AL VIA LA TERZA EDIZIONE DELL’IVELISE CINEFESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

copertina FB festival 2017L’IVELISECINEFESTIVAL GIUNGE QUEST’ANNO ALLA SUA TERZA EDIZIONE
IL FESTIVAL DI CORTOMETRAGGI E DOCUMENTARI, PRODOTTO DAL TEATRO IVELISE E DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE ALLOSTATOPURO SI SVOLGERA’
DAL 30 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE.

L’evento, prodotto dal Teatro Ivelise e dall’Associazione Culturale Allostatopuro, patrocinato da ACSI, Metis Teatro e Teatro Kopò e organizzato in collaborazione con il Caffè Letterario Mangiaparole, si articolerà in tre giornate di proiezioni della programmazione delle opere in concorso, dal 30 novembre al 2 dicembre, mentre domenica 3 dicembre si svolgerà la premiazione delle opere vincitrici con, a seguire, la tavola rotonda di “chiusura festival”, tra concorsisti, addetti stampa, membri della giuria e vincitori del festival.

Grazie al grande successo ottenuto negli scorsi anni, Teatro Ivelise porta avanti, con questa terza edizione dell’IveliseCineFestival 2017, il filo conduttore intrapreso, perseguendo l’ obiettivo principale di creare, attraverso l’ arte, una rete di incontro, dialogo, condivisione, tra cineasti e spettatori. Altro importante obiettivo è quello di offrire visibilità ad artisti emergenti, valorizzandone le opere.

A tal fine, Teatro Ivelise ha consolidato negli anni collaborazioni con importanti realtà del panorama artistico capitolino, e non solo. Una vera e propria connessione sinergica in via di espansione, attraverso la quale verrà garantita una proiezione parallela dell’intera programmazione anche in altre sedi artistiche della capitale ( tra queste, ad oggi, sono confermate: il Nuovo Teatro Kopò, il Caffè Letterario Mangiaparole e Metis Teatro ) e verranno garantite collaborazioni di social media partnership in via di consolidamento.

Anche quest’anno verrà costituita una Giuria di Esperti che si comporrà di nomi illustri del settore cinematografico italiano e internazionale ( ricordiamo alcuni dei membri delle Commissioni passate: il regista Giorgio Capitani, Il regista e attore Stefano Viali, l’attore Vincent Riotta, la regista e sceneggiatrice Marta Gervasutti e il Direttore della Fotografia Massimo Intoppa ).

La Giuria di Esperti decreterà: la Miglior opera fra tutte, la Miglior Regia, la Miglior Sceneggiatura, la Miglior Fotografia, il Miglior Montaggio, il Miglior Attore e la Migliore Attrice protagonisti, il Miglior Attore e la Migliore Attrice Rivelazione.

Ultima novità della scorsa edizione, sono le Nomination. Avremo quattro Nomination, tra le opere in concorso, per ogni singolo premio, che andranno in finale e parteciperanno alla serata di Premiazione con  Tavola Rotonda a seguire. e, come nelle precedenti edizioni, il pubblico dell’ IveliseCineFestival sarà partecipativo, in quanto, costituirà Giuria Popolare, decretando la migliore opera a categoria.

Le categorie previste per questa terza edizione sono: Tematica Sociale, Commedia, Drammatico, Documentario, Horror/Noir, Fantasy e Animazione.

Anche per questa edizione, Teatro Ivelise e Allostatopuro hanno indetto un bando di concorso per partecipare al festival.

Il bando scade il 28 ottobre 2017, la candidatura è gratuita, e si richiederà una quota partecipativa solo alle opere selezionate che andranno in concorso e godranno dei benefici del festival.

Il bando è scaricabile qui di seguito:

https://www.teatroivelise.it/ivelisecinefestival/

Pagine FACEBOOK: https://www.facebook.com/teatroivelise?fref=ts
https://www.facebook.com/allostatopuro

CONTATTI:

Ufficio Stampa: Marina Pavido ivelise.press@gmail.com

Associazione: Direttice Brenda Monticone Martini allostatopuro.associazione@gmail.com

IveliseCinefestival: Coordinatrice Diana Porcù  ivelise.progetto@gmail.com

PREAPERTURA VENEZIA 73 – TUTTI A CASA di LUIGI COMENCINI restaurato

Ricevo e volentieri pubblico

Tutti a casa 1la Biennale di Venezia

 Serata di Pre-apertura (martedì 30 agosto 2016)

della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

 In Sala Darsena al Lido

Tutti a casa (1960) di Luigi Comencini nel centenario del regista

in una nuova copia restaurata, presentata in prima mondiale

 Sarà dedicata al grande regista Luigi Comencini (1916 – 2007) in occasione del centenario della nascita, la serata di Pre-apertura di martedì 30 agosto della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà nella Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.

Sarà proiettato, in un restauro digitale a cura di Filmauro e CSC – Cineteca Nazionale di Roma, il capolavoro diComencini Tutti a casa (Italia/Francia, 1960), con Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina ed Eduardo De Filippo, prodotto da Dino De Laurentiis, sceneggiato da Age e Scarpelli e premiato all’epoca con due David di Donatello e un Nastro d’argento.

Tutti a casa 2Il restauro viene presentato in prima mondiale ed è stato realizzato in 4K a partire dai negativi originali messi a disposizione da Filmauro. Le lavorazioni in digitale sono state eseguite presso il laboratorio Cinecittà Digital Factory, Roma. Il ritorno in pellicola 35 mm è stato realizzato presso il laboratorio Augustus Color, Roma.

La 73. Mostra del Cinema di Venezia si terrà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016 diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

Tutti a casa di Luigi Comencini è uno tra i più celebri e riusciti esempi di ciò che ha reso immortale la commedia all’italiana: l’impasto di comico e drammatico, di vero e grottesco, di coraggio e voglia di sopravvivere. Comencini, con la complicità autobiografica dei due grandi sceneggiatori Age e Scarpelli e con le amare risate provocate da un grandissimoAlberto Sordi, racconta tutto il caos dell’8 settembre 1943, quando con l’armistizio di Badoglio i soldati del re e del duce furono abbandonati a se stessi, tra mille paure. Nel film Alberto Sordi, al telefono sotto il tiro dei tedeschi, chiede ai superiori: “Signor colonnello, sono il tenente Innocenzi, è successa una cosa straordinaria, i tedeschi si sono alleati con gli americani. Cosa dobbiamo fare?”.

Tutti a casa è un film “on the road” lungo l’Italia disastrata e confusa di quel periodo, quando i soldati non ebbero più ordini e ciascuno decise di tornare al suo paese: tutti a casa, appunto. Nella vicenda, il sottotenente Alberto Innocenzi (Sordi), abituato a obbedire e a non contraddire, viene abbandonato dai suoi soldati e si mette in fuga dal nord al sud con l’amico ulceroso, il geniere Ceccarelli di Napoli (Serge Reggiani).  Incontra i tedeschi desiderosi di rappresaglie che gli sparano addosso, vede l’odissea di una ragazza ebrea in fuga (ci rimette la pelle un giovane soldato veneto), conosce un prigioniero americano nascosto in soffitta, si ricongiunge col padre (Eduardo De Filippo), che vorrebbe rimandarlo nelle file fasciste, fino al riscatto finale durante le 4 giornate di Napoli. Comencini dichiarò all’epoca: “L’8 settembre la gente fu abbandonata a se stessa, ed era questo che volevo descrivere”.  Il film fu premiato da un grande successo popolare, con oltre un miliardo di lire al box office.

Luigi Comencini (1916 – 2007), a cui la Biennale di Venezia ha attribuito nel 1987 il Leone d’oro alla carriera, è considerato uno dei grandi maestri della commedia all’italiana, nonché “il regista dei bambini”. Sul fronte della commedia il suo primo capolavoro è Pane, amore e fantasia (1953), con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica, vincitore dell’Orso d’argento a Berlino, prototipo del cosiddetto “neorealismo rosa” e uno dei più alti incassi nella storia del cinema italiano, seguito negli anni da altre commedie di successo come Pane, amore e gelosia (1954), Mariti in città (1957), Lo scopone scientifico (1972) e Mio Dio, come sono  caduta in basso! (1974).

Tutti a casa 3Sul tema dell’infanzia, Comencini cominciò subito nel 1946 con Bambini in città, il suo primo corto documentario (premiato a Venezia e col Nastro d’argento), mentre Proibito rubare (1948), ambientato tra gli scugnizzi di Napoli, è il suo primo lungometraggio. La sua importante linea “infantile” prosegue con La finestra sul Luna Park (1957), Incompreso (1966, in concorso a Cannes e premiato col David di Donatello), Voltati Eugenio (1980, presentato a Venezia), Un ragazzo di Calabria(1987, in concorso a Venezia), Marcellino pane e vino (1991), il suo ultimo film diretto con la figlia Francesca. Vanno inoltre ricordati gli incontri con due classici della letteratura infantile come Le avventure di Pinocchio (1972) e Cuore (1984).

Fondatore nel 1935 con Alberto Lattuada e Mario Ferrari della Cineteca italiana di Milano, Comencini ha diretto complessivamente una quarantina di lungometraggi, senza contare i documentari, gli sceneggiati e le inchieste per la Rai. Ha praticato molti generi oltre alla commedia, come il giallo (La donna della domenica, 1975), il melodramma (Incompreso, 1966), il film letterario (La ragazza di Bube, 1963), il film in costume (Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano, 1969), il film-opera (La Bohème, 1988), ma si è dedicato anche a film più singolari (Cercasi Gesù, 1982, premiato col Nastro d’argento). In un’intervista all’inizio degli anni ’80 Comencini dichiarò di essere disposto a difendere una decina dei suoi film, che però “non sarebbero mai nati se non avessi fatto altri film sbagliati, in parte o completamente. Ma film in cattiva fede non ne ho mai fatti”.

ANIMAVì -FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA D’ANIMAZIONE POETICO – prima edizione – 14/17 luglio 2016

Ricevo e volentieri pubblico

Pergola (PU) – 14/ 17 luglio 2016

Animavì
Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico

prima edizione

Diretto dal regista Simone Massi, il primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore.
Premio alla Carriera a Emir Kusturica, tra gli ospiti 
il Premio Oscar Aleksandr Petrov, Ascanio Celestini e Valentina Carnelutti, conduce le serate Luca Raffaelli.  

animavi locandinaSi tiene a Pergola (Pesaro – Urbino) nel giardino di Casa Godio, dal 14 al 17 luglio 2016 la prima edizione di ANIMAVÌ – Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico, con la direzione artistica del più importante regista italiano di cinema d’animazione, Simone Massi. Ospite d’eccezione il regista Aleksandr Petrov, vincitore nel 2000 del Premio Oscar per il Miglior Cortometraggio con Il vecchio e il mare, autore anche della sigla e della locandina del festival, mentre il Premio alla Carriera di questa prima edizione è assegnato al regista, musicista e sceneggiatore Emir Kusturica. A condurre le serate Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore e uno dei massimi esperti di fumetti e animazione in Italia. Il programma completo al link www.animavi.org. Apre il festival l’attrice e regista Valentina Carnelutti, ospite d’onore e madrina della manifestazione, che presenterà il suo cortometraggio ReCuiem (vincitore di numerosi premi in tutto il mondo); nelle giornate successive l’omaggio sarà invece dedicato ai membri della giuria Umberto Piersanti, Ascanio Celestini e Aleksandr Petrov, tutti presenti nel corso della rassegna. Sedici le opere provenienti da ogni parte del mondo che nel concorso internazionale si contenderanno il Premio Bronzo Dorato per il miglior film d’animazione poetica: Feraldi Daniel Sousa, Chemin Faisan di Georges Schwizgebel, Vasco di Sebastien Laudenbach, Kali the Little Vampire di Regina Pessoa, Nightingales in December di Theodore Ushev,Hipopotamy di Piotr Dumala, Ursus di Reinis Pētersons, The Other Shores di Vasily Chirkov,The Song for Rain di Yawen Zheng, I Was Two di Shiva Sadegh Assadi, A Tale of Longing di Xin Li, A Tangled Tale di Corrie Francis Parks, Spesso viene sera di Paola Luciani, The Song di Ines Sedan, Wiegelied di Naomi van Niekerk, It’s Raining di Anna Shepilova. A questi piccoli capolavori si aggiungono inoltre le otto animazioni inserite nel concorso dedicato alla scuola del libro di Urbino: D’istante di Rojna Bagheri, Certezze di Pietro Elisei, 1/0 di Laura Fuzzi,Corale di Giulia Olivieri, Le matrici dell’io di Francesco Ruggeri, Dasma di Laura Paja, Ho imparato a nuotare di Valentino Marigo, Sarajevo – Ricordi di un assedio di Giacomo Passanisi. A giudicare i lavori, una giuria prestigiosa composta da Ascanio Celestini (in rappresentanza di cinema e teatro), dal poeta Umberto Piersanti (per la letteratura) e dal caposcuola dell’animazione russa Aleksandr Petrov. Nutrita e variegata anche la schiera di ospiti musicali: la cantautrice Frida Neri, l’Ensemble Laus Veris (formazione specializzata nell’esecuzione di musica medievale), Giuliano Dottori e il gruppo folk-rock Gangchiuderanno con i loro concerti le quattro serate, scandite anche dalla proiezione delleMemorie vive del documentarista Filippo Biagianti.

Animavì primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore, vanta già il supporto di numerose figure di spicco della cultura e dell’arte: da Giannalberto Bendazzi, autorevole critico e Presidente onorario del festival, ai membri del Comitato Promotore (fra gli altri Valentina Carnelutti, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Nino De Vita, Goffredo Fofi, Daniele Gaglianone, Valeria Golino, Natassja Kinski, Neri Marcoré, Laura Morante, Marco Paolini, Umberto Piersanti, Alba Rohrwacher, Silvio Soldini, Paolo e Vittorio Taviani, Miklós Vámos, Daniele Vicari, Emily Jane White, Emir Kusturica).

Animavì vuole soprattutto rappresentare a livello internazionale il “cinema d’animazione artistico e di poesia”, quel genere di animazione indipendente e d’autore che si propone di raccontare per suggestione, prendendo le distanze in maniera netta dall’animazionemainstream.

arton25636Ho pochissime idee che tuttavia sono chiare, nette, incontrovertibilisottolinea il direttore artistico Simone Massi.Nel momento in cui mi si mette a capo di un progetto non mi si può dire come fare, non mi si può chiedere di essere diverso da quello che sono. E dunque Animavì, bello o brutto, non potrà che somigliarmi. Pergola è un piccolo paese che si attraversa in pochi minuti. Il tentativo è quello di portare qui un certo tipo di persone e farle fermare perché qualcosa ce l’abbiamo anche noi e sfugge a una prima occhiata e magari è più importante di quello che sembra”. Il nome del festival deriva dall’unione di due parole: anima è quella che vibra dinanzi a un’opera d’arte, ma al contempo è l’abbreviazione di animazione e mavì, termine caduto in disuso che identificava il colore azzurro chiaro dei pittori rinascimentali.

Animavì è un evento realizzato grazie all’organizzazione di Mattia Priori, Leone Fadelli, Silvia Carbone e dall’associazione culturale Ars Animae, con il patrocinio di Regione Marche, Ministero della Cultura, Marche Film Commission, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano.


Per maggiori informazioni:
www.animavi.org
info@animavi.org
www.facebook.com/animavifestival/?fref=ts
cell. +39 338 7998385

Biglietti
Acquistabili su http://www.liveticket.it (costo dell’abbonamento alle 4 serate: 25 euro + diritti di prevendita; costo del biglietto per una singola serata: 7 euro + diritti di prevendita)

APERITIVI E PROIEZIONI AL SARDINIA FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

aperitivo-1Peter Marcias dialoga con Francesca Arca di Radio Venere alle 19 in via Torre Tonda. Oggi e domani è possibile ritirare i biglietti gratuiti per una serata di cinema e di calcio. Per venire incontro agli amanti del cinema che hanno anche la passione del calcio, il Sardinia Film Festival propone per sabato 2 luglio una serata particolare: si inizia alle 19.30 con la premiazione dei corti vincitori di questa edizione e poi, alle 21, il grande schermo del Quadrilatero manda in diretta la partita Italia-Germania. Nell’intervallo tra i due tempi, in proiezione il cortometraggio vincitore del David di Donatello, “Bellissima”, alla presenza del regista Alessandro Capitani.

 La quarta giornata del Sardinia Film Festival, giovedì 30 giugno, si apre di pomeriggio alle 17 (Aula “Salvatore Satta” del Quadrilatero, viale Mancini 3) con la proiezione di alcuni cortometraggi fuori concorso selezionati da uno dei partenr europei del SFF, l’irlandese Fastnet Short Film Festival. Il Fastnet fa parte della rete europea di festival che il Sardinia sta consolidando da un paio d’anni per promuovere i giovani filmmakers e far circolare i loro lavori fuori dai confini nazionali. Ne fa parte anche l’Edinburgh Short Film Festival, ospite la sera dell’inaugurazione con una selezione di cortometraggi fuori concorso. Inoltre, il direttore dell’ESFF, Paul Bruce, è quest’anno in giuria insieme al regista Salvatore Mereu e a Manuela Buono della casa di distribuzione “Slingshot Film” di Trieste.

Alle 19 il Sardinia Film Festival si sposta dalla sede del Quadrilatero alla terrazza esterna del ristorante “Borgo di Torre Tonda” in via Torre Tonda 24. Qui la giornalista di Radio Venere, Francesca Arca, intervista il regista Peter Marcias, uno degli autori più conosciuti e apprezzati del giovane cinema sardo. Oristanese, classe 1977, Marcias è autore di numerosi documentari (tra cui “Ma la Spagna non era cattolica” e “Liliana Cavani-Una donna nel cinema”), cortometraggi e lungometraggi, il più recente dei quali è “Dimmi che destino avrò”, che affronta il tema dell’integrazione tra culture diverse.

filmofrenico-lightLe proiezioni serali dei film in concorso iniziano alle 21 nello spazio esterno del Quadrilatero in viale Mancini 5. Il primo film in programma, “La paralisi” di Gianni Costantino, è una commedia amara e divertente con protagonista un anziano pieno di vita costretto dai parenti a spacciarsi per invalido per incassare la pensione di invalidità. “La gita”, in concorso sia in Vetrina Sardegna che in Fiction Italiana è un lavoro tutto sassarese. Il regista, Giampiero Bazzu, ha scritto la sceneggiatura insieme allo scrittore Gianni Tetti, ispirandosi liberamente alla graphic novel “Gli Innocenti” del fumettista e regista Gipi. Anche il cast è tutto locale, così come le location di Piazza d’Italia, Predda Niedda e la spiaggia di Platamona. Dalla Germania arriva “Trade Queen” di David Wagner, con protagonisti Mr Jonas e Mr. Schmidt, all’apparenza due grigi venditori, in realtà portatori di una vita interiore inaspettata. “The pinky” (Polonia) di Tomasz Cichon è un thriller all’ultimo respiro ambientato in un ristorante cinese, capace di tenere gli spettatori incollati sulla sedia fino all’inaspettato scioglimento. Il documentario spagnolo “The dance of the infants” (La danza dei bambini) racconta la corrida parallela dei bambini che costruiscono tori di legno per poi correre lungo le strade proprio come fanno i grandi. Sempre dalla Spagna arriva la commedia Señor o señorito? di Cristina Piernas e Victoria Ruiz. Questa la sinossi: in un mondo dominato dalle donne, Bernardo dovrà affrontare un singolare colloquio per accedere alla posizione di segretario che desidera. La filmmaker francese Agnès Vialleton nel delizioso e surreale “Game of life” (Il gioco della vita) parla di due fratelli che, pur vivendo lontani, si ritrovano tutti gli anni per compiere un rito molto partiolare all’interno di un cimitero. Arriva dal Canada “Winter” (Inverno) di Lina Roessler, la storia dei piccoli Farzin e Gita e del loro tentativo di dare un senso alla scomparsa della madre e alla nuova casa in Canada subito dopo la rivoluzione iraniana nei primi anni del 1980.

SPECIALE BERGAMO FILM MEETING: conclusioni e vincitori

Bergamo-Film-Meeting-2016Eccoci giunti, dopo dieci giorni intensi e tante belle sorprese, alla conclusione della 34° edizione del Bergamo Film Meeting.

Come ogni anno, il programma presentato è stato ricco e variegato: di particolare interesse si è rivelata la retrospettiva completa dedicata al grande cineasta ungherese Miklós Jancsó, così come il ciclo dedicato all’icona della Nouvelle Vague Anna Karina. Senza dimenticare, poi, sezioni collaterali come Visti da vicino e Europe, now!, dove particolare attenzione è stata dedicata a registi contemporanei come Petr Zelenka, Shane Maedows e Jasmila Žbanić.

L’affluenza in sala, anche quest’anno, è stata notevole ed il Bergamo Film Meeting si è riconfermato uno dei festival cinematografici che maggiormente riesce a coinvolgere tutta la città. Merito di una grande passione, come di una grande attenzione nei confronti del cinema e del pubblico. Poco spazio all’immagine, molto alla sostanza. Il tutto in un ottimo mix tra classico e contemporaneo.

Come di consuetudine, ieri, sabato 12 marzo, presso l’Auditorium di Piazza della Libertà, si è tenuta la premiazione dei film in concorso. Anche quest’anno, è stato il pubblico a poter decidere quale tra i film presentati premiare e, in una sala quanto mai affollata e plaudente, ecco quali sono stati i lungometraggi maggiormente apprezzati:

 

SEZIONE VISTI DA VICINO:

Wir können nicht den hellen Himmel traumen di Carmen Tartarotti

 

SEZIONE MOSTRA CONCORSO:

1° CLASSIFICATO:  Enclave di Goran Radovanović

2° CLASSIFICATO:  Home care di Slávek Horák

3° CLASSIFICATO:  2 nights till morning di Mikko Kuparinen

 

Anche quest’anno hanno trionfato storie vere e delicate, ma anche ironiche al punto giusto. Storie di persone con le quali tutti noi siamo portati ad identificarci. Perché il cinema serve anche a questo: a vivere o rivivere sullo schermo emozioni che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni.

Arrivederci, dunque, al prossimo anno e buon Cinema a tutti!

Marina Pavido

ITALIAN FILM FESTIVAL BERLINO – partenza all’Ambasciata Italiana

Ricevo e volentieri pubblico

ITALIAN FILM FESTIVAL BERLINO, PARTENZA ALL’AMBASCIATA ITALIANA
Ricevimento con Verdone e Papaleo. Oggi l’apertura ufficiale

IFF_GruppoIl cinema rappresenta un mezzo importante per consolidare i rapporti tra Italia e Germania e iniziative come l’Italian Film Festival vanno in questa direzione. Con le parole di Pietro Benassi, ambasciatore d’Italia a Berlino, si è aperta nella serata di giovedì 1 ottobre, nei saloni dell’ambasciata italiana in Germania, la terza edizione della manifestazione, organizzata dal Tuscia Film Fest in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura. Al ricevimento hanno preso parte tra gli altri, oltre all’ambasciatore Benassi che ha fatto gli onori di casa, gli attori e registi Carlo Verdone e Rocco Papaleo, ospiti della rassegna, Luigi Reitani, direttore dell’Istituto italiano di Cultura a Berlino, il critico cinematografico Enrico Magrelli e Mauro Morucci, direttore dell’Italian Film Festival. “Siamo pronti e fiduciosi di ripetere i numeri dello scorso anno – ha detto Morucci – per il Tuscia Film Fest e per il nostro territorio è molto importante essere qui”. Da segnalare, infatti, che all’interno del cinema Babylon, dove si svolge la manifestazione, sono allestite due mostre: “Lazio, la grande bellezza” curata dal critico Franco Grattarola e dal fotografo Francesco Galli dedicata ai luoghi e i protagonisti del cinema della regione italiana e “Le città perdute”, sui centri abbandonati nell’Alto Lazio sempre di Francesco Galli organizzata in collaborazione con l’Agenzia di Promozione del Turismo del Lazio.

IFF_Benasis_Verdone_PapaleoIl programma. Venerdì 2 ottobre è il giorno del grande omaggio a Carlo Verdone con la proiezione alle 18.30 del documentario “Carlo!” di Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti seguita da un incontro con lo stesso Verdone moderato da Enrico Magrelli. Subito dopo ci sarà la première tedesca di “Sotto una buona stella” dello stesso attore e regista romano. Prima, già alle 16.30, ci sarà la vera inaugurazione del festival con la première tedesca di “I nostri ragazzi” diretto da Ivano De Matteo, uno dei film più apprezzati della stagione italiana 2014/2015.

Sabato si continuerà alle 15.30 con la proiezione della commedia “Se Dio vuole” di Edoardo Falcone. A seguire, alle 17.30, sarà la volta di “Anime Nere” di Francesco Munzi alla presenza di Gioacchino Criaco, autore dell’omonimo libro da cui è stato tratto il film, 14 David di Donatello 2015 (gli Oscar del cinema italiano). In serata si parlerà di musica, cinema e italiani all’estero con “Localeuropa – Musica valida per l’espatrio”, il documentario di Francesco Cordio che seguendo il recente tour europeo del trio Max Gazzé, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi ha raccolto storie, amori e passioni di giovani espatriati. Sia il regista che Silvestri saranno a disposizione del pubblico per un incontro dopo la proiezione.

se-dio-vuole-659x345Domenica pomeriggio sarà la volta di Edoardo Leo e della sua commedia “Noi e la Giulia”, da lui diretta e interpretata. Per il regista e attore romano si tratta di un ritorno all’Italian Film Festival Berlin dopo la partecipazione dello scorso anno con “Smetto quando voglio” e “Buongiorno Papà”. A seguire Rocco Papaleo presenterà “Una piccola impresa meridionale”, suo ultimo film diretto e interpretato con Riccardo Scamarcio e Barbora Bobulova. Non è tutto. Parallelamente al programma nella sala principale, quest’anno il festival proietterà una serie di selezionate pellicole anche nella sala 2 e 3 del Babylon. È il caso di “All’improvviso Komir” di Rocco Ricciardulli e con Gaia Bermani Amaral (entrambi presenti a Berlino), di “The Last days” of Tacheles, film italo-berlinese di Stefano Casertano sugli ultimi giorni del centro sociale più ; celebre della Berlino riunificata, di “Song Birth”, documentario di Simona Irrea dedicato ai cantatuatori metropolitani di oggi e di “Belluscone”, di Franco Maresco David di Donatello 2015 come migliore documentario.

L’Italian Film Festival Berlin è organizzato dal Tuscia Film Fest in collaborazione con l’Istituto di Cultura italiana a Berlino. Media partner dell’evento in Germania è Berlino Cacio & Pepe Magazine. Il comitato di direzione è composto da Mauro Morucci (anche direttore del Tuscia Film Fest), Margherita Vestri, Andrea d’Addio e Cristos Acrivulis. Consulente editoriale artistico è Enrico Magrelli. Main sponsor: Audi. Partners istituzionali: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Regione Lazio – Agenzia Regionale per il Turismo del Lazio (per la mostra “Lazio la grande bellezza”)  –  Unindustria  –  Roma  Lazio  Film Commission – Confartigianato – Fondazione Carivit.

SERATA IN ONORE DI PASQUALE SQUITIERI ALL’ISCHIA FILM FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico

Serata in onore di Pasquale Squitieri all’Ischia Film Festival

29.Perez.ZingarettiQuattro incontri nel segno del cinema d’autore italiano ieri alla sesta serata dell’Ischia Film Festival. In Piazza d’armi l’incontro con Enrico Lo Verso subito prima della proiezione di Nomi e cognomi, film ispirato alla storia del giornalista e scrittore Pippo Fava. Lo Verso ha raccontato con grande emozione la responsabilità di cui si è sentito investito nell’interpretare un personaggio che ha impiegato la sua vita nel tentativo di risvegliare le coscienze e contrastare gli abusi di cui era ed è vittima la sua terra. Un ruolo rischioso, una sfida che non poteva non raccogliere, ha dichiarato l’attore, grato al regista Sebastiano Rizzo per averlo voluto in questo film che è anche la sua opera prima.

Un altro attore di grandissimo successo, Adriano Giannini, ha intrattenuto il pubblico con una chiacchierata a partire dai suoi inizi con il rifacimento del grande successo del padre Giancarlo Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto, passando per il doppiaggio e la regia di cortometraggi e fino ad arrivare all’esperienza del film ambientato in Trentino La foresta di ghiaccio, che verrà proiettato questa sera in Piazza d’Armi alle 21.00. Giannini ha raccontato le difficoltà, anche fisiche, di girare in un posto freddo e con una paesaggio di difficile gestione come quello della Valle di Chiese, che si estende tra i  200 e oltre 3.400 metri di quota. Prima del film questa sera sarà proprio Laura Zumiani, responsabile della Trentino Film Commission, a raccontare la ricerca e il lavoro fatti, volti a valorizzare il paesaggio e sviluppare un senso di appartenenza, integrandosi e fondendosi con la realtà delle persone del posto. Il piccolo centro abitato luogo delle vicende del film è stato ricostruito a Daone, località caratterizzata dalle molte malghe e grandi bacini Idrici, ma le riprese si sono svolte anche presso la diga di Malga Boazzo e la Centrale di Cimego.

L’importanza delle location tra gli argomenti affrontati anche all’incontro “Parliamo di cinema” con Edoardo De Angelis. Il suo Perez. è stato in gran parte girato all’interno del centro direzionale di Napoli, fatto di grattacieli di vetro e che rappresenta quasi un personaggio a sé  e che corrisponde allo stato d’animo del personaggio protagonista, una freddezza che stride con una città calda come Napoli. De Angelis riflette inoltre su quanto i film noir italiani siano aumentati nell’ultimo periodo e su come questo sia conseguenza di un momento in cui la cupezza e le difficoltà si riflettono inevitabilmente sul modo di scrivere degli autori.

L’ultimo incontro della serata è dedicato a Gianfranco Pannone e il suo Sul vulcano. Un documentario nel quale il Vesuvio diventa il paradigma della condizione umana ai tempi della crisi, mettendoci di fronte all’ineluttabilità del destino. Inoltre Pannone riflette sulla necessità del documentarista di rischiare, di essere capace di prendere il sentiero piuttosto che la strada principale. In quest’ottica ha cercato di realizzare un documentario che dipingesse Napoli in un modo nuovo, originale, distante dai cliché degli ultimi anni.

29. Squitieri e FuscoQuesta, invece, sarà la serata di Pasquale Squitieri, al quale verrà consegnato alle 21.20 in Piazza delle Armi l’Ischia Film Award alla carriera. Il regista napoletano ha dedicato al sua vita alla denuncia sociale e a lavori storico-politici, dirigendo attori come Jean Seberg, Vittorio De Sica, Catherine Spaack, Giorgio Albertazzi. A seguire sarà proiettato Li chiamarono…briganti!, film storico ambientato durante il governo sabaudo, con protagonisti Claudia Cardinale, Enrico Lo Verso, Giorgio Albertazzi e Lina Sastri. Lo Verso, già ospite ieri sera del festival, tornerà questa sera a incontrare il pubblico insieme a Lina Sastri, attrice di cinema e teatro che ha cominciato proprio con Squitieri nel film Il prefetto perfetto, girato  un anno prima del grande successo di Ecce Bombo, che segnò la consacrazione della Sastri. Alla Casa del Sole verrà invece proiettato alle 22.30 il film più recente di Squitieri, L’altro Adamo. Tra gli interpreti del film anche la moglie del regista Ottavia Fusco. Attrice e cantante, la Fusco ha anche scritto e  interpretato “So, goodbye”, la canzone che commenta i titoli di coda del film. Il testo racconta di  un addio alla Terra da parte di uomini che cercano nuovi orizzonti nello Spazio (tema cui si accenna  nel corso del film).  Nella canzone sono inserite alcune comunicazioni radio dalla Stazione Spaziale Internazionale al centro di controllo da parte del cosmonauta italiano Paolo Nespoli.

Segnaliamo la presenza al festival questa sera dell’attrice Bianca Nappi, reduce del successo dell’opera prima di Duccio Chiarini, presentato a Venezia nel 2014 e in programmazione alla Berlinale nella sezione Generation. L’attrice ha esordito al cinema con il maestro Ferzan Özpetek , con il quale ha lavorato a ben tre film: Un giorno perfetto (2008), Mine vaganti (2010) e Magnifica presenza (2012).

Passiamo alla sezione cortometraggi con la presentazione di Carlos Solito alle 21.30 alla Terrazza degli Ulivi, con il cortometraggio Il fiume giovane, storia di formazione con protagonisti quattro adolescenti che vivono alle falde dei monti picentini, e alle 23.00 la regista Vittoria Fiumi racconta la storia di speranza e determinazione di una donna bosniaca decisa a ricostruire la sua vita nel luogo dove è nata in Nermina’s world.

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CONCLUSA LA X EDIZIONE DEL SARDINIA FILM FEST – I PREMI

Ricevo e volentieri pubblico

Il vincitore del David di Donatello, Giuseppe Marco AlbanoLa X edizione del Sardinia Film Festival si è chiusa sabato 27 giugno, nel Polo Didattico “Il Quadrilatero” di Sassari con la premiazione delle pellicole vincitrici, la proiezione del cortometraggio primo classificato al David di Donatello 2015, “Thriller”, alla presenza del regista Giuseppe Marco Albano, e il concerto della violinista Anna Tifu, alla quale il presidente Angelo Tantaro ha assegnato la medaglia del Senato della Repubblica Italiana «per il suo eccezionale talento, per la sua sensibilità in campo sociale e per il suo contributo alla valorizzazione del nostro Paese». Durante la serata sono stati presentati anche due video, uno dei quali realizzato dai bambini della seconda elementare della Scuola Primaria di Li Punti (SS), durante un laboratorio condotto da Marta Pala in collaborazione con il Cineclub Sassari, l’altro dal Gal Anglona Romanagia, in collaborazione con il Cineclub e la casa di produzione cinematografica Karel di Cagliari. La giuria internazionale (formata dagli irlandesi Jane Doolan della casa di produzione Mammoth Films e Maurice Seezer, musicista e compositore, e dal portoghese João Paulo Macedo, presidente del FIKE_International Short Film Festival)- ha premiato le categorie Fiction Italiana, Fiction Internazionale, Documentario Internazionale. Il verdetto sulla Videoarte e sul genere Sperimentale è stato dato dalla Giuria dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, mentre quella di Scienze della Comunicazione si è pronunciata sulle sezioni Back to the Land e Scuola over 18. Altri due premi sono stati assegnati da Diari di Cineclub e dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC). Infine quest’anno il palmarès si è arricchito del Premio Federico Lubino riservato ai registi sardi.

Anna Tifu suona per il pubblico del Sardinia Film Festival

La X edizione del Sardinia Film Festival ha avuto un grande successo ed è stata seguita per tutta la settimana dal 21 al 27 giugno da un pubblico numeroso e attento che si è dato appuntamento al Quadrilatero per assistere alle proiezioni, commentare i film e fare pronostici sui vincitori. I cortometraggi in concorso, selezionati tra circa 900 iscritti da tutto il mondo, erano 34, provenienti da Cile, Turchia, Colombia, Spagna, Nepal, Kurdistan, Messico, Portogallo, Iran, Singapore, USA, Kosovo, Armenia, Francia, Germania, Regno Unito, Polonia, Croazia, Turchia, Svizzera, e naturalmente Italia. Fuori concorso, la manifestazione ha presentato quattro selezioni di cortometraggi di quattro festival partner: Psarokokalo-Athens International Short Film Festival (Grecia), Fastnet International Short Film Festival (Irlanda), Edinburgh International Short Film Festival (Scozia) e FIKE_International Short Film Festival (Portogallo). Il pubblico ha seguito con interesse anche i numerosi eventi speciali, che quest’anno avevano come tema conduttore la musica: dai cine-concerti Jazz a Cinecittà in collaborazione con l’Orchestra Jazz della Sardegna e Il cinema delle avanguardie in collaborazione con il Liceo Classico Azuni, all’esibizione della violinista Anna Tifu. La vera novità di questa edizione è stato però il Meeting dei Giovani Filmmakers Europei (EYFILM), finanziato dal Comune di Sassari e dalla Fondazione Banco di Sardegna in collaborazione con la Film Commission regionale, che ha riunito a Sassari una cinquantina di partecipanti tra registi, produttori e i buyers di Arte France, TV3 Catalunya, Slingshot Films per discutere di produzione e distribuzione di cortometraggi, ricerca di finanziamenti e strategie promozionali. Il meeting sì è concluso ieri con una location scouting all’Asinara organizzata dalla Film Commission. Sempre ieri al festival sono stati protagonisti gli iscritti all’assocazione Moviementu-Rete Cinema Sardegna, che hanno indetto un’assemblea aperta a tutti dal titolo “La legge cinema guarda al futuro”, nel corso della quale è stato presentato uno studio realizzato con l’Università di Cagliari, che propone sostanziali modifiche alla legge regionale del 2006 sul cinema, a favore dei lavoratori del settore audiovisivo. Il Sardinia Film Festival non finisce qui, ma prosegue nel corso dell’estate con il Premio Villanova Monteleone per il documentario italiano (dal 20 al 22 agosto) e, per la prima volta a partire da quest’anno, con la sezione dedicata all’animazione, che si terrà a Bosa dal 3 al 5 settembre.

TUTTI I PREMI

I registi dell'EYFILM

Il giorno 23 Giugno 2015, la Giuria Internazionale della Decima Edizione del Sardinia Film Festival, composta dalla produttrice Jane Doolan (Irlanda), il compositore Maurice Seezer (Irlanda) e il Direttore Artistico del Fike – International Short Film Festival di Evora (Portogallo) João Paulo Macedo si è riunita a Sassari per deliberare i vincitori tra i 43 cortometraggi presentati nel concorso ufficiale nelle seguenti categorie, con le seguenti motivazioni:

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Ecuador, with the eyes closed di Daniel Chamorro

Motivazione:

Per averci mostrato che esistono soluzioni alternative alla crisi di un pianeta sfinito dall’imperante sistema consumistico occidentale; per averci aperto gli occhi sull’impegno e sulla coscienza di paesi e popoli a noi lontani, riuscendo a creare con onestà e sensibilità un senso di collettività che troppo spesso perdiamo di vista; senza alcun sentimentalismo, ma con la poesia necessaria a far sentire lo spettatore come parte di una nuova possibilità di cambiamento.

MIGLIOR FICTION ITALIANA

Sinuaria di Roberto Carta

Motivazione:

Per aver spiccato per originalità tecnica e creativa nella sua malinconia, delicatezza e semplicità; per la prova perfettamente calibrata e sentita dell’attore principale e per l’ambientazione che vive del contrasto tra il suo essere prigione e paradiso, isolamento e convivenza tra gli abitanti dell’isola.

MENZIONE SPECIALE FICTION ITALIANA

Nel silenzio di Lorenzo Ferrante e Matteo Ricca

Motivazione:

Per la prova commovente data dai due attori protagonisti, la grazia e l’attenzione con cui viene affrontata l’immobilità fisica ed emotiva, con una regia che abbraccia l’essenzialità di due corpi impacciati e una fotografia che ne illumina l’affetto; un viaggio affrontato “nel silenzio” alla ricerca del legame fraterno e di una quotidianità andati perduti.

MIGLIOR FICTION INTERNAZIONALE

Listen di Hamy Ramezan e Rungano Nyoni

Motivazione:

Senza nessuna esitazione, l’opera che più di tutte accoglie in sé un tema tragico e attuale insieme a una cinematografia sofisticata ed esperta. L’energia di Listen cattura dal primo istante e lascia lo spettatore con il desiderio di averne di più, nonostante la storia disperata di una voce senza volto, inascoltata e invisibile alla comprensione del mondo.

MENZIONE SPECIALE FICTION INTERNAZIONALE

En Directo di Wenceslao Scyzoryz

Motivazione:

Per l’approccio umano al disagio sociale della perdita della propria casa, rielaborato tramite lo guardo freddo e invasivo della televisione e quello intimo e doloroso dei protagonisti. En Directo riesce a trascinare lo spettatore in un clima di alta tensione, con una tragedia intensamente politica che parla in maniera ipermoderna dell’emergenza contemporanea dello sfratto e di quella parte di società che non riesce a riemergere dalla crisi economica.

MENZIONE SPECIALE PER LA FOTOGRAFIA

The Shadow Forest di Andrzey Cichocki

Motivazione:

Per la toccante rivisitazione dell’epoca più buia della Polonia con una luce protagonista nel fotografare la fuga nella foresta dell’umanità inseguita dalla guerra; lo sguardo perduto di uomini e lupi è illuminato con inquietudine e speranza, tra i corpi oscuri e i bagliori del sole, interpretando in modo professionale la profondità della Storia.

 

 

 

PREMIO FEDERICO LUBINO

Sinuaria di Roberto Carta.

 

La redazione di Diari di Cineclub presente al Sardinia Film Festival assegna il

PREMIO DIARI DI CINECLUB a

Listen di Hamy Ramezan e Rungano Nyoni

Motivazione:

Per la capacità di saldare la problematicità del contenuto, declinato con modalità narrative originali, e una forma semplice, ma efficace. Il cortometraggio Listen, così, nello stesso tempo, risulta didattico e cinematograficamente accattivante.

PREMIO DEL PUBBLICO FICC

La smorfia di Emanuele Palamara

Motivazione:

Arte, vita, dramma e sottile ironia. Una narrazione arricchita con generi diversi. Una storia di vita familiare, in cui si racconta un’esperienza dell’esistenza umana nel contesto psicologico-relazionale in rapporto alla disabilità indirizzando lo spettatore, con il giusto equilibrio, a riflessioni più universali.

La Giuria di Scienze della Comunicazione di Sassari, al termine della visione delle opere, dopo approfondita discussione, dichiara vincitori nelle seguenti categorie

SCUOLA OVER 18

 

The shadow forest di Cichocki Andrzej

MOTIVAZIONE:

Per la profonda rappresentazione del rapporto dell’uomo con la memoria e la natura, l’intensità della sceneggiatura ben valorizzata dalla colonna sonora, la delicata e efficace fusione dello spazio e del tempo, il ritmo narrativo sostenuto da scelte tecniche precise e mai scontate.

 

BACK TO THE LAND

 

Jardin de piedras di Cabrera Victor e Caradeuc Cristian

MOTIVAZIONE:

Per l’ottima rappresentazione della realtà e del vissuto esperienziale delle persone coinvolte, la ricostruzione della complessità dei problemi ambientali ed ecologici raccontati con spiccata sensibilità antropologica, il cortometraggio contiene il vero spirito del “Back to the Land”: giovani che riscoprono la vita rurale, vivendola nei suoi pregi e nei suoi aspetti problematici attraverso la dimensione pratica dei saperi.

La Giuria dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, al termine della visione delle opere, dopo approfondita discussione, dichiara vincitori nelle seguenti categorie

 

VIDEO ARTE

Autogenic di Prakash H

MOTIVAZIONE:

Per la capacità di riempire il vuoto di uno spazio numerico costruendo nuove forme di materia digitale scandendone l’evoluzione dinamica attraverso beat elettronici.

 

MENZIONE SPECIALE VIDEO ARTE

Per un pugno di note di Maurizio Iezzi

MOTIVAZIONE:

Per esser riuscito a fondere in modo semplice e creativo due differenti linguaggi sino ad ottenere un’armonia capace di ricordarci che in natura tutto è ritmico.

 

 

SPERIMENTALE

A robot’s tale di Stephanie Winter

MOTIVAZIONE:

Per aver raccontato in modo visionario e barocco l’eterna lotta tra il bene e il male con una meticolosa cura estetica delle immagini.

MENZIONE SPECIALE SPERIMENTALE

This is not a horror movie di Silvia De Gennaro

MOTIVAZIONE:

Per aver espresso in modo esplicito una forte critica alla società contemporanea e alle contraddizioni masochistiche che la caratterizzano.

ISCHIA FILM FESTIVAL – SERATA DI APERTURA

Ricevo e volentieri pubblico

Serata di apertura per il festival di Ischia

Sull’isola vulcanica del Tirreno, Inarime per Virgilio, tra i bastioni del Castello Aragonese anche quest’anno è di scena il cinema d’autore. 

iffGrande attesa per la serata di apertura della 13a edizione dell’Ischia Film Festival, che come di consueto ha aperto le porte di alcuni dei luoghi più suggestivi del Castello Aragonese, permettendo così a un pubblico attento e affezionato, di godere dell’ottimo programma del direttore artistico Michelangelo Messina, in una delle location più prestigiose dell’isola.

Evento di punta della serata la proiezione di Heart of Lightness, straordinaria pellicola ispirata al teatro di Henrik Ibsen, che dà il via all’ormai tradizionale focus sulla cinematografia del Nord Europa, che – in collaborazione con il “Nordische Filmtage Lübeck” – anche quest’anno porta in Italia anteprime imperdibili e ospiti internazionali. Per l’occasione è intervenuta a Ischia la direttrice del festival di Lübeck Linde Fröhlich. Sarà presente alla proiezione il regista e produttore Jan Vardøen, il quale si è detto entusiasta di vedere la propria opera proiettata per la prima volta in Italia proprio sull’isola dove il grande drammaturgo norvegese soggiornò nel 1867. Ad accompagnare il regista anche Michael Taverna, produttore statunitense e distributore del film, arrivato da Los Angeles per l’occasione.

Grande assente della serata Carolina Crescentini, impossibilitata nel raggiungere l’isola di Ischia, poiché bloccata da impegni di lavoro sul set a Lampedusa. L’attrice non ha però lasciato soli i suoi fan del festival, dedicando loro un videomessaggio che anticipa la proiezione del film Tempo instabile con probabili schiarite, il film di Marco Pontecorvo che apre stasera la sezione Primo Piano alla Cattedrale dell’Assunta.

Tanti i momenti importanti che quest’anno porteranno il pubblico dell’Ischia Film Festival in viaggio per il mondo, con la consueta attenzione alle location, tema centrale della manifestazione e che la rende unica nel suo genere in Italia e nel mondo. La sezione Location Negata verrà inaugurata quest’anno da un’opera che racconta il territorio di Scampia a Napoli e la guerra tra criminalità organizzata e Stato: Gomorraland. Il film, per la regia di Duccio Giordano, rappresenta un lancio perfetto per il concorso, che appunto raccoglie quelle opere che danno parola ai luoghi violati. Il regista presenterà stasera il film in anteprima mondiale, insieme al Pubblico Ministero Catello Maresca, anche autore del libro “L’Ultimo Bunker” e parte del pool che ha portato all’arresto di Michele Zagaria.

Molto consigliata anche la visione di A Taxi with a View di Barbara Nava (presente al festival), documentario in cui gli abitacoli delle auto di servizio diventano osservatorio privilegiato dei paesaggi naturali e umani nei territori di Gerusalemme e della Palestina. Tra i tanti autori presenti anche Antonio Spanò, già vincitore della dodicesima edizione dell’Ischia Film Festival con “The Silent Chaos”. Quest’anno il regista presenterà “Animal Park”, documentario che sarà proiettato questa sera presso la Casa del Sole e che delinea un tragico ritratto della situazione della Repubblica Democratica del Congo.

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