TRIESTE SCIENCE+FICTION: IL PROGRAMMA DELLA PENULTIMA GIORNATA

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE SCIENCE+FICTION

15° FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FANTASCIENZA

TRIESTE, 3/8 NOVEMBRE 2015

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‘HOWL’: IN ANTEPRIMA IL NUOVO FILM DI PAUL HYETT

IL RITORNO AL CINEMA DI LUIGI COZZI

LA NOTTE DEGLI ULTRACORPI CON ALEXANDER ROBOTNICK

 

Sorprendenti immagini in anteprima quelle che animeranno la penultima giornata di questa quindicesima edizione e la grande Notte degli Ultracorpi con Alexander Robotnick.

Howl_02Domani, sabato 7 novembre, sarà la volta dell’attesissima anteprima italiana di Howl, già considerato uno dei migliori film di licantropi degli ultimi anni, a firma di Paul Hyett. Il pluripremiato creatore di effetti speciali di trucco (che ha lavorato per film come The Descent, The Woman in Black e Hunger), già regista di The Seasoning House, (film selezionato come film di apertura del Film4 Frightfest di Londra) sarà ospite della kermesse e presenterà al pubblico di Science+Fiction il suo ultimo lavoro. Una storia ambientata sull’ultimo treno della notte in partenza da Londra. Un treno abitato dal peggio dell’umanità: ubriaconi, frequentatori di locali notturni e impiegati stacanovisti che non vedono l’ora di arrivare a casa. Sotto un’incessante tempesta il treno si blocca all’improvviso e resta al buio nel mezzo della foresta di Thornton: sembra aver urtato qualcosa… Un creature-movie che fa davvero paura.

Altro ospite di domani, il regista di culto Luigi Cozzi (Presidente della giuria del Méliès d’Argent), tra i più grandi protagonisti del cinema di genere italiano (Starcrash, Contamination, Hercules, solo per citarne alcuni), che presenterà in anteprima assoluta le prime immagini del suo nuovo lavoro, Blood on Méliès’ Moon. Un vero e proprio evento speciale, che stando alla trama cambierà per sempre la storia del cinema. In Francia, nel 1890, l’inventore Louis Le Prince, dopo aver brevettato una macchina per filmare le immagini in movimento e proiettarle in grande su uno schermo, è scomparso in circostanze misteriose: da allora di lui e di quella sua invenzione non si è saputo più nulla. Fino a oggi questo mistero (assolutamente autentico) è rimasto irrisolto.

Spazio ancora per gli European Fantastic Short (in lizza per il Mèliès d’Argent) e per altre anteprime italiane e film attesissimi.

In anteprima dalla Russia Calculator, fantascienza russa in pieno stile hollywoodiano, di Dmitriy Grachev (ospite a Trieste Science+Fiction e per la prima volta in concorso ad un festival), in cui dieci prigionieri condannati all’esilio sul pianeta XT-59 devono trovare la via per l’Isola della Felicità; Samuel Schwarz e Julian M. Grünt presenteranno a Trieste Polder co-produzione svizzero-tedesca che esplora i confini tra realtà e videogioco in anteprima per l’Italia.

We are still here_01Dall’America – sempre in anteprima – arriva Fuori Concorso We Are Still Here di Thed Geoghegan, l’attesissimo horror che vede il ritorno sugli schermi delle case infestate, dichiarato omaggio al cinema italiano di genere e in particolare di “Quella villa accanto al cimitero” di Lucio Fulci.

Dalla Spagna sbarca The Field di Asier Altuna, in arrivo da INVIDEO in collaborazione con l’AFIC, dove una stravagante processione raccolta in preghiera attraversa un paesaggio arido e battuto dal vento da cui emergono perturbanti affioramenti.

Quanto a Spazio Italia, la sezione dedicata al cinema nazionale, domani verranno proiettati tre titoli: il fantapolitico mediometraggio “made in Trieste” Muffe Il film del videoartista Guillermo Giampietro, dove lo Stato è rappresentato da un Centro di Documentazione Suprema che registra tutto e rasserena i cittadini su ogni incombenza del possibile. E due originali opere di animazione: Bangland di Lorenzo Berghella (ospite della kermesse), su un’America distopica, dove il presidente Steven Spielberg dichiara guerra a uno stato africano, originale mix di satira, noir e thriller, già Premio SIAE 2015 nel quadro delle Giornate degli Autori a Venezia; e Acid Space di Stefano Bertelli, in cui la rock band The Paperback Music si ritrova sul pianeta Planio, dove un dittatore ha bandito la musica. Stop motion realizzata con cartoncini colorati, reminescenze pop anni ’80, bidimensionalità da video-games e caro richiamo a Wes Anderson.

La Notte degli Ultracorpi – la grande festa di Trieste Science+Fiction – si sposta nello splendido Salone degli Incanti, l’ex Pescheria Centrale. Ospite speciale della serata sarà Alexander Robotnick, pioniere della musica elettronica italiana e autentica leggenda vivente. Le sue produzioni dei primi anni ’80 sono state suonate e remixate da ogni tipo di dj, dall’electro all’italo disco, dall’house fino alla techno di Carl Craig. Fine conoscitore di musica, nei suoi energici e carismatici dj set mescola gemme italo disco e new wave con la più moderna techno con cui sta facendo ballare il mondo da Detroit al Brasile, dalla Cina al Canada. Resident della serata Alain The Lone dei Mothership, Cannibal Se-Lecter e Jazza di Electrosacher. Serata ad ingresso libero con invito.

POLDER

Per gli spettatori del futuro e i bambini dello spazio comincia la sezione Sci-Fi Kids con il laboratorio Zoo metropolitano – su come i bambini interpretano gli elementi che compongono il paesaggio attraversando un bosco o passeggiando lungo le vie della città – e la proiezione de Il bambino che scoprì il mondo di Alê Abreu.

Per gli amanti dei videogiochi vintage alle 16 alla mostra Play It Again (sala ex-Aiat, p.zza Unità) si terrà il torneo del cult game Nintendo Duck Hunt.

Per info: La Cappella Underground +39 040 3220551

www.sciencefictionfestival.org

ARCIPELAGO SELEZIONE I CORTI PER LA 23^ EDIZIONE

Ricevo e volentieri pubblico

arcipelago logo

 

IL FESTIVAL ARCIPELAGO SELEZIONA

I CORTI PER LA 23a EDIZIONE:

FINO AL 31 AGOSTO PER ISCRIVERSI

Ultime settimane per iscriversi alla 23a Edizione di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, che avrà luogo a Roma, al Teatro Palladium e all’Ambra alla Garbatella, dal 4 all’8 Novembre 2015. Le iscrizioni terminano il 31 agosto.

Realizzata da Stefano Martina, Fabio Bo, Giuliana La Volpe e Alberto M. Castagna, con la collaborazione di Alessandro Nardulli, Michela Greco, Alessandro Tiberio e Ilaria Ravarino, ARCIPELAGO è la manifestazione dedicata ai nuovi formati audiovisivi e ai talenti emergenti più seguita in Italia, e conta al suo attivo la scoperta di filmmaker ormai ben noti come Edoardo Winspeare, Pappi Corsicato, Roberta Torre, Eugenio Cappuccio, Alessandro Piva, Paolo Genovese, Luca Miniero e – più recentemente – Claudio Noce.

Oltre a numerosi eventi speciali, omaggi e retrospettive, e ai concorsi internazionali The Short Planet (riservato ai cortometraggi) e World Wide Series (dedicato invece alle Web Series), la cui selezione è ad invito diretto del Festival, l’edizione 2015 prevede un bando per le seguenti altre sezioni competitive:

  • CON/CORTO – Concorso nazionale cortometraggi. Alla sezione storicamente più seguita del Festival, possono partecipare lavori di produzione recente, non necessariamente inediti, fino a 30 minuti di durata, sia di fiction che documentari, d’animazione, sperimentali o videoclip.
  • COMIZI D’AMORE 2.0. Concorso tematico ispirato all’omonimo documentario diretto da Pier Paolo Pasolini nel 1965. Riservato ai filmmaker italiani (o stranieri stabilmente residenti in Italia), il concorso è un omaggio al celebre cineasta, scrittore e polemista, e intende celebrarlo in occasione del quarantennale della sua tragica e prematura scomparsa. Sono ammessi tutti i generi (fiction, documentario, animazione, sperimentazione e videoclip) e tutti i formati, inclusi i micro-video realizzati con le app per smartphone e tablet (Vine, Instagram Video, MixBit, Magisto, etc.). La durata minima è di 6 secondi, la massima di 10 minuti. Un bando specifico è disponibile sul sito del Festival.

Le copie dei film in visione per la pre-selezione (link, DVD o Blu-ray) vanno inviate entro il 31 Agosto 2015 (per la sezione ConCorto) o entro il 25 Settembre 2015 (per il concorso Comizi d’amore 2.0).

Le iscrizioni debbono essere effettuate – entro le stesse date – esclusivamente compilando il modulo d’iscrizione online sul sito Web del Festival (www.arcipelagofilmfestival.org), dove è come sempre consultabile il Regolamento integrale.

INFO:

Tel. 06-39388262

E-mail: info@arcipelagofilmfestival.org

Web: www.arcipelagofilmfestival.org

Facebook: www.facebook.com/ArcipelagoCortoFestival

TORNERANNO I PRATI venerdì 22 maggio a Roma

Ricevo e volentieri pubblico

Venerdì 22 maggio
a partire dalle ore 20:00

c/o CINEMA FARNESE PERSOL
Campo dè Fiori, 56 – ROMA

INGRESSO GRATUITO

L’attore Claudio Santamaria presenta al pubblico e alle scuole Torneranno i prati, di Ermanno Olmi, sulla Prima Guerra Mondiale


Cocktail per il pubblico, incontro introduttivo sul film a cura del giornalista Franco Montini, proiezione dell’ultimo cortometraggio di Ermanno Olmi Il pianeta che ci ospita e a seguire proiezione di Torneranno i prati

Sarà l’attore Claudio Santamaria a presentare – venerdì 22 maggio a partire dalle ore 20:00 – presso il Cinema Farnese Persol di Campo dè Fiori 56 di Roma, a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, l’ultimo film di Ermanno Olmi, Torneranno i prati, film di cui è protagonista e che racconta la Prima Guerra Mondiale sugli Altipiani italiani. Alle ore 20:00 il cocktail di benvenuto offerto a tutti gli spettatori, quindi alle ore 20:45 l’incontro a cura del giornalista Franco Montini e con un intervento della prof.ssa Brigida Milazzo che introdurrà temi, stile e aneddoti sulla lavorazione del film, alla presenza dell’attore Claudio Santamaria. A seguire, la proiezione del film, aperta anche alle scuole, una vera e propria lezione di Storia al Cinema, preceduta dalla proiezione de Il Pianeta che ci ospita, ultimo, poetico cortometraggio di Olmi realizzato per Expo 2015 da Movie People, frutto di tre anni di riprese e realizzato percorrendo l’Italia dal Monte Bianco all’Isola di Lampedusa.

Prodotto da Cinemaundici, Ipotesi Cinema e Rai Cinema e forte di 8 nomination ai prossimi David di Donatello, per cui concorre anche come Miglior Film, Regista e Fotografia (realizzata dal figlio di Olmi, Fabio), nominato in tre categorie – tra cui Miglior Musica – ai prossimi Ciak d’Oro e vincitore di 3 prestigiosi premi al recente Bif&ST Bari Film Festival, il film è interpretato anche da Alessandro Sperduti, Andrea Di Maria, Francesco Formichetti e Niccolò Senni.

Girato sull’Altopiano dei Sette Comuni di Asiago, vicino Vicenza, teatro del vero conflitto mondiale, musicato da Paolo Fresu e distribuito nelle sale italiane da 01 Distribution, Torneranno i prati si svolge nel tempo di una sola nottata sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 ed è ambientato nelle trincee sugli Altipiani. La vita dei soldati alterna lunghe ed interminabili attese, che accentuano la paura, ad improvvisi accadimenti imprevedibili. La pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutti i fatti narrati nel film sono realmente accaduti e appartengono alla memoria collettiva.

“Questo film – ha dichiarato il Maestro Olmi – lo dedico al mio papà, che quand’ero bambino mi raccontava della guerra dov’era stato soldato”.


Per ricevere l’invito gratuito alla serata e alle proiezioni: comunicazione@cinemafarnese.it

Si ringraziano Rai Cinema, 01 Distribution e la Fice – Federazione Italiana Cinema d’Essai

Per informazioni:
Cinema Farnese Persol
Campo de’ Fiori, 56 – Roma
tel. 06 6864395
cell. 334 3377541
www.cinemafarnese.it
info@cinemafarnese.it

TRIESTE FILM FESTIVAL – 16 gennaio: apertura del festival

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL – 26^edizione

16-22 gennaio 2015

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16 gennaio: apertura del festival

 

Il Trieste Film Festival, il principale appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro-orientale, inaugura con un’anteprima internazionale

Ad aprire il festival sarà alle ore 20 (ingresso su invito) alla Sala Tripcovich DVE ŽENŠČINY (Due donne / Two Women), della regista russa Vera Glagoleva che sarà presente al festival.

Il film,  interpretato dal celebre attore inglese Ralph Fiennes (il Voldemort di Harry Potter e M negli ultimi 007, protagonista anche di Strange Days, Red Dragon, Grand Budapest Hotel) e dall’attrice francese Sylvie Testud, è una sontuosa produzione in costume, ed è tratto dalla pièce teatrale di Turgenev “Un mese in campagna”. Ci immerge nella Russia di metà Ottocento, nella tenuta di un ricco proprietario terriero, dove un amico di famiglia torna da un viaggio all’estero, ma viene ignorato. Tutti sono presi dal nuovo insegnante privato, recentemente assunto. Due donne sono subito cadute preda del suo fascino: Natal’ja e Vera, la sua figliastra. Natal’ja sta per compiere trent’anni ed è stata una moglie e madre devota, ma la sua vita è ora sconvolta da un turbine di amore e gelosia.

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Alle 15.30 un altro evento speciale alla Sala Tripcovich: OMAGGIO a Věra Chytilová (scomparsa nel marzo scorso), SEDMIKRÁSKY (Le margheritine / Daisies), uno dei film chiave della Nová Vlna ceca. Il film venne censurato e alla regista venne proibito di lavorare fino al 1975. Una dark comedy che rifiuta la narrazione tradizionale. Marie e Marie decidono di portare il caos e lo scompiglio fra gli uomini che incontrano e nella società dei consumi in generale…

THE SECOND GAME

Alle 17 per il CONCORSO DOCUMENTARI: AL DOILEA JOC (La seconda partita/The second game), un’anteprima italiana firmata da Corneliu Porumboiu, noto regista romeno spesso ospite a Trieste. Presentato al Forum dell’ultimo festival di Berlino, AL DOILEA JOC racconta di una partita di calcio, un derby tra le due squadre di Bucarest, Steaua e Dinamo, che ha avuto luogo il 3 dicembre 1988. Il padre del regista era l’arbitro. Insieme hanno riguardato la partita, 25 anni dopo.

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Alle 22.30 per la sezione Tff Art&Sound Sky Arte HD, il primo canale televisivo italiano dedicato all’Arte in tutte le sue declinazioni e visibile ai canali 120 e 400 di Sky, presenterà al festival una produzione originale del canale: PIERO CIAMPI-POETA, ANARCHICO, MUSICISTA di Marco Porotti, che sarà presente in sala. Il documentario è un ritratto del cantautore livornese a trentacinque anni dalla sua scomparsa, trasmesso in prima visione su Sky Arte HD lunedì 19 gennaio alle 22.10. A parlare di lui c’è il cantautore Bobo Rondelli che dà vita a un racconto intimo di Ciampi, mentre cammina per le vie di Livorno, leggendo le sue interviste, le sue lettere d’amore, le sue poesie e le dichiarazioni rilasciate dal suo concittadino.

Bobo Rondelli sarà all’Antico Caffè San Marco con Roberto Pisoni (direttore di Sky Arte HD) e Marco Porotti (regista) lunedì 19 alle ore 10.45.

Si rinnova anche nel 2015 il progetto di programmazione streaming in partnership con MYmovies.it. L’offerta streaming è caratterizzata da una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! (http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/) solo per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.

Venerdì 16 sarà possibile vedere The Second Game al seguente link:http://www.mymovies.it/film/2014/aldoileajoc/live/
La sigla del Trieste Film Festival 2015 è di Ivan Bormann, autore triestino (di cui il festival nel 2010 ha presentato SCONFINATO. STORIA DI EMILIO).

Una ragazza che somiglia ad Alice nel Paese delle Meraviglie sta passeggiando lungo un confine misterioso, quando si imbatte in un’enorme chiave: all’improvviso scivola dentro ad un pozzo e poi si ritrova in un prato… musiche di Teho Teardo.

La ventiseiesima edizione del Trieste Film Festival è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le attività Culturali; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Creative Europe – MEDIA Programme, del CEI – Central European Initiative, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, del Bonawentura / Teatro Miela, con il sostegno di Lux Film Prize, Istituto Polacco – Roma e con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, del Fondo Audiovisivo FVG, dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste, de La Cappella Underground, della FVG Film Commission, di Eye on Films, dell’Associazione Culturale Mattador, dell’Associazione Corso Salani, del Centro Ceco – Milano.

PREMIO LIFE AFTER OIL – dall’1 al 3 agosto a Martis by IX SARDINIA FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

 

MARTIS 1-3 AGOSTO 2014

(Piazza San Giovanni/Regina Elena e Centro Polivalente “Sa Tanca de Idda”)

LIFE AFTER OIL

(IX EDIZIONE SARDINIA FILM FESTIVAL)

LIFEAFTEROILblack19 film per sperimentare un mondo libero dal petrolio. Incontri con i registi. Un laboratorio per bambini sulla terra cruda. Un workshop sulla sostenibilità con il professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Cagliari, Luciano Burderi. Concerto Nasodoble e campeggio gratuito

Per tre giorni, dall’1 al 3 agosto, Martis diventa un laboratorio dove adulti e bambini possono fare le prove per un mondo meno inquinato e più sostenibile. L’occasione è il debutto del Premio cinematografico Life After Oil per i film di tematica ambientale, ideato dal documentarista Massimiliano Mazzotta come sezione della IX edizione del Sardinia Film Festival (organizzata a Sassari lo scorso giugno dal Cineclub Sassari Fedic). Il Premio vede in concorso 19 lavori di vario genere -documentari, fiction, sperimentali- e diverse nazionalità. Nasce come «un invito ai registi non solo ad evidenziare i problemi legati all’uso di combustibili fossili, ma soprattutto ad individuare alternative possibili al loro utilizzo» spiega Massimiliano Mazzotta, già autore in prima persona, come è noto, di due docu-inchieste, Oil e Oil. Secondo tempo, sull’inquinamento provocato dalla raffineria Saras a Sarroch. Non è un caso che questo festival sull’ambiente nasca proprio a Martis. Il paese, insieme ad altri dell’Anglona, è infatti al centro di un progetto per la produzione di energia geotermica da parte della società Geoenergy di Pisa, che ha chiesto alla Regione Sardegna un permesso per trivellare la zona in un raggio di oltre 200 km2. La prospettiva, però, non è stata accolta bene dagli abitanti e dai sindaci, giustamente preoccupati per eventuali effetti nocivi sulla salute delle persone e sull’integrità del territorio. Per questo motivo, spiega il primo cittadino di Martis, Tiziano Lasia «I Comuni dell’Anglona hanno elaborato un protocollo d’intesa contro i rischi che un eventuale sfruttamento del territorio per finalità geotermiche potrebbe comportare. Non solo sulla salute delle persone, ma anche ai danni della foresta pietrificata che occupa oltre 100 chilometri delle nostre terre e risale a 20 milioni di anni fa. Siamo orgogliosi di ospitare questa importante manifestazione che ci permetterà di promuovere scambi con culture e realtà diverse».

Saranno sicuramente tre giorni molto intensi, con un’agenda fitta di proiezioni pomeridiane (dalle 17 nel Centro Polivalente “Sa Tanca de Idda”) e serali (dalle 19 in piazza San Giovanni, indicata sulle cartine come Piazza Regina Elena), oltre che di eventi collaterali e incontri con i registi. Per consentire a spettatori e autori di vivere al massimo tutti i momenti del festival, il Comune di Martis ha messo a disposizione il campo sportivo, dove ci si può accampare gratis dal 31 luglio al 4 agosto (info: Proloco Martis +39 3405219515; valelasi@libero.it; info@lifeafteroil.org).

LIFEprogrammaLa Giuria di Life After Oil è presieduta da Antonio Martino (regista) e formata da Carlo Dessì (presidente Cineclub Sassari Fedic), Gaetano Capizzi (critico cinematografico), Massimiliano Mazzotta (regista, ideatore Life after Oil), Stefania Divertito (giornalista specializzata in tematiche ambientali), Vincenzo Migaleddu (presidente associazione Medici per l’Ambiente). Verranno assegnati premi per un totale di 3250 euro. Questa la lista completa: Miglior Documentario; Miglior Cortometraggio; Miglior Regista; Miglior Fotografia; Migliore Colonna Sonora; Menzione Speciale; Miglior Attore/Attrice. Un Premio Speciale sarà attribuito dall’Associazione I.S.D.E. Medici per l’Ambiente. Infine, la Consulta Giovanile di Martis conferirà a quello che giudicherà il miglior cortometraggio un premio collettivo ricavato attraverso una raccolta fondi tutt’ora aperta sul sito lifeafteroil.org. Chiunque lo desideri può contribuire con una donazione sul conto (IBAN IT94D0501803200000000175462) dell’associazione culturale “Life after oil” -con sede legale a Sassari in via San Cristoforo 42- di cui è presidente onorario il regista Giuseppe Ferrara (Cento giorni a Palermo, Il caso Moro, Giovanni Falcone, I banchieri di Dio). I nomi di tutti i sottoscrittori saranno elencati nel sito del festival.

 INAUGURAZIONE VENERDÌ 1 AGOSTO

L’inaugurazione di Life After Oil è il 1° agosto alle 21 in piazza San Giovanni/Regina Elena. Dopo i saluti di Massimiliano Mazzotta e del sindaco di Martis Tiziano Lasia inizieranno le proiezioni dei film in concorso. Tra questi, va segnalato il documentario Fukushima no Daimyo-Il signore di Fukushima di Alessandro Tesei (alle 21.40), la storia di un allevatore di bovini che, dopo la terribile esplosione della centrale nucleare di Fukushima nel 2011, ha rifiutato di lasciare, insieme agli altri abitanti, la zona contaminata e ha salvato gli animali delle fattorie limitrofe portandoli a vivere nella sua, ribattezzata “Speranza”. Da quel momento la sua vita è diventata una missione volta a studiare gli effetti delle radiazioni sugli uomini e sugli animali. Noi ci siamo già (alle 22) di Francesco Azzini segue la vita quotidiana di una famiglia che da 27 anni vive in un casale nell’Appennino tosco-emiliano: sul tetto ci sono i pannelli solari, la lavatrice è a pedale e per illuminare la casa bastano le candele. Un paradiso ecologico («in paradiso noi ci siamo già» per citare i protagonisti) minacciato, però, dall’installazione imminente di 14 pale eoliche proprio dietro casa e da una serie di domande sui possibili effetti nocivi sulla salute e sull’ambiente. Il documentario The human horsesI cavalli umani di Marco Landini e Rosario Simanella (alle 22.30) racconta di tre tiratori di rickshaw che, in una Calcutta congestionata dal traffico, restano orgogliosamente fedeli al loro lavoro estenuante ma eco-sostenibile. L’ultimo documentario della serata è Terra nera di Simone Ciani e Danilo Licciardello (alle 23.30), un viaggio tra le popolazioni del Canada e del Congo in lotta contro le multinazionali Eni e Shell, che distruggono le loro foreste e inquinano le loro risorse per estrarre idrocarburi. Due realtà distanti geograficamente da quella molto più piccola di Martis, eppure anche qui una foresta -in questo caso pietrificata, vasta più di 100 chilometri e risalente a milioni di anni fa- è minacciata da un progetto geotermico.

 SABATO 2 AGOSTO

La seconda giornata di Life After Oil inizia di pomeriggio nel Centro Polivalente “Sa tanca de Idda” con la proiezione dei documentari Vento di Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia (alle 17) e Hometown-Mutonia (alle 18) del collettivo artistico bolognese ZimmerFrei. Il primo lavoro è un viaggio, lungo otto giorni, di cinque progettisti che attraversano l’Italia in bicicletta seguendo il corso del Po, da Torino a Venezia: 630 km per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d’Italia e una delle più lunghe d’Europa. Un progetto che farebbe nascere migliaia di nuovi posti di lavoro, favorendo la green economy e uno sviluppo sostenibile, al costo di soli 2 km di autostrada. Hometown-Mutonia è, invece, la storia dei Mutoid Waste Company, un gruppo di infaticabili riciclatori che, da Londra, sono arrivati a Santarcangelo di Romagna nel 1990 e hanno realizzato un villaggio-comune dedito al riutilizzo creativo di materiali come ferro, vetro, plastica per realizzare gigantesche installazioni permeate dall’etica del riciclo.

Oltre ai film, sabato Life After Oil propone anche il workshop “Ecologia e modelli di sviluppo” (19.15, Centro “Sa tanca de Idda”) diretto dal professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Cagliari, Luciano Burderi. Si parlerà dell’esaurimento delle risorse energetiche mondiali e della salvaguardia degli equilibri ecologici del pianeta, mettendo a confronto le principali soluzioni finora presentate dagli scienziati: l’energia nucleare, i Modelli di Sviluppo Sostenibile dell’Ecologia Classica, le proposte della cosiddetta Ecologia Scientifica. Verrà, inoltre, illustrato un progetto pilota per la Regione Sardegna per la produzione da fonti rinnovabili del 100% del suo fabbisogno elettrico attuale.

Le proiezioni riprendono di sera alle 21 in piazza San Giovanni/Regina Elena. Tra i film da segnalare, il cortometraggio Introspection (alle 21.50) del più giovane regista in concorso, Francesco Stefanizzi, di appena 16 anni. Particolarmente interessante anche una coproduzione polacco-birmana, The brick (alle 21.25), ambientato in un villaggio vicino a Yangon, i cui abitanti -donne, uomini e bambini- lavorano nella fabbricazione di mattoni in terra cruda. Questo particolare tipo di laterizio è al centro anche del documentario Ladiri di Andrea Mura, che parla della costruzione delle case nel Sud della Sardegna, in visione l’ultima sera del festival (domenica alle 21). Secondo uno studio dell’Onu, metà della popolazione mondiale abita in case di terra cruda, oggi minacciate dalla speculazione edilizia e dalla cementificazione. Proprio per insegnare ai bambini l’importanza di questo materiale, domenica Life After Oil propone un laboratorio sulla sua lavorazione.

Tra i film in programma sabato, vanno segnalati altri due titoli. Il primo, A road not taken-Una strada non presa degli svizzeri Christina Hemauer e Roman Keller (alle 22.05) è un’intervista all’ex presidente U.S.A. Jimmy Carter, che nel 1979 fece installare dei pannelli solari sul tetto della Casa Bianca, per sottolineare il suo impegno a risolvere la crisi petrolifera. Ci pensò Reagan a rimuoverli, appena un anno dopo e appena eletto presidente, ribadendo così la propensione americana per la produzione e il consumo di energia da fonti inquinanti. Il secondo documentario (alle 23.15) è Green Lies-Bugie verdi di Andrea Paco Mariani e Angelica Gentilini, una riflessione amara sul “lato oscuro” delle energie rinnovabili in Italia, spesso compromesse da speculazioni economiche che le rendono nocive per i territori e le popolazioni. Il tema riguarda da vicino anche la situazione di Martis, con i rischi per la salute che un’eventuale trivellazione del suo territorio a fini geotermici potrebbe comportare.

PREMIAZIONE FILM DOMENICA 3 AGOSTO

Life After Oil si chiude domenica 3 agosto con la visione degli ultimi film in concorso e la premiazione dei vincitori. Si inizia di pomeriggio, alle 17, nel Centro Polivalente “Sa Tanca de Idda”, con il documentario From grain to painting-Dal grano alla pittura di Branko Istvancic, che racconta una forma d’arte popolare croata: la realizzazione di quadri attraverso l’intreccio raffinato e sapiente di un elemento naturale come la paglia. Alle 18.15 è in proiezione la docu-fiction Supra natura di Seth Morley -alias Claudio Cecconi- & Dem. Grazie alla potenza di immagini liriche e coinvolgenti, il film, si legge nella sinossi, «racconta la relazione tra Uomo e Natura: il suo estraniamento, la sua crisi esistenziale e la conseguente alienazione. Attraverso temi quali la morte, la vita, la fascinazione magnetica dei sogni assistiamo alla rinascita dell’essere umano che sacrifica la sua parte più malata».

In contemporanea alla visione dei film, alle 17.30 nel piazzale esterno di “Sa Tanca de Idda”, inizia un laboratorio didattico per i bambini organizzato dall’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda. Partendo dall’analisi tattile, visiva e olfattiva del materiale, verrà realizzato l’elemento base di una costruzione tipica della tradizione sarda, il mattone in terra cruda.

Di sera, dalle 21 in piazza San Giovanni/Regina Elena, saranno proiettati gli ultimi film in concorso: il già ricordato Ladiri di Andrea Mura e il documentario in prima visione italiana The Lithium revolution-La rivoluzione del litio (alle 21.30) del tedesco Andreas Pichler. Il film è un po’ l’emblema della filosofia che sta alla base di Life After Oil. Infatti –come illustrato dal regista- in un mondo dove si producono sempre più automobili, destinate soprattutto ai paesi emergenti, il litio potrebbe essere la risposta alla crisi energetica che seguirà l’esaurimento del petrolio. Il documentario, però, non si limita a una visione acritica. Anzi, la sua forza sta proprio nella capacità di illustrare, attraverso l’opinione di esperti, non solo i pro ma anche i contro (costi elevati, scarsità e concentrazione della risorsa in particolari zone del pianeta come la Bolivia), in modo che lo spettatore si crei un’opinione informata e personale.

Dopo la premiazione dei film (alle 22.40), la serata prosegue con l’anteprima nazionale di Cazz boh, il nuovo videoclip dei musicisti sassaresi Nasodoble, realizzato da Laura Piras. Il video, come racconta il cantante Alessandro Carta, «è una “trallallera” condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare ed industriale della Sardegna degli anni zero, sostenuta dall’adesione di alcuni fra i più importanti musicisti sardi di oggi (Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori e Francesco Piu) e dal consenso popolare virale suscitato dalla stessa canzone, buttata lì, su YouTube, questo inverno, nel mezzo della campagna elettorale regionale». Alessandro Carta si esibirà in concerto insieme al violinista dei Nasodoble Peppino Anfossi e al chitarrista Andrea Fanciulli.

Life after Oil è una sezione della IX edizione del Sardinia Film Festival. È realizzato con il contributo e il patrocinio del Comune di Martis. Hanno inoltre aderito: Cineclub Sassari Fedic,  I.S.D.E. Associazione Medici per l’Ambiente, Tiscali, Azienda Vitivinicola Binzamanna di Martis, Diari di Cineclub-periodico di informazione cinematografica, Cinemambiente di Torino, WWF Sassari, Associazione Nazionale Città della Terra Cruda, Grafica Essegi di Perfugas, Associazione L’Alambicco di Elmas, Comune di Elmas,  Hotel Riviera Spa e Ristorante Fofò di Castelsardo, Salumificio Bardana di Ozieri.

UN NUOVO APPUNTAMENTO CON I DOCUMENTARI DI FRANCESCO MINARINI A CASTEL BOLOGNESE E IMOLA

Ricevo e volentieri pubblico

 

Salve, faccio presente un nuovo appuntamento con la prima visione dei nuovi documentari da me realizzati assieme all’amico Paolo Grandi:

venerdì 23 maggio ore 21 al Cinema Moderno di Castel Bolognese (via Morini, 24)

sabato 24 maggio ore 17,30 al Cinema Don Fiorentini di Imola (via Marconi, 31)

 

“LE CUSTODI DELLA FEDE” (61′)

“A PIEDI FRA PIRATELLO E IMOLA” – frammenti di storia e devozione popolare (21′)

i nuovi documentari di Francesco Minarini 

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“Non pare conoscere sosta la produzione della coppia Francesco Minarini (che ne ha curato la regia) e Paolo Grandi (che invece si è occupato della ricerca storica, iconografica e ha realizzato il commento) alla quale questa volta si aggiunge Romano Rossi che anni fa reperì quasi per caso un filmato che, riversato digitalmente con certosina pazienza da Angelo Minarini, restituisce oggi al pubblico le preziosissime immagini della Processione della Madonna del Piratello in piazza a Imola il 24 maggio 1914 in occasione delle solenni Rogazioni per il secondo centenario della incoronazione della Sacra Effigie.  Autore delle riprese fu Mons. Pietro Poggi, singolare sacerdote della nostra Diocesi, filantropo, scienziato ed appassionato delle novità della tecnica che si annovera tra i primi a filmare con una cinepresa e che pure riprese la sua famiglia, forse sempre nello stesso anno 1914, in uno spezzone di pellicola legata a quella della processione, pure essa ritornata alla luce.

Il documentario illustra poi il culto della Madonna del Piratello nella città di Imola ieri ed oggi anche attraverso un’intervista al Vescovo di Imola mons. Tommaso Ghirelli.

La prima visione del documentario si terrà presso il Cinema “Moderno” di Castel Bolognese venerdì 23 maggio alle ore 21, mentre sabato 24 maggio alle 17.30, allo scoccare preciso del centenario delle riprese, il documentario sarà proiettato al cinema “Don Fiorentini” di Imola. 

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Assieme a questa prima ci sarà la seconda proiezione della penultima fatica della coppia Minarini – Grandi: “LE CUSTODI DELLA FEDE”, documentario realizzato a fine 2013 in occasione del quarto centenario della fondazione del Monastero Domenicano della Santissima Trinità di Castel Bolognese.  Gli autori saranno in sala e risponderanno alle domande del pubblico al termine della proiezione.”

 

Invito con piacere a spargere voce, a inoltrare il messaggio, e a partecipare a questi appuntamenti sperando che siano di gradimento per tutti.

 

A presto

 

Francesco Minarini