67° FESTIVALDI BERLINO – ACHT STUNDEN SIND KEIN TAG di Rainer Werner Fassbinder

media-title-acht_-5TITOLO: ACHT STUNDEN SIND KEIN TAG; REGIA: Rainer Werner Fassbinder; genere: serie televisiva, commedia; anno: 1972; paese: Germania Ovest; cast: Hanna Schygulla, Gottfried John, Luise Ullrich; durata: 478′

Presentata in versione restaurata e rimasterizzata alla 67° Berlinale, Acht STunden sind kein Tag è una serie televisiva girata nel 1972 dal grande Rainer Werner Fassbinder.

Cinque episodi per altrettante storie all’interno di una famiglia della media borghesia di Colonia. La nonna, un’amabile e brillante signora (Luise Ullrich), compie sessant’anni. A festeggiarla ci sono tutti: le due figlie, il marito di una di loro ed i nipoti. Jochen (Gottfried John), uno dei ragazzi, dopo aver incontrato per caso, vicino ad un distributore di bibite, la bella Marion (Hanna Schygulla), invita la ragazza alla festa a casa sua. Ed ecco, finalmente, iniziare le presentazioni. Da questo momento in poi – senza eufemismo alcuno – iniziamo noi stessi a far parte della famiglia a tutti gli effetti ed a voler letteralmente bene ad ogni singolo personaggio. Perché fin dai primi fotogrammi, Acht Stunden sind kein Tag ha il pregio di trasmettere quell’allegria, quella gioia di fondo che sarà caratteristica fondante di tutta la serie. Sullo sfondo, inoltre, la lotta operaia, uno dei temi portanti della cinematografia del regista bavarese.

In questo mondo sereno ed un po’ naïf, di fatto, quello che manca – ripensando, appunto, a gran parte della produzione di Fassbinder – è proprio quel pessimismo di fondo, quella sorta di male di vivere che porterà il cineasta di lì a pochi anni a togliersi la vita. Ed è proprio il tono di Acht Stunden sind kein Tag ad aver sollevato a suo tempo – nel 1972 – non poche critiche, soprattutto per quanto riguarda la sottotrama trattante i movimenti operai, considerati, all’epoca, come rappresentati in modo quasi irreale ed un po’ troppo semplicistico. Al punto di spingere Fassbinder stesso a fermarsi al quinto episodio. Eppure, ripensando alle scene più emozionanti di tutta la serie, non possiamo non ricordarne una ambientata proprio all’interno della fabbrica dove lavora Jochen, nel momento in cui gli operai decidono di firmare un foglio in cui chiedono al loro capo di riconoscergli alcuni diritti fondamentali: nessuno stacco di montaggio, un’unica carrellata in plongé che sta a simboleggiare, appunto, il forte legame tra i lavoratori e, infine, i volti sorridenti di tutto il gruppo. Il messaggio che Fassbinder ha voluto comunicarci è arrivato, così, indubbiamente forte e chiaro. Come, d’altronde, è sempre stato in tutte le sue produzioni.

Certo, a pensare che inizialmente ci fosse stata l’idea di girare più di cinque episodi, un po’ di rabbia viene eccome. Se non altro per il fatto che non ci si stancherebbe mai di questa sorta di favola fuori dal mondo. Così come non ci si stancherebbe mai di ascoltare e riascoltare l’allegro motivetto presente nella sigla di apertura e di chiusura di ogni singolo episodio, quando, con la fabbrica sullo sfondo, vediamo un timido sole sorgere lentamente sulla città di Colonia, dove le storie di Jochen, di Marion, di Monika, di Manfred, di Gregor e della mitica Oma, la nonna, stanno per intrattenerci per un’altra ora e mezzo che, come ogni volta, sembrerà durare appena poche decine di minuti.

VOTO: 9/10

Marina Pavido

I PREMI FINALI DI ANIMAVì – FESTIVAL DI CINEMA D’ANIMAZIONE POETICO

Ricevo e volentieri pubblico

serata finale animavi'Pergola (PU) – 14/ 17 luglio 2016

Animavì
Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico

prima edizione

Vince un cortometraggio russo la prima edizione di Animavì, unico festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore, diretto dal regista Simone Massi

Altri premi a corti dal Canada, USA, Lituania, Cina e Italia

Si è tenuta a Pergola (Pesaro Urbino) dal 14 al 17 luglio 2016 presso il giardino di Casa Godio, la prima edizione diANIMAVÌ – Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico, con la direzione artistica di Simone Massi, considerato uno dei più importanti registi di animazione a livello internazionale, vincitore del David di Donatello perDell’ammazzare il maiale e di due Nastri d’Argento, per Animo resistente e L’attesa del maggio, da anni realizzatore della sigla della Mostra del Cinema di Venezia e del suo manifesto. Presentata da Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore e uno dei massimi esperti di fumetti e animazione in Italia, la serata ha visto la presenza del regista russo Aleksandr Petrov, vincitore nel 2000 del Premio Oscar per il Miglior Cortometraggio con Il vecchio e il mare, autore anche della sigla e della locandina del festival, che ha ricevuto il Premio Bronzo Dorato all’Arte Animata.

La prestigiosa giuria di Animavì, composta da Ascanio Celestini (in rappresentanza di cinema e teatro), dal poetaUmberto Piersanti (per la letteratura) e da Aleksandr Petrov ha assegnato, tra le opere provenienti da ogni parte del mondo il Premio Bronzo Dorato per il miglior film d’animazione poetica al corto russo It’s raining, di Anna Shepilova, presente alla serata.

Premi Speciali Concorso Internazionale sono stati assegnati a:
Nightingales in December, di Theodore Ushev (Canada);
Feral, di Daniel Sousa (USA);
Ursus, di Reinis Petersons (Lituania)

Premio del Pubblico a:
The song for rain, di Yawen Zheng (Cina)

Primo Premio Concorso Scuole a:
Sarajevo, di Giacomo Passanisi (Italia)

Menzione Speciale Scuola di Casa Godio a:
Le matrici dell’Io, di Francesco Ruggeri (Italia)

I miei film” – ha spiegato Petrov, commentando i propri cortometraggi proiettati durante la serata – “sono sull’amore, sulla compassione. E sul rapporto tra l’uomo e la natura, come “Il vecchio e il mare”. Storie dove si può trovare la gratitudine per la vita, nonostante la sua durezza”. “La stessa gratitudine, ha continuato Petrov, presente nelle storie di guerra, di resistenza, di lavoro nelle miniere o nei campi raccontato da alcuni anziani nelle serate di Animavì, festival che ha voluto dare spazio anche alle memorie e alle storie di vita vissuta. Mi hanno colpito in questo festival i racconti delle persone e del loro passato. In queste serate si è creata un’atmosfera molto bella, piena di calore e dedicare una manifestazione alla Poesia è un’idea magnifica, che mi auguro possa crescere ancora”.
it's rainingUna partecipazione intensa e calorosa, per un festival che è riuscito a dare spazio, oltre ai film d’animazione, alla poesia di Umberto Piersanti, al fascino della madrina, l’attrice e regista Valentina Carnelutti, all’incontro con il registaEmir Kusturica, alle storie di guerra partigiana di Ascanio Celestini e alle memorie di vita vissuta degli anziani raccolte da Filippo Biagianti. “Animavì” si è dimostrato fin da questa prima edizione un festival di livello internazionale, di grande valore artistico e sociale. E il seme gettato in questi giorni promette di crescere in futuro, e di arricchire il panorama dei festival di animazione con una manifestazione sempre più originale, appassionata e ricca di energie creative.

Animavì sottolinea a festival concluso il direttore artistico Simone Massiè venuto come lo avevo pensato, tutto è filato liscio, merito di un gruppo straordinario capitanato da Mattia Priori, Leone Fadelli e Silvia Carbone. Fondamentale è stata la conduzione di Luca Raffaelli che con la sua grande umanità e intelligenza è stato capace di adattarsi alle diverse situazioni che gli si presentavano sul palco e il risultato è che siamo riusciti a portare in un paesino come Pergola, nomi prestigiosi e pubblico da tutta Italia, rendendo tutti felici. Da oggi lavoriamo per la seconda edizione, che sarà anche migliore”.

Animavì è un evento realizzato grazie all’organizzazione di Mattia Priori, Leone Fadelli, Silvia Carbone e dall’associazione culturale Ars Animae, con il patrocinio di Regione Marche, Ministero della Cultura, Marche Film Commission, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano.

ANIMAVì -FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA D’ANIMAZIONE POETICO – prima edizione – 14/17 luglio 2016

Ricevo e volentieri pubblico

Pergola (PU) – 14/ 17 luglio 2016

Animavì
Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico

prima edizione

Diretto dal regista Simone Massi, il primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore.
Premio alla Carriera a Emir Kusturica, tra gli ospiti 
il Premio Oscar Aleksandr Petrov, Ascanio Celestini e Valentina Carnelutti, conduce le serate Luca Raffaelli.  

animavi locandinaSi tiene a Pergola (Pesaro – Urbino) nel giardino di Casa Godio, dal 14 al 17 luglio 2016 la prima edizione di ANIMAVÌ – Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico, con la direzione artistica del più importante regista italiano di cinema d’animazione, Simone Massi. Ospite d’eccezione il regista Aleksandr Petrov, vincitore nel 2000 del Premio Oscar per il Miglior Cortometraggio con Il vecchio e il mare, autore anche della sigla e della locandina del festival, mentre il Premio alla Carriera di questa prima edizione è assegnato al regista, musicista e sceneggiatore Emir Kusturica. A condurre le serate Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore e uno dei massimi esperti di fumetti e animazione in Italia. Il programma completo al link www.animavi.org. Apre il festival l’attrice e regista Valentina Carnelutti, ospite d’onore e madrina della manifestazione, che presenterà il suo cortometraggio ReCuiem (vincitore di numerosi premi in tutto il mondo); nelle giornate successive l’omaggio sarà invece dedicato ai membri della giuria Umberto Piersanti, Ascanio Celestini e Aleksandr Petrov, tutti presenti nel corso della rassegna. Sedici le opere provenienti da ogni parte del mondo che nel concorso internazionale si contenderanno il Premio Bronzo Dorato per il miglior film d’animazione poetica: Feraldi Daniel Sousa, Chemin Faisan di Georges Schwizgebel, Vasco di Sebastien Laudenbach, Kali the Little Vampire di Regina Pessoa, Nightingales in December di Theodore Ushev,Hipopotamy di Piotr Dumala, Ursus di Reinis Pētersons, The Other Shores di Vasily Chirkov,The Song for Rain di Yawen Zheng, I Was Two di Shiva Sadegh Assadi, A Tale of Longing di Xin Li, A Tangled Tale di Corrie Francis Parks, Spesso viene sera di Paola Luciani, The Song di Ines Sedan, Wiegelied di Naomi van Niekerk, It’s Raining di Anna Shepilova. A questi piccoli capolavori si aggiungono inoltre le otto animazioni inserite nel concorso dedicato alla scuola del libro di Urbino: D’istante di Rojna Bagheri, Certezze di Pietro Elisei, 1/0 di Laura Fuzzi,Corale di Giulia Olivieri, Le matrici dell’io di Francesco Ruggeri, Dasma di Laura Paja, Ho imparato a nuotare di Valentino Marigo, Sarajevo – Ricordi di un assedio di Giacomo Passanisi. A giudicare i lavori, una giuria prestigiosa composta da Ascanio Celestini (in rappresentanza di cinema e teatro), dal poeta Umberto Piersanti (per la letteratura) e dal caposcuola dell’animazione russa Aleksandr Petrov. Nutrita e variegata anche la schiera di ospiti musicali: la cantautrice Frida Neri, l’Ensemble Laus Veris (formazione specializzata nell’esecuzione di musica medievale), Giuliano Dottori e il gruppo folk-rock Gangchiuderanno con i loro concerti le quattro serate, scandite anche dalla proiezione delleMemorie vive del documentarista Filippo Biagianti.

Animavì primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore, vanta già il supporto di numerose figure di spicco della cultura e dell’arte: da Giannalberto Bendazzi, autorevole critico e Presidente onorario del festival, ai membri del Comitato Promotore (fra gli altri Valentina Carnelutti, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Nino De Vita, Goffredo Fofi, Daniele Gaglianone, Valeria Golino, Natassja Kinski, Neri Marcoré, Laura Morante, Marco Paolini, Umberto Piersanti, Alba Rohrwacher, Silvio Soldini, Paolo e Vittorio Taviani, Miklós Vámos, Daniele Vicari, Emily Jane White, Emir Kusturica).

Animavì vuole soprattutto rappresentare a livello internazionale il “cinema d’animazione artistico e di poesia”, quel genere di animazione indipendente e d’autore che si propone di raccontare per suggestione, prendendo le distanze in maniera netta dall’animazionemainstream.

arton25636Ho pochissime idee che tuttavia sono chiare, nette, incontrovertibilisottolinea il direttore artistico Simone Massi.Nel momento in cui mi si mette a capo di un progetto non mi si può dire come fare, non mi si può chiedere di essere diverso da quello che sono. E dunque Animavì, bello o brutto, non potrà che somigliarmi. Pergola è un piccolo paese che si attraversa in pochi minuti. Il tentativo è quello di portare qui un certo tipo di persone e farle fermare perché qualcosa ce l’abbiamo anche noi e sfugge a una prima occhiata e magari è più importante di quello che sembra”. Il nome del festival deriva dall’unione di due parole: anima è quella che vibra dinanzi a un’opera d’arte, ma al contempo è l’abbreviazione di animazione e mavì, termine caduto in disuso che identificava il colore azzurro chiaro dei pittori rinascimentali.

Animavì è un evento realizzato grazie all’organizzazione di Mattia Priori, Leone Fadelli, Silvia Carbone e dall’associazione culturale Ars Animae, con il patrocinio di Regione Marche, Ministero della Cultura, Marche Film Commission, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano.


Per maggiori informazioni:
www.animavi.org
info@animavi.org
www.facebook.com/animavifestival/?fref=ts
cell. +39 338 7998385

Biglietti
Acquistabili su http://www.liveticket.it (costo dell’abbonamento alle 4 serate: 25 euro + diritti di prevendita; costo del biglietto per una singola serata: 7 euro + diritti di prevendita)

ROMA 2015: ALICE NELLA CITTA’ – presentato il programma

Ricevo e volentieri pubblico

 Copia di Copia di logo Alice

ALICE NELLA CITTÀ

sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, dedicata alle giovani generazioni e alle famiglie

XIII edizione 

16-24 ottobre 2015

  • 13 film in concorso ad Alice nella città
  • 10 film presentati al Pigneto ad Alice/Panorama
  • 3 film fuori concorso e 4 eventi speciali 
  • Fabio Mollo dirige la sigla di Alice 2015
  • Premio Camera D’oro Taodue 2015 

le grand jour Albert-portrait

Il programma della XIII edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni e alle famiglie che si terrà dal 16 al 24 ottobre 2015, proporrà 13 opere nel Concorso Young Adult3 film Fuori Concorso e 4 eventi speciali, programmati all’interno degli spazi dell’Auditorium Parco della Musica. Ma in questa prossima edizione 2015 Alice nella città fa un nuovo passo in avanti, espande il suo programma con Alice/Panorama: scende nelle vie della città con il desiderio di rendere il cinema sempre più accessibile al pubblico. Oltre agli spazi dell’Auditorium Parco della Musica, verrà creato un vero e proprio “distretto del cinema” all’interno del quartiere Pigneto, che programmerà sia i 10 film di Alice/Panorama che le repliche di Alice e della Festa del Cinema presso il Nuovo Cinema Aquila. Ad accogliere le proiezioni di Alice /Panorama, programma espanso di Alice nella città, sarà il Cinema Avorio: una delle sale storiche della città, chiuso nel 2009, riaprirà temporaneamente grazie alla stretta collaborazione tra Alice nella città e la proprietà del cinema.

“Il cinema è certamente la più popolare delle arti, per la sua capacità di appassionare le masse e di parlare a sensibilità e a culture diverse” dichiara l’Assessore alla Cultura e allo Sport Giovanna Marinelli. “Alice nella città quest’anno conferma la qualità della sua offerta rivolgendosi a un pubblico ancora più vasto che include bambini, ragazzi e adulti, e radicandosi in uno dei quartieri più multiculturali di Roma: con l’aiuto della Festa del Cinema il Pigneto si caratterizza sempre di più come un distretto culturale innovativo, aperto al territorio e partecipato. Continua l’impegno di questo Assessorato per una città sempre più a misura di bambine e bambini, ampliando l’offerta in maniera trasversale su tutti i settori: dai musei al cinema, al teatro”

 

Anche la sigla di Alice nella città 2015 si rinnova. Sarà Fabio Mollo a dirigerla. Il regista aveva avuto il suo debutto proprio ad Alice nel 2013, quando aveva partecipato in concorso con il suo primo film, Il sud è nienteQuest’anno, inoltre, le opere prime presentate nel programma di Alice nella città si contenderanno il premio Camera d’Oro Taodue, che sarà assegnato da una giuria di cui farà parte anche l’attore Michele Riondino.

Concorso Alice nella città 

Saranno 13 i film del concorso Young Adult, votati da un giuria composta da 22 ragazzi e ragazze tra i 15 e i 18 anni, selezionati su tutto il territorio nazionale: dalla Gran Bretagna arriva Departure di Andrew Steggall;  dalla Turchia arriva Mustang di Deniz Gamze Ergüven, presentato con successo alla Quinzaine des réalisateurs all’ultimo Festival di Cannes e candidato dalla Francia come miglior film straniero agli Oscar; la Norvegia partecipa con Returning Home  diretto da Henrik Martin Dahlsbakken;  dagli Stati Uniti arrivano Scout di Laurie Weltz con India Ennenga, James Frecheville, Nikki Reed (the Twilight Saga) Tim Guinee, Shelley Hennig, Danny Glover, Grandma commedia scritta e diretta dal regista di  About a Boy Paul Weitz, con Lily Tomlin (NashvilleOmbre e nebbia, America oggi), Julia Garner, Marcia Gay Harden, e Jack of the Red Hearts di Janet  Grillo;  dalla Francia The Big Day di Pascal Plisson (reduce dal successo di Vado a scuola),  Microbe & Gasoline di Michel Gondry (Se mi lasci ti cancello, L’arte del sogno) con Ange Dargent, Théophile Baquet, Diane Besnier, Audrey Tautou e A Childhood di Philippe Claudel, presentato in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma; dalla Germania arriva Four Kings di Theresa von Eltz e dall’India The New Classmate di Ash-winy Iyer Tiwari. L’Italia è presente con il film Il bambino di vetro diretto da Federico Cruciani. 

Il 13° film di concorso, in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma, verrà annunciato nei prossimi giorni. 

Alice/Panorama 

the wolfpack 4Sono dieci i film che saranno presentati al cinema Avorio, al Pigneto, e che fanno parte del programma esteso di Alice nella città, denominato Panorama. Questi film, a differenza del concorso Young Adult di Alice, seppur raccontando il mondo delle giovani generazioni, affrontano i temi dell’adolescenza e della giovinezza con un linguaggio più adulto. Il 16 ottobre alle 20:00, a inaugurare la programmazione del cinema Avorio saranno The Wolfpack di Crystal Moselle, Gran premio della giuria all’ultimo Sundance Film Festival e Street Opera di Haider Rashid, con  Clementino, Gué Pequeno, Danno, Tormento ed Elio Germano, attore e rapper del gruppo Bestierare che a fine serata sarà arricchito da un evento che vedrà alcuni protagonisti del film, regalare al pubblico una performance live. Questi gli altri film che compongono Alice/Panorama: Raging Rose di Julia Kowalski prodotto da Valerie Donzelli, Monitor di Alessio Lauria con Michele Alhaique, Valeria Bilello, Riccardo De Filippis, Claudio Gioé, film nato per il web; Long Way North di Rémi Chayé; Sleeping Giant di Andrew Cividino, presentato con successo alla Semaine de la Critique a Cannes e al Festival di Toronto; Closet monster di Stephen Dunn; The Boy and the Beast del Maestro Mamoru Hosoda (Summer words, Wolf children), Alias Maria film colombiano di Josè luis Regules e The New Kid di Rudi Rosenberg.

In vista della prossima riapertura del Nuovo Cinema Aquila inoltre, in accordo con il Municipio V e con il Comune di Roma sarà realizzata presso il Nuovo cinema Aquila una programmazione che ospiterà parte del programma di Alice nella città e della Festa del cinema.

Film Fuori Concorso 

In anteprima mondiale, il 18 ottobre, arriva sul red carpet di Alice nella città Fuori Concorso, Belle e Sebastien – l’avventura continua diretto da Christian Duguay, secondo capitolo della saga con Belle, il cane dei Pirenei, già protagonista non solo dell’omonimo cartone animato ma anche del film Belle e Sebastien, campione d’incassi nel 2014.

Altro titolo presentato ad Alice, in collaborazione con la Festa del cinema di Roma, è Il piccolo principe, l’adattamento cinematografico del classico della letteratura per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry, è diretto da Mark Osborne (Kung Fu Panda) con le voci italiane di Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann, Giuseppe Battiston, Pif  e Alessandro Siani.

Ultimo titolo fuori concorso è la co-produzione italo francese Iqbal: bambini senza paura, cartone animato in tecnica mista 3D e scenografie disegnate, diretto da Michel Fuzellier e Babak Payami. Il film è il perno centrale di un più vasto progetto transmediale sulle tematiche del lavoro minorile e della descolarizzazione, realizzato in partnership con istituzioni nazionali e internazionali come Unicef, Almed e Fondazione Banca Etica.

Eventi Speciali

gameme therapy 2Nel primo week end, sarà proiettato in anteprima italiana come evento speciale, Pan – Viaggio sull’isola che non c’è, di Joe Wright con Hugh Jackman, Amanda Seyfried e Rooney Mara. Il film è una nuova trasposizione cinematografica della storia Peter Pan e sarà presentato all’Auditorium Parco della Musica la domenica 18.

ll 21 ottobre un’altra grande anteprima, fuori concorso, arriva ad Alice nella città: Game Therapy diretto da Ryan Travis. Game Therapy è l’action-fantasy movie che vede protagonisti Favij, Federico Clapis, Leonardo Decarli e Zoda, le 4 webstars italiane più famose del momento che approdano per la prima volta sul grande schermo. Sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica, sfileranno insieme con i 4 protagonisti del film anche 40 youtuber italiani.


Tra le proiezioni e gli eventi speciali il 20 ottobre, a pochi giorni dalle celebrazioni ufficiali della Giornata Mondiale dell’Alimentazione a Expo 2015, ci sarà la proiezione del cortometraggio di Costanza Quatriglio The Zero Hunger Challenge dedicato al tema delle Nazioni Unite per Expo Milano 2015: “Sfida Fame Zero • Uniti per un mondo sostenibile ed anche 
Emergency sarà presente al Pigneto dopo la collaborazione attivata lo scorso anno con dei matinée dedicati agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori e con una serata aperta al pubblico in cui proporrà agli spettatori un dibattito intorno ai temi dell’Associazione a partire dalle suggestioni di un film, seguito da un momento musicale.

Come film di chiusura infine, dopo la premiazione, verrà proiettata la versione restaurata digitale 2 k di “Alice nelle citta” di Wim Wenders un omaggio al famoso regista ma anche un regalo per  il festival che prende il nome dal famoso film del ‘74.

La sigla di questa XIII edizione di Alice nella città 

La sigla di quest’anno di Alice nella città è realizzata da Fabio Mollo, regista de “Il Sud è niente”, che  torna ad Alice dove aveva partecipato in concorso nel 2013 con una sigla dedicata all’edizione 2015.

“Youth is Timeless”, questa è l’idea dietro la sigla di Alice nella Città – dichiara il regista Fabio Mollo. Un piccolo viaggio attraverso i frammenti di filmati amatoriali che dagli anni ‘20 a oggi raccontano lo sguardo reale e magico dei giovani. Cambiano i decenni, le generazioni, gli abiti, le acconciature, la pellicola passa al vhs per poi diventare digitale, ma quello che rimane intatto è la gioia degli adolescenti. 

Premio Camera d’Oro Taodue Opera Prima ai film di Alice nella città

Torna quest’anno il Premio Camera d’Oro Taodue che sarà assegnato, alla miglior opera prima del programma di Alice nella città (concorso Young Adult e Alice/Panorama) da una giuria specializzata di cui farà parte l’attore Michele Riondino .

Alice nella città, curata da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, è sostenuta dalla Direzione Generale per il cinema del Mibact, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma, da Acea e BNL Gruppo BNP Paribas.

Street Opera -Clementino 02

INFORMAZIONI GENERALI

Biglietti, prevendite e prezzi

La programmazione di Alice nella Città è in vendita con biglietti da 5€ (proiezioni scuola) a 8€.

I biglietti per le proiezioni aperte al pubblico saranno disponibili secondo le modalità di orario e nei punti vendita e biglietterie della Festa.

Le scuole ed i gruppi numerosi possono prenotare e rivolgersi direttamente a: scuole@alicenellacitta.com .

Il Villaggio Casa Alice è in Viale P. de Coubertin.

Pacchetto Alice Family: sconto del 15% per l’acquisto superiore a 3 biglietti per gruppo familiare della selezione ufficiale Alice nella Città.

L’acquisto dei biglietti in prevendita per la decima edizione della Festa del Cinema di Roma può essere effettuato:

  • presso la biglietteria Centrale dell’Auditorium Parco della Musica (Viale P. de Coubertin, 30) il 6 ottobre con orario 9 – 20, e dal 7 al 15 ottobre 2015 con orario 11 – 20.
  • i Punti vendita autorizzati.  L’elenco è disponibile su www.tickeone.it;
  • on-line attraverso i siti www.romacinemafest.itwww.tickeone.itdal 6 ottobre al giorno precedente l’evento che si intende acquistare.

Attenzione:  il 6 ottobre sarà possibile acquistare i biglietti su tutti i canali di vendita a partire dalle ore 9.00.

Nel periodo del Festival, la vendita dei biglietti si effettua inoltre:

  • presso la biglietteria Centrale dell’Auditorium Parco della Musica (Viale P. de Coubertin, 30) dal 16 al 24 ottobre con orario 10 – 23.

e presso:

  • la biglietteria Villaggio del Cinema (Viale P. de Coubertin) dal 16 al 24 ottobre con orario 10 – 23;
  • la biglietteria del Cinema Aquila e del Cinema Avorio (Via l’Aquila n.66) dal 17 al 24 ottobre con orario 15.00 – 22.30;
  • i Punti vendita autorizzati (elenco disponibile su www.tickeone.it);
  • on-line attraverso i siti www.romacinemafest.itwww.tickeone.itdal 6 ottobre al giorno precedente l’evento che si intende acquistare.
  • I biglietti per le proiezioni dei Cinema Eden, Alcazar, Cineland Multiplex, Atlantic, si possono acquistare solo presso le rispettive biglietterie, così come il ritiro dei biglietti prepagati.

IL SARDINIA FILM FESTIVAL COMPIE 10 ANNI – dal 21 al 27 giugno a Sassari

Ricevo e volentieri pubblico

SASSARI 21-27 GIUGNO 2015

Parco di Monserrato, Polo Didattico “Il Quadrilatero”

 IL SARDINIA FILM FESTIVAL COMPIE 10 ANNI

Tra le novità di questa edizione il Meeting dei Giovani Film-makers Europei

Il Sardinia Film Festival spegne le sue prime dieci candeline la sera del 21 giugno (alle 22) nel Parco di Monserrato in compagnia dell’Orchestra Jazz della Sardegna, che proprio nel 2015 festeggia i 25 anni. Per il loro doppio compleanno, il Festival e l’Orchestra offrono al pubblico la serata di immagini e suoni Jazz a Cinecittà: un omaggio ai registi della “Commedia all’italiana” e ai compositori che firmarono le musiche dei loro capolavori. L’evento unisce la proiezione di celebri spezzoni di film all’esecuzione dal vivo di brani dalle colonne sonore di “I soliti ignoti” e “Urlatori alla sbarra” (musiche di Piero Umiliani), “La Vita Agra”, “Un italiano in America” e “Fumo di Londra” (musiche di Piero Piccioni), “Il sorpasso” (musiche di Riz Ortolani), “Sette uomini d’oro” (musiche di Armando Trovajoli), tutti sapientemente arrangiati dal maestro e direttore d’orchestra Marco Tiso.

Dopo l’inaugurazione, la X edizione del Sardinia Film Festival prosegue dal 22 al 27 giugno con le proiezioni pomeridiane e serali dei film in concorso nella sede storica del Quadrilatero, in viale Mancini 5. Come di consueto, poi, il festival avrà un “secondo tempo” a Villanova Monteleone (20-22 agosto) con la sezione sul documentario italiano e, da quest’anno, anche un “terzo tempo” a Bosa (3-5 settembre) con il debutto del Festival dell’animazione.

JARDIN DE PIEDRAS - Fotograma 1La X edizione è ricca di proposte da non perdere: 43 cortometraggi selezionati tra 900 provenienti da tutto il mondo, proiezioni fuori concorso, una giornata Movimentu-Rete Cine Sardegna, eventi speciali, aperitivi, una grande festa finale. E soprattutto -la vera novità di quest’anno- il Meeting dei Giovani Film-makers Europei (EYFILM), finanziato dal Comune di Sassari e dalla Fondazione Banco di Sardegna, in collaborazione con Fondazione Sardegna Film Commission, Arri Italia e Cantine Sella&Mosca.

I giovani talenti sono da sempre i protagonisti del Sardinia Film Festival. Quest’anno, grazie a l’EYFILM, lo saranno ancora di più perché per tre giorni (dal 25 al 27) si daranno appuntamento a Sassari da tutta l’Europa per discutere e confrontarsi, oltre che per presentare al pubblico i loro cortometraggi. I film-makers avranno anche la possibilità di testare le nuovissime telecamere e i sistemi di illuminazione a basso consumo energetico, messi a disposizione in un angolo prove allestito dalla Arri Italia, nuova partner del festival. Ma, soprattutto, incontreranno importanti esperti del mercato cinematografico. Durante l’EYFILM, infatti, arrivano a Sassari i buyers di affermati network europei, tra cui Arte France, TV3 Catalunya, Slingshot Films, che si renderanno disponibili con i film-makers per spiegare, durante incontri di gruppo e individuali, quali sono gli elementi che rendono un film appetibile sul mercato. L’EYFILM si conclude sabato 27 con una location scouting nelle zone di Stintino e Alghero a cura della Fondazione Sardegna Film Commission.

Il festival quest’anno ha una nuova presentatrice: la giornalista Rachele Falchi, volto noto di Antenna 1 Sardegna, autrice e conduttrice di format come “Questa terra è la mia terra” e “Pranzo popolare” con lo chef Piero Careddu. Sarà lei a dare il via, giorno dopo giorno, alle proiezioni serali, che in questa edizione si aprono con una nuova sigla realizzata dal video artista Paolo Bandinu.

Passando ai film in concorso, i 43 cortometraggi selezionati sono realizzati quasi tutti tra il 2014 e il 2015, e di nazionalità che vanno, oltre naturalmente all’Italia, dalla Spagna al Portogallo, dalla Francia alla Germania e al resto d’Europa, dagli Usa al Nepal e allo Zambia, dal Kosovo all’Armenia fino alla Turchia e a Singapore. I soggetti sono ad ampio raggio: dalla commedia (due esempi: il kosovaro Balcony selezionato a Venezia 2013 e lo spagnolo grottesco No corpse dumping, sullo “smaltimento” dei cadaveri) alle tematiche sociali, dalla guerra (Not anymore: a story of revolution, ambientato in Siria) allo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e all’immigrazione. A proposito della convivenza difficile tra culture diverse, va segnalato Listen, una co-produzione iraniano-danese, vincitore come migliore cortometraggio di finzione al Tribeca Film Festival. Quest’anno il SFF ha una nuova sezione in concorso intitolata Back to the Land e riservata ai film che parlano di un ritorno a una vita più semplice, lontana dai ritmi frenetici delle metropoli, rispettosa dei cicli naturali. I documentari selezionati in questa categoria sono tre e tutti hanno vinto numerosi premi o sono stati insigniti di menzioni speciali: Jardín de piedra ambientato nella valle dell’Atacama in Cile, resa arida dalle perforazioni delle multinazionali in cerca di petrolio; Ecuador, with the eyes closed, che racconta l’impegno della ong Manos Unidas in favore dello sviluppo delle popolazioni locali; In long days, storia di una famiglia colombiana e della sua indipendenza dalle fonti energetiche tradizionali. I film italiani selezionati sono una decina, compreso Sinuaria del film-maker cagliaritano Roberto Carta, liberamente ispirato al racconto “Parrucchiere per signora” dalla raccolta “Supercarcere Asinara, viaggio nell’isola dei dimenticati” di Giampaolo Cassitta, distribuito dall’Istituto Superiore Etnografico Sardo

Fuori concorso, di pomeriggio gli spettatori potranno vedere alcune selezioni di corti che arrivano da quattro festival europei partner della manifestazione: Psarokokalo-Athens International Short Film Festival (Grecia); FIKE-International Short Film Festival (Portogallo); Edinburgh Short Film Festival (Scozia); Corona Fastnet Short Film Festival (Irlanda). Da qualche mese, infatti, il Sardinia Film Festival ha iniziato un tour in Europa che lo sta portando a stringere una rete di collaborazioni con altri Premi internazionali, sotto il patrocinio della Farnesina. Finora è stato il SFF a viaggiare: adesso i partner ricambiano la visita, arrivando personalmente a Sassari o inviando film proposti con successo di pubblico e di critica nei loro festival. Il fine principale di queste partnership è favorire gli scambi, i viaggi e le collaborazioni tra i giovani autori dell’U.E. E, soprattutto, agevolarne l’ingresso sul mercato: ogni festival ha, infatti, un database online -consultabile da produttori, critici o semplici appassionati- aggiornato edizione dopo edizione con i nomi degli autori, i titoli e le sinossi dei film, i paesi e gli anni di produzione.

Listen Come quelle scorse, anche la X edizione ha più di una giuria. Quella internazionale premia le sezioni Fiction Italia, Fiction Internazionale, Documentario, ed è formata da Jane Dolan (produttrice), Maurice Seezer (musicista, autore di colonne sonore), Joao Paulo Macedo (direttore artistico del FIKE-International Short Film Festival). Ci sono poi la Giuria degli Studenti dell’Accademia di Belle Arti per le sezioni Videoarte e Sperimentali e quella di Scienze della Comunicazione per le categorie Scuola over 18 e Back to the Land. Scienze della comunicazione collabora al festival anche con un Social Media Team che si occuperà di realizzare video, filmati e interviste da condividere online per tutta la durata della manifestazione. Anche la F.I.C.C. (la federazione di cui fa parte il Cineclub Sassari, organizzatore del festival) ha una sua giuria formata dagli spettatori di 12 circoli in tutta Italia. Da quest’anno, infine, il Sardinia Film Festival inaugura un premio speciale riservato ai film-makers sardi e intitolato all’indimenticato Federico Lubino, giovane regista sassarese scomparso tre anni fa.

Non potevano mancare, per la X edizione, gli eventi speciali. Il primo si intitola Il Cinema delle avanguardie (martedì 23 ore 18) ed è un cine-concerto realizzato dall’ensemble del Liceo Classico, Musicale e Coreutico “D. A. Azuni” di Sassari nell’aula magna della scuola. Gli studenti, aiutati dai docenti, hanno composto le musiche per accompagnare la proiezione di quattro capolavori del cinema dadaista: Anémic Cinéma (1925) di Marcel Duchamp, Rhythmus 21 (1921) e Vormittagsspuk (1928) di Hans Richter, Retour à la raison (1923) di Man Ray. Per il quinto film in programma, Entr’acte (1924) di René Claire, gli studenti eseguiranno le musiche originali di Eric Satie. Con un altro evento speciale si chiude il Sardinia Film Festival 2015. Dopo le premiazioni, infatti, sabato sera il pubblico potrà assistere alla proiezione, alla presenza dell’autore, del film vincitore del David di Donatello nella sezione cortometraggi: Thriller di Giuseppe Marco Albano.

Prima del gran finale e della festa di chiusura, la giornata conclusiva del Sardinia Film Festival vede protagonista Moviementu-Rete Cinema Sardegna che indice un’assemblea dal titolo “La legge cinema guarda al futuro”. L’associazione, che riunisce gran parte dei lavoratori sardi del settore audiovisivo, è nata proprio al Festival due anni fa con l’intento di chiedere una piena attuazione, con risorse idonee e strumenti esecutivi efficaci, della legge regionale del 2006. Una legge che, se adeguatamente applicata, potrebbe contribuire allo sviluppo non solo culturale ma anche economico di tutta la Sardegna. Il cinema, infatti, richiede varie professionalità e crea occupazione, attrae investimenti, valorizza il territorio e la sua identità. La legge del 2006, però, avrebbe bisogno di essere aggiornata e, a questo scopo, Moviementu, presenta uno studio realizzato con l’Università di Cagliari che propone sostanziali modifiche a favore dei lavoratori del settore. Il passo successivo sarà invitare le altre associazioni di cinema a aderire a un fronte comune che porti a una definitiva riformulazione della legge.

TRIESTE FILM FESTIVAL – 16 gennaio: apertura del festival

Ricevo e volentieri pubblico

TRIESTE FILM FESTIVAL – 26^edizione

16-22 gennaio 2015

teo women - due donne.1

16 gennaio: apertura del festival

 

Il Trieste Film Festival, il principale appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro-orientale, inaugura con un’anteprima internazionale

Ad aprire il festival sarà alle ore 20 (ingresso su invito) alla Sala Tripcovich DVE ŽENŠČINY (Due donne / Two Women), della regista russa Vera Glagoleva che sarà presente al festival.

Il film,  interpretato dal celebre attore inglese Ralph Fiennes (il Voldemort di Harry Potter e M negli ultimi 007, protagonista anche di Strange Days, Red Dragon, Grand Budapest Hotel) e dall’attrice francese Sylvie Testud, è una sontuosa produzione in costume, ed è tratto dalla pièce teatrale di Turgenev “Un mese in campagna”. Ci immerge nella Russia di metà Ottocento, nella tenuta di un ricco proprietario terriero, dove un amico di famiglia torna da un viaggio all’estero, ma viene ignorato. Tutti sono presi dal nuovo insegnante privato, recentemente assunto. Due donne sono subito cadute preda del suo fascino: Natal’ja e Vera, la sua figliastra. Natal’ja sta per compiere trent’anni ed è stata una moglie e madre devota, ma la sua vita è ora sconvolta da un turbine di amore e gelosia.

daisies postcards

Alle 15.30 un altro evento speciale alla Sala Tripcovich: OMAGGIO a Věra Chytilová (scomparsa nel marzo scorso), SEDMIKRÁSKY (Le margheritine / Daisies), uno dei film chiave della Nová Vlna ceca. Il film venne censurato e alla regista venne proibito di lavorare fino al 1975. Una dark comedy che rifiuta la narrazione tradizionale. Marie e Marie decidono di portare il caos e lo scompiglio fra gli uomini che incontrano e nella società dei consumi in generale…

THE SECOND GAME

Alle 17 per il CONCORSO DOCUMENTARI: AL DOILEA JOC (La seconda partita/The second game), un’anteprima italiana firmata da Corneliu Porumboiu, noto regista romeno spesso ospite a Trieste. Presentato al Forum dell’ultimo festival di Berlino, AL DOILEA JOC racconta di una partita di calcio, un derby tra le due squadre di Bucarest, Steaua e Dinamo, che ha avuto luogo il 3 dicembre 1988. Il padre del regista era l’arbitro. Insieme hanno riguardato la partita, 25 anni dopo.

terrazza mascagni BOBO

Alle 22.30 per la sezione Tff Art&Sound Sky Arte HD, il primo canale televisivo italiano dedicato all’Arte in tutte le sue declinazioni e visibile ai canali 120 e 400 di Sky, presenterà al festival una produzione originale del canale: PIERO CIAMPI-POETA, ANARCHICO, MUSICISTA di Marco Porotti, che sarà presente in sala. Il documentario è un ritratto del cantautore livornese a trentacinque anni dalla sua scomparsa, trasmesso in prima visione su Sky Arte HD lunedì 19 gennaio alle 22.10. A parlare di lui c’è il cantautore Bobo Rondelli che dà vita a un racconto intimo di Ciampi, mentre cammina per le vie di Livorno, leggendo le sue interviste, le sue lettere d’amore, le sue poesie e le dichiarazioni rilasciate dal suo concittadino.

Bobo Rondelli sarà all’Antico Caffè San Marco con Roberto Pisoni (direttore di Sky Arte HD) e Marco Porotti (regista) lunedì 19 alle ore 10.45.

Si rinnova anche nel 2015 il progetto di programmazione streaming in partnership con MYmovies.it. L’offerta streaming è caratterizzata da una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYMOVIESLIVE! (http://www.mymovies.it/live/triestefilmfestival/) solo per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.

Venerdì 16 sarà possibile vedere The Second Game al seguente link:http://www.mymovies.it/film/2014/aldoileajoc/live/
La sigla del Trieste Film Festival 2015 è di Ivan Bormann, autore triestino (di cui il festival nel 2010 ha presentato SCONFINATO. STORIA DI EMILIO).

Una ragazza che somiglia ad Alice nel Paese delle Meraviglie sta passeggiando lungo un confine misterioso, quando si imbatte in un’enorme chiave: all’improvviso scivola dentro ad un pozzo e poi si ritrova in un prato… musiche di Teho Teardo.

La ventiseiesima edizione del Trieste Film Festival è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le attività Culturali; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Creative Europe – MEDIA Programme, del CEI – Central European Initiative, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della CCIAA – Camera di Commercio di Trieste, del Bonawentura / Teatro Miela, con il sostegno di Lux Film Prize, Istituto Polacco – Roma e con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, del Fondo Audiovisivo FVG, dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste, de La Cappella Underground, della FVG Film Commission, di Eye on Films, dell’Associazione Culturale Mattador, dell’Associazione Corso Salani, del Centro Ceco – Milano.