67° FESTIVAL DI BERLINO – DJANGO di Etienne Comar

djangoTITOLO: DJANGO; REGIA: Étienne Comar; genere: drammatico, biografico; anno: 2017; paese: Francia; cast: Reda Kateb, Cécile De France; durata: 117′

Presentato, in concorso, come film di apertura della 67° edizione del Festival di Berlino, Django – biopic dedicato al musicista Django Reinhardt – è l’opera prima del produttore cinematografico Étienne Comar.

Siamo nel 1943. Django Reinhardt registra un successo dopo l’altro nei teatri parigini. A causa delle sue origini – la sua famiglia era di etnia sinti – il giovane viene tenuto sotto controllo da alcuni ufficiali nazisti presenti in città. Al termine di una sua esibizione, Django viene invitato ad una fantomatica tournée in Germania, durante la quale avrà anche l’occasione di esibirsi alla presenza di Goebbels e del Führer. Una vecchia amica, però, lo mette in guardia circa le vere intenzioni delle autorità tedesche che lo hanno invitato. Al musicista non resterà, dunque, che mettersi in fuga con la moglie incinta e con l’anziana madre, al fine di far perdere le proprie tracce ai tedeschi e di tornare a vivere presso la sua comunità di origine.

Il principale problema di un lungometraggio come questo è che, lo sguardo del regista – al di là del dramma personale messo in scena – non si allontana mai dal protagonista, non cerca di indagare circa il contesto storico, non va alla ricerca di qualcosa di nuovo, di qualcosa che ancora non è stato raccontato. Il risultato finale è, dunque, un film sì ben girato, ma anche un prodotto come già se ne sono visti a bizzeffe e del quale, purtroppo, non resta molto, al termine della visione.

Ovviamente, come abbiamo già detto, questo Django di Comar qualche pregio ce l’ha eccome. Molto intensi, ad esempio, i primi piani dedicati a Reda Kateb, indovinato protagonista della pellicola (a “rischio” di premio?), così come “coraggiose” e ben sfruttate sono le carrellate/contre-plongé che – nella scena iniziale – inquadrano uno ad uno i musicisti durante un’esibizione a teatro. Sempre d’effetto, tra l’altro, sono gli sporadici riferimenti al cinema sparsi qua e là, sia, ad esempio nella scena in cui Django assiste ad un filmato-caricatura di Hitler, sia quando egli stesso propone alla sua amante di andare a sognare al cinema.

Detto questo, Django non ha più niente da comunicare. Un film come tanti, un’ulteriore copia di quello che abbiamo visto da diversi decenni a questa parte. Si potrebbe addirittura affermare che – data la buona realizzazione unita ad una scarsa potenza dello script – questa opera prima di Étienne Comar possa classificarsi quasi come uno sterile esercizio di stile, che ben presto finirà nel dimenticatoio collettivo.

Marina Pavido

LA RECENSIONE DI MARINA – MAESTRO di Alexandre Valenti

crop2_visuel-du-film-pour-que-vive-la-musique-des-camps-le-maestro-d-alexandre-valenti_imgTITOLO: MAESTRO; REGIA: Alexandre Valenti; genere: documentario; anno: 2016; paese: Italia, Francia; cast: Francesco Lotoro; durata: 75′

Nelle sale italiane dal 23 gennaio, Maestro è l’ultimo documentario di Alexandre Valenti.

Il regista ci mostra l’appassionante viaggio attraverso l’Europa di Francesco Lotoro, musicista e studioso alla ricerca di testimonianze e documenti che gli permettano di rintracciare ed archiviare tutta la musica composta dagli internati dei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.

unnamed-6-1024x575Josef Kropinski, Viktor Ullman, Gideon Klein, Rudolf Karel sono solo alcuni nomi che ci hanno lasciato in dono intense melodie direttamente dai campi di concentramento. Musiche che sono, di fatto, l’anima di questo ultimo lavoro di Valenti. Maestro, a sua volta, è pensato principalmente con una struttura narrativa lineare, schematica, con un’importante voce narrante presente in quasi tutto il lungometraggio e che, a tratti, risulta un po’ troppo didascalica. A fare da contorno, ci sono, oltre ai filmati di repertorio, le interviste: talvolta sono i compositori stessi rimasti ancora in vita a raccontarci le origini della loro musica, altre volte sono i loro eredi. E poi, finalmente, è l’ora di ascoltare i brani.

lotoro-696x463Scelta azzeccata, quella di avere optato per una regia semplice e priva di qualsiasi orpello. Dato il tema trattato, però, e data, soprattutto, la poesia di ciò che si è messo in scena, si sarebbe potuto scegliere un andamento narrativo più vicino al flusso di coscienza stesso. Mirate didascalie, ad esempio, avrebbero potuto venire in aiuto. Ma queste, ovviamente, sono solo ipotesi azzardate.

Fatto sta che  tra tutti i film in uscita in sala in occasione della Giornata della Memoria, Maestro si è rivelato, quest’anno, uno dei prodotti maggiormente interessanti e caratterizzato da una ben marcata identità. Una piccola opera, in pratica, a cui vale decisamente la pena dedicare poco meno di un’ora e mezza del nostro tempo.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

ANIMAVì -FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA D’ANIMAZIONE POETICO – prima edizione – 14/17 luglio 2016

Ricevo e volentieri pubblico

Pergola (PU) – 14/ 17 luglio 2016

Animavì
Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico

prima edizione

Diretto dal regista Simone Massi, il primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore.
Premio alla Carriera a Emir Kusturica, tra gli ospiti 
il Premio Oscar Aleksandr Petrov, Ascanio Celestini e Valentina Carnelutti, conduce le serate Luca Raffaelli.  

animavi locandinaSi tiene a Pergola (Pesaro – Urbino) nel giardino di Casa Godio, dal 14 al 17 luglio 2016 la prima edizione di ANIMAVÌ – Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico, con la direzione artistica del più importante regista italiano di cinema d’animazione, Simone Massi. Ospite d’eccezione il regista Aleksandr Petrov, vincitore nel 2000 del Premio Oscar per il Miglior Cortometraggio con Il vecchio e il mare, autore anche della sigla e della locandina del festival, mentre il Premio alla Carriera di questa prima edizione è assegnato al regista, musicista e sceneggiatore Emir Kusturica. A condurre le serate Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore e uno dei massimi esperti di fumetti e animazione in Italia. Il programma completo al link www.animavi.org. Apre il festival l’attrice e regista Valentina Carnelutti, ospite d’onore e madrina della manifestazione, che presenterà il suo cortometraggio ReCuiem (vincitore di numerosi premi in tutto il mondo); nelle giornate successive l’omaggio sarà invece dedicato ai membri della giuria Umberto Piersanti, Ascanio Celestini e Aleksandr Petrov, tutti presenti nel corso della rassegna. Sedici le opere provenienti da ogni parte del mondo che nel concorso internazionale si contenderanno il Premio Bronzo Dorato per il miglior film d’animazione poetica: Feraldi Daniel Sousa, Chemin Faisan di Georges Schwizgebel, Vasco di Sebastien Laudenbach, Kali the Little Vampire di Regina Pessoa, Nightingales in December di Theodore Ushev,Hipopotamy di Piotr Dumala, Ursus di Reinis Pētersons, The Other Shores di Vasily Chirkov,The Song for Rain di Yawen Zheng, I Was Two di Shiva Sadegh Assadi, A Tale of Longing di Xin Li, A Tangled Tale di Corrie Francis Parks, Spesso viene sera di Paola Luciani, The Song di Ines Sedan, Wiegelied di Naomi van Niekerk, It’s Raining di Anna Shepilova. A questi piccoli capolavori si aggiungono inoltre le otto animazioni inserite nel concorso dedicato alla scuola del libro di Urbino: D’istante di Rojna Bagheri, Certezze di Pietro Elisei, 1/0 di Laura Fuzzi,Corale di Giulia Olivieri, Le matrici dell’io di Francesco Ruggeri, Dasma di Laura Paja, Ho imparato a nuotare di Valentino Marigo, Sarajevo – Ricordi di un assedio di Giacomo Passanisi. A giudicare i lavori, una giuria prestigiosa composta da Ascanio Celestini (in rappresentanza di cinema e teatro), dal poeta Umberto Piersanti (per la letteratura) e dal caposcuola dell’animazione russa Aleksandr Petrov. Nutrita e variegata anche la schiera di ospiti musicali: la cantautrice Frida Neri, l’Ensemble Laus Veris (formazione specializzata nell’esecuzione di musica medievale), Giuliano Dottori e il gruppo folk-rock Gangchiuderanno con i loro concerti le quattro serate, scandite anche dalla proiezione delleMemorie vive del documentarista Filippo Biagianti.

Animavì primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore, vanta già il supporto di numerose figure di spicco della cultura e dell’arte: da Giannalberto Bendazzi, autorevole critico e Presidente onorario del festival, ai membri del Comitato Promotore (fra gli altri Valentina Carnelutti, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Nino De Vita, Goffredo Fofi, Daniele Gaglianone, Valeria Golino, Natassja Kinski, Neri Marcoré, Laura Morante, Marco Paolini, Umberto Piersanti, Alba Rohrwacher, Silvio Soldini, Paolo e Vittorio Taviani, Miklós Vámos, Daniele Vicari, Emily Jane White, Emir Kusturica).

Animavì vuole soprattutto rappresentare a livello internazionale il “cinema d’animazione artistico e di poesia”, quel genere di animazione indipendente e d’autore che si propone di raccontare per suggestione, prendendo le distanze in maniera netta dall’animazionemainstream.

arton25636Ho pochissime idee che tuttavia sono chiare, nette, incontrovertibilisottolinea il direttore artistico Simone Massi.Nel momento in cui mi si mette a capo di un progetto non mi si può dire come fare, non mi si può chiedere di essere diverso da quello che sono. E dunque Animavì, bello o brutto, non potrà che somigliarmi. Pergola è un piccolo paese che si attraversa in pochi minuti. Il tentativo è quello di portare qui un certo tipo di persone e farle fermare perché qualcosa ce l’abbiamo anche noi e sfugge a una prima occhiata e magari è più importante di quello che sembra”. Il nome del festival deriva dall’unione di due parole: anima è quella che vibra dinanzi a un’opera d’arte, ma al contempo è l’abbreviazione di animazione e mavì, termine caduto in disuso che identificava il colore azzurro chiaro dei pittori rinascimentali.

Animavì è un evento realizzato grazie all’organizzazione di Mattia Priori, Leone Fadelli, Silvia Carbone e dall’associazione culturale Ars Animae, con il patrocinio di Regione Marche, Ministero della Cultura, Marche Film Commission, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano.


Per maggiori informazioni:
www.animavi.org
info@animavi.org
www.facebook.com/animavifestival/?fref=ts
cell. +39 338 7998385

Biglietti
Acquistabili su http://www.liveticket.it (costo dell’abbonamento alle 4 serate: 25 euro + diritti di prevendita; costo del biglietto per una singola serata: 7 euro + diritti di prevendita)

TRIESTE SCIENCE+FICTION: domani DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES di Jaco Van Dormael

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE SCIENCE+FICTION

15° FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FANTASCIENZA

TRIESTE, 3/8 NOVEMBRE 2015

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‘PLAY IT AGAIN’: TS+F2015 ENTRA NEL VIVO

TRA I TITOLI PIÙ ATTESI, DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES

Sarà una giornata di grande cinema quella di domani, mercoledì 4 novembre.

Come da tradizione, cinema ma non solo.

Alle 18.00 verrà inaugurata la mostra di retrogaming Play It Again sui videogiochi che hanno fatto sognare intere generazioni con il concerto del musicista elettronico KENOBIT e la sua Tenori-on Live Performance. Un tuffo nel passato attraverso tutta la cultura videoludica “casalinga” dagli anni ’70 – dall’Atari 2600 passando per il mitico Commodore 64 del 1982 – fino alla piu “recente” Playstation. Il tutto condito da una selezione di illustrazioni dalla mostra Images From Outer Space, realizzate da artisti italiani che hanno tratto ispirazione dall’universo fantascientifico, a partire dagli anni ottanta – epoca in cui i videogiochi si imponevano come fenomeno di massa – fino ai giorni nostri. Mostra aperta da giovedì 5 a domenica 8 novembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30 presso la Sala ex Aiat, in Piazza Unità d’Italia.

Il performer Kenobit sarà protagonista della prima Sci-fi Night di questa edizione, che avrà luogo domani alle 22.30 al Tetris di Via della Rotonda, con un concerto a 8 Bit.

Al via domani anche gli Incontri di Futurologia, giunti quest’anno alla terza edizione, nella sala Bobi Bazlen del prestigioso Palazzo Gopcevich, tra scienza e letteratura, realtà e fiction, scienza di astrofisici, biologi, tecnologi e l’immaginario di scrittori e cineasti. Il programma di mercoledì 4 prevede dalle ore 10.30 gli interventi del Rettore dell’Università degli Studi di Trieste Maurizio Fermeglia, di Carlo Fonda (ICTP, SciFabLab) “Fabulous Laboratories: dove le stampanti 3d costruiscono il futuro”, di Stefano Liberati (SISSA) “Buchi neri, wormholes e macchine del tempo”; e di Alberto Marini “Scrivere mondi fantahorror”.

Le tout nouveau testamentQuanto ai film, otto i titoli in programma, tra cui l’attesissimo Dio esiste e vive a Bruxelles (The Brand New Testament) di Jaco Van Dormael, premiato al festival di Sitges con il Méliès d’argent e il riconoscimento per la migliore attrice a Pili Groyne, l’attrice undicenne che, nel 2014, è stata vista in Due giorni, una notte dei fratelli Dardenne e in Alléluia di Fabrice Du Welz. In Dio esiste e vive a Bruxelles, Jaco Van Dormael le offre il suo primo ruolo da protagonista come Ea, la figlia di Dio. Il film, già campione di incassi in Francia e in corsa per il Méliès d’Or, uscirà nelle sale il prossimo 26 novembre distribuito da I Wonder Pictures.

IDYLLIn anteprima italiana, direttamente dalla Slovenia, arriva il terrificante Idyll, primo film horror prodotto in Slovenia e recente vincitore del Festival del Cinema Sloveno di Portorose, in cui un servizio fotografico di moda si trasforma in una feroce lotta per la sopravvivenza nello scenario idilliaco della vicina repubblica.

SUMMER-CAMP-1Sono anteprime nazionali anche quelle di Crumbs, il primo film di fantascienza girato e prodotto in Etiopia, mix di surrealismo, pop e critica alla globalizzazione; Summer Camp prima regia dello sceneggiatore Alberto Marini, incentrato su un’epidemia improvvisa e imprevedibile di rabbia in un campeggio estivo; e il mockumentary No Men Beyond This Point di Mark Sawers, alle prese con un mondo in cui le donne non danno più vita a figli maschi, e dove i pochi uomini rimasti reclamano il loro ruolo nella società.

Men-Chicken_01Domani sarà la volta anche di tre titoli (ancora una volta in anteprima) in corsa per il Méliès d’Or: Liza, the Fox-Fairy di Károly Ujj Mészáros (premiato ad Amsterdam), L’altra Frontiera di André Cruz Shiraiwa (premiato a Bruxelles), e Men & Chicken di  Anders Thomas Jensen (premiato a Neuchâtel).

Per info: La Cappella Underground +39 040 3220551

www.sciencefictionfestival.org

ANIME NERE ritorna il sala dal 18 giugno

Ricevo e volentieri pubblico

Con nove David di Donatello, “Anime nere” torna in sala da giovedì 18 giugno, distribuito da Good Films

Anime_nere_05-foto_FrancescaCasciarriDopo il trionfo ai David di Donatello, dove ha ottenuto ben nove statuette nelle maggiori categorie – Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Sceneggiatura, Miglior Produttore, Miglior Autore della Fotografia, Migliore Musicista, Miglior Canzone Originale, Miglior Montatore, Miglior Fonico di Presa Diretta – “Anime nere” di Francesco Munzi torna in sala dal 18 giugno in 40 copie distribuito da Good Films.

Anime_nere_01-foto_FrancescaCasciarriIl successo del film, partito dal Festival di Venezia dove è stato il titolo più applaudito della Mostra, è proseguito nel mondo con risultati esaltanti; venduto in 25 paesi e approdato di recente negli Usa è stato acclamato dalla stampa come una vera rivelazione.

Anime_Nere_foto_Francesca_Casciarri_L1090241«Anime Nere», storia di tre fratelli, figli di pastori, vicini alla ‘ndrangheta, e della loro anima scissa, è liberamente ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore Gioacchino Criaco. Il film è prodotto da Cinemaundici con Rai Cinema, coprodotto da Babe Films e distribuito in Italia da Good Films.

NEWS IN SALA: FINDING FELA di Alex Gibney in sala dall’11 giugno

Ricevo e volentieri pubblico

 Wanted 0

 

è lieta di presentare

 

FINDING FELA

di Alex Gibney

 

Dopo il successo al Sundance Film Festival,

dall’11 giugno nelle sale italiane arriva il film su Fela Kuti,

il musicista rivoluzionario che ha inventato l’afrobeat

 Finding Fela

Anteprima l’8 giugno al Circolo Magnolia di Milano

Ecco il trailer – https://www.youtube.com/watch?v=2edXN4E_eEg

Finding Fela del regista Premio Oscar Alex Gibney racconta la vita, la musica, il ruolo politico e culturale e l’eredità del genio assoluto dell’afrobeat, il nigeriano Fela Kuti, musicista, rivoluzionario e attivista dei diritti umani. Noto per il suo impegno costante, il suo stile di vita anticonvenzionale e il suo coraggio, Fela è stato uno dei musicisti più controversi di sempre.

Finding Fela di Alex Gibney -il regista statunitense che ha conquistato l’Academy nel 2008 denunciando col suo Taxi to the Dark Side il trattamento dei prigionieri durante gli interrogatori in Iraq, Afghanistan e a Guantanamo dopo l’11 settembre- è stato presentato al Sundance Film Festival e arriverà nei cinema italiani distribuito da Wanted da giovedì 11 giugno. In anteprima al Circolo Magnolia di Milano l’8 giugno, Finding Fela inaugurerà “Lo strano caso del cinema al Magnolia”, una rassegna che si svolgerà all’aperto presso il circolo milanese e proporrà, da giugno a settembre, alcuni dei migliori documentari internazionali per il cinema distribuiti da Wanted, come Banksy does New York, Nas time is illmatic e il recente premio della giuria al Sundance 2015, The Wolfpack.

Il film di Gibney racconta come Fela abbia creato un nuovo movimento musicale, l’afrobeat: esprimendo grazie alla musica le sue opinioni politiche, Fela si è scagliato contro il governo dittatoriale nigeriano degli anni ‘70 e ’80 contribuendo a un radicale cambiamento in chiave democratica in Nigeria e promuovendo la politica panafricana in tutto il mondo. Il potente messaggio di Fela, testimoniato anche dallo strepitoso successo dello show dedicato alla sua vita in scena a Broadway, rimane ancor oggi di assoluta attualità e si esprime nei movimenti politici dei popoli oppressi, che abbracciano la sua musica e il suo pensiero nella loro lotta per la libertà.

Finding Fela - CopiaFela Ransome Kuti nasce nel 1938 ad Abeokuta, cittadina nigeriana a nord di Lagos. Suo padre è un maestro di scuola cristiano e insegnante di piano; sua madre, leader del movimento femminista, è attiva nel movimento anti-coloniale delle donne nigeriane durante la lotta per l’indipendenza. Fela studia in Nigeria e, ironia della sorte, molti dei suoi compagni di classe diventeranno un giorno militari contro cui Fela si scaglierà. Desiderosi di vedere il figlio diventare dottore, i genitori mandano Fela a studiare in Inghilterra. Una volta a Londra, però, Fela si iscrive alla scuola di musica del Trinity College dove studia composizione e tromba. Intanto si appassiona alla musica di Miles Davis e Frank Sinatra e compone la sua prima band chiamata Koola Lobitos. Proprio nella fusione di elementi di musica tradizionale yoruba, jazz e funk si pongono le basi per la nascita dell’afrobeat. Nel 1969 Fela è negli USA dove conosce Sandra Isidore che lo introduce agli scritti e alla politica di Malcolm X e Eldridge Cleaver. Tornato in Nigeria, Fela comincia a usare la sua musica come un grido di battaglia per i diseredati, fondando con il suo gruppo la “Repubblica Kalakuta”, uno studio di registrazione/comune che desta le ire dei militari nigeriani. Fela e la sua band (rinominata Africa 70) diventano in quegli anni delle vere stelle, in Africa occidentale e non solo. Nel 1977 Fela e altri collaboratori vengono arrestati. L’attacco dei militari è brutale e lo studio di Fela viene messo a ferro e fuoco. Fela emigra così in Ghana tornando in Nigeria solo nel 1978 per fondare il suo partito politico. Nel corso della sua vita Fela Kuti è stato arrestato più di duecento volte, accusato di quasi ogni crimine immaginabile. Nonostante le costanti vessazioni ha continuato a vivere in Nigeria, anche se, come icona musicale internazionale, avrebbe agilmente potuto trasferirsi altrove. La sua morte, avvenuta nell’agosto del 1997 per complicazioni dovute all’AIDS, ha profondamente colpito musicisti e appassionati di tutto il mondo. In Nigeria un milione di persone ha partecipato al suo funerale.

#FindingFela

Trailer

https://www.facebook.com/wantedcinema

WANTED

Wanted è una nuova distribuzione nata per offrire al pubblico italiano un cinema di ricerca e “ricercato”, capace di proporre voci e linguaggi rivoluzionari affrontando anche temi scomodi: un cinema che non scivola via appena si accendono le luci, ma che lascia un segno in chi da un film si aspetta non soltanto divertimento, ma anche pensiero, stimolo, dibattito, sorpresa, approfondimento. Tra i titoli di prossima uscita del listino Wanted si segnalano “Eau argentée – Autoritratto siriano di Ossama Mohammed e Wiam Simav Bedirxan , “Dior and I”  di  Frédéric Tcheng– con The Space Movies – e  “Banksy does New York” di Chris Moukarbel

NEWS HOME VIDEO: ANIME NERE di Francesco Munzi in DVD e BLU RAY

Ricevo e volentieri pubblico

“ANIME NERE” di Francesco Munzi

CANDIDATO A 16 DAVID DI DONATELLO

IN DVD E BLU RAY CG ENTERTAINMENT

 anime nere dvd

E’ disponibile in Dvd e Blu Ray Disc CG Entertainment “Anime Nere” il film di Francesco Munzi candidato a 16 David di Donatello: Miglior Film, Miglior Regia,  Miglior Sceneggiatura, Miglior Produttore, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Non Protagonista, Migliore Fotografia, Migliore Musicista, Migliore Canzone Originale, Migliore Scenografo, Migliore Costumista, Migliore Truccatore, Migliore Acconciatore, Migliore Montatore, Migliore Fonico di Presa Diretta, David Giovani.

Presentato al Festival di Venezia (Premio “Pasinetti” Migliore Film – Premio “Schermi di Qualità – Carlo Mazzacurati” – Premio Akai – Premio Fondazione Mimmo Rotella), al Festival di Toronto, acclamato dal pubblico e dalla critica etrionfatore al BiF&st 2015 (Miglior Regia, Miglior Produttore Luigi Musini, Miglior Montatore Cristiano Travaglioli) “Anime Nere” è stato distribuito nelle sale italiane da Good Films. L’edizione Home Video del film liberamente tratto dal romanzo di Gioacchino Criaco è accompagnata nei contenuti speciali dal Backstage, da Interviste al cast, dallo speciale Anime nere alla Mostra del Cinema di Venezia e dal  Trailer.

 

Ho girato nel paese che la letteratura giudiziaria e giornalistica stigmatizza come uno dei luoghi  più  mafiosi d’Italia, uno dei centri nevralgici della ‘ndrangheta calabrese.‹Quando raccontavo che avrei voluto girare lì, tutti mi dissuadevano dal farlo […] Ho  scoperto una realtà molto complessa e variegata. Ho visto la diffidenza trasformarsi in curiosità e le case aprirsi a noi. Africo ha avuto una storia di criminalità molto dura che però può aiutare a comprendere tante cose del nostro paese. Da Africo si può vedere meglio l’Italia. Francesco Munzi

IL FILM Luigi, Rocco e Luciano sono tre fratelli calabresi, ognuno con una propria visione del mondo. Luigi, il più giovane, è un trafficante internazionale di droga, mentre Rocco, che vive a Milano da anni con la moglie, nonostante disapprovi la condotta di Luigi, è un imprenditore di successo grazie ai soldi sporchi guadagnati dal fratello. Solo Luciano è rimasto in Calabria e alleva capre, convinto di poter vivere solo del proprio, onesto lavoro. Un giorno suo figlio Leo, ragazzo instabile e rancoroso, per una banale lite spara alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar protetto da un clan rivale storico della sua famiglia. Il suo gesto risveglia antichi rancori e scatena una guerra da tempo sopita…

Cinema Undici Babe Films Rai Cinema presentano Anime nere un film di Francesco Munzi con Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo, Giuseppe Fumo e con la partecipazione di Barbora Bobulova –  Italia, 2014 Durata 105 minuti

Scheda completa del Dvd e Blu ray : http://www.cghv.it/film-dvd/Anime-nere/f21175

FEFF 17: APERTURA COL BOTTO! JOE HISAISHI E JACKIE CHAN

Ricevo e volentieri pubblico

Udine Far East Film Festival 17

Special Gala Concert

JOE HISAISHI

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Per la primissima volta in Italia

il compositore di Miyazaki e di Kitano!

 

Giovedì 23 aprile, alle 20.30, il grande musicista giapponese aprirà ufficialmente il Far East Film Festival 17!

Sul palco del “Giovanni da Udine”, la RTV Slovenia Symphony Orchestra.

 

Venerdì 24 aprile, ad aprire la sezione cinematografica,

un altro idolo sul palco del FEFF: mister Jackie Chan!

UDINE – Tutto è pronto, al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, per il doppio (storico!) evento di apertura del Far East Film Festival 17: giovedì 23 aprile alle 20.30 i riflettori illumineranno la primissima performance italiana del grande Joe Hisaishi, che riceverà anche il Gelso d’Oro alla carriera, e venerdì 24 aprile la sezione cinematografica sarà inaugurata dal leggendario Jackie Chan! Ma torniamo, ora, allo Special Gala Concert.  Un appuntamento destinato a fare storia…

Autentico idolo in patria, il Giappone, e personaggio di culto nel resto del mondo, mister Hisaishi non è un semplice artista quanto piuttosto una somma di anime artistiche: compositore, pianista, direttore d’orchestra, regista, scrittore. Un’icona che l’immaginario popolare lega indissolubilmente alle splendide colonne sonore scritte per i capolavori di Miyazaki e di Takeshi Kitano, così come per il meraviglioso Departures di Takita Yojiro (miglior film straniero agli Oscar 2009, distribuito in Italia dalla Tucker).

Lo Special Gala Concert, progettato esclusivamente per il Far East Film Festival, vedrà Hisaishi guidare la RTV Slovenia Symphony Orchestra e anche sedersi al pianoforte, sfogliando pagine in perfetto equilibrio tra cinema e produzione solista. Uno straordinario viaggio capace di spaziare dai colori sofisticati del minimalismo a quelli densi e gioiosi, assolutamente inconfondibili, che hanno fatto di Hisaishi uno degli ultimi (altissimi) autori di musiche sinfoniche per il grande schermo. Un programma ricco e articolato, suddiviso in due set, che si muove tra passato e presente.

Ecco la scaletta: Water Traveller: Main Theme, Water Traveller: For You, Kiki’s Delivery Service for Orchestra, MKWAJU 1981-2009, Links, Symphonic Variation Merry-Go-Round + Cave of Mind, Departures, One Summer’s Day e Oriental Wind

Se ogni concerto rappresenta l’autoritratto di una star, l’autoritratto di mister Hisaishi è ovviamente impossibile da condensare nell’arco di una serata: non solo per l’ampiezza dei suoi orizzonti stilistici, e già basterebbe, ma anche per la generosa complessità della sua biografia. Un’invidiabile avventura dove trovano spazio applausi e riconoscimenti, fra cui ben sei Japan Academy Awards for Best Music, trionfi e sodalizi leggendari, come quello con lo Studio Ghibli celebrato dal mega live Joe Hisaishi in Budokan – 25 years with the Animations of Miyazaki Hayao.

Lo Special Gala Concert del FEFF 17, ricordiamo, è una co-produzione tra il Far East Film Festival e il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” con Newbility Arts & Entertainment Limited (Cina) e Azalea Promotion, presentata da AMGA – Energia & Servizi, Città FieraCredifriuli – Credito Cooperativo Friuli, Demar Caffè, GLP – Intellectual Property Office, H.I.S. – Specialisti dei viaggi in Giappone, IDEAPROTOTIPIPrototypes for the Industry e Nonino Distillatori.

BIOGRAFIA

Joe Hisaishi nasce in Giappone, a Nagano, nel 1950. Scopre la sua passione per la musica all’età di 5 anni, prendendo le prime lezioni di violino. Si iscrive nel 1969 al Kunitachi College, diplomandosi in composizione (è studente del leggendario compositore per anime Takeo Watanabe). Da quel momento, prende ufficialmente avvio la sua luminosa carriera di star mondiale.

Dopo aver collaborato con artisti minimalisti, nei primi anni Settanta scrive la musica di un piccolo cartone animato, intitolato Gyatoruzu, e delle serie anime Sasuga no Sarutobi e Futari Taka. Le composizioni di Hisaishi vengono influenzate dal J-Pop, dall’elettronica (soprattutto grazie alla Yellow Magic Orchestra) e dalla New Age, generi musicali che si diffondono in Giappone negli anni ’70. Hisaishi compone, inoltre, molti album da solista. Il suo debut album, MKWAJU, è datato 1981. Un anno più tardi esce il gioiello minimalista Information e, successivamente, vengono distribuiti Piano Stories, My Lost City, Etude – A Wish to the Moon, Asian XTC, Another Piano Stories (The End of the World). Nello stesso periodo si affaccia alla composizione per il cinema. Come nome d’arte sceglie Joe Hisaishi in onore di Quincy Jones: gli ideogrammi del cognome possono infatti essere letti sia “hisaishi” sia “kuishi”, quest’ultimo simile alla traslitterazione nipponica di “Quincy”. Il nome Joe è legato, a sua volta, a “Jones”.

Hisaishi diventa amico di Miyazaki Hayao e firma la colonna sonora di 9 dei suoi film, tra cui Nausicaä della Valle del vento (1984), Il mio vicino Totoro (1988), Porco Rosso (1992), La Principessa Mononoke (1997), La città incantata (2001), Ponyo sulla scogliera (2008) e Si alza il vento (2013). Compone anche la colonna sonora di 7 film di Takeshi Kitano, tra cui Sonatine (1993), Kids Return (1996), Hana-bi – Fiori di Fuoco (1997), L’estate di Kikujiro (1999) e Dolls (2002).

Negli anni Ottanta e Novanta diventa uno dei maggiori compositori di colonne sonore di serie televisive anime, tra cui Futari Taka, Alpen Rose, Il mago di Oz, Kiko soseiki Mospeada, Mobile Suit Gundam, Arion, Robot Carnival e Venus Wars. Compone, inoltre, le sigle per Lalabel, Hello! Sandybell, Belle e Sébastien, Voltron, Kiss Me Licia, L’incantevole Creamy e Orange Road. Grazie alla sempre più crescente popolarità, inizia anche a produrre musica e crea la propria etichetta discografica (Wonder Land Inc.)

Le sue composizioni hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui ben sei Japan Academy Awards for Best Music, facendogli conquistare una posizione di primissimo piano sul fronte dell’industria musicale nipponica. Nel 1997 gli viene consegnato il 48th Newcomer Award dal Ministero dell’Istruzione. Nel 1998 compone la colonna sonora dei Giochi Olimpici Invernali di Nagano e, l’anno successivo, scrive la musica per il terzo episodio di una serie di film didattici sul corpo umano.

Nel 2001 compone la colonna sonora del film Brother di Kitano e del capolavoro di Miyazaki La città incantata e lavora anche come produttore esecutivo del Night Fantasia 4 Movement all’Expo di Fukushima. Sempre nel 2001 debutta come regista e co-sceneggiatore di Quartet, un film che ha ricevuto ottime recensioni ed è stato presentato al Montreal World Film Festival. Il 2001 è l’anno in cui esce la sua prima colonna sonora per un film straniero: Petit Poucet. Dal 3 al 29 Novembre 2004 Hisaishi intraprende invece il tour Joe Hisaishi Freedom – Piano Stories insieme a musicisti canadesi.

Sempre nel 2004 diventa il primo musicista asiatico a dirigere un’orchestra al Festival di Cannes (accompagnamento live del capolavoro comico The General – Come vinsi la guerra di Buster Keaton) e, nel 2006, collabora con le migliori orchestre filarmoniche di 5 città per un tour asiatico di enorme successo. Nello stesso anno lavora per il film coreano Welcome to Dongmakgol (migliore colonna sonora ai Korean Film Awards, film vincitore al Far East Film Festival 2006) e per il film cinese The Postmodern Life of My Aunt (vincitore della migliore colonna sonora agli Hong Kong Academy Awards).

Nel 2007 esce l’album dallo stile orientale eclettico e contemporaneo Asian X.T.C., nel 2008 compone la colonna sonora dei film Sunny and The Elephant di Frederic Lepage, Ponyo di Miyazaki, The Sun Also Rises di Jiang Wen e Departures (2008) di Takita Yojiro, vincitore dell’Oscar 2009 come Miglior Film Straniero (e distribuito in Italia nel 2010 dalla friulana Tucker Film) e I’d Rather Be a Shellfish, sui processi per crimini di guerra post seconda guerra mondiale, basato sul romanzo del 1959 di Tetsutaro Kato.

Nel 2008, in occasione del super evento Joe Hisaishi in Budokan – 25 years with the Animations of Miyazaki Hayao, dirige un’orchestra di 1200 elementi. Dopo l’uscita dell’album Minima Rhythm, realizzato nel 2009 con la London Philharmonic Orchestra, Hisaishi è protagonista di un tour che tocca 12 città del Giappone. Nel 2009 viene premiato con la Medaglia d’Onore per meriti artistici dal governo giapponese e, nel 2010, compone la colonna sonopra del videogioco Ni no Kuni.

Il 28 giugno 2013 diventa membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS), riservata a coloro che si sono distinti in ambito cinematografico. Nel 2013 compone la colonna sonora del documentario della BBC Legends of the Deep: Giant Squid, narrato da David Attenborough.

FEFF 17 – sold out per il concerto di apertura dI JOE HISAISHI

Ricevo e volentieri pubblico

OFFICIAL COUNTDOWN

UDINE FAR EAST FILM FESTIVAL 17

 

JOE HISAISHI

 Hisaishi 09

GIOVEDÌ 23 APRILE 2015, ore 20:30

UDINE, Teatro Nuovo Giovanni da Udine

SOLDOUT

 

TRA UNA SETTIMANA ESATTA PRENDERÀ IL VIA LA DICIASSETTESIMA EDIZIONE DEL FAR EAST FILM FESTIVAL,

CON IL CONCERTO EVENTO DI JOE HISAISHI, IL GRANDE MUSICISTA GIAPPONESE, COMPOSITORE DI MIYAZAKI E KITANO

 

ATTESA ALLE STELLE: I MILLE BIGLIETTI DISPONIBILI SONO ANDATI A RUBA IN POCO PIÙ DI 24 ORE E A UDINE ARRIVERANNO FAN DA TUTTA EUROPA E DA TUTTA ITALIA, UN APPUNTAMENTO DESTINATO A FARE STORIA

 

IL FAR EAST FILM FESTIVAL PROSEGUIRÀ A UDINE FINO AL 2 MAGGIO CON 70 FILM E 11 DIVERSE AREE GEOGRAFICHE:

DAL SUPER KOLOSSAL DRAGON BLADE ALL’EPIC ACTION THE TAKING OF TIGER MOUNTAIN

 

 

 

Parte ufficialmente oggi, a una settimana esatta dall’inizio, il countdown per la diciassettesima edizione del Far East Film Festival, il più importante festival di cinema asiatico esistente in Europa, che si terrà a Udine da giovedì 23 aprile a sabato 2 maggio con 70 film e 11 diverse aree geografiche (dal super kolossal “Dragon Blade” con Jackie Chan, Adrien Brody e John Cusack all’epic action “The Taking of Tiger Mountain”, passando per la sezione speciale dedicata alle martial arts hongkonghesi). Prenderà il via con un appuntamento destinato a fare storia: il concerto evento del grande maestro giapponese Joe Hisaishi, alla sua prima assoluta in Italia. L’attesa è davvero alle stelle, i 1.000 biglietti disponibili sono stati venduti in poco più di 24 ore in tutto il mondo e a Udine arriveranno fan da Spagna, Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Giappone, Germania e da tutta Italia, un soldout da record.

Sul palco del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dove riceverà anche il Gelso d’Oro alla carriera, giovedì 23 aprile alle ore 20:30, il Maestro giapponese – leggendario compositore dei capolavori di Miyazaki e Kitano – dirigerà la RTV Slovenia Symphony Orchestra e si siederà anche al pianoforte, sfogliando pagine in perfetto equilibrio tra cinema e produzione solista.

Uno straordinario viaggio capace di spaziare dai colori sofisticati del minimalismo a quelli densi e gioiosi, assolutamente inconfondibili, che hanno fatto di Hisaishi uno degli ultimi (altissimi) autori di musiche sinfoniche per il grande schermo.

 

JOE HISAISHI: le 5 musiche che tutti conoscono

Hisaishi 05

Joe Hisaishi – One Summer’s Day (La Città Incantata)

https://www.youtube.com/watch?v=d1ni1sVCgEk

È il brano principale della colonna sonora di “La Città Incantata”, il film d’animazione capolavoro di Hayao Miyazaki, acclamato all’unanimità come uno dei migliori film della storia, che vinse l’Oscar per il miglior film d’animazione, l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e che nel 2001 divenne il film con il maggiore incasso nella storia del Sol Levante superando anche Titanic

Joe Hisaishi – Tonari no Totoro (Il mio vicino Totoro)

https://www.youtube.com/watch?v=BdNksb9Rtic

È uno dei brani più amati di “Il mio vicino Totoro”, il celebre film d’animazione giapponese, diretto da Miyazaki, inserito nella speciale classifica dei 500 migliori film della storia, dalla rivista britannica Empire, supervisionata da Quentin Tarantino, Mike Leigh e altri grandi registi mondiali

Hisaishi 07

Joe Hisaishi – Ashitaka Sekki (Principessa Mononoke)

https://www.youtube.com/watch?v=RtPm5GiJ_iM

È la traccia iniziale di “Principessa Mononoke”, uno dei film più amati e premiati del celebre regista Miyazaki. Acclamate e apprezzatissime anche le musiche, al punto da pubblicare, su etichetta Tokuma Japan Communications, ben 4 album contenenti la colonna sonora del film

Joe Hisaishi – Summer (L’Estate di Kikujiro)

https://www.youtube.com/watch?v=qEb4TG10jW8

Il brano è stato inserito nella colonna sonora di “L’Estate di Kikujiro”, celebre film di Takeshi Kitano presentato al Festival di Cannes nel 1999, ed è diventato uno dei pezzi più famosi del Maestro, scelto anche per la campagna mondiale della Toyota Corolla

Joe Hisaishi – Okuribito (Departures)

https://www.youtube.com/watch?v=UiyFeT0Tpkk

È il penultimo brano e uno dei principali della colonna sonora di “Departures”, il film diretto da Yojiro Takita che si è aggiudicato l’Oscar al miglior film in lingua straniera nel 2009 e in Italia è stato distribuito dalla friulana Tucker Film. Il brano è stato inserito nell’album della colonna sonora, registrato assieme alla Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra e la NHK Symphony Orchestra, ed è stato pubblicato dalla Universal Music Japan

Hisaishi 02

Lo Special Gala Concert del FEFF 17, ricordiamo, è una co-produzione tra il Far East Film Festival e il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” con Newbility Arts & Entertainment Limited (Cina) e Azalea Promotion, presentata da AMGA – Energia & Servizi; Centro Commerciale Città FieraCredifriuli – Credito Cooperativo Friuli; Demar Caffè; GLP – Intellectual Property Office; H.I.S. – Specialisti dei viaggi in Giappone; IDEAPROTOTIPIPrototypes for the Industry;  Nonino Distillatori e Prontoauto.

Con la partecipazione tecnica di Fazioli Pianoforti e Lorenzo Cerneaz Pianoforti – Rivenditore Esclusivo Steinway & Sons per il Friuli Venezia Giulia.

 

CREUZA DE MA’ – MUSICA PER FILM – Terza parte

Ricevo e volentieri pubblico

Creuza de Mà
Musica per film
Edizione 2014 – Terza parte
Carloforte, 27 marzo 2015
Cagliari, 28 e 29 marzo 2015

Paolo Fresu (foto@fabiana laurenzi)-6s

Creuza de Mà: musica e cinema nel segno di Paolo Fresu
il 27 marzo a Carloforte e il 28 e 29 a Cagliari.

*

Musica e cinema nel segno di Paolo Fresu in un weekend di proiezioni e ragionamenti dedicati al trombettista sardo e ai suoi legami più recenti con il grande schermo: venerdì 27 marzo a Carloforte, sabato 28 e domenica mattina 29 a Cagliari. Così, con un’inusuale appendice primaverile, Creuza de Mà chiude la sua programmazione per il 2014, un anno complicato per il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, per l’organizzazione dell’associazione Backstage, alle prese con difficoltà di bilancio legate alla burocrazia.

Una programmazione divisa in tre parti invece della tradizionale quattro giorni festivaliera che per sette estati, dalla prima edizione nel 2007, ha dato appuntamento a Carloforte, il paese sull’isola di San Pietro, di fronte alla costa sud-occidentale sarda, a musicisti, registi e studiosi per riflettere e confrontarsi sui tanti aspetti della musica nel e per il cinema con concerti, proiezioni e conferenze.

E dunque, dopo l’incontro e il pianoforte solo, giusto dodici mesi fa a Cagliari, di un grande autore di colonne sonore come Michael Nyman, e dopo la serie di appuntamenti ospitati e prodotti all’interno della rassegna Pazza idea, a fine novembre, ecco ora il terzo capitolo ideale di Creuza de Mà 2014 con un focus su un musicista del calibro di Paolo Fresu.

Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura 2015 (foto@roberto cifarelli)3sIntrodotti dal direttore artistico Gianfranco Cabiddu, e da una clip che condensa la storia del festival Creuza de Mà in pochi minuti di immagini montate sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, sono due i film in visione venerdì 27, a partire dalle 18, al Cinema Mutua di Carloforte (con ingresso gratuito).

Si comincia con la prima italiana diWenn aus dem himmel… Quando dal cielo…, recentissimo documentario di Fabrizio Ferraro che racconta il rendez-vous artistico del jazzista di Berchidda e del bandoneonista Daniele di Bonaventura con Manfred Eicher, il creatore della prestigiosa etichetta discografica ECM, per la realizzazione dell’album “In Maggiore”. Un progetto che si è sviluppato nell’arco di tre anni durante i quali Ferraro ha filmato i musicisti nei loro luoghi di origine, nell’intimità delle loro case, nei loro viaggi e concerti, quando le idee musicali cominciano a prendere forma, e infine nell’Auditorium della Rsi a Lugano, dove si sono svolte le registrazioni.

Recente (è uscito nelle sale lo scorso settembre) è anche il secondo film della serata (alle 20, sempre al Cinema Mutua), Vinodentro, di cui Paolo Fresu firma le musiche. Diretto da Ferdinando Vicentini Orgnani e liberamente ispirato al romanzo “Vino dentro” di Fabio Marcotto, racconta la storia, tra noir e commedia, di Giovanni Cuttin, timido impiegato di banca e marito fedele che nel giro di pochi anni, dopo aver degustato un “Marzemino”, un vino tipico del Trentino, diventa direttore, tombeur de femmes e il più riverito e stimato esperto di vini in Italia. Nel cast Vincenzo Amato, Giovanna Mezzogiorno, Pietro Sermonti, Lambert Wilson e Daniela Virgilio.

Ferdinando Vicentini Orgnani (foto Paolo Jacob) (s)I due film sono anche al centro dello schermo nell’appuntamento in programma a Cagliari il giorno dopo, sabato 28, al MiniMax, il ridotto del Teatro Massimo (ingresso gratuito). Con un’importante differenza, però: le proiezioni di “Wenn aus dem himmel… Quando dal cielo…” (ore 17) e “Vinodentro” (ore 19,30) saranno infatti seguite dall’incontro con i rispettivi registi, Fabrizio Ferraro e Ferdinando Vicentini Orgnani, e con Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura. A coordinare i dibattiti il musicologo e musicista Riccardo Giagni, conduttore “storico” (insieme allo studioso di musica per il cinema Luca Bandirali) degli incontri con gli ospiti e dei momenti di approfondimento di Creuza de Mà.

Spetterà allo stesso Giagni, insieme a Gianfranco Cabiddu e ancora Paolo Fresu, il compito di introdurre, l’indomani mattina, domenica 29, alle 10,30 al Cinema Odissea, la proiezione del terzo film in programma, Torneranno i prati. Ambientato nelle trincee sull’altopiano di Asiago verso la fine della prima guerra mondiale, il lungometraggio diretto da Ermanno Olmi, nelle sale dallo scorso novembre, rievoca la paura, il freddo, la stanchezza e gli ordini insensati con cui i soldati dovettero confrontarsi nel conflitto che sconvolse l’Europa cento anni fa, e che le note del “Silenzio” nel tema finale composto e suonato alla tromba da Paolo Fresu, contribuiscono a commemorare.

“Siamo orgogliosi di chiudere con questa appendice primaverile 2015 l’anno 2014 di Creuza de Mà, cioè l’ottava edizione del nostro appuntamento con la Musica applicata al Cinema”, dichiara il direttore artistico Gianfranco Cabiddu. “E’ stato un lungo e non facile anno il 2014, che ci ha visto ‘resistere’ comunque, profondamente fiduciosi nelle nostre uniche armi che sono la serietà e la qualità della proposta. Navighiamo quindi con convinta energia, nonostante le grandi difficoltà di bilancio legate alla burocrazia, perché siamo fiduciosi nell’attenzione alla qualità da parte delle istituzioni regionali, e motivati dal proporre e realizzare un progetto culturale che trova in questi luoghi grande fermento e importanti spazi di riflessione. Progetto su quale abbiamo investito grandi energie e che, a partire dalla meravigliosa isola di Carloforte, alla quale rimane sempre legato, ci ha portati a esplorare e percorrere in tutti questi anni un aspetto del cinema molto particolare, portando nell’isola grandi esperti e compositori di musica per cinema italiani e internazionali”.

Creuza de Mà si avvale del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dellAssessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e della Fondazione Banco di Sardegna.

Per approfondimenti e aggiornamenti:

Fabrizio Ferraro


CARLOFORTE •VENERDÌ 27 MARZO


Ore 18.00 > Cinema Mutua
Proiezione di Clip de Mà, la nostra storia in 3 minuti
Introduzione di Gianfranco Cabiddu

Ore 18.30 > Cinema Mutua
Documentario – Wenn aus dem himmel… Quando dal cielo…(ITA, 2015)
di Fabrizio Ferraro – Musiche di Daniele di Bonaventura e Paolo Fresu
(PRIMA ITALIANA)
Introduzione di Gianfranco Cabiddu

Ore 20.00 > Cinema Mutua
Film – Vinodentro (ITA, 2014) di Ferdinando Vicentini Orgnani
Musiche di Paolo Fresu



CAGLIARI • SABATO 28 MARZO


Ore 17.00 > Teatro Massimo Ridotto
Proiezione di Clip de Mà, la nostra storia in 3 minuti
Introduzione di Gianfranco Cabiddu

a seguire

Documentario – Wenn aus dem himmel… Quando dal cielo…(ITA, 2015)
di Fabrizio Ferraro – Musiche di Daniele di Bonaventura e Paolo Fresu
(PRIMA ITALIANA)

Ore 18.30 > Teatro Massimo Ridotto
MASTER MUSICA PER CINEMA
Riccardo Giagni incontra Daniele di Bonaventura, Fabrizio Ferraro e Paolo Fresu

Ore 19.30 > Teatro Massimo Ridotto
Film – Vinodentro (ITA, 2014) di Ferdinando Vicentini Orgnani
Musiche di Paolo Fresu

Ore 21.00 > Teatro Massimo Ridotto
MASTER MUSICA PER CINEMA
Riccardo Giagni incontra Ferdinando Vicentini Orgnani, Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura

Ore 21.30 > Teatro Massimo Ridotto
Documentario – Wenn aus dem himmel… Quando dal cielo…(ITA, 2015)
di Fabrizio Ferraro – Musiche di Daniele di Bonaventura e Paolo Fresu
(Replica)



CAGLIARI •DOMENICA 29 MARZO


Ore 10.30 > Cinema Odissea
Proiezione di Clip de Mà, la nostra storia in 3 minuti
Introducono: Gianfranco Cabiddu, Paolo Fresu e Riccardo Giagni

Ore 11.00 > Cinema Odissea
Film – Torneranno i prati (ITA, 2014) di Ermanno Olmi
Musiche di Paolo Fresu