ARCIPELAGO 2015 – UN’EDIZIONE DI ANTEPRIME

Ricevo e volentieri pubblico

arcipelago logoFestival Arcipelago 2015, un’edizione di anteprime.

Non solo corti, ma cinema a 360°. E anche oltre.

  Locandina_Festival_Arcipelago_2015

La 2.3a edizione celebra Pasolini, Welles e Fassbinder con inediti e “prime”. Tra gli eventi, il cinema de/genere dei Manetti Bros., l’educazione sessuale nel cinema inglese dagli anni ’30 ai ’70, l’ultimo capolavoro di Godfrey Reggio, lo “scandaloso” nuovo doc di Costanza Quatriglio. E poi ancora Banksy, Doug Aitken e l’incontro incandescente tra videogame e realtà contemporanea.

S’inaugura mercoledì 4 novembre, per concludersi martedì 10, al Teatro Palladium di Roma, la 2.3a edizione di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, la più seguita e longeva tra le manifestazioni dedicate ai nuovi linguaggi audiovisivi e ai giovani talenti.

Ad ingresso totalmente gratuito, la popolare manifestazione romana si propone anche quest’anno con un programma tra i più ricchi e articolati, malgrado le ulteriori riduzioni di budget che ne hanno funestato la preparazione, rendendola più che mai difficoltosa.

laguerradeimatti3Oltre a ConCorto, la competizione riservata ai cortometraggi italiani che ha fatto da trampolino di lancio a molti dei giovani registi scoperti dal festival, tra cui Piero Messina (quest’anno nella giuria che dovrà giudicare ben 30 film, dal dolente e attualissimo Venerdì del “veterano” Tonino Zangardi, a La guerra dei matti, sorprendente esordio nella regia del 17enne Luigi Fedele, già giovane attore per Virzì e Celestini, passando per il formidabile documentario sperimentale di Fabio Palmieri Irregulars) e alla terza edizione del concorso dedicato alle serie web internazionali World Wide Series (in cartellone, tra le altre, l’italiana Status di Margherita Ferri, Renato Giugliano e Davide Labanti), la competizione internazionale The Short Planet, che raccoglie i migliori short film provenienti da tutto il mondo suddivisi in quattro programmi tematici (Segreti e bugie, Mamma mia!, Separazioni  e Homo homini lupus). Due gli italiani selezionati su 21 titoli: il sontuoso e straziante sguardo sulla Shoah del vincitore del Nastro d’Argento Sonderkommando di Nicola Ragone e Ore 12 di Toni D’Angelo, sorta di Giulietta e Romeo contemporaneo e iperrealista, tra Gomorra, spaghetti-western e action hongkonghese.

 pasolini

Inevitabile, anche per ARCIPELAGO, innanzitutto confrontarsi con Pier Paolo Pasolini nel 40° anniversario della sua tragica scomparsa. Ma il festival romano lo fa da par suo, in modo inconsueto e originale, da un lato presentando – in collaborazione con il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna – alcuni lavori realizzati da registi stranieri su uno dei più grandi intellettuali italiani del nostro tempo: si tratta perlopiù di documentari, tra cui il tedesco Das Mitleid ist gestorben. Pier Paolo Pasolini und Italien (La compassione è morta. P.P.P. e l’Italia, 1978) di Ebbo Demant e Pasolini, la passion de Rome (Francia, 2013) di Alain Bergala (entrambi in le anteprima italiana), ai quali si aggiungono Pasolini l’enragé (Francia, 1966) di André Fieschi, Pier Paolo Pasolini: Your Eyes Flash Solemnly with Hate (2015) dello storico del cinema Mark Cousins e Pasolini Roma? (Francia, 2013), firmato da Colin Torre assieme allo street artist francese Žilda. Dall’altro, lo celebrerà anche con i 9 video del concorso Comizi d’amore 2.0, rivisitazione – vivace e aggiornata ai tempi di Internet e della comunicazione globale – dell’omonima indagine sugli italiani e il sesso che Pasolini firmò nei primi anni ’60. In collaborazione con la rassegna “cugina”, organizzata dall’ANAC, Pier Paolo oggi, Pasolini domani, ARCIPELAGO proporrà anche il docu-fiction di Enzo De Camillis Un intellettuale in borgata (2014), con Leo Gullotta, mentre Comizi d’amore 2.0 verrà in cambio replicato al Palladium anche l’11 e 12 novembre, per poi proseguire il suo tour romano – grazie al patrocinio di Biblioteche di Roma – in alcune biblioteche della Capitale.

orson wellesMa ARCIPELAGO non poteva mancare neanche all’appuntamento con due altri anniversari che ricorrono in questo fatidico 2015: il trentennale dell’uscita di scena di Orson Welles (del quale ricorre peraltro anche il centenario della nascita) e 70 anni dai natali di Rainer W. Fassbinder, due cineasti che con Pasolini condividevano, ognuno a suo modo, un comune destino di “irregolari”, di potenti voci fuori dal coro. Del primo, nell’omaggio Welles e Fassbinder, la solitudine dei numeri uno, il festival proporrà – in anteprima italiana – la versione appena rimasterizzata in HD dal British Film Institute degli unici sei episodi che compongono la rara serie televisiva inglese Around the World with Orson Welles (1955), nei quali il regista americano racconta, con scanzonata ironia e con il consueto fascino affabulatorio, cinque diversi luoghi dell’Europa del tempo (Parigi, Vienna, Londra, Madrid e i Paesi Baschi), mentre sul prolifico autore tedesco sarà proiettato il ritratto firmato dal critico danese, e amico personale di RWF, Christian Braad Thomsen Fassbinder – To Love without Demands, presentato con successo all’ultima Berlinale.

Manetti_Bros_01Fan irriducibili dei “generi” e sempre spiazzanti nella loro frenetica modernità, i filmmaker romani Antonio e Marco Manetti – i Manetti Bros. – somigliano più ad una rock band indie che ad altre coppie di cineasti ben più celebri, come i fratelli Cohen o i Taviani. Ma è proprio questo loro essere costantemente a cavallo tra cultura pop e trash, tra musica e web, tra sperimentazione e mainstream, ad averli portati fino al Festival di Venezia e a quello di Roma, e a farne, nel panorama cinematografico italiano, un caso unico, un fenomeno di culto. I Manetti Bros. e il cinema de/genere, con un titolo che non a caso evoca i fumetti, è in assoluto la prima personale a loro dedicata (è nella sezione Outsiders), attraversando la prolifica e multiforme attività della coppia, che spazia dal lungometraggio di genere a popolari serie tv, dalle web series autoprodotte (di cui, in Italia, proprio loro sono stati gli antesignani, addirittura già alla fine degli anni ’90, con Scums – miracolosamente ritrovata proprio in occasione del festival, assieme ad un’altra rarità, la mitica PlanetInvasion.Com, mai pubblicata sul Web e tuttora inedita) al videoclip e perfino al documentario, con il recente Palermo Pride. Tra i titoli in programma, il recente e fortunato Song ’e Napule, un inedito corto giovanile (Nido verde, 1988, di Antonio Manetti), una selezione tratta dai loro più di cento videoclip (per i Tiromancino, Assalti Frontali, Alex Britti, Piotta, i Flaminio Maphia, Mietta…) e naturalmente i lungometraggi: Zora la vampira, Torino Boys, Paura, Piano 17, Cavie e L’arrivo di Wang, e più indietro fino al film collettivo DeGenerazione (è loro l’episodio Consegna a domicilio), con cui i Manetti esordirono vent’anni fa, assieme – tra gli altri – a Pier Giorgio Bellocchio, Alex Infascelli e Asia Argento. Proprio in occasione della proiezione di questo vero film cult, ormai assente dagli schermi da molti anni, i due filmmaker incontreranno il pubblico sabato 7 novembre, alle 20:00, fiancheggiati e “stuzzicati” da Marco Giusti (che ha curato un “blob” dei più memorabili contributi dei Manetti tratti dalle trasmissioni tv Stracult, Cocktail d’amore e Nessundorma), da Ernesto Assante e da Giorgio Gosetti. La rassegna verrà replicata alla Casa del Cinema di Roma il prossimo gennaio, in una versione perfino più completa, che includerà infatti anche alcuni episodi delle serie tv Crimini, Rex e L’ispettore Coliandro, la cui nuova stagione, la quinta, andrà in onda agli inizi del 2016, come sempre su Rai 2.

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Tra gli eventi speciali, ARCIPELAGO 2015 proporrà inoltre (altra anteprima italiana) All You Need Is Love – 40 anni di educazione sessuale nel Cinema Britannico, una selezione di titoli tratti dalla raccolta The Birds and the Bees, curata dal British Film Institute: un’eterogenea collezione di documentari brevi, cortometraggi di fiction e di animazione, realizzati tra il 1931 e il 1971, dai quali emerge – in modi talvolta assai curiosi per il pubblico di oggi, e non di rado davvero divertenti – un ritratto in progress della società inglese, dei suoi costumi, dei suoi valori morali e pregiudizi, filtrati dalla propaganda cinematografica a scopi educativi sui comportamenti sessuali, lungo quattro decenni cruciali della Storia britannica, dal post-puritanesimo dei primi decenni del ’900, attraverso una guerra mondiale e l’epoca della Swinging London, fino ai “libertari” (ma non poi così tanto) anni ’70.

Stonewall_Sequenza_01-(0.00.47.18)Di arte urbana, dalle sue origini – con Wild Style di Charlie Ahern, del 1983 – a oggi, si occupa invece Street (He)art – Anche i muri raccontano storie…, che proporrà, tra gli altri film, anche il mockumentary Banksy Does New York di Chris Moukarbel, Sanba di Valentina Belli, reduce dall’ultimo Festival di Taormina, e il documentario sulla “scena napoletana” Street Heart di Tommaso Battimiello. Con la sezione A distanza ravvicinata, per la seconda volta ARCIPELAGO si affaccia invece – stavolta in collaborazione con la nuova distribuzione Wanted – sul panorama dei film in uscita o in anteprima, presentando quest’anno, tra gli altri lavori, l’attesissimo film-evento Station to Station dell’artista americano Doug Aitken (con nomi del calibro di Patti Smith, Beck, Jackson Browne, Giorgio Moroder e molti altri musicisti e artisti), ma anche la promettente opera prima del ventiduenne Ludovico Di Martino, Il nostro ultimo, film all’incrocio tra Invito al viaggio di Peter Del Monte e Stesso sangue di Egidio Eronico e Sandro Cecca (splendida ma dimenticata opera seminale del “nuovo cinema italiano” degli anni ’80). Il film è un’anteprima assoluta, ed è prodotto da Gianluca Arcopinto (quest’anno membro della giuria internazionale cortometraggi), come lo è pure Bangland di Lorenzo Berghella, visto ai Venice Days lo scorso settembre.Visitors_01 Il grande regista visionario Godfrey Reggio è invece alla regia dello splendido Visitors – un’altra prima italiana – musicato come sempre dal fedele Philip Glass e presentato da Steven Soderbergh, mentre si discuterà molto e a lungo – e anche con passione – del nuovo documentario di Costanza Quatriglio 87 Ore, un film “scandaloso”, per la portata civile, etica e giuridica della dolorosa vicenda di violazione dei più elementari diritti umani che racconta, oltre che per il suo audace linguaggio visivo: l’appuntamento, in questo caso, è per la sera del 6 novembre. Completano la sezione due film indipendenti, piccoli ma assai generosi di sorprese: si tratta di Tierra prometida di Antonio Marenco (la troupe di un documentario si perde nell’Uruguay dei laghi salati e di Eduardo Galeano – qui nella sua ultima apparizione prima della recente scomparsa – nel tentativo di intervistare l’allora presidente Pepe Mujica, tra disorientamenti geografico-esistenziali alla Corso Salani e travagli politico-morali di un neo-Michele Apicella morettiano) e di Terra, opera visivamente molto suggestiva e ardita nel linguaggio firmata da Marco De Angelis e Antonio Di Trapani (e co-prodotto dal Centro di Produzione Audiovisiva di Roma Tre), alla sua prima proiezione romana – proprio in chiusura di ARCIPELAGO – dopo il fortunato debutto allo scorso Festival di Pesaro.

PECHERESSES_STILLS_2Concludono il programma del festival il tradizionale spazio autogestito dal DAMS dell’Università Roma Tre (Carta Bianca DAMS Roma Tre), con una selezione di 8 cortometraggi dall’ultima edizione del Roma Tre Film Festival, e l’evento dedicato ai videogame FilmWare 2015 – Reality Reboot. Quando i videogame incontrano la realtà, curato da Ilaria Ravarino in collaborazione con l’AESVI – Associazione Editori Sviluppatori Videogame Italiani e VIGAMUS – Il Museo del Videogame di Roma (il quale dal 4 all’8 novembre, dalle 16:00 alle 20:00, metterà a disposizione del pubblico alcune postazioni Oculus Rift e retrogame). Democrazie digitali, mondi virtuali, ologrammi in piazza e documentari 4D: dove finisce la realtà e dove comincia il videogioco? Attraverso discussioni con i migliori talenti ed esperti del settore, ma anche dimostrazioni dal vivo, tra virtual reality, augmented e mixed reality, e realtà “materiale”, s’indagherà sui modi e le tecnologie con cui i più recenti scenari videoludici raccontano e si confrontano – anche, ma non solo, in chiave di entertainment – con l’attualità sociale, politica ed economica.

ARCIPELAGO 2015 – e in particolare l’omaggio a Orson Welles –

è dedicato alla memoria di CIRO GIORGINI, amico del festival e grande cinefilo.

Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-2016,

ARCIPELAGO

2.3° Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini

è realizzato con il sostegno di

ROMA CAPITALE

con il contributo del

MINISTERO DEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO

Direzione Generale per il Cinema

e il patrocinio di

ISTITUZIONE BIBLIOTECHE DI ROMA

MUNICIPIO ROMA VIII

 

 

 

Info

tel. 06-39388262

e-mail: info@arcipelagofilmfestival.org

web: www.arcipelagofilmfestival.org

Infoline Teatro Palladium: tel. 06-57332772

ARCIPELAGO 2.2 – FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CORTOMETRAGGI E NUOVE IMMAGINI – dal 7 all’11 novembre a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

Festival Arcipelago 2014: tra il Muro di Berlino, la Street Art e i videogame, spuntano i corti inediti di Robert Altman e il cinema “oltre il cinema” di Pippo Delbono

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S’inaugura venerdì 7 novembre, per concludersi martedì 11, all’Ambra alla Garbatella e al Teatro Palladium di Roma, la 2.2a edizione di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, la più seguita e longeva tra le manifestazioni dedicate ai nuovi linguaggi audiovisivi e ai giovani talenti.

Ad ingresso totalmente gratuito, la popolare manifestazione romana compie un nuovo passo verso la ridefinizione della propria identità di evento costantemente in progress, con un programma come sempre variegato e ricco di spunti. E ciò malgrado le sempre più scarse risorse finanziarie: per la prima volta dal 2003, infatti, la Regione Lazio ha sorprendentemente ritenuto Arcipelago “privo dei requisiti” per poter godere del contributo economico dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili per il 2014, confermando – anche, e insospettabilmente, con la “nuova” amministrazione di centro-sinistra – un sostanziale disinteresse per la promozione cinematografica, e in particolare per i festival regionali con una spiccata vocazione all’innovazione e alla ricerca, i cui rappresentanti non hanno ancora avuto la possibilità di incontrare – ad un anno e mezzo dal suo insediamento – l’Assessore Lidia Ravera, unici tra le diverse categorie del cinema.

ConcoCorto_Coincidenze_01Oltre a ConCorto, la competizione tradizionalmente riservata ai cortometraggi italiani e realizzata anche quest’anno in collaborazione con il Bif&st – Bari International Film Festival (tra i 16 film in concorso, il Pardino d’Argento a Locarno Zima di Cristina Picchi, La gita di Giampiero Bazzu, ispirato ad un graphic novel di Gipi, e l’horror “anticapitalista” Starving di Mike De Caro), e alla seconda edizione del concorso World Wide Series dedicato alle serie web internazionali (in cartellone, tra le altre, Tutte le ragazze con una certa cultura, la prima prodotta da Luca Argentero con la sua Megatube Creators, Under del “veterano” Ivan Silvestrini, la spassosa animazione americana 8-Bit Cinema e la serie cinese Men, impossible), una prima novità riguarda la competizione internazionale The Short Planet, che raccoglie i migliori short film provenienti da tutto il mondo: è infatti suddivisa quest’anno in quattro programmi tematici (Metamorfosi e corpi da urlo, Femminile (è) singolare, Tutto a posto, niente in ordine, Geografie fuori luogo) preceduti da brevi reading letterari – tratti da Maupassant, Theroux, Misha e Keret – tenuti, tra gli altri attori, da Regina Orioli e Paolo Sassanelli. 23 i film in concorso, dove fanno spicco gli italiani Giacomo Cimini (con il sorprendente sci-fi The Nostalgist, interpretato da Lambert Wilson) e il sempre ispirato “animatore resistente” Simone Massi (L’attesa del maggio, reduce dall’ultima Mostra di Venezia), oltre a O umbră de nor del romeno Radu Jude (peraltro autore già di tre lungometraggi) e al “coheniano” in salsa horror Sequence di Carles Torrens, solo per citarne alcuni.

 INVISIBLE_FRAME_05Uno dei momenti più alti del programma di Arcipelago 2014, in collaborazione con il Goethe-Institut di Roma, la galleria 999Contemporary e il Municipio Roma VIII, sarà la celebrazione del 25° anniversario della caduta del Muro con l’evento speciale Berlino 1989-2014. Da Kreuzberg a Garbatella, il Muro che (non) c’è. La sezione comprende un evento street art – il giovane artista filippino Jerico dipingerà, il 9 novembre davanti al Teatro Palladium, un simbolico muro che verrà poi donato al Municipio – e proiezioni di film, tra i quali Cycling the Frame (1988) e The Invisible Frame (2009) di Cinthya Beatt, entrambi con Tilda Swinton, il cortometraggio di un giovanissimo George Lucas Freiheit (1966), il documentario-capolavoro di Jürgen Böttcher (filmmaker e pittore, più conosciuto come Strawalde) Die Mauer (1990), realizzato proprio nei giorni della caduta del Muro, Coming Out (1989) di Heiner Carow (il primo film dichiaratamente gay prodotto nella exDDR, uscito per caso nelle sale di Berlino Est proprio la sera in cui la città tornò una e indivisa) e – per la prima volta in Italia – il mockumentary Der Mauerhase (2007) di Bartek Konopka, metafora graffiante sugli “effetti collaterali” del regime repressivo nella Germania ex-comunista. L’evento “berlinese” sarà anche l’occasione per lanciare, in una sorta di ideale “gemellaggio culturale” tra il quartiere romano di Garbatella (dove da quest’anno si svolge interamente il festival) e il distretto berlinese della Street Art Kreuzberg, la realizzazione di un documentario sul progetto di “arte pubblica partecipata” Big City Life, destinato a ridefinire il volto del limitrofo quartiere di Tor Marancia, per il quale Arcipelago affiancherà i suoi ideatori di 999Contemporary nel ruolo di co-produttore.

Pippo_Delbono_Amore_carne_10_regista Tra gli altri eventi speciali e retrospettive, il festival proporrà inoltre Pippo Delbono: l’amore, la carne, il sangue…, probabilmente la più completa personale – dopo quella dedicatagli dal Festival di Locarno nel 2009 – sul cinema “oltre” del provocatorio regista e attore teatrale e cinematografico ligure (il quale l’8 novembre sarà anche protagonista di un incontro/spettacolo, “guidato” dalla giornalista e critica Cristina Piccino, che seguirà la proiezione dell’anteprima italiana del documentario di Béatrice Ilardi Pippo Delbono, un poète en colère, del 2011), in cui sono inclusi anche film raramente visti di o con lui, come la sua prima regia video L’India che danza (2003), il primo documentario sul suo lavoro in teatro L’Arsenale di Pippo (1999) di Francesco Cabras/Alberto Molinari e il lungometraggio francese Henri di Yolande Moreau (2013), mai distribuito in Italia e del quale Delbono è protagonista.

ShortPlanet_Nashorn im galopp_02 In collaborazione con Feltrinelli Real Cinema, Arcipelago presenterà anche – nella sezione (Home) Made in Altman – tre inediti e divertenti cortometraggi “domestici” del celebre regista di M*A*S*H e Nashville (si tratta di The Kathryn Reed Story, The Party e Pot-au-feu, tutti del 1966). Nel Focus Romania, dedicato alla nouvelle vague di Bucarest, oltre ad un significativo pugno di cortometraggi firmati da Cristian Mungiu, Radu Jude, Costantin Popescu e Cristian Nemescu, il 10 novembre verrà presentato in anteprima internazionale Love Bus: Five Love Stories from Bucharest, film collettivo ad episodi in cui il regista Paul Negoescu, qui nelle vesti di produttore, lancia l’ultima generazione di cineasti romeni. In quest’occasione, una grande novità della 2.2a edizione di Arcipelago è l’inaugurazione di un progetto di trasmissione streaming in partnership con MYmovies.it che, l’11 novembre, in contemporanea con la closing night del festival, mostrerà Love Bus sulla piattaforma MyMoviesLive!. Per accedere alla visione streaming basterà collegarsi alla pagina www.mymovies.it/film/2014/lovebus/live, attivare un profilo Free o Unlimited e prenotare il proprio posto nell’esclusivo teatro di MyMoviesLive!.

Grido4 Nell’Omaggio a Roberto De Francesco, l’attore casertano – presto di nuovo sulle scene con Mario Martone nella versione della Carmen firmata da Enzo Moscato – sarà ospite ad Arcipelago nelle meno consuete vesti di regista, con L’amico (1994), Pugni nell’aria (1999) e Patrizia Cavalli, stanze e versi (2005), oltre che come gradito protagonista di un incontro con il pubblico l’11 novembre. Fanno anche parte degli Eventi Speciali il concorso #ForseItalia – Cronache e visioni da un paese senza (13 brevi video che compongono una sorta di videoritratto “social” dell’Italia contemporanea), lo spazio autogestito Carta Bianca DAMS Roma Tre (dedicato all’ultima edizione del Roma Tre Film Festival e importante momento di rilancio – proprio al Teatro Palladium di Roma Tre – di una collaborazione, iniziata nel lontano 2000, che ha portato alla scoperta di nuovi autori come Claudio Giovannesi, Chiara Malta e Piero Messina) e il meeting sull’ibridazione dei linguaggi audiovisivi Play the Cinema Game. La sala “indossabile”, tra film immersivi e videogame, condotto da  Ilaria Ravarino, giornalista esperta di cinema e nuovi media, in cui si parlerà di realtà aumentata applicata al cinema e dei progetti di film e game basati su Oculus Rift (il dispositivo di realtà virtuale con il quale, tra gli altri, si è cimentato Christopher Nolan per il suo nuovo film Interstellar).

SuperVenus_ShortPlanet Ultima novità dell’edizione 2014, in cui Arcipelago apre – ma a suo modo – anche al lungometraggio, la sezione A distanza ravvicinata: anticipazioni, work in progress, anteprime e/o film da rivedere, sempre alla presenza degli autori, tra cui – entrambi il 7 novembre – alcune anticipazioni del progetto collettivo sull’erotismo al femminile Le ragazze del porno di Monica Stambrini, Anna Negri, Roberta Torre, Regina Orioli & C. (si vocifera di una possibile ospite a sorpresa molto hot…) e il lungometraggio Index Zero, opera prima di Lorenzo Sportiello (in passato tre volte in concorso ad Arcipelago con i suoi cortometraggi) reduce dal Festival di Roma sulla scorta di un notevole successo di pubblico. Nella stessa sezione anche l’anteprima – in apertura della cerimonia di premiazione dell’11 sera – del corto Dietro un grande uomo, debutto nella regia dell’attrice Michela Andreozzi, che l’ha anche interpretato assieme a Luca Argentero, Giorgia Wurth e Massimiliano Vado. Ancora Argentero è anche nel cast di Souvenoir, ritorno al lungometraggio – a distanza di 14 anni dall’opera prima Il prezzo – di Rolando Stefanelli, che il 9 novembre mostrerà in anteprima al pubblico di Arcipelago alcune sequenze del film, in compagnia degli attori Stefano Dionisi e Tullio Sorrentino, del direttore della fotografia Eleonora Patriarca e del compositore Nicola Puglielli.

Tilda_Swinton_INVISIBLE_FRAME_02 Dulcis in fundo, l’ultimo work in progress di Arcipelago 2014 sarà un assaggio – dal sapore spiccatamente hitech – del lungometraggio d’animazione East End di Giuseppe Squillaci, Luca Scarfella e Federico Moccia, un’ambiziosa co-produzione internazionale che in qualche modo si colloca tra la satira urticante di South Park e l’attenzione alle storie tipica della Pixar. L’appuntamento, in questo caso, è per il 10 novembre.

 

Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-2016,

 

ARCIPELAGO

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