mattino), Paolo D’Agostini (La Repubblica), Fabio Ferzetti (Il Messaggero), Francesco Gallo (ANSA), Alessandra Levantesi Kezich (La Stampa), Paolo Mereghetti (Corriere della Sera), Franco Montini (presidente SNCCI), Federico Pontiggia (Il Fatto-La Rivista del Cinematografo), Silvana Silvestri (Il Manifesto) – ha attribuito i seguenti riconoscimenti scegliendo fra i migliori 20 film italiani dell’anno selezionati dal direttore del festival:

  • Premio Mario Monicelli per il miglior regista a Matteo Garrone per il film Il racconto dei racconti (ritira il premio il 2 aprile)

  • Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore a Kimerafilm per il film Non essere cattivo di Claudio Caligari (3 aprile)

  • Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto a Paolo Genovese per il film Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (6 aprile)

  • Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura a Nanni Moretti, Francesco Piccolo, Valia Santella per il film Mia madre di Nanni Moretti (7 aprile)

  • Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista a Valeria Golino per il film Per amor vostro di Giuseppe Gaudino (9 aprile)

  • Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista a Luca Marinelli per il film Non essere cattivo di Claudio Caligari (3 aprile)

  • Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista a Sonia Bergamasco per il film Quo vado? di Gennaro Nunziante (4 aprile)

  • Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista a Massimiliano Gallo per il film Per amor vostro di Giuseppe Gaudino (4 aprile)

  • Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche a Epsilon Indi per il film Per amor vostro di Giuseppe Gaudino (5 aprile)

  • Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia a Luca Bigazzi per il film Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino (9 aprile)

  • Premio Dante Ferretti per la migliore scenografia a Livia Borgognoni per il film La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu (4 aprile)

  • Premio Roberto Perpignani per il miglior montaggio a Jacopo Quadri per il film Fuocoammare di Gianfranco Rosi (6 aprile)

  • Premio Piero Tosi per i migliori costumi a Massimo Cantini Parrini per il film Il racconto dei racconti di Matteo Garrone (2 aprile).

I premi verranno consegnati non più in un’unica serata ma una sera dopo l’altra dal 2 al 9 aprile al Teatro Petruzzelli dopo la proiezione pomeridiana al Multicinema Galleria dei film premiati. I vincitori parteciperanno ad un Focus su… condotto da Franco Montini, presidente del SNCCI, incontri che si svolgeranno alle 19.30 al Teatro Margherita, giorno dopo giorno dal 2 al 9 aprile.

ItaliaFilmFest – Opere prime e seconde

Una giuria composta da 30 spettatori selezionati e presieduta dal regista Andrea Segre attribuirà i seguenti riconoscimenti:

  • Premio Ettore Scola per il regista della migliore opera prima o seconda

  • Premio Mariangela Melato per il cinema per la migliore attrice protagonista

  • Premio Gabriele Ferzetti per il miglior attore protagonista

Questi i 12 film selezionati in concorso prescelti fra le migliori opere prime e seconde dell’anno:

  • ARIANNA di Carlo Lavagna, O.P.

  • ASSOLO di Laura Morante, O.S.

  • BANAT – IL VIAGGIO di Adriano Valerio, O.P.

  • BELLA E PERDUTA di Pietro Marcello, O.S.

  • IN UN POSTO BELLISSIMO di Giorgia Cecere, O.S.

  • LA MACCHINAZIONE di David Grieco, O.S.

  • LA TERRA DEI SANTI di Fernando Muraca, O.P.

  • L’ATTESA di Piero Messina, O.P.

  • LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di Gabriele Mainetti, O.P.

  • PECORE IN ERBA di Alberto Caviglia, O.P.

  • SUBURRA di Stefano Sollima, O.S.

  • UN POSTO SICURO di Francesco Ghiaccio, O.P.

Fuori concorso:

  • NÉ ROMEO NÉ GIULIETTA di Veronica Pivetti, O.P.

  • UN’ALTRA STORIA di Dario Piana con Valeria Solarino, Valeria Golino, cortometraggio,15’

ItaliaFilmFest/Nuove proposte in anteprima mondiale, in concorso

Una novità del Bif&st 2016 è questa sezione che ospiterà 8 film italiani di lungometraggio in anteprima mondiale, valutati da una giuria del pubblico formata da 30 spettatori e presieduta dalla sceneggiatrice e critica cinematografica romena Dana Duma che attribuirà il Premio Francesco Laudadio al regista del miglior film e due Premi Artisti 7607 ai migliori attori protagonisti. Questi i film in concorso:

  • AMO LA TEMPESTA di Maurizio Losi con Maya Sansa, Nando Paone, Eleonora Giovanardi, Tony Sperandeo, Maurizio Donadoni

  • DUE EURO L’ORA di Andrea D’Ambrosio con Peppe Servillo, Chiara Baffi, Massimo De Matteo

  • IL TRADUTTORE di Massimo Natale con Claudia Gerini, Kamil Kula, Silvia Delfino, Anna Safroncik, Marcello Mazzarella

  • L’ETÀ D’ORO di Emanuela Piovano con Laura Morante, Giulio Scarpati, Lunetta Savino, Dil Gabriele Dell’Aiera, Eugenia Costantini, Gigio Alberti

  • L’UNIVERSALE di Federico Micali con Francesco Turbanti, Matilda Anna Ingrid Lutz, Robin Mugnaini, Claudio Bigagli, Paolo Hendel

  • LA NOTTE E’ PICCOLA PER NOI di Gianfrancesco Lazotti con Cristiana Capotondi, Tommaso Lazotti, Philippe Leroy

  • SENZA LASCIARE TRACCIA di Gianclaudio Cappai con Michele Riondino, Valentina Cervi, Vitaliano Trevisan, Elena Radonicich

  • THE PLASTIC CARDBOARD SONATA di Enrico Falcone, Piero Persello con Andrea Vasone

ItaliaFilmFest/Fuori concorso in anteprima mondiale

  • IL FIGLIO SOSPESO di Egidio Termine con Paolo Briguglia, Gioia Spaziani

  • MY FATHER JACK di Tonino Zangardi con Francesco Pannofino, Eleonora Giorgi, Matteo Branciamore, Elisabetta Gregoraci

  • NEMICHE PER LA PELLE di Luca Lucini con Margherita Buy, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Paolo Calabresi, Gigio Morra, Lucia Ragni, Andrea Bosca

Cortometraggi, doc, eventi speciali

  • L’OMBRA DI CAINO di Antonio De Palo con Valeria Solarino, Giorgio Colangeli, Valentina Carnelutti, 30’

  • PROMISELAND di Francesco Colangelo con Valeria Solarino, 26’

  • CON UGO di Gianfranco Pannone con Ugo Gregoretti, 30’

  • ALCIDE DE GASPERI. IL MIRACOLO ITALIANO di Franco Mariotti, 95’. A seguire tavola rotonda con Giorgio Assumma, Giuseppe Sangiorgi, Nico Perrone, Beppe Vacca e l’autore

  • I SOGNI DEL LAGO SALATO di Andrea Segre, 72’

FEDERICO FELLINI PLATINUM AWARD FOR CINEMATIC EXCELLENCE”

CONVERSAZIONI CON…”

È nella tradizione del Bif&st riconoscere il talento di registi, attori, produttori con il conferimento del Premio Fellini 8½ per l’eccellenza artistica che nell’ultima edizione del 2015 è stato attribuito a: Jean-Jacques Annaud, Costa-Gavras, Nanni Moretti, Alan Parker, Edgar Reitz, Ettore Scola, Margarethe von Trotta, Andrzej Wajda dopo le loro master classes. I Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence – riproduzione del celebre profilo di Fellini disegnato da Scola e realizzato in platino dallo sponsor Monile con la gioielleria Mario Mossa – saranno conferiti per il Bif&st 2016 alle seguenti personalità:

  • PAOLO VIRZÌ – conversazione su Ettore Scola dopo la proiezione di LA PRIMA COSA BELLA di Paolo Virzì (3 aprile)

  • TONI SERVILLO conversazione sul mestiere dell’attore di teatro e cinema dopo la proiezione di VIVA LA LIBERTA’ di Roberto Andò (4 aprile)

  • ORNELLA MUTI – conversazione su Ettore Scola dopo la proiezione di IL VIAGGIO DI CAPITAN FRACASSA di Ettore Scola (7 aprile)

  • JACQUES PERRIN – conversazione su Marcello Mastroianni dopo la proiezione di CRONACA FAMILIARE di Valerio Zurlini (9 aprile)

Ciascuna delle personalità premiate terrà infatti una “Conversazione” pubblica, alle ore 18 al Teatro Petruzzelli, dopo la proiezione di un loro film. Queste conversazioni saranno particolarmente dedicate a Scola e Mastroianni e saranno tenute da artisti soprattutto italiani, a differenza di quanto previsto prima della scomparsa di Ettore Scola che aveva programmato di coinvolgere una serie di attori stranieri. Sono previste altre tre “Conversazioni” con:

  • ANNA MARIA TATÒ – conversazione su Marcello Mastroianni dopo la proiezione di MI RICORDO, SÌ IO MI RICORDO di Anna Maria Tatò (2 aprile)

  • PIF (Pierfrancesco Diliberto) – conversazione su Ettore Scola dopo la proiezione di RIDENDO E SCHERZANDO di Paola Scola e Silvia Scola (5 aprile)

  • SERGIO RUBINI – conversazione su Ettore Scola e Marcello Mastroianni dopo la proiezione di LA STAZIONE di Sergio Rubini (8 aprile)

MASTER CLASSES

Sono in programma 8 master classes – la prima dedicata a Ettore Scola, le altre sette a Marcello Mastroianni, tenute da registi e attori che con loro hanno lavorato – che avranno luogo al Teatro Petruzzelli ogni giorno alle 11 dopo la proiezione di un film (che avrà inizio alle 9):

  • 2 aprile: dopo la proiezione di CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO di Ettore Scola interverranno le attrici e gli attori: Antonella Attili, Antonio Catania, Valeria Cavalli, Francesca D’Aloja, Andrea Occhipinti, Daniela Poggi, Giovanna Ralli, Rolando Ravello, Massimo Wertmuller, Anita Zagaria, coordinati da Jean Gili

  • 3 aprile: dopo la proiezione di LA PELLE master class della regista Liliana Cavani

  • 4 aprile: dopo la proiezione di VERSO SERA master class della regista Francesca Archibugi

  • 5 aprile: dopo la proiezione di ENRICO IV master class del regista Marco Bellocchio e dell’interprete Claudia Cardinale

  • 6 aprile: dopo la proiezione di SOSTIENE PEREIRA master class del regista Roberto Faenza

  • 7 aprile: dopo la proiezione di ALLONSANFAN master class del regista Paolo Taviani e della costumista Lina Nerli Taviani

  • 8 aprile: dopo la proiezione di L’ARMATA RITORNA master class del regista Luciano Tovoli

  • 9 aprile: dopo la proiezione di MARCELLO, doc di Mimma Nocelli prodotto da RAI Movie (h. 10), interverranno le attrici e gli attori: Omero Antonutti, Piera Degli Esposti, Maurizio Donadoni e altri in via di conferma, coordinati da Marco Spagnoli.

MUSICA NEGLI OCCHIIn ricordo di Armando Trovajoli

La presentazione dei film di Scola interpretati da Mastroianni consentirà di ricordare, a tre anni dalla sua scomparsa (1° marzo 2013), un altro grande del cinema italiano: Armando Trovajoli, autore delle musiche di quei film, e in particolare di pressoché tutti quelli diretti da Ettore Scola e di molti altri diretti da Vittorio De Sica. Trovajoli è anche il protagonista di alcuni materiali audiovisivi inclusi nel Tributo a Scola.

INCONTRI

In collaborazione con la libreria La Feltrinelli si svolgeranno alle ore 16.30 dal 2 all’8 aprile sette incontri dedicati alla figura e al lavoro di Ettore Scola, coordinati dal critico francese Jean Gili, fra i massimi esperti del cinema italiano, e di quello di Scola in particolare, direttore del Festival del cinema italiano di Annecy. E’ prevista la partecipazione di Gigliola Scola, Paola Scola, Silvia Scola, Walter Veltroni (2 aprile), Roberto Cicutto, Valerio De Paolis, Carlo Degli Esposti (3 aprile), Klaus Eder, Gaetano Blandini (4 aprile), Fabiano Fabiani, Ugo Gregoretti (5 aprile), Ennio Bispuri, Giuliana Muscio, Angela B. Saponari (6 aprile), Stefano Masi, Enrico Lucherini, Silvia Napolitano (7 aprile), Giancarlo De Cataldo, Salvador Garcia, Giuliano Montaldo (8 aprile).

PASOLINI A VENEZIA ’68

Nell’agosto-settembre del 1968 la Mostra del Cinema di Venezia fu bersaglio di una vivace contestazione da parte degli autori cinematografici guidati, fra gli altri, da Cesare Zavattini, Francesco Maselli, Ugo Gregoretti, Ettore Scola e altri notissimi registi, e da parte degli studenti accorsi a Venezia da mezza Italia, sull’onda di quanto già avvenuto nel Maggio francese al Festival di Cannes. Invitato in concorso col suo film TEOREMA, Pier Paolo Pasolini si trovò a dover fronteggiare da un lato i suoi amici autori, dall’altro i suoi produttori che volevano a tutti i costi che il film fosse presentato in concorso alla Mostra. Di tutto questo – e d’altro – si parlerà in una tavola rotonda cui prenderanno parte Roberto Chiesi, Carlo di Carlo, David Grieco, Francesco Maselli e Italo Moscati, moderatore Enrico Magrelli. Verranno presentati TEOREMA e LA RICOTTA di P.P.P., il doc PIER PAOLO PASOLINI di Carlo di Carlo e il libro LA MACCHINAZIONE di David Grieco.

OMAGGIO A CECILIA MANGINI

Il Bif&st ospiterà un vasto omaggio alla grande documentarista e fotografa pugliese (nata a Mola di Bari nel 1929 e ancora attivissima) realizzato dall’Apulia Film Commission e curato da Paolo Pisanelli per l’Archivio Cinema del reale con l’allestimento della mostra Dietro “La legge”. Fotografie inedite di Cecilia Mangini scattate sul set del film di Jules Dassin (1959) intepretato fra gli altri da un giovanissimo Marcello Mastroianni, con la presentazione di molti suoi documentari sotto il titolo Visioni e passioni e del documentario di Mariangela Barbanente e Cecilia Mangini In viaggio con Cecilia (2013).

LABORATORI DI RECITAZIONE

Dopo la positiva esperienza dei quattro laboratori svoltisi nel 2015 – dedicati ai costumisti e alla scenografia per il cinema, la televisione, il teatro – verranno ulteriormente incrementati i Laboratori che nel 2016 saranno dedicati alla formazione e alla informazione degli attori in occasione del tributo a Marcello Mastroianni. Utilizzando appropriate location verranno organizzati dal 2 al 9 aprile tre workshop per 30 “allievi” ciascuno, selezionati sulla base dei loro C.V., in collaborazione con la Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté di Roma diretta da Antonio Medici. Questi i docenti coinvolti: Francesca De Martini, Imogen Kusch, Laura Muccino, Nicoletta Robello, Sarah Silvagni, Lynn Swanson, Daniele Vicari, Valentino Villa.

PANEL SUL “CASTING”

Alcuni prestigiosi casting directors daranno vita a tre workshop, in programma il 5, 6 e 8 aprile, per descrivere il loro lavoro. I panel, moderati da Beatrice Kruger con Barbara Giordani, avranno per ospiti i casting directors Anna Maria Sambucco, Davide Zurolo, Laura Muccino e Francesco Vedovati che spiegheranno cosa vuol dire casting in Italia, in che consiste il mestiere del casting director, come e dove lo si impara, quale ruolo ricopre all’interno della produzione di un film, come si distingue da un agente, in che consistono i suoi compiti. E se c’è una differenza tra il casting per il cinema e per la TV e quale il rapporto tra casting director e regista, produttore e team editor TV. Si narrerà di come si sono svolti i casting per i film NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari (casting by Davide Zurolo), LA GIOVINEZZA di Paolo Sorrentino (Anna Maria Sambucco), la serie televisiva GOMORRA e il film SUBURRA (Laura Muccino), LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT (Francesco Vedovati). L’8 aprile verrà presentata la piattaforma casting multi-lingue http://www.e-talenta.eu: come utilizza un responsabile del casting un database per cercare e scoprire attori per il suo progetto? Di quale materiale e quali informazioni ha bisogno per integrarti nella sua rosa di proposte per il regista? E molto altro ancora.

ARTISTI 7607

La collecting Artisti 7607, fondata da Urbano Barberini, Paolo Calabresi, Luca D’Ascanio, Augusto Fornari, Elio Germano, Carmen Giardina, Neri Marcorè, Cinzia Mascoli, Alberto Molinari, Paco Reconti, Alessandro Riceci, Claudio Santamaria, Giulia Weber sarà presente al Bif&st con un punto informativo, incontrerà il pubblico e premierà i due migliori attori prescelti dalla giuria di “Nuove proposte”

La storia, la memoria

Tributo a Ettore Scola

promosso da SIAE

I film diretti da Ettore Scola e interpretati da Marcello Mastroianni: 9½

  • DRAMMA DELLA GELOSIA di Ettore Scola, Italia-Spagna, 1970, 107’

  • PERMETTE? ROCCO PAPALEO di Ettore Scola, Italia-Francia, 1971, 114’

  • C’ERAVAMO TANTO AMATI di Ettore Scola, Italia, 1974, 111’

  • UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola, Italia-Francia, 1977, 109’

  • LA TERRAZZA di Ettore Scola, Italia-Francia, 1980, 155’

  • IL MONDO NUOVO di Ettore Scola, Francia-Italia, 1982, 128’

  • MACCHERONI di Ettore Scola, Italia, 1985, 105’

  • CHE ORA È di Ettore Scola, Italia-Francia, 1989, 97’

  • SPLENDOR di Ettore Scola, Italia-Francia, 1989, 117’

  • SIGNORE E SIGNORI, BUONANOTTE, di Agenore Incrocci (Age), Leo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Nanni Loy, Mino Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli, Ettore Scola, Italia, 1976, 112’

Questi film verranno presentati anche nelle proiezioni mattutine riservate agli studenti delle scuole medie superiori.

Materiali di documentazione RAI Teche, Casa del Cinema, Bif&st

  • RITRATTO DI ETTORE SCOLA di Davide Barletti e Lorenzo Conte, 2012, 52’

  • SCOLA RACCONTA “LA TERRAZZA”, Casa del Cinema, 2004, 53’

  • UN LUOGO CHIAMATO CINEMA di Francesco Maselli, 2002, 30’

  • UN INCONTRO FRA ARMANDO TROVAJOLI E ETTORE SCOLA, Casa del Cinema, 2009, 66’

  • ETTORE SCOLA IN TV. UN’ANTOLOGIA, 45’

  • LEZIONE DI CINEMA DI ETTORE SCOLA, Bif&st 2015, 67’

  • CIAK SI SCRIVE! COMMEDIA ALL’ITALIANA di Pino Adriano, 28’

  • COMMEDIA CINEMATOGRAFICA ITALIANA/1 di Ugo Gregoretti, 1978, 57’

  • COMMEDIA CINEMATOGRAFICA ITALIANA/2 di Ugo Gregoretti, 1978, 29’

  • ETTORE SCOLA SU MASSIMO TROISI E IL LAVORO DEGLI ATTORI, Bif&st 2014, 44’

  • ETTORE SCOLA SU GASSMAN, MANFREDI, SORDI, TOGNAZZI di Linda Tugnoli, 20’

  • GAP-GENERAZIONE ALLA PROVA di Mimma Nocelli, 2006, 30’

  • SILVIA E ETTORE SCOLA PRESENTANO “CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO”, 58’

  • BACKSTAGE DI “CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO” di Marco Scola Di Mambro, 51’

  • PAROLE E MUSICHE DI ARMANDO TROVAJOLI di Linda Tugnoli, 2013, 17’

  • STORIE. ETTORE SCOLA di Gianni Minà, 1996, 61’

  • SCOLA AL BIF&ST, 2012 e 2015, 11’

  • RICORDO DI ETTORE SCOLA ALLA CASA DEL CINEMA, 22 gennaio 2016, 41’

La storia, la memoria

Bif&st–Bari International Film Festival e Fondazione

Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale

con la collaborazione di RAI Teche e Luce Cinecittà presentano il

Festival Marcello Mastroianni

Bif&st e Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale – con la collaborazione di RAI Teche e Istituto Luce Cinecittà – hanno allestito un Tributo dedicato a Marcello Mastroianni (a 20 anni dalla sua scomparsa) che si svolgerà dal 2 al 9 aprile 2016.

La retrospettiva Mastroianni comprende circa 50 film rigorosamente selezionati fra i 147 da lui interpretati (ma in tre di essi non è accreditato) che verranno presentati con una fitta programmazione nelle otto giornate del Bif&st. Sei film fanno parte della sezione Master Classes di cui alle pagine precedenti, altri 9 rientrano nel Tributo a Ettore Scola sopra citato.

TUTTI GLI ALTRI FILM DELLA RETROSPETTIVA (in ordine alfabetico per regista)

  • LA NOTTE di Michelangelo Antonioni, Italia-Francia, 1961, 122’

  • PECCATO CHE SIA UNA CANAGLIA di Alessandro Blasetti, Italia, 1954, 95’

  • IL BELL’ANTONIO di Mauro Bolognini, Italia-Francia, 1960, 102’

  • LA DONNA DELLA DOMENICA di Luigi Comencini, Italia-Francia, 1975, 109’

  • GIORNI D’AMORE di Giuseppe De Santis, Italia-Francia, 1954, 98’

  • I GIRASOLI di Vittorio De Sica, Italia-Francia-URSS, 1970, 103’

  • MATRIMONIO ALL’ITALIANA di Vittorio De Sica, Francia-Italia, 1964, 101’

  • LA DOLCE VITA di Federico Fellini, Italia-Francia, 1960, 175’

  • 8½ di Federico Fellini, Italia-Francia, 1963, 138’

  • LA CITTA’ DELLE DONNE di Federico Fellini, Italia-Francia, 1979, 148’

  • GINGER E FRED di Federico Fellini, Italia-Francia-Germania, 1986, 126’

  • INTERVISTA di Federico Fellini, Italia-Francia, 1987, 105’

  • NON TOCCARE LA DONNA BIANCA di Marco Ferreri, Italia-Francia, 1974, 91’

  • CIAO MASCHIO di Marco Ferreri, Italia-Francia, 1978, 94’

  • STORIA DI PIERA di Marco Ferreri, Italia-Francia-Germania, 1983, 107’

  • DIVORZIO ALL’ITALIANA di Pietro Germi, Italia, 1961, 105’

  • OCI CIORNIE di Nikita Mikhalkov, Italia-URSS, 1987, 118’

  • I COMPAGNI di Mario Monicelli, Italia-Francia, 1963, 129’

  • LE DUE VITE DI MATTIA PASCAL di Mario Monicelli, Italia-Francia-Germani, 1985, 115’

  • LA DECIMA VITTIMA di Elio Petri, Italia-Francia, 1965, 92’

  • ADUA E LE COMPAGNE di Antonio Pietrangeli, Italia-Francia, 1960, 119’

  • FANTASMI A ROMA di Antonio Pietrangeli, Italia, 1961, 99’

  • FANTASMA D’AMORE di Dino Risi, Italia-Germania-Francia, 1981, 98’

  • STANNO TUTTI BENE di Giuseppe Tornatore, Italia-Francia, 1990, 126’

  • MOGLIAMANTE di Marco Vicario, Italia, 1977, 106’

  • LE NOTTI BIANCHE di Luchino Visconti, Italia-Francia, 1956, 107’

  • LO STRANIERO di Luchino Visconti, Italia-Francia-Algeria, 1967, 90’’

Eventi speciali

  • LE ULTIME LUNE di Furio Bordon, Italia, 1997, 85’ (riprese teatrali)

  • MARCELLO MASTROIANNI. MI RICORDO, SÌ IO MI RICORDO di Anna Maria Tatò, Italia, 1997, versioni da 85’ e da 199’

Materiali di documentazione RAI Teche

  • MARCELLO MASTROIANNI. PROFESSIONE: ATTORE di Luigi Filippo D’Amico, Italia, 1984, 62’

  • LO SPETTACOLO IN CONFIDENZA. MARCELLO MASTROIANNI di Anna Maria Mori, Italia, 1991, 31’

  • PARLA MARCELLO. MASTROIANNI IN TV. UN’ANTOLOGIA, 50’

  • MARCELLO MASTROIANNI. IL FASCINO DELLA NORMALITÀ di Enzo Biagi, Italia, 1996, 51’

  • TEMPO NOVECENTO. IL BEL MARCELLO di Elisabetta Stazi, Cesare Zavattini, Italia, 1997, 30’

  • CERIMONIA FUNEBRE PER MARCELLO MASTROIANNI. I FUNERALI DI PARIGI, 50’

  • RACCONTI DI VITA. MARCELLO MASTROIANNI di Giovanni Anversa, Vanna Carafoli, Italia, 2000, 87’

  • IL FASCINO DISCRETO DELLA NORMALITA’ di Daniela Piccioni, Italia, 2006, 60’

  • IL TALENTO DELLA SEMPLICITA’ di Adolfo Conti e Rossella Pelagalli, Italia 2006, 71’

  • IERI OGGI E DOMANI con Marcello Mastroianni, Mike Bongiorno, Claudia Mori, Italia 1976, 72’

La mostra di fotografie

La Cineteca Nazionale ha selezionato nel proprio archivio 62 fotografie di Marcello Mastroianni, molte delle quali scattate sui set, che costituiranno i materiali per una grande mostra allestita in Piazza del Ferrarese a Bari con gigantografie alte 2 metri circa.

Le “pillole” Mastroianni dell’Istituto Luce

Dai materiali audiovisivi dell’Archivio dell’Istituto Luce sono state selezionate 15 sequenze con immagini di Marcello Mastroianni protagonista montate in “pillole” di un minuto circa ciascuna che veranno proiettate all’inizio dei film in programma.

LA STORIA, LA MEMORIA – Retrospettiva

Red Scare Black List (Paura rossa lista nera)

La Commissione per le attività antiamericane (HUAC) del Congresso degli Stati Uniti avviò la sua indagine sull’infiltrazione comunista nell’industria cinematografica americana il 20 ottobre 1947. Inizialmente presieduta dal deputato (antisemita) John Parnell Thomas sostenuto, come poi McCarthy, dalle alte sfere della Chiesa cattolica americana, le udienze si focalizzarono sulla identificazione di quanti – tra i registi, gli sceneggiatori, i produttori, gli attori e le attrici di Hollywood – potevano essere considerati pericolosi sovversivi. Benché osteggiate da un gruppo di celebri attori hollywoodiani come Humphrey Bogart, Lauren Bacall, Danny Kaye, le audizioni non si arrestarono. Un certo numero di testimoni, tra cui i capi degli studios Walt Disney e Jack Warner, stelle del cinema quali Robert Taylor, Gary Cooper, John Wayne, attori ben più modesti quali Ronald Reagan (ma destinato a diventare presidente USA), grandi registi come Elia Kazan, rilasciarono dichiarazioni nelle quali insinuarono l’influenza comunista sull’industria cinematografica e denunciarono alcuni loro colleghi specificamente indicati quali affiliati a organizzazioni comuniste o loro simpatizzanti, scatenando la paura rossa. Un altro gruppo di testimoni – tra cui gli sceneggiatori Dalton Trumbo e Ring Lardner Jr., poi finiti nella lista nera, e lo scrittore e drammaturgo Arthur Miller – protestarono che le audizioni erano illegali e che le interrogazioni sulla loro lealtà politica inaccettabili. Altri grandi scrittori furono blacklisted: Lillian Helmann, Dashiell Hammett, Dorothy Parker. E famosi cantanti e musicisti come Judy Holliday, Lena Horne, Pete Seeger, Leonard Bernstein, Harry Belafonte. E attori come Edward G. Robinson, John Garfield, Burgess Meredith, José Ferrer, Lionel Stander, James Cagney, Katharine Hepburn, Melvyn Douglas, Fredric March. E registi quali John Huston, Orson Welles, Luis Buñuel, Richard Attenborough, John Berry, Martin Ritt, Abraham Polonsky, Jules Dassin e Charlie Chaplin. Tutti “Reds in movies”, secondo il senatore della California Jack Tenney, che lanciò la prima indagine.

The Hollywood Ten i 10 di Hollywood, che però all’origine erano 11: uno di loro riuscì a scamparla: il rifugiato politico tedesco Bertolt Brecht – «vengono messi sulla “lista nera” degli studios, cioè impediti di lavorare, almeno con il proprio nome. Sono il produttore Adrian Scott, il regista Edward Dmytryk e gli sceneggiatori Ring Lardner jr., Alvah Bessie, Lester Cole, Albert Maltz, Samuel Ornitz, John Howard Lawson (anche storico, teorico e critico), Herbert Biberman e Dalton Trumbo, gli ultimi due anche registi. Sono le vittime designate – come ha scritto Lorenzo Pellizzari – di una vera e propria “caccia alle streghe”, di una sorta di inquisizione anticomunista che si occulta dietro il nome di HUAC ed è meglio nota come Commissione McCarthy, un senatore repubblicano che darà il nome al più vasto e perdurante fenomeno del maccartismo. I dieci costituiscono una bella pattuglia di progressisti più o meno radicali, ma come in tutti i cenacoli tra loro si annida un giuda. Dapprima anche costui, di nome Edward Dmytryk (e allora regista di film “democratici” quali Anime ferite e Odio implacabile), viene incarcerato. In un secondo momento, però, decide di fornire i nomi di alcuni associati del Partito Comunista Americano, e il 25 aprile 1951 compare nuovamente a testimoniare facendo i nomi di alcuni di coloro che vi erano stati associati per un breve periodo intorno al 1945, epoca in cui egli stesso era affiliato. Il 25 novembre 1997, registi e attori di Hollywood si danno appuntamento a Beverly Hills, presso l’Accademia degli Oscar, per una cerimonia in ricordo delle vittime del maccartismo. Dei “dieci di Hollywood”, arrestati giusto cinquant’anni prima e poi condannati, ne sopravvivono due: Ring Lardner jr. (82 anni), che partecipa al rito di espiazione collettiva, e l’impudente Edward Dmytryk (89 anni), che invece rifiuta e così precisa: “È sciocco che Hollywood chieda scusa a se stessa. C’è gente che vuole essere considerata martire, ma noi non lo siamo mai stati”. Dmytryk morirà nel 1999, Lardner nel 2000, con il che si chiude un’epoca, ma non si cancella un capitolo doppiamente vergognoso».

Su questa “vergogna” il cinema americano è tornato con alcuni film e documentari inclusi nella retrospettiva predisposta dal Bif&st 2016 che comprende anche un film scritto e diretto da Dalton Trumbo, Premio Oscar per Vacanze romane (Roman Holiday di William Wyler, con Gregory Peck e Audrey Hepburn, 1953) e La piu’ grande corrida (The Brave One di Irving Rapper, 1956), sceneggiati da Trumbo ma firmati con pseudonimi in quanto blacklisted, come blacklisted fu anche il grande regista Joseph Losey, fuggito dagli USA e costretto a rifugiarsi in Gran Bretagna e in Italia dove nel 1951-52 diresse sotto falso nome Imbarco a mezzanotte, girato negli studi Pisorno di Tirrenia e a Taranto. Alla sceneggiatura aveva lavorato un altro “appestato” hollywoodiano, lui pure sbattuto nella lista nera: Ben Barzman, l’autore di Cristo fra i muratori diretto nel 1949 da quello stesso Edward Dmytryk che un paio d’anni dopo l’avrebbe denunciato come sovversivo.

A Dalton Trumbo il Bif&st dedica un minitributo all’interno della rassegna Paura rossa lista nera che comprende anche il recentissimo biopic Trumbo di Jay Roach con Bryan Cranston, Diane Lane e Helen Mirren. Questi i titoli della retrospettiva in programma dal 2 al 9 aprile:

I film:

  • IL PRESTANOME (The Front) di Martin Ritt, con Woody Allen e Zero Mostel, 1976, nomination al Premio Oscar per la migliore sceneggiatura

  • INDIZIATO DI REATO (Guilty by Suspicion) di Irwin Winkler, con Robert De Niro, Annette Bening, Martin Scorsese, 1991

  • THE MAJESTIC di Frank Darebont, con Jim Carrey e Martin Landau, 2001

  • GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK di George Clooney, con Jeff Daniels e George Clooney, 2005, nomination a sei Premi Oscar

Tributo a Dalton Trumbo:

  • E JOHNNY PRESE IL FUCILE (Johnny Got His Gun) di Dalton Trumbo, con Jason Robards, 1971, Gran Premio speciale della giuria e Premio Fipresci al Festival di Cannes 1971

  • TRUMBO (tit. it.: L’ultima parola. La vera storia di Dalton Trumbo) di Jay Roach, con Bryan Cranston, Diane Lane, Helen Mirren, Louis C.K., Elle Fanning, John Goodman

I documentari:

  • RED HOLLYWOOD, documentario di Thom Andersen e Noël Burch, 1996, 118’

  • THE HOLLYWOOD TEN, documentario di John Berry (1950, 15’), il regista di Ho amato un fuorilegge con John Garfield e Shelley Winters (1951) che fu denunciato da Dmytryk insieme ad altri 25 suoi colleghi.

 

MASSIMO RANIERI ALLA CAMERA “VOGLIO LA VERITÀ SU PASOLINI”

Ricevo e volentieri pubblico

 

MASSIMO RANIERI ALLA CAMERA “VOGLIO LA VERITÀ SU PASOLINI”

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“Voglio la verità su Pasolini” dice Massimo Ranieri a Montecitorio durante la conferenza stampa indetta per l’istituzione della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul delitto Pasolini.

“Voglio la verità come cittadino” sostiene il popolare attore e showman che nel film La Macchinazione di David Grieco nelle sale dal 24 marzo interpreta proprio il poeta assassinato 40 anni fa. “Pasolini lo stimavo, lo apprezzavo come poeta e come intellettuale, ma non ci eravamo mai conosciuti. Solo una volta, poco prima che venisse ucciso, ci incontrammo nello spogliatoio di un campetto di calcio e lui mi disse: ma lo sai che è proprio vero! Noi due ci assomigliamo”. Prosegue l’attore: “Grazie a David ho avuto modo di dare vita a un ruolo che sentivo inevitabile, e quello ne La Macchinazione è stato uno dei lavori più duri della mia carriera, sia a livello fisico che psichico, perché mi richiedeva la massima concentrazione”.

Alla conferenza, indetta dall’on. Paolo Bolognesi, primo firmatario per la Commissione d’inchiesta, insieme alla collega Serena Pellegrino, ha partecipato “er Pecetto” (come lo aveva chiamato Pasolini in “Ragazzi di vita”), alias Silvio Parrello, poeta e pittore romano che di PPP fu amico e che dalla sua morte lotta con forza affinché la verità venga a galla; l’avvocato della famiglia Pasolini Stefano Maccioni che segue il caso dal 2009 e il regista David Grieco, amico di una vita del poeta friulano, che il caso lo segue da quaranta anni e che ha dichiarato: “La storia che ci hanno raccontato fino a questo momento è assurda: non c’è una sola parola di vero in tutta la ricostruzione ufficiale degli eventi.”

Ricevo e volentieri pubblico

 

MICROCINEMA DISTRIBUZIONE e PROPAGANDA ITALIA

presentano

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Un delitto sconvolgente. Un caso mai risolto.
La verità sulla morte di Pier Paolo Pasolini, con uno straordinario Massimo Ranieri.

 

Musiche PINK FLOYD

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DAL 24 MARZO AL CINEMA

 con

MASSIMO RANIERI nel ruolo di PIER PAOLO PASOLINI

LIBERO DE RIENZO, MATTEO TARANTO, FRANÇOIS XAVIER DEMAISON e con MILENA VUKOTIC, ROBERTO CITRAN,

TONY LAUDADIO e ALESSANDRO SARDELLI e l’amichevole partecipazione di PAOLO BONACELLI e CATRINEL MARLON

 

SINOSSI

Nell’estate del 1975, Pier Paolo Pasolini è impegnato al montaggio di uno dei suoi film più discussi, Salò o le 120 giornate di Sodoma, e nella stesura del romanzo Petrolio, un atto di accusa contro il potere politico ed economico dell’epoca. Intanto, da mesi, ha una relazione con Pino Pelosi, un giovane proletario romano che ha legami con il mondo criminale della capitale. Una notte, alcuni amici di Pelosi trafugano il negativo di Salò e chiedono un riscatto. Tuttavia, il vero obiettivo non sono i soldi, ma Pasolini …

 

 

GUARDA IL TRAILER

https://youtu.be/ZhqYjdve8Yg

FIRENZE E GLI UFFIZI 3D al cinema tre giorni per le scuole

Ricevo e volentieri pubblico

 

Sky Italia e Nexo Digital con Ente Cassa di Risparmio di Firenze

sono orgogliose di presentare

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In occasione dell’arrivo della Primavera e in omaggio alla celebre opera di Botticelli, uno dei simboli della Galleria degli Uffizi, 

arriva la tre giorni dedicata alle scuole per la visione cinematografica

di Firenze e gli Uffizi 3D

 

Un progetto volto ad incentivare la conoscenza e la riscoperta da parte dei più giovani dell’immenso patrimonio artistico italiano anche attraverso nuove forme

di divulgazione e di apprendimento

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Gabriele Toccafondi Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha dichiarato “Firenze e gli Uffizi è il modo straordinario per rendere familiare e semplice ciò che è già nostro: l’arte, la memoria, quel patrimonio condiviso di generazioni e generazioni, la visione della cultura come l’ordine morale in cui un popolo torna ad essere se stesso”

 

 

Un viaggio multidimensionale nel cuore del Rinascimento con speciali matinée al cinema dedicate alle scuole, per la prima volta in contemporanea nazionale

il 21, 22, 23 marzo 2016

 

 https://www.youtube.com/watch?v=iJrPnkQA-HI&feature=youtu.be

In occasione dell’arrivo della Primavera e in omaggio alla celebre opera di Botticelli, Sky Italia e Nexo Digital, con Ente Cassa di Risparmio di Firenze, hanno deciso di promuovere e sostenere un’iniziativa che non ha precedenti sul territorio italiano.

 

Nell’ambito del progetto Italia. La scuola del bello per tre giorni, dal 21 al 23 marzo, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado saranno infatti invitati a partecipare alla visione cinematografica di Firenze e gli Uffizi 3D, film d’arte che ha riscosso grande successo e plauso di pubblico e di critica, prodotto da Sky 3D e realizzato in collaborazione con Sky Arte HD, Nexo Digital e Magnitudo Film, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Comune di Firenze e con il sostegno di Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

 

L’elenco delle sale cinematografiche, che in via eccezionale apriranno le loro porte per permettere a docenti e scuole secondarie di secondo grado di prenotare la propria matinée cinematografica, sarà disponibile sul sito del MIUR, di Agiscuola e su quello di Nexo Digital (www.istruzione.it, www.agiscuola.it  e www.nexodigital.it). Fino all’11 marzo 2016 gli istituti scolastici potranno infatti riservare i propri posti direttamente presso i cinema della propria città aderenti all’iniziativa.

 

ITALIA. LA SCUOLA DEL BELLO. ARTE, CULTURA E PATRIMONIO è il progetto ideato per offrire agli studenti la possibilità di scoprire e approfondire grazie al cinema alcuni aspetti sorprendenti, affascinanti e ricchi di spunti del patrimonio artistico e culturale del nostro paese, studiando, nell’ottica dell’edutainment, luoghi, città, musei, opere d’arte che fanno dell’Italia l’unico paese al mondo ad ospitare 50 siti inseriti dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’Umanità.

 

L’appuntamento scelto per inaugurare il progetto sarà con Firenze e gli Uffizi 3D – Viaggio nel Cuore del Rinascimento, il film d’arte che racconta l’immenso patrimonio artistico del museo a cielo aperto che è la città di Firenze alternando approfondimenti storico/artistici autorevoli, spesso demandati a noti studiosi dell’arte, a momenti emotivi, coinvolgenti e sorprendenti (anche grazie all’esperienza visiva garantita dalle più innovative tecniche cinematografiche utilizzate). Il film sarà preceduto, in esclusiva per le proiezioni per le scuole, da una speciale introduzione di Antonio Natali (direttore della Galleria dal 2006 al 2015) pensata appositamente per gli studenti.

 

Gabriele Toccafondi Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ci ricorda attraverso il pensiero di Pier Paolo Pasolini che “L’Italia è solo di chi l’ama”, “ancora di più oggi, quando gli occhi stupefatti dei nostri ragazzi incontrano la bellezza pura di Firenze, le gioie e le meraviglie degli Uffizi. Firenze e gli Uffizi è qualcosa in più che il ritratto di una civiltà inimitabile. E’ soprattutto un viaggio sognante, il modo straordinario per rendere familiare e semplice ciò che è già nostro: l’arte, la memoria, quel patrimonio condiviso di generazioni e generazioni, la visione della cultura come l’ordine morale – mai un privilegio – in cui un popolo torna ad essere se stesso. Ed è questo che voglio augurare a me e a voi: tornare a sognare”.

 

 

Firenze e gli Uffizi 3D attraversa così luoghi simbolo della città con oltre 10 location museali e 150 opere d’arte mostrate su grande schermo. Dalla Cappella Brancacci (con gli affreschi di Masolino e Masaccio, emblema del passaggio da Medioevo a Rinascimento) al Museo del Bargello che ospita il David di Donatello; da S. Maria del Fiore con le sue sfavillanti vetrate e la Cupola del Brunelleschi a Palazzo Medici; da Piazza della Signoria a Palazzo Vecchio sino alla Galleria dell’Accademia, che custodisce il David di Michelangelo.  Cuore del film è naturalmente la Galleria degli Uffizi: gli spettatori potranno accedere all’interno della Tribuna (luogo visibile al pubblico solo da tre punti esterni) e Antonio Natali (direttore della Galleria dal 2006 al 2015) ci accompagnerà tra le opere con “l’auspicio che si entri agli Uffizi con l’idea di conoscere e non di sbalordire. Conoscere un’opera d’arte vuol dire leggerla come si fa con un testo poetico, come un componimento letterario”. L’excursus narrativo all’interno della Galleria va da Giotto a Gentile da Fabriano e Piero della Francesca, a Raffaello e Tiziano, dall’Annunciazione di Leonardo al Tondo Doni di Michelangelo, senza tralasciare le opere simbolo quali la Primavera e la Nascita di Venere di Botticelli e lo Scudo di Medusa di Caravaggio, quest’ultima inserita all’interno di un capitolo dedicato alle opere ‘mostruose’ della Galleria, tra cui la Madonna della Arpie di Andrea del Sarto, la Calunnia di Botticelli e Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi. Una perla di Firenze e gli Uffizi 3D è costituita dallo svelamento del restauro in corso dell’Adorazione dei Magi di Leonardo, assente dagli Uffizi dal 2011, di cui il soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Marco Ciatti, racconterà i risultati delle analisi e fornirà inediti approfondimenti su elementi comparsi durante il restauro oltre che interessanti dettagli sulle tecniche utilizzate.

 

Ad arricchire il film, spettacolari immagini aeree della città, realizzate grazie all’utilizzo di un elicottero e un drone e riprese esclusive in luoghi o punti di vista inediti, come la Cupola del Brunelleschi e Piazza della Signoria ripresa all’alba, deserta, in tutta la sua magnificenza. E ancora il David di Michelangelo, con esclusive riprese frontali e da distanza ravvicinata. Ulteriore aspetto inedito del film, che contribuisce all’efficacia ed esclusività della narrazione e dell’esperienza visiva, è rappresentato dalle più evolute tecniche di modeling e dimensionalizzazione che consentono letteralmente di ‘entrare’ nei dipinti e dalle ricostruzioni grafiche 3D della Galleria degli Uffizi e della Cupola del Brunelleschi, quest’ultima a partire dai disegni originali custoditi nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi .

 

 

 

ITALIA. LA SCUOLA DEL BELLO. ARTE, CULTURA E PATRIMONIO

 

QUANDO
21, 22 e 23 Marzo

 

COSA
Proiezione cinematografica di Firenze e gli Uffizi 3D

 

COME PRENOTARE

Docenti e istituti possono prenotare direttamente presso le sale aderenti.

L’elenco dei cinema che aderiscono all’iniziativa è disponibile e sempre aggiornato su:

www.istruzione.it  www.agiscuola.it e www.nexodigital.it

 

Il progetto è presentato da Sky Italia e Nexo Digital con Ente Cassa di Risparmio di Firenze

 

Elenco Opere del Film:

Museo del Bargello: San Giorgio (Donatello), David (Donatello), Marzocco (Donatello)

Chiesa Santa Maria del Carmine : affreschi Cappella Brancacci (Masolino da Panicale e Masaccio)

Cattedrale di Santa Maria del Fiore: Cupola (Brunelleschi), Giudizio Universale (Giorgio Vasari e Federico Zuccari), Vetrate (Donatello, Paolo Uccello, Agnolo Gaddi, Lorenzo Ghiberti)

Palazzo Medici-Riccardi: Cavalcata dei Magi (Benozzo Gozzoli)

Palazzo Vecchio: Salone dei Cinquecento, Giuditta che decapita Oloferne (Donatello) all’interno della Sala dei Gigli.

Piazza della Signoria: Ercole e Caco (Baccio Bandinelli), Ratto delle Sabine (Giambologna), Perseo con la testa di Medusa (Benvenuto Cellini), Fontana del Nettuno (Bartolomeo Ammannati)

Galleria dell’Accademia: David (Michelangelo)

Galleria degli Uffizi: Madonna D’Ognissanti (Giotto), Adorazione dei Magi (Gentile da Fabriano), Annunciazione (Leonardo), Adorazione dei Magi (Leonardo -attualmente presso l’Opificio delle Pietre Dure), Tondo Doni (Michelangelo), Ritratto dei Duchi di Urbino (Piero della Francesca), Madonna del Cardellino (Raffaello), Venere di Urbino (Tiziano), Primavera (Sandro Botticelli), Nascita di Venere (Sandro Botticelli), Calunnia (Botticelli), Madonna delle Arpie (Andrea Del Sarto) Scudo con testa di Medusa (Caravaggio), Giuditta che decapita Oloferne (Artemisia Gentileschi), Tribuna (Bernardo Buontalenti).

Altri luoghi: Ponte Vecchio, Piazza del Duomo, Piazzale Michelangelo.

ARCIPELAGO 2015 – UN’EDIZIONE DI ANTEPRIME

Ricevo e volentieri pubblico

arcipelago logoFestival Arcipelago 2015, un’edizione di anteprime.

Non solo corti, ma cinema a 360°. E anche oltre.

  Locandina_Festival_Arcipelago_2015

La 2.3a edizione celebra Pasolini, Welles e Fassbinder con inediti e “prime”. Tra gli eventi, il cinema de/genere dei Manetti Bros., l’educazione sessuale nel cinema inglese dagli anni ’30 ai ’70, l’ultimo capolavoro di Godfrey Reggio, lo “scandaloso” nuovo doc di Costanza Quatriglio. E poi ancora Banksy, Doug Aitken e l’incontro incandescente tra videogame e realtà contemporanea.

S’inaugura mercoledì 4 novembre, per concludersi martedì 10, al Teatro Palladium di Roma, la 2.3a edizione di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, la più seguita e longeva tra le manifestazioni dedicate ai nuovi linguaggi audiovisivi e ai giovani talenti.

Ad ingresso totalmente gratuito, la popolare manifestazione romana si propone anche quest’anno con un programma tra i più ricchi e articolati, malgrado le ulteriori riduzioni di budget che ne hanno funestato la preparazione, rendendola più che mai difficoltosa.

laguerradeimatti3Oltre a ConCorto, la competizione riservata ai cortometraggi italiani che ha fatto da trampolino di lancio a molti dei giovani registi scoperti dal festival, tra cui Piero Messina (quest’anno nella giuria che dovrà giudicare ben 30 film, dal dolente e attualissimo Venerdì del “veterano” Tonino Zangardi, a La guerra dei matti, sorprendente esordio nella regia del 17enne Luigi Fedele, già giovane attore per Virzì e Celestini, passando per il formidabile documentario sperimentale di Fabio Palmieri Irregulars) e alla terza edizione del concorso dedicato alle serie web internazionali World Wide Series (in cartellone, tra le altre, l’italiana Status di Margherita Ferri, Renato Giugliano e Davide Labanti), la competizione internazionale The Short Planet, che raccoglie i migliori short film provenienti da tutto il mondo suddivisi in quattro programmi tematici (Segreti e bugie, Mamma mia!, Separazioni  e Homo homini lupus). Due gli italiani selezionati su 21 titoli: il sontuoso e straziante sguardo sulla Shoah del vincitore del Nastro d’Argento Sonderkommando di Nicola Ragone e Ore 12 di Toni D’Angelo, sorta di Giulietta e Romeo contemporaneo e iperrealista, tra Gomorra, spaghetti-western e action hongkonghese.

 pasolini

Inevitabile, anche per ARCIPELAGO, innanzitutto confrontarsi con Pier Paolo Pasolini nel 40° anniversario della sua tragica scomparsa. Ma il festival romano lo fa da par suo, in modo inconsueto e originale, da un lato presentando – in collaborazione con il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna – alcuni lavori realizzati da registi stranieri su uno dei più grandi intellettuali italiani del nostro tempo: si tratta perlopiù di documentari, tra cui il tedesco Das Mitleid ist gestorben. Pier Paolo Pasolini und Italien (La compassione è morta. P.P.P. e l’Italia, 1978) di Ebbo Demant e Pasolini, la passion de Rome (Francia, 2013) di Alain Bergala (entrambi in le anteprima italiana), ai quali si aggiungono Pasolini l’enragé (Francia, 1966) di André Fieschi, Pier Paolo Pasolini: Your Eyes Flash Solemnly with Hate (2015) dello storico del cinema Mark Cousins e Pasolini Roma? (Francia, 2013), firmato da Colin Torre assieme allo street artist francese Žilda. Dall’altro, lo celebrerà anche con i 9 video del concorso Comizi d’amore 2.0, rivisitazione – vivace e aggiornata ai tempi di Internet e della comunicazione globale – dell’omonima indagine sugli italiani e il sesso che Pasolini firmò nei primi anni ’60. In collaborazione con la rassegna “cugina”, organizzata dall’ANAC, Pier Paolo oggi, Pasolini domani, ARCIPELAGO proporrà anche il docu-fiction di Enzo De Camillis Un intellettuale in borgata (2014), con Leo Gullotta, mentre Comizi d’amore 2.0 verrà in cambio replicato al Palladium anche l’11 e 12 novembre, per poi proseguire il suo tour romano – grazie al patrocinio di Biblioteche di Roma – in alcune biblioteche della Capitale.

orson wellesMa ARCIPELAGO non poteva mancare neanche all’appuntamento con due altri anniversari che ricorrono in questo fatidico 2015: il trentennale dell’uscita di scena di Orson Welles (del quale ricorre peraltro anche il centenario della nascita) e 70 anni dai natali di Rainer W. Fassbinder, due cineasti che con Pasolini condividevano, ognuno a suo modo, un comune destino di “irregolari”, di potenti voci fuori dal coro. Del primo, nell’omaggio Welles e Fassbinder, la solitudine dei numeri uno, il festival proporrà – in anteprima italiana – la versione appena rimasterizzata in HD dal British Film Institute degli unici sei episodi che compongono la rara serie televisiva inglese Around the World with Orson Welles (1955), nei quali il regista americano racconta, con scanzonata ironia e con il consueto fascino affabulatorio, cinque diversi luoghi dell’Europa del tempo (Parigi, Vienna, Londra, Madrid e i Paesi Baschi), mentre sul prolifico autore tedesco sarà proiettato il ritratto firmato dal critico danese, e amico personale di RWF, Christian Braad Thomsen Fassbinder – To Love without Demands, presentato con successo all’ultima Berlinale.

Manetti_Bros_01Fan irriducibili dei “generi” e sempre spiazzanti nella loro frenetica modernità, i filmmaker romani Antonio e Marco Manetti – i Manetti Bros. – somigliano più ad una rock band indie che ad altre coppie di cineasti ben più celebri, come i fratelli Cohen o i Taviani. Ma è proprio questo loro essere costantemente a cavallo tra cultura pop e trash, tra musica e web, tra sperimentazione e mainstream, ad averli portati fino al Festival di Venezia e a quello di Roma, e a farne, nel panorama cinematografico italiano, un caso unico, un fenomeno di culto. I Manetti Bros. e il cinema de/genere, con un titolo che non a caso evoca i fumetti, è in assoluto la prima personale a loro dedicata (è nella sezione Outsiders), attraversando la prolifica e multiforme attività della coppia, che spazia dal lungometraggio di genere a popolari serie tv, dalle web series autoprodotte (di cui, in Italia, proprio loro sono stati gli antesignani, addirittura già alla fine degli anni ’90, con Scums – miracolosamente ritrovata proprio in occasione del festival, assieme ad un’altra rarità, la mitica PlanetInvasion.Com, mai pubblicata sul Web e tuttora inedita) al videoclip e perfino al documentario, con il recente Palermo Pride. Tra i titoli in programma, il recente e fortunato Song ’e Napule, un inedito corto giovanile (Nido verde, 1988, di Antonio Manetti), una selezione tratta dai loro più di cento videoclip (per i Tiromancino, Assalti Frontali, Alex Britti, Piotta, i Flaminio Maphia, Mietta…) e naturalmente i lungometraggi: Zora la vampira, Torino Boys, Paura, Piano 17, Cavie e L’arrivo di Wang, e più indietro fino al film collettivo DeGenerazione (è loro l’episodio Consegna a domicilio), con cui i Manetti esordirono vent’anni fa, assieme – tra gli altri – a Pier Giorgio Bellocchio, Alex Infascelli e Asia Argento. Proprio in occasione della proiezione di questo vero film cult, ormai assente dagli schermi da molti anni, i due filmmaker incontreranno il pubblico sabato 7 novembre, alle 20:00, fiancheggiati e “stuzzicati” da Marco Giusti (che ha curato un “blob” dei più memorabili contributi dei Manetti tratti dalle trasmissioni tv Stracult, Cocktail d’amore e Nessundorma), da Ernesto Assante e da Giorgio Gosetti. La rassegna verrà replicata alla Casa del Cinema di Roma il prossimo gennaio, in una versione perfino più completa, che includerà infatti anche alcuni episodi delle serie tv Crimini, Rex e L’ispettore Coliandro, la cui nuova stagione, la quinta, andrà in onda agli inizi del 2016, come sempre su Rai 2.

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Tra gli eventi speciali, ARCIPELAGO 2015 proporrà inoltre (altra anteprima italiana) All You Need Is Love – 40 anni di educazione sessuale nel Cinema Britannico, una selezione di titoli tratti dalla raccolta The Birds and the Bees, curata dal British Film Institute: un’eterogenea collezione di documentari brevi, cortometraggi di fiction e di animazione, realizzati tra il 1931 e il 1971, dai quali emerge – in modi talvolta assai curiosi per il pubblico di oggi, e non di rado davvero divertenti – un ritratto in progress della società inglese, dei suoi costumi, dei suoi valori morali e pregiudizi, filtrati dalla propaganda cinematografica a scopi educativi sui comportamenti sessuali, lungo quattro decenni cruciali della Storia britannica, dal post-puritanesimo dei primi decenni del ’900, attraverso una guerra mondiale e l’epoca della Swinging London, fino ai “libertari” (ma non poi così tanto) anni ’70.

Stonewall_Sequenza_01-(0.00.47.18)Di arte urbana, dalle sue origini – con Wild Style di Charlie Ahern, del 1983 – a oggi, si occupa invece Street (He)art – Anche i muri raccontano storie…, che proporrà, tra gli altri film, anche il mockumentary Banksy Does New York di Chris Moukarbel, Sanba di Valentina Belli, reduce dall’ultimo Festival di Taormina, e il documentario sulla “scena napoletana” Street Heart di Tommaso Battimiello. Con la sezione A distanza ravvicinata, per la seconda volta ARCIPELAGO si affaccia invece – stavolta in collaborazione con la nuova distribuzione Wanted – sul panorama dei film in uscita o in anteprima, presentando quest’anno, tra gli altri lavori, l’attesissimo film-evento Station to Station dell’artista americano Doug Aitken (con nomi del calibro di Patti Smith, Beck, Jackson Browne, Giorgio Moroder e molti altri musicisti e artisti), ma anche la promettente opera prima del ventiduenne Ludovico Di Martino, Il nostro ultimo, film all’incrocio tra Invito al viaggio di Peter Del Monte e Stesso sangue di Egidio Eronico e Sandro Cecca (splendida ma dimenticata opera seminale del “nuovo cinema italiano” degli anni ’80). Il film è un’anteprima assoluta, ed è prodotto da Gianluca Arcopinto (quest’anno membro della giuria internazionale cortometraggi), come lo è pure Bangland di Lorenzo Berghella, visto ai Venice Days lo scorso settembre.Visitors_01 Il grande regista visionario Godfrey Reggio è invece alla regia dello splendido Visitors – un’altra prima italiana – musicato come sempre dal fedele Philip Glass e presentato da Steven Soderbergh, mentre si discuterà molto e a lungo – e anche con passione – del nuovo documentario di Costanza Quatriglio 87 Ore, un film “scandaloso”, per la portata civile, etica e giuridica della dolorosa vicenda di violazione dei più elementari diritti umani che racconta, oltre che per il suo audace linguaggio visivo: l’appuntamento, in questo caso, è per la sera del 6 novembre. Completano la sezione due film indipendenti, piccoli ma assai generosi di sorprese: si tratta di Tierra prometida di Antonio Marenco (la troupe di un documentario si perde nell’Uruguay dei laghi salati e di Eduardo Galeano – qui nella sua ultima apparizione prima della recente scomparsa – nel tentativo di intervistare l’allora presidente Pepe Mujica, tra disorientamenti geografico-esistenziali alla Corso Salani e travagli politico-morali di un neo-Michele Apicella morettiano) e di Terra, opera visivamente molto suggestiva e ardita nel linguaggio firmata da Marco De Angelis e Antonio Di Trapani (e co-prodotto dal Centro di Produzione Audiovisiva di Roma Tre), alla sua prima proiezione romana – proprio in chiusura di ARCIPELAGO – dopo il fortunato debutto allo scorso Festival di Pesaro.

PECHERESSES_STILLS_2Concludono il programma del festival il tradizionale spazio autogestito dal DAMS dell’Università Roma Tre (Carta Bianca DAMS Roma Tre), con una selezione di 8 cortometraggi dall’ultima edizione del Roma Tre Film Festival, e l’evento dedicato ai videogame FilmWare 2015 – Reality Reboot. Quando i videogame incontrano la realtà, curato da Ilaria Ravarino in collaborazione con l’AESVI – Associazione Editori Sviluppatori Videogame Italiani e VIGAMUS – Il Museo del Videogame di Roma (il quale dal 4 all’8 novembre, dalle 16:00 alle 20:00, metterà a disposizione del pubblico alcune postazioni Oculus Rift e retrogame). Democrazie digitali, mondi virtuali, ologrammi in piazza e documentari 4D: dove finisce la realtà e dove comincia il videogioco? Attraverso discussioni con i migliori talenti ed esperti del settore, ma anche dimostrazioni dal vivo, tra virtual reality, augmented e mixed reality, e realtà “materiale”, s’indagherà sui modi e le tecnologie con cui i più recenti scenari videoludici raccontano e si confrontano – anche, ma non solo, in chiave di entertainment – con l’attualità sociale, politica ed economica.

ARCIPELAGO 2015 – e in particolare l’omaggio a Orson Welles –

è dedicato alla memoria di CIRO GIORGINI, amico del festival e grande cinefilo.

Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-2016,

ARCIPELAGO

2.3° Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini

è realizzato con il sostegno di

ROMA CAPITALE

con il contributo del

MINISTERO DEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO

Direzione Generale per il Cinema

e il patrocinio di

ISTITUZIONE BIBLIOTECHE DI ROMA

MUNICIPIO ROMA VIII

 

 

 

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