RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA di Andrea Zambelli in sala in occasione del 25 aprile

Ricevo e volentieri pubblico

 

ESCE IN SALA

in occasione del 25 aprile

RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA

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Un film di Andrea Zambelli (Italia 2015, 56’)

Un ex partigiano e la sua memoria filmata. Un giovane videomaker che l’ha amato e fa i conti con la sua scomparsa, con l’età adulta e con le storie di ribellione che è ancora possibile raccontare attraverso i film. In sala dal 23 aprile.

 

TRAILER

https://vimeo.com/145619478

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Esce nelle sale Rino – La mia ascia di guerra, l’ultimo film di Andrea Zambelli. Un documentario intimo e forte: protagonisti Rino, un ex partigiano, e Andrea, il regista. Nel film trovano spazio la lotta partigiana raccontata dalla voce dell’ex combattente della Resistenza bergamasca; il suo rapporto con Andrea, che per anni l’ha vissuto come un nonno e ha poi cominciato a raccogliere le sue testimonianze; la maturità di Andrea e il suo desiderio di raccontare le ribellioni con i film, proprio a partire dall’esperienza di Rino; il desiderio, come regista, di cercare l’uomo oltre l’“eroe”, anche e soprattutto nei filmati privati che Rino ha accumulato negli anni.

 

È così che la storia di Rino, ribelle della lotta partigiana ma anche amante della natura e dei cavalli, compagno affiatato di Lina e accumulatore di filmini amatoriali, diventa un’ascia di guerra da disseppellire per Andrea, che si richiama al lavoro del collettivo di scrittori Wu Ming secondo cui, appunto, “le storie non sono che asce di guerra da disseppellire”.

Tra i racconti di Rino filmati negli anni da Andrea, le scene di confronto intimo tra i due e le immagini dei film “ribelli” girati da Andrea in diverse zone del mondo nel corso degli anni, si snoda un documentario che è allo stesso tempo ricerca, riflessione, testimonianza e racconto di un rapporto affettivo profondo.

 

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“Rino è stato per me il nonno che non ho mai avuto – ha detto il regista Andrea Zambelli -. Insieme abbiamo iniziato questo film vent’anni fa. Mi ha dato in mano la sua telecamera video8 e con quella ho cominciato a filmarlo quando mi raccontava gli episodi che aveva vissuto come partigiano. Quando lui ha perso la memoria mi sono deciso a terminare il film, cercando in casa sua le VHS e i super8 girati da lui. Mi sono trovato a fare un film sulla memoria con una persona che la memoria non ce l’aveva più. Ma poi la perdita di memoria fisica di Rino è diventata la metafora della perdita di memoria sulla Resistenza dell’intera società. Allora mi sono chiesto: come trasmetterla alle nuove generazioni, che non possono più incontrare i sopravvissuti?”.

 

Il film apre la rassegna Al cuore dei conflitti di Lab 80, fatta di film inediti che raccontano conflitti geo-politici, razziali, urbani, di classe e di genere di diverse zone del mondo. In anteprima sarà dunque sabato 23 aprile, alla presenza del regista, all’Auditorium di Bergamo.

Al cuore dei conflitti proseguirà poi fino a giovedì 28 aprile con film mai usciti nelle sale italiane: Mediterranea di Jonas Carpignano su una storia di migrazione tra Burkina Faso, Libia e Italia; Ni le ciel ni la terre di Clément Cogitore  sulla guerra contemporanea in Afghanistan; Une jeunesse Allemande di Jean-Gabriel Périot sulla lotta armata nella Germania degli anni ’70 e La notte delle matite spezzate di Hector Olivera sulla dittatura in Argentina. Quest’ultimo film, unico non inedito (uscì nel 1988) è ispirato alla storia di Pablo Dìaz, unico testimone sopravvissuto ad una strage di studenti a La Plata nel 1976: Pablo Dìaz sarà in sala a presentare il film ed un libro, a sua volta dedicato alla vicenda. Per Al cuore dei conflitti, Dìaz farà tappa anche a Brescia e a Roma.

 

Rino – la mia ascia di guerra è una coproduzione Lab 80 film, Metavisioni e Rossofuoco. Viene distribuito da Lab 80 film e DistribuzioniDalBasso.

 

AAA CASTING & PROVINI

Ricevo e volentieri pubblico

Giornata di provini a Campli – sabato 23 aprile –
per il cortometraggio ‘Timballo’, di Maurizio Forcella. Provini per 3 attori protagonisti e piccoli ruoli

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Si tengono – sabato 23 aprile – a Campli (Teramo) presso la Sala del Comune a partire dalle ore 16.00 i provini per attori protagonisti e piccoli ruoli per il cortometraggio ‘Timballo’, che sarà diretto a fine maggio da Maurizio Forcella (Come fosse per sempre), prodotto da Officina Azzurra, Associazione Itaca, con la partecipazione di Bro Company e il patrocinio del Comune di Campli.

Il cortometraggio, scritto dal regista e da Pietro Albino Di Pasquale (già sceneggiatore di lungometraggi quali L’uomo Fiammifero, Into Paradiso, Mozzarella StoriesBuoni a Nulla) sarà interamente girato e ambientato nell’antica città d’arte di Campli, che conserva rilevanti tracce di antiche fortificazioni, torri di avvistamento e la celeberrima Scala Santa, unica al mondo, formata da 28 scalini di legno. Timballo vedrà tra gli interpreti una grande attrice italiana ancora misteriosa, quindi Ivan Franek (Brucio nel vento, Noi credevamo, La Grande Bellezza), Nunzia Schiano (Benvenuti al Nord, Benvenuti al Sud, Reality), Niko Mucci (Il sindaco Pescatore) e Fabio Balsamo, noto sul web per “Gli effetti di Gomorra la Serie”, che ha totalizzato più di 5 milioni di contatti. Il corto racconta la storia di un gruppo di migranti (un senegalese, un macedone e un kosovaro) che, improvvisandosi cuochi, riescono a risollevare le sorti di un ristorante in rovina reinventando, a modo loro, un piatto tipico della tradizione teramana: il timballo.

Campli Municipio.jpgPer il casting si cercano attori con una buona padronanza della lingua italiana per tre ruoli da protagonista: un attore di circa 30 anni africano e due attori di circa 20 e 26 anni dei Balcani. Nello stesso giorno si terranno anche i provini per piccolo ruoli: la produzione cerca, anche tra gli abitanti di Campli, dei paesi limitrofi e di tutto l’Abruzzo, una donna sui 70 anni, un uomo sui 65/70 anni, un ragazzo sui 17/20 anni e una ragazza sui 18 anni.

Per realizzare il timballo del film è stato bandito un concorso culinario rivolto agli istituti Alberghieri di Pescara, Teramo e Giulianova.

Per maggiori informazioni:

www.facebook.com/Timballo-Cortometraggio-863048010489681/?notif_t=page_invite_accepted&notif_id=1459957433147713

 

NEWS IN SALA: ADALINE – L’ETERNA GIOVINEZZA di Lee Toland Krieger in sala da oggi

Ricevo e volentieri pubblico

adalineda oggi, 23 aprile al cinema

 
Life is Beautiful: Lana Del Rey firma la colonna sonora del film  
 
Con un giorno di anticipo rispetto all’uscita americana,
Adaline – L’eterna Giovinezza arriva nei cinema italiani,
con Blake Lively, Michiel Huisman e Harrison Ford
distribuito da Eagle Pictures.
 
L’ennesima sorpresa per un film che parla d’amore, dai retroscena magici e misteriosi,
è quella del coinvolgimento di Lana Del Rey che ha firmato la colonna sonora del film
con un nuovo meraviglioso singolo, Life is Beautiful.
E’ un onore per me partecipare a questo film magico“, ha dichiarato la cantante sul suo profilo Twitter,confermando così la notizia della sua presenza nella soundtrack della pellicola di Lee Toland Krieger.Adaline è una donna elegante, riservata e la voce di Lana Del Rey è forse l’unica a poter rappresentare l’intimità del suo pensiero.
 
AgeD2-036.dngAttualmente Lana Del Rey è anche impegnata nella realizzazione del suo nuovo album,
che si intitolerà Honeymoon e seguirà l’uscita del suo ultimo disco, Ultraviolence, pubblicato nel 2014.
 
Di seguito il trailer del film, accompagnato dall’inconfondibile voce di Lana Del Rey.
 
AgeD8-125.dngSINOSSI: Nata intorno all’inizio del ventesimo secolo, Adaline Bowman [Blake Lively] non avrebbe mai pensato di poter essere ancora viva nel ventunesimo;
ma un momento magico della sua vita la salva dalla morte e le regala l’eterna giovinezza.
Così, a 29 anni, Adaline smette di invecchiare e comincia un’avventura unica, che mai essere umano ha vissuto.
Questo destino incredibile le consente di vivere, per molti decenni, la storia delle trasformazioni del mondo, che fanno da sfondo alle sue vicende personali e sentimentali: dalle due Guerre Mondiali alle lotte degli anni ’60 per la libertà, fino ai nostri eventi più recenti.
Nascondendo abilmente il proprio segreto a tutti, tranne alla propria figlia, Adaline riesce a vivere con delicatezza e riserbo la sua vita, finché un giorno la donna incontra l’affascinante e carismatico filantropo Ellis Jones [Michiel Huisman] che riaccende il lei la passione per la vita e per l’amore.
Dopo un weekend con i genitori di lui [Harrison Ford e Kathy Baker], che rischia di portare alla luce l’incredibile verità, Adaline prende una decisione che cambierà per sempre la sua vita.
 
 
AgeD26-009.dngINTERVISTA A HARRISON FORD
INTERVISTA A MICHIEL HUISMAN
INTERVISTA AL REGISTA: Lee Toland Krieger
100 anni di moda – Intervista a Sofia Gnoli (Docente Moda IED)
1OO ANNI DI MODA CON IRENE’S CLOSET
VIDEO:
100 ANNI DI MODA CON IRENE’S CLOSET BACKSTAGE
Correre nei corridoi infiniti di Annamode è stato incredibile” dice Irene Colzi, ed ecco a voi il backstage in cui la blogger ci racconta la sua esperienza.
Il Trailer:
 

FEFF 17: APERTURA COL BOTTO! JOE HISAISHI E JACKIE CHAN

Ricevo e volentieri pubblico

Udine Far East Film Festival 17

Special Gala Concert

JOE HISAISHI

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Per la primissima volta in Italia

il compositore di Miyazaki e di Kitano!

 

Giovedì 23 aprile, alle 20.30, il grande musicista giapponese aprirà ufficialmente il Far East Film Festival 17!

Sul palco del “Giovanni da Udine”, la RTV Slovenia Symphony Orchestra.

 

Venerdì 24 aprile, ad aprire la sezione cinematografica,

un altro idolo sul palco del FEFF: mister Jackie Chan!

UDINE – Tutto è pronto, al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, per il doppio (storico!) evento di apertura del Far East Film Festival 17: giovedì 23 aprile alle 20.30 i riflettori illumineranno la primissima performance italiana del grande Joe Hisaishi, che riceverà anche il Gelso d’Oro alla carriera, e venerdì 24 aprile la sezione cinematografica sarà inaugurata dal leggendario Jackie Chan! Ma torniamo, ora, allo Special Gala Concert.  Un appuntamento destinato a fare storia…

Autentico idolo in patria, il Giappone, e personaggio di culto nel resto del mondo, mister Hisaishi non è un semplice artista quanto piuttosto una somma di anime artistiche: compositore, pianista, direttore d’orchestra, regista, scrittore. Un’icona che l’immaginario popolare lega indissolubilmente alle splendide colonne sonore scritte per i capolavori di Miyazaki e di Takeshi Kitano, così come per il meraviglioso Departures di Takita Yojiro (miglior film straniero agli Oscar 2009, distribuito in Italia dalla Tucker).

Lo Special Gala Concert, progettato esclusivamente per il Far East Film Festival, vedrà Hisaishi guidare la RTV Slovenia Symphony Orchestra e anche sedersi al pianoforte, sfogliando pagine in perfetto equilibrio tra cinema e produzione solista. Uno straordinario viaggio capace di spaziare dai colori sofisticati del minimalismo a quelli densi e gioiosi, assolutamente inconfondibili, che hanno fatto di Hisaishi uno degli ultimi (altissimi) autori di musiche sinfoniche per il grande schermo. Un programma ricco e articolato, suddiviso in due set, che si muove tra passato e presente.

Ecco la scaletta: Water Traveller: Main Theme, Water Traveller: For You, Kiki’s Delivery Service for Orchestra, MKWAJU 1981-2009, Links, Symphonic Variation Merry-Go-Round + Cave of Mind, Departures, One Summer’s Day e Oriental Wind

Se ogni concerto rappresenta l’autoritratto di una star, l’autoritratto di mister Hisaishi è ovviamente impossibile da condensare nell’arco di una serata: non solo per l’ampiezza dei suoi orizzonti stilistici, e già basterebbe, ma anche per la generosa complessità della sua biografia. Un’invidiabile avventura dove trovano spazio applausi e riconoscimenti, fra cui ben sei Japan Academy Awards for Best Music, trionfi e sodalizi leggendari, come quello con lo Studio Ghibli celebrato dal mega live Joe Hisaishi in Budokan – 25 years with the Animations of Miyazaki Hayao.

Lo Special Gala Concert del FEFF 17, ricordiamo, è una co-produzione tra il Far East Film Festival e il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” con Newbility Arts & Entertainment Limited (Cina) e Azalea Promotion, presentata da AMGA – Energia & Servizi, Città FieraCredifriuli – Credito Cooperativo Friuli, Demar Caffè, GLP – Intellectual Property Office, H.I.S. – Specialisti dei viaggi in Giappone, IDEAPROTOTIPIPrototypes for the Industry e Nonino Distillatori.

BIOGRAFIA

Joe Hisaishi nasce in Giappone, a Nagano, nel 1950. Scopre la sua passione per la musica all’età di 5 anni, prendendo le prime lezioni di violino. Si iscrive nel 1969 al Kunitachi College, diplomandosi in composizione (è studente del leggendario compositore per anime Takeo Watanabe). Da quel momento, prende ufficialmente avvio la sua luminosa carriera di star mondiale.

Dopo aver collaborato con artisti minimalisti, nei primi anni Settanta scrive la musica di un piccolo cartone animato, intitolato Gyatoruzu, e delle serie anime Sasuga no Sarutobi e Futari Taka. Le composizioni di Hisaishi vengono influenzate dal J-Pop, dall’elettronica (soprattutto grazie alla Yellow Magic Orchestra) e dalla New Age, generi musicali che si diffondono in Giappone negli anni ’70. Hisaishi compone, inoltre, molti album da solista. Il suo debut album, MKWAJU, è datato 1981. Un anno più tardi esce il gioiello minimalista Information e, successivamente, vengono distribuiti Piano Stories, My Lost City, Etude – A Wish to the Moon, Asian XTC, Another Piano Stories (The End of the World). Nello stesso periodo si affaccia alla composizione per il cinema. Come nome d’arte sceglie Joe Hisaishi in onore di Quincy Jones: gli ideogrammi del cognome possono infatti essere letti sia “hisaishi” sia “kuishi”, quest’ultimo simile alla traslitterazione nipponica di “Quincy”. Il nome Joe è legato, a sua volta, a “Jones”.

Hisaishi diventa amico di Miyazaki Hayao e firma la colonna sonora di 9 dei suoi film, tra cui Nausicaä della Valle del vento (1984), Il mio vicino Totoro (1988), Porco Rosso (1992), La Principessa Mononoke (1997), La città incantata (2001), Ponyo sulla scogliera (2008) e Si alza il vento (2013). Compone anche la colonna sonora di 7 film di Takeshi Kitano, tra cui Sonatine (1993), Kids Return (1996), Hana-bi – Fiori di Fuoco (1997), L’estate di Kikujiro (1999) e Dolls (2002).

Negli anni Ottanta e Novanta diventa uno dei maggiori compositori di colonne sonore di serie televisive anime, tra cui Futari Taka, Alpen Rose, Il mago di Oz, Kiko soseiki Mospeada, Mobile Suit Gundam, Arion, Robot Carnival e Venus Wars. Compone, inoltre, le sigle per Lalabel, Hello! Sandybell, Belle e Sébastien, Voltron, Kiss Me Licia, L’incantevole Creamy e Orange Road. Grazie alla sempre più crescente popolarità, inizia anche a produrre musica e crea la propria etichetta discografica (Wonder Land Inc.)

Le sue composizioni hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui ben sei Japan Academy Awards for Best Music, facendogli conquistare una posizione di primissimo piano sul fronte dell’industria musicale nipponica. Nel 1997 gli viene consegnato il 48th Newcomer Award dal Ministero dell’Istruzione. Nel 1998 compone la colonna sonora dei Giochi Olimpici Invernali di Nagano e, l’anno successivo, scrive la musica per il terzo episodio di una serie di film didattici sul corpo umano.

Nel 2001 compone la colonna sonora del film Brother di Kitano e del capolavoro di Miyazaki La città incantata e lavora anche come produttore esecutivo del Night Fantasia 4 Movement all’Expo di Fukushima. Sempre nel 2001 debutta come regista e co-sceneggiatore di Quartet, un film che ha ricevuto ottime recensioni ed è stato presentato al Montreal World Film Festival. Il 2001 è l’anno in cui esce la sua prima colonna sonora per un film straniero: Petit Poucet. Dal 3 al 29 Novembre 2004 Hisaishi intraprende invece il tour Joe Hisaishi Freedom – Piano Stories insieme a musicisti canadesi.

Sempre nel 2004 diventa il primo musicista asiatico a dirigere un’orchestra al Festival di Cannes (accompagnamento live del capolavoro comico The General – Come vinsi la guerra di Buster Keaton) e, nel 2006, collabora con le migliori orchestre filarmoniche di 5 città per un tour asiatico di enorme successo. Nello stesso anno lavora per il film coreano Welcome to Dongmakgol (migliore colonna sonora ai Korean Film Awards, film vincitore al Far East Film Festival 2006) e per il film cinese The Postmodern Life of My Aunt (vincitore della migliore colonna sonora agli Hong Kong Academy Awards).

Nel 2007 esce l’album dallo stile orientale eclettico e contemporaneo Asian X.T.C., nel 2008 compone la colonna sonora dei film Sunny and The Elephant di Frederic Lepage, Ponyo di Miyazaki, The Sun Also Rises di Jiang Wen e Departures (2008) di Takita Yojiro, vincitore dell’Oscar 2009 come Miglior Film Straniero (e distribuito in Italia nel 2010 dalla friulana Tucker Film) e I’d Rather Be a Shellfish, sui processi per crimini di guerra post seconda guerra mondiale, basato sul romanzo del 1959 di Tetsutaro Kato.

Nel 2008, in occasione del super evento Joe Hisaishi in Budokan – 25 years with the Animations of Miyazaki Hayao, dirige un’orchestra di 1200 elementi. Dopo l’uscita dell’album Minima Rhythm, realizzato nel 2009 con la London Philharmonic Orchestra, Hisaishi è protagonista di un tour che tocca 12 città del Giappone. Nel 2009 viene premiato con la Medaglia d’Onore per meriti artistici dal governo giapponese e, nel 2010, compone la colonna sonopra del videogioco Ni no Kuni.

Il 28 giugno 2013 diventa membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS), riservata a coloro che si sono distinti in ambito cinematografico. Nel 2013 compone la colonna sonora del documentario della BBC Legends of the Deep: Giant Squid, narrato da David Attenborough.

FEFF 17: THE KINGDOM OF DREAMS AND MADNESS apre le porte dello Studio Ghibli

Ricevo e volentieri pubblico

#FEFF17 – 23 aprile/2 maggio 2015 – Udine – Teatro Nuovo e Visionario

 

FAR EAST FILM FESTIVAL 17

 

THE KINGDOM OF

DREAMS AND MADNESS


Venerdì 24 aprile: in collaborazione con Lucky Red,

in prima italiana, ecco l’incredibile documentario

che apre le porte dell’inespugnabile Studio Ghibli!

UDINE – Il countdown sta per raggiungere l’ora ics, cioè il concerto-evento con cui Joe Hisaishi aprirà ufficialmente il Far East Film Festival 17, e i colori del Giappone continuano a scintillare. Se, appunto, il 23 aprile salirà sul palco del Teatro Nuovo uno dei più grandi idoli nipponici, il 24 aprile verrà proiettato al Visionario (ore 14.00) un incredibile documentario che riguarda molto da vicino la sua anima artistica: stiamo ovviamente parlando di The Kingdom of Dreams and Madness (Il regno dei sogni e della follia), al FEFF 17 in prima italiana con la collaborazione della Lucky Red.

La regista Sunada Mami, cui è stato garantito un accesso praticamente privo di restrizioni all’inespugnabile Studio Ghibli, ha seguito i tre uomini che ne sono la linfa: il leggendario Miyazaki Hayao, il produttore Suzuki Toshio e lo sfuggente Takahata Isao. Un anno intero dentro le stanze segretissime del regno dei sogni e della pazzia, dunque, mentre la società si stava affrettando a completare due film: Si alza il vento di Miyazaki e La storia della principessa splendente di Takahata. Grazie a Sunada Mami siamo in grado di capire il processo creativo che è alla base delle illustrazioni di Miyazaki, la sua totale dedizione al disegno che lo spinge a girare per le stanze dello Studio con sempre indosso un grembiule quasi fosse un operaio della fantasia, sempre chino a dare vita ai sogni.

«Miyazaki – spiega Anderson Le, direttore del Festival internazionale delle Hawaii ed esperto di cinema a 360° – è riverito come il genio creativo che sta dietro a film affascinanti e pieni di magia come Il mio vicino Totoro, La città incantata e Kiki – Consegne a domicilio, e lo si potrebbe immaginare come una specie di nonno gentile con il cuore e gli occhi pieni di meraviglia. Ma si sbaglierebbe, perché Miyazaki, invece, è più assimilabile a un lavoratore educato e diligente che è stato benedetto da un colpo di genio, ma che è anche caratterizzato da momenti di cinismo e dubbi sul proprio lavoro, che suggeriscono una certa cupezza dietro le sue creazioni».

The Kingdom of Dreams and Madness, ricordiamo, inaugura la sezione che il FEFF dedica per il secondo anno consecutivo al cinema del reale: 4 documentari – selezionati dallo stesso Anderson Le – per indagare il ricco (ricchissimo) universo del cinema non-fiction orientale.

RAZ DEGAN a Roma con IL FIGLIO HAMAS di Nadav Schirman

Ricevo e volentieri pubblico

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RAZ DEGAN OGGI A ROMA PER PRESENTARE “IL FIGLIO DI HAMAS”, IL DOCU-THRILLER DI NADAV SCHIRMAN VINCITORE DEL PREMIO DEL PUBBLICO AL SUNDANCE FILM FESTIVAL, IN USCITA IL 23 APRILE

Raz Degan sul set de IL FIGLIO DI HAMAS - Copia
ANTEPRIMA PER IL PUBBLICO
Roma
mercoledì 22 aprile
ore 21.00
cinema Alcazar
(via Cardinale Merry del Val, 14)

ingresso: 6 euro
proiezione in versione originale con sottotitoli in italiano
 
Appuntamento domani, mercoledì 22 aprile, alle ore 21 al cinema Alcazar di Roma, con l’anteprima de IL FIGLIO DI HAMAS – THE GREEN PRINCE, il film di Nadav Schirman vincitore del Premio del Pubblico al Sundance Film Festival 2014 e in uscita nelle sale italiane il 23 aprile, distribuito da Wanted.

A presentare il film sarà un nome noto al pubblico italiano, RAZ DEGAN, ma in una veste per molti ancora inedita: Degan infatti, insieme a Giora Bejach e Hans Fromm, ha firmato la fotografia del film, conquistando anche una candidatura a Camerimage, il più importante festival internazionale dedicato ai direttori della fotografia.

IL FIGLIO DI HAMAS_GP PR 01Ambientato nel caotico scenario della crisi in Medio Oriente, IL FIGLIO DI HAMAS ripercorre i dettagli dell’alleanza senza precedenti tra due nemici giurati. Con lo stile di un thriller psicologico, il documentario racconta la storia vera del figlio di un leader di Hamas diventato uno dei più preziosi informatori dell’intelligence israeliana, e dell’agente dello Shin Bet che ha rischiato la sua carriera per proteggerlo.

Cresciuto in Palestina, da adolescente Mosab Hassan Yousef sviluppa un’avversione nei confronti di Israele che, da ultimo, lo porta in prigione. Qui, colpito dalla brutalità di Hamas e spinto dalla repulsione per i metodi del gruppo – in particolare gli attentati suicidi – Mosab matura una “conversione” inaspettata, iniziando a vedere in Hamas un problema, non una soluzione. Reclutato dallo Shin Bet (il servizio di sicurezza interna d’Israele) col nome in codice di “Green Prince”, per oltre un decennio spia dall’interno l’élite di Hamas, rischiando la vita e facendo i conti con la sensazione di tradire il suo popolo e la sua stessa famiglia.

Nel tempo, il rapporto tra Mosab e il suo referente allo Shin Bet, Gonen Ben Yitzhak, si fa sempre più leale. Una lealtà che nessuno avrebbe potuto immaginare.

IL FIGLIO DI HAMAS The Green PrinceBasato sul best-seller di Mosab Hassan Yousef Figlio di Hamas (edito in Italia da Gremese), il film rivela un mondo complesso fatto di terrore, inganno, e scelte impossibili e fa luce – attraverso testimonianze dirette, sequenze drammatiche e rari materiali d’archivio – su decenni di segreti, raccontando una profonda amicizia e

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rimettendo in discussione molto di quanto crediamo di sapere sul conflitto israelo-palestinese.

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Wanted è una nuova distribuzione nata per offrire al pubblico italiano un cinema di ricerca e “ricercato”, capace di proporre voci e linguaggi rivoluzionari affrontando anche temi scomodi: un cinema che non scivola via appena si accendono le luci, ma che lascia un segno in chi da un film si aspetta non soltanto divertimento, ma anche pensiero, stimolo, dibattito, sorpresa, approfondimento.
Tra i titoli di prossima uscita del listino Wanted si segnalano Eau argentée – Autoritratto siriano di Ossama Mohammed e Wiam Simav Bedirxan e Finding Fela del premio Oscar Alex Gibney

WALTER VELTRONI a Bologna con I BAMBINI SANNO

Ricevo e volentieri pubblico

COMUNICATO STAMPA
WALTER VELTRONI A BOLOGNA IL 23 E IL 30 APRILE
Due appuntamenti a Bologna con il nuovo film di Walter Veltroni I BAMBINI SANNO, in entrambi i casi alla presenza del regista. Giovedì 23 aprile, giorno dell’uscita nazionale, Veltroni sarà presente alle ore 21 al cinema Roma di via Fondazza per incontrare il pubblico.
Veltroni rtornerà quindi il 30 aprile per incontrare bambini e ragazzi presenti alla proiezione organizzata da Agiscuola alle ore 10 al cinema Odeon di via Mascarella. Per quest’ultima sono ancora disponibili posti. Gli insegnanti possono prenotare la partecipazione delle proprie classi telefonando ad Agiscuola Emilia Romagna: 051 254582, interno 6 (ingresso euro 4,50).
Il documentario, che si apre sui versi de “Il piccolo principe” di Saint-Exupery, affronta i temi di amore, sessualità, vita, morte, raccontati attraverso gli occhi, i volti e le voci di trentanove
bambini tra i 9 e i 13 anni. Dopo Quando c’era Berlinguer, il nuovo film di Veltroni prodotto da SKY e realizzato da WILDSIDE in collaborazione con PALOMAR, propone uno sguardo
inedito, per raccontare la vita da un punto di vista puro, commovente e sincero, come solo quello dei bambini sa essere. Un’indagine che punta ad aggiornare il repertorio dei volti
che compongono la nazione, a cogliere le nuove urgenze e che può contribuire a riflettere sulla nostra organizzazione sociale e familiare, mostrando le eccellenze e le contraddizioni del tempo presente. Allo stesso tempo è un lavoro cinematografico che fa sorridere, commuovere e che colpirà per la profondità, anche poetica, di molte risposte dei piccoli
protagonisti. “Spero che lo vedanoi nostri genitori, così ci capiranno meglio” così ha commentato una bambina dopo aver visto il film, coetanea dei protagonisti.
Trentanove bambini, dal nord al sud dell’italia, ognuno intervistato nella propria stanza: la descrivono, lasciando che gli oggetti, le foto, gli arredi raccontino il proprio essere.

NEWS IN SALA: SARA’ IL MIO TIPO? E ALTRI DISCORSI SULL’AMORE di Lucas Belvaux in sala dal 23 aprile

Ricevo e volentieri pubblico

da giovedì 23 aprile
Sarà il mio tipo? e altri discorsi sull’amore
di Lucas BELVAUX

con Emilie DEQUENNE e Loïc CORBERY

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Arriva in sala giovedì 23 aprile distribuito da Satine FilmSarà il mio tipo? e altri discorsi sull’amore” di Lucas Belvaux. Una raffinata storia d’amore tra un filosofo e una parrucchiera, con una superba Emilie Dequenne (Premio per la miglior interpretazione femminile a Cannes per il film d’esordio “Rosetta” di Luc e Jean-Pierre Dardenne) e Loïc Corbery attore della Comedie Française.

Clement, autore del libro “Dell’amore e del caso”, vorrebbe essere definito ‘filosofo dell’eros’. Lui non crede alla coppia “perché l’amore non deve diventare una prigione”. Tutto  viene messo in discussione quando incontra la vitale Jennifer – romanzi rosa e karaoke – convinta che un taglio di capelli possa cambiarti la vita. Lei prova a leggere Kant, lui a ballare.  Ma il loro sentimento è destinato a combattere con due diverse visioni della vita…Chi ha ragione e chi ha torto? La filosofia dell’amore resta un mistero anche quanto la passione diventa certezza. “Come dice Renoir «Tutti hanno le loro ragioni»; ed è vero, non importa se sono buone o cattive”, commenta il regista Lucas Belvaux.

Con un’energia disarmante dà al suo personaggio una dimensione quasi sacra, un fuoco interiore tanto romantico quanto devastatore. Emilie Dequenne è una delle più grandi attrici del cinema francese contemporaneo”  Positif

 “Lucas Belvaux filma con amore Jennifer che si dona interamente, le luci riflesse negli occhi di Emilie Dequenne che ride, splende, abbaglia”. Le Nouvel Observateur

“Il film si conferma come una delle più belle storie d’amore viste da anni…” Reel Film Reviews -Toronto Film Festival

LA RECENSIONE DI MARINA: SAMBA di Eric Toledano e Olivier Nakache

Nelle sale italiane dal 23 aprile, “Samba” è l’ultimo lavoro della coppia di registi Eric Toledano ed Olivier Nakache, noti al grande pubblico dopo il successo di “Quasi amici”.

foto-samba-3-lowSamba, un giovane senegalese clandestino che vive in Francia da più di 10 anni, incontra Alice, dirigente d’azienda che ha deciso di cambiare vita, dopo aver avuto un crollo psico-fisico. Due mondi diversi che si incontrano, ma che riescono a trovare parecchi punti in comune. Riusciranno a far fronte a tutte le difficoltà che minano la quotidianità di Samba?
foto-samba-7-lowDopo il recente successo di “Quasi amici”, questo ultimo lavoro dei due registi e sceneggiatori francesi è tra i più attesi nelle sale. Eppure, la visione delude parecchio.
foto-samba-6-lowLa storia che qui viene raccontata risulta banale e prevedibile. Il tema trattato è tra i più sfruttati recentemente, ma il vero problema è che questo film, rispetto agli altri sull’argomento, non racconta nulla di nuovo e non ha nessuna trovata che gli permetta di differenziarsi dal grande numero di pellicole sull’immigrazione.
foto-samba-4-lowLa bravura degli attori (il comico Omar Sy, già protagonista di “Quasi amici”, e la grande Charlotte Gainsbourg), oltre ad i numerosi momenti di comicità che si alternano a scene drammatiche non sono sufficienti a rendere questo lungometraggio degno di nota.
foto-samba-1-low“Samba” è, dunque, un lavoro poco riuscito, per la ormai collaudata coppia di cineasti. Un film che si dimentica facilmente.
VOTO: 5/10
Marina Pavido

NEWS IN SALA: SHORT SKIN di Duccio Chiarini in sala dal 23 aprile

Ricevo e volentieri pubblico

SHORT SKIN

I dolori del giovane Edo

 Un film di

DUCCIO CHIARINI

con

Matteo Creatini

Francesca Agostini

Nicola Nocchi

Miriana Raschillà

 Distribuzione goodfilm

 Data di uscita film: 23 APRILE 

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Durata: 86 min. 

Prodotto da

Biennale College Cinema, Duccio Chiarini e Babak Jalali per La Règle du Jeu

Produzione esecutiva

Ginevra Elkann e Francesca Zanza per Asmara Films

con la partecipazione di Regione Toscana e Toscana Film Commission

 ShortSkin 1

SINOSSI:

Sin da quando è piccolo, il diciassettenne Edoardo soffre di una malformazione al prepuzio che lo rende timido e insicuro con le ragazze. Chiuso nel suo microcosmo asessuato, reagisce infastidito alle pressioni del mondo esterno. Tutti attorno a lui sembrano parlare solo di sesso: l’amico Arturo, talmente ossessionato dall’idea di perdere la verginità che sarebbe pronto anche a farlo con un polpo, i genitori di Edo che premono affinché si dichiari a Bianca, la vicina di casa arrivata come ogni anno da Milano per le vacanze; persino la sorellina Olivia, alla ricerca di una canina con cui fare accoppiare il cane di famiglia. A rompere il guscio di Edoardo non saranno tuttavia le pressioni del mondo esterno quanto il ravvicinato incontro con una ragazza conosciuta per caso. Costretto a uscire dal cono d’ombra nel quale si è nascosto per anni, Edoardo cercherà di risolvere il suo problema con goffi stratagemmi per trovare infine il coraggio di affrontare le proprie paure.