ORLANDO – IDENTITA’, RELAZIONI, POSSIBILITA’ – dal 13 al 17 maggio a Bergamo

Ricevo e volentieri pubblico

 

 

“Orlando – Identità, relazioni, possibilità”

Terza edizione per la rassegna dedicata a identità di genere, orientamenti affettivi e rappresentazioni del corpo

 

Oltre 30 proposte tra film in anteprima, spettacoli,

performance, incontri e laboratori

Da venerdì 13 a martedì 17 maggio 2016 | Bergamo

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Orlando è arrivata alla terza edizione. Continua a crescere la rassegna che Laboratorio 80 dedica alle identità di genere e che da venerdì 13 a martedì 17 maggio 2016, a Bergamo, propone un viaggio nelle rappresentazioni sul corpo.

Con film in anteprima, spettacoli teatrali e performance di compagnie che arrivano da tutta Italia, incontri e laboratori, Orlando indaga “identità, relazioni e possibilità”: riflette sul rapporto con l’alterità, sugli stereotipi di genere e sulla varietà delle identità e degli affetti. Ispirandosi, se serve ricordarlo, all’omonimo romanzo di Virginia Woolf.

 

Come per le scorse edizioni, Orlando si conclude il 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, e prevede cinque giornate ricchissime, fatte di oltre 30 proposte: più di 15 film; cinque spettacoli, di cui alcuni anche per bambini; tre incontri dedicati alle scuole superiori; una conferenza; un laboratorio artistico; un concerto; un incontro di formazione ed una performance speciale. Buona parte delle iniziative, organizzate grazie anche alla collaborazione con oltre 30 realtà tra associazioni, enti istituzionali e festival, si svolgono all’Auditorium di piazza Libertà. Sono però previsti appuntamenti anche nell’ex Chiostro del monastero del Carmine in Città Alta, nello Spazio Scopricoop, nello spazio NOAM-Nuova Officina Arte e Mestieri, nella Sala Lama della CGIL e, nel caso di un progetto particolare, in diversi punti all’aperto della città.

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Tra i film inediti, mai distribuiti nelle sale italiane, La Belle Saison di Catherine Corsini, con Cècile de France, storia di un amore delicato e contrastato tra le giovani Delphine e Carol nella Parigi degli anni ’70 (venerdì 13 maggio), e lo straordinario Elephant Song di Charles Binamè, con Xavier Dolan nel ruolo di attore protagonista: racconto del dialogo tra uno psichiatra e un giovane paziente, l’ultimo ad aver visto un dottore misteriosamente scomparso (sabato 14).

Gardenia.jpgE poi Gardenia di Thomas Wallner, impeccabile trasposizione cinematografica dell’omonimo spettacolo del coreografo Alain Platel: un capolavoro realizzato mescolando cinema, teatro, danza musica e arti visuali (lunedì 16), e Irrawaddy Mon Amour dei registi bergamaschi Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli, realizzato insieme a Nicola Grignani: film documentario che racconta il coraggio di due giovani uomini innamorati che vivono in un piccolo centro rurale della Birmania e decidono di sposarsi (martedì 17).

 

Tra le compagnie di danza sono da segnalare il giovane e pluripremiato gruppo CollettivO CineticO di Francesca Pennini, che propone la performance interattiva  No, non distruggeremo l’Auditorium di Bergamo (domenica 15) e lo spettacolo 10 Miniballetti (lunedì 16).

Gribaudi-ACorpoLibero.JPGPresente anche un progetto speciale pensato per la nostra città: Silvia Gribaudi mette in scena A corpo libero, performance ironica e coinvolgente che per la prima volta viene proposta in un percorso di dieci repliche nel corso della stessa giornata, facendo tappa in diversi spazi pubblici e luoghi di vita quotidiana (sabato 14).

 

«Orlando è uno spazio di riflessione condiviso all’interno della città – spiega Mauro Danesi di Lab 80, curatore della rassegna -, perché ogni edizione nasce dalle relazioni che per tutto l’anno si mantengono vive e fertili tra associazioni e enti promotori. Il bisogno di lavorare e condividere su temi come gli stereotipi di genere e la libertà degli affetti non appartiene solo ad una piccola comunità, prova ne è il fatto che di anno in anno le collaborazioni continuano a crescere. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare le differenze e dare un piccolo contributo, attraverso una valida proposta culturale, per la costruzione di una società più libera per tutti e tutte».

 

Il programma completo della rassegna si trova sul sito www.orlando.lab80.it.

 

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Orlando è realizzata con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Bergamo, con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo, Tavolo permanente contro l’omofobia del Comune di Bergamo e con il contributo di Fondazione ASM, COOP Lombardia, CGIL Bergamo, Alilò futuro anteriore srls, Avvocatura per i diritti LGBTI-Rete Lenford, Bergamo contro l’omofobia, ArcilesbicaxxBergamo, Arcigay Bergamo Cives.

La rassegna è in collaborazione con Centro Isadora Duncan, L’ORA-Osservatorio sui Segni del Tempo, Educare alle differenze, Edizioni Dalla Costa, Proud to be, TTB Teatro tascabile di Bergamo, Coop Comitato soci di Zona Bergamo, Libreria Palomar, Amnesty International Bergamo, Associazione Offroad, ACQUA & FARINA FORNO & CUCINA, Bergamo Vegan, Bistrot Afrodita, Famiglie Arcobaleno, Lagostore Bergamo, Lago The Other Store, NOAM – Nuova Officina Arti e Mestieri, Milano Film Network, Negozio Leggero, Spazio Terzo Mondo, Toolbox. Festival partner: Bergamo Film Meeting, Festival Danza Estate, Domina Domna, Gender Bender, Sicilia Queer Filmfest, Festival MIX Milano.

OGGI AL CINEMA: tutte le novità in sala del 21/04/2016

A cura di Marina Pavido

Grandi novità, anche questa settimana, in programmazione nelle sale italiane! Dall’attesissimo Le confessioni all’horror The other side of the door, dal film per tutta la famiglia Grotto allo spagnolo Truman. Come ogni settimana, ecco per voi una breve guida per aiutarvi a scegliere ciò che maggiormente incontra i vostri gusti!

 

ABBRACCIALO PER ME

190352457-99b817c9-78c6-44c2-bbdb-c07467699107REGIA: Vittorio Sindoni; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Stefania Rocca, Vincenzo Amato, Moisè Curia

Francesco è un ragazzo allegro e vivace con il grande sogno di diventare batterista. Caterina, sua madre, è amorevole ed apprensiva. Non riesce ad accettare che suo figlio sia affetto da disagio psichico. A causa della situazione, i due dovranno affrontare non pochi problemi.

 

CODICE 999

codice9991REGIA: John Hillcoat; genere: drammatico, azione, thriller; anno: 2016; paese: USA; cast: Kate Winslet, Chiwetel Ejiofor, Casey Affleck

Un gruppo di poliziotti corrotti, ricattato dalla mafia russa per portare a termine una rapina impossibile, decide di attivare il codice 999, azionato di solito in seguito all’uccisione di un poliziotto in servizio. Pian piano, però, gli agenti scopriranno che la recluta che avevano deciso di sacrificare sta in realtà tentando di sabotare i loro progetti.

 

GROTTO

Grotto-film-2928REGIA: Micol Pallucca; genere: avventura, family; anno: 2016; paese: Italia; cast: Christian Roberto, Gabriele Fiore, Iris Caporuscio

In seguito ad una bravata, un gruppo di bambini precipita all’interno di una voragine situata nel pavimento di una vecchia chiesa abbandonata. Impossibilitati ad uscire, i ragazzi verranno aiutati da Grotto, simpatico abitante del sottosuolo.

 

I RICORDI DEL FIUME

Gianluca-e-Massimiliano-De-Serio-I-ricordi-del-fiume-still-da-film-REGIA: Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio; genere: documentario; anno: 2015; paese: Italia

Il documentario racconta gli ultimi mesi trascorsi da alcune famiglie in una baraccopoli situata sugli argini del fiume Stura, a Torino, prima che la baraccopoli stessa venisse smantellata. Presentato fuori concorso alla 72° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

 

LE CONFESSIONI

21114_origREGIA: Roberto Andò; genere: drammatico, thriller, anno: 2016; paese: Italia, Francia; cast: Toni Servillo, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino

In un albergo di lusso in Germania sta per avere luogo il G8 dei ministri dell’economia. Improvvisamente, però, un evento tragico non permette alla riunione di andare avanti. I partecipanti cercheranno di capire se il monaco Salus, anch’egli presente all’interno dell’albergo, sia venuto a conoscenza – attraverso le sue confessioni – di qualcosa che possa portare alla soluzione del delitto.

 

SP1RAL

800x447xb.jpg.pagespeed.ic.dNitSqxfsBREGIA: Orazio Guarino; genere: drammatico; anno: 2016; paese: Italia; cast: Marco Cocci, Valeria Nardilli, Michela Bevilacqua

Matteo è un regista di successo, nonché una personalità borderline, che vive e lavora a New York. Un giorno una telefonata lo avverte della morte di suo padre, così il ragazzo dovrà tornare in Italia e fare i conti con il suo oscuro passato.

 

THE OTHER SIDE OF THE DOOR

QLDAYREGIA: Johannes Roberts; genere: horror; anno: 2016; paese: India, Gran Bretagna; cast: Sarah Wayne Callies, Jeremy Sisto, Sofia Rosinski

In seguito alla morte del figlio, una donna si reca presso un antico tempio, per poter riportare il bambino per pochi minuti nel mondo dei vivi, al fine di dargli un ultimo saluto. Una volta aperta la porta del tempio, però, gli equilibri tra il mondo dei morti e quello dei vivi verranno del tutto sconvolti.

 

TRUMAN – UN VERO AMICO É PER SEMPRE

584678REGIA: Cesc Gay; genere: commedia, drammatico; anno: 2015; paese: Spagna, Argentina; cast: Ricardo Darin, Javier Camara, Dolores Fonzi

Due amici si incontrano a Madrid dopo anni. Uno dei due è gravemente malato ed ha deciso di sospendere le cure che potrebbero regalargli qualche mese in più di vita. Egli dovrà inoltre trovare un nuovo padrone per il suo cane Truman.

 

ZONA D’OMBRA

zona-d-ombra-il-trailer-ufficiale-italiano-del-nuovo-film-con-will-smith-244327REGIA: Peter Landesman; genere: drammatico; anno: 2015; paese: USA; cast: Will Smith, Alec Baldwin; Luke Wilson

La vera storia del medico Bennet Omalu, il quale scoprì la causa delle frequenti malattie degenerative che colpivano gli atleti di football: i numerosi colpi alla testa ricevuti durante gli incontri. Con questa sua scoperta, Omalu fece tremare una delle organizzazioni più potenti al mondo.

 

RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA

rino-fotoREGIA: Andrea Zambelli; genere: documentario; anno: 2016; paese: Italia

Il sentito e toccante lavoro di Zambelli ci racconta la straordinaria figura di Rino, ex partigiano del bergamasco con un intenso passato alle spalle ed una grande passione per il cinema, che l’uomo ha da sempre condiviso con lo stesso Zambelli, da lui considerato come un nipote.

 

La nostra rubrica vi dà appuntamento alla prossima settimana. Nel frattempo, scegliete ciò che più vi piace ed andate numerosi al cinema!

LA RECENSIONE DI MARINA: RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA di Andrea Zambelli

Batteria.Rino_-1024x684TITOLO: RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA; REGIA: Andrea Zambelli; genere: documentario; anno: 2016; paese: Italia; durata: 55′

Nelle sale italiane dal 23 aprile, Rino – La mia ascia di guerra è l’ultimo lavoro del giovane regista bergamasco Andrea Zambelli.

Il documentario, attraverso interviste e filmati di repertorio, ci racconta l’interessante figura di Rino, ex combattente della Resistenza bergamasca: la sua partecipazione alle lotte partigiane, la sua passione per i filmati amatoriali ed il suo rapporto con Andrea – autore del documentario stesso – con il quale, nel corso degli anni, è nato un forte legame, come se i due fossero stati davvero nonno e nipote.

rino-fotoUn uomo coraggioso. Un grande affetto. La memoria. Il cinema e tutto il suo potenziale espressivo e comunicativo. Questo ultimo lavoro di Andrea Zambelli tratta tutto ciò. E lo fa in modo pulito, fortemente sentito, mai didascalico ed appassionante, lasciando intendere allo spettatore che la storia ed il personaggio qui raccontati hanno avuto una grande importanza prima di tutto nella sua vita, oltre che per il nostro paese.

Rino è un uomo ormai anziano, che lentamente ha perso la memoria. I suoi racconti circa le lotte partigiane a cui ha preso parte, però, sono stati filmati, nel corso degli anni, dal giovane Andrea, il quale ha iniziato questo progetto più di vent’anni fa – in accordo con lo stesso Rino, che, a sua volta, gli ha regalato la telecamera per le riprese – e che, finalmente, oggi trova una sua conclusione regalandoci una storia intensa ed attuale più che mai, testimonianza di una voglia di lottare che oggi sembra del tutto scomparsa.

Z-Archivio2Ed ecco che a questo punto entra in gioco il tema della memoria: la memoria di Rino, oggi andata perduta, assume qui un significato metaforico, diventando, così, la memoria di un popolo intero, che oggi sembra aver dimenticato quanto è accaduto negli scorsi decenni. Un altro importante testimone è, a questo punto, proprio il cinema: grazie alla ricca collezione di vhs e di interviste, è possibile oggi conoscere da vicino la storia di questo uomo che tanto ha fatto per il proprio paese. L’occhio della macchina da presa, la forte componente metacinematografica e l’enorme potenziale della settima arte diventano, dunque, attori principali in questo lavoro di Zambelli. Segno che l’enorme potenza del mezzo comunicativo – oggi purtroppo spesso sottovalutata – resta sempre viva più che mai. Emblematica, a questo proposito, la scena in cui il regista osserva l’enorme quantità di vhs appartenenti a Rino: preziosi frammenti di storia rimasti impressi su pellicola.

Rino – La mia ascia di guerra è tutto questo: un prodotto fortemente sentito, a tratti commovente, che merita di essere visto per conoscere da vicino uno degli eroi della nostra Resistenza e per non dimenticare una porzione di storia che tanta importanza ha avuto per il nostro paese.

VOTO: 7/10

Marina Pavido

RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA di Andrea Zambelli in sala in occasione del 25 aprile

Ricevo e volentieri pubblico

 

ESCE IN SALA

in occasione del 25 aprile

RINO – LA MIA ASCIA DI GUERRA

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Un film di Andrea Zambelli (Italia 2015, 56’)

Un ex partigiano e la sua memoria filmata. Un giovane videomaker che l’ha amato e fa i conti con la sua scomparsa, con l’età adulta e con le storie di ribellione che è ancora possibile raccontare attraverso i film. In sala dal 23 aprile.

 

TRAILER

https://vimeo.com/145619478

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Esce nelle sale Rino – La mia ascia di guerra, l’ultimo film di Andrea Zambelli. Un documentario intimo e forte: protagonisti Rino, un ex partigiano, e Andrea, il regista. Nel film trovano spazio la lotta partigiana raccontata dalla voce dell’ex combattente della Resistenza bergamasca; il suo rapporto con Andrea, che per anni l’ha vissuto come un nonno e ha poi cominciato a raccogliere le sue testimonianze; la maturità di Andrea e il suo desiderio di raccontare le ribellioni con i film, proprio a partire dall’esperienza di Rino; il desiderio, come regista, di cercare l’uomo oltre l’“eroe”, anche e soprattutto nei filmati privati che Rino ha accumulato negli anni.

 

È così che la storia di Rino, ribelle della lotta partigiana ma anche amante della natura e dei cavalli, compagno affiatato di Lina e accumulatore di filmini amatoriali, diventa un’ascia di guerra da disseppellire per Andrea, che si richiama al lavoro del collettivo di scrittori Wu Ming secondo cui, appunto, “le storie non sono che asce di guerra da disseppellire”.

Tra i racconti di Rino filmati negli anni da Andrea, le scene di confronto intimo tra i due e le immagini dei film “ribelli” girati da Andrea in diverse zone del mondo nel corso degli anni, si snoda un documentario che è allo stesso tempo ricerca, riflessione, testimonianza e racconto di un rapporto affettivo profondo.

 

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“Rino è stato per me il nonno che non ho mai avuto – ha detto il regista Andrea Zambelli -. Insieme abbiamo iniziato questo film vent’anni fa. Mi ha dato in mano la sua telecamera video8 e con quella ho cominciato a filmarlo quando mi raccontava gli episodi che aveva vissuto come partigiano. Quando lui ha perso la memoria mi sono deciso a terminare il film, cercando in casa sua le VHS e i super8 girati da lui. Mi sono trovato a fare un film sulla memoria con una persona che la memoria non ce l’aveva più. Ma poi la perdita di memoria fisica di Rino è diventata la metafora della perdita di memoria sulla Resistenza dell’intera società. Allora mi sono chiesto: come trasmetterla alle nuove generazioni, che non possono più incontrare i sopravvissuti?”.

 

Il film apre la rassegna Al cuore dei conflitti di Lab 80, fatta di film inediti che raccontano conflitti geo-politici, razziali, urbani, di classe e di genere di diverse zone del mondo. In anteprima sarà dunque sabato 23 aprile, alla presenza del regista, all’Auditorium di Bergamo.

Al cuore dei conflitti proseguirà poi fino a giovedì 28 aprile con film mai usciti nelle sale italiane: Mediterranea di Jonas Carpignano su una storia di migrazione tra Burkina Faso, Libia e Italia; Ni le ciel ni la terre di Clément Cogitore  sulla guerra contemporanea in Afghanistan; Une jeunesse Allemande di Jean-Gabriel Périot sulla lotta armata nella Germania degli anni ’70 e La notte delle matite spezzate di Hector Olivera sulla dittatura in Argentina. Quest’ultimo film, unico non inedito (uscì nel 1988) è ispirato alla storia di Pablo Dìaz, unico testimone sopravvissuto ad una strage di studenti a La Plata nel 1976: Pablo Dìaz sarà in sala a presentare il film ed un libro, a sua volta dedicato alla vicenda. Per Al cuore dei conflitti, Dìaz farà tappa anche a Brescia e a Roma.

 

Rino – la mia ascia di guerra è una coproduzione Lab 80 film, Metavisioni e Rossofuoco. Viene distribuito da Lab 80 film e DistribuzioniDalBasso.

 

DOCUMENTARI D’AUTORE A RAVENNA – i prossimi appuntamenti

Ricevo e volentieri pubblico

RAVENNASCREEN SEGNALA
In compartecipazione con il Comune di Ravenna

PER NON MORIRE DI TELEVISIONE

Appuntamenti con il documentario d’autore

27-28-29 marzo 10-11 aprile 2015

Palazzo del Cinema e dei Congressi – Largo Firenze 1, Ravenna

VENERDI’27 MARZO

ORE 18.30
DAYS OF HOPE
di Ditte Haarløv Johnsen | Danimarca | 2013 | 74’

Ogni anno migliaia di africani cercano di raggiungere l’Europa, lasciandosi tutto alle spalle. Harouna ha salutato la sua ragazza e un figlio, ma è bloccato nella città di Nouadhibou in Mauritania. Thelma era stata abbandonata bambina in Ghana, ora 12 anni dopo raggiunge la madre in Danimarca, per scoprire una vita diversa da quella che immaginava. Austin ha superato il Mediterraneo e passando per il Centro d’accoglienza di Siracusa è arrivato Copenaghen, dove vive di espedienti. Sono solo alcune delle storie che si celano dietro le statistiche sull’immigrazione e i titoli sulle tragedie nei mari d’Europa.

ORE 21.00
POINT AND SHOOT
di Marshall Curry | Stati Uniti | 2014 | 82’

Matt VanDyke è un timido 27enne affetto da disturbo ossessivo-compulsivo, che nel 2006 lascia Baltimora per intraprendere un “corso intensivo in virilità”: compra una moto e una videocamera e inizia un viaggio attraverso Nord Africa e Medio Oriente. Finisce per stringere una inedita amicizia con un hippie libico, che raggiunge e affianca allo scoppio della rivoluzione. Con un’arma da fuoco in una mano e la videocamera nell’altra, Matt combatte e filma il conflitto da un punto di vista impossibile, finché non verrà catturato dalle forze di Gheddafi, scomparendo per 6 mesi in una prigione. Nemmeno quello basterà però a fermarlo.

ORE 22.30
STRIPLIFE – A DAY IN GAZA
di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli | Italia | 2013 | 64’

Striscia di Gaza. Un evento inspiegabile è avvenuto durante la notte: decine di mante si sono arenate sulla spiaggia. Carretti di pescatori accorrono per accaparrarsele. Intanto la città si sveglia. Antar sprona il fratello ad alzarsi: è il grande giorno, nel pomeriggio inciderà il suo primo disco. Noor si trucca, dovrà apparire davanti alle telecamere. Jabber è già nel campo. Realizzato da cinque giovani filmmaker italiani, con la collaborazione di colleghi palestinesi, e presentato in numerosi festival internazionali. Un documentario indipendente, antispettacolare, significativo e necessario.

SABATO 28 MARZO

ORE 18.30
IL LABIRINTO GRECO – FUGGIRE L’AUSTERITÀ
di Deborah Bandini, Giorgio Stamboulis, Doris Zaccaria
Voce narrante: Lorella Zanardo | Italia | 2015 | 60’
Il film sarà presentato in sala dai registi

Il 25 gennaio 2015 si svolgono le elezioni politiche in Grecia. Il Paese è scosso da una grave crisi economica e sociale che ha condotto a una situazione politica inedita, nella quale i partiti tradizionali hanno ormai perso la fiducia della gran parte della popolazione. In questo contesto, Syriza risulta il partito più votato: è la prima volta che la sinistra radicale ha l’opportunità di governare il Paese. Un momento storico che è contraddistinto da un incredibile interesse mediatico in tutto il mondo. Come si è arrivati a questo momento che soltanto pochi anni fa nessuno avrebbe potuto immaginare?

ORE 21.00
THE INTERNET’S OWN BOY: THE STORY OF AARON SWARTZ
di Brian Knappenberger | Stati Uniti | 2014 | 105’

Dallo sviluppo del protocollo RSS a quello della piattaforma Reddit, c’è lo zampino del ragazzo prodigio dell’informatica Aaron Swartz. Il suo innovativo impegno di attivista per la giustizia sociale e nell’organizzazione politica, unito a un aggressivo approccio all’accesso all’informazione, lo hanno però imbrigliato in un incubo legale durato 2 anni, conclusosi con il suicidio a soli 26 anni. Il caso di Aaron ha scosso le coscienze ben oltre le comunità online nelle quali era una vera celebrità, la sua vicenda è un monito a non sottovalutare il rapporto tra tecnologia e diritti civili.

DOMENICA 29 MARZO

ORE 18.30
DOCUMENTED
di Jose Antonio Vargas | Stati Uniti | 2014 | 90’

Nel 2011 il giornalista premio Pulitzer Jose Antonio Vargas sì è autodenunciato come immigrato illegale, con un clamoroso articolo sul New York Times Magazine. Arrivato bambino dalle Filippine, Vargas ha scelto di rischiare in prima persona e attraversa gli Stati Uniti raccontando la sua storia in solidarietà con gli oltre 11 milioni di clandestini che vivono nel paese. Il suo impegno per una riforma delle leggi sull’immigrazione lo mette in contatto con molti di loro, in particolare quelli come lui cresciuti negli USA, ma l’esperienza susciterà anche il desiderio di rincontrare la madre, dopo oltre 20 anni.

ORE 21.00
LE MARATONE DI PETER
di Giovanni Visentin | Italia | 2014 | 95’
Il film sarà presentato in sala dal regista

Le Maratone di Peter è un appassionante viaggio nell’imponente creazione artistica di Peter Stein, uno dei più grandi registi teatrali di sempre. Attraverso le riprese video dei suoi allestimenti, Stein si racconta e si commenta illustrando i momenti più significativi della sua unica, irripetibile e prestigiosa carriera.

VENERDI’ 10 APRILE

ORE 18.30
CHICAGOGIRL – THE SOCIAL NETWORK TAKES ON A DICTATOR
di Joe Piscatella | Stati Uniti/Siria | 2013 | 74’

Dalla sua stanzetta alla periferia di Chicago una teenager americana figlia di esuli siriani coordina attraverso la rete la rivolta in Siria: tramite Facebook, Twitter e Skype aiuta i compagni sul campo a fronteggiare cecchini e bombardamenti, per denunciare al mondo le atrocità e violazioni dei diritti umani commesse in nome di Bashar al-Assad. Diffondere notizie e immagini delle violenze sembra però non basti a scatenare la reazione internazionale e così, mentre il conflitto infuria, i membri del suo network dovranno decidere quale sia il modo più efficace per combattere un dittatore: i social media o gli AK-47.

ORE 21.00
QUI
di Daniele Gaglianone | Italia | 2014 | 120’

Chi sono i valsusini che da venticinque anni si oppongono al progetto Tav Torino-Lione? Il film s’interroga sulla loro identità e sul pensiero che guida la loro tenace ribellione. Attraverso dieci ritratti fatti di parole e silenzi, si racconta la stessa amara scoperta: il tradimento della politica nazionale, accusata di aver abbandonato i cittadini al loro destino, lasciandoli soli a vedersela con la polizia antisommossa.

SABATO 11 APRILE

ORE 18.30
THE SPECIAL NEED
di Carlo Zoratti | Germania, Italia, Austria | 2013 | 83′

Documentario on the road, ma prima ancora potente indagine sentimentale, The Special Need racconta la normalità della diversità senza mai salire in cattedra e senza mai perdere di vista la leggerezza della narrazione. Una leggerezza densa, a tratti poetica, dentro cui ognuno può riconoscere gli entusiasmi, i dubbi e le fragilità della vita quotidiana.Enea ha trent’anni, un lavoro e un problema. Anzi: più che un problema, una necessità. Una necessità speciale: fare (finalmente) l’amore. Enea ha anche due amici, Carlo e Alex, fermamente decisi ad aiutarlo. A prenderlo sottobraccio con allegra dolcezza. Se non è facile realizzare i propri sogni, non è certamente facile realizzare quelli degli altri. E il sogno di Enea, impigliato nella rete dell’autismo, richiede una manutenzione delicatissima. Basteranno un piccolo viaggio e una grande complicità tutta maschile per creare le giuste condizioni?

ORE 21.00
Omaggio ad Albert Maysles
THE ROLLING STONES – GIMME SHELTER
di Albert e David Maysles | Stati Uniti | 1970 | 90’
IL CAPOLAVORO DEL ROCKUMENTARY

Il film è splendido e tragico, fiammeggiante più di tutti i tramonti di Woodstock; è il rock più gli Stones, cioè forse non la coscienza del rock, ma certo l’inconscia o incosciente precisissima essenza dell’ambiguità del rock, del suo ossimoro di ordine disordinato: pietre che rotolano. (Enrico Ghezzi)

Il film sarà presentato da Federico Siniscalco e Fabrizio Varesco

Il programma è consultabile nel sito: www.ravennascreen.it
Facebook nella pagina dell’evento Per non morire di televisione
Per informazioni : ravennacinema@gmail.com
Tel. 320 9022548
Biglietti : ingresso singola proiezione € 3
La Direzione si riserva di apportare modifiche al programma

NEWS IN SALA: STRIPLIFE. GAZA IN A DAY in sala dal 15 gennaio

Ricevo e volentieri pubblico

 

Esce nelle sale Striplife. Gaza in a Day

Film corale e pluripremiato che racconta la vita quotidiana nella Striscia di Gaza, attraverso immagini di straordinaria bellezza

 

Distribuzione di Lab 80 film

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La Striscia di Gaza raccontata nel quotidiano, in primo piano la vita di ogni giorno di uomini e donne “normali”. È Striplife. Gaza in a Day, film collettivo e racconto corale di una Palestina vista oltre la dimensione del conflitto: nelle attività quotidiane dei protagonisti si scopre l’ordinario di un contesto straordinario, per una volta non descritto attraverso il filtro della guerra.

Distribuito da Lab 80 film, il lungometraggio esce nelle sale il 15 gennaio, in contemporanea in diverse città italiane (Roma, Milano, Pisa, Mantova, Prato e altre), dopo aver fatto tappa e raccolto riconoscimenti in numerosi importanti festival internazionali, tra cui il Torino Film Festival, il festival di Mar del Plata in Argentina e il circuito Doc Alliance con Lipsia, Marsiglia, Monaco, Lisbona e Jihlava.

Realizzato da cinque registi italiani (Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli), il film fa vivere agli spettatori una giornata nella Striscia di Gaza, in compagnia di sette diversi protagonisti. Tra loro ci sono un giovane rapper, una giornalista della tv, un fotografo, un vecchio contadino, due allevatrici. E poi ci sono i pescatori della spiaggia di Gaza City, e un gruppo di ragazzi che fanno parkour. La telecamera li segue, presente ma non invadente, ritraendo con grande essenzialità e maestria immagini di straordinaria bellezza, il cui montaggio volutamente evita spettacolarizzazioni e tensioni estetiche eccessive.

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“Con questo lavoro abbiamo voluto guardare la Palestina in modo diverso da come ci viene mostrata di solitospiega Andrea Zambelli, uno degli autori del film -. L’idea della quotidianità favorisce un’identificazione tra lo spettatore e i protagonisti, ben diversa dalla distanza che creano le consuete immagini di guerra”. La visione di un film che diventa un’ora in compagnia della vivace umanità che vive a Gaza, tra desideri, impegni e difficoltà. Dal misterioso ritrovamento di decine di mante arenate sulla spiaggia all’alba, evento che crea scompiglio e frenesia tra i pescatori, alla cura con cui la telegiornalista Noor si prepara per andare al lavoro; dalla passione per il rap proibito di Antar, che nel pomeriggio deve registrare il suo primo disco, all’instancabile dedizione per la fotografia di Moemen e, ancora, dalla fatica di Jabber, contadino che lavora vicino al confine, alle surreali piroette in un vecchio cimitero dei ragazzi del Gaza Parkour Team.

“Insieme a noi hanno lavorato anche alcuni videomaker palestinesi, con cui abbiamo condiviso idee, competenze, storie e visioni – aggiunge Valeria Testagrossa -. Per questo ci sentiamo di dire che il nostro non è un film su Gaza ma un film con Gaza. E siamo molto felici che esca in sala: il cinema, grazie alla sua capacità di favorire l’immedesimazione, è lo strumento migliore per avvicinare il pubblico alla realtà vera della Striscia, andando oltre gli stereotipi e i racconti che generalmente vengono proposti dai media”.

Il film, prodotto dal basso grazie ad un lavoro di crowdfunding e al supporto di Teleimmagini e Vivo Film, viene distribuito nelle sale da Lab 80 (www.lab80.it). “Con Striplife continua il rilancio della nostra attività di distribuzione nell’ambito del cinema indipendente – spiega Alberto Valtellina, della casa di produzione e distribuzione bergamasca -, un’attività che possiamo sostenere grazie anche al contributo di Fondazione Cariplo. Striplife è un film di grande qualità, che può già vantare un percorso significativo all’interno di molti festival internazionali. Sin dall’inizio abbiamo seguito da vicino la produzione di questo film, su cui puntiamo molto volentieri e con grande fiducia per ampliare la nostra proposta di distributori”.

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Proiezioni già previste:

  • Roma, Cinema Filmstudio (da giovedì 15 gennaio)
  • Milano, Cinema Beltrade (da giovedì 15 gennaio)
  • Pisa, Cinema Arsenale (da giovedì 15 gennaio)
  • Mantova, Il Cinema del Carbone (da giovedì 15 gennaio)
  • Prato, Cinema Mabuse (da lunedì 26 gennaio)

Festival

Torino Film Festival 2013 (Concorso Italiana.Doc); Sala Doc 2014 (Panorama), Visions du Réel 2014 (Etat d’Esprit, Regard Neuf), Festival di Cinema Africano d’Asia e d’America Latina 2014 (Concorso Extr’A), DOK.FEST Munich 2014 (Dok.Horizonte), San Francisco Jewish Film Festival 2014 (Documentary), Festival International du Documentaire de Marseille – FIDM 2014 (Doc Alliance), Festa di Cinema del Reale 2014 (Panorama), Sardinia International Ethnographic Film Festival – SIEFF 2014, Napoli Film Festival 2014 (Concorso Schermo Napoli Doc), DMZ Korean International Documentary Film Festival 2014 (Global Vision), Terra di Tutti Film Festival 2014 (Focus Gaza), International Documentary Film Festival Jihlava 2014 (Doc Alliance), Festival Internacional de Cine de Valdivia 2014 (Competencia), DokFestival Leipzig 2014 (Doc Alliance), DOC Lisboa 2014 (Doc Alliance), CPH:DOX 2014, Festival Internacional del Cine de Mar del Plata 2014 (Italia Alterada 7½).

Premi

Torino Film Festival 2013 (Menzione Speciale “Gli Occhiali di Gandi”, Premio AVANTI!; Premio Speciale della Giuria Italiana.doc), Festival di Cinema Africano d’Asia e d’America Latina 2014 (Menzione Speciale Extr’A), Napoli Film Festival 2014 (Menzione Speciale Documentario), Terra di Tutti Film Festival 2014 (Menzione Speciale).

Trailer http://www.lab80.it/distribuzione/scheda/223

Striplife. Gaza in a Day (Italia 2013, 64’)

Regia: Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli

Musiche originali: Walter Buonanno

Montaggio: Luca Gasparini

Lingua: arabo e inglese con sottotitoli italiani

31° TORINO FILM FESTIVAL – I PREMI UFFICIALI e il programma di domenica 1 dicembre

Ricevo e volentieri pubblico

31° TORINO FILM FESTIVAL – I PREMI UFFICIALI

TORINO 31

La Giuria di Torino 31 – Concorso Internazionale Lungometraggi, composta da Guillermo Arriaga, Stephen Amidon, Aida Begić, Francesca Marciano e Jorge Perugorría assegna i premi:

Miglior Film (€ 15.000) a: Club Sándwich di Fernando Eimbcke (Messico, 2013)

Premio Speciale della giuria a: 2 automnes 3 hivers di Sébastien Betbeder (Francia, 2013)

Premio per la Miglior attrice a: Samantha Castillo per Pelo Malo di Mariana Rondón (Venezuela, 2013)

Premio per il Miglior attore a: Gabriel Arcand per Le démantèlement di Sébastien Pilote (Canada, 2013)

Premio per la Miglior sceneggiatura a: Pelo Malo di Mariana Rondón (Venezuela, 2013)

Premio del pubblico a: La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto “Pif” (Italia, 2013)

 

TFFdoc
INTERNAZIONALE.DOC

La Giuria di Internazionale.doc, composta da Cíntia Gil, Jean-Charles Hue e Gabe Klinger, assegna i seguenti premi:

Miglior Film per Internazionale.doc (€ 5.000) a: A Spell to Ward Off the Darkness di Ben Rivers e Ben Russell (Francia/Estonia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per la sua abilità nel costruire un complesso collegamento tra il cinema delle origini e le attuali tendenze etnografiche e documentaristiche, al pari della sua molteplicità di forme (triangolari) che permettono al contempo di sorprenderci con franchezza e di immergerci nelle tensioni che costituiscono la condizione umana.

Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a: Stop the Pounding Heart di Roberto Minervini (USA/Belgio/Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per la sua poetica capacità di descrivere l’eterna lotta che sostengono gli individui e le comunità negli Stati Uniti d’America.

 

ITALIANA.DOC
La Giuria di Italiana.doc, composta da Jasmin Basič, Esmeralda Calabria e Salvatore Mereu, assegna i seguenti premi:

Miglior Film per Italiana.doc in collaborazione con Persol (€ 5.000) a: I fantasmi di San Berillo di Edoardo Morabito (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Dopo il dolore viene il singulto a darci sollievo. Nei bassifondi la vita non è mai una promessa, ma guai a toccarcela, se non ne abbiamo un’altra. Di questo pare ci informino, con illuminata dignità, i personaggi di San Berillo e con loro ci sembra di ascoltare quelli di tutti i “sottani” del mondo.

Premio Speciale della giuria per Italiana.doc va ex-aequo a:
Striplife di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Racconta, attraverso intelligenti scelte cinematografiche, la normalità di una giornata nella Striscia di Gaza. Un film che contrasta volontariamente con l’overdose di immagini di guerra veicolate e consumate attraverso i media.
e a:
Wolf di Claudio Giovannesi (Italia/Repubblica Ceca, 2013)
Con la seguente motivazione: Mancare la propria vita per provare a riabilitare quella del padre. Questo è il dramma di Wolf Murmelstein la cui esistenza muore due volte sotto il peso della memoria. Dalle immagini dei film di repertorio, dalle riprese di lunghe file di caseggiati abbandonati dove la vita è già passata in modo irreparabile, affiora un ritratto palpitante di
umana intensità in cui il mezzo cinematografico ci consegna conoscenza, dubbi ed emozione.

La Giuria assegna inoltre una Menzione Speciale a:
Il segreto di cyop&kaf (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per il forte potenziale narrativo che si sviluppa all’interno di un microcosmo popolato da bambini che (quasi inconsapevolmente) percorrono e ripercorrono modalità evidenti di un mondo adulto già in guerra. Attraverso la loro storia si compone e stratifica l’origine di un disagio che riguarda tutti.

ITALIANA.CORTI
La Giuria di Italiana.corti, composta da Caterina Carone, Andrea Lissoni e Tommaso Pincio, assegna i seguenti premi:
Premio Chicca Richelmy per il Miglior film (€ 2.500 offerti da Associazione Chicca Richelmy) a:
Recuiem di Valentina Carnelutti (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per la sensibile compiutezza e originalità di sguardo con cui l’autrice ha raccontato un momento traumatico e definitivo quanto naturale, intimo e familiare quale è la morte. L’opera non indulge in una rappresentazione esibita del dolore, preferendo invece assumere un taglio di positiva ambiguità, ritrae un momento di muta e attonita sospensione nel quale convivono emozioni e reazioni delle tre fasi dell’esistere: infanzia, maturità e vecchiaia.

Premio Speciale della giuria a: No More Lonely Nights di Fabio Scacchioli e Vincenzo Core (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per la capacità di tradurre in tessuto narrativo di straniante impatto la dimensione artificiale nel quale un certo immaginario cinematografico ha collocato il rapporto amoroso e la solitudine che spesso lo accompagna. Da sottolineare inoltre come l’uso del registro sonoro assume il carattere di una vera e propria partitura sensoriale, dando consistenza quasi fisica al vuoto che l’opera intende raccontare.

 

SPAZIO TORINO – CONCORSO REALIZZATO DA REGISTI NATI O RESIDENTI IN PIEMONTE
Premio Achille Valdata per il Miglior cortometraggio in collaborazione con La Stampa – Torino Sette (€ 2.500) a:
Carmine di Davide Luchino (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per l’ironia con cui è stato affrontato un tema attuale come il rapporto tra i giovani e le nuove tecnologie.

 

PREMIO FIPRESCI
La Giuria del Premio Fipresci, composta da Anne Brodie, Demetrios Matheou e Franco La Magna assegna il Premio per il Miglior film a:
Le démantèlement di Sébastien Pilote (Canada, 2013)
Con la seguente motivazione: Sommesso dramma familiare minimalista, di chiare origini letterarie e di forte impianto etico, narrato con un lungo pedinamento dell’anima che svela il sublime affetto paterno di un anziano allevatore.

 

PREMIO CIPPUTI
La Giuria, composta da Francesco Tullio Altan, Luca Sofri e Diego “Zoro” Bianchi assegna il Premio Cipputi 2013 – Miglior film sul mondo del lavoro a:
Portrait of a Lone Farmer di Jide Tom Akinleminu (Danimarca/Nigeria/Germania, 2013)

Con la seguente motivazione: Un film intimo e delicato che usa la camera come un utensile capace di raccontare un padre e un figlio, un contadino e un cineasta attraversati da due continenti, l’Europa e l’Africa. Il lavoro dell’uno e dell’altro si guardano, si incontrano e
cercano di capirsi e di raccontarsi.

 

Un ringraziamento a quanti hanno sostenuto il 31° Torino Film Festival:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Piemonte, Città di Torino e Provincia di Torino
Compagnia di Sanpaolo e Fondazione CRT
Main Sponsor: Intesa Sanpaolo e Maserati.
Sponsor: Persol e Borbonese.
Partner: B.B.Bell, Rear, Sparea, SubTi, Soft Solutions e Euphon.
Partner culturali: Rai, Fondazione Ente dello Spettacolo, Piazza dei Mestieri, Associazione
Chicca Richelmy, MyMovies.it, IED Torino, Fondazione Polo ITS e Contemporary Art Torino
Piemonte.
Media Partner: Sky, Rai Radio 3, Torino Sette, Fred Radio, Radio Cinema, Cinecittà News,
Movieplayer.it, Ildocumentario.it e Festival Scope.

PROGRAMMA DI DOMENICA 1° DICEMBRE
Massimo 1
0re 16.00
PELO MALO di Mariana Rondón (Venezuela, 2013, 35mm, 95’)
Ore 18.00
FRANCES HA di Noah Baumbach (USA, 2012, DCP, 86’)
Ore 20.00
CLUB SÁNDWICH di Fernando Eimbcke (Messico, 2013, DCP, 82’)
Ore 22.00
GRAND PIANO di Eugenio Mira (Spagna, 2013, DCP, 90’)
Massimo 2
Ore 16.30
RECUIEM di Valentina Carnelutti (Italia, 2013, DCP, 20’)
I FANTASMI DI SAN BERILLO di Edoardo Morabito (Italia, 2013, DCP, 74’)
Ore 19.00
ANA ARABIA di Amos Gitai (Israele/Francia, 2013, DCP, 84’)
Ingresso gratuito
Ore 21.30
THE LAST PICTURE SHOW di Peter Bodganovich (USA, 1971, DCP, 118’)
Massimo 3
Ore 15.30
LE DÉMANTÈLEMENT di Sébastien Pilote (Canada, 2013, HDCam, 111’)
Ore 17.45
A SPELL TO WARD OFF THE DARKNESS di Ben Rivers e Ben Russell (Francia/Estonia, 2013,
DCP, 95’)
Ore 20.15
CARMINE di Davide Luchino (Italia, 2013, DVD, 15’)
PORTRAIT OF A LONE FARMER di Jide Tom Akinleminu (Danimarca/Nigeria/Germania, 2013,
DCP, 75’)
Ore 22.15
2 AUTOMNES 3 HIVERS di Sébastien Betbeder (Francia, 2013, DCP, 93’)

TORINO FILM FESTIVAL – I PREMI COLLATERALI

Ricevo e volentieri pubblico

Torino, 30 novembre 2013
PREMI COLLATERALI
PREMIO SCUOLA HOLDEN – Storytelling & Performing Arts
La Giuria composta dagli allievi del Corso biennale di scrittura e story-telling assegna il premio
Miglior sceneggiatura di Torino 31 a:
Pelo Malo di Mariana Rondón (Venezuela, 2013)
Con la seguente motivazione: Una storia intima tra madre e bambino sullo sfondo di una società
disfatta e corrotta dal pregiudizio. Capelli ricci, maionese, la canzoncina del Limonero e una
fototessera: un piccolo racconto sull’identità e sulla libertà emotiva.

PREMIO ACHILLE VALDATA
La Giuria composta da 10 lettori de La Stampa – Torino Sette assegna il premio Miglior film di
Torino 31 a:
Pelo Malo di Mariana Rondón (Venezuela, 2013)
Con la seguente motivazione: Per aver mostrato con semplicità il desiderio e la difficoltà di
essere spontanei ogni giorno in un contesto di degrado sociale e familiare sulle note aspre e
lievi di un’accattivante colonna sonora.

PREMIO AVANTI!
La Giuria del Premio AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani) composta da
Pietro Bianchi, Chiara Boffelli e Andrea Zanoli ha visionato i film delle sezioni Italiana.doc e
Italiana.corti.
Propone, quindi, per la distribuzione nel circuito culturale curata da Lab 80 film, il seguente
film:
Striplife di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea
Zambelli (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per l’originalità del progetto e per aver saputo descrivere in una
forma innovativa un luogo particolarmente difficile come la Striscia di Gaza, reso invisibile
dall’eccesso di immagini stereotipate con il quale quotidianamente viene guardato e descritto.
È stata in particolar modo apprezzata la consapevolezza formale e la maturità dimostrata da
quest’opera, che riesce a farci comprendere come per descrivere il reale non basti guardarlo
così com’è, ma sia necessaria la mediazione cinematografica.

PREMIO UCCA – VENTI CITTA’
La giuria nazionale UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci) composta da Greta Barbolini,
Paola Scarnati, Mauro Brondi e Chiara Quartero, assegna il premio, che consiste nella
distribuzione del film vincitore del concorso Italiana.doc in almeno venti città presso circoli e
sale associate all’UCCA a:
El lugar de las fresas di Maite Vitoria Daneris (Italia/Spagna, 2013)
Con la seguente motivazione: Per la capacità di raccontare alla giusta distanza e con sincerità,
casualità e sapiente costruzione una piccola grande storia di amicizia italo-araba-spagnola. Lo
sguardo dell’autrice abbraccia generazioni e culture differenti unite dal valore comune del
lavoro della terra come luogo di incontro e scambio solidale.

La giuria conferisce inoltre una menzione speciale – con l’impegno di proporre la
programmazione delle opere all’interno della rete nazionale dei circoli UCCA – a:
Il segreto di cyop&kaf (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per l’approccio convinto, lucido ed appassionato ad una realtà
dalle molteplici sfumature, quella di una Napoli vera, intensa e contraddittoria al tempo stesso,
in cui la condizione sociale dei bambini e dei ragazzi sfugge a qualsiasi superficiale etichetta,
spingendo ad una riflessione attenta ed accurata.

PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI
Assegnato dal Centro Studi “Sereno Regis” (Torino), la cui Giuria è composta da Giordano Amato, Massimo Giovara, Vita Nolé, Carmen Riccato e Luciana Spina assegna il Premio Gli Occhiali di Gandhi al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo a:
L’image manquante di Rithy Panh (Francia/Cambogia, 2013)
Con la seguente motivazione: A cinquant’anni, la maturità e la distanza raggiunta permettono al
regista di ritornare alla straziante esperienza dell’infanzia vissuta sotto la dittatura
cambogiana, con il suo carico di immenso dolore, eppure mondata da qualunque volontà di
vendetta o di rivalsa. Un film che narra la violenza senza mai essere violento, un’opera ricca di
umana poesia, credibile e toccante, mai retorica. La consapevolezza che l’immagine perduta
non potrà mai essere ritrovata non distrugge la speranza di una vita senza sopraffazioni.

La Giuria assegna inoltre una menzione a:
El lugar de las fresas di Maite Vitoria Daneris (Italia/Spagna, 2013)
Con la seguente motivazione: Una favola gandhiana nella realtà torinese, legata ad un contesto
sociale multietnico, il mercato più grande d’Europa, Porta Palazzo. Un incontro tra persone
autentiche colte dalla regista nella loro umanità con sguardo delicato, rispettoso e partecipe.
Una tenace contadina e un giovane marocchino in cerca di lavoro e stabilità diventano simbolo
di una solidarietà e di un dialogo possibile a partire da umanità differenti.
e a:
Striplife di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea
Zambelli (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Un film collettivo con una forte coerenza stilistica e di intenti. Il
problema del conflitto israelo-palestinese è trattato in modo nonviolento e universale
attraverso un racconto corale in cui è la vita quotidiana il motore per azioni autentiche che
superano la distinzione amico-nemico. Un esempio chiaro di lotta nonviolenta attraverso la
quotidianità della resistenza. Le azioni dei protagonisti, pur delimitate da un confine
geografico ristretto e opprimente, si aprono a un contatto profondo con il mondo esterno.

PREMIO INTERFEDI
Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità, attribuito dalla Giuria Interfedi, composta
da Marco Nicolai (Chiesa Valdese), Daniele Segre (Comunità Ebraica) e Beppe Valperga
(Comitato Interfedi), a:
La plaga di Neus Ballús (Spagna, 2013)
Con la seguente motivazione: Con grande sensibilità, rispetto delle persone e della loro dignità
illustra la realtà della storia quotidiana, esprimendo sentimenti universali. In particolare,
apprezza lo sguardo e la sensibilità del regista, che è stato in grado di comporre un quadro di
vera spiritualità laica e una ricchezza di sentimenti non usuali.

Un ringraziamento a quanti hanno sostenuto il 31° Torino Film Festival:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Piemonte, Città di Torino e Provincia di Torino
Compagnia di Sanpaolo e Fondazione CRT
Main Sponsor: Intesa Sanpaolo e Maserati.
Sponsor: Persol e Borbonese.
Partner: B.B.Bell, Rear, Sparea, SubTi, Soft Solutions e Euphon.
Partner culturali: Rai, Fondazione Ente dello Spettacolo, Piazza dei Mestieri, Associazione
Chicca Richelmy, MyMovies.it, IED Torino, Fondazione Polo ITS e Contemporary Art Torino
Piemonte.
Media Partner: Sky, Rai Radio 3, Torino Sette, Fred Radio, Radio Cinema, Cinecittà News,
Movieplayer.it, Ildocumentario.it e Festival Scope.