Ricevo e volentieri pubblico
“Al cuore dei conflitti” edizione 2016
Film inediti raccontano i conflitti di diverse zone del pianeta
Storie da Italia, Afghanistan, Africa, Germania e Argentina: per raccontare
da dentro ingiustizie, resistenze e umanità
Presente Pablo Dìaz, unico sopravvissuto a una strage di studenti
in Argentina nel ’76, a cui sono ispirati un film e un libro
23-28 aprile 2016 | Bergamo, Auditorium piazza Libertà
Appuntamenti anche a Roma e Brescia
La memoria partigiana in Italia, la guerra contemporanea in Afghanistan, le migrazioni tra Burkina Faso, Libia e Italia. E poi la Germania con la lotta armata degli anni ’70 e l’Argentina durante la dittatura, attraverso l’intensa storia di un sopravvissuto: torna Al cuore dei conflitti, la rassegna di film inediti dedicata ai conflitti in diverse zone del mondo che viene promossa da Lab 80 e FIC – Federazione Italiana Cineforum.
Conflitti urbani, geopolitici, razziali, di classe o di genere, obiettivo è raccontarli da punti di vista diversi o sconosciuti, attraverso le storie di chi li vive sulla propria pelle. La settima edizione della rassegna si svolge da martedì 23 a venerdì 28 aprile, a Bergamo, all’Auditorium di piazza Libertà, e propone film che in Italia non sono ancora stai distribuiti.
Protagoniste di quest’anno, dunque, sono storie che arrivano da Italia, Afghanistan, Africa, Germania e Argentina. Storie di resistenza e coraggio ma anche di umanità, vulnerabilità e ingiustizia.
Evento speciale della rassegna è La notte delle matite – 40 anni dopo, organizzato in occasione dei 40 anni dall’inizio della dittatura in Argentina e grazie alla presenza in Italia di Pablo Dìaz, unico testimone sopravvissuto ad una strage di studenti a La Plata nel ’76. L’iniziativa prevede la proiezione del film La notte delle matite spezzate di Hector Olivera e la presentazione del libro La notte dei lapis di María Seoane e Héctor Ruiz Núñez, edito da Portatori d’acqua. Entrambi sono ispirati alla vicenda di Diaz.
Il film viene proiettato mercoledì 27 aprile a Brescia, al cinema Nuovo Eden, e a Bergamo giovedì 28, all’Auditorium. Il libro viene presentato alla Casa della Letteratura di Roma martedì 26 aprile (con la partecipazione di Goffredo Fofi) e alla Fiera dei Librai di Bergamo giovedì 28. Pablo Diaz sarà sempre presente per raccontare la propria testimonianza.
I titoli che compongono la rassegna di quest’anno, tutte produzioni recentissime, comprendono Rino-La mia ascia di guerra di Andrea Zambelli, racconto sulla memoria partigiana e il desiderio di raccontare storie di ribellione (23 aprile, regista presente in sala); Ni le ciel ni la terre (Né il cielo né la terra) di Clément Cogitore, sulle vicende drammatiche di una squadra dell’esercito francese in missione nell’Afghanistan di oggi (26 aprile); Mediterranea di Jonas Carpignano, i cui protagonisti sono due giovani amici che migrano attraverso Burkina Faso, Libia e Italia (27 aprile). Une Jeunesse Allemande (Una nuova gioventù tedesca) di Jean-Gabriel Périot, racconto della lotta armata tedesca della RAF di Baader e Meinhof negli anni ’70 (27 aprile); e, appunto, La notte delle matite spezzate di Hector Olivera (27 aprile a Brescia, 28 aprile a Bergamo).
www.alcuoredeiconflitti.it
PROGRAMMA
Bergamo – Auditorium, Piazza Libertà
sabato 23 aprile, ore 21
Rino – La mia ascia di guerra di Andrea Zambelli
con Rino Bonalumi, Lina Ziliani
Italia, 2015, 55’, bn/col., v.o.
Andrea da bambino aveva un eroe: Rino. Partigiano, comunista, diverso da tutti, Rino è stato il suo mentore. Da anni pensava di realizzare un film su di lui, ma oggi Rino non può raccontare nulla: il morbo di Alzheimer gli ha cancellato i ricordi. L’eroe di ieri oggi è un anziano da accudire: ma proprio per questo il processo filmico si fa più complesso, profondo e sofferto.
«Rino è stato per me il nonno che non ho mai avuto. Insieme abbiamo iniziato questo film vent’anni fa, senza rendercene conto. Rino mi ha dato in mano la sua camera video8, e con quella ho cominciato a filmarlo, nella convinzione che fosse importante raccontare la sua storia. […] Quando due anni fa Rino ha perso la memoria mi sono deciso a terminare il film, recuperando tutto quello che avevamo girato insieme e ricercando in casa sua le vhs e i Super8 girati da lui. In quel materiale ho scoperto un Rino che non avevo mai conosciuto. Non l’eroe partigiano ma un uomo tranquillo, che amava la natura e i cavalli, affascinato dal cinema. La prima persona che ha intuito che un giorno avrei raccontato delle storie».
Festival: Torino Film Festival 2015
Sarà presente il regista in sala
Bergamo – Auditorium, Piazza Libertà
Martedì 26 aprile, ore 21
Ni le ciel ni la terre (Né il cielo né la terra) di Clément Cogitore
con Jérémie Rénier (Antarès Bonassieu), Kévin Azaïs (William Dennis), Swann Arlaud (Jérémie Lernowski), Marc Robert (Jean-Baptiste Frering), Finnegan Oldfield (Patrick Mercier), Clément Bresson (Etienne Baxer), Sâm Mirhosseini (Khalil Khan)
Francia/Belgio 2015, 100’, col., v.o sott.ita.
Afghanistan, 2014. Avvicinandosi il ritiro delle truppe, il capitano dell’esercito francese Antarès Bonassieu e la sua squadra sono assegnati a una missione di controllo in una valle remota del confine Wakhan, alla frontiera con il Pakistan. Un’ordinaria operazione di pattugliamento e osservazione, niente di più. Ma presto alcuni soldati del contingente iniziano misteriosamente a scomparire nel nulla.
Clément Cogitore firma un’opera prima sorprendente e molto originale nel panorama del giovane cinema francese, su un reparto di soldati in Afghanistan (Cineuropa).
«Ho scelto di ambientare il film in un contesto di guerra perché è là che gli uomini hanno un confronto diretto con la morte. Volevo raccontare com’è l’arte della guerra oggi, con le nuove tecnologie utilizzate per avere un controllo assoluto del corpo e del paesaggio, controllo che passa spesso attraverso l’immagine. Come è possibile scomparire se ci sono questi dispositivi in circolazione? Che tipo di questioni solleva tutto ciò? Il modo in cui facciamo la guerra racconta anche chi siamo».
Festival: Cannes Film Festival 2015 – Semaine de la Critique, Festival International du Film Francophone de Namur 2015, Torino Film Festival 2015 – TorinoFilmLab
Bergamo – Auditorium, Piazza Libertà
mercoledì 27 aprile, ore 20,30
Mediterranea di Jonas Carpignano
Con Koudous Seihon (Ayiva), Alassane Sy (Abas)
Italia/Francia/Stati Uniti/Germania 2015, 107′, col., v.o sott.ita.
Due amici migrano attraverso il deserto e il mare, dal Burkina Faso fino al sud dell’Italia, in cerca di una vita migliore. Ma quando arrivano a Rosarno, le immagini patinate che avevano visto su Facebook non corrispondono alle dure sfide che li attendono nella loro nuova vita.
Colpisce la maturità di sguardo di Jonas Carpignano, giovane regista che, alla sua opera prima, riesce a fornire una prospettiva iperrealistica, ma anche poetica, di una questione che oggi più che mai necessita di una presa di posizione netta da parte dei singoli governi, ma anche dell’Europa nel suo complesso. (Taxidrivers.it)
«Ho fatto il percorso io stesso partendo dal Burkina Faso, passando per il Mali e cominciando a fare la traversata a piedi del deserto. A Timbuktu ho incontrato molte persone con cui ho continuato la strada, ma poi mi sono dovuto fermare al confine algerino perché le cose si sono fatte troppo pericolose. Per cui sono tornato in Italia e l’anno successivo sono andato in Libia, che è il posto in cui è più semplice raccogliere delle storie su questa esperienza, di cui mi sono servito per riempire le parti di tragitto che non avevo potuto fare in prima persona. Date le mie radici, ho sempre voluto fare un film sulle questioni razziali in Italia. Poi i «riots» di Rosarno mi hanno spinto ad andare lì, dove ho trovato un gruppo di persone disposte a confrontarsi, che non erano spaventate a parlare di ciò che stava succedendo».
Festival: Cannes Film Festival 2015 – Semaine de la Critique, Zurich Film Festival 2015, Stockholm International Film Festival 2015, Brussels Mediterranean Film Festival 2015, Bratislava International Film Festival 2015, Tbilisi International Film Festival 2015, Febiofest International Film Festival 2016
ore 22,30
Une Jeunesse Allemande (Una nuova gioventù tedesca) di Jean-Gabriel Périot
Con Ulrike Meinhof, Andreas Baader, Horst Mahler, Holger Meins, Gudrun Ensslin
Francia/Svizzera/Germania 2015, 93′, col./bn, v.o. sott.ita.
Erano studenti di cinema, opinionisti, tedeschi nati nella Seconda Guerra e intellettuali di sinistra: ribelli in un paese diviso tra Ovest ed Est in cui era difficile dopo il nazismo dare fiducia ai padri. Sono arrivati alla lotta armata.
Il regista francese Jean-Gabriel Périot, che da anni rilegge la violenza attraverso materiali d’archivio, ricostruisce nel suo lungometraggio d’esordio Une jeunesse allemande l’origine e la storia del gruppo terrorista tedesco Rote Armee Fraktion tra i ‘60 e i ‘70 solo attraverso immagini d’epoca. Mescolando strati mediatici di diversa diffusione, il regista monta la Storia senza commento: le evidenze, anche nel ragionamento sull’immaginario e sull’ideologia, nascono dai contrasti del montaggio, non solo nelle immagini, ma nei toni del discorso. Si va dalla fantasia politicizzata dei film scolastici alla secca cronaca di un notiziario che racconta un attentato, in una visione dal ritmo serrato dove la radicalizzazione della banda Baader-Meinhof che scatenò ‘l’autunno tedesco’ prende corpo. Périot lavora con immagini di repertorio, incorniciando il film tra una domanda di Jean-Luc Godard nei suoi anni più militanti e un intervento di Fassbinder. Le storie di Ulrike Meinhof, Andreas Baader e dei loro compagni Meins, Hensslin, Mahler finiscono tragicamente, ma le linee del contrasto tra generazione e potere esplodono nel presente.
Festival: Berlinale 2015, San Sebastián International Film Festival 2015, Bratislava International Film Festival 2015, Milano Film Festival 2015.
Evento speciale “La notte delle matite – 40 dopo”
Pablo Dìaz in Italia
Roma, Casa delle letterature – martedì 26 aprile
ore 16,30 – Presentazione del libro La notte dei lapis di María Seoane e Héctor Ruiz Núñez (ed. Portatori d’acqua), con Pablo Dìaz
Brescia, Cinema Nuovo Eden – mercoledì 27 aprile
ore 21 – Proiezione del film La notte delle matite spezzate di Hector Olivera
Argentina 1988, 90′, col., v. doppiata.
con Pablo Dìaz (modera Prof. Roberto Cammarata)
Bergamo, giovedì 28 aprile
ore 19,30 Fiera dei Librai – Spazio incontri, Sentierone, Bergamo
Presentazione del libro La notte dei lapis di María Seoane e Héctor Ruiz Núñez (ed. Portatori d’acqua)
con Pablo Dìaz (modera Prof.ssa Benedetta Calandra)
ore 21 – Auditorium Piazza Libertà
Proiezione del film La notte delle matite spezzate di Hector Olivera
con Pablo Dìaz (modera Prof.ssa Benedetta Calandra)
Al cuore dei conflitti è una rassegna promossa da Lab 80 film, Laboratorio 80 e FIC – Federazione Italiana Cineforum. L’evento speciale La notte delle matite è organizzato in collaborazione con la casa editrice Portatori d’acqua, il cinema Nuovo Eden di Brescia e la Fiera dei Librai di Bergamo, con il supporto di Mec Italia e Tendisa.
SITO WEB alcuoredeiconflitti.it